CORSO DI FORMAZIONE TUTORI VOLONTARI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI MODULO GIURIDICO

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1 CORSO DI FORMAZIONE TUTORI VOLONTARI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI MODULO GIURIDICO

2 Legge 47/2017 e decreto legislativo 220/2017 Disciplina unitaria e organica Rafforzare strumenti di tutela Maggiore omogeneità delle disposizioni

3 MINORE STRANIERO NON ACCOMPAGNATO Art. 2 L. 47/2017: minorenne non avente cittadinanza italiana o dell Unione Europea che si trova per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottoposto alla giurisdizione italiana, privo di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell ordinamento italiano.

4 MISNA PERSONA VULNERABILE Divieto di respingimento (art. 3) Divieto di espulsione eccezioni: ordine pubblico e sicurezza dello Stato (art. 13 D.Lgs. 286/1998, Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero). L espulsione comunque può avvenire solo a condizione «che il provvedimento stesso non comporti un rischio di danni gravi per il minore [ ]» (art. 31,4 T.U.) Diritto al permesso di soggiorno in quanto minore (art. 10) Diritto ad essere iscritto nel sistema sanitario (art. 34 TU e 14 l. 47)

5 Cosa succede quando un misna viene fermato dalle forze dell ordine Struttura di prima accoglienza (<30) Obbligo di identificazione (<10) Colloquio Dubbi sull età (esami socio-sanitari, mediatore culturale, minore età presunta, ) Indagini familiari

6 Entro 5 giorni dal colloquio: ricerca di parenti sul territorio (ricongiungimento famigliare > allontanamento) affidamento familiare rimpatrio assistito e volontario (indagine, valutazione, interesse del minore, diritto all unità famigliare) sistema informativo nazionale dei misna

7 DIRITTO ALLA SALUTE E DIRITTO ALL ISTRUZIONE MISNA iscritti obbligatoriamente al SSN, pieno diritto ad accedere alle prestazioni OBBLIGO SCOLASTICO favorire assolvimento specifici programmi di apprendistato progetti specifici con mediatori culturali AVVIAMENTO AL LAVORO (>15 e assolvimento obbligo scolastico)

8 DIRITTO ALL ASCOLTO e all ASSISTENZA LEGALE Assistenza affettiva e psicologica Partecipazione ai procedimenti giurisdizionali e amministrativi Diritto a essere ascoltato (assicurata presenza mediatore) Gratuito patrocinio

9 Art. 11: il tutore volontario Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, presso ogni tribunale per i minorenni è istituito un elenco dei tutori volontari, a cui possono essere iscritti privati cittadini, selezionati e adeguatamente formati, da parte dei garanti [ ] disponibili a assumere la tutela di un minore straniero non accompagnato o di più minori, nel numero massimo di tre, salvo che sussistano specifiche e rilevanti ragioni. [ ] Si applicano le disposizioni del libro primo, titolo X, capo I, del codice civile.

10 Appositi protocolli d intesa tra i predetti garanti per l infanzia e l adolescenza e i presidenti dei tribunali per i minorenni sono stipulati per promuovere e facilitare la nomina dei tutori volontari. [ ]

11 APERTURA DELLA TUTELA Art. 343,1 cc: Se entrambi i genitori sono morti o per altre cause non possono esercitare la responsabilità genitoriale, si apre la tutela presso il tribunale del circondario dove è la sede principale degli affari e interessi del minore. (Abbandono del minore o suo mancato riconoscimento alla nascita, dichiarazione di adottabilità, lontananza o irreperibilità dei genitori, sospensione o decadenza dei genitori dalla responsabilità)

12 Art. 348 CC Il giudice tutelare nomina tutore la persona designata dal genitore che ha esercitato per ultimo la responsabilità genitoriale. La designazione può essere fatta per testamento, per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. Se manca la designazione ovvero se gravi motivi si oppongono alla nomina della persona designata, la scelta del tutore avviene preferibilmente tra gli ascendenti o tra gli altri prossimi parenti o affini del minore, i quali, in quanto sia opportuno, devono essere sentiti. Il giudice, prima di procedere alla nomina del tutore, dispone l ascolto del minore che abbia compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore dove capace di discernimento ( )

13 art. 348 cc In ogni caso la scelta deve cadere su persona idonea all ufficio, di ineccepibile condotta, la quale dia affidamento di educare e istruire il minore conformemente a quanto è prescritto nell art. 147.

14 Art. 147 CC DOVERI VERSO I FIGLI Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l obbligo di mantenere, istruire e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni, secondo quanto previsto dall'articolo 315- bis.

15 RESIDENZA DEL MISNA Il misna non ha la residenza presso la casa del tutore privato volontario, ma presso la struttura in cui vive o presso la famiglia affidataria, qualora sia affidato.

16 INCAPACITÀ ALL UFFICIO TUTELARE (350 CC) Coloro che non hanno la libera amministrazione del proprio patrimonio Coloro che sono stati esclusi dalla tutela per disposizione scritta del genitore il quale per ultimo ha esercitato la responsabilità genitoriale Coloro che hanno o sono per avere o dei quali gli ascendenti, i discendenti o il coniuge hanno o sono per avere col minore una lite, per effetto della quale può essere pregiudicato lo stato del minore o una parte notevole del patrimonio di lui Coloro che sono incorsi nella perdita della potestà o nella decadenza da essa, o sono stati rimossi da altra tutela Il fallito che non è stato cancellato dal registro dei falliti

17 IL GIURAMENTO DEL TUTORE Assunzione formale e solenne dell incarico. Esercizio dell ufficio con fedeltà e diligenza.

18 FUNZIONI DEL TUTORE (art. 357 cc) Il tutore ha la cura della persona del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni In generale: gestione patrimonio, indirizzo educativo, rappresentanza legale del minore (artt. 348, 147, 157 cc.)

19 DOVERI DEL MINORE (art. 358 cc) Il minore deve rispetto e obbedienza al tutore. Egli non può abbandonare la casa o l'istituto al quale è stato destinato, senza il permesso del tutore. Qualora se ne allontani senza permesso, il tutore ha diritto di richiamarvelo, ricorrendo, se è necessario, al giudice [tutelare].

20 INVENTARIO: FOTOGRAFIA DEL PATRIMONIO DEL TUTELATO GESTIONE DEL PATRIMONIO

21 ATTI PRINCIPALI CONSENTITI PER IL TUTORE senza autorizzazione preventiva del giudice tutelare Esprimere consenso informato ai trattamenti sanitari Disporre trasferimento minore da una residenza socio-assistenziale a un altra Effettuare spese nel rispetto dell importo autorizzato dal giudice

22 RENDICONTO DI TUTELA = relazione semestrale con riguardo alle attività svolte e alla situazione personale del minore

23 RELAZIONE SEMESTRALE Tutela MISNA nr. Decreto di nomina Tribunale di Bolzano del Minore nato/a in il Codice fiscale Tutore tel. Rendiconto dal al Il tutore comunica che il/la minore è residente a via e/o domiciliato dal al presso dal al presso Struttura/appartamento/ altro Da solo sì no convivente con affidamento familiare sì no SITUAZIONE PERSONALE del/della minore: stato di salute formazione professionale livello di istruzione conoscenze linguistiche italiano tedesco inglese francese altro contatti con la famiglia di origine sì no

24 integrazione sociale attività extra scolastiche Spese sostenute per il mantenimento/altro Situazione patrimoniale del/della minore: il tutore comunica che il /la minore ha un c/c e/o libretto di risparmio presso Saldo Bolzano, lì il tutore Da consegnare a mani/inviare per posta (come da decreto di nomina) a: Tribunale di Bolzano Cancelleria Tutele Procura dei Minorenni Garante per l infanzia Fatta salva una nuova modalità di comunicazione

25 ATTI PRINCIPALI CHE IL TUTORE PUÒ COMPIERE SOLO PREVIA AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE Prelevare somme dal conto corrente del tutelato di importo eccedente il limite autorizzato Acquisto di beni immobili o beni mobili registrati Stipula di contratti intestati al tutelato Promozione di giudizi nell interesse del tutelato

26 Responsabilità del tutore (art. 382 cc) Il tutore deve amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia. Egli risponde verso il minore di ogni danno a lui cagionato violando i propri doveri. [ ].

27 Se il tutore necessita di essere aiutato nell amministrazione Quando la gestione risulta particolarmente complessa (perché occorre la collaborazione di un commercialista, un avvocato, ) il tutore può essere autorizzato preventivamente dal Giudice a ricorrere a tali persone / professionisti

28 ESONERO DEL TUTORE Richiesta al Presidente del Tribunale per i minorenni Specificazione dei motivi Indicazione eventuale di un sostituto

29 RIMOZIONE DEL TUTORE Il giudice può rimuovere il tutore che abbia posto in essere un comportamento negligente o che abbia abusato dei propri poteri o sia divenuto immeritevole dell ufficio anche per atti estranei alla tutela, o sia divenuto insolvente.

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