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1 APPENNINO REGGIANO TERRITORIO DI COMUNITA Osservatorio economico, coesione sociale, legalità Castelnovo nén Monti LUNEDI 21 MAGGIO 2012 L Appennino Reggiano: territorio di comunità

2 Lo sguardo d insieme La struttura imprenditoriale Il mercato del lavoro: l analisi di dettaglio fra stagionalità e settori Le scelte di orientamento scolastico e formativo Visione, cultura, azioni ed investimenti per l economia montana

3 Le imprese della Comunità Montana Reggiana. Anno 2011 Imprese registrate per settore di attività. Comunità Montana. Anno 2011 Attività dei servizi. di alloggio e di ristorazione ; 8% Altro; 18% Commercio ; 19% Agricoltura; 25% Costruzioni; 21% Attività manifatturiere ; 9,8% Nei Comuni della Comunità dell Appennino reggiano l agricoltura si conferma l attività imprenditoriale prevalente (25%) seguita dalle Costruzioni (21%) e dal Commercio (19%). Il settore alloggio e ristorazione rappresenta l 8% del totale delle imprese registrate. Elaborazione Uff. Statistica della Provincia di Reggio Emilia su dati della CCIAA di RE

4 Le imprese della Comunità Montana Reggiana. Anno ,7% 22,9% 25% 12,4% 9,8% 14,9% 20,8% 19,1% 19,6% 7,5% 5,1% 18,0% Confronto tra i principali settori di attività della comunità montana e totale provinciale. Anno 2011 Agricoltura Attività manifatturiere Costruzioni Commercio Alloggio e di ristorazione Altre Alta vocazione agricola, buona presenza di strutture ricettive COMUNITA' MONTANA TOTALE PROVINCIALE Agricoltura Attività manifatturiere Costruzioni Commercio Alloggio e di ristorazione COMUNITA' MONTANA v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % ,7% 423 9,8% ,8% ,1% 324 7,5% TOTALE PROVINCIAL E ,4% ,9% ,9% ,6% ,1% Elaborazione Uff. Statistica della Provincia di Reggio Emilia su dati della CCIAA di RE

5 Le imprese della Comunità Montana Reggiana. Anno 2010 e 2011 a confronto Var. % 2011/2010 BAISO BUSANA CARPINETI CASINA CASTELNOVO NE'MONTI CANOSSA COLLAGNA LIGONCHIO RAMISETO TOANO VETTO VIANO ,3% 4,8% -2,8% -2,7% -0,1% -2,0% 3,5% 4,3% -3,1% -1,3% -1,8% -4,6% Sulle circa imprese, si è verificato un calo medio dell 1%, ma con incrementi significativi di alcuni comuni di crinale. VILLA MINOZZO ,8% TOTALE PROVINCIALE ,2% Elaborazione Uff. Statistica della Provincia di Reggio Emilia su dati della CCIAA di RE

6 La FIG.1 mostra il tracciato degli avviamenti mensili dal gennaio 2007 al marzo 2012 ponendo in blu i dati mensili, in nero la media mobile a due mesi e in verde quella a sei mesi, in modo da coglierne i trend sottesi.

7 Gli avviamenti mostrano una congiuntura negativa: nell ultimo trimestre del 2011 si è verificato un giro di boa, confermato dal primo trimestre 2012.

8 Dai tracciati si nota la tendenza del settore agricolo agli avviamenti al lavoro con stipula in gennaio: si tratta sostanzialmente di contratti di lavoro temporaneo della durata di 12 mesi.

9 Non è decisamente un momento produttivo per l industria, il trend è fermo e in peggioramento.

10 Il settore dei servizi è stagnante malgrado la visibile stagionalità.

11 Il settore edile ha registrato un vero e proprio crollo, è senz altro il settore economico al momento maggiormente sofferente.

12 Questo tracciato risulta particolarmente interessante perché pone in evidenza l effetto positivo del turismo dei periodi vacanzieri sull economia dell Appennino mostrando un trend crescente nel punto di massimo (si sta parlando di circa 40 posti di lavoro in più).

13 I GIOVANI, LA SCUOLA, LE SCELTE TOTALE AREA UMANISTICA-LICEALE TOTALE AREA TECNICA TOTALE AREA PROFESSIONALE

14 I GIOVANI, LA SCUOLA, LE SCELTE TOTALE AREA UMANISTICA-LICEALE TOTALE AREA TECNICA TOTALE AREA PROFESSIONALE

15 I GIOVANI, LA SCUOLA, LE SCELTE La popolazione scolastica di Castelnovo ne Monti, in linea con la popolazione scolastica provinciale, negli ultimi 7 anni ha registrato una variazione del 17% passando da a studenti. La variazione percentuale (2011/2005) calcolata nel polo di Castelnovo ne Monti per area disciplinare registra: -2% nell area umanistica liceale (+34% a livello provinciale); + 21% nell area tecnica (+ 6% a livello provinciale); + 36% nell area professionale (+30% a livello provinciale)

16 Dalla parte delle imprese: LE AZIONI DELLA PROVINCIA Agevolazioni per l accesso al credito da parte delle imprese Fondo Provinciale di Controgaranzia Il Fondo ha costituito un valido sostegno, in fase di recessione, alle imprese ancora stimolate ad investire per superare la crisi economica. E stato gestito dai 4 Confidi operanti sul territorio che hanno stipulato operazioni di mutuo garantite fino all 80% sulle quali la Provincia, attraverso il Fondo stanziato, contro-garantisce il Consorzio fino al 50% della sua esposizione. Sono stati supportati n. 53 progetti d impresa di investimento complessivo pari a La garanzia prestata dalla Provincia ammonta complessivamente a

17 Pagamenti totali disposti dalla Provincia Anno 2011 Pagamenti fatture registrate e pagate: ,80 Pagamenti sul P.S.R.: ,66 Totale pagamenti: ,46

18 Pagamenti disposti dalla Provincia sul Piano di Sviluppo Rurale Anno 2011 Asse 1 - investimenti: ,00 Asse 2 misure agroambientali: ,28 Asse 3 multifunzionalità: ,00 Asse 4 azioni Gal: ,38 Totale: ,66 Non transita sul bilancio provinciale perché l ente pagatore è Agrea pagamenti di norma entro 30 giorni

19 Tempi di pagamento della Provincia Anno 2011 Per le fatture in conto capitale: Per le fatture in parte corrente: 59 giorni 60 giorni Il ritardo della Provincia di Reggio Emilia: zero

20 PROGETTI 2012 AZIONI ANTICRISI PROGETTI 2012 TURISMO Progetto di marketing territoriale, animazione e promozione di calendari ed eventi enogastronomici e culturali. Compartecipazione ai PROGETTI GAL Cammini d'europa e Sentieristica. PTPL: sostegno alla promozione turistica della gestione associata che fa capo alla Comunità Montana. Aggiornamento, rinnovo e stampa degli opuscoli cartacei, aggiornamento e implementazione dei siti web turistici (sito Finanziamenti a sostegno delle imprese del turismo (LR 40, Legge 17). Gestione contributi Asse 4 del POR FESR per progetti di qualificazione turistico/culturale e turistico/ambientale del territorio, a soggetti pubblici e privati.

21 PROGETTI 2012 AZIONI ANTICRISI PROGETTI 2012 TURISMO Promozione unitaria del territorio, valorizzazione delle manifestazioni storiche e delle attività didattiche e di animazione nei castelli: nuova gestione del Castello di Canossa, d intesa con Soprintendenza Mibac Promozione turistica concertata in collaborazione con altri soggetti interessati (Camera di Commercio, Parco Nazionale, Comunità Montana, Comuni, GAL) VALORIZZAZIONE DELLA RETE SENTIERISTICA PROVINCIALE: manutenzione della rete dei sentieri di competenza della Provincia e promozione delle escursioni sui sentieri provinciali.

22 Piano di sviluppo rurale finanziamenti 2012 N. MISURA DESCRIZIONE MISURA / AZIONE NUMERO DOMANDE PERVENUTE NUMERO DOMANDE FINANZIATE RISORSE DISPONIBILI A BANDO (COMPRESE ECONOMIE) CONTRIBUTI EROGATI Agriturismo , , Energia - Beneficiari privati , , Circuiti enogastronomici , , Strade - viabilità , , Energia - Beneficiari pubblici , , Borghi rurali - villaggi , ,30 TOTALE , ,21

23 P.S.R. - investimenti generati nel 2012 MISURA DESCRIZIONE MISURA / AZIONE CONTRIBUTO INVESTIMENTI COMPLESSIVI Agriturismo 40% , , Energia - Beneficiari privati 30% , , Circuiti enogastronomici 70% , , Strade - viabilità 70% , , Energia - Beneficiari pubblici 70% , , Borghi rurali - villaggi 70% , ,71 TOTALE , ,04

24 Piano di sviluppo rurale - finanziamenti MISURA Comunità Montana n.ro aziende IMPORTO CONCESSO Resto Provincia n.ro aziende Totale complessivo Totale n.ro aziende Insediamento giovani agricoltori , , , Ammodernamento delle aziende agricole , , , bando di filiera , , ,64 84 Reg ex bieticoltori , ,07 27 Totale complessivo , , ,33 396

25 Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano L aumento della produzione Aumento dell export dal 14% al 32% dal 2006 al 2011 Ulteriori strategie per sostegno all esportazione

26 Bando di filiera settore lattiero caseario - fondi Asse 1 presentazione domande entro 30 aprile 2012 Codice Misura 111 Denominazione misura Formazione professionale ed azioni di informazione Azione 1 Formazione ed informazione per le imprese agricole e forestali Spesa pubblica , Consulenza aziendale 121 Ammodernamento delle aziende agricole , Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali - Azione 1 Trasformazione e/o commercializzazione di prodotti Allegato 1 del Trattato , Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie ,00 TOTALE ,00

27 BANDA LARGA: Piano INFRATEL Il piano Infratel è un progetto promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per posare un'infrastruttura in fibra ottica nelle zone in completo divario digitale (le così dette aree bianche) e in cui esisteva l'opportunità di affittare la fibra ottica posata ad un operatore disponibile ad investire sulle centrali servite da quella fibra, perché riteneva l'investimento sostenibile per il suo business plan potendosi ripagare i costi rivendendo i servizi ad altri operatori o ai cittadini in tempi medio-brevi. Telecom non è obbligata a portare il servizio Adsl a banda larga su linea fissa. Il piano ha visto un investimento pubblico di 20 milioni di Euro (5 milioni Regione Emilia Romagna e 15 milioni Ministero)

28 BANDA LARGA: INFRATEL - RISULTATI Il piano ha portato nella provincia di Reggio Emilia le seguenti attivazioni: COMUNE Baiso Busana Collagna Gualtieri Reggio nell Emilia Scandiano Toano Vetto LOCALITA Baiso e Debbia Cervarezza Collagna Santa Vittoria Sabbione Arceto Toano e Cerredolo Vetto e Cola

29 BANDA LARGA: INFRATEL - RISULTATI Il piano Infratel rende possibile ai comuni interessati di garantire servizi Adsl oltre i 2 Mbit/sec su rete fissa per una maggiore percentuale di popolazione: COMUNE Baiso Busana Collagna Gualtieri Reggio nell Emilia Scandiano Toano Vetto % popolazione con servizi Adsl > 2Mb prima di Infratel 0% - 5% 0% - 5% 0% - 5% 36% - 45% 96% - 100% 66% - 75% 0% - 5% 6% - 15% % popolazione con servizi Adsl > 2Mb dopo attuazione Infratel 76% - 85% 26% - 35% 36% - 45% 96% - 100% 96% - 100% 96% - 100% 46% - 55% 86% - 95%

30 BANDA LARGA, PROGETTI : finanziamento FEASR Criteri adottati per l individuazione delle zone finanziate: zone C e D secondo la classificazione rurale, con priorità nelle zone D e realizzazioni in zone C solo per attraversamento ; aree in cui le infrastrutture a banda larga sono inesistenti o inadeguate e non si prevede verranno sviluppate né da investitori privati, né pubblici nei prossimi tre anni; assenza di operatori che offrono servizi a banda larga o carenza del servizio in termini qualitativi (velocità) e quantitativi (copertura), ma presenza di operatori potenzialmente interessati ad offrire servizi con la nuova infrastruttura; deve utilizzare prioritariamente infrastrutture esistenti (condotti, fibra spenta etc.) ; deve essere tecnologicamente neutra, così che tutti gli operatori di telecomunicazioni possano avere accesso ai servizi.

31 BANDA LARGA, PROGETTI : finanziamento FEASR Intervento approvato nel territorio reggiano: Sparavalle- Ramiseto

32 BANDA LARGA, PROGETTI : Dorsale Sud progetto, approvato con del. Reg. n. 404 del 10/04/2012, che prevede la realizzazione di un'importante infrastruttura radio a banda ultralarga, lungo la dorsale appenninica a sud e che consentirà di sfruttare la presenza delle infrastrutture esistenti, ed i siti della rete Lepida Wireless e della rete ERretre l'infrastruttura consentirà di risolvere in larga misura sia il problema della connessione alla rete sia quello della ricezione della TV digitale, abilitando operatori che erogano servizio sul territorio l'infrastruttura sarà posizionata su aree pubbliche, così da non sostenere oneri per l'affitto dei terreni

33 BANDA LARGA, PROGETTI : Digital Divide nelle zone industriali progetto della Dorsale Sud potrà garantire, anche in molte zone montane l offerta di banda larga per le imprese Lepida ha approvato un Protocollo d Intesa con Unioncamere Emilia Romagna, con cui le parti si impegnano a collaborare per individuare le azioni, le priorità e i modelli di intervento, che possano prevedere il coinvolgimento pubblico e privato, per aumentare l offerta di banda larga nelle zone industriali ed artigianali, sensibilizzando le imprese ad un uso più efficace della rete a banda larga Camera di Commercio di Reggio Emilia e Provincia collaborano per attuare nel territorio reggiano l iniziativa regionale

34 Dalla parte delle imprese: LE AZIONI DELLA PROVINCIA RE up Reggio Emilia per le imprese start up LA PRIMA EDIZIONE LA NUOVA EDIZIONE Giugno idee selezionate 7 imprese che crescono e assumono di investimento provinciale 15 idee selezionate, con particolare attenzione a servizi all infanzia e promozione del territorio Concentrazione della formazione in poche giornate focalizzate e altamente qualificate Consolidamento del percorso di accompagnamento per il Business Plan Euro investiti Circa , con sostegno parziale istituti di credito

35 Dalla parte delle imprese: LE AZIONI DELLA PROVINCIA Microcredito per l imprenditoria femminile Beneficiari: donne che vogliano intraprendere una attività imprenditoriale di piccole dimensioni microimprese femminili neonate (dopo 1 gennaio 2011) Risorse: Fondo garanzia: (ulteriori risorse sul 2012 Valore del singolo prestito: fino a 25 mila Numero di operazioni supportabili: circa 70 Strumento: fondo di controgaranzia di gestito dai Confidi. Questo importo consentirà di attivare prestiti a circa 70 nuove imprese, con una garanzia del 50%, agevolando così fortemente l accesso al credito da parte di piccole imprenditrici che per problemi sociali o per la piccola dimensione dell azienda non possono accedere al mercato ordinario del credito. Accompagnamento dei progetti Euro investiti

36 PROGETTO INNOVAPPENNINO 2012 Formazione per le imprese Promosso dalla Provincia con enti di formazione ( capofila IFOA) e partecipazione del CENSIS Consultazione per raccogliere fabbisogni formativi per la nascita e sviluppo delle imprese Focus group con le Imprese Progetto dei nuovi bandi per la formazione imprenditoriale Primi corsi entro giugno 2012

37 La visione di insieme 2012 Sostegno alle azioni per accesso al credito, nuova imprenditorialità, semplificazione Organicità degli interventi su attrattività turistica, sviluppo rurale, valorizzazione paesaggio, infrastrutture Condivisione agenda per la crescita fra istituzioni e settori produttivi e dei servizi Monitoraggio periodico delle azioni e degli investimenti

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