REGOLAMENTO PER SERVIZIO AFFIDI

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1 ALLEGATO C.C. n 43 del 19/09/05 REGOLAMENTO PER SERVIZIO AFFIDI ART. 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina il funzionamento del Servizio Affidi. Definisce, in particolare i criteri, i tempi e le modalità di affidamento e gli impegni ed i diritti dei bambini in affidamento, dell amministrazione, delle famiglie d origine e degli affidatari. ART. 2 DEFINIZIONE DI AFFIDAMENTO L affidamento familiare è una preziosa risorsa nei programmi d intervento sulle famiglie e sui bambini dove ciò che è a rischio è il legame familiare; è da utilizzare dopo aver compreso il funzionamento e le risorse presenti nel nucleo familiare del bambino. L affidamento entra a far parte di un progetto che, da un lato tutela il bambino come figlio in una situazione di pregiudizio e, dall altra, recupera alla genitorialità una coppia temporaneamente incapace di crescere la prole. Si pone, pertanto, un duplice obiettivo: da un lato la protezione del minore la cui famiglia è in difficoltà e non può garantirgli le cure adeguate, dall altro quello di svolgere un azione d aiuto alla famiglia naturale finalizzata a permettere il rientro del minore nella stessa o, dove questo non sia possibile, a mantenere un legame tra il minore e la sua famiglia d origine. ART. 3 RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affidamento è disposto dal Comune o da chi da esso delegato formalmente, in applicazione delle norme contenute nella Legge 184/83 e sue modifiche ed integrazioni, nonché dalla L.R. 1/86, artt 80, 81 e 82. ART. 4 DESTINATARI Il Servizio Affidi si rivolge ai cittadini residenti nel Comune di Rozzano ed ai minori in carico al Servizio Famiglia e Minori distrettuale. ART. 5 IMPEGNI DELL ENTE L Ente responsabile dell affidamento, ossia, di norma, il Comune di residenza del minore collocato in affidamento familiare, provvede a: - formalizzare l affidamento sia consensuale che non consensuale utilizzando un apposito contratto nel quale devono essere indicati: la durata gli interventi per il minore e la famiglia d origine, i tempi e lo modalità di verifica del progetto, i diritti ed i doveri delle persone ed i servizi coinvolti; - deliberare il contributo economico a favore degli affidatari, svincolato dal reddito, indicizzato annualmente, oltre al rimborso delle spese straordinarie sostenute, nei 1

2 limiti concordati in precedenza con l Ente responsabile. L importo del contributo è quantificato in EUR 400, minimo, per l affidamento a tempo pieno e 200 EUR, minimo, per l affidamento a tempo parziale. Per altri tipi di affidamento potrà essere concordato un importo minore volta per volta. La stessa somma deve essere corrisposta ai parenti affidatari purché vi sia un provvedimento dell Autorità Giudiziaria; - ratificare l affidamento consensuale dandone comunicazione al Giudice Tutelare; - attivare la copertura assicurativa per incidenti dei minori affidati ed agli affidatari nonché per i danni provocati a terzi dai minori nel corso dell affidamento; - garantire il rispetto dei diritti del bambino, della famiglia affidataria, della famiglia d origine. ART. 6 DIRITTI DEL BAMBINO, DELLA FAMIGLIA AFFIDATARIA E DELLA FAMIGLIA D ORIGINE Il bambino ha diritto: - ad essere preparato, informato ed ascoltato rispetto al progetto di affidamento; - a mantenere i rapporti con la propria famiglia; - a mantenere i rapporti con la famiglia affidataria anche al termine dell affidamento, quando non vi sia controindicazione. La famiglia affidataria ha diritto: - ad essere informata sulle finalità dell affidamento in generale e per lo specifico progetto; - ad essere coinvolta in tutte le fasi del progetto; - ad aver un sostegno individuale e di gruppo; - ad avere facilitazioni per l accesso ai servizi educativi, sociali e sociosanitari; - a ricevere un contributo svincolato dal reddito, indicizzato annualmente a cui si potranno aggiungere le spese straordinarie sostenute (ovvero, di norma spese per visite specialistiche, interventi di cura con caratteristiche d urgenza o di lunga durata usufruite in strutture private, spese per cura e riabilitazione usufruite in strutture pubbliche o convenzionate, spese per psicoterapie se non disponibili in strutture pubbliche o convenzionate, libri di testo non rimborsati dalla scuola, spese per prestazioni di affiancamento del minore per il recupero scolastico del minore o di integrazione all intervento degli affidatari - ad esempio accompagnamenti a terapie, organizzazione del tempo libero, vacanze); tali spese devono essere preventivamente concordate con l Ente responsabile dell affidamento. La famiglia d origine ha diritto: - ad essere informata sulle finalità dell affidamento, in generale e per lo specifico progetto; - ad essere coinvolta in tutte le fasi del progetto; - ad essere coinvolta in un progetto d aiuto per superare i problemi; 2

3 - ad avere un sostegno individuale sulle difficoltà; - a mantenere i rapporti con il proprio figlio. ART. 7 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E COMPETENZE L affidamento è realizzato con il lavoro integrato tra il Servizio per la Famiglia ed i Minori ed il Servizio Affidi, che si incontrano periodicamente e sono supportati da supervisione. I servizi per la famiglia ed i minori si occupano del bambino o ragazzo e della sua famiglia d origine, mentre i Servizi Affidi prevedono momenti di verifica comune tra famiglia d origine, famiglia affidataria e bambino e garantiscono in ogni fase del percorso il diritto all informazione chiara e corretta nei confronti delle persone coinvolte. ART. 8 COMPITI DEL SERVIZIO FAMIGLIA E MINORI Il Servizio Famiglia e Minori svolge, attraverso un équipe interdisciplinare costituita da assistente sociale e psicologo, le seguenti funzioni: - esprime una diagnosi psico-sociale approfondita della situazione familiare, utilizzando tutti gli elementi di conoscenza già esistenti da parte di altri servizi; - formula un progetto mirato con gli obiettivi, la durata prevedibile, il programma di aiuto della famiglia d origine, gli impegni del servizio e delle famiglie, le modalità degli incontri tra famiglie e con il servizio; - individua le caratteristiche della famiglia affidataria ritenute prioritarie per un possibile abbinamento; - collabora con il Servizio Affidi per formulare il progetto ed individuare la famiglia affidataria; - segue lo svolgimento dell affidamento con verifiche periodiche tra tutti gli operatori coinvolti nel progetto, con le famiglia e con il bambino, predisponendo tutti gli interventi di sostegno necessari al bambino. ART. 9 COMPITI DEL SERVIZIO AFFIDI Il Servizio Affidi svolge, mediante un équipe interdisciplinare costituita da assistente sociale e psicologo, le seguenti funzioni: - promuove iniziative di sensibilizzazione, pubblicizzazione ed orientamento delle persone per favorire una cultura dell accoglienza anche in collaborazione con Associazioni di volontariato e con realtà del privato sociale; - conosce e valuta l effettiva disponibilità delle persone interessate all affidamento attraverso un lavoro di informazione, formazione individuale e/o di gruppo riguardo agli aspetti giuridici, sociali e psicologici dell affidamento; 3

4 - collabora con gli operatori del Servizio per la Famiglia ed i Minori per formulare il progetto di affidamento e per individuare le famiglie affidatarie ritenute più adeguate per i casi specifici; - sostiene le famiglie affidatarie prima e durante l affidamento condividendo con gli altri operatori frequenti momenti di verifica e promuovendo gruppi di famiglie affidatarie; - organizza una banca dati delle famiglie nonché una banca dei bisogni dei minori; - promuove la formazione degli operatori, favorendo l approfondimento e la rielaborazione delle esperienze in atto e la riflessione della metodologia di lavoro; - integra la propria attività con quella di altri Enti ed istituzioni che si occupano di affidamento familiare. ART. 10 IMPEGNI DELLE FAMIGLIE AFFIDATARIE Le famiglie affidatarie s impegnano a: - provvedere alla cura, al mantenimento, all educazione ed all istruzione del bambino in collaborazione con i servizi e tenendo conto, ove possibile, delle indicazioni dei genitori; - mantenere, concordando le modalità con gli operatori dei servizi, i rapporti con la famiglia d origine, nel rispetto delle prescrizioni dell Autorità Giudiziaria; - Collaborare con i servizi e con la famiglia d origine. ART. 11 IMPEGNI DELLA FAMIGLIA D ORIGINE La famiglia d origine del minore in affidamento s impegna a: - aiutare il proprio figlio nelle diverse fasi dell esperienza di affidamento; - rispettare modalità, orari e durata degli incontri con il figlio e con la famiglia affidataria, come concordato con gli operatori dei servizi, nel rispetto delle prescrizioni dell Autorità Giudiziaria; - Collaborare con i servizi e con la famiglia affidataria. ART. 12 ISCRIZIONE ANAGRAFICA DEL MINORE Negli affidamenti familiari di breve durata non viene effettuata nessuna variazione anagrafica; negli affidamenti a lungo termine l iscrizione potrebbe avvenire previo accordo con i servizi ed i genitori del minore, se non sono decaduti dalla potestà. L iscrizione del minore sullo stato di famiglia degli affidatari ed il conseguente cambio di residenza, può comportare il cambiamento dei soggetti istituzionali che si occupano del minore, ovvero degli operatori del Servizio Famiglia e Minori e del Servizio Affidi. Gli oneri derivanti dall affidamento familiare per i minori sottoposti a provvedimento dell Autorità Giudiziaria, ai sensi della L.R. 34 Art. 1 Comma 3, devono essere sostenuti dal comune in cui gli esercenti la potestà genitoriale o la tutela hanno residenza al momento in cui la prestazione ha inizio, ovvero dal comune di dimora, al medesimo momento, nel caso in cui gli stessi non siano iscritti all anagrafe dei residenti. 4

5 ART. 13 ASSISTENZA SANITARIA L affidatario, sulla base della normativa vigente (L. 149/01 art. 5, comma 1), in relazione ai rapporti con le autorità giudiziarie, esercita i poteri connessi con la potestà parentale. Se un minore viene affidato ad una famiglia residente nella stessa A.S.L. rimane valido il tesserino sanitario e, se ne valuta la necessità, la famiglia affidataria può richiedere la variazione del pediatra di libera scelta o medico di medicina generale. Qualora l affidamento familiare avvenga in una famiglia residente in altra A.S.L., al minore sarà rilasciato (sulla base della presentazione da parte della famiglia affidataria alla propria ASL della documentazione attestante l affidamento familiare) un tesserino rinnovabile ogni sei mesi. ART. 14 CONCLUSIONE DELL AFFIDAMENTO L affidamento si conclude con provvedimento dell Ente che lo ha disposto, quando la famiglia d origine ha superato le proprie difficoltà, nel caso in cui la prosecuzione non sia più nell interesse del minore, con il compimento della maggiore età o al termine del prosieguo amministrativo a 21 anni. Gli operatori sono tenuti ad informare le persone coinvolte sull andamento dell affidamento sulla valutazione relativa alla conclusione dello stesso. Gli stessi operatori hanno il compito di preparare la conclusione del progetto, di realizzare l azione di sostegno finalizzata ad aiutare il bambino, la sua famiglia d origine e la famiglia affidataria a realizzare il rientro e di mantenere per il tempo necessario i rapporti con la famiglia d origine, il minore e la famiglia affidataria, ove opportuno. 5

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