ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAGENTA



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ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAGENTA

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAGENTA ISO 9001/2000 Certificato n 9175.ISDM Sedi associate I.P.S.I.A."LEONARDO DA VINCI" Via Novara, 113 20013 MAGENTA (MI) tel. 02.9793197 - fax 02.97297672 E-mail: ipsiamagenta2@libero.it I.T.I.S.-LICEO SCIENTIF. TECNOLOGICO E. Alessandrini Via Zara n. 23/C 20010 VITTUONE (MI) tel. 02.90111011 fax 02.90110385 E-mail: itis.vit@tiscalinet.it REGOLAMENTO INTERNO DELL ISTITUTO

REGOLAMENTO INTERNO ALL ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE MAGENTA PREMESSA La finalità della scuola è di promuovere la crescita umana, culturale, civile e professionale degli studenti. I docenti, i genitori e il personale non docente sono coinvolti nel processo educativo. Condizione indispensabile per la realizzazione del servizio educativo della scuola è l impegno responsabile e la collaborazione di tutte le componenti della comunità scolastica, nel rispetto dei compiti e delle attribuzioni specifiche. PARTE I -ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE CLASSI art. 1 - ISCRIZIONI Le iscrizioni alle classi dell istituto avvengono in conformità con le leggi vigenti. art. 2 - FORMAZIONE DELLE CLASSI La formazione delle classi è curata dalla Presidenza, in collaborazione con una commissione di insegnanti, alla quale potrà partecipare il presidente del C.d.I. o un suo delegato. Detta commissione viene formata durante l ultimo collegio dei docenti dell anno precedente. Essa deve tener conto delle indicazioni di ordine didattico e di funzionamento complessivo proposte dal collegio dei docenti e dei criteri generali fissati dal consiglio d istituto. L attribuzione del nome della sezione delle classi prime a raggruppamenti di studenti, costituiti secondo i criteri suddetti, avverrà per sorteggio all interno di ciascun plesso. PARTE II - ORARI E FUNZIONALITA DIDATTICA art. 3 - ORARIO DELLE LEZIONI L orario delle lezioni viene formulato di anno in anno dal Dirigente scolastico in collaborazione con una commissione nominata dal collegio dei docenti, tenuto conto dei criteri generali stabiliti dal consiglio d istituto. L orario delle lezioni e dell intervallo deve essere strutturato tenendo conto delle esigenze didattiche della scuola, emerse anche nelle attività di programmazione didattica, o da motivate indicazioni dei consigli di classe e del collegio docenti. La frequenza alle lezioni è per gli studenti un diritto e un dovere, pertanto la loro presenza è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività autorizzate (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite di studio, viaggi d istruzione ecc.). La mancata partecipazione dovrà essere giustificata. I docenti, in quanto educatori, sono, a loro volta, tenuti ad essere presenti in aula dall inizio delle lezioni e a seguire attivamente gli studenti in tutte le attività scolastiche. Essi devono, in ogni caso, rimanere a disposizione della scuola per tutta la durata del loro servizio, anche in occasione di assemblee. L intervallo, della durata di 15 minuti, è fissato al termine della terza ora di lezione. art. 4 - ORARI DI APERTURA E CHIUSURA DELLA SCUOLA Ogni giorno la scuola viene aperta almeno un quarto d ora prima dell inizio delle lezioni. La scuola rimane aperta ininterrottamente fino al termine delle attività programmate. L orario di apertura e chiusura della scuola viene stabilito all inizio di ogni anno scolastico, secondo i regolamenti dell amministrazione. art. 5 - VIGILANZA DEGLI ALUNNI Gli insegnanti sono tenuti a ritrovarsi in istituto almeno cinque minuti prima dell inizio delle lezioni. Il personale docente e non docente è tenuto a collaborare affinchè non si verifichino soste prolungate e immotivate nei corridoi che potrebbero disturbare l attività didattica o il lavoro negli uffici. Durante le lezioni l insegnante può consentire uscite temporanee dall aula a non più di un alunno per volta, per esigenze personali. L insegnante non deve ammettere in aula durante le lezioni studenti di altre classi. Non deve affidare agli studenti, durante le lezioni, incarichi da eseguire fuori dall aula; in caso di necessità si avvarrà della collaborazione del collaboratore scolastico. Durante l intervallo delle lezioni gli insegnanti dell ora precedente sono responsabili del comportamento degli alunni, in modo da evitare che si arrechi danno alle persone ed alle cose. Al termine delle lezioni l uscita degli studenti avverrà sotto la responsabilità degli insegnanti dell ultima ora. Quando la fine di una lezione non coincide con l intervallo, gli alunni non devono uscire dall aula per non disturbare i compagni delle classi attigue, salvo che per ragioni di studio debbano recarsi in altri locali; nel qual caso devono comunque attendere l insegnante in classe. Nel caso che una classe restasse temporaneamente priva di insegnante, il collaboratore scolastico assegnato al comparto, curandone la vigilanza, avvertirà tempestivamente la segreteria o la presidenza. I docenti, nelle ore a disposizione, hanno l obbligo di rimanere all interno dell istituto.

art. 6 ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI Gli studenti che siano stati assenti hanno l obbligo, il giorno in cui riprendono le lezioni, di giustificare l assenza. La giustificazione deve recare una firma corrispondente a quella depositata presso la segreteria dell istituto al momento del ritiro del primo libretto delle assenze. Lo studente sprovvisto di giustificazione può essere ammesso provvisoriamente con l impegno di giustificare il giorno successivo. Il docente è tenuto ad annotare tale impegno nell apposito riquadro del giorno successivo sul registro di classe. Nel caso lo studente non presenti giustificazione, i docenti sono tenuti ad informare la presidenza. Casi di assenza particolarmente frequenti saranno segnalati direttamente alla famiglia. Qualora uno o più studenti intendano assentarsi dalla classe, all inizio delle singole ore, per iniziative studentesche autorizzate dalla presidenza, l insegnante ne prenderà nota sul registro di classe. art. 7- RITARDI E USCITE ANTICIPATE Entro i 10 minuti dall inizio della lezione gli alunni ritardatari dovranno passare in segreteria per il permesso di entrata a recarsi in aula per la lezione dove si considereranno ammessi con la notazione dell insegnante. Per ritardi superiori o oltre la prima ora di lezione, l ammissione in classe deve essere eccezionalmente autorizzata dal Dirigente Scolastico o da uno dei suoi collaboratori e avverrà all inizio dell ora successiva, esplicitandone la motivazione. In ogni caso il motivo del ritardo dovrà essere giustificato, entro il giorno seguente, tramite il libretto delle giustificazioni. Eventuali uscite anticipate, in via eccezionale e richieste per iscritto, devono essere autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. E compito dei consigli di classe la valutazione periodica dell incidenza delle assenze sul rendimento e l analisi delle loro motivazioni, allo scopo di intraprendere iniziative o formulare proposte alla presidenza per rimuoverne le cause. art. 8 - ATTIVITA ALTERNATIVE ALL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE Sarà garantita la disponibilità di un aula per lo svolgimento delle attività alternative o studio individuale agli studenti che intendono non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica nel caso in cui rimangano all interno dell istituto. Il consiglio d istituto vigilerà affinché non si verifichino discriminazioni sia nei confronti di chi si avvale dell insegnamento della religione cattolica, sia di chi non se ne avvale. art. 9 - RAPPORTO CON LE FAMIGLIE I colloqui con i genitori degli alunni dovranno svolgersi secondo il calendario di ricevimento dei docenti, fissato ogni anno dal collegio dei docenti. Non dovranno comunque mai interrompere lo svolgimento delle lezioni. Qualora se ne presentasse la necessità, i genitori degli studenti potranno essere esplicitamente convocati per mezzo di un annotazione sul diario o mediante comunicazione dell istituto su richiesta del consiglio di classe o del singolo insegnante. Ad ogni studente sarà consegnato un libretto personale su cui verrà depositata la firma di un genitore, nel quale gli insegnanti annoteranno tutti i voti dell alunno e le eventuali comunicazioni. Le annotazioni dovranno essere controfirmate dalle famiglie per presa visione. Lo studente è tenuto ad avere sempre con sé detto libretto che diventa mezzo di comunicazione con la famiglia. PARTE III - ATTIVITA INTEGRATIVE art. 10 - USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE USCITA DIDATTICA: si intende un uscita dalla scuola effettuata nell ambito della stessa giornata (musei, fiere, visite a città, teatro, ecc.). All uscita didattica devono partecipare tutti gli studenti della classe; chi non partecipa deve giustificare la sua assenza e comunque non può essere presente in istituto. L uscita didattica deve essere prevista nel piano di lavoro dell insegnante e deve essere deliberata sia dal collegio dei docenti sia dal consiglio d istituto; su delega può essere demandata al dirigente scolastico la sua approvazione. E contemplata la possibilità di effettuare spostamenti di durata non superiore ad un giorno per partecipare ad iniziative prevedibili solo in linea di massima in fase di programmazione didattica (mostre, spettacoli teatrali, conferenze ecc.).

VIAGGIO D ISTRUZIONE: s intende una uscita dalla scuola per più di una giornata. Al viaggio d istruzione devono partecipare almeno i 2/3 degli alunni della classe; chi non partecipa deve giustificare e motivare la sua assenza e comunque non può essere presente in istituto. L uscita deve essere prevista nel piano di lavoro di un insegnante ed approvata dal consiglio di classe entro novembre. L autorizzazione al viaggio d istruzione deve essere approvata dal collegio dei docenti e ratificata dal consiglio d istituto. L organizzazione è curata dall insegnante accompagnatore in collaborazione con l ufficio tecnico. Facendo riferimento alle disposizioni vigenti, le visite guidate e i viaggi d istruzione saranno effettuate nel periodo stabilito di anno in anno dal collegio dei docenti. Le richieste dovranno essere formulate dal consiglio di classe e dirette al consiglio d istituto per l approvazione, essere motivate da interesse didattico o educativo ed organizzate in modo da assicurare la partecipazione di tutta la classe. Le richieste dovranno prevedere l ora di partenza e di rientro dei partecipanti, essere corredate dal programma dettagliato della visita, in modo che risulti evidente la finalità culturale, ed essere accompagnate dal preventivo di spesa, che non risulti economicamente discriminante, tenuto conto che tutti gli studenti devono essere messi in condizione di potervi partecipare. In particolari casi si può fare richiesta di contributo parziale o totale della quota al consiglio d istituto. Agli accompagnatori compete la personale responsabilità di raccogliere le autorizzazioni dei genitori e l assunzione dell obbligo della sorveglianza sugli alunni. Il termine ultimo ed improrogabile di presentazione delle domande verrà fissato di anno in anno dal consiglio d istituto. art. 11 - INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI Gli insegnanti possono proporre ai consigli di classe corsi pomeridiani di sostegno, di recupero o di potenziamento per gli studenti che ne abbiano necessità oppure consulenze o lezioni previa prenotazione. Il consiglio d istituto delibererà la copertura finanziaria. art. 12 - ATTIVITA INTERSCOLASTICHE Le strutture scolastiche possono essere aperte per attività che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale, civile. Le assemblee di istituto, di classe, il collegio docenti, i consigli di classe, il comitato genitori, il comitato degli studenti, gruppi o singoli docenti possono formulare proposte di attività interscolastiche come: cineforum, meeting sportivi, conferenze, dibattiti, esperienze di lavoro, gruppi di studio, ecc. con eventuale presenza di esperti esterni. Il consiglio d istituto, esaminate le proposte, le autorizza, compatibilmente con le possibilità finanziarie e la disponibilità di locali o attrezzature e del personale. PARTE IV - STUDENTI art. 13 ORGANISMI RAPPRESENTATIVI Gli organismi rappresentativi degli studenti, previsti e disciplinati dal T.U.D.L.16/O4/94 e successive integrazioni, si articolano in: consiglio di classe consiglio d istituto consulta provinciale art. 14 ASSEMBLEE STUDENTESCHE Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto. I rappresentanti degli studenti eletti nei consigli di classe possono esprimere un comitato studentesco d istituto. E consentito lo svolgimento di un assemblea di classe al mese nel limite di due ore. L assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana durante l anno scolastico. Non possono aver luogo assemblee nei 30 gg. che precedono la conclusione delle lezioni. Per ogni anno scolastico è consentito lo svolgimento di assemblee d istituto in un numero non superiore a quattro, nel limite delle ore di lezione di una giornata. Alle assemblee d istituto può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell ordine del giorno. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal consiglio d istituto. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e di lavori di gruppo. All assemblea d istituto possono assistere, oltre al dirigente scolastico o un suo delegato, gli insegnanti che lo desiderino.

art. 15 FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE L assemblea d istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato in visione al consiglio d istituto. L assemblea d istituto è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli studenti. Il dirigente scolastico o un suo delegato hanno potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell assemblea. Le richieste delle assemblee di classe e di istituto, corredate dell ordine del giorno, devono pervenire alla presidenza almeno 5 giorni prima della data della sua convocazione. Per le assemblee di classe gli studenti concorderanno l orario con i propri insegnanti. art. 16 - MANIFESTAZIONI In occasione di manifestazioni studentesche è garantito il regolare svolgimento delle lezioni. Gli studenti non presenti dovranno produrre giustificazione. art. 17 - ORGANO DI GARANZIA L organo di garanzia è competente per la soluzione dei conflitti sull applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249), conformemente all art. 5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni d appello rispetto alla sanzione dell ammonizione, deliberata dal consiglio di classe. L organo di garanzia, presieduto dal D.S., è composto da due docenti, un genitore, uno studente e un rappresentante del personale non docente: viene nominato dal consiglio d istituto nella 1 riunione di insediamento e dura in carica quanto il consiglio stesso. Per la componente studenti, possono far parte dell organo di garanzia esclusivamente gli studenti iscritti alle classi del triennio. Il consiglio d istituto nomina altresì un membro supplente per ciascuna delle componenti. art. 18 - USO DI STRUMENTI ALL INTERNO DELLA SCUOLA Gli studenti hanno facoltà di utilizzare gli strumenti in dotazione alla scuola; l uso di tali apparecchiature deve essere definito in un programma e coordinato tra le componenti scolastiche. Nei casi di urgenza motivata gli studenti possono fruire dei suddetti mezzi previa autorizzazione del Dirigente che accerterà la natura e il carattere della richiesta. I mezzi sono utilizzabili dagli studenti, solo alla presenza del personale a ciò preposto. Sono consentite affissioni, negli spazi autorizzati, di informazioni che siano testimonianza della vita della scuola, purchè non siano contrarie alle vigenti disposizioni di legge. In ogni caso responsabile è il firmatario del testo. E vietata l affissione dei manifesti a persone estranee alla scuola, salvo autorizzazione della presidenza. Tutti i testi devono essere datati e rimangono esposti per sette giorni al massimo, trascorsi i quali possono essere rimossi d ufficio. art. 19 USO DEGLI SPAZI, DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE DELL ISTITUTO. E autorizzato l accesso ad ogni laboratorio solo ai docenti e agli assistenti tecnico-pratici che ne devono fare uso per i programmi delle discipline da essi insegnate e per particolari esercitazioni connesse con la didattica della loro materia. Ogni laboratorio può essere frequentato da classi o da gruppi di studenti solo se accompagnati da un docente, sia nelle ore di lezione che al di fuori di esse. Il materiale di ogni laboratorio deve ritenersi non trasferibile. Ogni laboratorio è assegnato ad un responsabile, individuato secondo le norme vigenti. Gli spazi dell istituto possono essere utilizzati anche dal personale dell istituto a livello individuale o di gruppo, per attività di studio o di ricerca complementare all attività didattica, previa autorizzazione del dirigente scolastico. Negli spazi dell istituto possono essere svolte attività per estranei, conformemente alle disposizioni ministeriali in materia, solo se autorizzate dal consiglio d istituto, il quale delibera, fissandone le modalità. art. 20 - INFORTUNI Tutti gli studenti sono assicurati contro gli infortuni che possono accadere durante lo svolgimento delle attività scolastiche curriculari ed extracurriculari presenti nel P.O.F., nel tragitto casa-scuola e viceversa (vedi polizza assicurativa depositata in segreteria). PARTE V - PERSONALE DOCENTE art. 21 FUNZIONE DOCENTE. La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni. La funzione docente si fonda sull autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.

In attuazione dell autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico- didattici, il piano dell offerta formativa, adattandone l articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio- economico di riferimento. art. 22 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologicodidattiche, organizzativo- relazionali e di ricerca, tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell esperienza didattica, l attività di studio e di sistemazione della pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell offerta formativa della scuola. art. 23 RESPONSABILITA CIVILE E PENALE Il docente ha la responsabilità degli studenti della classe che risultano presenti in aula o in altri locali di uso didattico all inizio della propria lezione. Ogni cambio d ora deve svolgersi nei tempi tecnici strettamente necessari per evitare che le classi rimangano scoperte troppo a lungo. Comporta una grave responsabilità per gli insegnanti sia teorici che tecnico- pratici allontanarsi, durante l orario di servizio, dalle aule, dai laboratori, dalle palestre. In occasione di uscite didattiche e viaggi di istruzione la responsabilità compete al personale accompagnatore. Per quanto riguarda la responsabilità civile e penale dei docenti si rimanda alle norme disciplinari previste dal C.C.N.L.(Titolo I Capo IV della Parte III del D. L.vo n. 297 del 1994) PARTE VI - GENITORI art. 24 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA ORGANISMI COLLEGIALI I genitori esercitano il loro diritto-dovere di partecipazione alla vita della scuola attraverso tutti gli organismi, le occasioni e le modalità che si presentano e si susseguono nello svolgimento dell anno scolastico. Attraverso le forme organizzative previste dal D.L. 247/1994 (decreto sugli organismi collegiali) formulano proposte o richieste finalizzate al miglior funzionamento della scuola. art. 25 - INFORMAZIONI E GIUSTIFICAZIONI Tra i genitori e l istituto viene attuato un tempestivo scambio di informazioni riguardanti particolari situazioni degli studenti (assenze numerose, ritardi frequenti, scarso profitto, problemi di salute, ecc.). I genitori degli studenti minori hanno l obbligo di giustificare tempestivamente le assenze e i ritardi e di firmare le altre comunicazioni e gli atti inerenti i rapporti con l istituto. Essi sono tenuti a depositare le proprie firme presso l istituto al momento dell iscrizione e ogni qualvolta debbano ritirare un libretto di giustificazioni delle assenze. PARTE VII - NORME FINALI E TRANSITORIE art. 26 - APPROVAZIONE ED ENTRATA IN VIGORE Il consiglio d istituto, ai sensi del T.U., approva il presente regolamento, allo scopo di fissare i criteri fondamentali relativi all organizzazione delle attività e al funzionamento dei servizi scolastici. Fermo restando le competenze specifiche dei diversi organismi (dirigente scolastico, collegio docenti, consiglio di classe, ecc.), le norme in esso contenute costituiscono un assunzione di responsabilità e di impegno per tutta la comunità scolastica. Il presente regolamento, definitivamente approvato dal consiglio d istituto in data 30/11/2005, sostituisce il precedente, entrato in vigore dal 1/1/1990 e successivamente modificato in data 13/05/1998. art. 27 - MODIFICHE Ogni modifica o integrazione del presente regolamento deve essere approvata dal consiglio d istituto con una maggioranza di almeno 2/3 dei componenti.

INDICE GENERALE DEGLI ARTICOLI PREMESSA PAG. 1 PARTE I - ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE CLASSI PAG. 1 ISCRIZIONI PAG. 1 FORMAZIONE DELLE CLASSI PAG. 1 PARTE II - ORARI E FUNZIONALITA DIDATTICA PAG. 1 ORARIO DELLE LEZIONI PAG. 1 ORARI DI APERTURA E CHIUSURA DELLA SCUOLA PAG. 1 VIGILANZA DEGLI ALUNNI PAG. 1 ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI PAG 2 RITARDI E USCITE ANTICIPATE PAG. 2 ATTIVITA ALTERNATIVE ALL INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE PAG. 2 RAPPORTI CON LE FAMIGLIE PAG. 2 PARTE III ATTIVITA INTEGRATIVE PAG. 2 USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE PAG. 2 INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI PAG. 3 ATTIVITA INTERSCOLASTICHE PAG. 3 PARTE IV STUDENTI PAG. 3 ORGANISMI RAPPRESENTATIVI PAG. 3 ASSEMBLEE STUDENTESCHE PAG. 3 FUNZIONAMNETO ASSEMBLEE STUDENTESCHE PAG. 3 MANIFESTAZIONI PAG. 4 ORGANO DI GARANZIA PAG. 4 USO DI STRUMNETI ALL INTERNO DELLA SCUOLA PAG. 4 USO DEGLI SPAZI, DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE DELL ISTITTUTO PAG. 4 INFORTUNI PAG. 4 PARTE V - PERSONALE DOCENTE PAG. 4 FUNZIONE DOCENTE PAG. 4 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE PAG. 4 RESPONSABILITA CIVILE E PENALE PAG. 5 PARTE VI - GENITORI PAG. 5 PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA ORGANISMI COLLEGIALI PAG. 5 INFORMAZIONI E GIUSTIFCAZIONI PAG 5 PARTE VII - NORME FINALI E TRANSITORIE PAG. 5 APPROVAZIONE ED ENTRATA IN VIGORE PAG. 5 MODIFICHE PAG. 5 Stampato in data: Marzo 2006