Consulenti lavoro, tagli 'shock' a spesa pubblica per far ripartire economia

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ADNKRONOS.COM/IGN (WEB2) Data Pagina Foglio 12-08-2013 1 AKI ARABIC AKI ENGLISH AKI ITALIANO SALUTE LABITALIA WASHINGTON CHIAMA ROMA MUSEI ON LINE IMMEDIAPRESS CERCA NEL SITO CON GOOGLE NEWS DAILY LIFE REGIONI AKI ITALIANO AKI ENGLISH LAVORO SPECIALI SECONDOME MEDIACENTER TV PROMETEO LIBRO DEI FATTI IMMEDIAPRESS DATI POLITICHE SINDACATO PROFESSIONI FORMAZIONE WELFARE VIDEO AUDIO Almanacco del giorno Oroscopo Meteo Mobile ipad SMS Lavoro > Professioni > Consulenti lavoro, tagli 'shock' a spesa pubblica per far ripartire economia la newsletter di labitalia Ogni settimana le notizie nella tua mailbox. Iscriviti, è gratis Consulenti lavoro, tagli 'shock' a spesa pubblica per far ripartire economia ultimo aggiornamento: 12 agosto, ore 16:51 La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". Mi piace I PIÙ POPOLARI Piace a 66.422 persone. Registrati per vedere cosa piace ai tuoi amici. ATTIVITÀ DEGLI AMICI TV IGN ADNKRONOS commenta 0 vota 1 invia stampa Tweet Roma, 12 ago. (Labitalia) "Tagli shock alla spesa pubblica" per far ripartire l'economia. A chiederli è la Fondazione Studi consulenti del lavoro, che oggi ha diffuso un'indagine sulle misure "da attuare immediatamente" per contrastare la crisi. La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". Tra le priorità, dunque, la riduzione dei finanziamenti pubblici a Caf, che i consulenti stimano in 327 milioni di contributi nel 2013, partiti politici ("91 mln") e patronati ("309 mln"). Ma anche tagliare i costi delle Authority ("15 mln nel 2013"), intervenire su compensi e pensioni d oro dei manager pubblici. "Si tratta di pesantissime voci poste al passivo del bilancio dello Stato si legge in una nota della Fondazione Studi per oltre 1 miliardo di euro, oltre ai quali si aggiungono decine di miliardi sperperati dal sistema regionale". I numeri della crisi, spiegano i consulenti del lavoro, sono allarmanti: "1.090.000.000 le ore di cigs del 2012, oltre 1.000.000 i licenziamenti effettuati solo nel 2012 (+14% del 2011), più di 1.000 le aziende che ogni giorno sono costrette a chiudere a causa di una pressione fiscale giunta al 44%, ponendoci al quarto posto tra i 17 Paesi europei". "La spesa pubblica è aumentata del 50%, passando dai 536 miliardi del 2001 agli 805 miliardi del 2012, calcolando che tra le numerose spese improduttive dello Stato ci sono oltre 2 miliardi per i trasferimenti a società di servizi pubblici (Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Telecom), oltre 107 miliardi per trasferimenti correnti per le spese delle amministrazioni locali, 327 milioni per contributi ai Caf e 15 milioni per le Authority, senza tralasciare spiegano i 309 milioni per gli istituti di patronato e assistenza sociale e i circa 91 milioni per i finanziamenti ai partiti"."l'ostacolo più grosso alla ripresa dell'occupazione non è, però, risolvibile con norme in materia di lavoro", ci tengono a sottolineare i consulenti nello studio. "Il nodo è infatti legato allo sviluppo dell'economia osservano i consulenti senza il quale non ci potranno essere nuovi posti di lavoro. La realtà delle aziende italiane è fortemente condizionata dalla crisi che sta condizionando in maniera pesante il mercato interno. Fino a qualche tempo fa il problema più grosso e gravoso era l'esoso costo contributivo del lavoro". "A questo ora si è aggiunta anche la difficoltà nel reperire risorse per il pagamento di stipendi e salari. In sostanza, avere la possibilità di usufruire di assunzioni agevolate lenisce il problema del costo del lavoro; ma quello delle risorse disponibili per garantire il pagamento delle retribuzioni è risolvibile solo con lo sviluppo dell'economia", conclude la nota della Fondazione Studi consulenti del lavoro. dentro Lavoro DATI POLITICHE SINDACATO PROFESSIONI FORMAZIONE WELFARE VIDEO in evidenza Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Adnkronos su Google Currents In libreria Il Libro dei fatti 2013, il bestseller che racconta l'italia e il mondo Accordo tra Samsung e Adnkronos, tutte le news su smartphone Giovani 'pazzi' per le crociere, prenotazioni triplicate 'Sei in un paese meraviglioso', viaggio tra le bellezze d'italia E' on line nuovo numero newsletter del Gme

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Data Pagina Foglio 12-08-2013 1 DENAROTV DEN DENARO EVENTI DENARO FORMAZIONE LAVORO DENARO IMPRESA DENARO FINANZIAMENTI Cerca... ricerca avanzata Ultimo aggiornamento: 12 Aug 2013 20:51 LOGIN home Terza pagina Economia Finanza Politica Professioni Incentivi Commenti Sanità Politica Moda&affari Il direttore Futura Culture Diario della crisi Sistema Food Speciali Meteo Denaro impresa agenda newsletter Ildenarohome.it Mò Basta Racconta la tua disavventura In fumo più di mille Pmi al giorno La ricerca: Servono tagli shock per ripartire DI REDAZIONE IL DENARO LUNEDÌ 12 AGOSTO 2013 POSTATO IN: APERTURA, IMPRESE&MERCATI, NEWS, PROFESSIONI&FORMAZIONE Consiglia 0 Ridurre i finanziamenti pubblici a Caf, partiti politici e patronati; tagliare i costi delle Authority; intervenire su compensi e pensioni d oro dei manager pubblici: sono queste alcune misure da adottare immediatamente per far ripartire l azienda Italia. Si tratta di pesantissime voci poste al passivo del bilancio dello Stato per oltre 1 miliardo di euro, oltre ai quali si aggiungono decine di miliardi sperperate dal sistema Regionale. Questi ed altri dati si ricavano dall indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, con la quale si individuano le riforme ancora da attuare. Sportello anti burocrazia: Mai più sudditi Scrivici I numeri I numeri sono allarmanti: 1.090.000.000 le ore di Cigs del 2012, oltre 1.000.000 i licenziamenti effettuati solo nel 2012 (più 14 per cento del 2011), più di 1.000 le aziende che ogni giorno sono costrette a chiudere a causa di una pressione fiscale giunta al 44 per cento, ponendoci al quarto posto tra i 17 Paesi europei. La spesa pubblica è aumentata del 50 per cento, passando dai 536 miliardi del 2001 agli 805 miliardi del 2012, calcolando che tra le numerose spese improduttive dello Stato ci sono oltre 2 miliardi per i trasferimenti a società di servizi pubblici (Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Telecom), oltre 107 miliardi per trasferimenti correnti per le spese delle amministrazioni locali, 327 milioni per contributi ai Caf e 15 milioni per le Authority, senza tralasciare i 309 milioni per gli istituti di patronato e assistenza sociale e gli oltre 90 milioni per i finanziamenti ai partiti. Il nodo sviluppo L ostacolo più grosso alla ripresa dell occupazione non è, però, risolvibile con norme in materia di lavoro. Il nodo è infatti legato allo sviluppo dell economia, senza il quale non ci potranno essere nuovi posti di lavoro. La realtà delle aziende italiane è fortemente condizionata dalla crisi che sta abbattendo in maniera pesante il mercato interno. Fino a qualche tempo fa il problema più grosso e gravoso era l esoso costo contributivo del lavoro. A questo ora si è aggiunta anche la difficoltà nel reperire risorse per il pagamento di stipendi e salari. In sostanza, avere la possibilità di usufruire di assunzioni agevolate lenisce il problema del costo del lavoro; ma quello delle risorse disponibili per garantire il pagamento delle retribuzioni è risolvibile solo con lo sviluppo dell economia. L e commerce del Denaro TAG: giorno, mille, ripartire, servono, shock, tagli Articoli correlati Nessun Commento Inizia a commentare questo articolo! Lascia un Commento L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati * Nome * Commercialisti di Nola, tg flash Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

FREENEWSPOS.COM (WEB) Data Pagina Foglio 12-08-2013 1 Comunicato stampa Pos ricerca Cerca Full text Altro lunedì 12 agosto 2013 Registrati Login Cerca Notizie Locale Ponte community Foto Video Wikipedia Top notizie Politica Mercato Consumo Servizio Tecnologia Sport Cultura Altre categorie» World english Notizie imu Via POS Pulsante BOX Servizi guida Ricerca rapida: Hai bisogno di leggere il testo con il mouse attraversato, ottenere la lettura illimitata. Tagli shock per ripartire PER APPROFONDIRE: analizza voci, bilancio stato, caf patronati, costi authority, far economia, finanziamenti pubblici 12 Agosto 2013 13:28:19 Percorso logico: Home Page Fondazione Studi TAGLI SHOCK PER RIPARTIRE Eliminare i finanziamenti pubblici a CAF, patronati e partiti politici, tagliare i costi delle Authority ed intervenire su compensi e pensioni d'oro dei manager pubblici. "TAGLI SHOCK PER..." SVILUPPI DI EVENTI Relazione di seguito a me Qualsiasi completare riportato Finché notizie foto Finché video Sono queste le misure concrete da adottare per far ripartire l'economia e il Paese. L'indagine della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro analizza tutte quelle voci di spesa che gravano in passivo sul bilancio dello Stato e individua i tagli necessari da cui poter reperire nuove risorse per lo sviluppo. Leggi l'indagine Leggi il comunicato stampa consulentidellavoro.it video correlati Nessun video correlati CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE CON Disclaimer dichiarazione: Il punto di questo articolo o di diritti d'autore, appartiene ai rispettivi autori ed editori. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per il contenuto di questo articolo e la legittimità. Avete domande su questo articolo, si prega di contattare la fonte di notizie CONSIGLIO NAZIONALE ORDINE CON. O contattaci Commenti Altro» Pop Iscriviti imu Egitto Berlusconi Epifani no tav M5S Ultime notizie Kyenge Renzi Pd Pmi letta governo BTP FULHAM PARMA 1 2, DONADONI: "VITTORIE COME QUESTE SERVONO PER L'AUTOSTIMA" CAGLIARI CATANIA 3 2, LOPEZ: "UNA BUONA GARA" MANDORLINI: "E' STATO UN RITIRO POSITIVO" ZANETTI: "NON VEDO L'ORA DI TORNARE A RENDERMI UTILE IN CAMPO" CHIELLINI: "PRONTI PER LA SUPERCOPPA" Si avvicina il debutto per la V Srom 1000 Repubblica.it Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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SASSARINOTIZIE.COM (WEB) Data Pagina Foglio 12-08-2013 1 lunedì 12 agosto 2013 Mobile Accedi Registrati Newsletter Aggiungi ai Preferiti RSS Prima Pagina 24 Ore Appuntamenti Servizi Rubriche Video Vita dei Comuni OlbiaNotizie News Lavoro Salute Sostenibilità PROFESSIONI Consulenti lavoro, tagli 'shock' a spesa pubblica per far ripartire economia La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". 12/08/2013 16:51 (Lab) Tweet Stampa Riduci Aumenta Condividi Roma, 12 ago. (Labitalia) "Tagli shock alla spesa pubblica" per far ripartire l'economia. A chiederli è la Fondazione Studi consulenti del lavoro, che oggi ha diffuso un'indagine sulle misure "da attuare immediatamente" per contrastare la crisi. La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". Tra le priorità, dunque, la riduzione dei finanziamenti pubblici a Caf, che i consulenti stimano in 327 milioni di contributi nel 2013, partiti politici ("91 mln") e patronati ("309 mln"). Ma anche tagliare i costi delle Authority ("15 mln nel 2013"), intervenire su compensi e pensioni d oro dei manager pubblici. "Si tratta di pesantissime voci poste al passivo del bilancio dello Stato si legge in una nota della Fondazione Studi per oltre 1 miliardo di euro, oltre ai quali si aggiungono decine di miliardi sperperati dal sistema regionale".i numeri della crisi, spiegano i consulenti del lavoro, sono allarmanti: "1.090.000.000 le ore di cigs del 2012, oltre 1.000.000 i licenziamenti effettuati solo nel 2012 (+14% del 2011), più di 1.000 le aziende che ogni giorno sono costrette a chiudere a causa di una pressione fiscale giunta al 44%, ponendoci al quarto posto tra i 17 Paesi europei". "La spesa pubblica è aumentata del 50%, passando dai 536 miliardi del 2001 agli 805 miliardi del 2012, calcolando che tra le numerose spese improduttive dello Stato ci sono oltre 2 miliardi per i trasferimenti a società di servizi pubblici (Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Telecom), oltre 107 miliardi per trasferimenti correnti per le spese delle amministrazioni locali, 327 milioni per contributi ai Caf e 15 milioni per le Authority, senza tralasciare spiegano i 309 milioni per gli istituti di patronato e assistenza sociale e i circa 91 milioni per i finanziamenti ai partiti"."l'ostacolo più grosso alla ripresa dell'occupazione non è, però, risolvibile con norme in materia di lavoro", ci tengono a sottolineare i consulenti nello studio. "Il nodo è infatti legato allo sviluppo dell'economia osservano i consulenti senza il quale non ci potranno essere nuovi posti di lavoro. La realtà delle aziende italiane è fortemente condizionata dalla crisi che sta condizionando in maniera pesante il mercato interno. Fino a qualche tempo fa il problema più grosso e gravoso era l'esoso costo contributivo del lavoro". "A questo ora si è aggiunta anche la difficoltà nel reperire risorse per il pagamento di stipendi e salari. In sostanza, avere la possibilità di usufruire di assunzioni agevolate lenisce il problema del costo del lavoro; ma quello delle risorse disponibili per garantire il pagamento delle retribuzioni è risolvibile solo con lo sviluppo dell'economia", conclude la nota della Fondazione Studi consulenti del lavoro. In primo piano Più lette della settimana Fiume Santo: spunta progetto cinese per una nuova centrale a carbone Bruno (Pd): «La Regione dia risposte ai dipendenti delle Province» Dalla Regione arrivano 1,5 milioni a favore delle società in house Buddi Buddi, domani apertura di un nuovo tratto stradale Lotta al fuoco: "Investire di più" L'allarme lanciato dal Conapo Il 10 settembre Apple presenterà in anteprima il nuovo iphone 5s Roghi tra la Nurra e la Romangia Brucia la Marina di Sorso e Arenosu Sorpreso mentre irrigava una piantagione di cannabis: arrestato Due rinforzi per lo Stintino Calcio Piredda e Riu completano la rosa "Canzoni di malavita", Joe Perrino questa sera ai giardini pubblici Sequestrato l'hotel Capo Caccia: arrestati 4 manager e interdetto un noto commercialista di Alghero Fiamme vicino alla linea ferroviaria: bloccato Sirio, stop ai treni per Sorso Vasto incendio a La Crucca Sul posto i Vigili del Fuoco Burgos, bruciate nella notte le auto di due marescialli dei carabinieri Scarafaggi e ratti in Malattie infettive Presentata una denuncia ai Nas Villanova Monteleone, i carabinieri trovano 700 piante di marijuana L'Ersu a caccia di oltre mille furbetti Evase tasse per 62mila euro in 2 anni Abbanoa, interventi a Monte Oro L'acqua mancherà oggi e domani Tragico incidente stradale in Liguria Muore una sassarese di 42 anni Tutti pazzi per il concorso Cosplay: la manifestazione torna a Sassari Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data Pagina Foglio 12-08-2013 1 / 2 Non smettere mai di capire lunedì 12 agosto 2013 aggiornato: 17:27 HOME TOPNEWS MERCATI SOCIETÀ BLOGWSI COMMENTI ADVISEONLY INSIDER Login Registrati Email Oggi: economia investimento Ligresti debito casa cerca Tag: spesa pubblica, tagli, spesa Consulenti lavoro, tagli 'shock' a spesa pubblica per far ripartire economia di: Pubblicato il 12 agosto 2013 Ora 16:51 Tweet La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". Stampa Invia Commenta (0) Roma, 12 ago. (Labitalia) "Tagli shock alla spesa pubblica" per far ripartire l'economia. A chiederli è la Fondazione Studi consulenti del lavoro, che oggi ha diffuso un'indagine sulle misure "da attuare immediatamente" per contrastare la crisi. La sforbiciata chiesta dai consulenti interessa una serie di voci di costo definite "inutili" o "improduttive". Tra le priorità, dunque, la riduzione dei finanziamenti pubblici a Caf, che i consulenti stimano in 327 milioni di contributi nel 2013, partiti politici ("91 mln") e patronati ("309 mln"). Ma anche tagliare i costi delle Authority ("15 mln nel 2013"), intervenire su compensi e pensioni d oro dei manager pubblici. "Si tratta di pesantissime voci poste al passivo del bilancio dello Stato si legge in una nota della Fondazione Studi per oltre 1 miliardo di euro, oltre ai quali si aggiungono decine di miliardi sperperati dal sistema regionale".i numeri della crisi, spiegano i consulenti del lavoro, sono allarmanti: "1.090.000.000 le ore di cigs del 2012, oltre 1.000.000 i licenziamenti effettuati solo nel 2012 (+14% del 2011), più di 1.000 le aziende che ogni giorno sono costrette a chiudere a causa di una pressione fiscale giunta al 44%, ponendoci al quarto posto tra i 17 Paesi europei". "La spesa pubblica è aumentata del 50%, passando dai 536 miliardi del 2001 agli 805 miliardi del 2012, calcolando che tra le numerose spese improduttive dello Stato ci sono oltre 2 miliardi per i trasferimenti a società di servizi pubblici (Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, Telecom), oltre 107 miliardi per trasferimenti correnti per le spese delle amministrazioni locali, 327 milioni per contributi ai Caf e 15 milioni per le Authority, senza tralasciare spiegano i 309 milioni per gli istituti di patronato e assistenza sociale e i circa 91 milioni per i finanziamenti ai partiti"."l'ostacolo più grosso alla ripresa dell'occupazione non è, però, risolvibile con norme in materia di lavoro", ci tengono a sottolineare i ULTIME NEWS TLC: BRUXELLES CONTESTA METODO AGCOM PER TARIFFE BANDA LARGA BORSA: MILANO IN RIALZO (+0,2%), TELECOM CAUTA +0,5% IKEA: SBARCA IN INDIA CON 1,2 MLD EURO, PRESTO 4 CENTRI IL SACRO GRAAL DEGLI ALTI RENDIMENTI IMU/ LETTA DRIBBLA POLEMICHE: SOLUZIONE ENTRO FINE AGOSTO I PIU' POPOLARI ARTICOLI CORRELATI LETTA: IMU? DECISIONE A FINE AGOSTO. TAGLI AD AEREI E AUTO DI STATO LETTA: "VOLI DI STATO DIMEZZATI E TAGLI ALLE AUTO BLU" GOVERNO/ LETTA: VENDIAMO 3 AEREI STATO, FONDI A LOTTA INCENDI BONANNI AL GOVERNO: "PRONTI A BATTAGLIA SU TAGLI A STATALI" TAG CLOUD >> Leggi le ultime news LETTI EMAILATI COMMENTATI 1. COME HYPERLOOP CAMBERÀ IL MONDO DEI TRASPORTI 2. LA VERITÀ SULL'ECONOMIA ITALIANA: TUTTI I DATI CHE NON POTETE NON SAPERE 3. BORSA MILANO RECUPERA. ECCO DOVE PUNTANO SPECULATORI 4. IL PD SCARICA BERLUSCONI 5. DEBITO CANCRO ITALIA: NUOVO RECORD >> TOP30 >> Leggi tutte le news correlate Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

Data Pagina Foglio 12-08-2013 2 / 2 consulenti nello studio. "Il nodo è infatti legato allo sviluppo dell'economia osservano i consulenti senza il quale non ci potranno essere nuovi posti di lavoro. La realtà delle aziende italiane è fortemente condizionata dalla crisi che sta condizionando in maniera pesante il mercato interno. Fino a qualche tempo fa il problema più grosso e gravoso era l'esoso costo contributivo del lavoro". "A questo ora si è aggiunta anche la difficoltà nel reperire risorse per il pagamento di stipendi e salari. In sostanza, avere la possibilità di usufruire di assunzioni agevolate lenisce il problema del costo del lavoro; ma quello delle risorse disponibili per garantire il pagamento delle retribuzioni è risolvibile solo con lo sviluppo dell'economia", conclude la nota della Fondazione Studi consulenti del lavoro. 1929 Antonio Longo Apple aziende azionario banche Bce Berlusconi Bernanke borsa CalTech Chiaromonte crisi crisi del debito disoccupazione dollaro economia esposizione Piigs euro eurozona Fed Ftse Mib investimenti Italia la casta lavoro Letta mercati Monti mutui New York Obama paese Passera Piazza Affari politica politiche previsioni Pil 2013 processo Reid Renzi salute sondaggio Spagna Stati Uniti stime Confindustria valute Wall Street Washington Zero Dark Thirty VOTA L'ARTICOLO GIUDIZIO 0 Eccellente 0% VOTA 0 0 0 0 Molto buono Così così Scarso Non ci siamo COMMENTI Questo articolo ancora non ha ricevuto commenti, se vuoi essere il primo a dare la tua opinione, Commenta. Copyright 1999 2013 Wall Street Italia, Inc. New York. All Rights Reserved. WallStreetItalia is a Registered Trademark of Wall Street Italia, Inc. Chi Siamo/About Us Lavora a WSI Scrivi a WSI Disclaimer Pubblicita' Powered by ideativi s.r.l. Hosting by Aconet s.r.l. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.