Università degli Studi di PADOVA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI LM-54 Scienze chimiche 11/06/2008 16/01/2008 20/12/2007



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Università Facoltà Classe Nome del corso Nome inglese del corso Il corso è Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico Università degli Studi di PADOVA SCIENZE MATEMATICHE FISICHE e NATURALI LM-54 Scienze chimiche Chimica adeguamento di Chimica (codice 1000889) Chemistry trasformazione di Chimica (PADOVA) Chemistry (cod 43833) 28/05/2008 11/06/2008 Data di approvazione del consiglio di facoltà 19/12/2007 Data di approvazione del senato accademico 22/01/2008 Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Modalità di svolgimento Indirizzo internet del corso di laurea Massimo numero di crediti riconoscibili (DM 16/3/2007 Art 4) Corsi della medesima classe 16/01/2008 20/12/2007 convenzionale http://www.scienze.unipd.it Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270 8 La Laurea Specialistica in Chimica introdotta con il DM 509 prevede tre curricula finalizzati alla formazione in specifici settori. Tale organizzazione non è però risultata soddisfacente, soprattutto per l'incapacità di soddisfare le esigenze di specializzazione in una varietà di campi specifici, che non possono essere realizzate con un'offerta di curricula rigidamente definiti. La Laurea Magistrale in Chimica è stata quindi progettata senza strutturazione in curricula, ma con una ampia offerta di insegnamenti opzionali (indipendentemente dagli insegnamenti a scelta), tale da consentire diversi percorsi formativi, che gli studenti dovranno selezionare con la presentazione del piano di studi. Dell'impianto della Laurea Specialistica sono rimaste sia le attività formative dedicate al completamento delle conoscenze generali delle discipline chimiche, che la prova finale caratterizzata da una tesi prodotta durante l'internato che occupa gran parte del secondo anno. Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione La riprogettazione del CdS è stata effettuata nell'ambito di una rigorosa cornice di coordinamento, indirizzo e prevalutazione, condotta a livello complessivo di Ateneo. L'Ateneo ha adottato, con proprie linee guida cogenti, criteri di riferimento più stringenti rispetto a quelli definiti a livello nazionale (vedi http://www.unipd.it/nucleo/relazioni/index.htm). Questa riprogettazione, basata su un'attenta analisi del preesistente CdS, è finalizzata al consolidamento dei suoi punti di forza (esiti occupazionali). Il CdS è proposto da una Facoltà che dispone di strutture didattiche sufficienti e soddisfa i requisiti di docenza grazie alle risorse presenti. La proposta è adeguatamente motivata e sono chiaramente formulati gli obbiettivi formativi che hanno ispirato la riprogettazione, basata anche su requisiti di qualità del CdS coerenti con standard europei. Il NVA esprime parere favorevole sulla proposta. La relazione tecnica del nucleo di valutazione fa riferimento alla seguente parte generale Il lavoro di riprogettazione e progettazione di tutti i CdS ex DM 270/04 dell'università di Padova è stato effettuato nell'ambito di una cornice di coordinamento, indirizzo e valutazione effettuata a livello complessivo di Ateneo e finalizzata ad un'analisi critica dell'esperienza dell'offerta formativa realizzata con gli attuali ordinamenti didattici e ad un miglior orientamento e qualificazione dell'offerta complessiva verso standard di eccellenza. Criteri di riferimento non sono stati solo quelli definiti a livello nazionale (linee guida della CRUI del febbraio 2007, quelle del CNVSU (07/07), linee guida del MUR (DM 26/07/07 e DM 544 del 31/10/2007), ma anche quelli più stringenti adottati dall'ateneo con proprie linee guida e un nuovo regolamento didattico, come deliberato dal SA negli anni 2005, 2006 e 2007. L'iter che ha condotto alla proposta della nuova offerta formativa è stato svolto sotto lo stretto coordinamento del Collegio dei Presidi, del Prorettore alla didattica, e successivamente da una Commissione per la Valutazione dei CdS di Ateneo. Tale Commissione ha svolto la funzione di analisi e valutazione delle proposte di CdS, basata non solo sugli obbiettivi formativi e sulle attività formative da inserire nei RAD, ma anche su una bozza di dettaglio dei piani didattici a regime. L'Ateneo infatti ha subordinato la istituzione dei CdS al soddisfacimento, fin da subito, dei requisiti fissati in termini di docenza di ruolo, anziché preferire un approccio graduale. Per la propria valutazione di ciascun CdS il NVA si è basato sull'intera documentazione fornita dalle Facoltà alla Commissione per la Valutazione dei CdS di Ateneo, nonché sulle osservazioni formulate dalla Commissione stessa e su altre informazioni acquisite direttamente dal NVA presso i Presidi di Facoltà. La valutazione dell'adeguatezza delle strutture si inserisce peraltro nel quadro delle attività svolte annualmente dal NVA. Va segnalato che nell'ateneo di Padova sono state attivate le seguenti azioni: - adozione, per i CdS, di requisiti "qualificanti" più forti rispetto a quelli necessari, come sopra ricordato - adozione sistematica di test conoscitivi per la verifica della preparazione iniziale degli studenti (vedi

www.unipd.it/orientamento) - adozione di un sistema di Assicurazione di Qualità per i CdS, che ha riguardato anche il tema dell'accreditamento (http://www.unipd.it/accreditamento/) - consultazione delle parti sociali: sono attivi un Comitato di Ateneo per la "Consultazione delle parti sociali" e un Comitato di consultazione a livello di ogni Facoltà. E' previsto che l'attività di tali Comitati si debba ispirare a delle precise linee guida che sono state sviluppate nell'ambito di un progetto FSE Ob. 3 Mis. C1 "Accademia/Imprese", azione 3 - rapporto funzionale Università-Regione per il diritto allo studio: nel Veneto sono presenti tre Aziende Regionali per il Diritto allo Studio Universitario - ESU, delle quali quella di Padova eroga il maggior numero di servizi (alloggi, ristorazione, sostegno finanziario a iniziative culturali degli studenti, orientamento al mondo del lavoro e sussidio psicologico) - sistemi di rilevazione/analisi dei laureati occupati: oltre all'adesione al Consorzio Almalaurea, è stato attivato il progetto FORCES 2000-2004 (formation-to-occupation-relationships-cadenced-evaluation-study), basato sulla rilevazione ripetuta a cadenza semestrale della posizione professionale in cui si trovavano un campione di laureati dell'ateneo fino a tre anni dal conseguimento del titolo. Tale progetto è stato ripreso nell'autunno 2007, per ora per le lauree triennali, con un'iniziativa, denominata Agorà, che intende monitorare gli esiti occupazionali dei laureati per singolo CdS dell'ateneo ad integrazione della rilevazione Almalaurea. Importante è anche l'attività di supporto alla realizzazione di stage e tirocini da parte degli studenti, che si è concretizzata con l'iniziativa di Job Placement, avviata dall'ateneo a partire dal 2005 con l'obiettivo di giungere a una preselezione ed intermediazione con le imprese per la collocazione di laureati (www.unipd.it/placement). Non va inoltre dimenticata l'esperienza proficua del progetto PHAROS, che ha istituito un osservatorio permanente del mercato del lavoro locale finalizzato ad individuare esigenze di professionalità manageriali in diversi comparti produttivi del Veneto. - sistema informativo per la rilevazione degli indicatori di efficienza ed efficacia: vengono monitorate le carriere degli studenti mediante analisi delle singole coorti sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia. La presenza di tale sistema informativo ha rappresentato un prezioso elemento di supporto alla progettazione della nuova offerta formativa in quanto ha consentito di evidenziare eventuali punti critici e punti di forza nell'offerta formativa precedente. Nel complesso il NVA esprime un giudizio favorevole non solo sull'intera offerta formativa quanto sul processo attivato in Ateneo per l'indirizzo ed il coordinamento della riforma nonché per le varie iniziative poste in atto, sia nella valorizzazione di CdS già esistenti, sia nell'elaborazione di progetti ex novo, per permettere un'efficace attività di monitoraggio e valutazione dell'efficienza e dell'efficacia dei percorsi formativi. Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni Il giorno 20/12/07 il Prorettore alla Didattica, ha aperto l'incontro con le Parti Sociali spiegando che la trasformazione dei corsi di studio è stata un'occasione di revisione degli ordinamenti ex DM. 509/1999,per cercare di superare le criticità riscontrate. Tale revisione si è basata sulle precedenti consultazioni, rielaborata poi dalle Facoltà e presentata nei mesi scorsi alle Parti Sociali direttamente coinvolte. In quest'ultimo incontro è stato fatto il punto della situazione e presentata l'intera proposta formativa soffermandosi su alcune specificità. La consultazione ha avuto esito positivo con il plauso per la strategia dell'ateneo e l'impegno reale nel coinvolgimento delle parti sociali in fase di ridisegno e monitoraggio dei profili professionali. In Facoltà di Scienze mm.ff.nn., per svolgere un'analisi della corrispondenza fra le competenze e le abilità dei laureati magistrali e le esigenze del territorio e del mondo della produzione nel rispetto di una corretta preparazione di base e metodologica, in una riunione il 12/10/2006 con rappresentanti di Confindustria si è deciso di avviare dei tavoli permanenti di consultazione, specifici per grandi aree e/o Classi della Facoltà, con rappresentanti del mondo dell'industria, della ricerca, delle banche e degli Albi professionali. Migliorare la consapevolezza, all'esterno degli Atenei, delle capacità dei laureati magistrali è un ulteriore obiettivo dei tavoli permanenti. Il rettore dichiara che nella stesura dei regolamenti didattici dei corsi di studio il presente corso ed i suoi eventuali curricula differiranno di almeno 30 crediti dagli altri corsi e curricula appartenenti alla medesima classe, ai sensi del DM 16/3/2007, art. 1 2. Obiettivi formativi qualificanti della classe I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono conseguire le seguenti competenze: * avere una solida preparazione culturale nei diversi settori della chimica che caratterizzano la classe; * avere un'avanzata conoscenza delle moderne strumentazioni di misura delle proprietà delle sostanze chimiche e delle tecniche di analisi dei dati; * avere padronanza del metodo scientifico di indagine; * essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari; * essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo elevata responsabilità di progetti e strutture. I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe svolgeranno attività di promozione e sviluppo dell'innovazione scientifica e tecnologica, nonché di gestione e progettazione delle tecnologie; potranno inoltre esercitare attività professionale e funzioni di elevata responsabilità nei settori dell'industria, progettazione, sintesi e caratterizzazione dei nuovi materiali, della salute, della alimentazione, dell'ambiente, dell'energia, della sicurezza, dei beni culturali e della pubblica amministrazione, applicando in autonomia le metodiche disciplinari di indagine acquisite. Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea magistrale della classe: * comprendono l'approfondimento della formazione chimica nei settori della chimica inorganica, della chimica fisica, della chimica organica e della chimica analitica; * l'acquisizione di tecniche utili per la comprensione di fenomeni a livello molecolare; * il conseguimento di competenze specialistiche in uno specifico ambito della chimica o della biochimica;

* prevedono attività formative, lezioni ed esercitazioni di laboratorio per un congruo numero di crediti; * comprendono attività formative volte all'acquisizione delle metodologie di sintesi e dei metodi strumentali per la caratterizzazione e la definizione delle relazioni struttura-proprietà; * possono prevedere, in relazione ad obiettivi specifici del Corso di Laurea Magistrale, soggiorni di studio presso altre Università italiane ed estere, nonché tirocini formativi presso enti pubblici o privati non universitari, nell'ambito della normativa vigente; Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo Il Corso di Laurea Magistrale in Chimica si propone di formare laureati con una solida preparazione culturale nei principali settori di questa disciplina, preparazione adeguata per affrontare con competenza ed autonomia sia attività professionali che di ricerca accademica ed industriale, e per consentire l'accesso alla Scuola di Dottorato in Scienze Molecolari Il percorso formativo comprende un primo blocco di insegnamenti obbligatori nelle discipline chimiche fondamentali (Chimica Fisica, Chimica Inorganica, Chimica Organica, Chimica Analitica) con l'obiettivo di completare la formazione di base acquisita con la Laurea, e di introdurre le conoscenze specialistiche più avanzate. Successivamente lo studente sceglie uno specifico ambito di specializzazione selezionando, con la presentazione del piano di studi, specifici insegnamenti opzionali nell'ambito di una lista di corsi avanzati. In tal modo, senza il bisogno di curriculum rigidamente strutturati, lo studente potrà seguire uno specifico percorso formativo costruito sulla base dei propri interessi culturali e professionali. Il corso di studi si completa, a parte considerando gli insegnamenti a scelta dello studente, con la prova finale nella forma di una tesi sperimentale da svolgersi presso l'università o aziende ed enti esterni. Il Dipartimento di Scienze Chimiche comprende parecchi gruppi di ricerca operanti in diversi settori della Chimica, che possono fornire laboratori avanzati e/o la supervisione per il lavoro di tesi. Il numero di crediti attribuito alla prova finale assicura lo svolgimento di una tesi sperimentale di ampio respiro, che permetta allo studente di applicare il bagaglio culturale acquisito alla risoluzione di problematiche sperimentali con buoni livelli di originalità. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Il Laureato Magistrale in Chimica deve: approfondire gli studi della Laurea di I livello, in modo da possedere una base tale da poter sviluppare ed applicare idee originali nel contesto della ricerca in Chimica; possedere una conoscenza completa e approfondita delle discipline chimiche fondamentali, nonchè una conoscenza specialistica in ambiti specifici delle scienze chimiche; avere conoscenze sulla brevettazione in Chimica Tali conoscenze verranno acquisite attraverso le attività didattiche istituzionali, che prevedono lezioni ed esercitazioni in aula e attività pratiche in laboratorio, in particolare dedicate alle applicazioni e alle tecniche di interesse chimico. L'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione verrà verificata, oltre che al momento dell'esame, anche con il monitoraggio dei reports sulle attività di laboratorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding) Il Laureato Magistrale in Chimica deve: avere l'abilità di applicare la sue conoscenze e le sue capacità di "problem solving" alla soluzione di problemi nuovi in un contesto multidisciplinare correlato alle scienze chimiche; avere la capacità di utilizzare nell'ambito di lavoro le conoscenze acquisite, interagendo con altre figure professionali Oltre all'attività didattica frontale (lezioni d'aula e attività in laboratorio) che caratterizza il Corso di Laurea Magistrale in Chimica, le capacità di applicare conoscenza e comprensione saranno particolarmente sviluppate e verificate durante la Tesi di Laurea Magistrale, che prevede un'attività sperimentale per un periodo di diversi mesi, presso un laboratorio di ricerca universitario o presso un'azienda chimica o altri Enti di ricerca. In particolare, tale attività verrà seguita costantemente dal Relatore di Tesi, ma anche da un Controrelatore, che ha proprio il compito della verifica periodica dell'acquisizione delle capacità in oggetto. Autonomia di giudizio (making judgements) Il Laureato Magistrale in Chimica deve avere l'abilità di integrare conoscenza e complessità nel lavoro, e di formulare giudizi partendo da informazioni incomplete o limitate, che integrerà mediante il ricorso alla letteratura e ad eventuali indagini sperimentali. Oltre all'impostazione didattica di alcuni corsi, in particolare quelli di laboratorio, che prevede esattamente quanto su riportato (ricorso alla letteratura, prove sperimentali, valutazione dei risultati e delle implicazioni), questo è l'obiettivo specifico della Tesi di Laurea Magistrale, per la quale valgono le considerazioni esposte al punto precedente. Abilità comunicative (communication skills) Il Laureato Magistrale in Chimica deve avere l'abilità di comunicare in modo chiaro e non ambiguo le sue conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse correlate, ad interlocutori specialisti e non specialisti. Anche queste abilità sono acquisite in modo specifico attraverso la Tesi di Laurea Magistrale. Nel corso del lavoro di Tesi, infatti, il laureando deve esporre periodicamente al Relatore e al Controrelatore l'attività svolta, i risultati conseguiti, le motivazioni delle scelte compiute e le conseguenti indicazioni per il proseguimento del proprio lavoro. Inoltre, la discussione finale avviene attraverso un seminario nel corso del quale il laureando espone il proprio lavoro di Tesi ad una Commissione di docenti appartenenti ai diversi settori della Chimica. Capacità di apprendimento (learning skills) Il Laureato Magistrale in Chimica deve avere sviluppato la capacità di apprendimento che gli consenta di continuare gli studi in modo ampiamente autonomo e auto-diretto, e di assumersi la responsabilità della propria formazione professionale.

Conoscenze richieste per l'accesso Per essere ammessi ad un Corso di Laurea Magistrale occorre essere in possesso della Laurea o del Diploma Universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Chimica sarà inoltre necessario dimostrare il possesso di requisiti curriculari, che verranno definiti nel regolamento didattico, e di una adeguata preparazione personale sulle seguenti materie: Chimica di base: inorganica, organica, fisica, analitica e biologica. Matematica, Fisica e Informatica. Abilità pratica nei laboratori chimici. Caratteristiche della prova finale La prova finale consiste nello svolgimento di una tesi sperimentale su argomento originale di interesse chimico, presso un laboratorio di ricerca universitario o di ente esterno pubblico o privato convenzionato con l'università.nel corso della tesi lo studente affronterà le problematiche della ricerca sperimentale utilizzando in prima persona apparecchiature e metodologie avanzate. Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati La Laurea Magistrale in Chimica consente di dedicarsi ad attività di ricerca, produzione e controllo in strutture pubbliche e private. I principali sbocchi occupazionali sono nell'industria (industria chimica, farmaceutica, alimentare, cosmetica, cartaria, conciaria, elettrochimica e manufatturiera in genere), e nei laboratori di analisi, anche nei settori sanitario, dell'energia e della conservazione dei beni culturali. Le possibilità offerte dalla libera professione, inoltre, sono attualmente in notevole espansione, soprattutto nei settori riguardanti le attività di analisi, controllo e validazione, di salvaguardia dell'ambiente e della protezione civile. L'indice di assorbimento dei laureati magistrali in Chimica, sia come libero professionista che come dipendente, è attualmente molto soddisfacente, con buone prospettive di incremento nei prossimi anni. La Laurea Magistrale in Chimica consente inoltre l'accesso, previo esame di ammissione, alla Scuola di Dottorato in Scienze Molecolari. Il corso prepara alle professioni di Chimici Ricercatori, tecnici laureati ed assimilati Attività formative caratterizzanti ambito disciplinare settore CFU Discipline chimiche analitiche e ambientali Discipline chimiche inorganiche e chimico-fisiche Discipline chimiche organiche CHIM/01 Chimica analitica CHIM/12 Chimica dell'ambiente e dei beni culturali CHIM/02 Chimica fisica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/06 Chimica organica CHIM/10 Chimica degli alimenti 6-20 12-40 6-32 Totale crediti riservati alle attività caratterizzanti - minimo assegnato all'attività 48 48-92 Note relative alle attività caratterizzanti La notevole ampiezza degli intervalli negli ambiti delle attività caratterizzanti è dovuta alla necessità di contemperare alle diverse esigenze che contraddistinguono gli specifici ambiti di specializzazione caratteristici della chimica moderna ai quali possono rivolgere i loro studi gli studenti della laurea magistrale. Attività formative affini ed integrative settore CHIM/02 Chimica fisica CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/04 Chimica industriale CHIM/05 Scienza e tecnologia dei materiali polimerici CHIM/06 Chimica organica CHIM/08 Chimica farmaceutica CFU 12-20 Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (CHIM/02, CHIM/03, CHIM/04, CHIM/05, CHIM/06) Le attività caratterizzanti hanno il duplice obiettivo 1) di completare la formazione di base nelle discipline chimiche e 2) di consentire l'acquisizione di conoscenze specialistiche. Per ottemperare al secondo obiettivo, sono predisposti un insieme di insegnamenti opzionali a carattere avanzato nelle diverse discipline chimiche. Lo studente predisporrà un proprio percorso specialistico all'atto della presentazione del piano di studi selezionando alcuni di tali insegnamenti opzionali a carattere avanzato. Ne consegue che ai singoli ambiti disciplinari sono attribuiti intervalli di CFU molto ampi per consentire agli studenti di costruire percorsi formativi differenziati anche sulla base della preminenza di particolari settori scientifici.

Altre attività formative (D.M. 270 art.10 5) ambito disciplinare A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) 8-12 Per la prova finale (art.10, comma 5, lettera c) 43-47 Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, Ulteriori conoscenze linguistiche lettera d) Abilità informatiche e telematiche Tirocini formativi e di orientamento Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle attività art.10, comma 5 lett. d 1 Totale crediti riservati alle altre attività formative 52-60 Note relative alle altre attività Il rilevante numero di crediti assegnati alla prova finale (43-47) è giustificato dall'importanza che assume la tesi sperimentale per uno studente della Laurea Magistrale in Chimica. Si tratta infatti di una esperienza altamente qualificante durante la quale gli studenti affrontano le problematiche della ricerca sperimentale utilizzando in prima persona apparecchiature e metodologie avanzate che ovviamente non possono essere inserite nelle precedenti attività didattiche. Questo percorso formativo, fondamentale nella preparazione di un Laureato Magistrale in Chimica, richiede un adeguato arco temporale. CFU 1 CFU totali per il conseguimento del titolo (range 112-172) 120