certificazione indipendente LEED Leadership in Energy and Environmental Design i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e



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Transcript:

Protocollo d intesa tra Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento sui temi dell edilizia sostenibile, della produzione energetica da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile La PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO, con sede a Bolzano, Via Crispi 3, codice fiscale e P.IVA 00390090215, rappresentata dal Presidente Luis Durnwalder e La PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, con sede a Trento, Piazza Dante 15, codice fiscale e P.IVA 00337460224, rappresentata dal Presidente Lorenzo Dellai sui temi dell edilizia sostenibile, della produzione energetica da fonti rinnovabili e della mobilità sostenibile Articolo 1 - OBIETTIVI Articolo 2 - INIZIATIVE Articolo 3 - ATTUAZIONE DELL INTESA Articolo 4 - DURATA DELL INTESA Articolo 5 - REGISTRAZIONE E SPESE CONTRATTUALI Premesso: - che Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige ha messo al centro della politica energetica altoatesina il risparmio energetico, l incremento dell efficienza energetica e l utilizzo delle energie rinnovabili, dapprima con la legge provinciale 19 febbraio 1993, n. 4 Nuove norme in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e successivamente con il Piano Energetico Provinciale del 2005, attualmente in fase di aggiornamento; - che la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige promuove attivamente sia aspetti di efficienza energetica che l utilizzo dell energia rinnovabile; - che la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige promuove attraverso l EURAC le attività di ricerca e sviluppo, la cooperazione internazionale nell ambito dell edilizia sostenibile, ad esempio con la cooperazione in numerosi progetti dell Agenzia Internazionale dell Energia e nell iniziativa sull edilizia sostenibile delle Nazioni Unite; - Che in provincia di Bolzano l Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano (IIT Bolzano S.c.a.r.l.) come consorzio si è attivato negli ambiti delle energie rinnovabili, sicurezza ambientale e qualità ambientale. Una priorità dell IIT riguarda l introduzione di tecnologie legate all idrogeno. Insieme con le regioni del Trentino, Baviera e del Tirolo si è dato inizio ad un progetto comune per la costruzione di distributori di idrogeno lungo l asse autostradale Monaco- Verona. La produzione di idrogeno poggerà su fonti energetiche rinnovabili come l energia idroelettrica; - che in provincia di Bolzano l Agenzia CasaClima persegue da anni l obiettivo di coniugare comportamento ecologico e risparmio energetico degli edifici, ed ha sviluppato una metodologia di calcolo dell efficienza energetica in parallelo a buone pratiche formative che hanno avuto un riconoscimento crescente sia da parte dei cittadini, sia degli operatori, sia delle amministrazioni non solo a livello nazionale. Tale lavoro pluriennale si esprime attraverso una molteplicità di iniziative che includono la formazione, la promozione della cultura della sostenibilità, la consulenza all edilizia sostenibile, la certificazione. Si tratta di un patrimonio di competenze tanto più prezioso in quanto combina rigore tecnico scientifico ed esperienza pratica. I principali comuni hanno già adottato delle disposizioni per l utilizzo e l impiego di

energie rinnovabili. Rivestono una particolare rilevanza le tecnologie nell ambito del solare termico e l utilizzo delle biomasse; - che la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige attraverso il TIS innovation park (Area Energia & Ambiente) opera nel settore delle energie rinnovabili (sole, acqua, vento, biomassa), dell efficienza energetica in ambito produttivo e nel campo dell uso razionale dell energia (cogenerazione), con l obiettivo di: diffondere e trasferire conoscenza, importare nuove tecnologie, creare opportunità di sviluppo per le imprese e per il territorio e favorire l interazione ed il network tra i diversi attori del settore; - che la Libera Università di Bolzano ha attivato da cinque anni accademici un master di II livello relativo alla tecnologia Casa-Clima; - che attraverso il Programma UE ASM- Applied Spatial Management la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige (Assessorato alla Ricerca Innovazione e Sviluppo) ha promosso la nascita dei Centri di Competenza sull energia fotovoltaica COPES e sul biogas ALPIBIOGAS; - che la Provincia Autonoma di Bolzano Alto Adige attraverso il TIS innovation park (Area Tecnologie Digitali) opera da qualche anno nel settore della mobilità ecologica integrata su due diverse linee di ricerca ; la prima riguardante lo studio di un veicolo ecologico innovativo in collaborazione con le principali imprese locali del comparto automotive, la seconda concernente la definizione dell architettura di una piattaforma telematica che possa gestire le comunicazioni tra la centrale operativa del Comune di Bolzano, una centrale servizi e le autovetture; - che il Programma di sviluppo provinciale per la XIII legislatura, approvato dalla Giunta provinciale della Provincia autonoma di Trento con deliberazione n. 1046 di data 29 maggio 2006, ha individuato il progetto Distretto tecnologico energia e ambiente tra le iniziative intersettoriali da attuare mediante progetti; - che, al fine di procedere alla costituzione del distretto medesimo, il 23 febbraio 2006 il Ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca e la Provincia autonoma di Trento hanno provveduto a sottoscrivere un protocollo d intesa in cui si sono impegnati a contribuire alla realizzazione nel territorio provinciale del Distretto Tecnologico Energia e Ambiente ; - che, con deliberazione della Giunta provinciale n. 3141 di data 28 dicembre 2007, il Progetto Distretto Tecnologico Energia e Ambiente è stato formalmente approvato mentre già in data 9 agosto 2006 è stata costituita una società consortile pubblico-privata denominata Consorzio Distretto Tecnologico Trentino S.c.ar.l. - che raggruppa circa 300 imprese con 8.000 addetti oltre ad 11 soci pubblici (Provincia, Comuni, Università e Centri di ricerca come la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Edmund Mach ) con l intento di promuovere ed intraprendere iniziative idonee allo sviluppo del Distretto medesimo; - che il predetto Progetto contempla la possibilità di avviare una serie di iniziative dirette a costruire relazioni, collaborazioni ed alleanze con istituzioni, centri di ricerca, distretti ed agenti chiave a livello nazionale ed internazionale finalizzati ad inserire il distretto tecnologico trentino in un contesto di vasta scala anche attraverso la promozione di alcuni progetti pilota di valenza nazionale o internazionale ; - che nel febbraio 2008 il Consorzio Distretto Tecnologico Trentino S.c.a r.l. ha promosso la costituzione dell Associazione no profit denominata Green Building Council (G.B.C.) Italia con l obiettivo di introdurre in Italia il sistema di

certificazione indipendente LEED Leadership in Energy and Environmental Design i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici sostenibili, energeticamente efficienti e ad impatto ambientale contenuto; - che, con deliberazione n. 1405 di data 6 giugno 2008, la Provincia autonoma di Trento, considerato il proprio interesse nell attivare una strategia di rafforzamento delle attività di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie per l edilizia sostenibile, ha aderito all Associazione G.B.C. Italia; - che, con successiva deliberazione n. 2564 di data 10 ottobre 2008, la Provincia autonoma di Trento, al fine di assicurare uniformità di standard tecnici per le politiche provinciali, ha formalmente adottato il sistema LEED con l obiettivo di applicarlo alla costruzione dei nuovi edifici di diretta competenza nonché di competenza dei propri Enti funzionali; - che la Provincia autonoma di Trento ha promosso - in collaborazione con il Ministero per lo sviluppo economico (MISE), Invitalia ed altre Regioni italiane - l Azione connessa Edilizia sostenibile nell ambito di Industria 2015, la quale si propone di contribuire alla riduzione dei consumi energetici e dell impatto ambientale degli edifici attraverso la riqualificazione sostenibile del patrimonio residenziale esistente e del complessivo innalzamento degli standard di sostenibilità energetica ed ambientale nella progettazione e realizzazione di nuovi edifici; - che la Provincia autonoma di Trento con la legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14, recante Riordino del sistema provinciale della ricerca e dell'innovazione. Modificazioni delle leggi provinciali 13 dicembre 1999, n. 6, in materia di sostegno dell'economia, 5 novembre 1990, n. 28, sull'istituto agrario di San Michele all'adige, e di altre disposizioni connesse, ha promosso la costituzione di due enti strumentali quali la Fondazione Bruno Kessler (subentrata all Istituto Trentino di Cultura) e la Fondazione Edmund Mach (subentrata all Istituto Agrario di San Michele all Adige e al Centro di Ecologia Alpina) i quali svolgono attività di ricerca anche sulle tematiche dell energia e dell ambiente; - che la Provincia autonoma di Bolzano e la Provincia autonoma di Trento, considerate le rispettive tradizioni culturali e le conoscenze sviluppate in materia di sostenibilità, intendono promuoverle congiuntamente con azioni che coinvolgono la gestione del territorio, con particolare attenzione all edilizia, alla mobilità ed alla gestione delle risorse ambientali; - che la finalità delle due Province è quella di assumere un ruolo di leadership nel settore dell edilizia sostenibile promuovendo lo sviluppo di filiere della conoscenza, di sistemi di certificazione e standard e la creazione e/o consolidamento di filiere di prodotti e servizi innovativi in ambito ambientale; - che le Parti ritengono che la mobilità sostenibile rappresenti un tema importante per lo sviluppo sostenibile nel territorio alpino, in particolare, la produzione di combustibile da fonti rinnovabili, sfruttando le risorse del territorio, in primis l energia elettrica, la produzione di idrogeno e le biomasse, combinata con la promozione e lo sviluppo di esperienze di mobilità sostenibile a livello di territori (centri abitati del fondo valle e zone turistiche), rappresentano un tema importante di collaborazione; - che le Parti intendono pertanto promuovere, nell ambito di tale tematica, la condivisione di progetti, la collaborazione tra i rispettivi enti di ricerca ed università e soprattutto la condivisione di modalità di misura dei risultati, lo sviluppo di indicatori ed il trasferimento di esperienze positive;

- che con deliberazione della Giunta provinciale n. 1695 di data 22/06/2009 Il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano è stato autorizzato alla stipulazione del presente Protocollo d intesa; - che con deliberazione della Giunta provinciale n. 1189 di data 22/05/2009 il Presidente della Provincia autonoma di Trento è stato autorizzato alla stipulazione del presente Protocollo d intesa; Tutto ciò premesso, si concorda e stipula il seguente Protocollo d intesa Articolo 1 - OBIETTIVI 1. Le premesse sopra riportate costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d intesa. 2. Il presente Protocollo d intesa, di seguito denominato Protocollo, è stipulato al fine di favorire la collaborazione tra la Provincia autonoma di Trento e la Provincia autonoma di Bolzano, di seguito congiuntamente denominate Parti, per condividere: - le rispettive esperienze in materia di certificazione energetica allo scopo di armonizzare i rispettivi sistemi di certificazione ed estendere le modalità di classificazione della sostenibilità introducendo nuove conoscenze ed esperienze; - progetti e modalità operative nell ambito dell efficienza energetica sia per gli edifici pubblici che privati; le rispettive esperienze maturate nel settore della mobilità sostenibile, individuando anche progetti e criteri comuni di valutazione; le rispettive esperienze nello sviluppo e messa in produzione di energie rinnovabili, di modelli di generazione distribuita; individuare momenti ed occasioni di collaborazione sia tra il sistema produttivo trentino, rappresentato in particolare dal Distretto tecnologico Energia e Ambiente, e la filiera produttiva dell edilizia sostenibile altoatesina, sia tra i rispettivi enti di ricerca. 3. Gli obiettivi sopra elencati potranno essere perseguiti attraverso una pluralità di strumenti ed iniziative. Articolo 2 - INIZIATIVE 1. Le Parti ritengono l edilizia un motore strategico dell economia, considerato che gli investimenti in questo settore hanno effetti positivi sull intero sistema economico. Analogamente, ritengono che lo stato attuale delle scienze e tecniche costruttive consentano di realizzare edifici che sono nello stesso tempo rispettosi dell ambiente, a basso consumo, sostenibili ed economici. 2. Le Parti si impegnano a dar vita a forme più strette di collaborazione tra l esperienza della filiera dell edilizia sostenibile altoatesina e quella del Distretto Tecnologico trentino Energia e Ambiente, con la finalità di far diventare i due territori (provincia autonoma di Bolzano e provincia autonoma di Trento) una delle Regioni europee a maggiore vocazione di sostenibilità. A tal fine, in vista della costituzione di un meta-distretto virtuale, le Parti promuoveranno l estensione alla Provincia autonoma di Bolzano del Protocollo d intesa sottoscritto il 23 febbraio 2006 tra la Provincia autonoma di Trento ed il Ministero dell Istruzione, dell università e della ricerca, individuando un modello di governance di indirizzo strategico comune che permetta di favorire la collaborazione tra le rispettive Università ed enti di ricerca nei settori della ricerca e delle tecnologici ambientali nonché la messa in rete delle rispettive imprese e filiere. 3. Le Parti si impegnano a coinvolgere, per quanto di competenza, l Agenzia Casa Clima ed il Distretto Tecnologico trentino s.c. a r.l. per realizzare un percorso comune che,

valorizzando le identità e specificità territoriali, porti ad una convergenza tecnica, scientifica ed operativa con un linguaggio riconosciuto a livello internazionale, mediante l attuazione delle seguenti azioni: - lo studio di uno standard comune nelle due Province Autonome per la valutazione dell efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, che si basi sulle esperienze legate alla realizzazione di edifici a basso consumo energetico ed elevata sostenibilità ambientale, maturate in questi anni nelle due Province; - in questo quadro, la Provincia Autonoma di Trento valuterà l utilizzo anche della metodologia Casa-Clima per la valutazione delle prestazioni e la certificazione energetica degli edifici, eventualmente attraverso la costituzione di Casa-Clima Trento; - allo stesso modo, la Provincia Autonoma di Bolzano valuterà l utilizzo anche del sistema di valutazione LEED, come sistema volontario di valutazione della sostenibilità degli edifici; - in particolare, le due Province si impegnano ad approfondire la convergenza tra il sistema LEED Home e Casa-Clima; - di definire un piano di attività congiunto per il reclutamento, la formazione e l accreditamento dei professionisti, il supporto alla certificazione energetica o ambientale degli edifici e la definizione di modalità operative e di iniziative comuni; - la collaborazione all interno delle iniziative promosse nell ambito di Azioni connesse Industria 2015 al fine di attivare azioni congiunte e coerenti con la costituzione del meta-distretto virtuale in materia di edilizia sostenibile; - la partecipazione a bandi nazionali ed internazionali. Articolo 3 - ATTUAZIONE DELL INTESA 1. Per l attuazione dell Intesa, le Parti costituiscono un comitato interassessorile, composto dagli Assessori competenti per l Innovazione, l energia e l ambiente. Tale comitato valorizza il contributo dei gruppi di lavoro tecnici già operanti in diversi ambiti di iniziativa del presente protocollo. Il comitato interassessorile può coinvolgere i responsabili delle strutture competenti della Provincia Autonoma di Bolzano e della Provincia Autonoma di Trento per le tematiche specifiche di volta in volta affrontate. 2. Il comitato interassessorile si riunisce periodicamente. 3. Il comitato interassessorile ha il compito di promuovere, presso le competenti strutture delle due Province, l attivazione degli interventi e delle iniziative puntuali dirette a dare attuazione al presente Protocollo. A tal fine ciascun Presidente individuerà un referente all interno delle rispettive strutture che avrà il compito di supportare e monitorare l attuazione delle iniziative ed informare il comitato interassessorile. Articolo 4 - DURATA DELL INTESA 1. Il presente Protocollo ha durata di anni 4 (quattro) dalla sottoscrizione, ed è rinnovabile a scadenza. Articolo 5 - REGISTRAZIONE E SPESE CONTRATTUALI 1. Il presente Protocollo costituisce accordo amministrativo tra enti e come tale è esente da imposta di bollo e di registro. Redatto in due originali aventi unico effetto. Letto, accettato e sottoscritto.