Contributo di Altroconsumo Audizione sui testi delle risoluzioni in discussione presso le Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera dei Deputati, in materia di revisione della disciplina sull'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico. Roma, 8 gennaio 2015 Con il presente documento Altroconsumo, associazione indipendente dei consumatori, intende illustrare alcune istanze inerenti l oggetto dell audizione. PREMESSA: Sugli argomenti inerenti il Pos obbligatorio e il sostegno ad un corretto sviluppo del commercio elettronico Altroconsumo è stata molto attiva nel corso del 2014. Nell immediato dobbiamo infatti affrontare la crisi, ma questo non ci deve fare abbandonare il progetto di creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile nel medio-lungo termine. Da sempre siamo convinti che quello sul digitale e sulla banda larga possa rivelarsi un formidabile investimento per uscire dal guado, allo stesso modo rinsaldare la fiducia dei consumatori nel commercio elettronico potrebbe comportare una crescita considerevole del Pil. L Europa del futuro sarà sempre più digitale, l Italia è indietro e non può perdere ulteriormente il passo. D altra parte, come è correttamente evidenziato nelle stesse Risoluzioni in merito alle quali viene richiesta la nostra opinione, sono del tutto evidenti i benefici che comporterebbe all economia nazionale un più ampio utilizzo della moneta elettronica in
termini di riduzione del costo del contante e tracciabilità di tutte le transazioni, quindi più efficace lotta all evasione fiscale, al riciclaggio e alla corruzione, ma anche stimolo alla diffusione di una cultura digitale così come alla creazione di nuove imprese dedicate all implementazione delle nuove tecnologie. Un auspicabile impulso alla diffusione degli strumenti elettronici di pagamento garantirebbe insomma sostanziali benefici per consumatori, imprese pubbliche e private e per tutto il nostro sistema economico se solo si considera che il sommerso e la criminalità trovano nell uso del contante quell humus che, tra le altre cose, pregiudica pesantemente lo sviluppo del nostro prodotto interno lordo. In tale contesto non si comprende per quale motivo e a tutela di quale interesse socialmente apprezzabile, l obbligo in capo ai soggetti che effettuano l attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi anche professionali di accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di debito, originariamente previsto dal decreto legge n. 179 del 2012 e finalmente entrato in vigore il 30 giugno 2014 per tutti i pagamenti di importo superiore ai 30 euro non venga ancora fatto rispettare. E con tutto il rispetto non possiamo che trasalire nel leggere in alcune delle Risoluzioni in esame proposte volte a rinviare ulteriormente la funzione precettiva di tale obbligo, già peraltro a tutti gli effetti vigente, o ad annacquarlo in vario modo anziché, al contrario, ad introdurre specifiche sanzioni per coloro che non rispettino il chiaro dettato della norma. Sicuramente per i consumatori è un bene poter utilizzare il più possibile le proprie carte di pagamento, mentre ancora oggi alcuni acquisti devono essere necessariamente pagati in contanti, in quanto molti artigiani, piccoli esercizi commerciali, professionisti e studi medici non sono dotati di POS e dunque obbligano i loro clienti a pagare in contanti. Ma non solo, stante la legge vigente appare evidente la sussistenza in capo al consumatore titolare di una carta un diritto fondamentale al suo utilizzo per qualsiasi pagamento, o perlomeno a quelli superiori a 30 euro. E, inoltre, assolutamente necessario far in modo che il consumatore non paghi commissioni aggiuntive quando usa le carte di pagamento per i suoi acquisti, infatti le commissioni aggiuntive sono un forte deterrente per l uso degli strumenti alternativi al contante. 2
Per converso la diffusa ritrosia di piccoli commercianti, artigiani e professionisti ad installare i POS sembra legata più ad un aspetto culturale che non solo e semplicemente ai costi di installazione. A ben vedere tali stessi operatori avrebbero infatti sicuramente dei vantaggi nell utilizzo di un POS nelle loro attività commerciali: offrirebbero un servizio ai loro clienti e ridurrebbero anche i loro costi. A molti non è chiaro infatti che anche il contante ha dei costi di gestione (versamento e prelevamento) e degli alti rischi di perdita in caso di furto. E dunque necessario, a nostro avviso, convincere gli operatori ad installare un POS in primis perché non facendolo stanno violando una precisa norma di legge inerente la loro attività ma, soprattutto, perché possono trovarne giovamento per l attività stessa: sia perché più sicuro rispetto ai pagamenti in contante, sia perché più pratico per imprese e clienti e, infine, perché non sarà così caro come appare attualmente. E proprio sui i costi che bisogna dunque intervenire, soprattutto adesso, per riformare il mercato. L effettiva adozione dei sistemi di pagamento elettronici deve essere inteso in tal senso come un bene comune di cui beneficerà il sistema e allo sviluppo del quale pertanto tutti gli interlocutori implicati (istituzioni, banche, operatori commerciali, consumatori) devono contribuire per la propria parte. Siamo convinti che una volta diffusi i POS, saranno poi gli stessi operatori ad apprezzarli. Di seguito alcune nostre più specifiche richieste in merito all oggetto dell audizione: POS FISICI. In tema di POS obbligatorio Altroconsumo ha spedito in data 1 luglio 2014 una lettera al Ministero dell Economia e per conoscenza a Confartigianato e Confesercenti, (allegato n.1), con la quale abbiamo chiesto che siano adottate sanzioni per gli operatori che non rispettano la norma che impone il POS obbligatorio e, nello stesso tempo, un calmieramento dei costi di installazione e gestione dei POS. Abbiamo dedicato all argomento 3
anche un articolo sulla nostra rivista specializzata Soldi&Diritti, (allegato n.2). Ribadiamo in questa sede tali nostre richieste. In particolar modo ci sembra interessante ed opportuna la proposta avanzata anche in alcune delle Risoluzioni in esame di sostenere l installazione dei POS con la detraibilità dei costi del POS soprattutto per piccoli artigiani e professionisti, o altrimenti almeno con accordi tra Governo e banche/istituti di pagamento per rendere gratuiti i pos per almeno 3 anni dopo la loro installazione. Come già detto, favorire la diffusione del Pos potrà in seguito far comprendere anche agli operatori quanto più efficienti possano essere i pagamenti con carte. Bisogna però anche intervenire sulle commissioni interbancarie applicate ai pagamenti elettronici, come anche la proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio prevede stabilendo dei livelli massimi alle MIF (le commissioni interbancarie multilaterali) per le operazioni di pagamento con carta: 0,2% del valore dell operazione per le carte di debito, fino a un massimo di 7 centesimi di euro, e 0,3% per le carte di credito. Il livello massimo di 7 centesimi di euro è stato, inoltre, introdotto dal Parlamento Europeo nell aprile 2014. Potrebbe essere quindi utile attuare fin da subito questo Regolamento in Italia. Al momento abbiamo una norma che senza sanzioni non serve a nulla, sulla carta c è il POS obbligatorio ma nella sostanza nulla è cambiato. Bisogna prendere decisioni in tempi rapidi per evitare che questa evidente lesione alla certezza del diritto abbia ulteriormente a protrarsi, ben vengano pertanto la prosecuzione degli incontri tra Governo, banche e rappresentanti degli operatori per mettere in campo tutte le misure che possano facilitare la più ampia e diffusa installazione dei POS. Chiediamo però che anche le associazioni dei consumatori siano invitate ed entrino a fare parte integrante di questi tavoli, non solo perché è importante il punto di vista degli utenti finali, ma soprattutto perché questi ultimi sono i soggetti che hanno subito e subiscono gli effetti negativi della mancata applicazione della norma, non si comprende pertanto il motivo per il quale finora siamo stati esclusi da tutti gli incontri. 4
INCENTIVARE L USO DELLE CARTE. E noto che gli Italiani hanno nel loro portafoglio carte che spesso non utilizzano per i pagamenti, infatti, la carta di debito viene usata prevalentemente per prelevare contanti da usare per i pagamenti. Metà delle carte di credito emesse sono inutilizzate e questo è un problema per il mercato. In Italia l utilizzo dei mezzi di pagamento è inferiore agli altri Paesi in parte, anche perché vi è il timore di possibili frodi. Per combattere questo aspetto si dovrebbe: 1. estendere il servizio di sms alert obbligatoriamente a tutte le carte esistenti. Tale servizio, inoltre, deve essere gratuito per l utilizzatore, indicare il numero da chiamare per segnalare il furto/smarrimento e prevedere di default una soglia minima congrua (ad es. 50 euro); 2. garantire la restituzione al consumatore delle somme utilizzate in maniera fraudolenta in tempi certi, possibilmente entro 15 giorni, ma non oltre 45 giorni, senza aspettare le lungaggini del circuito, (attualmente si può attendere anche fino a 180 giorni) e, ovviamente, lasciando la possibilità per l istituto emittente di ristornarle nel caso si scoprisse una responsabilità/complicità del titolare. Appare inoltre auspicabile l adozione di misure che contribuiscano più generalmente ad incentivare l uso delle carte. Altroconsumo fa due proposte molto semplici e concrete: a) la defiscalizzazione di quanto viene restituito all utilizzatore sotto forma di restituzione di parte della spesa, attualmente tassata, anche se quasi nessuno ne è a conoscenza; b) la defiscalizzazione dell estratto conto: eliminazione del bollo. COMMERCIO ELETTRONICO. Nell ultimo anno di certo il commercio elettronico è notevolmente cresciuto. Ci sono però ancora molte persone che sono restie 5
all acquisto online dei prodotti soprattutto per il timore che qualcuno possa carpire i dati della loro carta. Altroconsumo fa già la sua parte in questo ambito attraverso inchieste assidue sul settore, consigli utili ai consumatori e segnalazioni alle Autorità competenti in caso di comportamenti scorretti da parte di operatori. Sulla base della nostra esperienza riteniamo che per aumentare la fiducia degli utenti finali bisogna lavorare su diversi aspetti: a) Migliorare gli standard di sicurezza dei siti di commercio elettronico, servono degli standard minimi che tutti devono garantire per poter operare; b) Nel caso di attacchi o crash dei sistemi informatici bisogna informare il più presto possibile gli utenti. Chiediamo la creazione sul sito del Ministero delle attività produttive di una sezione accessibile a tutti dove evidenziare gli attacchi informatici, gli alert, così come gli operatori da evitare perché falliti o in difficoltà. c) Eliminare totalmente le commissioni aggiuntive sui pagamenti con carta o Paypal. Secondo il Codice del Consumo, (articolo 62 del dlgs 206/2005), chi le applica fa una pratica commerciale scorretta. In allegato le nostre segnalazioni ad AGCM su diversi operatori che continuano ad applicare le commissioni nonostante il divieto di legge, (allegati nn.3-4-5). In conclusione, non serve solo un monitoraggio, ma servono sanzioni amministrative a supporto del già chiaro dettato della norma in modo che i consumatori e l intero sistema economico possano finalmente beneficiare della più ampia diffusione dei pagamenti mediante carte di debito. 6
ELENCO ALLEGATI: 1) Lettera 1 luglio 2014 al Ministero dell Economia e per conoscenza a Confartigianato e Confesercenti. 2) articolo Soldi&Diritti, pago con il bancomat (n.138 settembre 2014). 3) Lettera 25 luglio 2014 all AGCM segnalazione pratica commerciale scorretta siti commercio on line per l applicazione di commissioni aggiuntive per pagamenti con carta di credito. 4) Lettera 23 settembre 2014 all AGCM segnalazione commissioni aggiuntive per pagamenti con carta di credito (integrazione segnalazione PS9705-PS 9140) 5) Lettera 1 dicembre 2014 all AGCM segnalazione commissioni aggiuntive per pagamenti con carta di credito (integrazione segnalazione PS9705-PS 9140) 7