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NEWSLETTER N.31 A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO I n q u e s t o n u m e r o : L e d i t o r i a l e d e l P r e s i d e n t e T r a s f e r t a L a n g o l o t e c n i c o 3 1 a g o s t o 2014

MEETING DI MEZZOFONDO A MEZZANO Venerdi 12 settembre al campo di Mezzano organizziamo un meeting di mezzofondo inserito nel Circuito Podistico Primiero come gara jolly. Saranno previste categorie e distanze diverse ed il ritrovo è previsto per le ore 17.30 con iscrizione gratuita e possibilità per gli adulti di mettersi alla prova sulla classica distanza dei 5.000 metri mentre per i giovani saranno previste distanze a scalare a seconda delle categorie. Ecco il programma completo con le rispettive distanze: 17.30 - ritrovo presso campo di Mezzano e iscrizioni 18.30 partenza gare giovanili: categoria Esordienti M/F(anni 2003-2004 e successivi) mt 600 A seguire Ragazzi M/F (anni 2001-2002) mt 1000 A seguire Cadetti/Allievi M/F(cat.unica 1997-98-99-2000) mt 2000 19.30 partenza categoria Adulti M/F (1996 e precedenti) mt 5000 (in base al numero di partecipanti saranno fatte eventuali batterie) PREMIAZIONI: PRIMI 3 CLASSIFICATI M/F DI OGNI CATEGORIA PUNTEGGI: SI RICORDA CHE COME GARA JOLLY SARANNO ASSEGNATI 40 PUNTI A TUTTI I PARTECIPANTI NELLA CLASSIFICA GENERALE COME DA REGOLAMENTO DEL CIRCUITO PODISTICO DI PRIMIERO Vi aspettiamo tutti per una grande serata di sport e di aggregazione con tutti i nostri giovani della sezione. Tutte le informazione su www.circuitopodisticoprimiero.it.

TRASFERTA A SAN FELICE SUL PANARO Scusandomi per il ritardo, inserisco alcune foto, scattate in occasione della trasferta fatta a San Felice sul Panaro il 31 maggio 2014, presso gli amici della Polisportiva Unione 90. Per l occasione, abbiamo partecipato alla gara AL GIR AL MULIN, che si svolgeva nei dintorni di San Felice, organizzata dalla Sezione Atletica della Polisportiva. I nostri giovani e datati atleti che hanno partecipato alla manifestazione si sono distinti con ottimi risultati nelle varie categorie. Antonio

IL FABBISOGNO ENERGETICO QUOTIDIANO Il fabbisogno energetico giornaliero di una persona è dato dalla somma dei seguenti fattori: il metabolismo basale, la termogenesi, l attività fisica quotidiana. 1) Il metabolismo basale è la spesa energetica necessaria per il mantenimento della vita del nostro corpo in condizioni di riposo. In tali circostanze il nostro corpo non spende altre energie se non quelle necessarie alle attività delle cellule dei diversi organi, ai movimenti respiratori, all attività del cuore, al mantenimento del tono muscolare inconsapevole. Queste azioni, che richiedono i 2/3 del consumo calorico quotidiano, sono svolte indipendentemente dalla nostra volontà. Il metabolismo basale è maggiore negli uomini rispetto alle donne, essenzialmente per fattori ormonali ed anche perché la massa muscolare è maggiore nei primi, e si sa che questo tessuto fisico richiede energie per essere mantenuto tonico. Il metabolismo basale di un uomo di 30 anni e che pesa 70 chilogrammi determina, indicativamente, un consumo energetico di 1750 calorie. Una donna, sempre di 30 anni, ma che pesa 65 chilogrammi, ha un consumo giornaliero di 1450 calorie. Il metabolismo basale si riduce con il passare degli anni. I soggetti in questione, che a 60 anni mantengono inalterato il peso corporeo, hanno un metabolismo basale rispettivamente di 1650 e 1400 calorie. 2) Le cellule del nostro corpo non possono vivere a lungo se non entro un intervallo di temperatura compresa tra 35 e 42 C. L organismo si trova quindi nella necessità di dover lottare contro il caldo, con l evaporazione (attraverso i polmoni e la pelle), e contro il freddo. In quest ultima situazione gran parte del controllo della temperatura corporea dipende dalla costituzione fisica, dalla circolazione sanguinea e dal sistema neurovegetativo. La spesa calorica determinata dalla termogenesi è all incirca il 15% del dispendio calorico quotidiano, ed è quantificabile in 400-600 calorie circa. 3) Nell attività fisica quotidiana rientrano tutte quelle azioni che volontariamente svolgiamo durante la giornata. La spesa energetica dipende quindi dal tipo di lavoro che una persona svolge e dalle attività che compie: un lavoro sedentario comporta una spesa energetica di poco più di una caloria al minuto. Un lavoro manuale (muratore, pittore, elettricista, idraulico) comporta un consumo calorico di circa tre calorie per minuto. Andare al lavoro in auto fa consumare poco più di una caloria al minuto, ed invece andarci camminando determina un consumo di quasi tre calorie al minuto, mentre sono solo due le calorie che si spendono se ci si reca in bicicletta. Fare le scale a piedi innalza fortemente il consumo calorico, che arriva a cinque calorie al minuto, mentre salirle in ascensore limita la spesa calorica a solo 1,5 calorie al minuto. Nel computo della spesa energetica ha quindi forte influenza l attività sportiva, e la corsa è tra le attività con il più elevato consumo energetico. La spesa calorica di chi corre è in relazione alla durata dell allenamento e al peso corporeo della persona. Per percorrere un chilometro un podista di 70 chilogrammi spende circa 70 calorie,

ed un allenamento di 10 chilometri determina un consumo di 700 calorie. Questa è la formula per il calcolo della spesa energetica di un corridore: una caloria x 1km x 1 kg di peso. La velocità di corsa non ha molto effetto sull aumento del costo, ma essa influisce invece sul tipo di miscela energetica che viene utilizzata: correre a bassa intensità determina un maggior consumo di acidi grassi, mentre procedere ad andatura sostenuta comporta un più elevato consumo di carboidrati. In conclusione, la spesa calorica quotidiana dipende da due voci fisse: il metabolismo basale (all incirca 1400-1600 calorie) e dalla termogenesi (all incirca 400-600 calorie), e da una variabile, vale a dire l attività fisica. Con l alimentazione vengono fornite le calorie di cui l organismo necessita per far fronte alla richiesta dei fattori appena evidenziati. Se però l assunzione calorica con gli alimenti è superiore a quella dei consumi, è chiaro che si determina un bilancio positivo, nel quale le entrate superano le uscite. Tale aspetto è evidenziato da un aumento del peso corporeo e dei depositi di grasso, e questa situazione è deleteria per ogni podista, perché determina un aumento del costo energetico della corsa e di conseguenza uno scadimento delle prestazioni.