AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I

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ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. PER L ESECUZIONE DEI RILIEVI TOPOGRAFICI, DELLE INDAGINI GEOLOGICHE, GEOTECNICHE ED AMBIENTALI NELL AREA DELLA CAVA EX TEGES IN LOCALITA PONTIGNONE (L AQUILA) CAPITOLATO TECNICO

Indice 1 FINALITÀ DELL AFFIDAMENTO... 3 2 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO... 5 2.1 Rilievi topografici... 5 2.2 Indagini geologiche e geotecniche... 6 2.3 Indagini ambientali... 8 2.4 Tomografia elettrica... 9 3 SPECIFICHE TECNICHE PER LE INDAGINI GEOGNOSTICHE E GEOTECNICHE... 10 3.1 Sondaggi geognostici... 11 3.2 Rilievo stratigrafico... 13 3.3 Piezometri... 14 3.4 Campionamento e conservazione dei campioni di suolo... 15 3.5 Prove geotecniche in foro di sondaggio... 16 3.5.1 Standard Penetration Test (S.P.T.)... 16 3.5.2 Prova di permeabilità in foro... 17 3.6 Prove geotecniche di laboratorio e in sito... 17 3.6.1 Determinazione delle caratteristiche fisiche... 18 3.6.2 Prove geotecniche in sito del tipo SDMT... 18 4 SPECIFICHE TECNICHE PER LE INDAGINI AMBIENTALI... 20 4.1 Campionamento sui corpi discarica... 20 4.2 Analiti da ricercare nei campioni prelevati dalle discariche... 22 4.3 Campionamento e conservazione di acque sotterranee... 22 4.4 Analiti da ricercare nelle acque di falda... 23 5 CARATTERIZZAZIONE DEI CUMULI DI MATERIALE INERTE DEPOSITATI SUL FONDO DELL INVASO N. 1... 24 5.1 Caratterizzazione chimica dei cumuli depositati sul fondo dell invaso... 24 5.1.1 Preparazione del campione per le analisi di laboratorio... 25 5.1.2 Analiti da ricercare... 26 5.2 Caratterizzazione fisico-meccanica dei cumuli depositati sul fondo dell invaso... 27 6 RESTITUZIONE DEI RISULTATI DELLE INDAGINI... 29 2

1 FINALITÀ DELL AFFIDAMENTO In data 25 febbraio 2011 la Sogesid S.p.A. ha sottoscritto una Convenzione con il Commissario Delegato per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 per fornire supporto nell attuazione degli interventi concernenti la gestione delle macerie e dei rifiuti derivanti dai crolli e dalle demolizioni degli edifici pubblici e privati nell Ambito Territoriale rappresentato dal Comune di L Aquila. Finalità del presente affidamento è l esecuzione di rilievi topografici, indagini geologiche, indagini geotecniche ed indagini ambientali nell area della cosiddetta cava ex Teges in località Pontignone, nella frazione di Paganica (L Aquila). Le indagini sono propedeutiche alla progettazione degli interventi per la realizzazione di un sito per trattamento e lo stoccaggio definitivo del materiale inerte selezionato dalle macerie causate dal terremoto del 6 aprile 2009. Fig. 1 Inquadramento geografico dell area La cava ex Teges, ex sito di attività estrattiva, è stata infatti individuata come area idonea per lo stoccaggio provvisorio delle macerie createsi a seguito del terremoto del 6 aprile 2009; tale area è costituita da due invasi adiacenti (denominati invaso n. 1 e invaso n. 2) di inerti (ghiaie e sabbie), ubicati a Sud / Sud-Ovest della frazione di Paganica, a pochi chilometri ad Est di L Aquila. 3

I due invasi hanno rispettivamente una superficie di circa 4 ha e di circa 1,2 ha e una profondità media di circa 20-22 m dal p.c.; su tali aree sono previste analisi di tipo geologico, geotecnico e ambientale. Sul fondo dell invaso n. 1 sono state realizzate due piazzole impermeabilizzate sulle quali sono attualmente stoccati due cumuli di materiale inerte selezionato dalle macerie prodotte dal sisma. In questi siti l aspetto preponderante riguarda la vulnerabilità delle falde e il modello geologico-idrogeologico; a tutte le attività di seguito descritte si deve associare una relazione geologica, idrogeologica e ambientale di un area di estensione adeguata che includa i siti e che tenga conto di tutte le indagini eseguite. 4

2 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO Le attività oggetto del presente affidamento comprendono: rilievi topografici; indagini geognostiche, geotecniche ed ambientali; caratterizzazione chimica e fisico-meccanica dei cumuli di materiale depositati sul fondo dell invaso n. 1. Tutte le attività dovranno essere svolte secondo le modalità di seguito riportate; sarà compito della Sogesid S.p.A. definire in campo l esatta estensione e localizzazione delle indagini, delle prove e dei campionamenti. Fig. 2 Rilievo topografico area cava ex Teges 2.1 RILIEVI TOPOGRAFICI Con riferimento alla figura di seguito riportata, nell area della cava ex Teges sono distinte le seguenti zone: Area 1 (con campitura rossa, già rilevata): comprende l invaso n. 1 e la zona pianeggiante adiacente; il rilievo topografico di tale area verrà fornito all aggiudicatario per poter 5

realizzare un unico elaborato progettuale con i rilievi oggetto del presente affidamento; Area 2 (con campitura blu, da rilevare): comprende l invaso n. 2 e la zona pianeggiante adiacente. L area individuata come Area 2 si sviluppa per circa 6.2 ha, di cui 1.2 ha di cava. Dovranno essere svolte le seguenti attività: Geo-referenziazione: inquadramento della zona nel sistema di coordinate Gauss-Boaga, esecuzione di rilievi satellitari con ausilio di GPS appoggiato alla rete nazionale di punti trigonometrici IGM, con riferimento alle coordinate Est, Nord e quota riferita s.l.m.. Rilievo topografico di dettaglio: esecuzione di rilievo topografico terrestre con ausilio integrato di Stazione Totale e GPS, per rilevare tutta la situazione attuale del terreno e della cava in particolare, con individuazione di tutti gli elementi presenti quali fabbricati, strade, recinzioni, piantumazioni principali ecc., con realizzazione di relativo piano quotato a maglia semiregolare e ricostruzione delle relative curve di livello. Restituzione grafica computerizzata: esecuzione di restituzione planimetrica dei rilevamenti eseguiti in formato tridimensionale su supporto CAD, con differenziazione per layer e colori di tutti gli elementi facenti parte del rilievo stesso, indicando per ogni singolo punto battuto la relativa quota altimetrica riferita s.l.m., con costruzione delle relative curve di livello direttrici e secondari, il tutto da permettere la stampa in scala 1:500 e per garantire la possibilità di eseguire delle sezioni dei profili del terreno della cava stessa. 2.2 INDAGINI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE Le attività riguardano: esecuzione di indagini in situ per la caratterizzazione geotecnica ed idrogeologica del suolo e del sottosuolo; verifica della presenza di circolazione idrica sotterranea; prelievo di campioni di terreno per analisi geotecniche. Le prove geotecniche dovranno essere effettuate e certificate da uno dei laboratori di prova di cui all art. 59 del D.P.R. n. 380 del 2001. Nella seguente tabella sono riepilogate le attività previste. 6

1. Indagini geologico geotecniche nell area della cava ex Teges Sondaggi a carotaggio continuo Prelievo di campioni di terreno Standard Penetration Test Allestimento piezometri Prove di permeabilità in foro (tipo Lugeon o Lefranc) 8 18 36 8 13 n. 5 sondaggi a c.c. fino a - 30 m dal p.c. e a distruzione di nucleo fino a raggiungimento del livello di falda. n. 3 sondaggi a c.c. (superficiali) all interno dei due invasi, fino al raggiungimento della superficie libera della falda principale (profondità stimata 4 m) saranno prelevati 3 campioni per ogni sondaggio profondo ed 1 campione indisturbato per ogni sondaggio superficiale per le analisi geotecniche di laboratorio saranno realizzate SPT a diverse profondità con una distribuzione di circa 6 per ciascun sondaggio profondo e 2 per ciascun sondaggio superficiale 5 in tutti i fori di sondaggio con profondità a -30 metri dal p.c. 3 nei sondaggi realizzati nel fondo degli invasi (2+2) sugli 8 sondaggi a c.c., si prevede l esecuzione di prove di permeabilità in foro (prove Lugeon o Lefranc), da definire in campo sulla base delle litologie riscontrate e dei passaggi litologici presenti in particolare 2 prove nei fori da 30m e 1 su quelli a 4 m dal p.c. Prove geotecniche sui campioni disturbati Prove geotecniche in situ Rilievi e analisi di campo sui sondaggi a carotaggio continuo 18 4 8 sui 18 campioni di sottosuolo prelevato (3 sui fori da 30 m e 1 sui fori da 4 m) saranno determinati i seguenti parametri: - descrizione del campione disturbato; - determinazione delle caratteristiche fisiche generali: determinazione peso specifico dei grani; analisi granulometrica per vagliatura e sedimentazione; determinazione limiti di Atterberg. Su quattro dei 5 fori e fino alla profondità di 30 m si eseguiranno 4 prove verticali SDMT, i fori saranno opportunamente saturati con sabbie (valutazione delle Vs30) descrizione stratigrafica: tipo di terreno o roccia, condizioni di umidità naturale, consistenza colore o colore prevalente struttura, particolarità aggiuntive, litologia e origine, percentuale di recupero, rilievo del livello dell acqua nel foro, eventuali franamenti, perdite di circolazione, cavità prove di eventuali prove geotecniche in foro; prove speditive: caratterizzazione dei terreni tramite poket penetrometro, prove scisso metriche; rilievo della profondità della falda acquifera in tubi opportunamente predisposti, eseguito a mezzo di scandagli elettrici, in concomitanza con l'esecuzione dei sondaggi, e fornitura della tabellazione o graficizzazione dei dati; monitoraggio stagionale dei livelli di falda; determinazione dei principali parametri chimico-fisici (ph, temperatura, potenziale redox, conducibilità elettrica, ossigeno disciolto) per mezzo di strumentazione portatile. 7

2.3 INDAGINI AMBIENTALI È prevista la caratterizzazione ambientale di un area adiacente il secondo invaso della cava ex Teges; nelle tabelle che seguono sono riepilogate le attività oggetto di affidamento. 2. Indagini ambientali nell area della cava ex Teges Sondaggi a c.c. 8 Prelievo campioni sia sul corpo discarica sia al di sotto a profondità prefissate per analisi ambientali Allestimento piezometri 3 24 Campionamento acque di falda 11 Analisi chimica sui campioni prelevati dal corpo discarica Analisi chimiche su campioni di acqua di falda 24 11 fino a una profondità di 8 metri ovvero fino al raggiungimento del substrato (64 ml) 3 campioni per sondaggio tra 0 m 1 m, nel corpo rifiuti e a 1 metro al di sotto del corpo rifiuti allestimento di piezometri nel foro di sondaggio fino ad una profondità di 8 metri prelievo di acque di falda dai 3 piezometri a 8 m e dagli 8 piezometri a 30 m analisi chimiche di laboratorio per la determinazione degli analiti richiesti analisi chimiche di laboratorio per la determinazione degli analiti richiesti 8

2.4 TOMOGRAFIA ELETTRICA È prevista l esecuzione di profili geoelettrici per uno sviluppo lineare complessivo di 1.000 metri, sviluppati su diversi stendimenti da definire opportunamente in campo, allo scopo di fornire indicazioni utili per la caratterizzazione fisica del sottosuolo, chiarendo con una visualizzazione bidimensionale l estensione e continuità laterale degli orizzonti riscontrati e la forma dell eventuale corpo rifiuti presente nell area. L indagine è finalizzata principalmente alla determinazione della resistività elettrica del terreno. Con tale tecnica è possibile individuare superfici stratigrafiche orizzontali del suolo, la delimitazione del corpo discarica, la ricostruzione dei limiti e delle variazioni laterali della discarica e di accumuli sepolti, l individuazione di eventuali perdite di percolato, traccia di percolati e contaminanti in falda. I profili geoelettrici dovranno essere realizzati in modo da raggiungere una profondità di almeno 30 metri (la dove è la logistica lo consenta) e dovranno avere una risoluzione adeguata per la finalità dell indagine (e comunque una distanza interelettrodica non superiore a 5 metri). Le indagini di tomografia dovranno essere realizzate sia con configurazione Wenner che Schlumberger. Si ritiene opportuno in corrispondenza dei profili che attraverseranno i corpi di discarica effettuare anche la misurazione della Polarizzazione Indotta, generata dalla stimolazione di una corrente elettrica e dalla sua successiva interruzione. Il metodo si basa sull osservazione della curva di decadimento del potenziale susseguente all interruzione della corrente immessa, cioè sulla misura della caricabilità residua trattenuta dal mezzo d indagine sottoposto a corrente. Inoltre, laddove si riscontrassero significative variazioni topografiche è necessario misurare la quota di ogni elettrodo e ricostruire il profilo topografico da inserire poi nel modello di inversione. Al termine delle indagini dovrà essere fornita la seguente documentazione: - Relazione conclusiva interpretativa dei dati; - Carta con l ubicazione planimetrica dei punti di misura e dei sondaggi di taratura eseguiti; - Sezioni di resistività apparente in scala adeguata all estensione dell indagine e ai dettagli riscontrati; - Sezione tomografica in scala adeguata; - Copia dei libretti di campagna. 9

3 SPECIFICHE TECNICHE PER LE INDAGINI GEOGNOSTICHE E GEOTECNICHE Tutte le attività dovranno essere condotte nel rispetto delle Raccomandazioni sulla Programmazione ed Esecuzione delle Indagini Geotecniche emanate dall Associazione Geotecnica Italiana. Tali norme si danno per accettate da parte dell Impresa che dichiara, in uno alla firma del contratto, di conoscerle perfettamente. È esplicito patto contrattuale che tutti i lavori previsti nel presente Capitolato debbano essere eseguiti con i più moderni e perfezionati strumenti e mezzi meccanici, di tale produttività e numero da assicurare la tempestiva ultimazione delle prestazioni richieste eseguite a perfetta regola d arte, secondo le prescrizioni stabilite dal presente Capitolato. Le attività dovranno essere eseguite da personale specializzato e opportunamente istruito utilizzando strumentazione e procedure di sicurezza adeguate alle attività da svolgersi. In particolare il responsabile della singola attività, indicato dall Affidatario, dovrà eseguire una serie di regole generali quali: - assicurarsi che i punti di indagine siano accessibili e se necessario esistano i necessari permessi; - assicurarsi che il personale a esso affidato sia sufficiente e professionalmente idoneo allo svolgimento del lavoro da effettuare; - assicurarsi che ogni procedura sia opportunamente documentata ed effettivamente eseguita; - assicurarsi che le apparecchiature e i contenitori siano adatte allo scopo, pulite e asciutte prima del loro utilizzo; - assicurarsi che tutte le procedure descritte nel Capitolato tecnico siano effettivamente applicabili nella realtà, che queste siano applicate e/o non comportino contaminazione o alterazione alle matrici in sito, ai campioni, o pregiudichino la sicurezza degli operatori; - assicurarsi che siano poste in atto le disposizioni di legge relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel caso che parte delle procedure previste dal Piano di indagini non siano applicabili, il responsabile deve provvedere ad intraprendere (documentandole), le variazioni che ritiene opportune, previo avviso al diretto superiore e al Committente. L impresa deve assicurare, a proprie spese, durante tutte le fasi di sondaggio (installazione cantiere, perforazione etc.) l'assistenza di un proprio geologo. Tale requisito è elemento fondamentale per l aggiudicazione dei lavori. 10

Prima dell avvio delle indagini, saranno condotte tutte le attività necessarie affinché l esecuzione delle stesse avvenga in condizioni di sicurezza per i lavorati impegnati. Tutte le attività dovranno altresì essere svolte nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.); l Affidatario dovrà pertanto approntare tutte le misure (igieniche, di protezione collettiva e individuale, di emergenza ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale Sogesid S.p.A., o altro Ente interessato) che potrà essere presente durante l esecuzione del servizio. L ubicazione delle indagini, le profondità esatte delle prove da effettuare, il posizionamento dei campionamenti ecc. saranno definiti con esattezza in campo e comunque secondo le indicazione della Sogesid S.p.A. a cui l Affidatario si rimette. Al termine dovrà essere redatta una Relazione tecnica finale e un Rapporto di sintesi sulle attività svolte e sui risultati ottenuti. Tutti i risultati ottenuti dalle prove realizzate sia in situ sia in laboratorio, dovranno inoltre essere accompagnati da una relazione interpretativa. Tutti i dati dovranno essere forniti sia in versione cartacea sia digitale entrambi in n. 2 copie. Tutti i campioni dovranno essere conservati dall Affidatario per un periodo di 12 mesi. Tutte le attività analitiche dovranno essere gestite nel rispetto dei protocolli che assicurano la qualità del dato e tutte le attività previste dovranno essere condotte secondo le procedure di qualità definite dalle norme ISO 9001/2000. 3.1 SONDAGGI GEOGNOSTICI Le perforazioni di sondaggi finalizzati alla ricostruzione delle caratteristiche geologiche e geotecniche del suolo e sottosuolo sono caratterizzate delle seguenti modalità esecutive: carotaggio integrale e rappresentativo del terreno attraversato, al fine di ricostruire il profilo stratigrafico mediante i campioni estratti o carote; prelievo di campioni di terreno per la determinazione delle proprietà fisiche e meccaniche; prove in situ per la determinazione delle proprietà geotecniche; descrizione stratigrafica in chiave geologica e geotecnica; 11

annotazioni e osservazioni atte alla caratterizzazione geotecnica del terreno. Devono essere in ogni caso rispettate le norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce emanate con Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici dell 11 marzo 1988. Le modalità esecutive del sondaggio saranno tali da rendere minimo il disturbo dei terreni attraversati consentendo il prelievo continuo di materiale rappresentativo. La tecnica di perforazione deve essere adatta alla tipologia e alla natura del terreno, mediante la scelta appropriata dell apparecchiatura, del tubo carotiere, della velocità di avanzamento, della portata e della pressione dell eventuale fluido di circolazione. Nei terreni prelevati a secco qualora l espulsione della carota dal carotiere sia eseguita con pressione idraulica, dovranno essere impiegati tamponi a tenuta. I sondaggi saranno preferibilmente realizzati con una sonda meccanica a rotazione, a carotaggio continuo del diametro di 101 mm. Durante le fasi lavorative per evitare franamenti delle pareti del foro la perforazione deve essere eseguita impiegando una tubazione metallica di rivestimento provvisoria di diametro 127 mm. La quota del fondo foro sarà misurata con scandaglio a filo graduato prima di ogni manovra di campionamento indisturbato, di prova geotecnica SPT o prima dell esecuzione di qualunque prova. Le carote estratte nel corso della perforazione verranno sistemate in apposite cassette catalogatrici (in legno, metallo o plastica). Sui bordi di ciascuna cassetta verranno riportate le quote delle carote rispetto al piano campagna e sui coperchi verranno applicate etichette adesive contenenti i seguenti dati: committente; lavoro; sondaggio; numero della cassetta; quota (da m a m ); data esecuzione. Le singole cassette verranno fotografate con fotocamera digitale entro 24 ore dal loro completamento. Devono far parte del corredo della sonda i seguenti strumenti: 12

scandaglio a filo graduato, per misura della quota reale di fondo foro; freatimetro; penetrometro tascabile, fondo scala 5 kg/cm 2 ; Van Test, fondo scala 2 kg/cm 2. All interno e all esterno delle aree di cava si prevede la realizzazione di: n. 8 sondaggi: 5 sondaggi a carotaggio continuo fino alla profondità di 30 m e a distruzione di nucleo fino al raggiungimento del livello di falda (ipotizzato a circa 60 m dal p.c.) sul perimetro esterno dell area di cava, 3 sondaggi a carotaggio continuo da 4 metri (sondaggi superficiali) all interno dell area di cava. L esatto posizionamento dei punti di indagine avverrà dopo sopralluogo che accerti le esatte condizioni delle area di cava e delle condizioni logistiche; n. 5 piezometri da allestire nei sondaggi profondi; n. 3 piezometri da allestire nei fori realizzati sul fondo dei due invasi; realizzazione di 36 prove penetrometriche dinamiche tipo S.P.T.; realizzazione di 13 prove di permeabilità in foro tipo Lugeon o Lefranc, secondo le caratteristiche dei terreni incontrati; prelievo di 18 campioni da sottoporre a prove geotecniche di laboratorio; n. 4 prove geotecniche in situ del tipo SDMT. Ciascuna posizione sarà verificata in sito tenendo presente l accessibilità ed il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Quattro dei cinque sondaggi profondi dovranno essere riempiti di sabbia fino alla profondità di 30 m, secondo le modalità descritte nel successivo paragrafo 3.6.2, per l esecuzione delle misure della velocità dell onda di taglio Vs con il Dilatometro Sismico (SDMT). Gli oneri relativi a tale attività si intendono a carico dell Affidatario. 3.2 RILIEVO STRATIGRAFICO Il geologo responsabile del cantiere realizzerà un profilo stratigrafico del sondaggio, inteso come rappresentazione della successione dei terreni attraversati dai mezzi di indagine; tale profilo sarà composto dai seguenti elementi: dati generali e tecnici: denominazione del cantiere; committente; 13

impresa esecutrice; numero del sondaggio; quota p.c.; descrizione stratigrafica: tipo di terreno attraversato; condizione di umidità naturale; consistenza; colore o colore prevalente; struttura; particolarità aggiuntive; litologia ed origine; percentuale di recupero; rilievo del livello dell acqua nel foro; eventuali frammenti, perdite di circolazione cavità; quota di eventuali prove geotecniche in foro. 3.3 PIEZOMETRI L installazione del piezometro ha come scopo quello di poter controllare il livello della falda o delle falde idriche presenti nel terreno e di seguirne nel tempo le variazioni. L installazione seguirà le seguenti fasi: prima di estrarre il rivestimento provvisorio si laverà l interno del foro con abbondante acqua pulita; posa di uno spessore di 0.5 metri di sabbia grossa pulita; discesa a quota del piezometro assemblato secondo la sequenza di tratti ciechi e fenestrati prevista dalla Sogesid S.p.A.. Il tratto fenestrato dovrà essere protetto con geosintetico (tessuto non tessuto) e l estremità inferiore del tubo sarà chiusa con apposito tappo di fondo. Le fessure avranno dimensioni 1 mm e la calza geotessile avrà luce non superiore di 0.5 mm; posa di sabbia grossa pulita (Φ =1 4 mm) attorno al tubo fino a risalire di 1 metro dall estremità superiore del tratto fenestrato, ritirando man mano la colonna di rivestimento (senza l ausilio della rotazione); 14

posa del tappo impermeabile superiore costituito da palline di bentonite preconfezionate per lo spessore di 0.5 m; riempimento del foro al di sopra del tappo impermeabile superiore fino alla sommità mediante sabbia pulita; l estremità superiore dei tubi sarà protetta con appositi tappi. I piezometri dovranno essere protetti da apposito chiusino e chiusi con lucchetto. Al termine dell installazione, in tutti i piezometri ovvero dove viene riscontrata la presenza di acqua, si procederà allo spurgo mediante pompa sommersa a piccola portata o mediante air lift. 3.4 CAMPIONAMENTO E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI DI SUOLO Per ciascun sondaggio saranno prelevati campioni indisturbati di terreno da destinarsi ad analisi geotecniche di laboratorio al fine di determinare la caratteristiche fisiche. In particolare si prevede il prelievo di campioni indisturbati o a disturbo limitato, mediante l'impiego di campionatori tipo Shelby. Qualora non sia possibile il prelievo tramite campionatore si procederà al prelievo di campioni rimaneggiati e alla loro conservazione in contenitori trasparenti a chiusura ermetica. Per il campionatore semplice tipo Shelby la scarpa del tubo campionatore deve avere un tagliente con angolo non superiore e 6. L'impresa dovrà produrre un'attestazione relativa all uso di campionatori con i requisiti richiesti. Eventuali altri campioni possono essere prelevati sentito il parere dei consulenti tecnici in relazione alla natura dei terreni incontrati. Prima del prelievo del campione è prevista un accurata pulizia del foro di sondaggio con metodi adeguati (carotiere semplice e manovra finale a secco). In ogni caso la ditta fornirà le caratteristiche del tubo campionatore in dotazione e quanto non espressamente indicato andrà concordato con la Sogesid S.p.A.. L introduzione del campionatore nel foro di sondaggio deve essere controllata con misure di profondità in modo che, posato il campionatore a fondo foro, si possa verificare la corrispondenza con la profondità precedentemente raggiunta dalla perforazione. I campioni indisturbati dovranno avere dimensioni non inferiori a 80 mm di diametro e 500 mm di lunghezza. L infissione del campionatore deve sempre avvenire in unica tratta. 15

La fustella deve essere preferibilmente in acciaio inossidabile e comunque priva di corrosione, liscia, priva di cordoli, non ovalizzata. I campioni devono essere contraddistinti da cartellini inalterabili che indichino: committente; cantiere; numero del sondaggio; numero del campione; profondità di prelievo; data di prelievo; parte alta. Le due estremità del campione indisturbato devono essere sigillate subito dopo il prelievo con uno strato di paraffina fusa e tappo di protezione, previa pulizia della testa e della coda del campione. Il trasporto dei campioni indisturbati verrà effettuato con tutte le precauzioni necessarie per evitare il danneggiamento dei campioni sotto la diretta responsabilità dell impresa esecutrice ed opportunamente conservati in ambiente asciutto. 3.5 PROVE GEOTECNICHE IN FORO DI SONDAGGIO 3.5.1 Standard Penetration Test (S.P.T.) È prevista l esecuzione di n. 36 S.P.T che saranno effettuate a profondità diverse e prevalentemente alla presenza di cambi di litologia che verranno riscontrati lungo la perforazione. Sul provvisorio fondo foro opportunamente pulito, dovrà essere infisso a percussione un campionatore di forma e dimensioni standard (tipo Raymond), attraverso il quale, in base al numero dei colpi (N) necessari alla penetrazione di 45 cm, misurati separatamente in tre tratti di 15 cm ciascuno, sia possibile valutare orientativamente lo stato di consistenza dei terreni, in genere sabbiosi o limo-argillosi. La percussione dovrà essere effettuata secondo le modalità contenute nella norma ASTM n D 1586/67 salvo quanto specificato di seguito. Deroghe alla norma ASTM n D 1586/67 Se la prova interesserà terreni molto compatti o ghiaiosi, su parere del geologo di cantiere, l Impresa potrà impiegare, al posto della scarpa del campionatore sopra descritto, una punta 16

conica del diametro di 51 mm e di 60 di apertura angolare; Per la prova dovrà essere usato un campionatore Raymond di lunghezza 711 mm, diametro esterno di 50,8 mm, diametro interno 34,9 mm ed un dispositivo di guida e di sgancio automatico del maglio, di peso 63,5 kg, che assicuri una corsa a caduta libera di 0,76 mm. Le aste di perforazione non dovranno superare il peso di 10 kg/ml. L Impresa è tenuta a conservare il campione estratto dal campionatore trasferendolo dal tubo di campionamento in contenitori di plastica, contrassegnati con etichetta. 3.5.2 Prova di permeabilità in foro La prova è destinata a misurare la conducibilità idrica del terreno; a seconda della geometria realizzata in corrispondenza del tratto di foro prescelto e quindi della direzione del flusso che si instaura durante la prova, la permeabilità misurata sarà quella orizzontale (K h ), quella verticale (K v ) o una media tra le due. Si esegue misurando gli assorbimenti di acqua, facendo filtrare quest ultima attraverso un tratto di foro predeterminato. A seconda della permeabilità presunta del tipo di tratto da indagare, si sceglierà di eseguire la prova a carico costante o a carico variabile. 3.6 PROVE GEOTECNICHE DI LABORATORIO E IN SITO Le attività del laboratorio di prova dovrà essere condotta in accordo con la norma UNI CEI EN 45001 Criteri generali per il funzionamento di laboratori di prova. Il laboratorio di prova dovrà essere competente per l esecuzione delle prove in programma; il personale tecnico sarà in numero sufficiente, avrà adeguata formazione e aggiornamento documentabili e farà capo a un responsabili di laboratorio. L ambiente in cui le prove vengono eseguite non deve in alcun modo invalidarne i risultati né influenzare le misure. Le prove saranno eseguite, salvo diversa indicazione, in accordo agli standard di prova indicati. L eventuale esecuzione delle prove secondo standard e normative alternative a quelle indicate nelle presenti norme tecniche, dovrà in ogni caso essere preventivamente autorizzato dalla direzione dei lavori. In ogni caso la normativa di riferimento seguita per l esecuzione delle prove dovrà essere indicata nel rapporto di prova. Alla consegna dei certificati di prova dovrà essere fornita anche una sintesi che riporterà i risultati principali ottenuti dalle singole prove. 17

3.6.1 Determinazione delle caratteristiche fisiche Le prove saranno eseguite in laboratori certificati ai sensi del D.P.R. n. 246 del 21/04/1993, art. 8 comma 6, facendo riferimento alle più importanti normative nazionali ed internazionali esistenti (C.N.R. - U.N.I. A.S.T.M. - B.S.) ed alle raccomandazioni A.G.I.. Nello specifico: A.G.I. (1977) Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche ; A.G.I. (1994) Raccomandazioni sulle prove geotecniche di laboratorio ; norma CNR UNI 10010/64 Prove sulle terre. Peso specifico di una terra ; norma CNR UNI 10014/64 Prove sulle terre. Determinazione dei limiti di consistenza (o di Atterberg) di una terra. U.S.A. ASTM D421 - D2217 per la analisi granulometrica mediante vagliatura. I campioni, prelevati e conservati in ambiente idoneo, saranno sottoposti alle prove di laboratorio necessarie a determinare i seguenti parametri: peso specifico apparente; analisi granulometrica mediante vagliatura; limiti di Atterberg. determinazione del peso di volume: 3.6.2 Prove geotecniche in sito del tipo SDMT Si richiede quotazione per l esecuzione di misure della velocità dell onda di taglio Vs con il Dilatometro Sismico (SDMT), secondo le seguenti modalità: Esecuzione a mezzo sonda di preforo a distruzione fino alla profondità richiesta ( foro tra 90-130mm) Riempimento del preforo con sabbia, avente grani tra 2-6mm, con le seguenti modalità: Versare nel preforo un quantitativo di sabbia atta a riempire il preforo di 1 metro in altezza Sfilare 1 metro di aste di rivestimento Calare nel preforo un peso con una fune per compattare la sabbia versata, per evitare la presenza di vuoti e per verificare che la quota di riempimento sia effettivamente salita di 1 metro Posizionamento del mezzo di spinta sul preforo 18

Utilizzo dello strumento strumento SDMT con le seguenti caratteristiche: configurazione true interval a due sensori distanti 50cm, amplificazione e digitalizzazione dei segnali in profondità, capacità di campionamento pari ad almeno 20 khz, interpretazione della Vs in tempo reale Esecuzione di misure di Vs fino alla profondità richiesta, con passo 50cm. Ad ogni profondità di misura dovranno essere effettuate almeno tre energizzazioni e quindi tre determinazioni della velocità Vs. Il coefficiente di variazione della ripetibilità dei valori di Vs dovrà essere pari al 3% o migliore, altrimenti i risultati non saranno considerati accettabili. Rapporto contenente: profili di Vs, tabulati con i valori di Vs con ripetibilità e coefficiente di variazione, grafici dei sismogrammi Le misure con SDMT dovranno essere effettuate da personale con documentata esperienza con questo tipo di misure. 19

4 SPECIFICHE TECNICHE PER LE INDAGINI AMBIENTALI I sondaggi di tipo ambientale per il prelievo di campioni di suolo, sottosuolo, materiale di riporto contaminato o rifiuti dovranno garantire il campionamento in continuo di tutto il terreno interessato dalla perforazione, garantendo il minimo disturbo del terreno stesso. Le operazioni di perforazione dovranno essere condotte a velocità ridotta per evitare il surriscaldamento del terreno e rigorosamente a secco e mantenendo le battute di dimensioni omogenee e non superiori a 100 cm. Al fine di evitare l immissione di contaminanti di superficie in profondità, si dovranno sostenere le pareti del foro con tubazioni di rivestimento provvisorio. Per l inserimento di tali tubazioni è possibile utilizzare acqua non contaminata. Gli strumenti e le attrezzature impiegate nelle operazioni dovranno garantire l integrità delle caratteristiche delle matrici ambientali, dei materiali di riporto e la concentrazione delle sostanze contaminanti. Le operazioni di prelievo dei campioni dovranno essere compiute evitando la diffusione della contaminazione nell ambiente circostante e nella matrice ambientale campionata. Si dovrà controllare l assenza di perdita di olii, di lubrificanti o di altre sostanze dai macchinari, impianti e da tutte le attrezzature utilizzate. Si dovrà predisporre un area delimitata per la decontaminazione delle attrezzature di lavoro: tale area dovrà essere impermeabilizzata utilizzando teli e sarà ubicata ad una distanza dal foro tale da evitare la diffusione dell inquinamento alle matrici campionate. Gli utensili utilizzati dovranno essere decontaminati alla fine di ciascuna verticale, tramite vapore o acqua calda in pressione (idropulitrice). Si richiede l utilizzo di carotiere di Φ 101 mm e rivestimento a seguire di Φ 127 mm. 4.1 CAMPIONAMENTO SUI CORPI DISCARICA I criteri adottati per il prelievo di campioni lungo il sondaggio sono volti a ottenere la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo dal punto di vista litologico o dal punto di vista della distribuzione della possibile contaminazione. Per il prelievo dei campioni che si succedono lungo la colonna di materiali prelevati i criteri da adottare devono garantire: 20

la determinazione della concentrazione delle sostanze inquinanti in ogni strato omogeneo di materiale solido; la separazione dei materiali che si distinguono per evidenze di inquinamento o per caratteristiche organolettiche, chimico fisiche e litologico stratigrafiche. Nel corso degli interventi di perforazione e prelievo dei campioni, tutto il materiale estratto deve essere esaminato e la descrizione della stratigrafia, e delle eventuali presenze di livelli contaminati, deve essere effettuata a cura di un geologo. Le carote, estruse per battitura del carotiere senza utilizzo di fluidi, devono essere disposte in apposite cassette catalogatrici in PVC e/o legno, sulle quali devono essere identificati il sito, il sondaggio, la profondità degli strati intercettati e il nome di chi effettua il prelievo. La carota estrusa e depositata nel recipiente deve essere fotografata, prima che il materiale raccolto venga riposto per la conservazione o utilizzato per la formazione del campione, con una scala di riferimento e un numero di catalogazione con data e n. sondaggio. Si procederà, poi, alla decorticazione della superficie della carota ed al prelievo di campioni dal cuore della stessa. Ogni campione dovrà essere sottoposto alla misura di ph, temperatura e potenziale redox, quindi omogeneizzato e suddiviso in n.2 aliquote di quantità sufficiente per l esecuzione delle analisi chimiche richieste (orientativamente duecento grammi ciascuna), di cui una per le determinazioni analitiche, una di controllo da parte dell autorità pubblica (da conservarsi ad opera dell Affidatario a una temperatura compresa tra i -18 e i -25 C, a disposizione del Committente). Le aliquote da analizzare dovranno essere inserite in contenitori in PE, da conservarsi alla temperatura di 4 +/-2 C fino alla consegna ai laboratori incaricati delle determinazioni analitiche richieste. Per il terreno in esubero l Affidatario dovrà prevedere un sistema di smaltimento in accordo con la normativa vigente (D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.); in ogni caso si dovrà evitare lo sversamento, anche accidentale durante le operazioni di lavoro. La Sogesid S.p.A. si riserva di procedere per l esecuzione di analisi in contraddittorio sul 10% dei campioni, da affidare all Autorità Pubblica di controllo. I laboratori incaricati per le analisi devono operare con criteri di Buona Pratica di Laboratorio rispondenti a quanto indicato dalla norma UNI EN ISO/IEC 17025:2000, specificando i criteri stabiliti e documentando le modalità utilizzate per l assicurazione della qualità del dato (es. partecipazione continua a circuiti intercalibrazione nazionale e/o internazionale). 21

Le procedure analitiche utilizzate per la determinazione dei parametri ricercati devono essere scelte fra quelle riportate nei protocolli nazionale e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO, etc.). In particolare per i suoli quelle riportate in "Raccolta 2000 - Metodi di Analisi dei suoli" redatta dal CTN SSC, Centro Tematico Nazionale "Suolo e Siti Contaminati". I limiti di rilevabilità dei metodi utilizzati dovranno comunque essere conformi ai requisiti previsti dalla normativa e, ove tecnicamente possibile, 10 volte inferiori rispetto ai limiti imposti dalle norme vigenti. È opportuno sottoporre i campioni prelevati alle diverse quote al test dello spazio di testa (TST) in sito, mediante fotoionizzatore portatile (PID); i valori risultanti dall analisi saranno registrati su apposito modulo. 4.2 ANALITI DA RICERCARE NEI CAMPIONI PRELEVATI DALLE DISCARICHE Di seguito si riporta la tabella degli analiti da ricercare nelle diverse matrici ambientali rispettando quanto riportato nel precedente paragrafo 4.1. Sul 50% dei campioni saranno inoltre ricercati i seguenti parametri: amianto, diossine e PCB. 3. Analiti da ricercare nei campioni provenienti dai corpi discarica: ph, cianuri liberi,fluoruri, Cr VI Metalli (Al, As, Cd, Cr tot, Fe, Hg, Ni, Pb, Cu, Se, Mn, V, Zn, Na, K) Idrocarburi C>12 e C<12 Composti organici aromatici (BTEX + cumene) Composti alifatici clorurati cancerogeni e non (Clorometano, Triclorometano, Cloruro di vinile, 1,2- dicloroetano, 1,1-dicloroetilene, tricloroetilene, Tetracloroetilene, esaclorobutadiene, Sommatoria organoalogenati; 1,1-dicloroetano, 1,2-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1,1,2-tricloroetano, 1,2,3- tricloropropano, 1,1,2,2-tetracloroetano) IPA: benzo(a)atracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)terilene, crisene, dibenzo(a,h)antracene, Indenopirene, Pirene 4.3 CAMPIONAMENTO E CONSERVAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE Prima del prelievo di acqua sotterranea, i piezometri andranno adeguatamente spurgati fino a ottenimento di acqua chiara e, in ogni caso, per un tempo non inferiore al ricambio di tre volte il volume d acqua presente all interno del piezometro. Durante il pompaggio per lo spurgo dei piezometri saranno monitorati i principali parametri chimico-fisici (ph, temperatura, ossigeno disciolto e conducibilità). Il prelievo deve essere realizzato solo dopo lo spurgo e la ristabilizzazione del livello piezometrico statico. 22

Per il prelievo dei campioni avverrà in modo statico tramite campionatori manuali (bailers) monouso e corde di manovra pulite o in alternativa potranno essere utilizzate pompe a bassa portata (elettropompe sommerse o pompe peristaltiche.) In ogni punto di campionamento saranno prelevate le seguenti aliquote, poste rispettivamente: in bottiglia di polietilene per la determinazione dei metalli; in bottiglia di vetro scuro per la determinazione delle sostanze organiche. Le acque emunte saranno analizzate e avviate a smaltimento, ai sensi della normativa vigente a carico dell Affidatario. Per ciascun campione di acqua sotterranea, dovrà essere prelevato un volume sufficiente all espletamento di tutte le determinazioni analitiche richieste in numero di 3 aliquote per campione (una per le determinazioni analitiche a carico dell Affidatario, uno per le eventuali controanalisi dell Autorità Pubblica e un campione da conservare per il contraddittorio). E previsto il campionamento in tre diversi punti. I campioni dovranno essere conservati in contenitori in vetro ambrato etichettati e mantenuti alla temperatura di 4+/-2 C, nel caso in cui sia prevista l esecuzione delle analisi entro 7 giorni dal campionamento; altrimenti devono essere immediatamente congelati. Si raccomanda comunque di attenersi a quanto indicato in APAT, IRSA-CNR (29/2003) Metodi analitici per le acque 1030 Metodi di campionamento. 4.4 ANALITI DA RICERCARE NELLE ACQUE DI FALDA Di seguito, si riporta l elenco degli analiti da ricercare nel caso si riscontri la presenza di acqua nei piezometri. 4. Analiti da ricercare nei campioni di acqua sotterranea prelevati nei piezometri ph, cianuri totali, Cloruri, Cr VI Metalli (Al, As, Cd, Cr tot, Fe, Hg, Ni, Pb, Cu, Se, Mn, V, Zn, Na, K) Idrocarburi totali (espressi come n-esano) Composti organici aromatici (BTEX + cumene) Composti alifatici clorurati cancerogeni e non (Clorometano, Triclorometano, Cloruro di vinile, 1,2- dicloroetano, 1,1-dicloroetilene, tricloroetilene, Tetracloroetilene, esaclorobutadiene, Sommatoria organoalogenati; 1,1-dicloroetano, 1,2-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1,1,2-tricloroetano, 1,2,3- tricloropropano, 1,1,2,2-tetracloroetano) IPA: benzo(a)antracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)perilene, crisene, dibenzo(a,h)antracene, Indenopirene, Pirene e sommatoria come da tab 2 del D.Lgs. 152/06 23

5 CARATTERIZZAZIONE DEI CUMULI DI MATERIALE INERTE DEPOSITATI SUL FONDO DELL INVASO N. 1 Si descrivono le modalità con cui devono essere condotte le operazioni di caratterizzazione chimica e fisico-meccanica sul materiale derivante dai crolli e dalle demolizioni attualmente depositato sulle piazzole impermeabilizzate sul fondo dell invaso n. 1. Tali attività rientrano nel gruppo A. 5.1 CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEI CUMULI DEPOSITATI SUL FONDO DELL INVASO Sono previsti 10 campioni di materiale depositato sulle piazzole di fondo dell invaso n.1. Il prelievo dei campioni avverrà attraverso l utilizzo di un escavatore attrezzato con benna a 3 denti da 400 mm. I prelievi, a forma di trincea, saranno ubicati nei punti in cui gli spessori consentono di spingersi fino al fondo del cumulo mantenendo le condizioni di sicurezza per i lavoratori che devono operare il prelievo del campione senza ricorrere a opere provvisionali. Il materiale prelevato dovrà essere descritto e fotografato. La formazione del campione per l analisi dei composti dovrà essere eseguita seguendo le seguenti indicazioni: la formazione di un campione medio rappresentativo dell intero strato suddiviso in 4 aliquote e formato da 24 incrementi; la formazione del campione avviene su un telo di materiale impermeabile (polietilene), in condizioni adeguate a evitare la variazione delle caratteristiche e la contaminazione del materiale; il materiale che entra nella formazione del campione deve essere omogeneizzato sul telo impermeabile e prelevato sulla base dei metodi di quartatura per ottenere un campione rappresentativo dello strato individuato; le operazioni di formazione del campione devono essere eseguite con strumenti decontaminati dopo ogni operazione; i campioni di circa 10 kg devono essere deposti in sacchetti di PE immediatamente chiusi; il trasporto nei locali di essiccamento deve avvenire immediatamente al termine del prelievo dell intero sondaggio. I materiali risultanti dopo le operazioni di prelievo e formazione del campione possono essere ricollocati nel punto da cui sono stati estratti. 24

Qualora non fosse possibile ricollocare i materiali nel punto del prelievo si dovrà procedere alla gestione del materiale secondo le norme vigenti per il trattamento rifiuti. Si dovrà provvedere a individuare e predisporre un area adeguata alla gestione e trattamento di questo materiale in attesa dello smaltimento. Gli strumenti e le attrezzature impiegati nelle diverse operazioni devono essere costruiti con materiali e modalità tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche dei materiali e le eventuali concentrazioni di sostanze contaminanti. 5.1.1 Preparazione del campione per le analisi di laboratorio all arrivo nei locali di essiccamento, prima di essere disposti nell essiccatoio, i campioni devono essere pesati; per garantire la completa essiccazione, il campione deve essere aperto e disposto su sacchetti di plastica (o vassoi di carta) e conservato in locali a temperatura ambiente dotati di adeguata ventilazione per almeno una settimana, garantendo l assenza di contaminazione dall ambiente e tra i campioni stessi; successivamente il campione deve essere macinato con rullo di gomma per frantumare gli aggregati di dimensioni maggiori, evitando di macinare o frantumare le frazioni a granulometria superiore ai 2 mm; il campione deve essere sottoposto ai trattamenti di setacciatura per la separazione delle diverse frazioni granulometriche come previsto dalle diverse metodiche di analisi chimica da adottare per le diverse sostanze; pesare tutte le frazioni passanti al vaglio dei diversi setacci; per ogni frazione granulometrica, dal campione setacciato dovranno essere formati tre sottocampioni, di cui uno da consegnare per le analisi di controllo svolte da ARTA Abruzzo; per evitare le contaminazioni tra campioni, pulire adeguatamente tutti gli strumenti impiegati nelle operazioni; conservare tutte le frazioni granulometriche superiori ai 2 mm in adeguati contenitori, per permettere lo svolgimento di eventuali analisi di approfondimento; i campioni sono conservati in vasetti di vetro sigillati individualmente e contrassegnati esternamente con un codice identificativo del punto di prelievo, l intervallo di profondità, 25

data e ora del sondaggio, ora del confezionamento, temperatura dell ambiente esterno e firma leggibile dell addetto al confezionamento; riporre tutti i campioni in contenitori di vetro nuovi; chiudere e riporre i contenitori al buio a temperature non superiori a 20 C. 5.1.2 Analiti da ricercare Di seguito, si riporta l elenco degli analiti da ricercare nei campioni prelevati nei cumuli di materiale sul fondo dell invaso n. 1. 5. Analiti da ricercare nei campioni prelevati dai cumuli depositati sul fondo dell invaso n. 1 Metalli (Sb, As, Be, Cd, Co, Cr, Cr IV, Hg, Ni, Pb, Cu, Se, Sn, Tl, V, Zn) IPA: benzo(a)antracene, benzo(a)pirene, benzo(b)fluorantene, benzo(k)fluorantene, benzo(g,h,i)perilene, crisene, dibenzo(a,e)pirene, dibenzo(a,1)pirene, dibenzo(a,i)pirene, dibenzo(a,h)pirene, dibenzo(a,h)antracene, Indenopirene, Pirene come da tab 1 All.5 del D.Lgs. 152/06 Diossine e Furani Policlorobifenili Idrocarburi (C>12) Amianto Esteri dell acido Ftalico(Dietilftalato, Diisobutilftalato, Dibutilftalato e Di-2-etilesilftalato) Qualora le risultanze analitiche dei materiali scavati, riferite alla sola frazione granulometrica < 2 mm risultassero conformi ai limiti indicati in Tabella 1, Colonna A o B, Allegato 5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs. n.152/06, a seconda della destinazione d uso delle aree di estrazione ed eventuale riutilizzo dei materiali, si dovrà sottoporre ad un test di eluizione la frazione granulometrica di suolo avente particelle di diametro > 2 mm. Il test di eluizione da adottare è quello che utilizza come soluzione eluente acqua deionizzata satura di CO 2 di durata 24h; le concentrazioni limite di riferimento (CSC) in questo caso sono quelle riportate nella Tabella 2, Allegato 5, Titolo V, Parte IV del D.Lgs. n.152/06 (tabella acque sotterranee). Per le sostanze non contenute in tale tabella si dovrà fare riferimento ai limiti proposti dall ISS. Il test di cessione sarà effettuato secondo i criteri elaborati dal CNR- IRSA quaderno 64, metodi analitici per i fanghi, volume 3 del Gennaio 1985. I risultati delle analisi chimiche effettuate dovranno essere riportati in forma tabellare indicando, campione per campione, la denominazione, la localizzazione esatta, la profondità di prelievo rispetto al piano campagna, le metodiche utilizzate, la concentrazione rilevata e l eventuale superamento dei limiti definiti nel D.Lgs. 152/06 e/o nel DM 03/08/05. Le analisi dovranno essere eseguite da laboratori accreditati SINAL secondo la norma UNI EN 26

CEI ISO/IEC 17025:2000. Per le analisi dovranno essere adottate metodiche analitiche ufficiali riconosciute a livello nazionale e internazionale. 5.2 CARATTERIZZAZIONE FISICO-MECCANICA DEI CUMULI DEPOSITATI SUL FONDO DELL INVASO Per la caratterizzazione meccanica dei materiali depositati sul fondo dell invaso n. 1 dovranno essere prelevati campioni rappresentativi per l esecuzione di specifiche prove di laboratorio finalizzate alla definizione delle caratteristiche dell impianto di trattamento nonché delle modalità di riempimento dell invaso con il materiale ritenuto idoneo. Le prove dovranno essere eseguite su campioni di dimensioni non inferiori ad 1 mc di volume, ottenuto mediante quartatura a partire da volumi non inferiori a 10 mc, individuati a seconda della eterogeneità del cumulo secondo le indicazioni impartite dalla Sogesid nel corso dell esecuzione. Le prove saranno eseguite secondo i metodi di prova e le procedure indicate nell art. 7 della Circolare 8 settembre 2010 n. 7618/STC e in accordo con la Norma UNI CEI-EN 45001. Per le analisi granulometriche dovranno essere utilizzati setacci con i seguenti diametri: D = 10 cm D = 3 cm D = 6 mm D = 2 mm Le prove definite nella successiva tabella. dovranno essere eseguite su n. 20 campioni. 6. Caratterizzazione fisico-meccanica dei cumuli depositati sul fondo dell invaso Prova Analisi granulometrica Peso dell unità di volume degli elementi solidi Limiti di consistenza o di Atterberg Prova di compattazione con modalità AASHTO standard o modificata Prova di compressione a carico concentrato Prova di compressione uniassiale su provino Resistenza alla frammentazione Procedura Setacciatura per via secca Sedimentazione (aerometria) Fustella tarata Da provino Penetrometro a cono Cucchiaio di Casagrande Fustelle Proctor e pestelli Proctor Apparecchiatura per prova Point Load (ASTM D5731) Pressa a compressione per prove su calcestruzzi Los Angeles 27