AMIANTO DOCUMENTO INFORMATIVO PER LA POPOLAZIONE
BREVE STORIA Sin dai tempi dei persiani, l'amianto era spesso usato per pratiche varie, tra le quali la cremazione, la divinazione e/o magia. Si sa ad esempio che, nell'antica Roma, Giulio Cesare si fece fare vesti in amianto per dimostrare di essere molto vicino agli Dei... Amiantus alumini similis nihil igni deperdit; hic veneficiis resistit omnibus, privatum Sempre magorum. L'amianto, simile all'allume, non si consuma a causa del fuoco; esso resiste a tutte le stregonerie, specialmente a quelle dei maghi. Plinio, Naturalis Historia 36, 139 (I sec. D.C.) esaltata, perché mancavano le controfonti informative, venne descritta anche come magica, tanto da essere definita dagli alchimisti come lana di salamandra, per la sua resistenza al fuoco; Marco Polo riferì di aver visto nei suoi viaggi un tessuto che resisteva al fuoco ricavato da una "fibra scavata nella terra". Verso fine 1800 l'amianto sostituiva alla grande altre fibre come lana, cotone e gomma doveera richiesta più resistenza al calore, al vapore e alla pressione. Solo nel 1912 due ingegneri italiani, Mazza e Magnan misero a punto la prima macchina produttrice di cemento-amianto (eternit). L'amianto è rimasto presente nei farmaci sino ai recenti anni '60 per due tipi di preparati: una polvere contro la sudorazione dei piedi ed una pasta dentaria per le otturazioni.
LA FIBRA CRISOTILO L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo dei silicati, appartenente alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli. Gli amianti più cancerogeni sono gli anfiboli, e fra essi il più temibile è la crocidolite. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano. Non esiste una soglia di rischio al di sotto della quale la concentrazione di fibre di amianto nell'aria non sia pericolosa: teoricamente l'inalazione anche di una sola fibra può causare il mesotelioma ed altre patologie mortali, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità di contrarle. La prima nazione al mondo a riconoscere la natura cancerogena dell'amianto e a prevedere un risarcimento per i lavoratori danneggiati fu il Regno Unito nel 1930 a seguito di pionieristici studi medici, anche questi primi nel mondo, che dimostrarono il rapporto diretto tra utilizzo di amianto e tumori.
La pericolosità consiste, infatti, nella capacità dei materiali di amianto di rilasciare fibre potenzialmente inalabili: hanno infatti la tendenza a suddividersi longitudinalmente in fibrille sempre più sottili, hanno diametri sufficientemente fini (inferiori anche ai 3 micron) da essere respirate e penetrare profondamente negli alveoli polmonari. Le fibre resistono all'attacco dei macròfagi, ma quelle di maggiore lunghezza (oltre 5 micron), non possono essere catturate dagli stessi che muoiono nel tentativo di eliminare quelle dell' amianto inducendo una reazione infiammatoria che sta all'origine della lesione asbestosica. LE RICERCHE DI SELIKOFF: Lo scienziato, morto nel 1992, effettuò negli anni Sessanta un imponente studio su un campione di 17.800 lavoratori, confermando la sua convinzione che l esposizione all amianto potesse causare il cancro. Selikoff evidenziò che le persone che lavoravano a contatto con l asbesto anche per un periodo inferiore ad una settimana, riportavano segni a livello polmonare fino a 30 anni dopo. Gli studi dello scienziato furono infine considerati dalle istituzioni In poche parole, di amianto si muore!!!
AZIONI DIRETTE Intervenire direttamente e con la spesa minore Ci sono diverse tipologie in uso odierno, ma la più comune è l'azione diretta sulla fibra. Questa è una vera operazione diretta sul materiale: lo si impregna di una vernice-resina appositamente studiata, che impedisce alla fibra di liberarsi dai pori del cemento (es eternit). Sicuramente è più vantaggiosa perché evita l'uso di altro materiale, e inoltre è garantita perenne anche contro intemperie. Penetra in profondità, favorendo una coesione ottimale fra le fibre di amianto e la matrice cementizia, garantendo per anni il consolidamento delle superfici ammalorate. Blocca il processo di carbonatazione, principale causa del rilascio delle fibre di amianto nell'atmosfera.
2012 la sentenza
A questo punto è più che naturale che debba essere ora la gente a segnalare le zone abitate ove esiste amianto, così che gli uffici competenti si muovano con celerità e possano monitorare nonché stabilire ove sia da smaltire subito. Non sarebbe negativa l'istituzione di un numero verde di tipo anonimo così da facilitare l'azione preventiva. Anche le zone non abitate devono essere monitorate, ma la messa in sicurezza deve essere compiuta per prima nei luoghi abitati. Per facilitare l'azione, sarebbe opportuno che ogni Comune fosse dotato di semplice database in Internet che racchiudesse separatamente le due parti: la prima, con le zone abitate e la seconda, lr non abitate. TUTTI devono allertarsi e dare aiuto. Questa è una vera piaga sociale, un vero attentato alla salute collettiva, e non conosce di certo compromessi, leggi o altro.
MESOTELIOMA
Dell'ultima immagine sopra vista, ad oggi (2013) è stato cambiato quel solo tetto. Non si capisce in quale modo possibile sia stato dato il permesso di far sparire solo quel pezzo, riguardante un palese dubbio su quelle analisi, specialmente perché nessun VERO ADDETTO era salito a recuperare il materiale, ma il personale della ditta; inoltre le analisi non si effettuano rompendo, ma prelevando. Non si può spaccare un pezzo di tetto in eternit e poi far avere risposta via ASL che tutto è a posto! La cosa si contesta da sola!