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2 1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA DIMENSIONAMENTO DEL TUBO DI PROTEZIONE DN

3 1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA L attraversamento ferroviario, è stato progettato in base alle prescrizioni contenute nel D.M. 2445/1971 Norme tecniche per gli attraversamenti e per i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto. e successivo aggiornamento con D.M. 10/08/2004. La normativa prevede una serie di prescrizioni relative al posizionamento altimetrico e planimetrico del manufatto di attraversamento ed impone inoltre l'allontanamento e lo smaltimento dei volumi d acqua derivanti da eventuali rotture della condotta, la realizzazione di appositi pozzetti di ispezione e la collocazione di organi di sezionamento, opportunamente protetti, in grado di intercettare il flusso in caso di necessità. Si rimanda per la visione di dettaglio agli specifici elaborati grafici. Tale normativa impone tra l altro che la [...] condotta attraversante deve essere contenuta entro un tubo di maggior diametro (tubo di protezione) [...] e deve avere una pendenza uniforme non inferiore al due per mile in direzione dello spurgo [...]. Per questo motivo sarà messo in opera, mediante la tecnica spingitubo, un tubo di protezione in acciaio aventi diametro DN 1800 per la protezione del nuovo tratto del collettore Basso Tronto, che è necessario spostare per la realizzazione del sottovia. 2

4 1.1. DIMENSIONAMENTO DEL TUBO DI PROTEZIONE DN1800. Per il calcolo del tubo di protezione DN1800 si considerano le seguenti sollecitazioni esterne: - Peso della tubazione; - Carico ripartito superiore corrispondente al peso del terreno sovrastante la tubazione e ai carichi transitanti sulla sede ferroviaria; - Carico ripartito laterale corrispondente alla parte rettangolare del diagramma di spinta (pressione dovuta al terreno + pressione dovuta al sovraccarico accidentale); - Carico triangolare laterale, corrispondente alla parte triangolare del diagramma di spinta (pressione dovuta al terreno); - Reazione radiale costante in un settore corrispondente ad un angolo al centro di 60 in funzione del carico Q, pari alla somma di tutti i carichi verticali agenti sulla tubazione. Le sollecitazioni massime cui sarà sottoposto il tubo di protezione dovranno essere inferiori o uguali a quelle previste come ammissibili dalla vigente normativa. Si sceglie di utilizzare un tubo di acciaio classificato secondo la norma UNI EN 10224:2004 come: EN S ,0 x 14,30 Il calcolo di tali sollecitazioni viene eseguito facendo ricorso alle relazioni riportate di seguito. - D e : è il diametro esterno del tubo di protezione; - Di : è il diametro interno del tubo di protezione; - s : è lo spessore del tubo di protezione; - r : è il raggio medio del tubo di protezione; - γ a : è il peso specifico dell'acciaio assunto pari a 7850 kg/m 3 ; - P : è il peso proprio del tubo di protezione; - p : è il carico ripartito superiore, funzione di γ t e H; - γ t : è il peso specifico del terreno; - H : è la distanza tra l'estradosso del tubo di protezione ed il piano inferiore delle traverse; - q : è il carico ripartito laterale costante, funzione di γt, H e φ; - φ : è l angolo di attrito del terreno; - z : è il carico triangolare laterale, funzione di r e s; - Q : è la reazione radiale costante; - P c : è il peso proprio della condotta interna; - Pa : è il peso dell'acqua contenuta nella condotta interna. dove il peso di volume del terreno γ t e l angolo d attrito φ sono stati assunti in seguito alle caratterizzazione geologica dei terreni in situ. Pertanto i dati di progetto sono i seguenti: 3

5 γt = 1.870,00 kg/m 3 ; φ = 20 ; H = 2,44 m De= mm; s = 14,30 mm P=640 kg/m; P c = 56 kg/m; P a = 520 kg/m In funzione di tali valori vengono determinati i carichi agenti sulla tubazione. Il carico ripartito superiore risulta come somma del carico permanente pp e del carico accidentale pa. Sarà dunque p = p p + p a ossia: p = γ t H / (3,08 + H ) = 6.954,10 Kg/mq col significato dei simboli già indicati in precedenza. La pressione laterale uniformemente ripartita risulta quindi: q = k 0 * p = 5.159,82 Kg/mq, dove k 0 è il coefficiente di spinta a riposo, funzione di φ, valutato con l espressione di Jaky: k 0 = (1 + (2/3) sinφ)*((1-sinφ )/(1+sinφ) = 0,74 La pressione laterale variabile sarà: z = k 0 * D e * γ t = 2.497,51 kg/mq La reazione totale Q sarà data dalla somma di tutti i carichi verticali agenti sulla tubazione: Q = p -D e + P + P c + P a = ,39 kg/m Valutati così i carichi agenti sulla condotta, si possono ottenere le sollecitazioni unitarie nelle sezioni radiali del tubo guaina utilizzando le formule fornite dalla normativa stessa e riportate nella Figura 1.1 4

6 Figura 1.1 Calcolo delle sollecitazioni unitarie nel tubo di protezione Si è così ottenuto: Tabella 1.1 Valori delle sollecitazioni unitarie nel tubo di protezione DN1800 Schema Sollecitazione Valore Sezione verticale superiore Sezione orizzontale mediana Sezione verticale inferiore M N M N M N 351,48 (Kgm/m) 4.873,67 (Kg/m) -349,31 (Kgm/m) 6.296,50 (Kg/m) 620,27 (Kgm/m) 8.501,72 (Kg/m) 5

7 A tali sollecitazioni unitarie corrispondono le tensioni massime riportate in Tabella 1.2, calcolate per una sezione circolare presso-inflessa, utilizzando la nota relazione: σmax = N/A + M/W = N/(1*s) + 6*M/s 2 Tabella 1.2 Valori di tensione nelle sezioni radiali del tubo di protezione DN1800 Sezione σmax (Kg/cm 2 ) Sezione superiore 1065,37 Sezione mediana ,96 Sezione inferiore 1879,40 Tali valori sono ampiamente inferiori a quelli ritenuti ammissibili dalla citata norma sugli attraversamenti, cioè la metà del carico di snervamento minimo del materiale: Considerato un Acciaio S420 con le seguenti caratteristiche: f yk = Kg/cmq f tk = Kg/cmq si ha: σ adm = f yk / 2 = / 2 = kg / cmq La verifica è pertanto soddisfatta. Il Progettista (Ing. Nicola Antolini) 6

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