Mobilità Sostenibile. Salute = Ing. Marco Passigato Verona 26/02/2013



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Transcript:

Pianificare e promuovere la ciclabilità urbana, piste ciclabili e moderazione del traffico Ing. Marco Passigato Mobility Manager dell Università degli studi di Verona Consigliere nazionale Federazione Italiana Amici della Bicicletta www://marco.passigato.free.fr - www/univr.it/mobilita Salute = Riduzione dell incidentalità (il 70% degli incidenti e il 40% dei morti accadono in ambito urbano) Diminuzione delle emissioni (le malattie da inquinamento sono in fortissima espansione) Riduzione della solitudine (le malattie da solitudine e da stress per accompagnamento sono in fortissima espansione) = Mobilità Sostenibile (ridurre l uso dell auto privata e favorire Trasposto pubblico, pedonalità e bicicletta) Mobilità Sostenibile La Mobilità Sostenibile è materia di Ingegneria, di Psicologia, di Pedagogia o di Politica? Per i centri storici: far accettare/desiderare, rendere appetibile l unica offerta possibile Per le periferie: rendere possibile una reale offerta plurimodale Risorse per indagini, infrastrutture, creare convenienza economico fiscale, comunicazione, formazione e presa di coscienza Inquinamento da rumore e incidenti Occupazione degli spazi sedentarietà diffusa e insorgenza di patologie connesse mobilità compromessa in particolare per bambini, anziani, disabili LA MOBILITÀ INSOSTENIBILE International Obesity Task Force, 2002 Bambini europei circa 10 anni sovrappeso o obesi Italia circa 37% (peggiori in Europa) Spagna circa 30% Danimarca meno del 20% Germania intorno al 15% Olanda intorno al 13% Il CNR e il Bambino Seduto inattività fisica e dieta COMPLESSITÀ del problema: NON UNA SOLA RICETTA. Potenziamento / miglioramento mezzi pubblici Ampliamento ZTL e individuazione ZTL nelle periferie Tariffazione della sosta Intermodalità / biglietto unico pedonalità - ciclabilità Autobus a chiamata Tiket Trasporto COMUNICAZIONE! MODERAZIONE TRAFFICO Il diritto alla mobilità Muoversi tutti, anche bambini ed anziani secondo necessità Il diritto alla salute Inquinamento, incidenti, stress, solitudine riducono la salute Per una mobilità sostenibile La sostenibilità del sistema Consegnare alle future generazioni un mondo che abbia almeno le stesse risorse naturali, le stesse qualità ambientali uguali a quelle che abbiamo ricevuto noi Creare città più ricche, più salubri, più cortesi Con qualità urbana, spazi verdi ed accoglienti, con meno smog, meno rumore, meno frenesia, ove ci sia rispetto, attenzione, e relazioni tra le persone 1,3 persone per auto 60 auto su 100 abitanti 1

La bici come bellezza, piacere, la bici è europea, con la bici ti vedono. la macchina è solo un mezzo, è ingombrante, non sai dove metterla, e poi all interno non ti vede nessuno. Modal split ripartizione modale degli spostamenti (non dei transiti o dei km che sono cose diverse) Tutte le città sono uguali? BZ 2005 BZ 2009 Feriale TN 2004 VR 2004 FI 1998 Venezia Terraf 2006 Venezia Terraf 2008 Piedi 31.6 29.5 27.0 20.6 24.2 21,9 23,2 Bici 22.7 29,0 8.9 7.3 5.4 16,7 19,7 Bus 6.6 7,6 8.2 5.6 13.2 14,9 12,6 Moto 6.0 6,7 4.5 9.8 20.0 2,6 2,6 auto 32,9 27,2 51.4 55.4 51.4 43,9 41,9 altro 0 0 0 1.3 0 0 0 100 100 100 100 100 100 100 Per noi le città ottimali devono avere. un consistente numero di spostamenti in bici (almeno il 15%) per essere oggetti visibili, socialmente accettati, elemento considerato e rispettato delle mobilità,. e nello stesso tempo avere spostamenti in auto e moto minore di 50%. Da qui il motto + bici auto dovrebbe ribaltarsi in - auto + bici, TPL e pedoni in quanto è il meno auto l obiettivo principale. Gli Stati Generali della bicicletta e della mobilità nuova del 6 ottobre 2012 a Reggio Emilia hanno concluso: -nelle città italiane obiettivo 20% in bici, 20% a piedi, 20% TPL e 40 % in auto; - ridurre quasi a zero morti e feriti gravi; -velocità 30 km/h nella maggior parte della città; Gli ingredienti : un BiciPlan complessivo della città che disegni la rete dei percorsi diffusi, ne indichi le priorità e le modalità per realizzarli; un delegato tecnico-politico preciso (bicycle manager) che coordini l ufficio mobilità ciclistica e l ufficio biciclette composti da un gruppo di persone motivate e competenti nella progettazione e nel marketing una programmazione pluriennale certa delle risorse finanziarie legate ai proventi della sosta a pagamento e/o delle multe, a finanziamenti di altri Enti sovra ordinati e/o di altri capitoli di bilancio di entrate certe che garantiscano continuità di finanziamento. 2

Scomporre il tema delle promozione della mobilità ciclistica in tutte le azioni utili I servizi: - realizzazione di un buon bike sharing - attrezzare le città e le stazioni con ottimi cicloparcheggi diffusi e nei quali si possibile legare facilmente il telaio della bicicletta, - ciclo stazione - organizzare una segnaletica di direzione dedicata alla mobilità ciclistica - azioni per il contrasto del furto e marchiatura con codice indelebile - ciclo officine e piani di recupero/riuso di bici abbandonate Un buon sistema di pianificazione e gestione : - con un Bici Plan - un Ufficio Biciclette - contatori dei transiti delle bici sui principali assi di mobilità ciclistica. Il 30% usano la bici ma solo il 10% per andare al lavoro Bisogna: Creare un offerta sicura di ciclabilità Creare l immagine positiva del ciclista I manuali Ci vuole armonia e bellezza 2 2 noi oggi pensiamo a questo Ci vuole un Bici Plan con percorsi diretti Assi ciclabili e zone 30 Schema di piano Verona bici come mezzo di trasporto 4 3

Ci vogliono percorsi ciclabili continui e di qualità 2 11 Ci vogliono percorsi ciclabili continui e di qualità 3 Ci vogliono percorsi ciclabili continui e di qualità 4 11 11 4

Ci vogliono percorsi ciclabili continui e di qualità extraurbani In zone pedonali e verdi 11 11 Intersezioni sicure e di qualità Controsenso senza corsia 11 Uso ciclabile delle corsie preferenziali La corsia in bordo strada richiede le case avanzate 5

Rotatoria media banàne velo Bidirezionali e rotatorie Sappiamo che non dobbiamo farci ghettizzare sui marciapiedi ma dobbiamo ridiscutere gli spazi della città 34 35 Cicloparcheggi e intermodalità Ciclostazioni e intermodalità 6

Concentriamoci sugli incidenti Pensiamo soprattutto alle medie città ed ai paesi Ub Urbani (il 70% degli incidenti e il 40% dei morti accadono in ambito urbano) Diurni (escludiamo la notte dalle 23 alle 6) = prerequisito per la Mobilità Sostenibile 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Riduzione mortalità 2001-2009 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009-9% -17% -35% 4 ruote ciclisti moto pedoni -52% -23% - 40% La sicurezza stradale come prerequisito per la Mobilità Sostenibile Andare in bicicletta ed a piedi è 8 volte più rischioso che andare in auto Andare in motorino è da 7 a 30 volte più pericoloso che andare in auto, dipende dall utilizzatore Bisogna ridurre i conflitti con i pedoni e le automobili Bisogna creare l offerta ciclabilità e pedonalità sicura e continua!! 5 La sicurezza stradale come prerequisito Una proposta: Visione zero I punti cardine di Visone zero I morti ed i feriti gravi in seguito ad incidenti non devono essere accettati come un effetto collaterale l della circolazione stradale. dl Tutte le persone commettono errori, di conseguenza occorre concepire il sistema stradale in modo tale da ridurre al minimo gli effetti negativi dei possibili errori umani. Mobilità più sicura a partire dalle utenze deboli. Impegni puntuali di attuazione e scadenze temporali precise. Tutti gli utenti della strada devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti della collettività. Moderazione del Traffico = Riduzione della velocità (esempio la velocità 30 conferisce maggior sicurezza sulle strade) + Nuova ripartizione modale (cresce la modalità pedonale e ciclabile e si riduce l autoveicolare) Moderazione del Traffico 7

Perché 30? Essere investitii i ai 30 è come 50/70 Come iniziare? 50 30 - Con poche zone piccole? 30 Bisogna lavorare molto per far percepire bene i confini 30. e poi allargarsi spiegando la modifica dei confini 50 50 50/70 - Interessando subito tutta la città? 50 Con esclusione solo di alcune arterie principali? Ha maggior impatto E più semplice da comunicare All inizio si fa più fatica con i cittadini. ma poi la maggioranza sarà contenta (GRAZ) Tutto 30 50 50 Come iniziare? Isola ambientale definizione ed interventi - Fare interventi ricchi e di qualità? Ma pochi perché costano molto e poi no farne più perché sono finiti i soldi - Fare interventi estesi e irriconoscibili? Nessuno se ne accorge, hanno bassissimo effetto, però la città scala le classifiche perché c è una zona 30 molto estesa? Bici in sede protetta agli ingressi 1 Bici fuori sede Isola ambientale la segnaletica Isola ambientale organizzazione della sosta Zona 30 Strada residenziale 49 50 8

Isola ambientale esempi Isola ambientale esempi 51 52 MDT - la viabilità locale - isole ambientali - zone 30 PARCHEGGI A PETTINE: MOLTI POSTI AUTO le auto sfrecciano veloci - Soluzioni Moderazione stretta 1 Stringere la strada Cambio di pavimentazioni e piattaforme rialzate Spartitraffico centrale sormontabile 53 Intersezioni rialzate Intersezioni rialzate 13 9

Moderazione stretta La promozione della bicicletta Predazzo (Trento) 13 Mestre isola ambientale di Piraghetto Mestre isola ambientale di Piraghetto Mestre isola ambientale di Piraghetto La promozione della bicicletta 10

La promozione della bicicletta La promozione della bicicletta Svizzera Berna zone di incontro La promozione della bicicletta Svizzera Biel zone di incontro Gli uffici Bicicletta In genere si trovano all interno del settore mobilità e hanno la funzione di coordinare le iniziative a favore della ciclabilità Informazione e marketing il contrasto del FURTO Ciclo parcheggi e ciclo noleggi Contare e aiutare le Biciclette L importanza di un logo e di una immagine coordinata Conta biciclette a Bolzano Pompa pubblica 11

L importanza di un logo e di una immagine coordinata Promozione dell intermodalità: bici, bus, car sharing. Comunicare messaggi emozionali Promuovere la mobilità sostenibile 2 il logo e gli striscioni stradali i poster Spiegare i benefici 12

Organizzare Bimbimbici e altre biciclettate Sicurezza stradale e partecipazione Gli Stati Generali della bicicletta e della mobilità nuova del 6 ottobre 2012 a Reggio Emilia hanno formulato 3 decaloghi: Per le Smart City interventi di breve periodo 1. Limite a 30 Km/h eccetto viabilità principale 2. Obiettivi di miglioramento quantizzati 3. Strade scolastiche car free 4. Utilizzo 10% contravvenzioni i per ciclabilità 5. Parcheggio bici negli spazi condominiali e nelle strutture del Comune 6. Doppio senso di circolazione per le biciclette 7. Formazione alla mobilità sostenibile 8. Prevedere campagne di pubblicità 9. Campagna per il rispetto degli attraversamenti pedonali 10. Infortunio in itinere. Riassunto 1 La ciclabilità perché?. Per dare la libertà di scegliere E la libertà è cosa importante! L obiettivo non è la realizzazione di centinaia di km di piste o corsie ciclabili. il vero scopo è la «produzione» di ciclisti, soprattutto di ciclisti felici! Attenzione a non sbagliarsi: non è l aumento dell uso della bici che riducce l uso dell auto. è la riduzione dell uso dell auto che produce l aumento dell uso della bici!. Riassunto 2 La bicicletta non è la ciliegia sulla torta.. la bicicletta è un modo vero, importante, per spostarsi in città www.ruedelavenir.com E necessario che la «ciclabilità» non releghi i ciclisti fuori delle sedi stradali Andare in bici deve essere piacevole, sia nella circolazione, sia per l orientamento nello spazio della città, che per l uso delle attrezzature e servizi: sosta, manutenzione, custodia Per quanto riguarda la circolazione, l uso della bici deve essere possibile in tutta la città «da porta a porta» 13

La rue n est pas la route! La via urbana è diversa dalla strada extraurbana - Ci vogliono regole dedicate, di un Codice diverso - Deve vigere il senso di precauzione nella mobilità, di rispetto e di prendersi cura del più debole - Le bici ed i pedoni devono sentirsi più liberi e più sicuri questo per l avvenire delle nostre città 14