CONCORSO DI IDEE LA CULTURA COME UN BENE COMUNE PROMOZIONE CONDIVISA DELLO SVILUPPO E DELL IDENTITÀ TURISTICO- CULTURALE DEL TERRITORIO MANTOVANO



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CONCORSO DI IDEE LA CULTURA COME UN BENE COMUNE PROMOZIONE CONDIVISA DELLO SVILUPPO E DELL IDENTITÀ TURISTICO- CULTURALE DEL TERRITORIO MANTOVANO Il metodo della sussidiarietà orizzontale o, in altri termini, dell amministrazione condivisa dei beni comuni rappresenta uno strumento potente di innovazione istituzionale in grado di cogliere e governare le trasformazioni impetuose che si stanno registrando sul piano dell innovazione sociale ed economica. I beni comuni sono quei beni che, se arricchiti, arricchiscono tutti, se impoveriti, impoveriscono tutti. Sono beni funzionali al pieno sviluppo della persona (art. 3, comma secondo, Cost.) e al progresso materiale e spirituale della società (art. 4, comma secondo, Cost.). Per tipologia e numero di beni comuni interessati, oltre che per l affermarsi sempre maggiore di strutture di governance multilivello e policentriche, i settori dello sviluppo locale e urbano e in particolare di quello centrato sullo sviluppo della cultura (v. art. 9 Cost.) rappresentano un campo di elezione privilegiato per la sperimentazione applicativa del metodo sussidiario. La tutela, lo sviluppo e la riqualificazione dei beni comuni in ambito urbano e peri-urbano (inclusi i beni culturali) richiedono la collaborazione, l alleanza, la cooperazione, la condivisione tra tutti i soggetti pubblici o privati, profit o non profit, organizzati o informali, imprenditoriali o volontari presenti sul territorio. L amministrazione condivisa dello sviluppo locale e urbano a partire dalla cultura non può che basarsi sulla attuazione del principio di sussidiarietà di cui all art. 118, ultimo comma, Cost., alla cui stregua i poteri pubblici devono favorire l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento delle attività di interesse generale. Negli ultimi anni si è affermata l idea che il diritto del singolo di fruire del patrimonio culturale debba trovare pieno completamento anche attraverso il coinvolgimento di ogni individuo nella definizione del processo e quindi delle attività, di gestione e conservazione dell eredità culturale. In questa prospettiva s inserisce la recente Convenzione quadro del Consiglio d Europa sul valore dell eredità culturale per la società (cd. Convenzione di Faro del 27 ottobre 2005) firmata dall Italia il 27 febbraio 2013. La Convenzione di Faro ratifica, dunque, la volontà degli Stati di voler sostenere e promuovere politiche di governance integrata per l amministrazione e conservazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale. A tal fine, si rende indispensabile l apertura anche a soggetti ulteriori, rispetto alle istituzioni pubbliche, per cooperare e sviluppare un quadro giuridico, finanziario e professionale che permetta l azione congiunta di autorità pubbliche, esperti, proprietari, investitori, imprese, organizzazioni non governative e società civile 1 che acquisiscono così un ruolo pivotale. Sul piano costituzionale, tutto questo trova riscontro proprio nell articolo 118, ultimo comma, della Costituzione secondo il quale i poteri pubblici favoriscono l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà. Nel caso di specie l attività di interesse generale oggetto della collaborazione fra diversi attori è la cultura che viene, dunque, ad essere intesa come un bene comune, un bene per la cui cura o rigenerazione serve la collaborazione di tutti gli attori disponibili. 1 Convenzione quadro del Consiglio d Europa sul valore dell eredità culturale per la società, Parte III, Art. 11, comma 2. 1

La Provincia di Mantova e ForMa, con il supporto di Camera di Commercio di Mantova e di Labsus Laboratorio per la sussidiarietà, intendono sperimentare una nuova modalità di cura, rigenerazione e valorizzazione delle attività e dei beni culturali, fondata sul modello dell amministrazione condivisa, indicendo un concorso di idee per la progettazione e la cura condivisa della cultura del territorio mantovano. Il progetto si inserisce nella più generale strategia dell amministrazione mantovana di rendere la Città una vera Smart Human City, attrattiva, europea, contemporanea e inclusiva. Al contempo, esso risponde ad una generale spinta del Paese verso una vera e propria economia della collaborazione, come evidenziato dal numero di casi di amministrazione condivisa, iniziative del terzo settore, hub e servizi collaborativi digitali sviluppatisi in Italia negli ultimi tempi 2. In questo senso, il progetto intende fare del coinvolgimento attivo dei cittadini (intesi come semplici cittadini, volontari, soggetti privati, operatori del terzo settore, centri culturali, filantropi, imprese socialmente responsabili, etc.) nella cura dei beni comuni un tratto distintivo, a partire sin dalla fase di ideazione progettuale, dando la possibilità agli stessi utilizzatori od operatori di proporre modalità di sviluppo e forme di cura e rigenerazione civica di spazi o beni del territorio mantovano. Con riferimento ai beni comuni di Mantova e provincia, il progetto si focalizza su un particolare bene comune immateriale: la cultura come fattore di progresso, essenziale quindi sia per lo sviluppo economico che per il recupero di valori identitari e sociali della comunità. Cultura e progresso materiale e spirituale della società (v. art. 4 Costituzione) sono un binomio inscindibile ed è, perciò, necessario che tutti sentano l esigenza e la responsabilità di cooperare in una rete di condivisione per la tutela e la valorizzazione dei patrimoni culturali, materiali e immateriali, del territorio mantovano. Ci si appella tanto alle amministrazioni, quanto ai cittadini e alle imprese. La cultura intesa come un bene comune rappresenta, infatti, un investimento tanto in produzione di utilità e integrazione sociale, crescita personale e collettiva per la comunità; quanto in termini di opportunità di dinamismo e innovazione per l economia locale. Al contempo, essa è fondamentale per la crescita economica e sociale del territorio mantovano: da un lato, i cittadini ne traggono benefici in termini d identità sociale che crea sentimenti di appartenenza e meccanismi di cooperazione e integrazione sociale; d altro canto, grazie alla valorizzazione del territorio prodotto dalla cura condivisa culturale, l impatto positivo si ha per le attività imprenditoriali presenti sul territorio in termini di ritorno d immagine e di flussi turistici. È necessario ragionare in ottica di lungo periodo, per porre le basi sulle quali costruire la Mantova di domani. Una città e un territorio da inserire nel panorama delle buone prassi italiane, facendo del patrimonio culturale il driver di uno sviluppo turistico territoriale, di una maggiore coesione sociale, di un amministrazione che varchi la soglia del palazzo e di imprese che si sentano responsabili del territorio in cui operano. L azione qui presentata, propone il patrimonio culturale materiale e immateriale come fulcro di un nuovo modello di impresa sociale che dà vita a un concetto di turismo dinamico dove, partecipazione dei cittadini, know how delle imprese, risorse delle amministrazioni, spirito del terzo settore e creatività dei giovani generino e allo stesso tempo soddisfino i bisogni del territorio mantovano, creando coesione sociale e aumentando il benessere della collettività. 2 Si vedano i casi pubblicati sul sito di Labsus, al link: http://www.labsus.org/category/beni-comuni/ 2

A) Oggetto del concorso Il concorso si propone di coinvolgere gli stakeholders dell area urbana di Mantova e del territorio provinciale, al fine di far emergere le potenzialità del patrimonio culturale territoriale, materiale e immateriale, attraverso forme di promozione dell innovazione sociale e della creatività come motore di sviluppo socio-economico locale. È obiettivo specifico dell azione e del bando la possibilità di far leva sulla creatività per la sperimentazione di soluzioni condivise con lo scopo di evidenziare le potenzialità che la cura e la valorizzazione condivisa dei beni comuni culturali può sprigionare per attivare un processo di ridefinizione o valorizzazione dell identità locale e territoriale. In tal senso, il bando si rivolge ai giovani (16-29 anni), anche aggregati secondo le modalità riportate al punto D) Soggetti ammessi a partecipare. I progetti dovranno essere sviluppati in un ottica di inclusione, partecipazione e trasparenza, secondo il paradigma della amministrazione condivisa, come sancito dall art. 118 della Costituzione. In tal senso, saranno incentivate forme di co-progettazione e hub di condivisione. B) Finalità della domanda Il concorso d idee è finalizzato all individuazione di un catalogo di proposte che verranno poi discusse, approfondite e raffinate nella convinzione che l investimento di risorse nella conservazione e valorizzazione della ricchezza culturale di un territorio attraverso il sostegno al talento creativo giovanile possa contribuire significativamente allo sviluppo territoriale, non solo in termini economici. In tal senso, sarà organizzato un calendario di open days per comunicare il bando, fornire chiarimenti e agevolare le relazioni e il networking tra i potenziali candidati, in un ottica di coprogettazione e condivisione di metodi, approcci e possibili soluzioni. C) Progetti ammessi Le proposte devono essere redatte in conformità alle finalità del bando e perseguire uno dei seguenti obiettivi: a) Creazione di giardini di talenti La creazione di spazi e/o di reti di co-working per giovani creativi e start up culturali, anche intergenerazionali, che diventi strumento di promozione di iniziative o programmi innovativi per lo sviluppo di imprese culturali e creative, imprese sociali nel campo della cultura e della creatività, reti per l internazionalizzazione dei talenti e delle imprese culturali e creative, etc. Il giardino di talenti è uno spazio fisico in cui persone, con competenze diverse ma contigue, possono lavorare insieme e mettere a sistema le proprie competenze per coltivare i propri talenti e creare valore culturale, sociale ed economico. L obiettivo è fare crescere talenti grazie alla diffusione di conoscenze e allo scambio di esperienze, al contempo fornendo loro un ambiente di lavoro integrato, innovativo e inclusivo. b) Esperimenti di rigenerazione urbana condivisa di un bene culturale La realizzazione di progetti di rigenerazione urbana condivisa attraverso la cooperazione tra le istituzioni pubbliche e la comunità di riferimento permette la creazione di luoghi dall identità culturale molto forte. Una strategia di cooperative placemaking parte dal 3

presupposto che nella società civile c è un grande potenziale inespresso. La costruzione di una comunità collaborativa, pronta a farsi garante dei valori comuni sui quali costruisce la sua identità culturale, è un presupposto fondamentale per il successo di una politica urbana integrata che si basi sulla cooperazione di diverse gruppi sociali per garantire il welfare urbano, in funzione di una promozione e valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità. c) Creazione di Living/Fab Lab La creazione di un living lab o di un fab lab 3 inteso come un nuovo approccio nelle attività di ricerca e sviluppo, che consenta agli utilizzatori rappresentati dagli stessi cittadini o fruitori di collaborare con i progettisti nello sviluppo e nella sperimentazione dei nuovi prodotti, servizi o soluzioni ad essi destinati, grazie al trasferimento della ricerca e dell innovazione verso contesti di vita reale dove i cittadini e gli utenti diventano essi stessi co-sviluppatori. Le dinamiche di collaborazione e cooperazione che s innescano all interno di uno spazio comune di progettazione e realizzazione di attività sono funzionali all avvio di processi d innovazione sociale e, al contempo, in grado di innescare continui processi di mutuo apprendimento. Il Living Lab è un luogo nel quale i bisogni della comunità sono messi in comunicazione con le risorse locali: capitale sociale, capitale economico e capitale culturale. È inoltre favorito lo sviluppo di soluzioni innovative anche supportando l uso delle ICT. Può considerarsi una applicazione particolare della metodologia del Living Lab quella dei Fab Labs. I cd. makers sono i protagonisti di una terza rivoluzione industriale e i FabLabs sono gli incubatori di questa innovazione nei processi di produzione, palestre di innovazione, infrastrutture sociali indispensabili per qualificare e riqualificare la forza lavoro giovanile e non, luoghi dove apprendere le competenze digitali e tecnologiche necessarie per stare al passo con questa evoluzione in campo industriale. Ai fini della redazione delle candidature, una casistica di azioni e progetti di amministrazione condivisa di beni comuni è disponibile sul sito di Labsus al link: http://www.labsus.org/category/beni-comuni/ D) Soggetti ammessi a partecipare Il presente concorso d idee pubblico è rivolto a: - cittadini (singoli o associati), di età compresa dai 16 ai 29 anni compiuti, residenti o domiciliati sul territorio della provincia di Mantova; - gruppi informali composti per almeno il 60% da giovani di età compresa dai 16 ai 29 anni compiuti e residenti o domiciliati sul territorio della provincia di Mantova; - associazioni e enti no profit (in forma singola o associata), con almeno una sede operativa nel territorio della provincia di Mantova e composti per almeno il 60% da giovani di età compresa dai 16 ai 29 anni compiuti e residenti o domiciliati sul territorio della provincia di Mantova. - imprese culturali e/o imprese sociali (in forma singola o associata), con almeno una sede operativa nel territorio della provincia di Mantova. Rispetto all età di riferimento, si considerano: 1) le imprese individuali con titolare di età non superiore a 29 anni; 2) le società di persone o le società cooperative in cui almeno il 60% dei soci è costituito da persone fisiche di età non superiore a 29 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 29 anni; 3) le società di capitali in cui almeno il 60% dei componenti 3 L approccio del Living Lab è già stato sperimentato in alcune zone d Italia, come la Provincia di Milano. Il Progetto Apulian ICT Lab e il progetto Alcotra sono due esempi nei quali si è scelto l approccio del Living Lab per la progettazione di modalità innovative di fruizione dei beni culturali e di rivitalizzazione del patrimonio culturale attraverso le tecnologie ICT. 4

dell organo di amministrazione è costituito da persone fisiche di età non superiore a 29 anni o almeno il 60% delle quote di capitale è detenuto da persone fisiche di età non superiore a 29 anni; 4) i consorzi composti dal 51% o più da imprese giovanili come sopra definite. E) Fondo disponibile e ammontare dei premi Saranno dichiarati vincitori, in base al punteggio ottenuto, le prime tre proposte. La commissione potrà inoltre indicare alcuni proposte meritevoli di una menzione, fino ad un massimo di quattro. Il fondo a disposizione del presente bando ammonta a 20.000,00 così ripartiti: 1 premio 8.000,00 2 premio 6.000,00 3 premio 4.000,00 Max quattro menzioni 500,00 ciascuno F) Commissione e criteri di selezione Le candidature verranno valutati da una commissione, nominata con atto successivo, formata da: - un esperto sul tema dei beni comuni, della sussidiarietà e della coesione sociale; - un esperto sui temi della riqualificazione urbana; - un esperto sui temi dell innovazione e di marketing territoriale; - un esperto in comunicazione; - due referenti del Settore Risorse culturali e turistiche, lavoro, sviluppo della persona e delle comunità; - un rappresentante di FOR.MA. La Commissione valuterà le candidature, attribuendo i punteggi secondo i seguenti criteri di valutazione e predisponendo una graduatoria di merito: CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO Originalità e innovatività: capacità dell idea di proporre soluzioni innovative e di introdurre evoluzioni rispetto alla tradizione degli obiettivi, azioni, degli interventi in tema di valorizzazione e riqualificazione urbana. Coerenza: in relazione sia alle finalità esplicitate nell avviso sia in relazione al collegamento logico e funzionale tra obiettivi ed azioni proposte, periodo di tempo necessario per la realizzazione e valutazione dei risultati attesi. Fattibilità, replicabilità e sostenibilità: capacità dell idea e delle soluzioni prospettate di essere concretamente realizzabili, agevolmente replicabili in altri contesti o luoghied economicamente sostenibili nel tempo. Integrabilità: capacità dell idea di sviluppare sinergie con il territorio, con interventi realizzati e in corso di realizzazione, anche attraverso la connessione e il coinvolgimento di competenze e professionalità diverse, nonché attraverso forme di co-progettazione e networking con altre iniziative presentate. Sussidiarietà e moltiplicabilità: capacità di coniugare l iniziativa presentata con la cura civica di uno o più beni comuni materiali o immateriali e di produrre un effetto moltiplicatore attraverso esternalità positive sotto il profilo sociale, ambientale, istituzionale, economico. 25 25 20 10 20 5

Totale max 100 Le prime 10 proposte selezionate saranno chiamate a presentare la propria idea, anche attraverso l ulteriore sviluppo di supporti cartacei/multimediali e/o presentazioni, attraverso un audizione dedicata ad ogni singola proposta di 30 minuti che si terrà il giorno 8 maggio 2014. La Commissione potrà richiedere integrazioni o modifiche alle proposte selezionate, purché queste non alterino le caratteristiche strutturali delle stesse. G) Modalità e termini della presentazione della domanda Le domande devono pervenire dalla data di pubblicazione del presente avviso sul sito www.formazionemantova.it con scadenza entro e non oltre le ore 12 del 18 aprile 2014. I candidati interessati, dovranno far pervenire la seguente documentazione: 1) la domanda di partecipazione completa dei documenti richiesti (allegato 1); 2) la scheda tecnica per presentate l idea (allegato 2) Potranno essere inviati supporti multimediali o fotografici (slide, foto, video, etc.) in grado di sostenere l iniziativa. La documentazione di gara dovrà essere trasmesso all azienda Formazione Mantova - FOR.MA, Via Lorenzo Gandolfo, 13-46100 Mantova dalle ore 8,30 alle ore 12,30, dal lunedì al venerdì (farà fede il protocollo di arrivo) secondo una delle seguenti modalità alternative: - a mano - mezzo posta raccomandata - inviata a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC) all indirizzo PEC formamn@legalmail.it (indicando nell oggetto che si desidera inviare la mail all ufficio protocollo) Fanno fede la data di ricezione o della ricevuta di ritorno (se spedite per posta) o di consegna alla Segreteria di FOR.MA (se consegnate a mano) FOR.MA non assume alcuna responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni del recapito da parte del concorrente, né per eventuali disguidi postali o, comunque, imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore Tutti i documenti devono pervenire in formato PDF e riportare la firma scansionata del candidato o del legale rappresentante pena l esclusione. La domanda deve essere firmata e sottoscritta. Sulla busta o nel testo dell email andrà riportato: CONCORSO DI IDEE LA CULTURA COME UN BENE COMUNE Saranno, comunque, escluse dalla partecipazione al concorso, oltre alle domande pervenute oltre i termini indicati, le domande compilate in modo incompleto o illeggibili, mancanti degli allegati richiesti. H) Motivi di esclusione Costituiscono causa di esclusione: - arrivo della documentazione oltre il termine di scadenza indicato dal presente bando; - incompleta o mancata presentazione della documentazione richiesta; - incompletezza o illeggibilità della domanda o della scheda tecnica. 6

L) Comunicazione degli esiti L esito del concorso e gli estremi del provvedimento di liquidazione del contributo saranno comunicati successivamente ai soggetti selezionati per posta elettronica nonché sui siti internet www.formazionemantova.it e www.iopresente.it. I) Premiazione L assegnazione del premio, se attribuito, avverrà in occasione di uno dei convegni pubblici correlati al progetto Il tempo dei giovani territori e lavoro per lo sviluppo e la crescita Fondazione Cariplo Interventi emblematici anno 2012. L importo del premio sarà liquidato secondo le modalità che saranno definite all atto dell assegnazione del premio medesimo. L) Proprietà dei prodotti e promozione Tutti i prodotti derivanti dal concorso potranno essere utilizzati liberamente da FOR.MA e dai partner del progetto Il tempo dei giovani territori e lavoro per lo sviluppo e la crescita Fondazione Cariplo Interventi emblematici anno 2012, comprendendo anche la diffusione e promozione attraverso la realizzazione del Catalogo delle idee. Il materiale inviato non sarà restituito. I titolari delle idee vincitrici e menzionate destinatari dei premi saranno invitati a partecipare ad almeno un incontro pubblico di presentazione delle stesse. M) Allegati: 1. facsimile di domanda; 2. scheda tecnica di presentazione delle idee; 3. eventuali materiali multimediali o documentali di supporto. N) Informazioni Per ogni informazione o chiarimento inerente al presente avviso, ci si può rivolgere al seguente indirizzo di posta elettronica progetto progettoemblematico@formazionemantova.it - Referente Adriana Pagliarini. Durante il periodo di apertura del concorso (dalla data di pubblicazione del presente avviso al 18 aprile 2014) è prevista l organizzazione di incontri territoriali e open days, ove sarà possibile incontrare esperti che potranno fornire consigli e indicazioni per elaborare l idea progettuale. L elenco degli incontri sarà indicato sui siti www.formazionemantova.it, www.iopresente.it, www.cittabenicomuni.it. O) Disposizioni finali La partecipazione al concorso implica l accettazione incondizionata di tutte le norme contenute nel presente bando I dati personali di cui i soggetti attuatori del concorso vengano in possesso in occasione dello stesso verranno trattati nel rispetto del D.lgs. 196/03 Codice in materia di protezione dei dati personali. 7