LE PRINCIPALI DOC DEL VERONESE. p.a. Stefano Casali
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2 LE PRINCIPALI DOC DEL VERONESE p.a. Stefano Casali
3 Esperienze di Confusione sessuale Lobesia botrana Prima esperienza nel 2003 (poca esperienza e poche aziende coinvolte) Monitoraggio insetto su territorio dal 2004 Studio del territorio (pedoclimatico) Sensibilizzazione della base sociale (tutela ambiente e territorio circostante vigneti) Studio delle esperienze e delle opportunità di mercato (B.t., confusione, disorientamento, dispenser) Studio della situazione tignola su ns territorio e coinvolgimento aziende (anche non soci)
4 376 soci VIGNETO: 690 ETTARI (82% Valpolicella DOC) OLIVETO: 135 ETTARI 79% SUP. VITATA NEL COMUNE DI VERONA IN AZZURRO GLI APPEZZAMENTI VITATI DEI SOCI
5 9 aree pedoclimatiche 40 stazioni tignoletta-20 olivo 4 stazioni agro-meteo 1 vigneto sperimentale p.a. Stefano Casali
6 PERCHE CONFUSIONE; obiettivi attesi Alternativa alla lotta chimica (voluto dai Soci) Eliminare danni da tignoletta Ridurre interventi in campo Risparmio economico Riduzione dei residui sulle uve Adeguamento alle normative future Risposta alle richieste del mercato
7 2014
8
9 Area Val Squaranto 2013; 51 Ha 2014 Si noti, seppur minimo, il frazionamento dettato da orografia
10 Diffusori utilizzati ISONET L
11 Diffusori alternativi in prova 2014 (?)
12 METODO APPLICATIVO UTILIZZATO ESPOSIZIONE MANUALE PRE-GERMOGLIAMENTO 500 diffusori ad ettaro 1 x 20 mq; differenza tra pergole e guyot (es. Pergola: OGNI 5-6 ML SU TUTTE LE FILE, partendo da testata, INTERCALANDOLI (1 ogni 20mq di superficie) N.B. FARE RINFORZO BORDI (10% circa) ESPORRE TRAPPOLA X MONITORAGGIO
13 Dati raccolti ESPOSIZIONE MANUALE circa 2 ore/ha I anno, 1,5 dal II Meglio rinforzare i bordi anche oltre 10% nelle zone piu pericolose (vento, boschi, olivi ) Bene anche esposizioni non intercalate Importante mantenere superficie ben coperta (20 mq) Trappola diventa secondaria, importantissimo rimane monitoraggio uova-larve su grappoli
14 NUTRIZIONE OLIVO NEL CASO DELL OLIVO L ELEMENTO PIU IMPORTANTE E IL BORO DA DISTRIBUIRE (meglio via fogliare): PRE FIORITURA FIORITURA Mentre invece per impianti giovani l AZOTO risulta indispensabile, meglio se nella forma organica per un migliore rilascio nel terreno Metodo di applicazione
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16 AMPLIAMENTO CONFUSIONE Sup. Vitata Dispenser per Ha N. Dispenser Rinforzo Bordi Totale 1 11, , , , , , , , , , , , , , , , , , ,
17 Capannine per il controllo dei voli di Lobesia; 40 su tutto il territorio Particolare di inizio volo germogliamento
18 CATTURE
19 CONTINUO MONITORAGGIO IN CAMPO SOPRATTUTTO PER AREE IN CONFUSIONE; LARVE
20 UOVA; Ovatura di tignoletta su acino, ben visibile una volta che si fa un minimo di esperienza
21 Risultati ottenuti AIUTO CONCRETO (non alternativo a priori ) ALLA DIFESA CHIMICA Vera difesa INTEGRATA (DISCIPLINARI-LEGGI COGENTI ) Unico intervento in periodo favorevole (Marzo) Risparmio economico (si LIMITANO DI ALMENO IL 50% interventi insetticidi, SI ARRIVA AD EVITARE dai 4 ai 5 interventi) Riduzione dei rischi vincolati a temperature o piogge nella fase esecutiva del trattamento (quando sistema funziona a pieno regime) Controllo delle uve in accettazione: danni da tignoletta, diretti ed indiretti, irrilevanti, sia nelle tesi a confusione sia nel trattato chimico( ) Controllo successivo nel fruttaio: nessuna presenza di tignola o danni da rosure
22 Risultati ottenuti Forte contenimento di residui da p.f. Ottimo risultato su impatto ambientale Più serenità nell attività dell agricoltore soprattutto nelle zone più antropizzate. Soddisfazione az agr e Aumento superfici Facile addestramento degli operatori Continui aggiornamenti da ditta fornitrice su curve di rilascio e sostegno tecnico anche in campo Monitoraggi a largo spettro e scoperta di recrudescenza di insetti da tempo mancanti sul territorio (Eupoecilia ambiguella) Netta differenza di risultato tra zone dove la confusione è applicata da più stagioni (Valpantena) rispetto a dove è il primo anno che si usa metodo (Valsquaranto); a parità di pressione dell insetto molti meno problemi in Valpantena
23 Eupoecilia Ambiguella tignola della vite Dati da rilievi dal 30/ al 30/ Presenza nella zona nord Valpantena e bassa Val Squaranto da controlli fatti con trappole e larve su acino Presenza in trappole sia all interno delle aree a confusione che al di fuori danno rilevato su grappolo in Agosto soprattutto su varietà Cabernet Raccolti acini e osservato nascite Necessita, per queste zone, di impiegare dispenser a duplice attività Ultimi rilievi fatti su tignola nel 2008 (dal 2004) poi sospesi per assenza di catture
24 50 Eupoecilia Ambiguella CATTURE tignola CATTURE
25 Monitoraggio nidi e larve 2013 (anno difficile) n. 2 tratt. II e III gen n trattamenti monitoraggio % presenza di nidi/larve /06/2013 FIORI 10 n. 1 trattamento III gen monitoraggio % presenza di nidi/larve /07/2013 GRAPPOLI 5 0 confusex 2010 cofusex 2013 convenz.le monitoraggio % presenza di nidi/larve /08/2013 GRAPPOLI
26 Nel dettaglio: III Gen, Presenza larve su 100 grapppoli 0,1 0,05 0 0,003 Confusione 0,026 Convenzionale
27 Difficoltà riscontrate Vendemmie precoci e scarsi-nulli voli di IV gen in ultimi anni ( IV gen); 2013 vendemmia tardiva, III gen prolungata IV? COLLABORAZIONE SU TERRITORIO (non soci) TEMPISTICA E TECNICA DI ESPOSIZIONE DISPENSER (ESPERIENZA) CONSULENZA E PRESENZA DEL TECNICO (MOLTI RILIEVI e DIFFICOLTA SE SI E DA SOLI) RINFORZO BORDI (disatteso, da controllare) SENSIBILIZZAZIONE AZIENDE INTERESSATE SUPERFICIE MINIMA ACCORPATA E NUMERO AZIENDE ADERENTI(+AZ= - COSTO=+RISULTATO) ALTRI INSETTI NON PIU CONTROLLATI DA INSETTICIDI A LARGO SPETTRO (MA QUANTO DURERANNO QUESTI INSETTICIDI?) SMALTIMENTO
28 Per una buona riuscita gli AIUTI SONO INDISPENSABILI L IMPORTANZA DELLA CONSULENZA PRESENTE SUL TERRITORIO FA LA DIFFERENZA Nel nostro caso I TECNICI DEL CONSORZIO DI TUTELA SONO STATI FONDAMENTALI PER TUTTE LE SCELTE ATTUATE (INTERVENTI INSETTICIDI) SUI CIRCA 160 Ha LA SUPERVISIONE E APPOGGIO DELLA DITTA CBC EUROPE ALTRETTANTO
29 ACCORGIMENTI E UN PRODOTTO FITOSANITARIO -ANNOTAZIONE IN REGISTRO TRATTAMENTI -RACCOLTA E SMALTIMENTO AL II ANNO -UTILIZZARE TUTTI I DPI NECESSARI
30 Criticità e possibili soluzioni nell applicazione delle tecniche di difesa integrata Aumento livello di consapevolezza di agricoltori (sensibilizzazione intelligente, no costrizioni ma dare concrete possibilità per capire e imparare) Frammentazione colturale (poca sup. coperta) Unico target Nemici di nuova introduzione da controllare con insetticidi Calcolo delle curve di rilascio (attendibile se fatto in loco) Utilizzo di un solo tipo di dispenser o tipologie diverse può fare differenza o compromettere esito?
31
32 Parametro fondamentale; sinergia tra il tecnico di zona e l agricoltore Presenza costante, consulenza e dialogo con attori interessati alla filiera della difesa sostenibile (anche non soci) Maggiore e migliore diffusione per zona dei concetti di sostenibilità Collaborazione nella raccolta dei dati con enti terzi qualificati e presenti sul territorio (monitoraggi insetti, criticità, analisi dei risultati) Interazione del tecnico con organi ufficiali, comuni, tavoli di discussione
33 L obiettivo da raggiungere rimane sempre e comunque l eccellenza
34 GRAZIE PER L OPPORTUNITA BUON LAVORO
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