Strategie per il controllo della Flavescenza dorata nelle principali regioni viticole europee

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Transcript:

ENOFORUM, VICENZA 18 MAGGIO 2017 Strategie per il controllo della Flavescenza dorata nelle principali regioni viticole europee Maurizio Gily, S.I.V.E., Facilitator Agent WINETWORK, Piemonte, Italia Kristina Diklic, I.P.T.O. Facilitator Agent WINETWORK, Istria, Croazia

L indagine degli agenti facilitatori WINETWORK a livello europeo NON ha purtroppo evidenziato l emergere di autentiche «soluzioni innovative»; Gli sforzi riguardano essenzialmente l affinamento e messa a punto delle pratiche già conosciute in termini di tempi e modalità di esecuzione; La possibilità di indurre nella vite una maggiore resistenza alla malattia, o una elevata probabilità di regressione dei sintomi (recovery) è un tema di interesse, ma al momento non vi sono strumenti considerati efficaci a tal fine dalla comunità scientifica. Si registrano tentativi con l uso di svariati mezzi (biostimolanti, consorzi microbiologici) e testimonianze di viticoltori e tecnici che esprimono alternativamente soddisfazione oppure delusione; Al momento i capisaldi della difesa rimangono quelli conosciuti: 1. Lotta contro il vettore 2. Rimozione delle viti sintomatiche o potenzialmente infettive (vite americana inselvatichita)

ATTIVITÀ IN AREE DOVE LA FLAVESCENZA DORATA È PRESENTE Pratiche implementate (WINETWORK) Scaphoideus titanus Region: Sud-Ouest Piemonte Veneto Friuli Istria Douro Flavescence dorée distribution: Surveillance du vecteur - Vigneron C C C Présent C C C Traitement insecticide C C C C C C Kaolinite IP X IP IP X IP Huile essentielle IP X IP IP X X WINETWORK FD - phytoplasme Region: Sud-Ouest Piemonte Veneto Friuli Istria Douro Flavescence dorée distribution: Consortium microbiologique X IP X Présent IP X X Suppression des pousses symptomatiques P P X X P X Extirpation de vignes symptomatiques C C C C C C Management du "recovery" X IP IP IP IP X Traitement à l'eau chaude (TEC) P P X X X P C: comune P: applicata talvolta IP: pratica innovativa X: non applicata GESTIONE COLLETTIVA: INTERVENTO RAPIDO E CONTINUO *WINETWORK: risultati sono basati su 219 interviste di produttori selezionati Kristina Diklić (Croatie, Istrie)

Lo schema a 2 o 3 trattamenti insetticidi annui non è applicato allo stesso modo e con le stesse tempistiche nei vari paesi e regioni. Dove c è viticoltura intensiva e diffusa sul territorio e scarsa presenza di incolti la lotta si concentra sulle forme giovanili, in quanto la probabilità di voli di adulti infetti dall esterno all interno del vigneto è scarsa. In aree con presenza di focolai esterni al contrario essa rappresenta una fonte primaria di propagazione dell infezione, quindi la lotta agli adulti assume maggiore importanza, anche in fase tardiva. Schema tratto da: Winetwork Technical Data Sheet: FLAVESCENCE DORÉE : HOW TO MANAGE THE DISEASE WITH MORE PRECISION? A cura di Fanny Prezman, IFV (F)

Insetticidi autorizzati in viticoltura biologica contro Scaphoideus PRINCIPIO ATTIVO Natural Pyrethrum Sali potassici di acidi grassi Azadirachtin (Neem) AUTORIZZATO IN Francia, Ungheria, Italia Italia Italia, Portogallo UTILIZZABILE IN VIVAIO Ungheria e Italia No No

ATTIVITÀ IN AREE DOVE LA FLAVESCENZA DORATA NON È ANCORA PRESENTE Zona non infetta, vicina al focolaio attività di viticoltori Monitoraggio del vettore Scaphoideus titanus FD ABSENT Popolazione di Scaphoideus titanus elevata trattamento obbligatorio 1. Produzione senza applicazione di insetticidi 2. Produzione biologica 100% 80% 60% 40% Connaissance générale des vecteurs (Aucun) Connaissance générale des vecteurs (Entièrement) Reconnaissance de Scaphoideus titanus Sincronizzare trattamenti - Lobesia botrana / Eupoecilia ambiguella 1. Trattamenti insetticidi 2. Applicazione feromoni 20% 0% Eger Alsace Rioja Galicia Palatinate *WINETWORK: risultati sono basati su 219 interviste di produttori selezionati Kristina Diklić (Croatie, Istrie)

ATTIVITÀ IN AREE DOVE LA FLAVESCENZA DORATA NON È ANCORA PRESENTE Zona non infetta, vicina al focolaio attività di viticoltori Guida - sintomi FD ABSENT Periodo: maggio fine vendemmia Monitoraggio di piante sintomatiche nel vigneto / attorno il vigneto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Eger Alsace Rioja Galicia Palatinate Reconnaissance des symptômes (Aucun) Reconnaissance des symptômes (Partiel) Reconnaissance des symptômes (Entièrement) *WINETWORK: risultati sono basati su 219 interviste di produttori selezionati Kristina Diklić (Croatie, Istrie)

EFFETTO DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO E AMBIENTALE SULLA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA Viticoltura intensiva Scarsa presenza di incolti Viticoltori professionisti e di età media non alta Finanziamento delle attività dei viticoltori Assistenza tecnica pubblica e privata Appoggio delle istituzioni pubbliche locali (Comuni) Spirito di gruppo dei viticoltori (gestione collettiva) Controllo dell applicazione di misure di lotta obbligatorie Prezzo del prodotto finale remunerativo Gestione efficace Viticoltura marginale Presenza di incolti Viticoltori hobbisti e/o di età media avanzata Scarsa sensibilità delle istituzioni pubbliche locali Individualismo e diffidenza dei produttori Prezzo del prodotto non remunerativo Gestione inefficace da Kristina Diklić, rieaborato

Percentuale di Scaphoideus infetti e non infetti in un vigneto e in un vicino terreno abbandonato con vite americana (in uno dei numerosi siti studiati). Marzachì e Bosco, 2016.

VITI INSELVATICHITE, INCOLTI: Linee guida definite in Piemonte: procedere al taglio e alla distruzione con taglio/estirpo/diserbo localizzato dei ricacci IN ASSENZA DEGLI ADULTI DI SCAFOIDEO per evitare che migrino su vigneti. Una «Guida per il contenimento delle viti rinselvastichite» è stata realizzata da IPLA in Piemonte ed è scaricabile in formato digitale da Knowledge Reservoir di Winetwork Un protocollo sintetico è stato messo a punto dal Consorzio di Tutela dell Asti (D. Eberle) ed è disponibile online. Rappresentazione grafica di D. Eberle

TEMPO: UN FATTORE CHIAVE. Il controllo del vettore Il monitoraggio dei giovani, e il loro stadio, sulle foglie è necessario per scegliere il momento giusto per il primo trattamento, serve personale specializzato (foto). Occorre dividere una regione in aree macroclimatiche, controllare l'insetto e suggerire il momento migliore per trattare in ogni area, anche suggerendo tempi differenti a seconda del tipo di prodotto utilizzato. Come supporto alle decisioni esistono anche modelli biologici per la previsione delle prime schiusure. Il monitoraggio degli adulti con trappola gialla viene fatto dai coltivatori stessi se opportunamente istruiti. Un valido strumento per ritrovare le trappole è quello di utilizzare foto georeferenziate con GPS (funzione disponibile sulla maggior parte degli smartphone). Questo vale anche per altri lavori di monitoraggio e per la segnalazione alle autorità di vigneti abbandonati.

TEMPO: UN FATTORE CHIAVE. Rimozione di viti sintomatiche Solo, o per lo più, le foglie sintomatiche possono trasmettere la malattia al vettore: è importante dare questo messaggio ai viticoltori. La "pulizia" con taglio delle viti sintomatiche o almeno delle parti di chioma con sintomi, anche se ambigui, deve essere un lavoro specifico in vigna e dovrebbe essere fatta tempestivamente alla comparsa dei sintomi, a partire dal trattamento adulticida in poi (se fatta prima, insetti infetti possono migrare su piante sane). Presso i viticoltori più tempestivi nella rimozione delle piante infette si è osservato un miglior controllo dell infezione «quando passo e vedo, taglio» non è il modo giusto!

COSA FA IL VIVAISMO? 1. Trattamento in acqua calda. Lavori recenti nell ambito del progetto piemontese INTEFLAVI confermano dati precedenti italiani e francesi sull efficacia del trattamento in acqua calda dei materiali vivaistici nell abbattimento dei fitoplasmi, e non rilevano particolari problemi di vitalità e sviluppo delle barbatelle, a meno di un germogliamento leggermente più tardivo. Altri lavori non concordano su questo secondo aspetto. Fondamentali le modalità: efficienza e precisione delle macchine, tempi, temperature, preriscaldamento, regolarità del flusso. Pratica onerosa. 2. La realizzazione di campi di piante madri marze e portinnesti in regioni indenni da FD, come Calabria e Sicilia, è una iniziativa avviata da alcuni anni da alcuni vivaisti del Nord Italia. 3. Anche il vivaismo percorre la strada degli agenti di biocontrollo, con l inoculo di micorrize e di Trichoderma prima della posa in barbatellaio. Le pratiche viticole in uso in Europa contro la Flavescenza Dorata Maurizio Gily, Facilitator Agent Italia Nord-Ovest

La trasmissione attraverso materiale vivaistico infetto è un problema maggiore dove la malattia non è presente: in questo caso solo poche piante, o una singola pianta, può essere la fonte di un nuovo focolaio. L importazione in zone indenni da FD di materiale vivaistico non termotrattato è molto pericolosa, a meno che tutto il materiale, portinnesti e marze, non provenga a sua volta da zone sicuramente indenni e anche il barbatellaio sia realizzato in zone indenni. In una regione dove FD è radicata il rischio vivaistico esiste sempre ma a volte è sopravvalutato, perché il vettore è un mezzo molto più efficiente di diffusione. L uso di materiale termotrattato è comunque consigliato.

Tentativi innovativi: induzione di resistenza/recovery I risultati di prove in campo su elicitori, biostimolanti, agenti di biocontrollo sono difficili da valutare per il gran numero di variabili in gioco: risanamento spontaneo, densità di popolazione e infettività del vettore, disformità di diverse zone del vigneto, sanità del materiale vivaistico etc. Le prove in ambiente controllato (piante in vaso, reti anti-insetti etc.) comportano, per contro, un artefatto rispetto alla situazione in campo: ad esempio da quanto si è osservato in Piemonte (progetto INTEFLAVI) pare che su viti in vaso allevate in serra vi sia una certa difficoltà a trasmettere l infezione tramite cicaline infette, e il risanamento spontaneo sia più frequente che in campo. Si tratta comunque di un campo di studio interessante.

Tentativi innovativi: confusione sessuale tramite micro-vibrazioni L applicazione di uno strumento che emette vibrazioni a una determinata frequenza lungo un filo di sostegno di un vigneto è in grado di disturbare e impedire l accoppiamento del vettore Scaphoideus. La ricerca è sviluppata dalla Fondazione Mach (Valerio Mazzoni). Il metodo funziona, anche se deve essere ancora ingegnerizzato. I suoi principali limiti applicativi sono di tipo economico, poiché servirebbero più vibratori su ogni filare; inoltre non è in grado di impedire reinfestazioni da focolai esterni al vigneto, dove gli insetti possono comunque accoppiarsi e ovideporre. Tuttavia resta una delle opzioni.

Archivio della conoscenza WINETWORK http://www.winetwork-data.eu/it

Facilitator Agents: Fanny Prezman, Sud-Ovest, Francia Céline Abidon, Marie Thuot, Alsazia, Francia Cristina Micheloni, Veneto-Friuli, Italia Maurizio Gily, Piemonte, Italia Diego Lopez Llaria, Rioja, Spagna María Jesús Fanjul Alonso, Galizia, Spagna Paula Aldeanueva, Maria Jesùs Alonso, Galizia, Spagna Igor Goncalves, Douro, Portogallo Kristina Diklic, Istria, Croazia Natasa Burghardt, Eger, Ungheria Tabitha Kellerer, Renania-Palatinato, Germania GRAZIE PER L ATTENZIONE