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SOMMARIO 3.1. Settore trasporti: 3.1.1 Il finanziamento delle infrastrutture di trasporto al centro dei lavori del Consiglio Trasporti informale di inizio settembre; 3.1.2 Nuovo accordo con l Organizzazione internazionale dell aviazione civile per una maggiore cooperazione; 3.1.3 Aperto il concorso riservato ai bambini per la denominazione dei satelliti di Galileo. 3.2. Settore automobilistico: 3.2.1 Approvata la direttiva Eurobollo; 3.2.2 Il Consiglio adotta formalmente la direttiva sullo scambio di informazioni concernenti le infrazioni stradali; 3.2.3 La Commissione propone di rivedere la normativa sull uso del tachigrafo per sfruttarne appieno le potenzialità; 3.2.4 Richiesto all Italia di creare un sistema di classificazione del rischio per le imprese di trasporto. 3.3. Settore delle telecomunicazioni, dell elettronica e dell informatica: 3.3.1 Adottato il regolamento per l istituzione di un Agenzia UE per sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala; 3.3.2 Lanciate due consultazioni pubbliche sull accesso alle reti di telecomunicazione; 3.3.3 Importante sentenza della Corte sul sistema di licenze per la ritrasmissione degli incontri di calcio. 3.4. Ricerca: 3.4.1 Scambio di vedute sui partenariati nel settore della ricerca tra i lavori del Consiglio Competitività di fine settembre; 3.4.2 La Commissione stanzia circa 7 miliardi di euro per ridare impulso alla ricerca e all innovazione; 3.4.3 Diffusa la relazione annuale sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico dell Unione Europea nel 2010; 3.4.4 Previsioni favorevoli per il volume annuo degli investimenti nella ricerca. 3.5. Banca europea per gli investimenti (BEI): 3.5.1 Prestiti a favore dell Italia per circa 700 milioni di euro nel mese di luglio. 3.6. Piccole e medie imprese: 3.6.1 Primo passo verso la riduzione degli oneri amministrativi per le microimprese. 3.7. Segnalazioni.

3.1. SETTORE DEI TRASPORTI 3.1.1 IL FINANZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO AL CENTRO DEI LAVORI DEL CONSIGLIO TRASPORTI INFORMALE DI INIZIO SETTEMBRE Il finanziamento delle infrastrutture di trasporto al centro dei lavori del Consiglio Trasporti informale che si è svolto a Sopot (Polonia) il 5 e 6 set-tembre scorsi. I ministri hanno avuto uno scambio di vedute sui diversi strumenti finanziari per poter avviare nuove importanti opere nelle infrastrutture o per modernizzare quelle esistenti. Tutte le delegazioni hanno sottolineato l esigenza di trovare fondi alternativi a quelli dei bilanci pubblici già fortemente esposti e insufficienti data l attuale situazione economica. Da parte loro, Parlamento e Commissione europea hanno lanciato la proposta di costituire un fondo per le infrastrutture al di fuori del bilancio europeo. Il gruppo degli Stati di recente adesione, in particolare Polonia e Bulgaria, hanno insistito per la definizione di regole comuni sui partenariati pubblici e privati nel settore dei trasporti. La loro posizione, però, non è condivisa da altri Stati che sottolineano come questo strumento di finanziamento sia già stato sperimentato e dunque non si avverte l esigenza di un modello uniforme ma piuttosto di regole certe in materia di concorrenza. 3.1.2 NUOVO ACCORDO CON L ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DELL AVIAZIONE CIVILE PER UNA MAGGIORE COOPERAZIONE Sulla Gazzetta ufficiale dell Unione europea n. L 232 del 9 settembre 2011 è pubblicata la decisione del Consiglio relativa alla firma e all applicazione provvisoria di un memorandum di cooperazione tra l Unione Europea e l Organiz-zazione internazionale dell aviazione civile (ICAO). Obiettivo del memorandum è istituire un quadro per migliorare le relazioni tra le parti, rafforzare la cooperazione, identificando i settori, i termini e le condizioni per attuare tale cooperazione. I campi di applicazione dell accordo sono la sicurezza aerea, la protezione della navigazione aerea, la gestione del traffico aereo e la protezione ambientale. E prevista l istituzione di meccanismi congiunti di dialogo, consultazione e condivisione regolare delle informazioni. E anche stabilita l attuazione di un quadro di cooperazione per meglio coordinare i programmi di audit e di ispezione. Un comitato misto composto da rappresentanti delle due parti vigilerà sul funzionamento e sull applicazione del memorandum. 3.1.3 APERTO IL CONCORSO RISERVATO AI BAMBINI PER LA DENOMINAZIONE DEI SATELLITI DI GALILEO I bambini di età compresa tra i 9 e 11 anni potranno partecipare al concorso lanciato dalla Commissione europea per la denominazione dei satelliti della costellazione Galileo che, come è noto, è un iniziativa europea nel campo della navigazione satellitare destinata a portare ad un sistema globale di navigazione satellitare simile al GPS. Entro il 15 novembre prossimo, i bambini che vivono nell Unione europea e che sono nati negli anni in cui iniziò il programma Galileo (2000, 2001 e 2002) potranno inviare un loro disegno che abbia come soggetto lo spazio e l aeronautica. Dovranno riprodurlo mediante uno scanner o fotografia digitale e caricarlo sul sito del concorso. In ogni Stato membro ci sarà una giuria che selezionerà i più belli; il bambino che vincerà darà il suo nome a uno dei satelliti della costellazione Galileo formata da 30 satelliti che verranno lanciati a partire dal 2012. L ordine di denominazione dei satelliti sarà quello che viene seguito per le lingue ufficiali dell Unione europea. I primi due satelliti, lanciati nel mese di ottobre, si chiameranno con i nomi dei due bambini vincitori del concorso già svolto in Belgio e in Bulgaria: Thijs e Natalia. I dettagli della competizione sono disponibili al seguente indirizzo: http://www.galileocontest.eu/it/competition euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 3

3.2. SETTORE AUTOMOBILISTICO 3.2.1 APPROVATA LA DIRETTIVA EUROBOLLO Il Consiglio ha adottato, sulla scorta di un testo concordato con il Parlamento europeo in seconda lettura, una direttiva che modifica la cosiddetta direttiva Eurobollo del 1999 sui diritti di utenza delle strade per gli autoveicoli pesanti. La direttiva è intesa a ridurre l inquinamento causato dal trasporto stradale di merci e a rendere più scorrevole il traffico mediante pedaggi che tengano conto del costo dell inquinamento atmosferico e sonoro causato dal traffico (cosiddetti costi esterni) e contribuiscano a ridurre gli ingorghi stradali. A tal fine, gli Stati membri possono applicare un onere per i costi esterni sugli autoveicoli pesanti che integra gli oneri esistenti per l uso dell infrastruttura; essi possono anche variare l onere per l infrastruttura in modo da tener conto della congestione stradale. Il livello dei pedaggi varierà in funzione delle emissioni del veicolo, della distanza percorsa, nonché del luogo e del momento dell utilizzazione delle strade. Questa tariffazione differenziata è volta a incentivare un passaggio a modi di trasporto più rispettosi dell ambiente. (Fonte: Comunicato stampa per Consiglio N. 13587/11) 3.2.2 IL CONSIGLIO ADOTTA FORMALMENTE LA DIRETTIVA SULLO SCAMBIO DI INFORMAZIONI CONCERNENTI LE INFRAZIONI STRADALI Il Consiglio Competitività, nella composizione Mercato interno, industria, ricerca e spazio, ha tenuto una seduta il 29 e 30 settembre scorsi (cfr. anche il punto 3.4.1 del presente Bollettino) ed ha adottato formalmente, senza dibattito, la direttiva volta a facilitare lo scambio di informazioni sulle infrazioni alla sicurezza stradale commesse all estero. Si chiude cosí un iter durato più di tre anni che consentirà di contrastare quel sentimento d impunità che i conducenti sentono quando guidano all estero. Dati dell Unione Europea rilevano che i guidatori stranieri rappresentano il 5% del traffico ma sono responsabili del 15% delle infrazioni per eccesso di velocità. La nuova direttiva permetterà di identificare i conducenti istituendo una rete elettronica per lo scambio di dati necessari tra lo Stato nel quale è stata commessa l infrazione e quello di immatricolazione del veicolo. Al proprietario del veicolo, cosí identificato, verrà inviata una lettera di informazione sull infrazione commessa e sulla sanzione. La direttiva non intende armonizzare né le infrazioni né le sanzioni. Per quanto riguarda le prime, la direttiva si concentra su quelle più pericolose che hanno conseguenze gravi sulla sicurezza stradale, tra cui i quattro big killers che provocano il 75% delle vittime della strada: velocità, mancato rispetto dei semafori, mancato uso delle cinture di sicurezza, guida in stato di ebbrezza; seguono poi guida sotto l influenza di droghe, mancato uso del casco, uso non consentito della corsia di emergenza, uso del telefono portatile durante la guida. Spetterà allo Stato dove è stata commessa l infrazione decidere quale seguito darvi; la natura dell infrazione e le sanzioni ad essa collegate restano di competenza statale. 3.2.3 LA COMMISSIONE PROPONE DI RIVEDERE LA NORMATIVA SULL USO DEL TACHIGRAFO PER SFRUTTARNE APPIENO LE POTENZIALITA Con una comunicazione intitolata Tachigrafo digitale: una tabella di marcia per le attività future (COM(2011)454), la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento per aggiornare la normativa europea sull uso di tachigrafo. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 4

Diventato obbligatorio per i nuovi veicoli dal 2006, questo strumento viene considerato un valido aiuto per garantire tempi di guida e di riposo a tutela del conducente, della sicurezza stradale e della leale concorrenza. Dal comunicato stampa della Commissione n. IP/11/903 riportiamo qui di seguito i dettagli della nuova proposta che si propone di sfruttare i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie come il posizionamento satellitare. La proposta contiene diverse innovazioni: - Registrazione dell ubicazione mediante sistema di posizionamento satellitare che consentirà di sostituire la registrazione manuale con quella automatizzata. Il risparmio annuo per le aziende di trasporti e i loro conducenti sarà pari a 349 milioni di euro. Questo sistema consente un miglior controllo e fornisce informazioni importanti per organizzare la catena logistica. - Comunicazione a distanza per incrementare l efficienza dei controlli stradali che potranno essere mirati ai veicoli più suscettibili di commettere infrazioni. Si potranno risparmiare ogni anno 34,5 milioni di euro poiché i conducenti più virtuosi saranno fermati con minore frequenza. - Un interfaccia specifica che consente l integrazione nei sistemi di trasporto intelligenti, nel rispetto della legislazione vigente in materia di protezione dei dati. - Norme più rigorose destinate alle officine che installano e procedono alla taratura il tachigrafo consentiranno di ridurre le frodi e le manipolazioni. - Fusione della patente di guida e della carta del conducente abbinate al tachigrafo digitale. Il risparmio annuo in termini di oneri amministrativi sarà pari a 100 milioni di euro. Si ridurrà inoltre l uso fraudolento di carte del conducente, che attualmente possono essere trasferite ad altri con troppa facilità. - Aggiornamento continuo delle specifiche del tachigrafo al fine di garantire che si mantenga un elevato livello di sicurezza, riducendo nel contempo le occasioni di frode e manipolazioni. La proposta consentirà inoltre agli Stati membri di concedere esenzioni dall obbligo di usare il tachigrafo per taluni utenti entro un raggio uniformemente esteso, come per esempio gli artigiani (riduzione degli oneri amministrativi pari a 52,8 milioni di euro l anno), su parere del Gruppo ad alto livello di parti interessate indipendenti sugli oneri amministrativi. 3.2.4 RICHIESTO ALL ITALIA DI CREARE UN SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO PER LE IMPRESE DI TRASPORTO A fine settembre, la Commissione europea ha formulato un parere motivato nei confronti dell Italia per il mancato recepimento dell obbligo stabilito dalla normativa europea sul controllo del rispetto dei periodi di guida e di riposo dei conducenti professionisti. Questa normativa prevede l introduzione di un sistema di classificazione del rischio sulla base del numero relativo e della gravità delle infrazioni commesse dalle singole imprese di trasporto in relazione alle disposizioni in materia sociale e di uso del tachigrafo (cfr. anche la notizia precedente). L Italia deve ora notificare alla Commissione le misure nazionali che istitui-scono tale sistema di classificazione di rischio che viene considerato un mez-zo per rendere più efficienti i controlli di conformità e per incentivare gli Stati ad ispezioni mirate delle imprese che più frequentemente non si confor-mano agli obblighi imposti. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 5

3.3. SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI, DELL ELETTRONICA E DELL INFORMATICA 3.3.1 ADOTTATO IL REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI UN AGENZIA UE PER SISTEMI DI TECNOLOGIA DELL INFORMAZIONE SU LARGA SCALA Il Consiglio ha adottato, sulla scorta di un testo concordato con il Parlamento europeo, un regolamento che istituisce un agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell informazione su larga scala. Tra i sistemi di tecnologia dell informazione che saranno gestiti dalla nuova agenzia figureranno il sistema d informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), il sistema d informazione visti e l Eurodac, la base dati europea per identificare i richiedenti asilo e gli immigrati clandestini. L agenzia dovrebbe iniziare i lavori nell estate 2012, ed avrà sede a Tallin, Estonia, mentre i compiti relativi allo sviluppo e alla gestione operativa si svolgeranno a Strasburgo, Francia. Un sito di backup avrà base a Sankt Johann im Pongau, Austria. (Fonte: Comunicato stampa del Consiglio N. 13587/11) 3.3.2 LANCIATE DUE CONSULTAZIONI PUBBLICHE SULL ACCESSO ALLE RETI DI TELECOMUNICAZIONE All inizio di ottobre, la Commissione europea ha lanciato due consultazioni pubbliche relative all accesso di operatori alternativi alle reti di telefonia fissa e a banda larga appartenenti agli operatori storici. Entrambe le consultazioni sono rivolte agli operatori di telecomunicazioni, alle associazioni di consumatori, ai regolatori nazionali, agli Stati membri ed alle altre parti interessate. La scadenza è il 28 novembre 2011 ed il testo è disponibile al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/information_society/policy/ecomm/index_en.htm Come si legge nel comunicato stampa della Commissione n. IP/11/1147, la prima consultazione alle infrastrutture e ai servizi degli operatori dominanti del settore. La seconda concerne le modalità utilizzate dai regolatori nazionali per calcolare i prezzi che gli operatori devono pagare per tale accesso all ingrosso (misure di orientamento ai costi). Gli esiti consentiranno alla Commissione di redigere raccomandazioni affinché le misure di non discriminazione e di controllo dei prezzi siano applicate in modo coerente e possano incentivare gli investimenti. 3.3.3 IMPORTANTE SENTENZA DELLA CORTE SUL SISTEMA DI LICENZE PER LA RITRASMISSIONE DEGLI INCONTRI DI CALCIO Come ampiamente riportato dalla stampa quotidiana, ad inizio di ottobre, la Corte di Giustizia dell Unione europea si è pronunciata sul sistema di licenze per la ritrasmissione degli incontri di calcio, che riconosce agli enti di radiodiffusione un esclusiva territoriale per Stato membro e che vieta ai telespettatori di seguire tali trasmissioni con una scheda di decodificazione in altri Stati membri. Si trattava di un rinvio pregiudiziale del giudice inglese di fronte alla quale la società Sky, titolare dei diritti di ritrasmissione nel Regno Unito ceduti dalla Football Association Premier League (FAPL) che gestisce la Premier League, aveva presentato ricorso per contrastare la prassi di alcuni bar ristorante che acquistavano schede rilasciate da un ente di radiodiffusione greco agli abbonati residenti in Grecia. Schede e decodificatore greco erano venduti a prezzi più vantaggiosi di quelli chiesti da Sky. La Corte ha stabilito che una normativa che vieti l importazione, la vendita o l utilizzazione di schede di decodificazione straniere è contraria alla libera prestazione dei servizi e non può essere giustificata né come tutela dei diritti di proprietà intellettuale, né dall obiettivo di incoraggiare l affluenza del pubblico negli stadi. Si noti, infatti, che la Corte ha specificato che gli incontri di calcio non possono essere considerati opere protetti dal diritto d autore come, invece, ha ritenuto debbano essere considerati la sequenza video d apertura, l inno della Premier League ed i film preregistrati che riportano i momenti più significativi di incontri recenti nonché talune soluzioni grafiche. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 6

3.4. RICERCA 3.4.1 SCAMBIO DI VEDUTE SUI PARTENARIATI NEL SETTORE DELLA RICERCA TRA I LAVORI DEL CONSIGLIO COMPETITIVITA DI FINE SETTEMBRE Il Consiglio Competitività nella composizione Mercato interno, industria, ricerca e spazio ha tenuto una seduta il 29 e 30 settembre scorsi (cfr. anche il punto 3.2.2 del presente Bollettino) durante la quale ha proceduto ad uno scambio di vedute sui partenariati nel campo della ricerca e dell innovazione. Si tratta di una questione che viene considerata strategicamente rilevante in quanto un approccio a livello di Unione europea deve essere supportato dalla soluzione di problemi amministrativi che si pongono in tutti gli Stati. La discussione costituisce la base per le conclusioni che dovrebbero essere adottate nel prossimo Consiglio di dicembre. Si ricordi che i partenariati d innovazione europei (PIE) costituiscono una formula lanciata nell ambito dell iniziativa faro Una Unione per l innovazione per fornire un quadro al raggruppamento di soggetti differenti. Un primo partenariato pilota è stato lanciato nel settore dell invecchiamento attivo e in buona salute. La maggioranza delle delegazioni si sono dette favorevoli a sostenere la diffusione dei PIE e sollecitato la definizione di nuove misure dopo la presentazione di un piano strategico d innovazione. I lavori del Consiglio sono stati impostati su una nuova comunicazione della Commissione dal titolo Partenariati nella ricerca e nell innovazione. Commissione europea (COM(2011)572). E infatti in questo documento che si ritrova un bilancio delle differenti forme di partenariato. Come si legge nella comunicazione i partenariati pubblico-pubblico devono essere favoriti in quanto permettono di coordinare le strategie nazionali per evitare la frammentazione delle attività pubbliche nel campo della ricerca e presentano inoltre potenzialità per rendere più efficiente l interazione con i partner strategici internazionali. I partenariati pubblico-privato sono realizzati congiuntamente dall Unione europea e da altri organismi pubblici con partner privati e sono finalizzati al conseguimento di obiettivi condivisi; mirano a rafforzare la leadership europea in campo industriale e sono utilizzati per sostenere e incrementare gli investimenti in R&S in settori specifici. L Istituto europeo dell innovazione e della tecnologia (EIT), un organismo dell Unione europea la cui missione è incrementare la capacità di innovazione, non è né un partenariato pubblico-pubblico, né un partenariato pubblico-privato. Tuttavia, il suo principale braccio operativo, le comunità della conoscenza e dell innovazione (CCI), è costituito da partenariati strutturati che integrano soggetti dell istruzione, della ricerca e dell impresa per affrontare le grandi sfide della società. * 3.4.2 LA COMMISSIONE STANZIA CIRCA 7 MILIARDI DI EURO PER RIDARE IMPULSO ALLA RICERCA E ALL INNOVAZIONE La Commissione ha deciso un investimento di circa 7 miliardi di euro per promuovere l innovazione attraverso la ricerca. Si tratta del più ingente stanziamento deciso in questo settore e rientra nel Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. I risultati attesi sono molto significativi: almeno 174.000 nuovi posti di lavoro che dovrebbero arrivare a 450.000 nel giro di 15 anni; 80 miliardi di euro di aumento del PIL. Dal comunicato stampa della Commissione n. IP/11/900 riportiamo alcuni dettagli sulle sovvenzioni di cui dovrebbero beneficiare 16.000 soggetti (università, enti di ricerca, industria in particolare PMI). L obiettivo principale degli inviti a presentare proposte è integrare la ricerca e l innovazione per affrontare le problematiche sociali e creare crescita e occupazione sostenibili, portando l Europa in una posizione di primo piano nei mercati tecnologici chiave del futuro. Per ottenere questo risultato occorre dare più sostegno che mai alle attività che permettono di colmare il divario tra attività di ricerca e mercato, ad esempio dimostrando che le nuove tecnologie hanno un potenziale commerciale o possono funzionare su scala sufficientemente ampia da essere convenienti per l industria. Questo approccio legato al mercato è al centro anche dei partenariati europei per l innovazione, istituiti nel quadro del piano d azione Unione dell innovazione. Ogni partenariato, compreso il progetto pilota sull invecchiamento attivo e in buona salute, sarà sostenuto da progetti nel quadro del 7ºPQ. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 7

Alla ricerca destinata a trovare soluzioni per provvedere a una popolazione che invecchia saranno destinati 220 dei 656 milioni disponibili complessivamente per la ricerca nel settore sanitario, oltre a 240 milioni del finanziamento di 1,3 miliardi di euro destinato alle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC). La parte restante dei finanziamenti destinati alle TIC sarà indirizzata verso sviluppi essenziali delle infrastrutture di rete e di servizi, nano- e microsistemi, fotonica e robotica, contenuti digitali e tecnologie legate al linguaggio e per applicazioni come le TIC per la salute e le TIC per l efficienza energetica. Il Consiglio europeo della ricerca (CER) assegnerà quasi 1,6 miliardi di euro ai migliori ricercatori, giovani e senior, attivi in Europa. Per colmare il divario tra i risultati ottenuti dalla ricerca di frontiera e il loro sfruttamento commerciale è stata introdotta un iniziativa per dimostrare la fattibilità su piccola scala, che si aggiunge al nuovo Synergy grant del CER, destinato a sostenere alcuni piccoli gruppi di ricercatori che collaborano allo stesso progetto. Grazie alle azioni Marie Curie circa 10.000 ricercatori altamente qualificati riceveranno quasi 900 milioni di euro a sostegno della mobilità e dello sviluppo delle carriere. Tra questi sono compresi 20 milioni di euro destinati a un progetto pilota per finanziare i Dottorati industriali europei, intesi a stimolare lo spirito imprenditoriale e la cooperazione tra università, enti di ricerca e aziende. I 265 milioni destinati alla ricerca in ambito ambientale consentiranno di affrontare problemi di enorme rilevanza come i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e l efficienza delle risorse. Per rispondere alla crescente domanda di alimenti più sicuri e più sani e di risorse biologiche sostenibili, la Commissione europea investirà oltre 307 milioni di euro nella creazione di una solida bioeconomia per perfezionare metodi di produzione, creare nuove industrie e favorire l occupazione. Le piccole e medie imprese (PMI), fondamentali per l innovazione, riceveranno particolari incentivi a partecipare: non solo potranno beneficiare di nuove norme semplificate, ma il pacchetto di investimenti di quasi 1 miliardo di euro per le PMI include azioni pilota sia nell ambito del tema Salute, sia tramite lo specifico meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi della Banca europea per gli investimenti. Alle nanotecnologie saranno destinati 488 milioni di euro, per settori come fabbriche del futuro, automobili ecologiche ed edifici efficienti sotto il profilo energetico. Altri 313 milioni saranno destinati alla ricerca e all innovazione nell ambito della mobilità e per trasporti più puliti, più sicuri e più efficienti. Infine, la Commissione ha destinato 40 milioni all iniziativa Città intelligenti, per trovare impieghi più efficienti dell energia e migliorare i trasporti urbani. 3.4.3 DIFFUSA LA RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITA DI RICERCA E SVILUPPO TECNOLOGICO DELL UNIONE EUROPEA NEL 2010 La Commissione ha recentemente diffuso la Relazione annuale sulle attività di ricerca e sviluppo tecnologico dell Unione Europea nel 2010 (COM(2011)428). Il documento traccia un quadro dei diversi settori in cui si compone la ricerca europea. Ecco come viene definito il contesto generale per il 2010 e le prospettive per il 2011. Nel giugno 2010 il Consiglio dell Unione europea ha approvato la strategia Europa 2020 come agenda dell UE per la crescita e per l occupazione per il prossimo decennio. La strategia delinea il percorso che l Europa può intraprendere per uscire dalla crisi, puntando a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Essa è sostenuta da sette iniziative faro per catalizzare i progressi relativi a ciascun tema prioritario. A fungere da pietre miliari dei successi raggiunti sono stati selezionati cinque obiettivi principali. Uno dei pilastri della strategia è il bisogno per l Europa di rafforzare l eccellenza della sua ricerca e la sua capacità di innovare. E stato inoltre fissato l obiettivo chiaro di migliorare le condizioni per la ricerca e lo sviluppo, in particolare allo scopo di portare al 3% l intensità di R&S. Se è vero che nell ultimo decennio l UE nel suo complesso non ha compiuto progressi significativi verso il conseguimento dell obiettivo del 3%, l esistenza di questo obiettivo ha contribuito ad attirare l attenzione dell Unione sulla necessità che il settore pubblico e quello privato investano di più nella ricerca e nello sviluppo. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 8

Di conseguenza gli investimenti di R&S sono aumentati in termini reali nell UE-27. Nonostante ciò, l intensità generale delle attività di ricerca e sviluppo nell Europa non ha superato il 2% (Eurostat 2009). Nell ottobre 2010 la Commissione ha adottato la sua comunicazione Iniziativa faro Europa 2020 L Unione dell innovazione che definisce un approccio strategico e integrato alla ricerca e all innovazione. In novembre il Consiglio (e successivamente il Consiglio dell Unione europea del febbraio 2011) ha sostenuto questa iniziativa, sottolineando in particolare l urgenza di creare le condizioni ideali per la creazione in Europa di un ambiente dell innovazione competitivo a livello globale. Nella revisione del bilancio dell UE, la Commissione ha illustrato le proprie idee sull architettura e sullo scopo del futuro bilancio dell Unione e ha definito lo scenario per l imminente proposta sul prossimo quadro finanziario pluriennale. Lo scopo è ottenere in futuro, facendo perno su un consolidamento fiscale intelligente, un bilancio progettato per contribuire alla realizzazione della strategia Europa 2020 e basato su principi chiave quali la realizzazione delle principali priorità politiche, il valore aggiunto dell UE e un orientamento trainato dai risultati. La ricerca e l innovazione, che rappresentano il fulcro della politica economica e contribuiscono alla crescita e all occupazione, sono riconosciute come i motori del progresso più sostenibili. Soprattutto, la revisione del bilancio proponeva di sviluppare un quadro strategico comune per tutti i futuri finanziamenti dell UE nel campo della ricerca e dell innovazione. L obiettivo, definito in un secondo tempo in un Libro verde, era sviluppare un insieme coerente di strumenti che consentissero un finanziamento continuo all intera catena dell innovazione, dalla ricerca allo sviluppo tecnologico, fino alla dimostrazione e all assorbimento nel mercato. Per quanto riguarda le prospettive per il 2011, con il Libro verde Trasformare le sfide in opportunità: verso un quadro strategico comune per il finanziamento della ricerca e dell innovazione dell Unione europea la Commissione avvia un ampio dibattito pubblico a livello europeo per raccogliere contributi su una serie di argomenti chiave che dovrebbero agevolare lo sviluppo di un quadro strategico comune e determinare le priorità per i futuri programmi di ricerca e innovazione dell UE negli anni successivi al 2013. Il dibattito verte su aspetti quali l orientamento dei finanziamenti allo scopo di risolvere le sfide attuali e le modalità per sostenere con maggiore efficacia le attività innovative delle imprese europee, rafforzando al tempo stesso la base scientifica europea e il SER. Il risultato sarà presentato e discusso con la comunità delle parti interessate. I futuri programmi di finanziamento nel campo della ricerca e dell innovazione dell Unione faranno parte delle proposte della Commissione in vista del prossimo quadro finanziario pluriennale del giugno 2011. Quanto al quadro strategico comune, si prevede che la Commissione adotti le proposte legislative entro la fine del 2011. 3.4.4 PREVISIONI FAVOREVOLI PER IL VOLUME ANNUO DEGLI INVESTIMENTI NELLA RICERCA La Commissione ha recentemente pubblicato i risultati della sesta indagine dell Unione europea dal titolo EU Survey on R&D Investment Business Trends sulle previsioni di investimento da parte delle 1000 imprese che investono maggiormente nella ricerca; la rilevazione ha interessato solo un campione di 205 imprese che, peraltro, rappresentano il 30% degli investimenti totali (circa 40 miliardi di euro). Il dato più significativo che emerge è la disponibilità delle imprese di aumentare di un 5% annuo gli investimenti per la ricerca e lo sviluppo nel periodo 2011-2013. Si tratta di una notevole inversione rispetto al taglio del 2,6% effettuato nel 2009. Le imprese intervistate prevedono un aumento annuo del 3% per il prossimo triennio. E una quota inferiore a quella che investiranno nella ricerca in altre parti del mondo (Cina, Giappone, India, USA e Canada). Il 75% degli investimenti sarà, però, mantenuto all interno dell Unione Europea. La Commissione sottolinea come quest ultimo dato confermi che le imprese europee sono intenzionate a beneficiare della crescita delle economie emergenti pur incentrandosi globalmente nell Unione europea. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 9

3.5. BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI) 3.5.1 PRESTITI A FAVORE DELL ITALIA PER CIRCA 700 MILIONI DI EURO NEL MESE DI LUGLIO La Banca Europea per gli Investimenti (BEI), nello scorso mese di luglio, ha stanziato circa 700 milioni di euro a favore dell Italia. Un prestito di 300 milioni di euro è stato concesso alla Rete ferroviaria italiana (gruppo Ferrovie dello Stato) per la linea ferroviaria a grande velocità Milano-Napoli e per i collegamenti con la linea tradizionale esistente. Salgono cosí a circa 5 miliardi di euro dal 1998 i finanziamenti europei a questo progetto che rientra nella rete di trasporto transeuropea (RTE-T) e che ha un costo totale di circa 32 miliardi di euro. Un prestito di 200 milioni di euro è stato poi destinato a Selmabipienne del gruppo Mediobanca per finanziamenti di operazioni di leasing da parte di piccole e medie imprese. Il sostegno potrà essere erogato a progetti nuovi oppure in corso ma non ancora conclusi; la base per progetto è di 12,5 milioni di euro che potrà coprire anche il costo totale dell investimento. Saranno favoriti investimenti di ristrutturazione o di modernizzazione in tutti i settori produttivi. Uno stanziamento di 200 milioni di euro è stato erogato a favore di Finlombardia, l ente di finanziamento della Regione Lombardia per il sostegno di piccole e medie imprese che operano a livello regionale. Potranno essere concessi prestiti per l acquisto di beni materiali ed immateriali per un totale di massimo di 12,5 milioni di euro. 3.6. PICCOLE E MEDIE IMPRESE 3.6.1 PRIMO PASSO VERSO LA RIDUZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI PER LE MICROIMPRESE Il Consiglio Affari Generali, nella sessione del 12 settembre scorso, ha adottato in prima lettura un progetto di direttiva inteso a consentire agli Stati membri di esonerare le imprese molto piccole ( microentità ) dagli obblighi in materia di informativa contabile e finanziaria. Come si legge nel comunicato stampa del Consiglio n. 13587/11, la posizione del Consiglio sarà trasmessa al Parlamento europeo per una seconda lettura. L obiettivo generale del progetto di direttiva è ridurre gli oneri amministrativi per le imprese molto piccole. Tra le sue caratteristiche principali figurano: - La definizione di microentità alle quali sarà applicato un regime contabile meno vincolante Il progetto di direttiva prevede che, per essere considerata una microentità, una società non deve superare alla data di chiusura del bilancio i limiti numerici di due dei tre seguenti criteri: totale dello stato patrimoniale di 250.000 EUR, importo netto del volume di affari di 5OO.000 EUR ed un numero di dipendenti occupati in media durante l esercizio uguale a dieci. - Esenzione dalla pubblicazione dei conti annuali Il progetto di direttiva dovrebbe consentire agli Stati membri di esonerare le microentità dall obbligo di pubblicazione dei conti annuali, conformemente alla direttiva 78/660/CEE. Questo esonero facoltativo dovrebbe essere compatibile con gli obblighi nazionali di tenere registrazioni che indichino le transazioni commerciali e la situazione finanziaria. euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 10

3.7. SEGNALAZIONI Sono pervenuti alla biblioteca dell Istituto Universitario di Studi Europei i seguenti volumi (in parentesi la collocazione presso la biblioteca dell Istituto): - L Unione europea e le regioni limitrofe: un approccio rinnovato alla cooperazione in materia di trasporti. Commissione europea (COM(2011)415). - Valutazione finale dell attuazione del programma comunitario pluriennale inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili. Commissione europea (COM(2011)548). - Relazione annuale sui progressi realizzati dalle imprese comuni delle iniziative tecnologiche congiunte nel 2009. Commissione europea (COM(2011)557). (S.C.) euroregione - Ottobre 2011 - Anno XXVI (nuova serie) - N 5 - p. 11