Relazione integrativa 0.1

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1 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI SALUZZO IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO TORTO IN COMUNE DI SALUZZO PROGETTO ESECUTIVO (Integrazioni volontarie) RELAZIONI ELABORATO Relazione integrativa 0.1 Int.05 Progetto Definitivo Agosto 2011 PROGETTISTI: Aggiornamento Maggio 2012 Aggiornamento Agosto 2012 Aggiornamento Giugno 2013 Aggiornamento Agosto 2015 Dott. For. Giorgio Colombo Via S. Agostino n Mondovì (CN) P.I C.F. CLMGRG58B02F351T tel studio@giorgiocolombo.net Aggiornamento Settembre 2016 COMMITTENTE: EUROCOM s.r.l. Piazza Carlo Alberto n Racconigi (CN) P.I tel eurocom.bonetto@tekmail.it Dott. Ing. Daniele Pirra Via Appiani n Dogliani (CN) P.I C.F. PRRDNL80B18D742A tel studio@dpingegneria.it

2 INDICE 1. PREMESSA LA CONDOTTA FORZATA CARATTERIZZAZIONE DEL NUOVO TRACCIATO DELLA CONDOTTA Posa della condotta in aree a prato A) IL RECUPERO DELLA TERRA VEGETALE ESISTENTE B) L INERBIMENTO INTERFERENZE DEL PROGETTO CON LA STRADA PROVINCIALE S.P Fasi operative e organizzazione del cantiere Indicazioni relative alla sicurezza e alla segnaletica Cronoprogramma dei lavori che interessano la posa della condotta sulla SPCN Schema tipo delle fasi di lavoro

3 1. PREMESSA Con riferimento al procedimento unico attualmente in corso ai sensi del D.Lgs. 387/2003, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e della L.R. 40/1998 e s.m.i., relativamente al progetto denominato Progetto di impianto idroelettrico sul Rio Torto in Località Cascina Roccabigliera nel Comune di Saluzzo, la Società Proponente intende proporre la presente relazione tecnica prodotta come integrazione volontaria al fine di voler rettificare e dettagliare maggiormente quanto riportato nella documentazione progettuale ad oggi presentata in merito alla realizzazione della condotta forzata ed in particolare per quanto concerne l individuazione di un tracciato alternativo che la ditta Proponente intenderebbe proporre in sostituzione di quello attualmente prevsito. La presente soluzione progettuale integrativa prevede lo spostamento del tracciato della condotta forzata, per quanto possibile, al di sotto di sedimi delle strade viarie esistenti e per tale ragione si ha l intento di riproporre il tracciato originario della tubazione che prevedeva la posa al di sotto del manto stradale della SP274. A seguito di recenti concertazioni avviate tra i Proponenti dell iniziativa ed i Responsabili del Settore Viabilità della Provincia di Cuneo è stato possibile individuare una soluzione progettuale per la posa della condotta potenzialmente idonea per rendere ammissibile la percorrenza della tubazione su strade provinciali. Al contempo, sempre con l intento di minimizzare gli interventi interferenti con l ambito agricolo, si è provveduto a spostare all interno di una strada di servizio che scorre parallelamente alla tangenziale di Saluzzo il tratto di tracciato di condotta che originariamente interessava le testate degli appezzamenti agricoli presenti. La presente riproposizione progettuale ad opera della Società Eurocom, qualora venisse accettata, darebbe una concreta risposta alle note richieste avanzate da parte della maggior parte dei soggetti proprietari dei terreni interessati dalla realizzazione dell opera nonché alle associazioni di categoria che negli anni hanno manifestato il proprio dissenso all interferenza dell opera con l attività agricola presente. La presente soluzione progettuale nel seguito analizzata permetterebbe di stralciare dal piano particellare di esproprio una fascia di terreno a vocazione agricola individuata per la posa delle opere di rete per un estensione prossima a circa 17000m 2 (lunghezza 1425m c.a. x 12m c.a.) Alla luce di quanto anzidetto si evidenzia che viene ad essere modificata il solo layout del tracciato della condotta e delle opere a rete connesse all impianto (cavi segnale e per l elettrificazione delle opere di presa) ed è per tale ragione che si procederà a tramettere, oltre alla presente, gli elaborati di dettaglio relativi alle modifiche progettuali proposte: 2

4 Elab 01 Int 05 Relazione tecnica integrativa; Tav 2.4 int 05 Planimetria di inquadramento catastale; Tav 5.7 Indicazioni per la sicurezza stradale e segnaletica; Poiché il presente progetto è stato soggetto a numerose modifiche progettuali, in parte derivanti a seguito delle richieste integrative avanzate dagli Enti istruttori durante le diverse fasi del proceso autorizzativo ed in parte per iniziativa volontaria della parte Proponente, al fine di rendere agevole l individuazione della documentazione oggetto di valutazione si è ritenuto opportuno riassumere nel seguito l elenco degli elaborati progettuali ad oggi costiutenti il progetto di impianto idroelettrico di interesse. In particolare nella tabella sottostante sono evidenziati nella colorazione blu gli elaborati progettuali ad oggi costituenti la copia aggiornata del progetto originario. 3

5 Progetto allegato istanza 387 Integrazioni Maggio 2012 Integrazioni volontarie Agosto 2012 Integrazioni volontarie Integrazioni Agosto 2015 Integrazioni volontarie Ottobre Relazioni 1 Relazioni 0.1 Int 01 Relazione integrativa 0.1 Int 02 Relazione integrativa 0.1 Int 03 Relazione integrativa 0.1 Int 04 Relazione integrativa 0.1 Int 05 Relazione integrativa 1.1 Relazione tecnica 1.1 Int 01 Relazione tecnica 1.2 Relazione idrologica 1.2 Int 01 Relazione idrologica 1.3 Relazione geologica 1.4 Relazione fotografica 1.4 Int 01 Relazione fotografica Relazione sulle opere di recupero ambientale e vegetazionale Studio di compatibilità dell'intervento con lo stato di dissesto esistente 1.5 Int a 1.6b Relazione sulle opere di recupero ambientale e vegetazionale 1.7 Relazione paesaggistica 1.7 Int 01 Relazione paesaggistica 1.8 Relazione previsionale acustica 1.9 Indagine sull ittiofauna Studio di compatibilità dell'intervento con lo stato di dissesto esistente Studio di compatibilità idraulica della traversa di derivaizone 2 Tavole di inquadramento 2 Tavole di inquadramento 2.1 Planimetria del bacino idrografico 2.1 Int 01 Planimetria del bacino idrografico 2.2 Corografia su Carta Tecnica Regionale 2.2 Int 01 Corografia su Carta Tecnica Regionale 2.3 Planimetria di inquadramento urbanistico PRGC di Saluzzo 2.3 Int 01 Planimetria di inquadramento urbanistico PRGC di Saluzzo 1.6a Int02 1.6b Int02 Studio di compatibilità dell'intervento con lo stato di dissesto esistente Studio di compatibilità idraulica della traversa di derivazione 2.4 Planimetria di inquadramento catastale 2.4 Int 01 Planimetria di inquadramento catastale 2.4 Int 05 Planimetria di inquadramento catastale 3 Planimetrie 3 Planimetrie 3.1a Planimetria tratto monte 3.1a Int 01 Planimetria generale di progetto settore di monte 3.1b Planimetria tratto centrale 3.1b Int 01 Planimetria generale di progetto settore di valle 2.5 Int02 Inquadramento delle pericolosità geomorfologiche 3.1c Planimetria tratto valle 4 Opere di derivazione 4 Opere di derivazione 4.1 Coordinate U.T.M. 4.1 Int 01 Coordinate U.T.M. 4.2 Planimetria di rilievo 4.3 Planimetria di progetto 4.3 Int 01 Planimetria di progetto 4.3 Int 03 Planimetria di progetto 4.4 Pianta e sezioni 4.4 Int 01 Pianta e sezioni 4.4 Int 02 Pianta e sezioni 4.4 Int 03 Pianta e sezioni 5 Condotta forzata 5 Condotta forzata 5.1a Sezioni di rilievo e progetto (da 150 a 1025) Sezioni di rilievo e progetto (da Sez. 00 a Sez. 5.1a Int ) 5.1b Sezioni di rilievo e progetto (da Sez. 550 a Sez. Sezioni di rilievo e progetto (da 1050 a 1650) 5.1b Int ) 5.1c Sezioni di rilievo e progetto (da Sez a Sez. Sezioni di rilievo e progetto (da 1700 a 2400) 5.1c Int ) 5.1d Sezioni di rilievo e progetto (da Sez a Sez. Sezioni di rilievo e progetto (da 2500 a 2950) 5.1d Int ) 5.1e Sezioni di rilievo e progetto (da 3000 a 3550) 5.2 Profilo longitudinale 5.2 Int 01 Profilo longitudinale 5.3 Attraversamento in subalveo del Rio Torto 5.3a Interferenze con la rete viaria provinciale Attraversamento n. 1 su Sp Condotta di irrigazione Per alimentazione Bealera Cervignasco Condotta di irrigazione Per alimentazione bealere dei Romani e Roccabigliera Condotta di irrigazione Per alimentazione Bealera Campagnola 5.3b Interferenze con la rete viaria provinciale Attraversamento n. 2 su Sp Centrale idroelettrica 6 Centrale idroelettrica 6.1 Planimetria di rilievo 6.1 Int 01 Planimetria di rilievo 6.2 Planimetria di progetto 6.2 Int 01 Planimetria di progetto 6.3 Piante, prospetti e sezioni 6.3 Int 01 Piante, prospetti e sezioni 7 Opere di restituzione 7 Opere di restituzione 7.1 Coordinate U.T.M. 7.1 Int 01 Coordinate U.T.M. 7.2 Planimetria di rilievo 7.2 Int 01 Planimetria di rilievo 7.3 Planimetria di progetto 7.3 Int 01 Planimetria di progetto 7.4 Piante e sezioni 7.4 Int 01 Piante e sezioni 8 Aree di cantiere e accessi 8 Aree di cantiere e accessi 8.1a Aree di cantiere e accessi_ settore di monte 8.1 Int 01 Aree di cantiere e accessi 8.1b Aree di cantiere e accessi_ settore di valle 9 Opere di recupero ambientale e Opere di recupero ambientale e 9 vegetazionale vegetazionale 9.1a Opere di ripristino_settore monte 9.1 Int 01 Opere di recupero ambientale 9.1b Opere di ripristino_settore valle 10 Piani operativi 10 Piani operativi 10.1 Cronoprogramma dei lavori 10.1 Int 01 Cronoprogramma dei lavori 10.2 Piano di gestione e manutenzione delle opere 10.2 Int01 Piano di gestione e manutenzione delle opere 10.3 Piano di monitoraggio ambientale 10.3 Int01 Piano di monitoraggio ambientale 10.4 Piano di dismissione delle opere 10.4 Int01 Piano di dismissione delle opere 10.5 Computo metrico estimativo 10.5 Int 01 Computo metrico estimativo 10.6 Piano economico finanziario 10.6 Int 01 Piano economico finanziario 11 Piano particellare di esproprio 11 Piano particellare di esproprio 11.1 Relazione peritale 11.1 Int 01 Relazione peritale 11.2 Tabelle 11.2 Int 01 Tabelle 11.3 Visure catastali 11.3 Int 01 Visure catastali 11.4 Corografia 11.4 Int 01 Corografia Tav.5.7 Indicazioni sulla sicurezza stradale e segnaletica 11.5a Planimetria esproprio settore di monte 11.5b Planimetria esproprio settore di valle 12 Richiesta di connessione alla rete elettrica MT 11.5a Int Planimetria di esproprio Richiesta di connessione alla rete elettrica MT SIA1 Relazione di SIA SIA1 Int01 Relazione di SIA SIA2 Documentazione cartografica SIA2 Int01 Documentazione cartografica SIA3 Documentazione fotografica SIA3 Int01 Documentazione fotografica SIA4 Fotoinserimenti SIA4 Int01 Fotoinserimenti SIA5 Stralcio Piano Urbanistico SIA5 Int01 Stralcio Piano Urbanistico SIA6 Sintesi non tecnica SIA6 Int01 Sintesi non tecnica

6 2. LA CONDOTTA FORZATA Conformemente a quanto riportato nella documentazione progettuale già trasmessa, il progetto prevede la posa interrata, all'interno di un'unica trincea di scavo, delle seguenti tubazioni/corrugati passacavo di impianto: condotta forzata in acciaio DN 1600; 2 corrugati passacavo del DN200; eventuali tubazioni provvisionali per l allontamento delle acque di falda intercettate dalle operazioni di scavo; La condotta forzata avente sarà realizzata in acciaio e verrà interamente interrata per tutta la sua lunghezza, risultando in tal modo nascosta alla vista e protetta rispetto agli agenti antropici ed atmosferici. Le tubazioni che saranno impiegate per la realizzazione della condotta presentano le seguenti caratteristiche: tubazioni in acciaio saldate elicoidalmente saw, per condotte secondo la norma UNI spessore 9mm; tubazioni con estremità a bicchiere sferico per saldature esterne e/o interne; rivestimento interno mediante la stesura di resine epossidiche senza solventi (spess. 250 micron); rivestimento esterno bitumoso e/o con resine poliuretaniche spess micron La posa in opera della condotta avverrà mediante saldatura certificata in corrispondenza dei giunti a bicchiere e ove necessario verrà previsto l'inserimento di pezzi speciali (quali curve, saracinesche, raccordi, ecc...). Parallelamente alla condotta forzata in acciaio verranno posate nella medesima trincea di alloggiamento: due cavidotti in corrugato PVC DN 200 per il trasporto della linea per l'elettrificazione e la trasmissione dei segnali delle opere di presa; eventuali tubazioni provvisionali per il drenaggio delle acque presenti nello scavo; 0

7 Si riassumo nella seguente tabella i dati maggiormente significativi per l'impianto in progetto: Tabella 1:Tabella di sintesi impianto in oggetto Bacino sotteso (Torrente Varaita) km Q Max derivata l/s 3'400 Q Media derivata l/s 1'993 Q Min derivata l/s 200 Volume derivato annuo m 3 62'847'893 Quota di prelievo m s.l.m. 326,55 Quota pelo monte macchina m s.l.m. 326,55 Quota pelo vasca di scarico m s.l.m. 294,07 Lunghezza condotta forzata m 2'400 Diametro condotta forzata mm 1'600 Salto nominale medio m 32,48 Potenza nominale media annua kw 634,60 Potenza nominale massima kw 1'082,67 Rendimento globale medio di impianto - 0,83 Ore di funzionamento stimate h 8'760 Produzione media annua kwh 4'614'049 Potenza installata kw 2 turbine Francis 500 kw Periodo di funzionamento dal 1/01 al 31/12 3. CARATTERIZZAZIONE DEL NUOVO TRACCIATO DELLA CONDOTTA 1

8 Come precedentemente anticipato il tracciato per la posa della tubazione verrebbe ad essere posizionato su porzioni di territorio attualmente già adibite a viabilità con l intento di preservare il più possibile la naturalità e la vocazione agricola dei terreni presenti nell area di interesse. La condotta forzata avrà inizio dalla vasca di carico e verrà interrata in ambienti diversi per destinazione d uso del suolo, ma piuttosto omogenei per caratteristiche pedo-litologiche. Di seguito si riporta una tabella in cui è evidenziato il percorso della condotta in funzione alla tipologia di suolo attraversato. Tabella 2: Percorso ed aree interessate dalla posa della condotta USO DEL SUOLO Area prato in sinistra orografica Rio Torto PROGRESSIVE SVILUPPO PARZIALE m 570 m Strada Provinciale S.P. n m 650 m Strada di servizio su proprietà pubblica m 880 m Colture agrarie (frutteti) m 120 m Attraversamento della S.P. n m 20 m Attraversamento piazzale privato m 95 m Colture agrarie (Frutteti e seminativi) m 175 m LUNGHEZZA COMPLESSIVA CONDOTTA 2520 m In merito alla caratterizzazione del tracciato della condotta è previsto che il tratto iniziale della tubazione, si sviluppi, come noto, per circa 570 m all'interno di una fascia di terreno coltivato a prato stabile compreso tra il Rio Torto e la SP 274. Il tratto è libero da infrastrutture e/o ostacoli di qualsivolgia natura e pertanto si ritiene che la posa sarà di agevole realizzazione grazie alla conformazione sito ed alla comoda accessibilità con accesso dalla SP

9 Zona opere di presa Figura 1: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa tracciato iniziale Nei pressi della progressiva 570 la condotta curverà verso destra per immettersi al di sotto della sede stradale della SP274 a monte della località Ruata dei Re. 3

10 Figura 2: Progressiva 570 Intersezione con SP274 SP274 Figura 3: Posa condotta sotto SP274 Nell area urbana del nucleo abitato di Rua dei Re la condotta si discosta dalle aree coltivate e interessa la Strada Provinciale n. 274 Saluzzo-Cervignasco interessando la banchina ove possibile e la carreggiata di destra diretta verso Saluzzo, per un tratto della lunghezza di circa 650 m. 4

11 Figura 4: Ripresa frontale area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 800 in direzione valle SP274 Figura 5: Ripresa frontale area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 920 in direzione valle Dopo il nucleo abitato di Ruata dei Re, la condotta sarà interrata in un area residuale compresa tra la strada provinciale ed il vecchio tracciato della medesima in un area prevalentemente incolta. Il tratto si presenta idoneo ai lavori previsti ed ha una lunghezza 5

12 complessiva di 270 metri, al termine dei quali la condotta interseca la SP274 per inoltrarsi nell area di pertinenza della Tangenziale di Saluzzo al di sotto del cavalcavia di recente costruzione. Figura 6: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 1000 in direzione valle Tangenziale Est di Saluzzo Figura 7: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 1150 in direzione valle 6

13 Figura 8: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 1200 in direzione valle Figura 9: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 1650 in direzione valle 7

14 Figura 10: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 2095 in direzione valle Figura 11: Area interessata dalla posa della condotta - Ripresa effettuata dalla sezione 2230 in direzione monte 8

15 Figura 12: Attraversamento SS589 Edificio di centrale Figura 13: Attraversamento piazzale privato e tratto di coltivo a frutteto 9

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17 Posa della condotta in aree a prato Il progetto prevede che il tracciato della condotta forzata si sviluppi per circa 660m, tra le progressive 0 e 540 m e tra le progressive 2400m e 2520m, all'interno di una fascia di terreno coltivato a prato stabile. I sopralluoghi hanno evidenziato che le aree a prato sono libere da infrastrutture ed è per tale ragione si ritiene che la posa sarà di agevole realizzazione, anche perché l accessibilità alle aree è garantita per la presenza dalla SP 274. La trincea di scavo per l alloggiamento della tubazione avrà una larghezza media di circa 5 metri per una profondità media di interro di circa 3,00 m. La tubazione verrà alloggiata al di sopra di uno strato granulare fine, appositamente vagliato in cantiere, di circa centimetri, mentre il ricoprimento dell estradosso non sarà inferiore al metro. La trincea di alloggiamento verrà realizzata principalmente su terreno sciolto che potrà essere movimentato senza problemi di sorta vista la morfologia pianeggiante della maggior parte dei terreni interessati dall intervento. Figura 14: Sezione di posa in area a prato Le operazioni di recupero ambientale sono finalizzate alla creazione di una copertura vegetale di tipo erbaceo in modo da naturalizzare il luogo e riportarlo alle stesse caratteristiche di qualità ambientale attualmente esistenti. Le prescrizioni tecniche esecutive sono relative a lavori da eseguire in conformità alle seguenti fasi di intervento: a) recupero della terra vegetale esistente b) consolidamento degli strati superficiali c) inerbimento 11

18 d) impianto di vegetazione arborea e arbustiva a) IL RECUPERO DELLA TERRA VEGETALE ESISTENTE Prima della realizzazione degli scavi si procederà al recupero della parte superficiale del suolo per uno spessore di circa cm sull intera superficie in modo da accantonare la maggiore quantità possibile di componenti organiche del terreno, separandole da quelle minerali. La porzione organica del terreno sarà ammassata nelle vicinanze degli scavi e riutilizzata la formazione del letto di semina. In linea generale nelle zone di scavo e di riporto, dove le caratteristiche di rocciosità e la profondità del suolo lo permettano, si prevede una preventiva asportazione del terreno vegetale con ammassamento e successivo riutilizzo dello stesso per i lavori di finitura, in modo da non disperdere e riutilizzare le componenti organiche del terreno. Particolare attenzione e cura saranno rivolte alla sistemazione superficiale dei materiali coinvolti dai lavori procedendo ad un adeguata regolarizzazione degli stessi, alla stesura del terreno vegetale accantonato ed al successivo inerbimento. b) L INERBIMENTO Il ricoprimento della condotta sarà eseguito con il terreno di risulta derivante dalle attività di scavo della trincea di posa. Gli orizzonti di scavo più profondi saranno colmati con il materiale inerte ricavato dagli scavi profondi, mentre gli ultimi 50cm di ricoprimento saranno effettuati con il terreno derivante dalle attività di scotico così da garantire che la componente organica più fertile vada a formare l'orizzonte di terreno più superficiale. Il materiale così distribuito sarà preventivamente riprofilato e compattato mediante puntuali operazioni di rullatura e solo successivamente sarà destinato alle attività di inerbimento e/o recupero ambientale. Le superfici scoticate saranno oggetto di un intervento di inerbimento che sarà effettuato in prevalenza con la tecnica della semina a spaglio e localmente con idrosemina al fine di garantire una celere ricostruzione del manto erboso. Obiettivo principale dell'intervento di ripristino è la immediata creazione di una copertura vegetale con caratteristiche simili alla fitocenosi presente in zona. L'intervento di inerbimento deve essere il più tempestivo possibile, sarà effettuato con il metodo della semina a spaglio e localmente (scarpate delle strade e tratti a maggiore pendenza) con quello dell'idrosemina, utilizzando un miscuglio composto da sostanze colloidali e agglomeranti, sostanze igroscopiche, materiale organico, fertilizzante e sementi. Il miscuglio di sementi da utilizzare sarà composto in prevalenza da (90%) graminacee prative, comunque con caratteristiche di buona rusticità e resistenza al calpestio nonché 12

19 elevata capacità colonizzante e in minore misura (10%) da leguminose anch'esse rustiche ed adatte a pascoli montani. La composizione del miscuglio di sementi da adottare per l inerbimento delle superfici erodibili sarà indicativamente la seguente: GRAMINACEE 80% - Dactylis glomerata 15% - Phleum pratense 15% - Festuca rubra 10% - Festuca pratensis 10% - Agrostis tenuis 10% - Lolium perenne 10% - Poa pratensis 10% LEGUMINOSE 20% - Trifolium hibridum pratensis 8% - Trifolium repens 8% - Lotus corniculatus 2% - Vicia villosa 2% Per l inerbimento delle superfici a prato, viene impiegata una miscela di 11 specie foraggere, composta dall 80% da semi di graminacee molto resistenti al freddo, al calpestio ed alle escursioni termiche in modo da fornire una rapida ed efficace copertura del suolo. Le Graminacee garantiscono la colonizzazione del suolo nudo in breve tempo, e la persistenza delle stesse nel medio e lungo periodo. Il rimanente 20% è costituito da specie appartenenti alla famiglia delle Leguminose, anch esse resistenti al freddo, molto rustiche e adatte alle aree prative. La formazione futura rispecchia le caratteristiche qualitative delle specie ora presenti nelle aree più fertili di media valle, e permette nel tempo lo sviluppo di alcune leguminose prative (inizialmente meno competitive delle graminacee) migliorandone l attitudine al pascolo e la produttività in termini generali INTERFERENZE DEL PROGETTO CON LA STRADA PROVINCIALE S.P. 274 Il progetto prevede che la condotta forzata interferisca con la Strada Provinciale SP 274 Saluzzo-Cervignasco per una lunghezza complessiva di 650 m, dei quali, 25 m sono computati in corrispondenza del punto in cui la condotta interseca la strada provinciale all altezza del cavalcavia con il quale la Tangenziale Est di Saluzzo valica la stessa strada provinciale, 625 m sono quantificati per il tratto compreso tra le Sez. 575 e 1200 (Tav. 4.3 Int03 Planimetria di posa della condotta forzata ) in cui la condotta sarà posata lungo la carreggiata della strada provinciale. 13

20 Posa della condotta lungo la SP274 Figura 15: Posa della condotta sulla SP274 tra le progressive Sez 575 e Sez 1200 La posa della condotta sotto la strada provinciale avverrà in moto tradizionale, pertanto si provvederà a realizzare la trincea di posa con escavatrici meccaniche e con i medesimi mezzi sarà alloggiata la condotta nello scavo. La posa della condotta lungo la SP interesserà la sola carreggiata destinata ai veicoli in uscita da Saluzzo così da consentire il transito alternato dei mezzi sulla corsia opposta. Per alloggiare la condotta sotto il manto stradale sarà necessario approfondire gli scavi sino alla misura di 3 m circa, pertanto si prevede di armare le pareti dello scavo con appositi casseri metallici così da garantire l incolumità degli operatori. 14

21 Figura 16: Tipologia scavo armato da impiegarsi su SP 274 Durante le fasi di cantierizzazione previsto dovranno inoltre essere adottati tutti gli accorgimenti, descritti nei paragrafi successivi, che simili interventi richiedono in merito alla sicurezza ed alla segnaletica stradale Fasi operative e organizzazione del cantiere Nel complesso le attività di posa della condotta forzata in corrispondenza dell attraversamento della SP8 sarà eseguito seguendo le seguenti fasi operative: FASE 1: a) delimitazione cantiere per la fase di occupazione della carreggiata e contestuale ridefinizione della segnaletica orizzontale e verticale per la riorganizzazione del traffico veicolare, secondo il senso unico alternato regolamentato da lanterna semaforica; 15

22 b) avvio operazioni di scavo ed installazione, contestualmente all approfondimento dello scavo, di palancole metalliche per armare le pareti della trincea in modo da contenere l area interessata dagli scavi e mettere in sicurezza le zone in cui avranno accesso gli operatori; c) allontanamento del materiale di scavo dal corpo stradale e deposito presso le aree di stoccaggio temporanee previste a progetto; d) posa della condotta forzata DN1600 in acciaio alla profondità di progetto; e) ricoprimento della condotta con misto granulare anidro acquistato presso cave specializzate e contestuale compattatura a strati di circa 50cm fino all estradosso della condotta; f) posa n.2 corrugati passacavo DN200; g) reinterro con misto granulare anidro stabilizzato a cemento fino al piano di posa della carreggiata stradale; h) ricostruzione del manto bituminoso mediante la stesa di 12cm di base e 8cm di binder; i) rimozione parziale delle opere provvisionali inerenti la fase cantieristica terminata; FASE 2: a) a cedimenti esauriti (dopo circa 6-8 mesi), verrà eseguito il ripristino definitivo della carreggiata stradale stendendo un manto di usura dello spessore medio di 5cm esteso per l intera carreggiata stradale, previa opportuna predisposizione dei cantieri ed eventuale risagomatura della carreggiata da eseguirsi con binder; b) rifacimento della segnaletica orizzontale sul manto stradale; c) rifacimento delle canalette di raccolta delle acque piovane esistenti. Figura 17: Fase di predisposizione dello scavo 16

23 Figura 18: Fase di posa della condotta Figura 19: Fase di ripristino del manto stradale Indicazioni relative alla sicurezza e alla segnaletica Per quanto concerne le indicazioni relative alla sicurezza e alla segnaletica stradale delle lavorazioni che riguardano la strada provinciale si prevede, in fase esecutiva, la realizzazione di un idoneo piano operativo della sicurezza che rispetti le indicazioni relative ai lavori nei cantieri stradali (cantieri mobili) secondo le indicazioni contenute nel Decreto Legislativo 10 luglio 2002 Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 226 del 26 Settembre

24 Poichè il cantiere sarà allestito a margine di una strada provinciale si prevede l impiego di specifici accorgimenti quali l impiego di cartellonistica adeguata, l impiego di segnali di pericolo che indichino la fine e l inizio del cantiere, la presenza di mezzi meccanici in azione e di segnali che avvisino in merito ad eventuali modificazioni della viabilità, inoltre saranno utilizzati idonei dispositivi di illuminazioni atti a segnalare la presenza del cantiere in condizioni di scarsa visibilità e durante le ore notturne. I cartelli segnaletici impiegati risponderanno alle dimensioni e alle caratteristiche di rifrangenza previste dalla normativa del settore e saranno dotati di idonei supporti; anche la distanza tra i segnali sarà definita coerentemente con la velocità stabilite per l avvicinamento e il transito lungo il cantiere degli automezzi. Particolare cura dovrà essere dedicata alla fase di posa e rimozione dei segnali, operazione che statisticamente dimostrato essere la più delicata per l incolumità degli operatori. Nel caso in oggetto, dato che il cantiere si svilupperà prevalentemente ai margini della strada provinciale, si porrà particolare cura nell evidenziare, mediante apposita segnaletica, la presenza di punti raccordo tra la strada provinciale e le strade di servizio al cantiere. Per la sicurezza degli addetti al cantiere sarà redatto un apposito piano della sicurezza che, sulla scorta della normativa in materia (D.Lgs 626/94, D.Lgs 494/96), conterrà tutte le indicazioni relative all abbigliamento degli operatori, ai dispositivi di protezione individuale di cui dovranno essere equipaggiati e ai comportamenti che dovranno adottare per la sicurezza in ambito lavorativo. Figura 20: Indicazioni per la sicurezza stradale e segnaletica (Tav.5.7 Allegata) Preliminarmente all'avvio dei lavori sarà comunque indetta una riunione preliminare di coordinamento tra le Parti in concertazione con Codesto Settore Amministrativo come previsto ai sensi dei disposti normativi di cui al D. 81/08. 18

25 Cronoprogramma dei lavori che interessano la posa della condotta sulla SPCN274 IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO TORTO IN COMUNE DI SALUZZO (CN) CRONOPROGRAMMA N. ord. Cod. Attività Inizio Fine Durata gg. D U R A T A (gg) ATTRAVERSAMENTO SOTTO CORSIA 1 ATTRAVERSAMENTO SU SP8 1 A 2 B 3 C Delimitazione cantiere e allestimento segnaletica (orrizontale e verticale) Rimozione barriere di sicurezza in acciaio e taglio del conglomerato bitumoso Scavi a macchina a sezione obbligata e posa sbadacchiature 1/9 2/9 1 1/9 2/9 1 2/9 6/ C Posa condotta e cavidotti 2/9 6/ C Operazioni di reinterro con materiale anidro derivanti dagli scavi e misto stabilizzato 2/9 6/ B Formazione di strati di collegamento e strato di usura 2/9 6/ SETTEMBRE A Rimozione segnaletica e cantiere 6/12 7/12 1 tot gg/uomo lavorativi Inizio dei lavori TC 97 gg durata lavori naturali consecutivi 1 gg 19

26 Schema tipo delle fasi di lavoro 20

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