CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale

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1 ALLEGATO B Dipartimento Politiche Sociali Direzione Benessere e Salute U.O. Protezione persone minore età CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale Procedura aperta per l'affidamento del Progetto Legge 285/97 Centro di Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia Scheda Progetto QE 1/b N. GARA CIG EEF Il RUP Raffaella Modafferi 1

2 Sommario 1. PREMESSE OGGETTO DELL APPALTO LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO SPECIFICITÀ OPERATIVE DEL SERVIZIO RICHIESTO CARATTERISTICHE FUNZIONI DELLA COMMITTENZA EQUIPE PROFESSIONALE Requisiti del Personale Mediatori culturali e linguistici a chiamata Organizzazione del gruppo di lavoro: ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E SISTEMA INFORMATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE DELL OFFERTA TECNICO-ECONOMICA VARIANTI MIGLIORATIVE RINVIO ALLA NORMATIVA VIGENTE

3 Progetto Legge 285/97 Centro di Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia 1. PREMESSE Nella Convenzione di New York del 20 novembre 1989 Convenzione ONU sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, ratificata in Italia con la Legge n. 176 del 27 maggio 1991 si rimanda alla necessità di concedere una protezione speciale al fanciullo e si ricorda che come indicato dalla dichiarazione dei diritti dell Uomo, il fanciullo, a causa della sua mancanza di maturità fisica e intellettuale necessita di una protezione e di cure particolari. Inoltre, nella prima parte, artt. 2 e 3, viene sancito e ribadito che gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati dalla presente convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza e che in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni, pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. La legislazione nazionale attribuisce all Ente Locale Comune tutta la competenza in materia di sicurezza e protezione sociale. Con la Legge 382/75 e conseguente D.P.R. 616/77 è stato attuato il riordino e il decentramento amministrativo in favore degli Enti locali ed in particolare del Comune. A seguito della Legge 328/00 l attribuzione ai Comuni di precise competenze è divenuta sempre più stringente. All Ente locale Comune spetta, infatti, l erogazione degli interventi dei servizi sociali intesi come tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà D.Lg. n. 112 del 31/03/98. La legge 28 agosto 1997 n. 285 Disposizioni per la promozione dei diritti e di opportunità per l infanzia e l adolescenza ha istituito il Fondo Nazionale per l Infanzia e l Adolescenza, finalizzato alla realizzazione di interventi per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita e lo sviluppo dell infanzia e dell adolescenza e ha creato le condizioni operative per dare attuazione concreta ai principi della citata Convenzione ONU. Nell ambito dei progetti L. 285/97 la U.O. Protezione persone minore età del Dipartimento Politiche Sociali ha, tra gli altri, la titolarità del progetto Centro Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia codice Progetto QE/1b; Tale progetto si colloca all interno della strategia organizzativa di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 537/2017 tesa alla realizzazione del Programma "Rete di centri regionali di eccellenza per il contrasto degli abusi e maltrattamenti" che prevede il Centro Giorgio Fregosi, (attualmente in fase di avvio) quale centro capofila di eccellenza nel settore, con funzione di coordinamento e promozione di un percorso d integrazione di azioni mirate al sostegno della famiglia e alla protezione dei minori vittime di abuso e maltrattamento La prospettiva generale di intervento si inserisce nella strategia organizzativa di Roma Capitale che, nella costruzione del Piano Sociale, prevede la costituzione di più centri polispecialistici per la famiglia di II livello, all interno dei quali confluiranno anche le azioni di cui al presente avviso pubblico. In questo senso gli organismi partecipanti sono chiamati ad essere soggetti attivi del processo di integrazione e opereranno per garantire ogni utile continuità alle azioni intraprese con le obbligazioni contrattuali, al momento della chiusura del progetto. 3

4 Il servizio ha avuto avvio nel 1998 con l apertura del Centro di Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia che, a tutt oggi,svolge regolarmente i servizi per cui è stato progettato. L affidamento del servizio in essere avrà fine il 31 luglio Considerata la particolare fragilità dell utenza l impossibilità di interrompere i trattamenti in corso, al momento dell aggiudicazione definitiva, saranno predisposte, a cura della U.O. Protezione persone minore età, le modalità con cui sarà effettuato il passaggio del servizio al nuovo ente gestore. 2. OGGETTO DELL APPALTO Obiettivo dell Amministrazione è intervenire nella cura e nella prevenzione secondaria del fenomeno dell abuso e del maltrattamento di minori. Per abuso e maltrattamento si intende la messa in opera di comportamenti che pregiudicano l armonico sviluppo del minore e sono riconducibili prevalentemente a: - Patologie nelle cure: incuria, discuria, ipercuria; - Maltrattamento psicologico; - Maltrattamento fisico; - Abuso sessuale intra ed etero familiare; - Violenza assistita; - Coinvolgimento nella conflittualità tra i genitori. Il servizio richiesto con il presente capitolato Centro di Aiuto al Bambino Maltrattato e alla Famiglia (di seguito definito Centro ) ha come destinatari famiglie, minori ad alto rischio, operatori sociali di Roma Capitale Le azioni previste nel presente capitolato si configurano come interventi di secondo livello, la cui presa in carico, richiesta all organismo partecipante, integra gli interventi avviati dal servizio di riferimento di Roma Capitale. In tal senso le azioni richieste si articolano in un quadro di progettualità condivisa e coordinata con i servizi invianti. Per ogni azione di seguito indicata è richiesta la redazione di specifica relazione comprensiva degli eventuali protocolli psicodiagnostici. Le azioni del progetto afferiscono a cinque macro aree e si costituiscono quale base minima di intervento: A. Prevenzione B. Abuso Sessuale C. Altre forme di abuso e maltrattamento D. Valutazione della recuperabilità delle competenze genitoriali E. Sostegno e trattamento e si costituiscono attraverso l esercizio delle seguenti tipologie di prestazioni: A. Prevenzione L attività di prevenzione delle situazioni di abuso sessuale e maltrattamento sui minori implica una molteplicità di approcci orientati al bambino, alle famiglie, alle vittime, agli abusanti, agli operatori ed alla società. La conoscenza del fenomeno infatti è già prevenzione, e va attuata secondo un modello condiviso e funzionale ed in costante aggiornamento. Il Centro in quanto progetto rivolto a tutta la città, contempla tra le attività la definizione delle modalità di raccolta dati su tutto il territorio cittadino. Non tutte queste linee di intervento sono assolvibili con il presente avviso. Le attività di prevenzione delle situazioni di abuso e maltrattamento sui minori organizzate a livello cittadino prevedono comunque la necessità di stimare la natura del fenomeno e portarne all emersione la consistenza. Le azioni per questa area sono: A.1. Rilevamento dei dati. 4

5 - Raccolta dei dati epidemiologici finalizzati al monitoraggio del fenomeno del maltrattamento/abuso all infanzia nella città di Roma attraverso una rilevazioni sistematica anche al di fuori della casistica trattata nel Centro; A.2. Consulenza ai servizi che si articola con: - Consulenza ai Servizi (Dipartimento e Municipi/Gil Minori) per la cocostruzione di progetti di prevenzione primaria - Interventi di sensibilizzazione alle procedure operative necessarie a realizzare il percorso di tutela del minore, informazione sulle competenze, interazione multidisciplinare, riservatezza imposta dalla necessità di non inquinare le prove nei casi di reato B. Abuso sessuale Intervenire nell abuso sessuale sul minore significa attuare un intervento delicato e complesso che presuppone la capacità di operare con un'ottica allargata che tenga in considerazione contemporaneamente aspetti sociali e psicologici, sanitari, giuridici, aspetti individuali e relazionali. È un intervento finalizzato a sostenere i processi di verifica sul sospetto abuso sessuale e che al contempo rende possibile intraprendere il processo di tutela del minore, nonché l eventuale perseguimento penale dell'abusante, ove necessario. Allo stesso tempo bisogna garantire al minore l'esperienza di ascolto e accoglimento durante tutta la fase della rivelazione. Le azioni specifiche per quest area comprendono: B.1. Diagnosi e trattamento per i minori esposti a situazioni di abuso e per le loro famiglie, segnalati dai Servizi Sociali territoriali o dalla U.O. Protezione persone minore età del Dipartimento Politiche Sociali. Interventi di valutazione psicodiagnostica e clinico trattamentale; B.2. Sostegno del minore nell eventuale processo giudiziario e nelle sue diverse fasi: - Assessment - Colloqui con il minore - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete. L intero intervento viene documentato in ogni passaggio attraverso l apertura di un fascicolo e la stesura di relazioni di aggiornamento. C. Altre forme di abuso e maltrattamento L Organizzazione Mondiale della Sanità definisce Abuso e maltrattamento tutte le forme di cattiva salute fisica ed emozionale, abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o sfruttamento commerciale o altro che comportano un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, per la sua sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua dignità, nell ambito di una relazione caratterizzata da responsabilità, fiducia e potere (OMS, World Report on Violence and Health, 2002). L abuso sessuale è oggetto degli interventi e delle azioni di cui al punto B. Oggetto del punto C. sono altre forme di abuso e maltrattamento: maltrattamento fisico, maltrattamento psicologico, patologia delle cure, violenza assistita. Qualsiasi forma di violenza costituisce sempre un attacco confusivo e destabilizzante alla personalità in formazione di un bambino, provocando gravi conseguenze a breve, medio e lungo termine sul processo di crescita. La fase di valutazione diagnostica e prognostica impegna in modo integrato competenze sociali, mediche, psicologiche ed educative ed è finalizzata a comprendere: - l entità del danno fisico e/o psicologico, prodotto dalla situazione traumatica sul minore; 5

6 - i fattori individuali e relazionali che hanno determinato l insorgere delle condotte pregiudizievoli; - le possibilità di cambiamento presenti nelle modalità di funzionamento genitoriale. Le azioni specifiche per questa area sono: C.1. Diagnosi e trattamento per i minori esposti a situazioni di abuso e per le loro famiglie, segnalati dai Servizi Sociali territoriali. Interventi di valutazione psicodiagnostica e clinico trattamentale; C.2. Sostegno del minore nell eventuale processo giudiziario e nelle sue diverse fasi. Le azioni indicate si articolano secondo fasi che possono prevedere: - Assessment - Colloqui con il minore - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL Incontri di rete. D. Valutazione della recuperabilità delle competenze genitoriali Il processo di valutazione della recuperabilità genitoriale consiste in un attività diagnostica di tipo dinamico che prevede l espressione di ipotesi prognostiche rispetto alla possibilità di recuperare le competenze genitoriali; è riferita a tutte le situazioni che comportino un pregiudizio per la salute fisica e mentale del minore e per il suo sviluppo psicofisico. La valutazione delle competenze genitoriali è un intervento complesso e deve essere comprensiva degli aspetti psicologici, sociali, giuridici, economici sia del minore che della famiglia. L intervento deve prevedere il lavoro integrato di diverse figure professionali quali psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali, avvalendosi se del caso della collaborazione di psichiatra per gli adulti e deve essere costruito attraverso l utilizzo di metodologie definite e specifiche, articolando la presa in carico su un tempo massimo di quindici giorni e lo svolgimento della valutazione in un tempo massimo di sei mesi. In ogni caso l intervento è ricompreso in un arco di tempo massimo di 8 mesi. Gli interventi previsti devono essere co-costruiti con il servizio inviante. Azioni specifiche per quest area sono: D.1. Analisi del caso finalizzata alla presa in carico e formulazione del progetto psicosociale in stretta collaborazione con il Servizio territoriale inviante; D.2. Valutazione clinica e psicodiagnostica sul minore, sugli esercenti la responsabilità genitoriale e valutazione della dinamica relazionale; Le azioni indicate si articolano secondo fasi che possono prevedere: - Assessment - Colloqui clinici - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete - Incontri protetti, specificatamente previsti nel progetto e attivati se ritenuti necessari dal Servizio inviante o comunque concordati in sede di presa in carico. In nessun caso si posso attivare come azione singola sviluppata indipendentemente dal processo valutativo di questo procedimento. 6

7 E. Sostegno alla genitorialità/trattamento del minore Il percorso di sostegno alla genitorialità è rivolto esclusivamente alle famiglie dei minori già seguiti nell ambito del progetto. L obiettivo è, nel caso di esito positivo nella fase valutativa, di accogliere e accompagnare le persone nel riconoscimento del loro ruolo di accudimento, protezione e ascolto nei confronti del figlio, favorendo una maggiore capacità di organizzazione autonoma dei compiti genitoriali. Il Centro, previa formalizzazione della richiesta, potrà esercitare attività di sostegno a famiglie e singoli che aderiscono a progetti di affidamento eterofamiliare che evidenzino criticità per la compiuta realizzazione del progetto di affido medesimo Il trattamento è finalizzato: - con i genitori, a percepirsi ed agire come soggetti sufficientemente responsabili della protezione e dell'accudimento; - con il bambino, a sostenere l elaborazione del trauma, a ricostruire un integrità psichica e relazionale e, nelle situazioni in cui non sia possibile con i referenti genitoriali raggiungere gli obiettivi di cui al punto 1, a favorire la loro sostituzione e l elaborazione della perdita, riducendone per quanto possibile l impatto traumatico. Le azioni specifiche di quest area comprendono: E.1. Integrazione con il servizio territoriale per la formulazione di un progetto per il reinserimento del minore nel nucleo familiare secondo tempi concordati e definiti con il servizio inviante; E.2. Interventi di: - Consulenza e/o sostegno psicologico individuale - Consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e alla famiglia - Consulenza e/o sostegno al gruppo. Tutti gli interventi attivati dovranno essere documentati in tutti i loro passaggi. 2.1 Quadro logico AZIONI OBIETTIVI PROCEDURE TEMPI A. Prevenzione Rilevazione Definizione di Definizione Rilevazione dei dati finalizzati al monitoraggio del fenomeno del epidemiologica del strumenti modalità e di delle raccolta maltrattamento e abuso dati epidemiologici da all infanzia nella città di Roma; condividere con fenomeno dell abuso e maltrattamento nel territorio di Roma Capitale. l amministrazione. - raccolta ed elaborazione dei dati degli strumenti e delle modalità di raccolta dati entro due mesi dall affidamento del servizio. Conclusione della ricerca: dieci mesi dall affidamento del servizio Consulenza ai servizi Fornire consulenza per il corretto approccio al disagio rilevato nello specifico tema dell abuso e maltrattamento Il Centro si attiva a seguito dell autorizzazione all intervento inviata dal Dipartimento Politiche Sociali, Da concordare con il servizio inviante e comunque non oltre 2 settimane dalla richiesta. B. Valutazione e trattamento sospetto abuso sessuale 7

8 - Assessment - Colloqui con il minore - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete - Accompagnamento del minore nell eventuale percorso giudiziario. - Trattamento del minore Nelle situazioni di abuso sessuale e maltrattamento la fase valutativa è già essa stessa presa in carico e trattamento. Valutazione della situazione traumatica individuale e relazionale, per definire gli interventi necessari alla cura; diagnosi dinamica delle risorse del nucleo finalizzata alla formulazione di un parere prognostico. Il Centro si attiva a seguito dell autorizzazione all intervento inviata dal Dipartimento Politiche Sociali, U.O. Protezione persone minore età su richiesta promossa dai Servizi Sociali Territoriali GIL Servizio Sociale Municipale e U.O. Protezione persone minore età Dipartimento Politiche Sociali. La richiesta del Servizio avviene attraverso la compilazione di una scheda specifica che viene trasmessa al Dipartimento Politiche Sociali Assessment: fase che va dalla ricezione della scheda trasmessa dal Dipartimento al primo ascolto dei Servizi segnalanti: due settimane Valutazione e trattamento: la durata di queste fasi è influenzata da fattori individuali e di contesto non quantificabili a priori. Lo sviluppo temporale è comunque validato dalla documentazione del servizio. Il Dipartimento Politiche Sociali raccoglie ed elabora i dati sulle richieste di intervento, per territorio, fascia d età tipologia della richiesta C. Valutazione maltrattamento e trattamento - Assessment - Colloqui con il minore - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete. - Accompagnamento del minore nell eventuale percorso giudiziario - - Trattamento del minore Nelle situazioni di abuso sessuale e maltrattamento la fase valutativa è già essa stessa presa in carico e Valutazione della situazione traumatica individuale e relazionale, per definire gli interventi necessari alla cura; diagnosi dinamica delle risorse del nucleo finalizzata alla formulazione di un parere prognostico L intero intervento dovrà essere documentato, oltre che dal fascicolo da una relazione finale. Il Centro si attiva a seguito dell autorizzazione all intervento inviata dal Dipartimento Politiche Sociali, U.O. Protezione persone minore età su richiesta promossa dai Servizi Sociali Territoriali GIL Servizio Sociale Municipale e U.O. Protezione persone minore età Dipartimento Politiche Sociali. La richiesta del Servizio avviene attraverso la compilazione di una scheda specifica che viene trasmessa al Assessment: fase che va dalla ricezione della scheda trasmessa dal dal Dipartimento al primo ascolto dei Servizi segnalanti: due settimane Valutazione e trattamento: la durata di queste fasi è influenzata da fattori individuali e di contesto non quantificabili a priori. Lo sviluppo temporale è comunque validato dalla documentazione del servizio. 8

9 trattamento. Dipartimento Politiche Sociali Il Dipartimento Politiche Sociali raccoglie ed elabora i dati sulle richieste di intervento, per territorio, fascia d età tipologia della richiesta L intero intervento dovrà essere documentato, oltre che dal fascicolo da una relazione finale. D. Valutazione recuperabilità delle competenze genitoriali - Assessment - Colloqui clinici - Colloqui con la rete familiare - Esame psicodiagnostico - Eventuale invio ai servizi sanitari specialistici nell ambito delle attività di coordinamento dei GIL - Incontri di rete - Incontri protetti Attività diagnostica di tipo dinamico che ha come obiettivo l espressione di ipotesi prognostiche rispetto alla possibilità di recuperare le competenze genitoriali. La valutazione delle competenze genitoriali è un intervento complesso e deve essere comprensiva degli aspetti psicologici, sociali, giuridici, economici sia del minore che della famiglia. Il Centro si attiva a seguito dell autorizzazione all intervento inviata dal Dipartimento Politiche Sociali, U.O. Protezione persone minore età su richiesta promossa dai Servizi Sociali Territoriali GIL Servizio Sociale Municipale e U.O. Protezione persone minore età Dipartimento Politiche Sociali. La richiesta del Servizio avviene attraverso la compilazione di una scheda specifica che viene trasmessa al Dipartimento Politiche Sociali Invio della richiesta di intervento dal Dipartimento al Centro : entro una settimana Assessment: fase che va dalla ricezione della scheda dal Dipartimento al primo ascolto dei Servizi segnalanti: due settimane Lo svolgimento della valutazione si articola in un tempo massimo di sei mesi Il Dipartimento Politiche Sociali raccoglie ed elabora i dati sulle richieste di intervento, per territorio, fascia d età tipologia della richiesta L intero intervento dovrà essere documentato, oltre che dal fascicolo da una relazione finale cocostruita con il Servizio inviante E. Sostegno alla genitorialità Il percorso di sostegno alla genitorialità è rivolto alle famiglie dei minori già seguiti L obiettivo è, nel caso di esito positivo nella fase valutativa, di accogliere e accompagnare le L attività si attiva a seguito di valutazione congiunta per la quale il percorso di recuperabilità appare L intero intervento dovrà essere documentato, oltre che dal fascicolo da una relazione finale. 9

10 nell ambito del progetto. - Consulenza e/o sostegno psicologico individuale - Consulenza e/o sostegno psicologico alla coppia e alla famiglia - Consulenza e/o sostegno al gruppo. persone nel riconoscimento del loro ruolo di accudimento, protezione e ascolto nei confronti del figlio, favorendo una maggiore capacità di organizzazione autonoma dei compiti genitoriali. prognostico di successo e l azione di sostegno concorre alla risoluzione del disagio 3. LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO L Operatore Economico deve essere, in caso di aggiudicazione, in possesso o in disponibilità di una struttura idonea per la realizzazione delle attività e dei servizi a favore dei minori e delle loro famiglie. Le attività saranno realizzate presso locali messi a disposizione dall Organismo affidatario, insistenti sul territorio di Roma Capitale, all interno del Grande Raccordo Anulare, in un luogo adeguatamente servito dal trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione del servizio. Tale struttura deve essere conforme come categoria catastale alla destinazione all'uso, e deve essere adeguata dal punto di vista tecnico-strutturale e tecnico-funzionale, anche sotto i profili della sicurezza degli impianti e degli ambienti rispetto alla sua destinazione. Deve essere dotata di allestimenti, arredi e attrezzature che la rendano idonea a garantire la ricettività richiesta e la realizzazione delle attività progettuali proposte/richieste; E ammessa, nel corso del periodo dell affidamento, la possibilità di trasferimento del Centro presso altra struttura idonea allo scopo in possesso di tutti i requisiti e caratteristiche di cui al presente articolo. Tale possibilità è tuttavia subordinata alla previa accettazione da parte dell Amministrazione capitolina e alla garanzia della salvaguardia della continuità del servizio. L Operatore Economico dovrà indicare, in sede di presentazione dell istanza di partecipazione, se intenda o meno avvalersi di tale facoltà. In riferimento al criterio di valutazione sub 3.1, l Operatore Economico dovrà presentare una dichiarazione a firma del legale rappresentante attestante ai sensi e per gli effetti di cui del D.P.R. n. 445/2000: A) I dati che identifichino in maniera univoca l immobile designato (indirizzo, n. civico, cap, riferimenti catastali, superficie, proprietari, titolo di disponibilità) e la descrizione degli ambienti. B) La disponibilità, in caso di aggiudicazione, dei locali per tutto il periodo dell eventuale aggiudicazione del servizio, con inizio dal 1 Agosto 2018 e comunque dalla data di affidamento del servizio per un di 9 mesi; C) Il possesso da parte della struttura di tutte le caratteristiche sopra indicate La predetta dichiarazione deve essere allegata alla domanda di partecipazione alla selezione. L Amministrazione Capitolina si riserva la facoltà di procedere ad un sopralluogo presso l immobile proposto, prima dell aggiudicazione della presente gara e l Organismo partecipante dichiara di accettarlo sin da ora. 4. SPECIFICITÀ OPERATIVE DEL SERVIZIO RICHIESTO 4.1. CARATTERISTICHE 10

11 Il Centro si attiva a seguito dell autorizzazione all intervento inviata dal Dipartimento Politiche Sociali, U.O. Protezione persone minore età su richiesta promossa dai Servizi Sociali Territoriali GIL Servizio Sociale Municipale e U.O. Protezione persone minore età Dipartimento Politiche Sociali. Tale autorizzazione costituisce impegnativa alla prestazione cosi come singolarmente descritte ai punti A., B., C. D. ed E. dell articolo 2 del presente capitolato. Il Centro effettua la presa in carico del caso entro quindici giorni dal ricevimento dell autorizzazione all intervento. Eventuali altre richieste di attivazione anche qualora inoltrate dalla magistratura hanno ambito ordinario di presa in carico presso i servizi sociali competenti e/o presso i GIL o ancora su richiesta della U.O. Protezione persone minore età del Dipartimento Politiche Sociali. Il Centro opera secondo un modello d intervento multidisciplinare e dispone di una équipe specializzata, che potrà intervenire in sede e a livello territoriale, utilizzando gli strumenti operativi e metodologici necessari a garantire un elevato livello di prestazione in coerenza con la progettualità condivisa e coordinata con il servizio sociale inviante. Quest ultimo, nella titolarità di case manager, ha regia della globalità delle azioni di protezione. Il Centro partecipa a incontri di coordinamento e verifica con il committente Procedure La U.O. Protezione persone minore età Dipartimentale autorizza il Centro alla presa in carico con una specifica impegnativa alla quale è allegata scheda di segnalazione del servizio territoriale inviante. La scheda di segnalazione si costituisce con un primo step informativo per l avvio del servizio, i dati e la tipologia delle prestazioni richieste non sono vincolanti per l organismo gestore, il quale, a seguito del successivo intervento di rete con i servizi, concorderà con questi ultimi le azioni più efficaci per la gestione del caso. La scheda quindi non descrive compiutamente l effettiva attività del centro, ma fornisce utili strumenti di analisi per comprendere la domanda dei servizi. I dati che si espongono sono stati rilevati delle attività svolte dal centro sulle singole segnalazioni pervenute. Si può anticipare subito che azioni richieste dai servizi e azioni svolte dell organismo gestore non si sono discostate in modo significativo. Ricevuta l autorizzazione alla presa in carico, il servizio territoriale inviante viene contattato dagli Assistenti Sociali del Centro in modo da concordare la data del primo appuntamento, le persone che è opportuno siano presenti alla presentazione del caso, la documentazione necessaria a consentire l approfondimento della situazione in sede di primo ascolto. Le attività di primo ascolto e presentazione del caso consistono nella ricostruzione della storia personale del minore e della sua famiglia, nella analisi della documentazione a disposizione dal servizio e nell ascolto delle posizioni di ciascun membro della rete di operatori coinvolte sul caso. Viene svolta dalla Assistente Sociale del Centro e, per casi particolarmente complessi o quando richiesto espressamente, anche in coordinamento con uno dei supervisori del Centro. Il primo ascolto è il primo momento di riflessione e rilettura dinamica della situazione e pone le basi per la definizione dei successivi interventi. Successivamente al primo ascolto nella riunione di équipe che si svolge con cadenza settimanale il caso viene discusso alla presenza del direttore scientifico del centro e si procede alla sua valutazione. Se positiva si procede alla assegnazione del caso a uno degli operatori disponibili. Nel caso in cui la richiesta posta dai servizi appaia impropria, non compatibile con gli interventi che possono essere svolti e/o sia utile e ragionevole fare una proposta di presa in carico diversa da quella che è la richiesta iniziale del servizio, viene redatta una nota scritta. Nel caso in cui si proceda con la presa in carico del caso, prima di dare inizio all intervento, si prendono contatti diretti con il servizio sociale referente, se ritenuto necessario si svolge un ulteriore riunione, in alcuni casi si procede con un primo colloquio con l utenza a cui viene invitato anche l assistente sociale del servizio inviante con la finalità di condividere l intervento. 11

12 Per tutte le situazioni per le quali si procede con una presa in carico, a prescindere dalla tipologia di intervento, sono previsti periodici momenti di confronto, aggiornamento e monitoraggio e riunioni con tutti gli operatori e i servizi coinvolti sul caso. Per le situazioni più delicate e difficili alle riunioni di rete si possono affiancare momenti di supervisione allargata da parte di uno dei supervisori del Centro. Gli interventi su casi particolarmente complessi e delicati vengono svolti utilizzando anche delle micro equipe composte da: assistente sociale del Centro, terapeuta e supervisore. Nel corso degli interventi vengono redatte con regolarità: relazioni di aggiornamento, relazioni di valutazione, relazioni diagnostiche, le conclusioni del lavoro clinico vengono sempre condivise con i servizi invianti e con la rete degli operatori coinvolti sul caso. Responsabili della valutazione di efficacia delle azioni svolte sono i servizi territoriali invianti ai quali è demandato rilevare ed osservare lo svolgimento del procedimento e segnalare al Direttore dell esecuzione del contratto, eventuali inosservanze contrattuali FUNZIONI DELLA COMMITTENZA La U.O. Protezione persone minore età mantiene le attività di indirizzo, programmazione, verifica e controllo sul livello qualitativo delle prestazioni attraverso proprio personale che potrà essere presente anche presso il Centro Tale personale è incaricato dalla stessa ad assolvere le seguenti attività specifiche: - Coordinare i rapporti interistituzionali con i soggetti interessati; - Sovrintendere alla regolare esecuzione del servizio oggetto dell affidamento; - Coordinare con il Responsabile del Centro la pianificazione degli interventi; 4.3. EQUIPE PROFESSIONALE L intervento deve prevedere il lavoro integrato di figure professionali specialistiche quali psicologi, assistenti sociali, psicoterapeuti e altre figure che l organismo propone nell ottica dell efficacia del servizio, attraverso l utilizzo di metodologie definite e articolate secondo tempi concordati con il servizio inviante. L equipe dovrà avvalersi di mediatori culturali in lingua a chiamata, nelle situazioni in cui le persone afferenti al Centro siano straniere. Gli operatori del Centro si asterranno dall istaurare qualsiasi tipo di rapporto professionale al di fuori del mandato concordato con i servizi, ovvero non è consentita agli operatori la presa in carico in ambito privato, dei cittadini inviati dai servizi per le attività previste. L Organismo aggiudicatario, pertanto, dovrà garantire l impiego minimo delle seguenti figure professionali e del monte ore annuale specificato: - un Responsabile del Centro, che coordina la gestione dei servizi, presente secondo le necessità operative e comunque non meno di 7 ore settimanali; - un Direttore Scientifico, presente secondo le necessità e comunque non meno di 7 ore settimanali - n. 2 Assistenti Sociali, presenti per non meno di 30 ore settimanali ciascuno; - n. 6 Psicologi, presenti per non meno di 20 ore settimanali ciascuno Requisiti del Personale 12

13 La funzione di Responsabile/coordinatore del Centro è svolta da persona in possesso dei seguenti requisiti: - laurea di secondo livello in ambiti disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico-educative, psicologiche e titoli equipollenti; - laurea di primo livello in ambiti disciplinari afferenti alle aree sociali, pedagogico-educative, psicologiche e tioli equipollenti, con documentabile esperienza triennale nel settore. La funzione di Direttore Scientifico è svolta da persona in possesso di laurea afferente alle discipline alle aree sociali, pedagogico-educative, psicologiche con documentata esperienza nel settore anche attraverso pubblicazioni nello specifico settore oggetto della presente gara. La funzione di Assistente Sociale, di Psicologo e di Psicoterapeuta è svolta da persone iscritte ai rispettivi albi e abilitate all esercizio della professione ai sensi di legge. Ai sensi dell art. 30 del d.lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. al personale impiegato è applicato il contratto collettivo nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono le prestazioni di lavoro stipulato dalle associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e quelli il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l attività oggetto dell appalto svolta dall impresa anche in maniera prevalente. L indicazione del CCNL applicato dall Organismo aggiudicatario, delle qualifiche previste e del corrispondente inquadramento contrattuale devono essere inseriti nell offerta tecnica (criterio di valutazione sub 3.1) Mediatori culturali e linguistici a chiamata Devono essere garantite le prestazioni di mediatori culturali a chiamata che effettuano, con il personale specializzato, i colloqui di approfondimento. La mediazione deve consentire anche l effettivo esercizio del diritto all ascolto del minore. La funzione di Mediatore linguistico/culturale può essere svolta da persone in possesso di adeguata conoscenza della lingua italiana, di buona conoscenza della lingua scelta ai fini della mediazione ed in possesso di diplomi specifici o partecipazione a corsi riconosciuti a livello statale o regionale Organizzazione del gruppo di lavoro: Il gruppo di lavoro organizza al proprio interno il flusso operativo con rispetto alle specifiche competenze e opera, con modalità concordate, la costruzione di progetti di aiuto con i servizi invianti. Nell offerta tecnica, al criterio sub 3.1, dovranno essere descritte le modalità di contenimento del turn over degli operatori impegnati nei servizi offerti, al fine di garantire la continuità degli interventi. Il Centro può avvalersi, per servizi integrativi, della collaborazione di tirocinanti. L apporto di tirocinanti deve essere considerato aggiuntivo rispetto all organico del servizio e deve essere monitorato dal responsabile e dagli operatori professionali. Presso il Centro dovrà essere regolarmente tenuto un registro delle presenze del personale ivi operante, con l indicazione delle mansioni svolte, con annotazione giornaliera degli orari di ingresso e di uscita di ciascun collaboratore. Tale registro dovrà essere messo a disposizione, su richiesta, del Direttore Esecutivo del Contratto ovvero del Responsabile Unico del Procedimento, che potranno richiederne anche copia conforme. 13

14 Nell offerta tecnica, al criterio sub 3.1, dovrà essere specificato nel dettaglio l elenco dei componenti l équipe, con a fianco di ciascuno di essi la specifica delle esperienze maturate nello specifico campo e tipologia di servizio e delle date precise di inizio e di fine in cui sono state maturate tali esperienze. Tutto il personale impiegato nella gestione del servizio a qualunque titolo dovrà mantenere la massima riservatezza, evitando l inopportuna divulgazione di informazioni, al fine di garantire sufficiente tutela e protezione dei minori e delle loro famiglie. 5. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E SISTEMA INFORMATIVO La U.O. Protezione persone minore età del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, esercita oltre il ruolo di possibile servizio sociale inviante - anche attività di monitoraggio sugli interventi tramite il preposto ufficio di coordinamento. Presso il Centro dovrà essere predisposta, per ogni caso trattato, una cartella clinica informatizzata che risponda a finalità non solo trattamentali, ma anche di ricerca. Presso il Centro dovrà essere predisposta una banca dati informatizzata, costantemente aggiornata, contenente tra l altro: - Data invio, data di effettiva presa in carico, Servizio che ha in carico il caso, tipologia della prestazione ed ogni altra informazione utile relativa al caso, anche di carattere amministrativo: - Azioni attivate e termine del singolo caso, numero e tipologia di interventi operati. Dovrà essere prevista la possibilità di estrazioni statistiche sulle diverse variabili memorizzate e la possibilità di modifiche degli strumenti di rilevazione dati sulla base delle richieste della U.O. Protezione persone minore età. La U.O. Protezione persone minore età concorderà con l Ente Gestore dei report che dovranno essere forniti, su richiesta, in qualsiasi momento. Il Sistema informativo dedicato dovrà contemplare la messa in atto di tutte le misure necessarie a preservare, a norma di legge, la tutela dei dati sensibili. L Organismo affidatario non potrà divulgare i dati relativi ai minori accolti, neanche in forma aggregata se non dietro espressa autorizzazione rilasciata formalmente, su specifica richiesta, dalla Stazione appaltante. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE DELL OFFERTA TECNICO-ECONOMICA L appalto è aggiudicato in base al criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, ai sensi dell art. 95, comma 2 del Codice. La valutazione dell offerta tecnica e dell offerta economica sarà effettuata in base ai seguenti punteggi: PUNTEGGIO MASSIMO Offerta tecnica 80 Offerta economica 20 TOTALE

15 Il punteggio dell offerta tecnica è attribuito sulla base dei criteri di valutazione elencati nella sottostante tabella con la relativa ripartizione dei punteggi: N CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTI MAX SUB-CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTI MAX Esperienza dei concorrenti, negli ultimi 10 anni, in servizi analoghi Ai fini della dimostrazione dell esperienza specifica maturata i concorrenti dovranno produrre una dichiarazione sottoscritta dal/dai legali rappresentante/i dalla quale si evincano i seguenti dati: oggetto del servizio, data di inizio e fine del servizio, i destinatari ed i committenti (Ragione Sociale/Codice Fiscale) con l indicazione del periodo complessivo maturato (data inizio/data fine/giorni complessivi). 1 ESPERIENZA SPECIFICA DEL CONCORRENTE Criterio quantitativo In caso di R.T.I./G.E.I.E./Consorzi ordinari di concorrenti verrà presa in considerazione esclusivamente l esperienza di un unico componente del raggruppamento (anche diverso dalla capogruppo). Parametro di valutazione: Ai fini della valutazione di tipo quantitativo verranno computati il numero di giorni per un periodo massimo antecedente la data di scadenza di presentazione delle offerte pari a 10 anni (3652 giorni). 5 Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente che ha maggiore esperienza Le autocertificazioni che non siano complete di ogni dato di dettaglio richiesto non saranno prese in considerazione ai fini della valutazione. Esperienza del responsabile/coordinatore del Centro nello specifico campo e tipologia di servizio 2 EQUIPE PROFESSIONALE IMPIEGATA Criterio quantitativo Verrà valutata per ogni concorrente l esperienza di un solo responsabile/coordinatore. Ai fini della dimostrazione dell esperienza maturata ogni concorrente dovrà produrre un autocertificazione del coordinatore proposto, resa dall interessato ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 e ss.mm.ii., n. 445 che indichi espressamente che il soggetto sottoscrittore è consapevole delle sanzioni penali richiamate dall art. 76 di detto D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii., per le ipotesi di falsità e di dichiarazioni mendaci, corredata di documento d identità in corso di validità - che specifichi nel dettaglio: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali (documentabili successivamente a comprova), maturate quale responsabile/coordinatore di servizi analoghi delle date precise di inizio e di fine servizio in cui sono state maturate tali esperienze, dei dati idonei ad identificare l Organismo presso il quale sono state maturate tali esperienze (Ragione Sociale/Codice Fiscale), con l indicazione del periodo complessivo maturato espresso in giorni. Parametro di valutazione: Anzianità come Responsabile/Coordinatore in esperienze professionali in servizi analoghi (ottenuta dalla sommatoria dei giorni riferiti ai periodi dichiarati negli ultimi 10 anni antecedenti la scadenza di presentazione delle offerte). 5 Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero giorni) svolti dal concorrente che ha maggiore esperienza Il responsabile/coordinatore proposto dovrà essere impiegato nell esecuzione del servizio. In caso di eccezionale indisponibilità dovrà 15

16 essere sostituito da figura professionale con requisiti equipollenti o maggiori. Le autocertificazioni che non siano complete di ogni dato di dettaglio richiesto non saranno prese in considerazione ai fini della valutazione. Esperienza professionale del gruppo degli specialisti (psicologi/psicoterapeuti/assistenti sociali/ecc.) nello specifico campo e tipologia di servizio 2.2 Ai fini della dimostrazione dell esperienza maturata ogni concorrente dovrà produrre un autocertificazione per ciascuno degli specialisti resa dall interessato ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 e ss.mm.ii., n. 445 che indichi espressamente che il soggetto sottoscrittore è consapevole delle sanzioni penali richiamate dall art. 76 di detto D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii., per le ipotesi di falsità e di dichiarazioni mendaci, corredata di documento d identità in corso di validità - che specifichi nel dettaglio: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali (documentabili successivamente a comprova), maturate in servizi analoghi, con indicazione della qualifica ricoperta, riconducibile al ruolo proposto, delle date precise di inizio e di fine servizio in cui sono state maturate tali esperienze, dei dati idonei ad identificare l Organismo presso il quale sono state maturate tali esperienze (Ragione Sociale/Codice Fiscale), con l indicazione del periodo complessivo maturato espresso in giorni. Parametro di valutazione: Anzianità professionale maturata in servizi come sopra specificato (ottenuta dalla sommatoria dei giorni riferiti ai periodi dichiarati). Il numero dei giorni da riportare per l applicazione della formula sotto indicata verrà attribuito attraverso la media aritmetica dei giorni complessivamente maturati dagli specialisti. 15 Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore: media dei giorni complessivamente maturati dal concorrente i-esimo Rmax = valore: media più alta relativa ai giorni complessivamente maturati Gli specialisti proposti dovranno essere impiegati nella esecuzione del servizio. In caso di eccezionale indisponibilità dovranno essere sostituiti da figure professionali con requisiti equipollenti o maggiori. Le autocertificazioni che non siano complete di ogni dato di dettaglio richiesto non saranno prese in considerazione ai fini della valutazione. Organizzazione del servizio e delle attività da realizzare per la sua erogazione. 3 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E SPECIFICA METODOLOGIA Criterio qualitativo Nell offerta tecnica dovrà essere esplicitata nel dettaglio l organizzazione proposta anche in riferimento alla sede operativa, nonché le modalità di espletamento del servizio con la specifica delle risorse professionali messe in campo dall Organismo ulteriori rispetto a quelle minime individuate nel CSDP, del monte ore settimanale di ciascuna figura, le iniziative previste per il contenimento del turn-over. Nell ambito della valutazione comunque complessiva del presente subelemento, saranno considerati quali elementi da prendere in considerazione, ai fini dell attribuzione dei coefficienti, i seguenti aspetti: - Capacità organizzativa (Intensità dell intervento, flessibilità, mezzi messi a disposizione) - Personale impiegato (componenti, qualifica, inquadramento, CCNL applicato, monte ore di lavoro, programmazione turni) - Sede operativa (ubicazione, capacità e organizzazione degli spazi in relazione alle azioni richieste) - Modalità di contenimento del turn over 10 Parametro di valutazione: Range Caratteristiche di corrispondenza per ciascun range (graduazione) di attribuzione 16

17 di attribuzione dei coefficienti 1 0,75 0,74 0,50 0,49 0,25 0,24 0 Piena rispondenza: quando all interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano in modo chiaro, coerente, ben articolato, concretamente attuabile e completo tutti gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l erogazione del servizio, la descrizione dell organizzazione, della sede operativa nonché le fasi e i tempi di realizzazione. Media rispondenza: quando all interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano la maggior parte gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l erogazione del servizio, la descrizione dell organizzazione, della sede operativa nonché le fasi e i tempi di realizzazione, in modo complessivamente buono ma non pienamente articolato e dettagliato ovvero non rispondente per la totalità degli elementi. Discreta rispondenza: quando all interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l erogazione del servizio, la descrizione dell organizzazione, della sede operativa nonché le fasi e i tempi di realizzazione in modo complessivamente discreto sebbene carente di dettagli e articolazioni operative. Sufficiente rispondenza: quando all interno della proposta progettuale del concorrente si rinvengano gli elementi premianti sopra individuati da realizzare per l erogazione del servizio, la descrizione dell organizzazione, della sede operativa nonché le fasi e i tempi di realizzazione in modo complessivamente sufficiente sebbene non rispondenti pienamente, carenti di dettagli ed articolazioni operative. Progettualità sulle azioni specifiche In riferimento alle azioni descritte al paragrafo 2. del CPSDP, nell offerta tecnica dovranno essere esplicitate le singole modalità metodologiche proposte, nonché le modalità di espletamento in relazione alle risorse professionali messe in campo dall Organismo, alle interazioni con la rete dei servizi territoriali e i servizi invianti. Verranno premiate le offerte che siano coerenti con l obiettivo generale di protezione del minore abusato/maltrattato, complete ed articolate 3.2 Parametro di valutazione: Range Caratteristiche di corrispondenza per ciascun range (graduazione) di attribuzione di attribuzione dei coefficienti Laddove le proposte si riferiscono a tutte le tipologie di attività indicate e risultino diversificati i modelli 1 0,75 proposti in modo ottimale in relazione all organizzazione, al disagio specifico da aggredire, alle singole specificità delle azioni richieste Laddove le proposte si riferiscono a tutte le tipologie di attività indicate e risultino diversificati i modelli 0,74 0,50 proposti in modo buono in relazione all organizzazione, al disagio specifico da aggredire, alle singole specificità delle azioni richieste Laddove le proposte si riferiscono a tutte le tipologie di attività indicate e risultino diversificati i modelli 0,49 0,25 proposti in modo discreto in relazione all organizzazione, al disagio specifico da aggredire, alle singole specificità delle azioni richieste 0,24 0 Laddove le proposte si riferiscono a tutte le tipologie 30 17

18 di attività indicate e risultino diversificati i modelli proposti in modo sufficiente in relazione all organizzazione, al disagio specifico da aggredire, alle singole specificità delle azioni richieste Sperimentazione di home visiting finalizzato al monitoraggio ed al sostegno sul minore nel luogo di dimora della famiglia propria e/o affidataria, e presso comunità di accoglienza. Nell'ambito del sostegno al minore presso la propria famiglia e/o la famiglia affidataria le azioni dovranno comprendere il tutoraggio alla funzione genitoriale 4 VARIANTI MIGLIORATIVE Verranno valutate positivamente proposte migliorative coerenti con le specifiche del Capitolato che non comportino costi aggiuntivi per l Amministrazione. Criterio quantitativo Parametro di valutazione: ore complessive nel periodo contrattuale di attività lavorativa da parte di uno o più Psicologi e/o Educatori Professionali Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero ore) prestate dal concorrente i-esimo Rmax = valore (Numero ore) prestate dal concorrente che ha offerto il maggior numero di ore Attività di formazione degli operatori dei servizi territoriali sulla rilevazione preventiva dell'abuso, sull'azione di rete con i luoghi territoriali di vita dei minori. L'eventuale attività sarà concordata con la stazione appaltante Numero ore di formazione previste nel periodo contrattuale Parametro di valutazione: numero di ore di formazione complessive Il punteggio sarà attribuito secondo la seguente formula: Ci = Ra/Rmax Dove Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo Ra = valore (Numero ore proposte dal concorrente i-esimo) Rmax = valore (Numero massimo ore proposte) 5 Totale 80 I suddetti criteri e sub-criteri trovano applicazione secondo le indicazioni riportate nella Sezione 11 del disciplinare di gara. 7. VARIANTI MIGLIORATIVE Ai sensi dell art. 23 comma 15 del d.lgs. n. 50/2016 le offerte progettuali potranno prevedere proposte migliorative del servizio purché conformi alle prescrizioni del presente capitolato. Tali offerte dovranno essere finalizzare ad ottimizzare il servizio stesso e possono riguardare: - Sperimentazione di home visiting finalizzato al monitoraggio ed al sostegno sul minore nel luogo di dimora della famiglia propria e/o affidataria, e presso comunità di accoglienza. Nell'ambito del sostegno al minore presso la propria famiglia e/o la famiglia affidataria le azioni dovranno comprendere il tutoraggio alla funzione genitoriale; - Attività di formazione degli operatori dei servizi territoriali sulla rilevazione preventiva dell'abuso, sull'azione di rete con i luoghi territoriali di vita dei minori. L'eventuale attività sarà concordata con la stazione appaltante. Le proposte migliorative inserite dall impresa nell offerta tecnica, costituiranno clausole contrattuali a tutti gli effetti, con un preciso obbligo e responsabilità di adempimento da parte dell organismo aggiudicatario e, costituendo elementi di scelta del concorrente in sede di gara saranno oggetto di puntuale e rigoroso controllo da parte della Stazione Appaltante. 18

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