R EPORTS. Il nuovo ortofotopiano del Comune di Venezia nell Infrastruttura dei dati Territoriali di Base (ITB)

Documenti analoghi
FORUM PA 2006 Convegno "Dati e sistemi informativi territoriali"

Strutturazione e gestione di informazione cartografica di base a grande scala: l'esperienza di Comune di Venezia e Regione del Veneto.

ALLEGATOA1 alla Dgr n del 30 novembre 2010 pag. 1/8

AGC 16 GOVERNO DEL TERRITORIO SERVIZIO S.I.T. I servizi informativi integrati per la gestione del territorio in regione Campania

PROGETTO. per lo sviluppo e l implementazione dell Aerofototeca Regionale on-line nel periodo

IL QUADRO CONOSCITIVO E IL SISTEMA DI MONITORAGGIO

Strategie di conoscenza e valorizzazione del territorio. La cartografia tecnica scala 1:25.000

SEGRETERIA REGIONALE ALL AMBIENTE E TERRITORIO Unità di Progetto per il Sit e la Cartografia

GEOGRAPHICAL INFORMATION SYSTEM PER L ANALISI AMBIENTALE. Nicola Gilio. Dott. Nicola Gilio

Sistemi Territoriali per la P.A. ForumPA 2007

Cartografia di base a supporto della pianificazione territoriale

è una società che opera nel campo dei sistemi informativi territoriali, dello

L INTESA GIS Obiettivi

TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI

PROMETEO Servizi Tecnici Napoli

Paolo Zatelli. Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica Università di Trento. Introduzione ai GIS. Introduzione ai GIS

LEGGI REGIONALI in materia di cartografia e sistemi informativi territoriali Regione BASILICATA

Produzione del DB topografico: l attività del Servizio Cartografia e Gis della Provincia di Brescia

Servizi professionali. Fotogrammetria digitale terrestre aerea (drone) abilitazione zone critiche. Rilievi 3D con laser scanner

REGIONE CAMPANIA COMUNE DI AVELLINO Settore AA.II. e Finanziamenti Europei

Regione Umbria. Ambra Ciarapica 1

Cartografia e open data Utili nel quotidiano, indispensabili nell emergenza

Realizzazione cartografia numerica escursionistica transfrontaliera Regione Lombardia, Canton Ticino, Canton Grigioni

REGIONE UMBRIA. Direzione Ambiente Territorio e Infrastrutture SITER - Sezione Geografia del Territorio

"Le banche dati geologiche realizzate per il progetto CARG: strutture e applicazioni. Mira (Venezia) Villa Widmann Foscari Rezzonico 9 giugno 2005

Modulo 4: Disegno e rappresentazione del territorio e del paesaggio. Le cartografie tecniche attualmente disponibili

06/12/

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Andrea Maria LINGUA Deliverable 0

REGIONE MOLISE. Direzione Area IV - Servizio Pianificazione e Gestione Territoriale e Paesaggistica

INDICE. Introduzione. 3 Capitolo 1 Cenni di geodesia

Telerilevamento e SIT Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci

Linea di intervento LQS1 Valutazioni ambientali Azioni per il

L integrazione dell Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia nel Geoportale ISPRA

Sistema Informativo Forestale Tenuta di Castelporziano. dott. Giacomo Colle EFFETRESEIZERO Srl spin-off CREA

Il SIT Provinciale per la formazione e gestione dei PGT

Donata Dal Puppo Provincia di Brescia 5 febbraio 2009

Il consumo di suolo nella PROVINCIA DI TORINO

Piani Urbanistici Comunali in adeguamento al P.P.R.; le conoscenze territoriali di base. Strategie e Programmi

Il Progetto di riordino del Catasto Strade. Impianti pubblicitari, passi carrabili, segnaletica

Assessorato Ambiente. Assessorato Pianificazione Territoriale e Difesa del Suolo

REGIONE VENETO. Unità di Progetto Sistema Informativo Territoriale e Cartografia

Ing. Alessandro Putaggio

LA LOMBARDIA VOLA ALTO Moderne cartografie digitali. Milano, 22 gennaio 2018

SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI IN GEO- LOGIA

CORSO COSTRUZIONE AMBIENTE TERRITORIO

integrazione DB topografici e catastali

CatOnE. Il catasto facile per la pubblica amministrazione disponibile su piattaforma fissa e mobile per tablet e laptop

L occasione della Riforma del Catasto UN INTEGRAZIONE DI DATI AL SERVIZIO DELL URBANISTICA: IL DATA BASE TOPOGRAFICO DI REGIONE LOMBARDIA

Sistema informativo territoriale regionale Sistema informativo territoriale alle comunità

Nuova Infrastruttura Cartografica

* Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Rappresentazione ** Consiglio Nazionale delle Ricerche COFIN 2004

Marketing Territoriale per PA e imprese

ALLEGATO A DGR nr. 591 del 28 aprile 2017

ALLEGATOB alla Dgr n del 25 giugno 2012 pag. 1/6

DBT e Sistemi Informativi Territoriali Primi passi verso la carta unica

LABORATORIO DI RICERCA MANTOVA

ALLEGATO N. 1.5 IL SISTEMA DI FRUIZIONE

SISTEMA INFORMATIVO BENI PAESAGGISTICI DELLA REGIONE MARCHE

INDICE 1. PREMESSE GENERALITÀ LE MAPPE CATASTALI LA GEOREFERENZIAZIONE... 2

Georeferenziazione dei dati ATER relativi all edilizia residenziale pubblica

RIPARTIZIONE DELLE SPESE PER LA MANUTENZIONE DI UNA STRADA INTERPODERALE

Il datawarehouse geografico della Provincia di Brescia e il sistema di cooperazione applicativa catastale

Il Sistema Informativo Territoriale Nei processi di pianificazione

U.O.D Sistema Informativo Territoriale. Il Sistema Informativo Territoriale a supporto del governo del territorio in regione Campania -

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Systems. Syllabus

IL TERRITORIO DI NOTO A PORTATA DI CLICK!!! DIRIGENTE: ING. GIUSEPPE FAVACCIO

Introduzione ai GIS. Potenzialità e limiti Software in commercio. Cartografia numerica e GIS

Il Portale Geografico del Servizio Geologico d Italia

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Catasto e Comuni. Milano, 18 novembre 2009 Palazzo delle Stelline

Attività di rilievo per l'elaborazione della base cartografica necessaria alla redazione del Piano di Ricostruzione di Castelli Il progetto di

Territorio I SISTEMI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO DEL TERRITORIO. Indice IL SIAN: LA FOTOGRAFIA PIÙ COMPLETA E PRECISA DEL TERRITORIO

stato della cartografia 2010 REGIONE TOSCANA

Dati e GIS open per la rappresentazione delle dinamiche socio demografiche del territorio: l'esempio di Guidonia Montecelio

LA LOMBARDIA VOLA ALTO L INFORMAZIONE GEOGRAFICA DIGITALE A SUPPORTO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO

Basi di Dati Spaziali

ALLEGATOB alla Dgr n del 04 dicembre 2012 pag. 1/9

COSTRUZIONE DI UNA BASE DI CONOSCENZA CONDIVISA A SUPPORTO DELLA PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO REGIONALE

3D RTE Parma Information Management

SOGGETTI ATTUATORI FORMEDIL FOGGIA ANCE FOGGIA SEZIONE EDILI DI CONFINDUSTRIA IAL SRL POLITECNICO DI BARI ITG E.MASI GEOVEGA SRL

STA II ANNO: AA Ecologia e Fondamenti dei. Sistemi. Ecologici Introduzione ai. Sistemi. Informativi Geografici. Lezione del

Sistemi Informativi Territoriali. Sistemi di Elaborazione dell Informazione. Struttura di un SIT. Software Open-Source. gvsig.

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE. GIS Cartography. Syllabus

I Sistemi Informativi Territoriali, il rapporto con il PGT e il loro utilizzo in urbanistica

Indice Generale. Indice Generale... 3 Premessa... 6

GIS - corso base Corso base sul GIS opensource, i Sistemi Informativi Territoriali e la pianificazione partecipata

PIATTAFORMA SMART-GIS

Edifici, civici, strade e toponomastica Ecografico catastale e DBT Regione Umbria. SANDRA TOGNI Ferrara 5 marzo 2019

Il Sistema Informativo Territoriale

martedì 31 marzo 2009

Domenico Longhi. Dalla Informazione Geografica alla Infrastruttura di Dati Geografici nelle Regioni italiane

PROGETTO MIRCA: Mosaico Informatico Regionale delle Classificazioni Acustiche

PROGETTO ORTOFOTO DIGITALE a COLORI scala 1:5000 -

GISTAT. L innovazione tecnologica nel processo di aggiornamento delle Basi Territoriali per i Censimenti

stato della cartografia 2010 REGIONE TOSCANA

inquadrare elena grossi

Sistemi Informativi e Territoriali GIS. 16/05/2017 Copyright 2017 DiGid

Franco MAGGIO. Direzione Centrale Catasto, Cartografia e Pubblicità Immobiliare

Comune di Siracusa Nodo 31 SITR

Transcript:

Il nuovo ortofotopiano del Comune di Venezia nell Infrastruttura dei dati Territoriali di Base (ITB) di Paolo Barbieri, Mario Fondelli, Luigi Proietti e Massimo Rumor 22 GEOmedia 2 2006

E noto come l informazione territoriale (geografica o georiferita), in quanto componente specifica del sistema informativo degli Enti Locali, in primis il Comune, abbia valenza strategica sia perché indispensabile per tutte le attività che direttamente afferiscono alla pianificazione e gestione del territorio, sia perché in grado di conferire valore aggiunto a tutte le attività amministrative gestionali e di comunicazione al cittadino. In questo contesto si pone l esigenza di condividere tra i diversi utenti interni ed esterni all Ente un set di dati a supporto della rappresentazione e consultazione di tutte le informazioni riferibili al territorio. Se fino a qualche tempo fa questa funzione veniva svolta dalla cosiddetta cartografia di base, oggi essa viene affidata ad una più articolata infrastruttura di dati spaziali. Il Comune di Venezia, nell ambito delle attività per lo sviluppo del proprio Sistema Informativo Territoriale, ha messo a punto e avviato a realizzazione uno specifico progetto per la costruzione di un Infrastruttura di dati Territoriali di Base (ITB). Il progetto, che ha visto il coinvolgimento dei vari Uffici comunali interessati, della Regione del Veneto e dell Agenzia del Territorio, si è sviluppato a partire dal 2002 con gli studi di fattibilità, cui è seguita nel 2003 la fase della progettazione esecutiva e quindi, a partire dal 2004, dell attuazione. Attualmente le componenti dell infrastruttura sono state realizzate e si sta procedendo alla definizione di una piattaforma tecnologica per la gestione e l utilizzo della ITB, basata su di un Geo- DBMS e meccanismi di interoperabilità, con l obiettivo di interfacciare le diverse applicazioni gestionali presenti in Comune. Nel presente articolo si intende presentare il modello concettuale di riferimento ed evidenziare, in particolare, il ruolo in esso svolto dalle immagini ortofotografiche. GEOmedia 2 2006 23

Il modello concettuale di riferimento e le componenti dell ITB Il primo problema che si è inteso affrontare è dunque quello di definire i contenuti dell informazione geografica di base (nella terminologia internazionale corrente denominata anche Reference Data) e derivarne il modello concettuale di riferimento per il progetto. Questo approccio muove pertanto dalla distinzione tra informazione denominata di base, in quanto necessaria per tutti i tipi di applicazione, e informazione tematica, utilizzata in specifici ambiti applicativi. Una delle motivazioni forti di questa scelta è che, concentrandosi sull informazione di base, le istituzioni deputate alla sua formazione e gestione possono migliorarne la qualità, in particolare il livello di aggiornamento. Inoltre la disponibilità di un tale insieme di dati di base, standardizzato, creato e mantenuto senza duplicazioni, favorirebbe in generale l impiego di informazione geografica e permetterebbe economie sicuramente significative. Premesso che comunque una definizione dell informazione di base non può essere data una volta per tutte, ma va tenuta aperta a modifiche ed integrazioni successive in una visione dinamica ed evolutiva, si ritenuto di adottare il Reference Data elaborato nel 2001 all interno del progetto europeo ETeMII - European Territorial Management Information Infrastructure (http://www.ec-gis.org/etemii ), che comprende: elementi geodetici (vertice di rete, caposaldi, ecc.) L Infrastruttura di dati Territoriali di base (ITB) del Comune di Venezia unità amministrative (confini) unità di proprietà (particelle ed edifici) indirizzi (via-numeri civici) alcuni elementi selezionati della topografia (quali elevazione, reti di trasporto, idrografia) immagini ortofotografiche del territorio. Questo approccio ha implicazioni significative sui contenuti informativi. In primo luogo vi è il tendenziale superamento (denso di implicazioni) della distinzione tra cartografia tecnica e catastale; inoltre molti elementi che nelle cartografie tradizionali hanno lo scopo di rendere leggibile la carta non sono più necessari in presenza dell ortofotopiano; infine l indirizzo (via-numero civico) svolge un ruolo fondamentale per garantire la localizzazione di un varietà di informazioni tematiche anche non dotate di componente spaziale. La contestualizzazione del Reference Data EtemII al caso veneziano ha portato alla seguente configurazione dell infrastruttura di dati territoriale di base (ITB) del Comune di Venezia (vedi schema a in basso): Le componenti dell ITB sono pertanto: il geodatabase cartografico (cartografia di base strutturata per oggetti territoriali), le chiavi territoriali normalizzate per l aggancio a database esterni (indirizzo via-numero-civico e riferimenti catastali sezione-fogliomappale-subalterno); l ortofotopiano digitale; la mappa vettoriale delle particelle catastali. La realizzazione di ciascuna delle componenti ha dato luogo a specifici sottoprogetti condotti in parallelo ai fini di: riorganizzare la cartografia tecnica numerica di base esistente in database cartografico comunale (GeoDBC), secondo le specifiche Intesa GIS opportunamente adattate al modello concettuale prescelto (partner tecnologico: Politecnica srl di Padova), derivandone anche una versione idonea alla rappresentazione a livello regionale (GeoDBR) in collaborazione con la Regione Veneto; acquisire un ortofotopiano digitale a scala nominale 1:2000 dell intero territorio comunale (partner tecnologico: R.T.I. Geodetical snc di Viterbo + Rossi srl di Brescia) definire i flussi di dati e delleprocedure organizzative per l aggiornamento sistematico del GeoDBC, con il concorso dei diversi uffici comunali interessati; informatizzare lo strato informativo relativo alle particelle dei terreni, da integrare successivamente nel GeoDBC, in collaborazione con l Agenzia del Territorio (partner tecnologico: AGS srl di Pesaro); riallineare in modo mirato e selettivo il GeoDBC / GeoDBR sull ortofotopiano (partner tecnologico: Impresa Rossi Luigi srl, attività in corso); normalizzare gli indirizzi contenuti nei diversi archivi gestionali comunali e in quello catastale (partner tecnologico: Venis spa); implementare le componenti dell ITB su Geo-DBMS, attivandone l aggiornamento e la connessione con le diverse applicazioni gestionali presenti in Comune (partner tecnologico: Venis spa e altri da definire). Ruolo e caratteristiche dell ortofotopiano Come si è visto sopra, l infrastruttura dei dati territoriali di base costituisce le fondamenta su cui si costruiscono gli altri insiemi di dati geografici, il telaio per il collegamento e l integrazione di altra informazione georiferita e fornisce anche l informazione di contesto per aiutare la visualizzazione e quindi la lettura e la comprensione del territorio. Questa funzione di rappresentazione del contesto è svolta precipuamente dall ortofotopiano e, nel nostro caso, tale funzione è enfatizzata dal fatto che il database cartografico è stato limitato ad un set di entità territoriali selezionate in quanto di base: si pensi, a titolo esemplificativo, che, rispetto alle 121 classi previste dalle specifiche per i DB topografici dell Intesa GIS, il GeoDBC del Comune di Venezia ne 24 GEOmedia 2 2006

Figura 1 - Geodatabase cartografico (Mestre) Figura 2 - Ortofoto (Mestre) Figura 3 - Geodatabase + ortofoto (Mestre) Figura 4 - Catasto + ortofoto (Mestre) Figura 5 - Geodatabase cartografico (Venezia) Figura 6 - Ortofoto (Venezia) Figura 7 - Geodatabase + ortofoto (Venezia) Figura 8 - Catasto + ortofoto (Venezia) GEOmedia 2 2006 25

utilizza 59 e il GeoDBR della Regione Veneto 68. Un altra essenziale funzione assegnata all ortofotopiano, e alla relativa ripresa aerea, è quella di aggiornamento periodico del database cartografico, in aggiunta all aggiornamento continuo (event driven) previsto per l edificato e la viabilità. Questo spiega il motivo per cui, essendo necessaria una scala nominale 1:2000 (tenuto conto che tale è l accuratezza della cartografia vettoriale comunale del territorio urbanizzato, ad eccezione dei centri storici di Venezia, Mestre e isole in scala 1:500), si è fatto ricorso alla ripresa aerea, anzichè a quella da satellite, che allo stato attuale ancora non consente le necessarie accuratezze. I lavori per la realizzazione di un ortofotopiano digitale alla scala nominale 1:2000 dell intero territorio del Comune di Venezia sono stati affidati, a seguito di gara, allo R.T.I. costituito dalle ditte Geodetical snc di Viterbo (capogruppo) e Rossi srl di Brescia. Allo scopo di meglio inquadrare il caso veneziano, è opportuno richiamare da un lato la specificità e varietà dei luoghi (la città storica, l ambiente lagunare, il polo industriale di Marghera, la conurbazione mestrina), dell altro la loro dimensione complessiva. La superficie interessata era infatti di ettari 41.316 così composti: Venezia Centro Storico 800 ettari; Mestre e Terraferma 13.028 ettari; Isole dell Estuario 2.186 ettari; Laguna (acque) 25.302 ettari. La copertura aerofotogrammetria per la formazione dell ortofotopiano è stata realizzata nel Luglio 2004 ed il suo inquadramento geometrico è stato assicurato da un raffittimento della rete GPS locale con errore di situazione dell ordine di ± 0,28 m ed approssimazione altimetrica pari a ± 0,31 m. La dimensione del pixel al suolo nell elaborato digitale a colori prodotto alla scala 1:2.000 risulta di 10 cm. Attraverso nuove opportune campionature dell immagine digitale a colori sono state poi realizzate anche delle sue versioni a scala più piccola aventi dimensione del pixel al suolo rispettivamente dell ordine di 50 cm ed 1 m. Le figure dalla numero 1 alla 8 mostrano per Venezia e per Mestre delle viste dell ortofoto e del database cartografico a scala 1:2.000, presi singolarmente e in sovrapposizione. Meritevole di segnalazione appare l accurato trattamento radiometrico delle immagini digitali originali che ha consentito di realizzare, nel mosaico delle varie specchiature d acqua lagunare, aventi ciascuna una propria risposta spettrale, il miglior equilibrio cromatico dell elaborato ortofotografico a colori finale, suscettibile di fornire peraltro anche una più agevole lettura dei relativi fondali. Le ortofotomappe sono realizzate secondo il taglio della cartografia regionale in scala 1:2000 e rese disponibili nei formati TIFF ed ECW e, in questo formato, sono state mosaicate nel continuo. E stato Figura 9 - Laser Scanning con rappresentazione di colore dei punti ricavata da ortofoto Figura 10 - Vista prospettica di Laser Scanning colorato con ortofoto Figura 11 - Laser Scanning: vista di profilo sulla laguna 26 GEOmedia 2 2006

quindi sviluppato, in collaborazione con Planetek Italia srl, un apposito sito web per la consultazione dell ortofoto contestualmente al database cartografico e ad altri tematismi. Il sito (consultabile all indirizzo www.comune.venezia.it/territorio/ortofoto.asp), sfruttando la piattaforma Cart@net, consente di integrare le funzionalità del prodotto Image Web Server per la gestione di immagini di grandi dimensioni e di connettersi a diversi web services (come ArcIMS di ESRI, GeoMedia di Intergraph, Mapserver open source) per la consultazioni di mappe vettoriali. Semina di punti quotati e ripresa laser scanner Dalla ripresa aerea è stata contestualmente restituita una semina di punti quotati (al colmo, alla gronda e alla base di ciascun corpo di fabbrica) con un approssimazione dell ordine di ± 31 cm circa, da utilizzare in fase di aggiornamento dell edificato al fine di attribuire l altezza a ciascuna unità volumetrica. L individuazione delle altezze delle singole unità volumetriche è stata realizzata utilizzando i modelli stereoscopici orientati e acquisendo un elemento lineare costituito da tre punti (due nel caso di coperture piane) rilevati al colmo alla gronda e sul terreno. Una successiva elaborazione ha prodotto un file testo dove sono riportate le informazioni numeriche di ognuna delle circa 150.000 entità volumetriche. Inoltre è stata realizzata per circa 800 ettari di territorio una ripresa laser scanner, comprendente i centri storici di Mestre e Venezia e le isole di Murano e Burano. Il rilievo è stato realizzato utilizzando il sistema Topeye, apparecchiatura progettata e realizzata dalla Saab Survey System, è basato su scanner laser, GPS, piattaforma inerziale e fotocamera digitale a colori ad alta risoluzione. Lo scanner laser, che può inviare a terra fino a 7.000 impulsi al secondo, ha rilevato con una risoluzione di circa 4 punti per mq. la quota del terreno e degli oggetti presenti sullo stesso. Il sistema GPS ha permesso di associare le coordinate planoaltimetriche a ciascun punto rilevato dallo scanner laser. La piattaforma inerziale ha consentito di correggere tutti gli errori di assetto dell elicottero sia in fase di rilevamento che in fase di postprocessing dei dati. Si presentano alcune immagini relative a tale ripresa nelle figure 9, 10, 11 e 12. La disponibilità di questi dati consentirà di sperimentare l utilizzo di sistemi informativi geografici tridimensionali, al fine di consentire una migliore valutazione e comunicazione da parte della Pubblica Amministrazione locale delle trasformazioni in atto sul territorio e dell impatto urbano dei piani e progetti in programma. R EPORTS Autori DOTT. PAOLO BARBIERI Comune di Venezia mail: paolo.barbieri@comune.venezia.it PROF. MARIO FONDELLI Università IUAV di Venezia mail: m.fondelli@3fconsulting.it LUIGI PROIETTI Geodetical snc mail: luigi.proietti@fastwebnet.it PROF. MASSIMO RUMOR Università IUAV di Venezia mail: rumor@dei.unipd.it Originale Laser Scanning con rapprentazione in classi di quota colore GEOmedia 2 2006 27