CARTA DI SOGGIORNO ISTRUZIONI PER L'USO Io ce l'ho già Progetto pilota sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia, nell ambito dell accordo di programma con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, realizzato dalla Fondazione ISMU e dalla cooperativa Progetto Integrazione in collaborazione con partner locali
La Regione Lombardia ritiene utile, per tutti i cittadini che vivono e lavorano sul proprio territorio, proporre questa pubblicazione che intende orientare verso l'acquisizione dei diritti e garantire la sicurezza sociale. Considerato che la Lombardia ha la quota più alta d'immigrazione consolidata si è inteso promuovere l'acquisizione della Carta di soggiorno da parte degli stranieri che vivono e lavorano stabilmente ed hanno già avviato un percorso d'integrazione. Tale scelta risulta importante nel quadro di una programmazione ministeriale e regionale volta a governare i processi migratori, accompagnare e sostenere le dinamiche di sviluppo sociale, economico e culturale, salvaguardare la tutela sociale. La collaborazione tra la Regione Lombardia e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha permesso la realizzazione di questo opuscolo e delle altre azioni di comunicazione volte a favorire la conoscenza delle opportunità conseguenti l'acquisizione della Carta di Soggiorno. L'Assessore alla famiglia e solidarietà sociale Gian Carlo Abelli Cosa è la Carta di Soggiorno? È un documento che consente ai cittadini stranieri non appartenenti all'unione Europea di abitare regolarmente sul territorio italiano a tempo indeterminato. Per i primi 5 anni da quando è stata rilasciata, la Carta vale anche come documento di identità. La Carta di soggiorno è stata introdotta con il Decreto Legislativo 286/1998 "Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero", articolo 9. Successivamente, la Legge 189/2002 "Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo" ne ha cambiato alcuni aspetti (articolo 9). Perché è importante? A differenza del permesso di soggiorno, che è un documento con una validità temporanea, la Carta di soggiorno non ha una scadenza, quindi permette di vivere sul territorio italiano con una prospettiva di lungo periodo. In particolare, offre alcuni diritti e garanzie in più rispetto al permesso di soggiorno. Con la Carta di soggiorno, infatti, uno straniero: ha gli stessi diritti dei cittadini italiani per quanto riguarda le prestazioni socio-assistenziali; ad esempio può ottenere i contributi previsti per le donne con una famiglia numerosa, la pensione di invalidità, la pensione sociale; può essere espulso solo per gravi motivi di ordine pubblico o sicurezza nazionale; ha libertà di uscire e rientrare in Italia e di circolare per turismo all'interno dei paesi del Patto Schengen (Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Francia, Austria, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo); potrà, in futuro, partecipare alle elezioni amministrative.
Chi la può richiedere? Possono richiedere la Carta di soggiorno i cittadini stranieri extracomunitari che si trovano in una di queste situazioni: situazione 1: situazione 2: lavoratore o lavoratrice straniero/a senza coniuge o figli in Italia, che a) soggiorna regolarmente in Italia da almeno sei anni; b) nel momento in cui presenta la domanda, è residente e ha un permesso di soggiorno valido, rilasciato per un motivo che prevede la possibilità di rinnovo continuativo (cioè un permesso per lavoro subordinato a tempo indeterminato, per lavoro autonomo, per famiglia; ma NON per studio, lavoro stagionale, e tutti quelli che non consentono un numero illimitato di rinnovi); c) non è stato condannato né ha processi in corso per i reati penali per i quali la legge italiana prevede l'arresto (articoli 380 e 381 del Codice di Procedura Penale); d) non è considerato pericoloso per l'ordine pubblico e la pubblica sicurezza; e) ha un regolare lavoro dipendente o autonomo a tempo indeterminato, con un reddito sufficiente a mantenersi (il reddito minimo per poter ottenere la carta è pari a quello dell'assegno sociale: al momento attuale è di euro 4667 all'anno. Periodicamente questo minimo viene aggiornato). lavoratore o lavoratrice straniero/a con famiglia in Italia In questo caso si può chiedere la Carta, oltre che per sé, anche per la moglie/marito e per i propri figli minori. I lavoratori stranieri non possono però chiedere la Carta di soggiorno per i genitori a carico. Per il/la capofamiglia i requisiti sono quelli indicati sopra ai punti a), b), c), d), e). Per i familiari i requisiti indispensabili sono quelli indicati ai punti b), c) e d); non è necessario che anche essi siano in Italia da almeno 6 anni, né che lavorino (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2001/355/P/12.214.9/1 DIV., 04/04/2001). In questo caso, sono richiesti però anche i seguenti requisiti rispetto al reddito e all'alloggio: f) il / la capofamiglia deve avere un reddito sufficiente a mantenere l'intero nucleo familiare, e cioè l'importo dell'assegno sociale (vedi al punto e) del paragrafo "situazione 1") se la famiglia è al massimo di 2 persone, il doppio per 3-4 persone; il triplo per 5 e più persone. Se il capofamiglia da solo non ha reddito sufficiente, si può calcolare anche quello del coniuge o dei figli (se lavorano); g) la famiglia deve avere un alloggio adeguato, secondo le regole stabilite dalla legge regionale sull'edilizia popolare. In Lombardia per una famiglia di 1 o 2 persone è considerato adeguato un alloggio con almeno una stanza (oltre al bagno); una famiglia di 3 persone deve avere almeno due stanze abitabili; una famiglia di 4-5 persone almeno 3 stanze; una famiglia con 9 o più persone almeno 6 stanze. Attenzione! I coniugi possono decidere se presentare la domanda di Carta di soggiorno insieme (come famiglia) o separatamente (come due lavoratori) ma
se vi sono figli minori che vivono in Italia, il genitore che chiede la Carta deve richiederla anche per loro (salvo che i bambini abbiano già la Carta perché a carico dell'altro genitore). In tutti i casi, se in Italia è presente il nucleo familiare, bisogna dimostrare di avere un reddito sufficiente per tutta la famiglia anche quando solo uno dei coniugi richiede la Carta per sé. situazione 3: situazione 4: coniuge o figli minori stranieri che vengono in Italia per ricongiungimento familiare al capofamiglia che ha la Carta di soggiorno La situazione è quasi come quella precedente, però in questo caso la Carta potrebbe essere rilasciata subito ai familiari, senza necessità di avere prima un permesso di soggiorno per famiglia. La loro autorizzazione al soggiorno è infatti legata a quella del capofamiglia (salvo che non vi siano situazioni particolari di ordine pubblico). Può tuttavia essere difficile raccogliere in pochi giorni dopo l'ingresso i documenti per i familiari, necessari a richiedere la Carta di soggiorno. E' quindi frequente che in un primo momento sia rilasciato ai familiari un permesso di soggiorno per famiglia. Una volta che tutti i documenti sono stati raccolti, potrà essere richiesta la Carta di soggiorno, seguendo le procedure previste per la situazione 2 (vedi oltre "Come si fa a richiederla"). familiare extracomunitario di cittadino italiano o comunitario In questo caso valgono le norme sul soggiorno dei cittadini comunitari (Decreto del Presidente della Repubblica 18 gennaio 2002, n. 54). Hanno diritto alla Carta di soggiorno prevista per i cittadini comunitari non solo il coniuge, i figli minori, i genitori del capofamiglia, ma anche i genitori e i figli del coniuge, e altri membri della famiglia che convivono e sono a carico del capofamiglia o del coniuge o dei loro genitori, qualunque sia la loro nazionalità. Per i familiari extracomunitari di un cittadino comunitario che vive e lavora in Italia è prevista quindi una prima "Carta di soggiorno" di 5 anni; dopo 5 anni (e non 6) la Carta di soggiorno viene rinnovata a tempo indeterminato. Uguale trattamento vale per i familiari stranieri di cittadino italiano residente in Italia. Anche in questo caso i requisiti fondamentali per chi richiede la Carta sono: a) non essere stato condannato né avere processi in corso per i reati penali per i quali la legge italiana prevede l'arresto (articoli 380 e 381 del Codice di Procedura Penale); b) non essere considerato pericoloso per l'ordine e la sicurezza pubblica; c) avere un reddito sufficiente, proprio o assicurato dal capofamiglia (vedi paragrafi precedenti per il reddito minimo). Non è richiesta la disponibilità dell'alloggio.
Come si fa a richiederla? Per richiedere la Carta di soggiorno è necessario presentare una domanda all'ufficio Immigrazione della Questura di residenza (a Milano anche presso i Commissariati di Polizia). Il modulo per la domanda si trova presso questi uffici. Va detto prima di tutto che si può chiedere la Carta senza aspettare la scadenza del permesso di soggiorno (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2001/355/P/12.214.9/1 DIV., 04/04/2001). Anzi, è bene chiederla quando si ha un permesso valido ancora per un lungo periodo, perché i tempi di rilascio non sono in genere veloci. Nella domanda bisogna indicare: le generalità di chi richiede la Carta (nome, cognome, luogo e data di nascita); anche le generalità del coniuge o dei genitori, quando la carta viene richiesta dall'altro coniuge o per un figlio minore; il luogo di residenza al momento della richiesta; il luogo o i luoghi dove ha abitato nei sei anni precedenti; il reddito annuo e da dove deriva. Naturalmente, per chi richiede la Carta come familiare di lavoratore straniero, di cittadino comunitario o italiano, non sono fondamentali i dati relativi ai luoghi dove si è abitato negli anni precedenti; per il familiare inoltre il reddito può essere garantito dal capofamiglia. Non si deve infatti indicare, ad esempio, il reddito del figlio minore se questo non lavora; non devono essere indicati i luoghi dove il minore o il coniuge hanno soggiornato in Italia negli ultimi 6 anni, se il loro ingresso è più recente (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2001/355/P/12.214.9/1 DIV., 04/04/2001 e Decreto Presidente della Repubblica 394/99 "Regolamento di attuazione del Testo Unico", articolo 16, comma 4). Insieme alla domanda bisogna presentare i seguenti documenti: 1. copia del passaporto (o di un documento equivalente) del richiedente e dei familiari per cui si chiede la Carta, da cui risultino la nazionalità, anno e luogo di nascita; 2. certificato del Casellario giudiziale e certificato dei "carichi pendenti"; tali certificati si ottengono presso il Tribunale del capoluogo di provincia in cui si abita; 3. quattro foto-tessera per ognuno dei richiedenti; 4. una marca da bollo da euro 10,33 (fuorché i cittadini comunitari e gli extracomunitari familiari di italiani e comunitari, a cui i documenti di soggiorno e i certificati necessari per il rilascio e il rinnovo devono essere rilasciati gratuitamente - articolo 7 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 54/2002). Vi sono poi altri documenti specifici da presentare, a seconda della situazione situazioni 1, 2 e 3: Altri documenti da presentare se si chiede la Carta nelle situazioni 1, 2 o 3 5. copia della dichiarazione dei redditi (CUD, o modello 730, o Unico) per l'anno precedente. Se vi sono familiari, e se il reddito del solo capofamiglia è inferiore al minimo
richiesto, si deve presentare anche la dichiarazione dei redditi di altri familiari conviventi; 6. documentazione da cui risulta che si ha una regolare attività in corso: se si è lavoratori dipendenti: dichiarazione del datore di lavoro e copia dell'ultima busta paga (per le colf, versamento dei contributi); se si è lavoratori autonomi: la documentazione che dimostra l'esistenza di una regolare attività e che cambia secondo i casi (ad esempio: certificato di iscrizione alla camera di Commercio, ad albi o registri; partita IVA; contratti, incarichi, eccetera). Se la Carta viene richiesta anche per moglie/marito e/o figli minori, è necessario aggiungere: 7. dichiarazione che l'alloggio rientra nei parametri previsti dalla legge regionale per l'abitabilità ed è adeguato per il numero di persone che richiedono la carta di soggiorno; questa dichiarazione si ottiene dall'ufficio tecnico del Comune di residenza, oppure dalla ASL; questo documento non è richiesto quando si fa domanda della Carta di soggiorno solo per sé (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2001/355/P/12.214.9/1 DIV., 04/04/2001); 8. i documenti che dimostrano il grado di parentela e la composizione familiare: certificato di matrimonio, certificato di nascita dei figli, stato di famiglia, eccetera (se questi documenti provengono da una amministrazione pubblica estera, bisogna presentare anche la loro traduzione e la loro legalizzazione fatta dal Consolato italiano nel paese che ha rilasciato i certificati). situazione 4: Altri documenti da presentare se si chiede la Carta nella situazione 4 5. certificati che dimostrano il legame familiare: ad esempio, certificato di matrimonio, certificato di nascita dei figli, eccetera (se questi documenti provengono da una Amministrazione pubblica estera, bisogna presentare anche la loro traduzione e la loro legalizzazione fatta dal Consolato italiano nel Paese che ha rilasciato i certificati); 6. documentazione relativa allo stato di famiglia; 7. copia dell'ultima dichiarazione dei redditi propri o della persona che assicura il mantenimento di chi richiede la Carta di soggiorno. Attenzione: le Questure posso chiedere anche altri documenti; per legge, chi soggiorna regolarmente in Italia può presentare autocertificazioni (cioè proprie dichiarazioni scritte) al posto di vari certificati rilasciati da pubbliche amministrazioni italiane: si può autocertificare ad esempio la residenza e lo stato di famiglia. Presentata la richiesta, la Questura rilascia una ricevuta con l'indicazione della data per il ritiro della Carta. La ricevuta non sostituisce la Carta. In attesa del rilascio della Carta lo straniero conserva il suo permesso di soggiorno.
Entro quanti giorni si ottiene la Carta? Per legge, la Carta di soggiorno dovrebbe essere rilasciata entro novanta giorni dalla richiesta, se vi sono tutti i requisiti previsti. Spesso però i tempi sono più lunghi. La Carta di Soggiorno va rinnovata? Ogni quanto tempo? Anche se è un documento che non ha una scadenza, la Carta di soggiorno deve essere "vidimata" (una specie di rinnovo) attualmente ogni dieci anni; sulla "vidimazione" non esistono ancora disposizioni. Quando può essere rifiutata o revocata? Cosa fare? La Carta di soggiorno viene rifiutata se mancano uno o più requisiti e/o i relativi documenti. Una volta rilasciata, la Questura può revocarla (cioè annullarla, toglierla) se lo straniero viene condannato, anche se non in modo definitivo, per uno dei reati non colposi previsti dagli articoli 380 e 381 del Codice di Procedura Penale, a meno che lo straniero non venga riabilitato. Nel caso di rifiuto o revoca della Carta di Soggiorno, se si crede che la Questura abbia preso una decisione ingiusta o non corretta, è possibile fare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), entro 60 giorni dal decreto di rifiuto/revoca. E' necessario rivolgersi ad un avvocato.
Cosa succede... se lo straniero ha un permesso di soggiorno per lavoro a tempo determinato quando chiede la Carta? Non può avere la Carta di soggiorno (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2001/355/P/12.214.9/1 DIV., 04/04/2001). se lo straniero ha avuto, nei sei anni precedenti, permessi di soggiorno non rinnovabili? Per ottenere la Carta, bisogna avere al momento della richiesta un permesso rinnovabile un numero illimitato di volte (per famiglia, per lavoro subordinato o autonomo con un impiego a tempo indeterminato). Non ha importanza se prima lo straniero ha avuto altri tipi di permesso di soggiorno, a condizione che sia stato sempre regolarmente soggiornante (Ministero dell'interno, Circolare 300/C/2002/1281/P.12.214.9/1 DIV., 03/06/2002). nel caso delle "famiglie di fatto"? Lo straniero con Carta non può chiederla per il partner se non si è sposati. Il partner in questo caso può avere la carta solo come lavoratore singolo (situazione 1). Un genitore può chiedere invece la Carta per i figli minori, anche se nati fuori dal matrimonio. Se i figli risiedono in Italia con la Carta, è possibile per l'altro genitore avere un permesso di soggiorno per ricongiungimento al figlio; non è invece chiara la possibilità di avere la Carta in quanto genitore di un minore con Carta. se, dopo aver ottenuto la Carta, si perde il lavoro, nascono altri figli in Italia, e la famiglia non ha più il reddito e l'alloggio adeguato al nuovo nucleo familiare? La legge indica come motivo di ritiro della Carta solamente il caso di condanna per reati non colposi previsti dagli articoli 380 e 381 del Codice di Procedura Penale. Testo redatto in data 15 luglio 2003. Sono possibili variazioni con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento di attuazione della legge 189/2002. Eventuali aggiornamenti si possono trovare sul sito www.famiglia.regione.lombardia.it.