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PROPOSTE PER FRONTEGGIARE IL COMPLESSO DEL DISSECCAMENTO RAPIDO DELL OLIVO (CoDiRO) NEL TERRITORIO DELLA REGIONE PUGLIA PREMESSA A seguito dell emanazione del PIANO DEGLI INTERVENTI art. 1 c. 4 dell OCDPC 225/2015 pubblicato in data 16 marzo 2015 dal Commissario Delegato Dr. Giuseppe Silletti, FederBio in qualità di organizzazione interprofessionale del settore biologico ha ritenuto necessario attivarsi per tutelare gli interessi delle imprese biologiche del territorio interessato e per dare un contributo fattivo alle Autorità competenti per la definizione degli interventi necessari per fronteggiare l emergenza in linea con il Piano sopra citato. Il gruppo di lavoro costituito da FederBio ha coinvolto esperti indicati dalle organizzazioni dei produttori agricoli, dagli organismi di certificazione autorizzati, dall Associazione dei produttori di mezzi tecnici biologici e dall Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari ed è così composto: Pino Mele, Antonello Russo, Carlo Bazzocchi (UPBio); Massimo Benuzzi (IBMA Italia); Alessandro D Elia, Giampaolo Giaracuni, Nicola Lamascese, Matteo Manna, Marino Morrone (Sezione Soci Organismi di Certificazione FederBio); Jenny Calabrese, Vincenzo Verrastro (IAMB). 1 Si considera quanto segue: il Piano citato al capitolo 4. PIANO DEGLI INTERVENTI punto A.3 - Trattamento fitosanitario per il controllo dei vettori adulti in oliveti e frutteti sottopunto A.3.1 - Periodo primaverile-estivo recita: Vanno eseguiti almeno 2 interventi fitosanitari con formulati insetticidi registrati per la coltura interessata così come riportato nelle Norme eco-sostenibili per la difesa delle colture della Regione Puglia; le Norme eco-sostenibili per la difesa delle colture della Regione Puglia in relazione alle aziende condotte con il metodo biologico (e pertanto anche in quelle eco-sostenibili) nelle Norme comuni di coltura al punto 5, prodotti autorizzati in agricoltura biologica, recita: Possono essere utilizzate tutte le sostanze attive previste ai sensi dei Reg. CE 834/07 e 889/08 e s.m. e i., a condizione che siano regolarmente registrati in Italia, con eccezione per quanto si riferisce ai formulati classificati come T e T+ che potranno essere utilizzati solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche di coltura ;

allo stato attuale non esistono sostanze attive regolarmente autorizzate e registrate in Italia consentite in agricoltura biologica e in agricoltura integrata contro il vettore Philaenus spumarius L. (Sputacchina) e tantomeno contro la Xylella fastidiosa e, pertanto, occorrerà autorizzarne alcune, in deroga alle vigenti normative in materia di difesa delle colture agricole; sono disponibili e facilmente reperibili sul mercato sostanze attive regolarmente registrate dalle Autorità competenti ed autorizzate in regime di agricoltura biologica (e pertanto anche negli altri metodi ecosostenibili, ovvero metodo integrato obbligatorio e volontario), certamente efficaci anche per il controllo del vettore e di altre fitopatie che contribuiscono a peggiorare lo stato di salute degli olivi; da elaborazioni IAMB su dati del sistema BioBank della Regione Puglia si stima che al 31 marzo 2015 la SAU delle aziende olivicole biologiche delle province di Lecce e Brindisi rappresenti circa il 16% del totale regionale con la seguente distribuzione: Provincia di Lecce 860 aziende con circa 15.199 Ha, Provincia di Brindisi 700 aziende con 9.785 Ha; le condizioni generali delle aziende olivicole dell area, numerose e di piccole dimensioni e la loro contiguità con altre produzioni agricole (nonché con insediamenti abitativi e luoghi turistici) aumentano i rischi di deriva dei prodotti fitosanitari da utilizzare per la difesa degli oliveti; il ritrovamento di sostanze non ammesse per la difesa, soprattutto in regime di agricoltura biologica ma anche in agricoltura eco-sostenibile, causerebbe danni gravissimi, non solo economici, alle numerose aziende biologiche (e non) che commercializzano il proprio prodotto certificato (si ritiene utile specificare che l eventualità d interventi con sostanze attive non presenti nel Reg. CE 889/2008 in caso di lotta obbligatoria è prevista dall articolo 36 comma 4 del medesimo regolamento e pertanto non è rilevabile nessuna inadempienza dell operatore rispetto al metodo biologico - ai sensi dei Reg. 834/07 e 889/08 e s.m. e i. - tale da incorrere in sospensioni o riduzioni dei premi del PSR regionale); si ritengono assolutamente utili e necessarie tutte quelle azioni e tecniche agronomiche preventive e curative, che non adottano e/o riducono l uso di insetticidi o fungicidi e l estirpazione delle piante di olivo o ospiti dell insetto vettore infette dalla Xylella fastidiosa di non particolare pregio storico-culturale; per le piante di particolare pregio, storico o monumentale destinate alla estirpazione poiché dalle analisi risultate infette si potrebbe prevedere come misura alternativa obbligatoria, l isolamento delle stesse con reti anti-insetto; quanto dichiarato dal Commissario Delegato Dr. Giuseppe Silletti alla COMMISSIONE AGRICOLTURA, nell Audizione sull emergenza Xylella del 18 marzo scorso, soprattutto in merito all uso dei diserbanti/disseccanti; 2

alcune fonti scientifiche (vedi documento del Servizio Fitosanitario Regionale della Regione Toscana oppure dell Ufficio Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia) segnalano che oltre alla Xylella esistono altri patogeni (miceti lignicoli vascolari, rodilegno giallo Zeuzera pyrina), che contribuiscono al Complesso del Disseccamento Rapido dell Olivo (CoDiRO) e in tal senso si è già pronunciata anche l EFSA. Tutto ciò premesso e considerato, si chiede di autorizzare l uso di tutte le s.a. previste dalla normativa unionale di agricoltura biologica (Regg. CE 834/07 e 889/08 e s.m. e i.) per il contenimento del vettore specifico del batterio sull olivo e sulle altre specie ospiti del vettore. 3 Visti i rischi e le considerazioni in premessa si chiede anche di valutare l ipotesi di applicare le tecniche, le sostanze e ogni altro mezzo tecnico conformi alle normative unionali, nazionali e regionali in materia di agricoltura biologica, anche nelle aziende non biologiche presenti nell area interessata dall obbligo di lotta e nelle aree dei parchi e delle riserve. Si riportano quindi di seguito quelle che, allo stato dell arte, risultano essere le attività utili al contenimento del vettore Philaenus spumarius L. (Sputacchina) e del batterio Xylella fastidiosa attuabili con mezzi e tecniche consentite in agricoltura biologica, ai sensi dei Regg. CE 834/07 e 889/08 e s.m. e i., riservandoci la possibilità di integrarle con altre sostanze attive, prodotti e/o tecniche, sempre consentite in regime biologico. Il primo criterio guida nella preparazione della lista che segue, è stato quello di consentire appieno il rispetto del metodo di produzione biologico sia nelle aziende con superfici olivicole coinvolte direttamente nella problematica che nelle altre, a rischio deriva. Nel caso si adottino le nostre proposte non è necessario (e pertanto non sarà il caso), che le aziende interessate escano, seppur temporaneamente dal sistema di certificazione biologico (art. 36 comma 4 del Reg. CE 889/2008). Il secondo criterio si è basato sulla necessità di controllare il vettore nei momenti chiave del suo sviluppo, che sono indipendenti dal regime di produzione dell oliveto, biologico o con altra metodologia eco-sostenibile. Il terzo criterio cogente è stato quello di indicare azioni la cui efficacia possa essere facilmente monitorata, al fine di raccogliere, già in questo primo anno di attuazione, informazioni di campo utili a meglio indirizzare le azioni di contenimento del batterio e del vettore negli anni a venire. In ogni caso molte aziende a conduzione biologica, appartenenti al sistema rappresentato dalla federazione, si sono già dette disponibili ad effettuare eventuali sperimentazioni di campo con prodotti e tecniche ammessi in biologico.

Si specifica che l elenco delle azioni proposte non rispecchia un ordine di importanza in quanto si ritiene che tutte le azioni indicate concorrano in maniera diversa, ma sinergica e contemporanea al raggiungimento del risultato, in coerenza con l approccio interdisciplinare tipico del metodo biologico. Primo elenco di mezzi tecnici ed azioni di controllo del Philaenus spumarius L. (Sputacchina) e vettore della Xylella fastidiosa proposte per il 2015: 4 barriere meccaniche: fasce collanti, tessuto non tessuto; reti antiinsetto; barriera fisica su polloni o piante adulte: caolino, silicato di sodio; controllo meccanico contro gli stadi giovanili dei vettori, delle superfici a oliveto (lavorazione del terreno, possibilmente conservativa della sostanza organica, sfalcio e trinciatura dell erba sono sufficientemente efficaci per l abbattimento dell insetto vettore); impiego di prodotti rameici; impiego di propoli e altri corroboranti; piretro (insetticida per il controllo del vettore sia su olivo che sulle piante ospiti del vettore); distribuzioni di zolfo ventilato contro stadi giovanili; preparati biodinamici; distribuzioni di repellenti; piante trappola da trattare con piretro, contro adulti in fase di aggregazione pre-riproduttiva in campo; protezione dell'albero di ulivo da altri patogeni e rinvigorimento della pianta attraverso corrette potature, spollonature e corretta gestione della fertilità del suolo, adottando tecniche migliorative e conservative della sostanza organica; segnalazione delle piante sintomatiche all autorità competente per la verifica dell eventuale infezione in atto. Si auspica, per quanto esposto, che la Regione Puglia faccia propria la proposta di cui al presente documento, così da evitare il rischio di dover risarcire gli operatori biologici (e non solo), costretti a declassare le proprie olive biologiche a causa di trattamenti obbligatori e/o contaminazioni da deriva di s.a. non previste ai sensi dei Reg. CE 834/07 e 889/08 e s.m. e i. Si ipotizza, infatti, che a causa del Piano di lotta obbligatoria previsto, qualora non sia autorizzato il solo uso di insetticidi ammessi in agricoltura biologica, le province interessate potranno subire nel periodo idoneo ai trattamenti insetticidi un moltiplicarsi di interventi con sostanze attive non ammesse in biologico che in situazioni normali non erano pensabili. Questo probabilmente aumenterà il rischio di contaminazioni con sostanze attive non ammesse in biologico per deriva dai

campi vicini, problema non certo limitato alla sola coltura dell olivo, ma a tutte quelle biologiche presenti nel territorio interessato da interventi di lotta obbligatori con s.a. non ammesse dalla normativa vigente per l agricoltura biologica. In tali casi gli Organismi di Certificazione interverranno effettuando analisi di controllo per valutare la reale origine della contaminazione e, in caso di conferma dell avvenuta contaminazione, provvederanno, alla Soppressione delle indicazioni di biologicità delle olive contaminate da sostanze attive non ammesse in biologico. Gli Organismi di Certificazione valuteranno, se del caso, il ritorno in conversione degli appezzamenti coinvolti sulla base dell accidentalità e della inevitabilità tecnica determinata dalle azioni straordinarie ed eccezionali richieste dal Piano di lotta obbligatoria. 5 Bologna, 14/04/2015