CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale Procedura aperta per l'affidamento del servizio

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1 Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute Direzione Servizi alla Persona U.O. Protezione dei minori ALLEGATO B D.D. N. QE/1478/2017 PROT. QE/35023/2017 CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale Procedura aperta per l'affidamento del servizio Interventi e servizi a livello cittadino per gruppi di persone minori di età particolarmente svantaggiate - Servizi di supporto per la realizzazione dei progetti socio educativi individualizzati rivolti ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) Progetto cod. QE/1F Legge 285/97 per un periodo di 10 mesi Gara n C.I.G. n D9 pagina 1 di 5

2 Art. 1 - Premessa Nella Convenzione di New York del 20 novembre 1989 Convenzione ONU sui diritti dell Infanzia e dell Adolescenza, ratificata in Italia con la Legge n. 176 del 27 maggio 1991 si rimanda alla necessità di concedere una protezione speciale al fanciullo e si ricorda che come indicato dalla dichiarazione dei diritti dell Uomo, il fanciullo, a causa della sua mancanza di maturità fisica e intellettuale necessita di una protezione e di cure particolari. Inoltre, nella prima parte, artt. 2 e 3, viene sancito e ribadito che gli Stati parti si impegnano a rispettare i diritti enunciati dalla presente convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipende dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza e che in tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni, pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. Nella Convenzione, punto di riferimento internazionale e locale, vengono chiaramente indicati e rammentati i diritti universali da garantire ad ogni fanciullo presente negli Stati parti ed in tutti i territori, dalla protezione sociale, alla salute, all istruzione, al mantenimento ed alla cura di tutti i bambini e adolescenti. La legislazione nazionale attribuisce all Ente Locale Comune tutta la competenza in materia di sicurezza e protezione sociale. Con la Legge 382/75 e conseguente D.P.R. 616/77 è stato attuato il riordino e il decentramento amministrativo in favore degli Enti locali ed in particolare del Comune. A seguito della Legge 328/00 l attribuzione ai Comuni di precise competenze è divenuta sempre più stringente. All Ente locale Comune spetta, infatti, l erogazione degli interventi dei servizi sociali intesi come tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà D.Lg. n. 112 del 31/03/98. Il combinarsi dei dispositivi legislativi indicati e di questi con il complesso di misure disegnato dalla L. 328/00, ha delineato un sistema per il quale la competenza del Comune oltre ad essere quella di garantire tutte le misure e gli interventi di sostegno per i minori in situazioni di disagio e per la promozione dei diritti dell infanzia e dell adolescenza, è anche, e soprattutto, quella di mettere in atto tutte le misure atte a garantire l esigibilità di tali diritti a prescindere dalla provenienza e dalla collocazione del minore. La Legge 28 agosto 1997, n. 285, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 5 settembre 1997, n. 207, reca Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza e ha creato le condizioni operative per dare attuazione concreta ai principi della Convenzione ONU ratificata dall'italia con la Legge 176 del Nell ambito dei progetti L. 285/97, la U.O. Protezione dei Minori ha, tra gli altri, la titolarità del Progetto Interventi e servizi a livello cittadino per gruppi di persone minori di età particolarmente svantaggiate MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) Servizi di supporto per la realizzazione dei progetti socio educativi individualizzati rivolti ai minori stranieri non accompagnati. Il servizio richiesto con il presente capitolato Servizi di supporto per la realizzazione dei progetti socioeducativi individualizzati rivolti ai minori stranieri non accompagnati (MSNA) è un servizio specialistico che ha come destinatari i minorenni che non hanno cittadinanza italiana e che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell ordinamento italiano. MSNA UTENTI ACCOLTI NELL ANNO (teste singoli minori contati individualmente, indipendentemente dalle entrate e uscite) (Fonte: Banca Dati Minori - U.O. Protezione dei minori-roma Capitale) Distribuzione per genere Minori Accolti Maschi Femmine Totale pagina 2 di 5

3 Distribuzione per paesi di provenienza Nazioni Afganistan Albania Bangladesh Bosnia Costa D Avorio Egitto Eritrea Etiopia ExIugoslavia Ghana Guinea Iran Iraq Kosovo Marocco Moldavia Nigeria Romania Turchia Altri paesi Africa Altro Totale Distribuzione per fasce di età Età < 14 6,20% 6,20% 6,20% 4,00% 2,95% 5,86% 9,01% 14,70% 17,75% 15/16 13,20% 15,80% 22,00% 22,21% 13,04% 11,79% 23,62% 34,54% 55,89% 17/18 60,00% 72,90% 61,90% 69,51% 80,08% 78,92% 66,99% 50,59% 26,06% > 18 20,60% 5,10% 9.90% 4,27% 3,93% 3,43% 0,37% 0,17% 0,30% Roma è meta di un ingente flusso migratorio che coinvolge numerosi minori provenienti da diversi paesi. Il fenomeno è molto fluido e variegato e richiede prontezza di lettura delle modifiche e delle evoluzioni che si susseguono. Negli ultimi anni e ancor più nel corso del 2016, si è assistito all ulteriore aumento dei minori provenienti dall Egitto e ad un ulteriore abbassamento dell età. La motivazione del viaggio migratorio è economica, i ragazzi hanno la necessità impellente di inviare denaro alla famiglia per ripagare il debito contratto per il viaggio e per la sopravvivenza della famiglia. Il Comune di Roma Capitale, attraverso la U.O. Protezione dei Minori, promuove, progetta e realizza interventi rivolti ai minori stranieri non accompagnati, centrati sull accoglienza, l orientamento, l accompagnamento, il supporto a percorsi di inclusione sociale e lavorativa ed all acquisizione di pari opportunità di cittadinanza. In questo progetto sono obiettivi dell Amministrazione: 1) implementare la capacità del preposto servizio di reperire nuove comunità educative autorizzate ai sensi delle normative regionali; 2) monitorare costantemente la realizzazione dei progetti individuali di intervento realizzati nelle comunità educative di prima e seconda accoglienza dove vengono inseriti i MSNA e acquisire, in tempo reale, di tutte le informazioni reperite riferite a ogni singolo minore sul data base all uopo predisposto; 3) censire, monitorare e diffondere la conoscenza delle risorse formative, dei tirocini formativi, e delle offerte da parte di datori di lavoro per consentire l orientamento alle diverse opportunità presenti sul territorio. pagina 3 di 5

4 Le azioni previste nel presente capitolato si configurano come interventi di secondo livello, la cui presa in carico, richiesta all organismo partecipante, integra gli interventi avviati dal servizio di riferimento di Roma Capitale. In tal senso le azioni stesse, si articolano in un quadro di progettualità condivisa e coordinata dal committente. Art. 2 - Oggetto dell Appalto Le azioni del progetto afferiscono a due macro aree e si costituiscono quale base minima di intervento: A- Censimento delle comunità educative di seconda accoglienza presenti sul territorio italiano. raccolta delle informazioni relative all organizzazione delle strutture. Le azioni specifiche per questo obiettivo devono comprendere l analisi dei seguenti elementi: 1. localizzazione della struttura 2. autorizzazione al funzionamento 3. carta servizi 4. progetto educativo individuale 5. esperienze con tipologie di disagio specifiche 6. progetti particolari di inserimento socio/educativo rete B- Monitoraggio dei progetti individuali di intervento realizzati nelle strutture Le azioni specifiche per questo obiettivo devono comprendere: 1. verifica attuazione dei progetti educativi personalizzati, 2. verifica delle competenze acquisite, 3. verifica delle azioni messe in campo per rendere concreta la partecipazione dei minori alle scelte che li riguardano e alle opportunità offerte dal sistema integrato del territorio in cui la struttura è collocata 4. osservazione delle relazioni significative con gli educatori/adulti di riferimento. Art. 3 - Specificità operative del servizio richiesto L intervento deve prevedere il lavoro integrato di figure professionali specializzate quali: - un assistente sociale esperto in servizi socio-assistenziali-educativi rivolti ai minori stranieri non accompagnati, con laurea di secondo livello, anche con funzione di responsabile di progetto - due assistenti sociali con specifica esperienza pluriennale in servizi socio-assistenziali-educativi rivolti ai minori stranieri non accompagnati - un assistente sociale con esperienza specifica in servizi socioassistenziali-educativi rivolti ai minori stranieri non accompagnati - un educatore professionale con esperienza pluriennale, nell ambito di servizi socio-assistenziali-educativi rivolti ai minori stranieri non accompagnati - quattro figure amministrative con un esperienza di data entry su Banche Dati. Nell offerta tecnica, dovranno essere specificati nel dettaglio, per ogni figura professionale impiegata nel progetto: - titoli di studio e anno di conseguimento: - esperienze professionali, documentabili, inerenti le esperienze maturate in servizi socio-assistenzialieducativi rivolti ai minori stranieri non accompagnati, con indicazione delle qualifiche ricoperte, dell inquadramento contrattuale e delle date precise di inizio e di fine in cui sono state maturate tali esperienze; - iscrizione agli Albi Professionali ove previsti per legge; - qualifica e inquadramento contrattuale previsti per lo svolgimento del progetto; - contratto collettivo di lavoro applicato; - monte ore settimanale previsto e monte ore complessivo per i dieci mesi di svolgimento del progetto. Art. 4 Localizzazione dell intervento Le attività saranno prevalentemente realizzate presso locali, insistenti sul territorio di Roma Capitale, e con strumenti messi a disposizione dalla U.O. Protezione dei Minori del Dipartimento Politiche Sociali, pagina 4 di 5

5 Sussidiarietà e Salute, presso le comunità educative individuate anche fuori dal territorio comunale e presso i servizi territoriali. Art. 5 Varianti migliorative Ai sensi dell art. 23 comma 15 del d.lgs. n. 50/2016 le offerte progettuali potranno prevedere proposte migliorative del servizio purché conformi alle prescrizioni del presente capitolato. Tali offerte dovranno essere finalizzare ad ottimizzare il servizio stesso e possono riguardare: - sistemi informativi condivisi per la gestione delle azioni progettuali e il controllo delle prestazioni effettuate; - strumenti motivazionali del personale impiegato nel progetto. Le proposte migliorative inserite dall impresa nell offerta tecnica, costituiranno clausole contrattuali a tutti gli effetti, con un preciso obbligo e responsabilità di adempimento da parte dell organismo aggiudicatario e, costituendo elementi di scelta del concorrente in sede di gara saranno oggetto di puntuale e rigoroso controllo da parte della Stazione Appaltante. Art. 6 Verifiche e controlli sullo svolgimento delle attività Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali Sussidiarietà e Salute - U.O. Protezione dei minori si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l'organismo affidatario possa nulla eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese mediante il Direttore dell'esecuzione del contratto, secondo le modalità indicate nello schema di contratto a cui si fa espresso rinvio. Direttore di Direzione Raffaella Modafferi pagina 5 di 5

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