2011 Anno Europeo del volontariato



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Transcript:

L'avete fatto a me Cooperazione e Sviluppo per la salute nei P.V.S. Medici, infermieri, psicologi, educatori e amministrativi Volontari per la Formazione del personale locale a Sud del Mondo. Anno 8, n. 1 Newsletter gennaio febbraio 2011 2011 Anno Europeo del volontariato Cari amici, proseguono le attività che ci vedono impegnati nella formazione a Sud del Mondo, e nell organizzazione di seminari che possano prepararci sempre meglio ai viaggi di missione. Iniziate a segnarvi in agenda la data del 2 aprile: seminario sulla Malaria tenuto da un esperto dell OMS e assemblea annuale dei soci aperta anche a quanti desiderano conoscerci. invito 20 gennaio alla serata di resoconto del viaggio di missione a S. Luìs in Perù. alle ore 19,30 presso la sede della Nostra Famiglia Vedano Olona via Don Luigi Monza. Sarà anche l occasione per scambiarci di persona gli auguri di buon anno

Progetto ENCUENTRO Da due anni in associazione, volontari fisioterapisti, logopedisti, psichiatri, psicologi, terapisti occupazionali educatori e psicomotricisti si riuniscono per costruire insieme gli interventi formativi volti a rispondere ai bisogni del personale locale in forze presso la comunità alloggio per minori disabili S. Danielito, in una delle missioni dell OMG in Perù. Eliana e Franca di ritorno dal viaggio di missione a S. Luìs Il nostro oro Anticamente trovare un Perù significava aver trovato una miniera d oro, come accadde ai primi Conquistadores arrivati sulla scia di Colombo. Il nostro viaggio ci ha fatto scoprire una miniera molto più preziosa: la casa dei Danielitos a San Luìs, dove noi due (Franca ed Eliana) siamo state ospiti per quasi un mese a novembre del 2010. persone che lavorano a stretto contatto con i ragazzi ospitati a San Luis trasferendo loro un po delle nostre conoscenza di fisioterapiste e di counselor. Poi, come sempre succede quando si parte per avventure così belle, ci sono accadute tante cose impreviste, ma arricchenti. La prima cosa che ci ha colpito è stato l impatto con la gente: nessuna di noi due era mai stata in Sud America, anche se non era la prima volta che viaggiavamo in Paesi in Via di Sviluppo. Come sempre le prime sensazioni sono state forti : ci ha colpito l estrema povertà delle persone, ma anche l arte di arrangiarsi di cui tutti sembrano dare prova. Lima, la capitale, è la tipica metropoli cresciuta in modo convulso. Vi abita un terzo della popolazione totale dello Stato: poco più di 9 milioni di persone. La scoperta della miniera è iniziata quasi un anno prima del nostro viaggio: è stato infatti all inizio del 2010 che insieme al gruppo di lavoro Enquentro abbiamo cercato di mettere a fuoco gli obiettivi del nostro intervento, destinato a innestarsi su un percorso già iniziato da altre persone, in particolare Francesca ed Elena. Abbiamo cercato di prepararci al meglio per il nostro compito, che era di aiutare le

Ci siamo lasciate senza troppo rimpianto alle spalle il caos della metropoli per affrontare il viaggio che ci avrebbe portate a San Luis. Eravamo un poco emozionate anche per il fatto che avremmo battuto il nostro record di quota: infatti abbiamo superato i 5.000 metri quando abbiamo valicato le Ande. E dopo un lungo tragitto su strade sterrate e tortuose (in alcuni tratti da brivido ) siamo arrivate a destinazione. Condividere momenti come la preghiera, la preparazione del cibo, lo svago aiuta a entrare in sintonia con i ragazzi, facilitando parecchio il nostro compito di fisioterapiste. Crediamo che per noi l esperienza più coinvolgente sia stata vivere la quotidianità di Danielitos: avevamo già fatto esperienze simili quando portavamo in vacanza i ragazzi della Nostra Famiglia, e questo ci ha fatto riscoprire quanto sia importante condividere tutti i momenti della vita comune. Questo è un aspetto che si tende a perdere nella nostra società evoluta, dove tendiamo a diventare professioniste super specializzate, trascurando quasi senza rendercene conto l importanza di vivere la quotidianità con le persone che contribuiamo ad aiutare e curare. Daniele e Nicoletta ci hanno fatto subito sentire a nostro agio e abbiamo ben presto iniziato il nostro programma di lavoro. Da questo punto di vista è stato importante saper un poco improvvisare: siamo riuscite a creare con materiale disponibile in loco dei supporti come un modello di pettorina per facilitare il controllo del tronco di due ragazzi che stanno in carrozzina, oppure nuove impugnature delle posate per una maggior autonomia nell alimentazione. Piccole cose che però possono aiutare concretamente a migliorare il livello di qualità della vita delle persone interessate.

Abbiamo anche scoperto che i lavori di gruppo proposti agli assistenti seguiti da un momento di condivisione dei vissuti,(ossia riuscire a verbalizzare le emozioni legate alle esperienze soggettive), funzionano benissimo anche nel cuore delle Ande! In realtà abbiamo ancora una volta avuto la dimostrazione che le non esistono barriere tra le persone che vogliono entrare in contatto: basta avere la reciproca disponibilità all ascolto e alla comprensione. Come sempre, quando provi a fare il bilancio di una simile esperienza, ti trovi profondamente arricchita. Prima di partire avevamo trovato questa bellissima frase: Spiegami e mi dimenticherò Fammi vedere e mi ricorderò Coinvolgimi e comprenderò. Un filo conduttore di questa nostra esperienza è consistito nel cercare di non arrivare con soluzioni preprogrammate, ma nel cercare le soluzioni più adatte alle situazioni che ci trovavamo via via ad affrontare. Insomma, abbiamo sempre cercato di fare della semplicità l essenza del nostro agire. Un ultima considerazione è che ci siamo sentite parte di un progetto importante, che aveva una storia e avrà un futuro. E naturalmente questo non ha fatto che aumentare il nostro livello di motivazione. Al rientro abbiamo lasciato con un po di rimpianto gli occhi, i volti delle persone con cui avevamo condiviso questa bella esperienza, così intensa per aver toccato corde personali e che merita tempo di riflessione ed elaborazione. Ma, soprattutto, pronte a ripartire per la prossima missione! Eliana e Franca