Sessione V: Il ruolo della formazione nella costruzione di una cultura geriatrica e multiprofessionale Il Corso di Laurea in Infermieristica Dott.ssa Paola Ferri Corso di Laurea in Infermieristica Università degli Studi di Modena e Reggio E.
D. MURST 2 DICEMBRE 1991: MODIFICAZIONI ALL ORDINAMENTO DIDATTICO UNIVERSITARIO RELATIVAMENTE AL CORSO DI DIPLOMA UNIVERSITARIO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE Tabella XXXIX-ter: - Norme generali e Ordinamento didattico Tre indirizzi: 1. Assistenza generale 2. Assistenza generale pediatrica 3. Assistenza generale ostetrica
Realizzazione della D. MURST 509/99: Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei autonomia didattica degli Atenei Articolazione dei titoli didattici Introduzione del sistema dei crediti formativi
Titoli dei Corsi di Studio LAUREA L LAUREA SPECIALISTICA LS DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE DS DOTTORATO DI RICERCA DR MASTER M 1 LIVELLO MASTER M 2 LIVELLO
D.I. 02/04/2001 DETERMINAZIONE DELLE CLASSI DELLE LAUREE UNIVERSITARIE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Adeguamento degli ordinamenti didattici (da D.U. a Laurea) entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del D.I. nella G.U. (05/06/2001).
Diploma di Scuola Media Superiore Laurea in Infermieristica (180 crediti) 3 anni Master di 1 livello (60 crediti) 1 anno Laurea specialistica in Scienze Infermieristiche (120 crediti) 2 anni Master di 2 livello (60 crediti) 1 anno Dottorato di ricerca (180 crediti) 3 anni
Laurea in Infermieristica garantisce l acquisizione di specifiche competenze professionali per un adeguato inserimento nel mondo lavorativo OBIETTIVO: Preparare gli studenti alle competenze proprie previste dal profilo professionale dell infermiere DMS 739/94
D.M. 14 settembre 1994, n. 739 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere". Art. 1 2 - L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria.
D.M. 14 settembre 1994, n. 739 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere". Art. 1 3 - L'infermiere: a) partecipa all'identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività; b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e formula i relativi obiettivi; c) pianifica, gestisce e valuta l'intervento assistenziale infermieristico;
D.M. 14 settembre 1994, n. 739 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere". Art. 1 3 - L'infermiere:... d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico - terapeutiche; e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali; f) per l'espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; g) svolge la sua attività professionale in strutture...
Legge 26 febbraio 1999, n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie Art. 1. (Definizione delle professioni sanitarie) 2.... Il campo proprio di attività e di responsabilità, è determinato dai contenuti dei profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali.
Legge 26 febbraio 1999, n. 42 Profilo professionale Codice Deontologico Campo di attività e di responsabilità Ordinamento didattico corsi
Codice deontologico 2009 Articolo 14 L infermiere riconosce che l interazione fra professionisti e l'integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell assistito.
Obiettivi formativi specifici del corso 2. Organizzazione e continuità dell assistenza - utilizzare strumenti di integrazione professionale (riunioni, incontri di team, discussione di casi, audit clinici); - lavorare in modo integrato nell équipe rispettando gli ambiti di competenza; - stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli e delle loro integrazioni con l assistenza infermieristica.
Obiettivi formativi specifici del corso 5. Infermieristica clinica nei pazienti con problemi prioritari di salute acuti e cronici (materno-infantile/adulti/anziani) - gestire l assistenza infermieristica a pazienti (età pediatrica, adulta ed anziana) con problemi riferibili alla casistica dei problemi prioritari di salute...; - accertare e gestire l assistenza infermieristica nei pazienti con problemi cronici e di disabilità; attivare e sostenere le capacità residue della persona per promuovere l adattamento alle limitazioni e alterazioni prodotte dalla malattia e alla modifica degli stili di vita;
Obiettivi formativi specifici del corso 5. Infermieristica clinica nei pazienti con problemi prioritari di salute acuti e cronici (materno-infantile/adulti/anziani) identificare i bisogni di assistenza infermieristica della persona e le sue reazioni correlate alla malattia, ai trattamenti in atto, all istituzionalizzazione, alle modificazioni nelle attività di vita quotidiana e alla qualità di vita; - vigilare la situazione clinica e psicosociale dei pazienti, identificando precocemente segni e sintomi di deterioramento;
Obiettivi formativi specifici del corso 6. Applicazione e gestione dei percorsi diagnostici e terapeutici - garantire la somministrazione sicura della/e terapia/e e sorvegliarne l efficacia; - integrare l assistenza infermieristica nel progetto di cure multidisciplinari.
Obiettivi formativi specifici del corso 7. Educazione del paziente e metodologie di intervento nella comunità - elaborare con la persona e la famiglia progetti educativi per sviluppare abilità di autocura; - sostenere l apprendimento dei pazienti all autogestione dei problemi/terapie/devices;
Obiettivi formativi specifici del corso 8. Metodo clinico infermieristico - accertare i bisogni di assistenza infermieristica attraverso le tecniche e gli strumenti di accertamento; - elaborare la pianificazione infermieristica sulla base dell evoluzione dei problemi del paziente; - valutare i risultati dell assistenza erogata e riadattare la pianificazione infermieristica sulla base dell evoluzione osservata.
Anno Sem. Insegnamento SSD / Modulo 3 2 Infermieristica di famiglia e di comunità MED/09 Geriatria MED/25 Psichiatria SPS/07 Sociologia gen. M-PSI/01 Psicologia gen. 2 MED/45 Infermieristica di famiglia e di comunità MED/45 Infermieristica in geriatria MED/45 Infermieristica in salute mentale
D.M. 14 settembre 1994, n. 739 Art. 1 5 - La formazione infermieristica post - base per la pratica specialistica è intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacità che permettano loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree: a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica; b) pediatria: infermiere pediatrico; c) salute mentale: infermiere psichiatrico; d) geriatria: infermiere geriatrico; e) area critica: infermiere di area critica.
Master in Assistenza infermieristica e ricerca in area geriatrica (I livello) Il master si pone l obiettivo di fornire conoscenze, competenze ed abilità specifiche che consentano di: identificare i bisogni di assistenza infermieristica, pianificare, attuare e valutare l assistenza infermieristica avanzata, alla persona anziana; programmare e gestire in modo integrato l assistenza infermieristica tenendo conto dei problemi di salute della persona anziana, nei diversi ambienti di vita, in famiglia, nelle strutture residenziali, in quelle territoriali e in ospedale; identificare interventi assistenziali avanzati di comprovata efficacia; applicare i modelli di organizzazione dell assistenza infermieristica tenendo conto delle risorse disponibili e della continuità delle cure; applicare modelli relazionali efficaci per l interazione nella comunicazione con la persona anziana, con i familiari e con i caregivers.