Schema di Regolamento



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Università degli Studi di Roma La Sapienza Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione MASTER DI II LIVELLO in Federalismo fiscale e sussidiarietà Schema di Regolamento Articolo 1 - Introduzione L Università degli Studi di Roma La Sapienza, in attuazione di quanto previsto dall art.3 del Regolamento per l istituzione, attivazione e gestione dei Master Universitari, dei corsi di alta formazione e di formazione (di seguito: Regolamento Generale Master) e ai sensi dell art. 3 comma 9 e dell art. 7, comma 4 del Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2004 n. 270, promuove corsi istituzionali di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente, anche in collaborazione con altre Università, Enti e soggetti pubblici e privati, alla conclusione dei quali sono rilasciati i titoli di Master universitario di I e II livello. Tali corsi integrano l offerta didattica dell Università e sono registrati nell apposita banca dati promossa dal MIUR attraverso il CINECA. Articolo 2 - Istituzione del corso Master Il Master universitario di II livello, in Federalismo fiscale e sussidiarietà è proposto dal Dipartimento di Teoria dello Stato della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione dell Università degli Studi di Roma La Sapienza. La proposta d istituzione del Master è stata approvata dal Consiglio di Dipartimento di Teoria dello Stato del 24 gennaio 2011 e dal Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione del 27 gennaio 2011. Il Master ha autonomia didattica, scientifica, organizzativa e non comporta alcun onere aggiuntivo per l Università. La struttura universitaria che assume la gestione contabile è il Dipartimento di Teoria dello Stato. Articolo 3 - Finalità del Master L obiettivo del Master è di fornire un alta formazione in materia di federalismo fiscale e applicazione del principio di sussidiarietà ex artt. 119 e 118 della Costituzione, alla luce delle significative innovazioni che si riscontrano nel processo normativo di attuazione della Costituzione con riguardo all autonomia delle Regioni e della definizione delle funzioni fondamentali degli enti locali contenute sia nella proposta di Carta delle autonomie che nei decreti-legislativi di attuazione della legge n. 42 del 2009, oltre che nell applicazione del principio di sussidiarietà divenuto, nella sua applicazione istituzionale e sociale, vera chiave di volta dei 1

governi multilivello. Il corso esaminerà anche alcuni modelli di federalismo fiscale di esperienze straniere, in particolare europee, al fine di considerare le best practices applicabili al caso italiano. Il corso di Master è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della gestione giuridica e economica dell autonomia amministrativa e finanziaria degli enti territoriali (Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni e altri enti locali). I soggetti destinatari della formazione potranno vantare un adeguata, aggiornata e specifica preparazione potenzialmente spendibile in ruoli di direzione e responsabilità nella pubblica amministrazione locale, regionale, statale e comunitaria nonché nei soggetti privati (anche associativi) operanti con la P.A. nel settore del federalismo fiscale e dell organizzazione e esercizio delle funzioni amministrative. Per lo svolgimento dei corsi e per l organizzazione delle attività formative, il Master si avvale: a) delle competenze didattiche e scientifiche, nei campi di base ed applicativi delle discipline inerenti gli obiettivi del Master, presenti nella Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione dell Università degli Studi di Roma La Sapienza e, in particolare, di quelle del Dipartimento di Teoria dello Stato, anche alla luce dell attività posta in essere dall area didattica 2 in Scienze dell amministrazione; b) degli specifici apporti di esperti ed operatori di provata e documentata esperienza che svolgono la loro attività in strutture di ricerca pubbliche e private, e negli organismi incaricati dello studio di tematiche connesse a quelle affrontate nel Master, come la Sspa, la Sspal, la Ssai, la Corte dei Conti, il Comune di Roma, la Provincia di Roma, la Regione Lazio e le altre Regioni, l Issirfa-Cnr, l Osservatorio sui processi di governo e sul federalismo, il Forum of Federations, sulla base di appositi accordi in corso di definizione. Articolo 4 - Attivazione del Master Ai sensi dell art. 4 del Regolamento Generale Master, il Master viene attivato annualmente attraverso l inserimento dello stesso all interno dell Offerta Formativa della Facoltà a cui segue l emanazione del Bando a cura del Direttore, sentito il Consiglio Didattico Scientifico. Il Bando verrà, dopo la necessaria istruttoria, sottoposto alla firma del Rettore. Il Master si attiva attraverso la pubblicazione del bando, secondo il calendario fissato all inizio dell anno accademico di riferimento. Ai sensi dell art. 5 del Regolamento Generale Master, il bando di concorso per l ammissione al Master deve almeno contenere: la denominazione il livello gli obiettivi formativi la durata il numero minimo di studenti iscritti necessari allo svolgimento del Master il numero massimo di studenti ammissibili se è consentita la frequenza di studenti uditori ai quali, al termine del corso, il Direttore del Master rilascerà solo un Attestato di frequenza; i termini e le modalità per la partecipazione alla prova di accesso; la sede o le sedi di svolgimento del Master la data e le modalità di svolgimento della prova di ammissione; i titoli di studio riconosciuti idonei per l ammissione 2

l indicazione degli eventuali titoli valutabili il termine per la presentazione delle domande e le date delle prove di selezione; i documenti da allegare alla domanda di ammissione gli argomenti sui quali vertono le prove di selezione l ammontare e le modalità di pagamento della quota di iscrizione il numero delle borse di studio, se previste, e le modalità per il loro ottenimento la presenza di eventuali finanziamenti da Enti esterni pubblici o privati il numero dei crediti complessivi e eventualmente di quelli assegnati a ciascuna attività formativa le modalità di svolgimento dell attività formativa e le caratteristiche delle verifiche di profitto intermedie e della prova finale. Ai sensi dell art. 5 comma 3 del Regolamento Generale Master i contenuti del bando non possono essere difformi da quanto previsto dal presente regolamento. 4.1 - Durata del Master e relativa attivazione Il percorso formativo ha durata annuale. L attivazione del corso per ogni anno accademico avviene attraverso l inserimento nell offerta formativa della Facoltà e dell Università, preceduta da conforme delibera del Consiglio di Dipartimento di Teoria dello Stato e del Consiglio della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione su proposta del Direttore del Master sentito il Consiglio Didattico Scientifico. Articolo 5 - Requisiti per l ammissione Il Master è rivolto a laureati e professionisti in possesso dei titoli appartenenti alle seguenti classi di laurea: 31 + 22/S (Scienze Giuridiche Giurisprudenza); LMG/01 (Giurisprudenza); 49/S (Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali); 89/S (Sociologia); LM-88 Sociologia e ricerca sociale; 60/S; LM-52 (Relazioni internazionali); 70/S; LM62 (Scienze della Politica); 71/S; LM63 (Scienze delle pubbliche amministrazioni); 84/S; LM77 (Scienze economico-aziendali); 88/S; LM 81 (Scienze per la cooperazione e lo sviluppo); 92/S (Statistica per la ricerca sperimentale); LM 82 Scienze statistiche; ogni altro titolo riconosciuto equipollente a quelli indicati secondo le norme ministeriali. Possono accedere al Master studenti in possesso di titoli accademici rilasciati da Università straniere, preventivamente riconosciuti equipollenti dal Consiglio Didattico Scientifico del Master al solo fine dell ammissione al corso e/o nell'ambito di accordi inter-universitari di cooperazione e mobilità. 5.1 - Numero degli ammessi Il Master è a numero chiuso. E destinato ad un numero massimo di 30 studenti. Tale numero è sostenibile perché il corpo docente sarà composto principalmente da docenti di ruolo presso il Dipartimento di Teoria dello Stato e le attività del master si svolgeranno nelle strutture dello stesso Dipartimento o in altra sede comunque dell Università La Sapienza oltre che nelle sedi dei soggetti ospitanti stage e tirocini dei corsisti. Il corso sarà attivato solo al raggiungimento della quota minima di iscritti. Il numero degli studenti ammissibili è fissato ogni anno accademico dal Direttore del Master sentito il Consiglio Didattico Scientifico. 3

5.2 - Selezione per l ammissione L ammissione al Master avviene previa selezione per titoli ed esami. La prova verterà sulle seguenti materie/argomenti: nozioni istituzionali del funzionamento del sistema delle autonomie territoriali in Itali: Regione, Province e Comuni, nonché connessioni con l Unione europea. La procedura di selezione è definita in dettaglio dal Consiglio Didattico Scientifico e gestita da una apposita Commissione, nominata dal Consiglio Didattico Scientifico. Gli studenti saranno selezionati sulla base del curriculum di studi e del possesso dei requisiti di conoscenza del sistema delle autonomie territoriali in Italia. Non possono essere ammessi candidati privi dei titoli di livello correlato al livello del Master; per i candidati in possesso di titoli conseguiti all estero deve essere dichiarata l equipollenza ai soli fini dell iscrizione al Master. I requisiti di accesso devono essere posseduti all atto della scadenza della domanda e la Dichiarazione di Valore dei titoli conseguiti all estero deve essere obbligatoriamente allegata alla domanda di ammissione. La Commissione di selezione stila la graduatoria di merito sulla base di criteri prestabiliti. Sono ammessi alla frequenza gli studenti iscritti nella graduatoria di merito entro il numero deliberato per ogni anno accademico dagli organi del Master. 5.3 - Procedure di accesso e modalità di iscrizione al Master Il corso di Master è a numero chiuso e tutti coloro che desiderano accedere al Master troveranno esaurienti indicazioni nell apposito bando, di cui dovranno seguire le procedure previa registrazione a Infostud. Al Master si accede mediante partecipazione alla prova di accesso. Le domande di ammissione vengono esaminate dalla Commissione del Master sulla base delle disposizioni previste dall art. 5.2 del presente Regolamento. L iscrizione ad un corso di Master è incompatibile con qualunque iscrizione ad un altro corso di studio, fatta eccezione per i Corsi di Formazione e per i Corsi di Alta Formazione universitaria. L immatricolazione si perfeziona con il pagamento della quota d iscrizione secondo le modalità e le scadenze riportate nel bando. Il Consiglio Didattico Scientifico ha la facoltà di bandire borse di studio; i criteri di attribuzione saranno riportati nel bando. Qualora Enti e Società Pubbliche e/o private mettano a disposizione degli studenti ammessi al Master borse di studio o finanziamenti per il pagamento delle quote di iscrizione, devono procedere al versamento dei relativi importi agli interessati. In casi eccezionali, preventivamente autorizzati dalla Ragioneria dell Università, è possibile accettare da detti soggetti pagamenti delle quote d iscrizione in nome e per conto degli studenti a mezzo dell istituto bancario cassiere, specificando nella causale del bonifico il codice del corso di studio e il numero di matricola del beneficiario. La frequenza alle attività didattiche del corso è obbligatoria con un vincolo di frequenza minimo, pari al 75% del monte ore complessivo delle lezioni. In caso di mancata frequenza, di scarso profitto o di comportamenti comunque censurabili, il Consiglio Didattico Scientifico del Master può decidere la sospensione, l esclusione del partecipante e l interruzione dell erogazione dell eventuale borsa di studio. In tali casi le quote di iscrizione versate non sono rimborsabili. 4

Lo studente iscritto al corso di Master è inserito nell anagrafe nazionale degli studenti. Articolo 6 Progetto generale di articolazione delle attività formative Il corso di Master ha durata annuale con un impegno didattico di 1500 ore complessive, di cui almeno 300 ore sono riservate a lezioni di didattica frontale e 250 ore sono destinate all attività di ricerca, elaborazione e discussione della prova finale. Inoltre, ai sensi dell art. 2 del Regolamento Generale Master il corso in questione comprende anche le seguenti attività formative: esercitazioni e verifiche intermedie, stage, convegni e seminari. L insieme delle attività previste consentono allo studente di dedicare allo studio un numero di ore non inferiore a 750 distribuite nel corso dell anno. Ogni credito formativo universitario corrisponde a 25 ore di studio ripartite in attività di didattica frontale, di studio individuale, esercitazioni, convegni e stage. Non è consentito attribuire crediti formativi in automatico alle sole ore di studio individuale. All insieme delle suddette attività corrisponde l acquisizione da parte degli iscritti di 60 crediti formativi universitari oltre ai crediti già acquisiti per il corso di studio necessario per l accesso al Master. La didattica annuale del Master è articolata in moduli, prevedendo argomenti in linea con finalità atte a sviluppare specifici profili professionali tenendo conto della loro costante evoluzione. Ogni modulo è composto di didattica frontale, studio individuale ed esercitazioni. A conclusione di ciascuno o più moduli, in base alle esigenze didattiche, si svolgeranno verifiche intermedie mediante prova scritta per valutare il grado di apprendimento raggiunto dallo studente. Si riportano di seguito il numero di crediti assegnati a ciascuna attività formativa ed alla prova finale: ATTIVITA FORMATIVE ATTIVITA DIDATTICA Modulo 1- : Tributi e entrate delle Regioni e degli enti locali. Tributi propri: caratteri e condizioni. Costi e fabbisogni standard e funzioni fondamentali e non. Le bozze di d.lgs. in attuazione della legge n. 42/2009. L impiego dei derivati nelle amministrazioni locali (profilo economico e giuridico). Federalismo fiscale municipale. Trasferimenti diretti e federalismo fiscale. Perequazione e interventi speciali. Modelli di diritto straniero. Modulo 2- Federalismo patrimoniale e demaniale. L art 19 della legge n. 42 del 2009 e il D. lgs. n. 85 del 20. Gli strumenti di valorizzazione del patrimonio statale. CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI 5

Le liste dei beni alienabili e le domande di valorizzazione. Il conferimento e l alienazione del bene: gli effetti sul bilancio dell ente. I beni demaniali oggetto di conferimento: in particolare beni marittimi, fluviali e le miniere. Regime dei beni sottratti a conferimento e Agenzia del demanio. La dismissione del patrimonio della difesa e la valorizzazione dei beni culturali. Modulo 3 - L esercizio delle funzioni amministrative. Le funzioni fondamentali: definizione, organizzazione e esercizio. L esercizio associato delle funzioni (legge n. 122 del 20). Ambiti ottimali per l esercizio delle funzioni. Le ordinanze sindacali. I poteri speciali, la protezione civile e i commissari. Modifica degli statuti comunali in ragione delle novità legislative. Ruolo dell ente nelle società di servizio pubblico (profilo funzionale) e abolizione degli ambiti ottimali (legge n. 42 del 20 e legge 191 del 2009). Il principio di sussidiarietà a livello regionale e sub-regionale. Modulo 4: I rapporti tra la Corte dei Conti e gli enti territoriali. Il sistema dei controlli e la più recente giurisprudenza. I controlli collaborativi. L impiego dei derivati nell amministrazione locale (profilo giuridico). Il patto di stabilità e la sua regionalizzazione. La responsabilità degli enti locali e le società di servizio pubblico. Modulo 5: Sussidiarietà orizzontale, solidarietà e terzo settore. Welfare e terzo settore. Il ruolo del privato sociale. Modelli di erogazione dei servizi e non profit. Fondazioni. Camere di commercio. PROVA FINALE TOTALE 60 Il Consiglio Didattico Scientifico definisce l offerta didattica di ogni anno accademico, in conformità con le indicazioni precedenti e tenendo conto delle esigenze del mercato del lavoro. Le attività formative inizieranno entro e non oltre il 1 febbraio di ogni anno accademico. 6.1 Modalità e tempi di svolgimento della prova finale Al termine del corso è prevista una prova finale per il conseguimento del titolo. La prova finale consiste nella redazione e discussione di un elaborato. Per essere ammesso a sostenere la prova finale, lo studente deve aver acquisito il numero di crediti necessari e deve essere in regola con il pagamento della quota di iscrizione e della tassa per l esame finale. Il Consiglio Didattico Scientifico del Master nomina un apposita Commissione Giudicatrice per la prova finale costituita da almeno sette membri, con maggioranza dei componenti rappresentata da professori di ruolo e ricercatori dell Università degli Studi di Roma La Sapienza. 6

L elaborato finale viene presentato e discusso di fronte alla Commissione giudicatrice per la prova finale che esprime la votazione in centodecimi e può, all unanimità, concedere al candidato il massimo dei voti con lode. Il voto minimo per il superamento della prova è sessantasei centodecimi. Il diploma Master è rilasciato dall Università degli Studi di Roma La Sapienza, solo dopo il controllo della regolarità della posizione dello studente. Articolo 7 - Sede di svolgimento del Master La sede di svolgimento del Master è situata presso il Dipartimento di Teoria dello Stato e le strutture dell Università La Sapienza sede di Piazzala Aldo Moro, nonché presso le sedi delle amministrazioni con le quali saranno sottoscritti accordi di collaborazione per stage e tirocini (Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Regione Lazio, provincia di Roma, Comune di Roma, Consiglio delle autonomie locali del Lazio, Anci lazio, Upi Lazio, Upi, Aiccre, Corte dei Conti, Arall, Camera di Commercio, Unioncamere). Articolo 8 - Ammissione degli Uditori Compatibilmente con le capacità delle strutture disponibili e secondo le modalità e le condizioni economiche previste nel Regolamento Generale Master, il Consiglio Didattico Scientifico ammette alla frequenza di singoli moduli didattici gli studenti-uditori. Gli studenti, comunque in possesso dei titoli richiesti, che intendano perfezionare od aggiornare la conoscenza di alcune materie insegnate nel Master potranno essere ammessi, come uditori, alla frequenza di singoli moduli didattici. A tali studenti potrà essere riconosciuto un massimo di 20 (venti) crediti, corrispondenti a 500 (cinquecento) ore di impegno individuale complessivo e attività didattica. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza a firma del Direttore del Master. Ai candidati che abbiano frequentato Corsi di alta formazione, coerenti con le finalità didattiche e le caratteristiche del Master, potrà essere riconosciuto un massimo di 20 (venti) crediti, con conseguente riduzione del carico formativo dovuto. Gli studenti-uditori, per poter frequentare i moduli dovranno pagare una tassa di iscrizione pari ad 700,00, più un contributo proporzionale al numero dei moduli frequentati. Tale contributo è fissato dal Consiglio Didattico Scientifico e indicato nel bando. Gli uditori sono esonerati dal pagamento della tassa per prova di accesso. Articolo 9 - Organi del Master Sono organi del Master: a. il Consiglio Didattico Scientifico b. il Direttore 9.1 Consiglio Didattico Scientifico Il Consiglio Didattico Scientifico è composto in prevalenza da docenti dell Università degli Studi di Roma La Sapienza ed è costituito da membri, scelti dal Consiglio di Dipartimento Teoria dello Stato. Ai sensi dell art. 6 del Regolamento Generale Master, possono far parte del Consiglio didattico Scientifico anche i ricercatori della Sapienza e anche membri esterni purché in numero minore rispetto ai membri interni. Il Consiglio Didattico Scientifico rimane in carica per tre anni ed è rinnovabile. 7

Le funzioni del Consiglio Didattico Scientifico sono: a) definire l ordinamento didattico del corso; b) proporre i docenti; c) eleggere il Direttore del Master ai sensi dell art. 6 del Regolamento Generale Master ; d) nominare i membri della Commissioni di selezione per l ammissione; e) nominare i membri della Commissione Giudicatrice delle verifiche intermedie; f) nominare i membri della Commissione Giudicatrice della prova finale; g) definire i criteri di ammissione e di selezione dei frequentanti; h) definire i criteri di attribuzione di eventuali borse di studio; i) definire l ammontare della quota d iscrizione e le modalità di pagamento, il numero massimo degli ammessi e il numero minimo degli iscritti necessari per l attivazione del corso; j) assicurarsi dell ordinato svolgimento dell attività didattica; k) verificare la frequenza dei fruitori di borse di studio e, in casi di inadempienza, di sospendere l erogazione delle borse di studio; l) autorizzare la riduzione del carico formativo dovuto agli studenti che eventualmente abbiano frequentato Corsi di alta formazione; m) permettere la fruizione di singoli moduli didattici a studenti-uditori 1 ; n) promuovere ricerche e studi attinenti al corso di Master; o) sovraintendere all attuazione e al rispetto delle eventuali convenzioni con enti esterni; p) approvare il bilancio preventivo e consuntivo, ed eventuali variazioni al bilancio preventivo; q) esprime pareri rispetto al bilancio preventivo e consuntivo predisposto dal Direttore; r) decidere in ogni altra materia che implichi l assunzione di oneri finanziari; s) adottare gli eventuali cambiamenti del regolamento da sottoporre, in ogni caso alla preventiva approvazione della struttura proponente ed al Consiglio di Facoltà. 9.2 Il Direttore Il Direttore presiede il Consiglio Didattico Scientifico e ne convoca le riunioni; rappresenta il Master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didattico-scientifici. Il Direttore è eletto dai membri del Consiglio Didattico Scientifico, tra i professori di ruolo della Sapienza. La carica di Direttore Master, in analogia alla direzione di altri corsi di studio, deve essere di norma assunta da un professore di ruolo ordinario o associato. Non può ricoprire la carica di Direttore né un professore in pensione né un professore in anno sabbatico. Ai sensi della delibera del Senato Accademico del 18 gennaio 2011, in casi eccezionali, possono ricoprire la carica di Direttore del Master soltanto i ricercatori a tempo indeterminato confermati, qualora sussista la indisponibilità dichiarata e sottoscritta dal Direttore del Dipartimento (qualora il Master sia proposto dal Dipartimento) o della Facoltà (qualora il Master sia proposto direttamente dalla Facoltà). Per ottenere l autorizzazione da parte del Senato Accademico il ricercatore deve: a) esibire la relazione triennale che, ai sensi dell art. 33 del DPR 382/1980 Verifica periodica dell attività didattica e scientifica dei ricercatori universitari è tenuto a presentare ogni triennio al 8

Consiglio di Facoltà sul lavoro scientifico e sull attività didattica integrativa svolti. La relazione, ai sensi del suindicato articolo, deve essere accompagnata dal giudizio espresso dal Consiglio della Facoltà; b) essere assegnatario, in corrispondenza del periodo di Direzione Master, di incarichi istituzionali di insegnamento, approvati dal Consiglio di Dipartimento e dal Consiglio di Facoltà con l indicazione della durata dell incarico; c) aver censito le proprie attività nella banca-dati Saperi ; Non è possibile concedere in nessun caso ai ricercatori a tempo determinato l assegnazione della carica di Direttore Master. Il Direttore del Master dura in carica tre anni, rinnovabili per ulteriori tre, in analogia a quanto previsto per i Presidenti dei Corsi di Studio. Spetta al Direttore: a) dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi del Consiglio Didattico Scientifico; b) nominare i docenti proposti dal Consiglio Didattico Scientifico; c) nominare uno o più tutors con competenze specifiche in relazione ai contenuti ed alle finalità del corso, per svolgere attività di supporto organizzativo, sostegno alla didattica attiva, collegamento tra docenti e coordinamento delle varie attività; d) sovrintendere allo svolgimento dell attività didattica; e) organizzare, se previste, le prove di verifica intermedie; f) organizzare le prove di verifica finale; g) predisporre, avvalendosi del Dipartimento Teoria dello Stato, il bilancio preventivo e consuntivo. Dall a.a. 20/2011 la carica di Direttore è incompatibile con la direzione di altri Master. Articolo - Finanziamento del Master Il Master in Federalismo fiscale e sussidiarietà si auto-finanzia con le quote di iscrizione dei partecipanti, ma potrà usufruire, inoltre di eventuali finanziamenti, espressamente finalizzati al corso di Master, da parte di Società ed Enti pubblici e privati. Sul costo complessivo il 25% è acquisito al bilancio dell Università a copertura delle spese generali. La restante quota del 75% è di spettanza della struttura responsabile della gestione del Master e servirà per sostenere le spese inerenti le attività del corso, con priorità per le spese vive, comprensive delle indennità di missione e le retribuzioni della docenza esterna al mondo universitario, secondo quanto programmato nel piano finanziario. Se il residuo di cassa degli anni precedenti, le quote d iscrizione e le sponsorizzazioni di un anno accademico non coprono le spese previste o il numero di iscritti è inferiore a, l erogazione dei corsi per quell anno accademico può essere sospesa. Il Consiglio Didattico Scientifico ha la facoltà di bandire borse di studio messe a disposizione da enti pubblici e privati e di attribuire un rimborso, anche parziale, della quota di iscrizione per gli studenti più meritevoli; anche in caso di attribuzione di borse di studio a copertura totale, sarà garantito il versamento della quota di Ateneo. Articolo 11 - Quota di Iscrizione La quota di iscrizione al Master è fissata in 4.500. La quota sarà pagata in un unica soluzione o in due rate, secondo le modalità che saranno indicate nel bando. 9

Le quote di iscrizione non sono in alcun caso rimborsate tranne nel caso di non attivazione del corso. Articolo 12 Piano economico-finanziario Al presente regolamento istitutivo del Master in Federalismo fiscale e sussidiarietà è allegato il piano economico-finanziario preventivo, calcolato sul numero minimo degli iscritti previsto dal presente regolamento 2. Tale piano è ispirato al principio del pareggio economico-finanziario. Successivamente, alla fine di ogni anno accademico, il Direttore del Master predispone il rendiconto contabile, riformulato tenendo conto del numero effettivo degli iscritti, e lo trasmette alla Ragioneria.