OGGETTO DEI LAVORI. CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI (Articolo 39, comma 1, Regolamento Generale, D.P.R. 21/12/1999, n.

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1 CITTA di TORINO Divisione Grandi Opere ed Edilizia per i Servizi Educativi Sportivi ed Olimpici Residenziali Coordinamento Edilizia Scolastica Settore Edilizia Scolastica Nuove Opere Via Bazzi n. 4 telefono 011/ telefax 011/ telex... .@. OGGETTO DEI LAVORI Opere di Manutenzione Straordinaria, per ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi, abbattimento delle Barriere Architettoniche e adeguamento Igienico Edilizio, degli edifici scolastici di - C.so Sicilia 28, sede dell asilo nido Le Coccinelle e Via Millelire n. 40 in uso al Laboratorio Immagine e Ludoteca Aliossi - Gruppo 3 - Bando n. 8/1/03 CALCOLI ESECUTIVI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI (Articolo 39, comma 1, Regolamento Generale, D.P.R. 21/12/1999, n. 554) Torino, lì./11/2004 Il Responsabile del Procedimento Il Progettista 1

2 RELAZIONE DI PROGETTO DELL IMPIANTO NASPI Asilo Nido Le Coccinelle C.so Sicilia n Torino Premessa Il Progetto Esecutivo delle opere di adeguamento dell Asilo Nido Le Coccinelle - C.so Sicilia n.28 - Torino, alle Normative di cui al D.M. 26/08/1992, per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, in ottemperanza alle prescrizioni del Comando Provinciale dei VV.F. di Torino, indicate nell approvazione dell Esame di Conformità del Progetto, prevede l esecuzione di un impianto idrico antincendio a rete con distribuzione a pettine di alimentazione a n. 1 idrante a colonna UNI 70 con doppio attacco per autopompa, installato in prossimità dell angolo Sud - Est dell'edificio scolastico, e n. 2 naspi UNI 25 a muro, debitamente segnalati, installati, al piano seminterrato, nel corridoio di disimpegno centrale, e al piano terreno, nell atrio principale; in punti facilmente accessibili e visibili, come riportato nella tavola allegata. La rete antincendio, sarà alimentata mediante il collegamento alla linea preferenziale (indipendente dalle reti civili) dell Acquedotto Municipale di Torino, tenuto costantemente sotto pressione, con attacco a Norma UNI 9490, completo di valvola di ritegno PN 10, coperchio e corpo in ghisa tipo G20 UNI 5007, otturatore in acciaio AQ 42 UNI 743 e sede tenuta corpo in acciaio e dovrà essere verificata almeno ogni sei mesi. L impianto antincendio oggetto della presente relazione tecnica, risulta soggetto ai disposti dell art. 1, comma 1, lettera g) della Legge n.46 del 5/03/1990; in particolare, con riferimento alla predetta Legge ed al relativo Regolamento di Attuazione di cui al D.P.R. n. 447 del 06/12/1991, la Ditta Installatrice dell impianto sarà tenuta al rilascio della Dichiarazione di Conformità riferita al presente progetto. Si precisa che il progetto viene redatto sulla base delle destinazioni d uso dei locali e delle indicazioni riportate nell Esame di Conformità del Progetto approvato dal Comando Provinciale dei VV.F. di Torino. Qualora le destinazioni d'uso dei locali e delle installazioni di cui alla presente relazione di calcolo cambiassero, o variassero le condizioni di utilizzo delle stesse, si renderà necessario l'esame approfondito dell'impianto, correlato alla nuova destinazione d'uso, cui potrà fare seguito un progetto per l'adeguamento dell'impianto stesso alle nuove esigenze sopravvenute. Al termine dei lavori la Ditta Installatrice dovrà indicare eventuali varianti eseguite in corso d'opera, per permettere l'aggiornamento della documentazione. Definizione della Documentazione di Progetto Il compendio delle descrizioni e verifiche progettuali contenuti nella presente relazione è comprensiva dei seguenti allegati: Tav. n Progetto Esecutivo impianto antincendio con schema della rete idrica antincendio Tabelle dei dati dei tratti della rete e tabella dei dati dei terminali della rete e risultati di calcolo Calcolo della rete idrica antincendio - Criteri di dimensionamento Per i requisiti prestazionali di progetto si è fatto riferimento alla Tav. n.16 - Progetto Definitivo impianto antincendio; approvato con Delibera di Giunta Comunale del 31/08/ n. meccanografico 2004/06949/123 e al D.M. 26/08/1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica". Dimensionamento delle tubazioni 2

3 Le tubazioni sono state dimensionate mediante calcolo idraulico e il dimensionamento di ogni tratto di tubazione in base alle perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Considerando che la norma (UNI EN definisce la portata dei idranti a muro e UNI EN definisce la portata degli idranti) solo in funzione della caratteristica di erogazione dell idrante e della pressione al punto di attacco dell idrante stesso alla rete di tubazioni, il calcolo è stato limitato alle tubazioni fisse e non anche alle tubazioni mobili, ecc., sarà pertanto necessario conoscere le caratteristica di erogazione dell idrante (in termini di K equivalente stabilita dal costruttore in conformità alla norma succitata). L'alimentazione e il dimensionamento delle tubazioni assicurano la massima portata e pressione richieste dall'impianto, quali risultanti dal calcolo idraulico e atti a garantire la massima pressione di 1,5 bar al bocchello dei tre idranti idraulicamente più sfavoriti e contemporaneamente aperti. La portata delle lance è stato verificato con la formula Q = K * 10* P con Q in l/min e P in MPa. Le perdite di carico per attrito nelle tubazioni sono state calcolate mediante la formula di Hazen - Wiliams: 1,85 9 6,05* Q *10 P = dove: 1,85 4,87 C *d P é la perdita di carico unitaria, in millimetri di colonna d'acqua al metro di tubazione; Q è la portata, in litri al minuto; C é la costante dipendente dalla natura del tubo assunta in conformità alla norma UNI d é il diametro interno medio della tubazione, in millimetri. Le perdite di carico localizzate dovute ai raccordi, curve, pezzi a T raccordi a croce, attraverso i quali la direzione di flusso subisce una variazione di 45 o superiore, alle variazioni di sezione, alle valvole di intercettazione e non ritorno, dovranno essere trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" e sommate alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura, in conformità ai coefficienti di trasformazione, di cui alla suddetta norma di progettazione e alle norme tecniche per il calcolo analitico dei circuiti idraulici. Nella determinazione delle perdite di carico localizzate è stato tenuto presente che nel caso che: - il flusso attraversi un pezzo a T o un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite di carico potranno essere trascurate - il flusso attraversi un pezzo a T o un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si abbia una riduzione della sezione di passaggio, si dovrà considerare la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione minore del raccordo medesimo - il flusso subisse un cambio di direzione (curva, pezzo a T o raccordo a croce), dovrà essere presa in conto la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione di minore diametro La velocità nelle tubazioni non è maggiore di 10 m/s, salvo che nei tronchi di lunghezza limitata non superiori ad un metro. I rami del circuito idraulico dell'impianto antincendio sono stati verificati per la portata effettiva, a seguito di autobilanciamento ai nodi applicando la nota formula derivata dalla teoria generale della -1 0,525 dinamica dei fluidi Q1 = Q *(P1 * P ) Al fine della verifica della pressione di esercizio della rete antincendio è stata trascurata la pressione cinetica. Le tubazioni di diramazione degli impianti non hanno diametro nominale minore di quello dell idrante che alimentano e come minimo - per due o più idranti DN 25 _ 32 mm. - per due o più idranti DN 70 _ 80 mm. Allegati: Tav. n Progetto esecutivo impianto antincendio con schema della rete idrica antincendio Tabelle dei dati dei tratti della rete e tabella dei dati dei terminali della rete e risultati di calcolo RELAZIONE TECNICA RETE IDRANTI - C.SO SICILIA N TORINO 3

4 TIPOLOGIA IMPIANTO: RETE IDRICA A PETTINE Tabella dei dati dei TRATTI della rete n. Lunghezza DN Q (l/min) HC (kpa) HD (kpa) Vel (m/s) Tabella dei dati dei TERMINALI della rete n. Quota (m) Q (l/min) H (kpa) RISULTATI DI CALCOLO Portata Totale = (l/min) Prevalenza Totale = (kpa) Il Progettista (Arch. Piero CAPOBIANCO)... RELAZIONE DI PROGETTO DELL IMPIANTO IDRANTI 4

5 Laboratorio Immagine e Ludoteca Aliossi Via Millelire n Torino Premessa Il Progetto Esecutivo delle opere di adeguamento del Laboratorio Immagine e Ludoteca Aliossi - Via Millelire n.40 - Torino, alle Normative di cui al D.M. 26/08/1992, per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, in ottemperanza alle prescrizioni del Comando Provinciale dei VV.F. di Torino, indicate nell approvazione dell Esame di Conformità del Progetto, prevede l esecuzione di un impianto idrico antincendio a rete con distribuzione a pettine di alimentazione a n. 1 idrante a colonna UNI 70 con doppio attacco per autopompa, installato in prossimità dell ingresso principale, sul fronte Sud dell'edificio, e n. 3 idranti UNI 45 a muro, debitamente segnalati, installati, al piano seminterrato, nel corridoio di disimpegno centrale, al piano terreno, nell atrio principale, ed al piano primo sull angolo della balconata; in punti facilmente accessibili e visibili, come riportato nella tavola allegata. La rete antincendio, sarà alimentata mediante il collegamento alla linea preferenziale (indipendente dalle reti civili) dell Acquedotto Municipale di Torino, tenuto costantemente sotto pressione, con attacco a Norma UNI 9490, completo di valvola di ritegno PN 10, coperchio e corpo in ghisa tipo G20 UNI 5007, otturatore in acciaio AQ 42 UNI 743 e sede tenuta corpo in acciaio e dovrà essere verificata almeno ogni sei mesi. L impianto antincendio oggetto della presente relazione tecnica, risulta soggetto ai disposti dell art. 1, comma 1, lettera g) della Legge n.46 del 5/03/1990; in particolare, con riferimento alla predetta Legge ed al relativo Regolamento di Attuazione di cui al D.P.R. n. 447 del 06/12/1991, la Ditta Installatrice dell impianto sarà tenuta al rilascio della Dichiarazione di Conformità riferita al presente progetto. Si precisa che il progetto viene redatto sulla base delle destinazioni d uso dei locali e delle indicazioni riportate nell Esame di Conformità del Progetto approvato dal Comando Provinciale dei VV.F. di Torino. Qualora le destinazioni d'uso dei locali e delle installazioni di cui alla presente relazione di calcolo cambiassero, o variassero le condizioni di utilizzo delle stesse, si renderà necessario l'esame approfondito dell'impianto, correlato alla nuova destinazione d'uso, cui potrà fare seguito un progetto per l'adeguamento dell'impianto stesso alle nuove esigenze sopravvenute. Al termine dei lavori la Ditta Installatrice dovrà indicare eventuali varianti eseguite in corso d'opera, per permettere l'aggiornamento della documentazione. Definizione della Documentazione di Progetto Il compendio delle descrizioni e verifiche progettuali contenuti nella presente relazione è comprensiva dei seguenti allegati: Tav. n Progetto Esecutivo impianto antincendio con schema della rete idrica antincendio Tabelle dei dati dei tratti della rete e tabella dei dati dei terminali della rete e risultati di calcolo Calcolo della rete idrica antincendio - Criteri di dimensionamento Per i requisiti prestazionali di progetto si è fatto riferimento alla Tav. n.18 - Progetto Definitivo impianto antincendio; approvato con Delibera di Giunta Comunale del 31/08/ n. meccanografico 2004/06949/123 e al D.M. 26/08/1992 "Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica". Dimensionamento delle tubazioni Le tubazioni sono state dimensionate mediante calcolo idraulico e il dimensionamento di ogni tratto di tubazione in base alle perdite di carico distribuite e localizzate che si hanno in quel tratto. Considerando che la norma (UNI EN definisce la portata dei idranti a muro e UNI EN definisce la portata degli idranti) solo in funzione della caratteristica di erogazione dell idrante e della pressione al punto di attacco dell idrante stesso alla rete di tubazioni, il calcolo è stato limitato alle 5

6 tubazioni fisse e non anche alle tubazioni mobili, ecc., sarà pertanto necessario conoscere le caratteristica di erogazione dell idrante (in termini di K equivalente stabilita dal costruttore in conformità alla norma succitata). L'alimentazione e il dimensionamento delle tubazioni assicurano la massima portata e pressione richieste dall'impianto, quali risultanti dal calcolo idraulico e atti a garantire la massima pressione di 1,5 bar al bocchello dei tre idranti idraulicamente più sfavoriti e contemporaneamente aperti. La portata delle lance è stato verificato con la formula Q = K * 10* P con Q in l/min e P in MPa. Le perdite di carico per attrito nelle tubazioni sono state calcolate mediante la formula di Hazen - Wiliams: 1,85 9 6,05* Q *10 P = dove: 1,85 4,87 C *d P é la perdita di carico unitaria, in millimetri di colonna d'acqua al metro di tubazione; Q è la portata, in litri al minuto; C é la costante dipendente dalla natura del tubo assunta in conformità alla norma UNI d é il diametro interno medio della tubazione, in millimetri. Le perdite di carico localizzate dovute ai raccordi, curve, pezzi a T raccordi a croce, attraverso i quali la direzione di flusso subisce una variazione di 45 o superiore, alle variazioni di sezione, alle valvole di intercettazione e non ritorno, dovranno essere trasformate in "lunghezza di tubazione equivalente" e sommate alla lunghezza reale della tubazione di uguale diametro e natura, in conformità ai coefficienti di trasformazione, di cui alla suddetta norma di progettazione e alle norme tecniche per il calcolo analitico dei circuiti idraulici. Nella determinazione delle perdite di carico localizzate è stato tenuto presente che nel caso che: - il flusso attraversi un pezzo a T o un raccordo a croce senza cambio di direzione, le relative perdite di carico potranno essere trascurate - il flusso attraversi un pezzo a T o un raccordo a croce in cui, senza cambio di direzione, si abbia una riduzione della sezione di passaggio, si dovrà considerare la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione minore del raccordo medesimo - il flusso subisse un cambio di direzione (curva, pezzo a T o raccordo a croce), dovrà essere presa in conto la "lunghezza equivalente" relativa alla sezione di minore diametro La velocità nelle tubazioni non è maggiore di 10 m/s, salvo che nei tronchi di lunghezza limitata non superiori ad un metro. I rami del circuito idraulico dell'impianto antincendio sono stati verificati per la portata effettiva, a seguito di autobilanciamento ai nodi applicando la nota formula derivata dalla teoria generale della -1 0,525 dinamica dei fluidi Q1 = Q *(P1 * P ) Al fine della verifica della pressione di esercizio della rete antincendio è stata trascurata la pressione cinetica. Le tubazioni di diramazione degli impianti non hanno diametro nominale minore di quello dell idrante che alimentano e come minimo - per due o più idranti DN 25 _ 32 mm. - per due o più idranti DN 70 _ 80 mm. Allegati: Tav. n Progetto esecutivo impianto antincendio con schema della rete idrica antincendio Tabelle dei dati dei tratti della rete e tabella dei dati dei terminali della rete e risultati di calcolo 6

7 RELAZIONE TECNICA RETE IDRANTI - VIA MILLELIRE N TORINO TIPOLOGIA IMPIANTO: RETE IDRICA A PETTINE Tabella dei dati dei TRATTI della rete n. Lunghezza DN Q (l/min) HC (kpa) HD (kpa) Vel (m/s) Tabella dei dati dei TERMINALI della rete n. Quota (m) Q (l/min) H (kpa) RISULTATI DI CALCOLO Portata Totale = (l/min) Prevalenza Totale = (kpa) Il Progettista (Arch. Piero CAPOBIANCO)... RELAZIONE DI PROGETTO STRUTTURE 7

8 Asilo Nido Le Coccinelle C.so Sicilia n Torino Premessa Il Progetto Esecutivo delle opere di adeguamento dell Asilo Nido Le Coccinelle - C.so Sicilia n.28 - Torino, alle Normative di cui al D.M. 26/08/1992, per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, in ottemperanza alle prescrizioni del Comando Provinciale dei VV.F. di Torino, indicate nell approvazione dell Esame di Conformità del Progetto, prevede l installazione di una nuova scala esterna di emergenza in struttura metallica, con fondazioni in c.a., posta sul fronte Ovest del fabbricato, in corrispondenza della zona riposo dei Lattanti. Analisi dei carichi peso proprio scala in ferro sovraccarico permanente sulla scala sovraccarico accidentale 100 Kg/mq. 100 Kg/mq. 400 Kg/mq. Calcoli In particolare vengono evidenziate le caratteristiche geometriche, di resistenza dei materiali, i carichi agenti e le verifiche alle sollecitazioni, nel caso dei diversi elementi strutturali. Il calcolo degli elementi strutturali è stato condotto in relazione alle norme vigenti in materia, con il metodo delle tensioni ammissibili. Caratteristiche dei materiali Acciaio Fe B 44 k σ f,amm = 2600 Kg/cmq. Cls R ck = 250 σ c,amm. = 85 Kg/cmq. τ co = 5.3 Kg/cmq. Peso specifico del c.a Kg/mc. Ferro tipo 360 σ f,amm1 = 1600 Kg/cmq. τ adm = 922 Kg/cmq. Caratteristiche tipologiche La scala in ferro è stata progettata utilizzando dei profilati ad U serie UPN140 come travi e dei profili circolari Φ 114 mm. e spessore 4 mm. come ritti. Trave Si è considerata la trave di luce L = 2,50 mt. Somma dei carichi agenti 600 Kg/mq. ==> q = 420 kg/m M = kg cm T = 525 kg W = 21 cm 3 ==> UPN 140 ==> (W = 86.4 cm 3 A = 20.4 cm 2 I = 605 cm 4 ) f = 0.2 cm < f amm = 0.6 cm τ = 80 Kg/cm² < τ adm Ritti 8

9 Si considera il ritto di altezza H = 2,00 mt. Carichi agenti 600 Kg/mq. da cui M = kg cm N = 700 kg Φ 114 mm. e spessore 4 ==> (W = cm 3 A = cm 2 i = 3.9cm) λ = 52 ω = 2.89 ==> σ E = 7665 Kg/cmq. σ = 800 Kg/cmq. < σ f,amm1 Piastra di fondazione e plinto Il ritto viene collegato al plinto mediante una piastra 300 x 300 x 10 tenuta da 4 tirafondi φ14 σ t = 0.9 Kg/cmq. τ p = 1.2 Kg/mq. < τ co M = kg cm N = 700 kg ==> e = 37.5 cm Da cui la piastra h = 11 cm. ==> 30 cm. A f = 1.8 cmq. ==> 2 tirafondi φ 14 per parte Verifica x = 6.47cm σ = 100 Kg/cmq. Spessore piastra a = 10 cm. P = 0.85 Kg/cmq. (pressione di contatto) t = 0.7cm (arrotondato a 1cm) Armatura plinto M = Kg cm A f = 1.5 cmq. ==> 4 φ12 T = 1500 Kg τ = 1 Kg/cmq. < τ co Non è quindi richiesta una particolare armatura al taglio. Il Progettista (Arch. Piero CAPOBIANCO)... RELAZIONE DI PROGETTO STRUTTURE Laboratorio Immagine e Ludoteca Aliossi 9

10 Via Millelire n Torino Premessa Il Progetto Esecutivo delle opere di adeguamento del Laboratorio Immagine e Ludoteca Aliossi - Via Millelire n.40 - Torino, alle Normative di cui al D.M. 26/08/1992, per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, in ottemperanza alle prescrizioni del Comando Provinciale dei VV.F. di Torino, indicate nell approvazione dell Esame di Conformità del Progetto, prevede la realizzazione di una nuova scala interna di emergenza in struttura metallica, con fondazioni in c.a., posta in corrispondenza della parte degli attuali servizi igienici, ubicata sull angolo Nord - Est del fabbricato, Analisi dei carichi peso proprio scala in ferro sovraccarico permanente sulla scala sovraccarico accidentale 100 Kg/mq. 50 Kg/mq. 500 Kg/mq. Calcoli In particolare vengono evidenziate le caratteristiche geometriche, di resistenza dei materiali, i carichi agenti e le verifiche alle sollecitazioni, nel caso dei diversi elementi strutturali. Il calcolo degli elementi strutturali è stato condotto in relazione alle norme vigenti in materia, con il metodo delle tensioni ammissibili. Caratteristiche dei materiali Acciaio Fe B 44 k σ f,amm = 2600 Kg/cmq. Cls R ck = 250 σ c,amm. = 85 Kg/cmq. τ co = 5.3 Kg/cmq Peso specifico del c.a Kg/mc. Ferro tipo 430 σ f,amm1 = 1900 Kg/cmq. τ adm = 922 Kg/cmq. Caratteristiche tipologiche La scala in ferro è stata progettata utilizzando dei profilati HE160A come travi di bordo, IPE120 per i travetti dei solai e HE240A come ritti. Trave 1 Si é considera la trave di bordo di luce L = 2,72 mt. Somma dei carichi agenti 650 Kg/mq. ==> q = 1544 kg/m M = kg cm T = 2750 kg. W = 75 cm 3 ==> HE160A ==> (W = 220 cm 3 I = 1673 cm 4 ) f = 0.5 cm < f amm = 0.95 cm τ = 342 Kg/cm² < τ adm Travetto T1 Si é considerato il solaio di luce L = 4,75 mt. con interasse tra i travetti di 55 cm. 10

11 Carico totale sul solaio 650 Kg/mq. q = 360 Kg/m M = Kg cm T = 1265 Kg W = 43 cm 3 ==> IPE120 ==> (W = 53 cm 3 I = 318 cm 4 ) f t = 1.17 cm. < f amm = 1.20 cm τ = 260 Kg/cmq. < τ adm Ritto P1 Si considera il ritto di altezza H = 8,00 mt. M = kg cm N = 5500 kg HE240A ==> (W = cm 3 A = cm 2 i = 3.9cm) λ = 133 ω = 2.89 ==> σ E = 1171 Kg/cmq. σ = 1541 Kg/cm 2 < σ f,amm1 Piastra di fondazione Il ritto viene collegato al plinto mediante una piastra 500 x 500 x 15 mm. tenuta da 4 tirafondi φ 24 σ t = 1.2 Kg/cmq. τ p = 4.3 Kg/m 2 < τ co M = kg cm N = 5500 kg Da cui la piastra h = 30 cm ==> 50 cm. A f = 8.8 cmq. ==> 2 tirafondi φ 24 per parte Verifica x = 13 cm. σ = 31 Kg/cm 2 < 60 Kg/cm 2 (nel cls.) σ = 1078 Kg/cm 2 < 1200 Kg/cm 2 (nei tirafondi) Spessore piastra a = cm. t = 1.1cm (arrotondato a 1.5cm) Armatura plinto P1 Sarà realizzato un plinto avente dimensioni di 60 x 60 cm. M = Kg cm A f = 2.2 cm 2 ==> 4 φ12 T = 4200 Kg τ = 4.7 Kg/cm 2 < τ co Non è quindi richiesta una particolare armatura al taglio. 11

12 Il Progettista (Arch. Piero CAPOBIANCO)... 12

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