Prodotti e opere: tecnica e diritto tra pubblico e privato Marco PERAZZI Milano, 19 marzo 2015
In EU In ITA Direttiva prodotti da costruzione 11/02/1989 21/04/1993 Recepimento CPD con DPR n.246 >280 norme armonizzate Tra cui: EN 15129 EN 1090 14/01/2008 02/02/2009 NTC Circolare n.617 Regolamento prodotti da costruzione 01/07/2013 2015 Nuove Norme Tecniche? Revisione EN 15129 Revisione EN 1090-1 Pubblicazione EN 1090-4 ed EN 1090-5 2016
Disegnare un quadro normativo di disciplina dell impiego delle tecnologie: - Garantire standard minimi di tutela - Senza paralizzare sperimentazione e sviluppo Autonomia privata Legislatore Fornisce risorse organizzative ed expertise per approfondire le problematiche connesse all impiego di nuove tecnologie Enuncia i requisiti minimi di sicurezza degli impianti e dei prodotti, in termini generici (la legislazione deve puntare a mantenere una sua attualità negli anni) UE nuovo approccio (metà anni 80) Modello già consolidato in alcuni orientamenti EU (N.Europa in particolare, orinetamento soft law) Enunciazione dei requisiti generali e dei principi concernenti la sicurezza Rinvio alle regole codificate da alcuni soggetti di diritto privato, non obbligatorie Macchine, giocattoli, impianti a pressione
UE nuovo approccio (metà anni 80) Enunciazione dei requisiti generali e dei principi concernenti la sicurezza Rinvio alle regole codificate da alcuni soggetti di diritto privato, non obbligatorie MODELLO DI ISPIRAZIONE TEDESCA Sistema che si è consolidato negli anni e corredato da controlli e garanzie (più articolato di quello del legislatore europeo), in cui la giurispridenza: - Ha analizzato i problemi legati alla rilevanza giuridica delle norme tecniche private sul piano delle garanzie costituzionali - mantiene comunque la centralità del parlamento ed il primato della legislazione In ITALIA, L attività di normazione non ha avuto lo stesso rilievo, ma si è dovuto allineare l ordinamento giuridico alle direttive europee La rilevanza giuridica attribuita a queste forme di autoregolamentazione non crea obblighi; l obbiettivo è di creare vantaggi : -Il produttore che si attiene alle norme tecniche resta responsabile di fronte alla legge della sicurezza del proprio prodotto - il produttore, attenendosi alla norma, può avvalersi del principio di inversione della prova Premesse dell evoluzione del sistema tedesco 1. Standardizzazione delle tecnologia vista dal settore industriale come fattore di sviluppo (economie di scala ed ottimizzazione dei cicli di produzione) 2. Rilevanza giuridica delle norme : attitudine a contestualizzare il contenuto prescrittivo delle norme in materia di sicurezza delle tecnologie (attraverso richiami espressi o indiretti) 3. Contratto di diritto pubblico (1975) tra Governo Federale Tedesco e DIN i. conferimento al DIN dello status di ente di normazione nazionale ii. Attribuzione del compito di creare un sistema di regole tecniche condivise a cui poter rinviare attraverso disposizioni legislative e regolamentari iii. Solleva il Governo Federale dall onere di elaborare autonomamente delle regole tecniche per i singoli casi
GER - DIN CARDINI DEL SISTEMA - Responsabilità civile (lex aquilia) - Meccanismo delle clausole generali o dei concetti giuridici indeterminati, con rinvio (di concretizzazione) alle norme tecniche - norme di rinvio solo esemplificativa; nulla aggiunge o modifica alla norma generale di comportamento - obbligo, per professionista e impresa, di risarcire il danno eventualmente arrecato - per professionista o impresa, possibilità di seguire anche una norma diversa da quelle raccomandate dagli Enti di normazione 1) presunzione relativa di conformità: l inosservanza delle norme tecniche non comporta necessariamente una violazione della legge; possono esistere altre tecniche, strumentazioni o dispositivi egualmente soddisfacenti 2) Coincidenza tra: -Soggetto che decide di applicare o meno la norma tecnica -Soggetto che risponde del rispetto a quanto prescritto dalla clausola generale
ITA - UNI Prima delle direttive di nuovo approccio (art.95 del Trattato CE) vi è un solo caso di modello analogo adottato dalla nostra legislazione: Legge 186 del 1968 Requisiti di sicurezza impianti elettrici e impianti a gas per uso civile Art.1: Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati a regola d arte Art.2: i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del CEI si considerano costruiti a regola d arte
UE - CEN DISCIPLINA DELLE TECNOLOGIE COME STRUMENTO DI REGOLAZIONE DEL MERCATO Tutela e della sicurezza e salute dei lavoratori e dei consumatori Garantire libera concorrenza e circolazione dei prodotti nel mercato comunitario ARMONIZZAZIONE TECNICA COME STRUMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEL MERCATO INTERNO 1) Abolizione delle misure doganali 2) Abolizione di restrizioni quantitative agli scambi intra-comunitari e di qualunque altra misura che abbia un effetto equivalente PRINCIPIO DEL MUTUO RICONOSCIMENTO In negativo: rinuncia da parte degli Stati Membri ad imporre misure restrittive In positivo: politica di armonizzazione normativa all interno di UE Enunciazione dei soli requisiti essenziali di sicurezza attraverso clausole generali Presunzione di conformità a favore degli standard tecnici facoltativi
Relazione tra norme EN e legislazione italiana PRODOTTI vs OPERE Regolamentazione per la libera circolazione sul mercato comune europeo Giurisdizione comunitaria: CPR Prodotti da costruzione Prodotti per uso strutturale Opere di costruzione Regolamento europeo Reg.EU+Legge nazionale Leggi nazionali Regolamentazione per la sicurezza delle opere di ingegneria civile Giurisdizione nazionale: Legge 1086/71, NTC 2008 PECULIARITA DEL SETTORE : per i prodotti, rinvio a norme armonizzate di applicazione obbligatoria per il fabbricante dei prodotti, non facoltà ma obbligo di seguire la norma armonizzata il soggetto responsabile dei requisiti di sicurezza enunciati nel CPR, riferiti all opera, è l utilizzatore del prodotto le norme hen fanno riferimento a norme di tecniche di calcolo e progettazione valide per le opere
1. Fornire le regole tecniche per la progettazione e realizzazione di opere civili - Sicurezza e prestazioni attese - Azioni sulle costruzioni - Regole di progettazione per le varie tipologie di edifici ed opere - Regole per la progettazione geotecnica - Regole specifiche per la progettazione, per le diverse tipologie realizzative (in acciaio, calcestruzzo armato, legno, muratura) Di competenza esclusiva dello Stato Membro 2. Fornire le regole tecniche per la realizzazione, l utilizzo e l impiego dei prodotti e dei materiali per uso strutturale - Regole per l identificazione e qualificazione dei prodotti - Regole per l accettazione dei materiali in cantiere e per il loro impiego - Regole specifiche per i processi di lavorazione e trasformazione dei materiali e prodotti qualificati Normativa nazionale + Normativa comunitaria Prevalenza della disciplina comunitaria, Regolamento CPR n.305 sui prodotti da costruzione Per ciò che attiene la qualificazione dei prodotti, quando è disponibile una specifica tecnica armonizzata applicabile, è obbligatoria ai fini dell identificazione e qualificazione dei prodotti, la marcatura CE e la dichiarazione di prestazione ai sensi di tale norma. Reference and title of the harmonised standard Date of applicability Date of the end of coexistence period EN 1090, part 1 - Execution of steel structures and aluminium structures EN 15129 Anti-seismic devices 01/09/2012 01/07/2014 01/08/2010 1/08/2011 http://ec.europa.eu/enterprise/policies/european-standards/harmonised-standards/construction-products/
Redazione del progetto e calcolo dell opera Normativa nazionale cogente, DM 14/01/2008 Fabbricazione dei materiali e prodotti ad uso strutturale Trasformazione dei materiali a) Marcatura CE, laddove disponibile una norma armonizzata di prodotto - vd. 11.1 lett.a) del cap.11 NTC 2008 (normativa comunitaria prevalente) b) Qualificazione nazionale presso il STC Normativa nazionale cogente, DM 14/01/2008 Impiego dei materiali e dei prodotti nelle opere Controllo dei materiali, secondo la normativa comunitaria Verifica dell idoneità all impiego dei prodotti nell opera, secondo la normativa nazionale cogente, DM 14/01/2008 Le norme armonizzate di prodotto, come EN 1090 ed EN15129, contengono richiami alle regole generali di progetto, e rimandano per esse all Eurocodice. Controllo della conformità dei prodotti alla norma EN di riferimento vs D.LL. Controlli di accettazione in cantiere I codici di calcolo nazionali sono prevalenti rispetto a quelli europei, e non sempre sono congruenti. Verifica dell idoneità all impiego nell opera, secondo le NTC
En 1090 Componenti strutturali in acciaio e in alluminio 11 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE 11.1 GENERALITÀ A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata il cui riferimento sia pubblicato su GUUE. Al termine del periodo di coesistenza il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in possesso della Marcatura CE, prevista dalla Direttiva 89/106/CEE Prodotti da costruzione (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499; B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la stessa ricada nel periodo di coesistenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norma armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE; 11.3 ACCIAIO 11.3.1 PRESCRIZIONI COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI ACCIAIO [... ] 11.3.1.7 Centri di trasformazione 11.3.4 ACCIAI PER STRUTTURE METALLICHE E PER STRUTTURE COMPOSTE 11.3.4.1 Generalità 11.3.4.2 Acciai laminati 11.3.4.3 Acciai per getti 11.3.4.4 Acciai per strutture saldate 11.3.4.5 Processo di saldature 11.3.4.6 Bulloni e chiodi 11.3.4.7 Connettori a piolo 11.3.4.8 Acciai inossidabili 11.3.4.9 Specifiche per acciai da carpenteria in zona sismica 11.3.4.10 Centri di trasformazione, nell ambito degli acciai da carpenteria non è stato sufficiente! 11.3.4.11 Procedure di controllo su acciai da carpenteria 11.3.4.11.1 in stab. di produzione 11.3.4.11.2 nei centri di trasformazione 11.3.4.11.3 in cantiere
En 1090 Componenti strutturali in acciaio e in alluminio Generalità Produzione Trasformazione 11.3 Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio 11.3.1.2 11.3.1.3 11.3.1.4 11.3.1.5 11.3.1.6 11.3.2 Acciaio per cemento armato 11.3.2.1 11.3.2.2 11.3.2.3 11.3.2.4 11.3.2.5 11.3.3. Acciaio per c.a. precompress o (Generalità) 11.3.4 Acciai per strutture metalliche e per strutture composte 11.3.4.1 Generalità.2 Acciai laminati.3 Acciai per getti.4 Acciai per strutture saldate Per l identificazione e qualificazione di elementi strutturali in acciaio realizzati in serie nelle officine di produzione di carpenteria metallica e nelle officine di produzione di elementi strutturali, si applica quanto specificato al punto.511.1, Processo caso A), di saldature in conformità alla norma europea armonizzata UNI EN 1090-1..6 Bulloni e chiodi.7 Connettori a piolo.8 Acciai inossidabili.9 Specifiche per acciai da carpenteria in zona sismica 11.3.1.7 11.3.2.6 Centri di trasformazion e 11.3.3.4 Centri di trasformazion e 11.3.4.10 Centri di trasformazione, nell ambito degli acciai da carpenteria Procedure di controllo 11.3.2.10 Procedure di controllo per acciaio da c.a. ordinario 11.3.3.5 Procedure di controllo 11.3.4.11 Procedure di controllo su acciai da carpenteria.1 in stab. di produzione.2 nei centri di trasformazione.3 in cantiere
Nell ambito degli acciai per carpenteria metallica, per i prodotti e/o componenti strutturali per cui non sia applicabile la marcatura CE, si definiscono -Centri di trasformazione En per carpenteria 1090 metallica: Componenti i centri di prelavorazione strutturali e le officine in acciaio di produzione e di in carpenteria alluminio metallica. I centri di trasformazione devono possedere tutti i requisiti di cui al 11.3.1.7 (salvo diversamente specificato al 11.3.4.11.2) -Centri di produzione di elementi seriali In particolare si definiscono: 11.3 11.3.2 11.3.3. 11.3.4 - centri di prelavorazione Prescrizioni o di servizio: quegli impianti Acciaio che per ricevono Acciaio dai produttori per di acciaio Acciai elementi per strutture base (prodotti metalliche lunghi e per e/o strutture piani) e realizzano elementi singoli prelavorati che vengono comuni successivamente a tutte le cemento utilizzati dalle officine c.a. di produzione composte di carpenteria metallica che realizzano, a loro volta, strutture complesse nell ambito delle tipologie costruzioni; di acciaio armato precompress - officine di produzione di carpenteria metallica: quegli impianti che o ricevono dai produttori di acciaio elementi base (prodotti lunghi e/o piani) ovvero dai centri di prelavorazione o di servizio elementi singoli prelavorati e realizzano, a seguito di una specifica ordinazione e su specifico progetto, strutture 11.3.2.1 (Generalità) 11.3.4.1 Generalità complesse destinate ad una singola ed identificata opera di costruzione; 11.3.2.2.2 Acciai laminati - centri di produzione di prodotti formati a freddo e lamiere grecate: tutti quegli impianti che ricevono dai produttori di acciaio nastri o lamiere e realizzano 11.3.2.3.3 Acciai per getti profilati formati a freddo, lamiere grecate e pannelli composti profilati, ivi compresi quelli saldati che pero non siano sottoposti a successive modifiche o 11.3.2.4.4 Acciai per strutture saldate trattamenti termici. Per quanto riguarda i materiali soggetti a lavorazione, puo farsi utile riferimento, oltre alle norme citate nel precedente 11.3.4.1, 11.3.2.5.5 Processo di saldature anche alle norme UNI EN 10346, UNI EN 10628 ed UNI EN 10149 (parti 1, 2 e 3)..6 Bulloni e chiodi EN 1090-4 (2016- - le officine per la produzione di bulloni e chiodi: tutti quegli impianti che ricevono dai produttori di acciaio prodotti base e realizzano.7 Connettori a piolo elementi di cui al punto 11.3.4.6. 2017?).8 Acciai inossidabili - le officine di produzione di elementi strutturali in serie: tutti quegli impianti che ricevono dai produttori di acciaio prodotti base qualificati.9 Specifiche per acciai da e realizzano elementi strutturali in serie per l impiego nelle costruzioni non ricadenti nelle precedenti categorie carpenteria in zona sismica Trasformazione 11.3.1.2 11.3.1.3 11.3.1.4 11.3.1.5 11.3.1.6 11.3.1.7 11.3.2.6 Centri di trasformazion e 11.3.3.4 Centri di trasformazion e 11.3.4.10 Centri di trasformazione, nell ambito degli acciai da carpenteria Procedure di controllo 11.3.2.10 Procedure di controllo per acciaio da c.a. ordinario 11.3.3.5 Procedure di controllo 11.3.4.11 Procedure di controllo su acciai da carpenteria.1 in stab. di produzione.2 nei centri di trasformazione.3 in cantiere
En 1090 Componenti strutturali in acciaio e in alluminio Generalità Produzione Trasformazione 11.3 Prescrizioni comuni a tutte le tipologie di acciaio 11.3.1.2 11.3.1.3 11.3.1.4 11.3.1.5 11.3.1.6 11.3.2 Acciaio per cemento armato 11.3.2.1 11.3.2.2 11.3.2.3 11.3.2.4 11.3.2.5 11.3.1.7 11.3.2.6 Centri di trasformazion e 11.3.3. Acciaio per c.a. precompress o (Generalità) 11.3.4 Acciai per strutture metalliche e per strutture composte 11.3.4.1 Generalità.2 Acciai laminati.3 Acciai per getti.4 Acciai per strutture saldate.5 Processo di saldature.6 Bulloni e chiodi.7 Connettori a piolo.8 Acciai inossidabili.9 Specifiche per acciai da carpenteria in zona sismica 11.3.3.4 Le procedure 11.3.4.10 di cui ai seguenti 11.3.4.11.2.1, 11.3.4.11.2.2, Centri di 11.3.4.11.2.3 Centri di trasformazione, e 11.3.4.11.3.4 si applicano soltanto ai prodotti trasformazionper cui nell ambito sia applicabile degli acciai il da punto carpenteria B di cui al 11.1 e Procedure di controllo 11.3.2.10 Procedure di controllo per acciaio da c.a. ordinario 11.3.3.5 Procedure di controllo 11.3.4.11 Procedure di controllo su acciai da carpenteria.1 in stab. di produzione.2 nei centri di trasformazione.3 in cantiere
En 15129 Dispositivi antisismici Generalità prove di accettazione sui materiali Prove di qualificazione sui dispositivi Prove di accettazione sui dispositivi Generali specifiche Generali Specifiche Generali specifiche 11.9.4 dispositivi a comportamento lineare 11.9.4.1 11.9.4.2 119.4.3 11.9.5 Dispositivi a comportamento non lineare 11.9.5.1 11.9.5.2 11.9.5.3 11.9.6 Dispositivi a comportamento viscoso 11.9 11.9.6.1 11.9.6.2 11.9.6.3 11.9.7 Isolatori elastomerici 11.9.8 Isolatori a scorrimento Dispositivi antisismici 11.9.1 Tipologie di dispositivi 11.9.7.1 11.9.8.1 11.9.2 Procedure di qualificazi one 11.9.7.2 11.9.8.2 11.9.3 Procedur e di accettazi one 11.9.7.3 11.9.8.3 11.9.9 Dispositivi a vincolo rigido del tipo a fusibile 11.9.10 Dispositivi dinamici di vincolo provvisorio 11.9.9.1 11.9.9.3 11.9.9.4 11.9.10.1 11.9.10.2 11.9.10.3 IDENTIFICAZIONE + QUALIFICAZIONE ACCETTAZIONE Compiti del Produttore Compiti del Direttore dei Lavori 15
En 15129 Dispositivi antisismici Generalità prove di accettazione sui materiali Prove di qualificazione sui dispositivi Prove di accettazione sui dispositivi Generali specifiche Generali Specifiche Generali specifiche 11.9.4 dispositivi a comportamento lineare 11.9.4.1 11.9.4.2 119.4.3 11.9.5 Dispositivi a comportamento non lineare 11.9.6 Dispositivi a comportamento viscoso 11.9.7 Isolatori elastomerici 11.9.8 Isolatori a scorrimento 11.9.9 Dispositivi a vincolo rigido del tipo a fusibile 11.9.10 Dispositivi dinamici di vincolo provvisorio CAP.7 Progettazio ne per azioni sismiche 1.9 Dispositivi antisismici 11.9.1 Tipologie di dispositivi 11.9.5.1 11.9.5.2 11.9.5.3 11.9.6.1 11.9.6.2 11.9.6.3 11.9.2 11.9.3 11.9.7.1 Procedure Procedur 11.9.7.2 di e di 11.9.7.3 11.9.8.1 qualificazi one 11.9.8.2 accettazi one 11.9.8.3 11.9.9.1 11.9.9.2 11.9.9.3 11.9.10.1 11.9.10.2 11.9.10.3 Elementi di incongruenza tra legislazione nazionale e comunitaria competenti sullo stesso prodotto Stati Limite di riferimento per le verifiche dei dispositivi Procedure regolate dalla EN 15129 Nell ambito del controllo di produzione in fabbrica 1.Laboratori autorizzati all esecuzione delle prove 2.Modalità di prova e quantità da sottoporre a prova 16
En 15129 Dispositivi antisismici ESEMPI: 11.9.3 Procedure di accettazione Per i dispositivi rientranti nel campo di applicazione della norma europea armonizzata UNI EN 15129, le metodologie per le prove di accettazione ed i relativi criteri di valutazione, ove non diversamente specificato nel seguito, sono quelli indicati, per ciascun tipo di dispositivo, nella suddetta norma europea armonizzata con riferimento alle prove di Controllo di Produzione in Fabbrica (Factory Production Control tests). Il numero dei dispositivi da sottoporre a prove di accettazione è di seguito specificato per ciascun tipo di dispositivo. 10% vs 20% 11.9.8. ISOLATORI A SCORRIMENTO Gli isolatori a scorrimento devono essere in grado di sopportare, sotto spostamento massimo impresso pari a d2, almeno 5 cicli di carico e scarico. [.] Detto ddc lo spostamento massimo di progetto del centro di rigidezza del sistema d isolamento, corrispondente allo SLC, qualora l incremento della forza nel sistema di isolamento per spostamenti tra 0,5 ddc e ddc sia inferiore all 1,25% del peso totale della sovrastruttura, gli isolatori a scorrimento debbono essere in grado di garantire la loro funzione di appoggio fino a spostamenti pari ad 1,25 d2. Incongruenza tra il paragrafo (solo descrittivo e non riguardante le prove in cantiere) con la norma EN, che applicativamente implica diverse progettazioni per lo stesso prodotto. Disorientamento ed imbarazzo sia per il fabbricante che per l utilizzatore
En 15129 Dispositivi antisismici 11.9.8.1 (ISOLATORI A SCORRIMENTO) PROVE DI ACCETTAZIONE SUI DISPOSITIVI Le prove di accettazione, devono essere effettuate su almeno il 20% dei dispositivi, comunque non meno di 4 e non più del numero di dispositivi da mettere in opera. Qualora gli isolatori fossero dotati di elementi o meccanismi supplementari atti a migliorarne le prestazioni sismiche, su almeno un dispositivo completo di tali parti supplementari verrà anche condotta una prova quasi statica, imponendo almeno 5 cicli completi di deformazioni alternate, con ampiezza massima pari a ± d2. Il dispositivo non potrà essere utilizzato nella costruzione, a meno che il suo perfetto funzionamento non sia ripristinabile con la sostituzione degli elementi base. Il secondo capoverso fa riferimento ai dispositivi combinati e non agli isolatori a scorrimento. Dell incongruenza il professionista può trovare evidenza nella norma EN15129 stessa. Modello basato sul rinvio puntuale e sistematico alla norma tecnica privata, induce a Criticità di modello (vedi EN 1090) Criticità di merito (vedi EN 15129)
CONCLUSIONI Quali implicazioni per fabbricanti ed utilizzatori VS Legislazione UE VS Legislazione ITA Per il FABBRICANTE Obbligo di fabbricare prodotti in conformità alla normativa hen Obbligo di fabbricare prodotti qualificati e conformi anche ai criteri di impiego delle NTC Eliminare qualsiasi conflittualità Per l UTILIZZATORE Obbligo di utilizzare solo prodotti conformi alle hen Obbligo di utilizzare i prodotti conformemente alle prescrizioni delle NTC 1. Cambiare il modello di regolamentazione 2. Studiare un sistema diverso di rinvio alla normativa
Prospettive per il modello di regolamentazione del settore Cons.Sup.LL.PP STC Ha mansioni di: consulenza tecnica al legislatore Vigilanza del mercato Associazioni Partecipano alle attività normative Dialogano con tutti gli operatori e gli stakeholder Imprese / industria Devono applicare le specificazioni tecniche armonizzate Professionisti Devono applicare e rispettare entrambe le legislazioni (ITA e UE)
LINEE GUIDA DELLE ASSOCIAZIONI 1. Rivolte ai professionisti, per - Delineare la cornice normativa complessiva che deve essere rispettata - Fornire loro le indicazioni su come operare adempiendo ai propri obblighi, nel rispetto sia della normativa di prodotto che di quella relativa alle opere - Fornire suggerimenti ed indicazioni per un interpretazione condivisa, da professionista e produttore, dell attuale quadro normativo, che tuteli entrambi rispetto ai rispettivi obblighi di legge - Diventare oggetto e documento di base per l attivazione di una serie di giornate di formazione sul territorio, presso ordini professionali di ingegneri ed architetti 2. Rivolte alla Pubblica Amministrazione - allineare la disciplina nazionale e quella comunitaria - garantire uniformità di contenuti tra Testo Normativo nazionale e norma armonizzata europea - condividere una interpretazione comune della disciplina di settore che consenta l applicazione congiunta delle disposizioni nazionali ed europee - impostare una base di riferimento comune per l aggiornamento dei capitolati