SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA CACCIA E PESCA DI BOLOGNA

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1 SERVIZIO TERRITORIALE AGRICOLTURA CACCIA E PESCA DI BOLOGNA ZRC DENOMINATA ANZOLA : PROPOSTA DI ISTITUZIONE Motivazione dell'istituzione. L'area interessata dall'istituzione attualmente è vincolata con due Zone di Rifugio (Anzola e Anzola ampliamento) per le quali si prevede l'unione in un unico ambito, e si presenta come il naturale proseguimento di due zone di protezione già esistenti (ZRC Calcara e ZRC Madonna Prati 1 ). L'analisi delle caratteristiche ambientali e della vocazionalità, confermano che l area interessata all'istituzione come ZRC presenta le caratteristiche necessarie a soddisfare le finalità produttive previste dalla legge (articolo 10 Legge n. 157/1992, articolo 19 L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni), con particolare riferimento all'irradiamento naturale per il ripopolamento dei territori contigui, favorito dalla conformazione dell'ambito. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: dal civ. 8 di via Baciliera, via del Biancospino, capezzagna fino a via Treponti, via Canapa, via Nuova, via Bosi fino a via Alvisi, via Alvisi fino al Torrente Ghironda, il Torrente Ghironda verso sud fino a via Roccanovella, via Roccanovella fino a via Mazzoni, via Mazzoni fino a via Turrini, via Turrini, via Fiorini, lo Scolo Marciapesce, via Turrini fino allo Scolo Martignone, Scolo Martignone fino alla ferrovia BO-MI, la ferrovia fino a via Stradellazzo, via Stradellazzo fino al ponte di ferro sul Torrente Samoggia, il ponte di ferro, via Castelletto, via Suor Orsola Donati, capezzagna podere Budelli, Bergonzoni e Ferrari, ferrovia BO-MI; Ovest: confine di provincia con Modena, dalla ferrovia BO-MI alla via Emilia; Sud: dal confine di provincia con Modena, la via Emilia fino al torrente Lavino; Est: piede esterno dell'argine sinistro del torrente Lavino fino a via Biancospino. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nei Comuni di Anzola e San Giovanni in Persiceto e ricade all'interno dell'atc BO 1. L'area è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 1005 e SASP di ettari 683. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di istituzione non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità bassa; fagiano: vocazionalità medio bassa. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto d'istituzione sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e più precisamente:

2 affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già presente nelle Zone di Rifugio, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 62 % della superficie complessiva. Segue in allegato rappresentazione cartografica della zona protetta su base CTR in scala 1:

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4 ZRC DENOMINATA BAGNO-DOSOLO : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell istituzione L area da istituire come ZRC negli ultimi anni era ricompresa nella ZRC Bagno rinnovata con Delibera di Giunta provinciale n 489 del 22 novembre 2011 con scadenza fissata al 10 marzo In fase di raccolta delle firme di adesione per il rinnovo della ZRC Bagno da parte dell ATC BO 1, due Aziende (per ha 68 su ha 81 SASP di riduzione proposta da ATC) hanno richiesto di essere escluse dalla ZRC; inoltre da un controllo più approfondito è emerso che in una delle due Aziende si sono concentrati, su colture da seme, i danni da fagiano arrecati nella ZRC Bagno nel Verificato che le due Aziende sono ubicate nella parte centrale della ZRC Bagno, si ritiene comunque opportuno accogliere le richieste di esclusione sopra indicate al fine di evitare il ripetersi di danni così ingenti, e di conseguenza suddividere la ZRC Bagno in due ZRC ( Bagno-Dosolo e Bagno-Reno ) operando a sud un ampliamento (ha 31 SASP) a parziale compensazione della superficie che viene esclusa. Nel periodo dell ultimo rinnovo ( ) nella ZRC Bagno sono stati rilevati i seguenti risultati di cattura: - lepre: 3 capi/kmq, ampiamente al di sotto della vocazionalità del territorio (alta); - fagiano: 25 capi/kmq, al di sopra della vocazionalità del territorio (medio alta); Per quanto concerne i danni da lepre e fagiano, nel medesimo periodo, sono stati rilevati i seguenti dati: DANNI TOT LEPRE FAGIANO Complessivamente il giudizio per l istituzione della ZRC Bagno-Dosolo è favorevole, in quanto a fronte di risultati di cattura, al momento inferiori alla vocazionalità per la lepre e superiori per il fagiano, i costi relativi ai danni nella parte che rimarrà chiusa alla caccia, sono stati nulli per la lepre e molto limitati per il fagiano. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: dal Collettore Acque Basse, via Carline fino allo Scolo Dosolo; Est: lo Scolo Dosolo verso sud per circa 1,5 km fino alla capezzagna posta in prossimità del macero della proprietà Antonio Romano (Foglio 14 mappale 117), la suddetta capezzagna fino alla S.P. Padullese, S.P. Padullese fino a via della Pace; Sud: via della Pace, via Zaccarelli fino al Collettore delle Acque Basse; Ovest: il Collettore delle Acque Basse fino a via Carline; Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nel Comune di Sala Bolognese e ricade all'interno dell'atc BO 1, inoltre è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 271 e SASP di ettari 247.

5 Presenza di Aree di Rete Natura 2000 All interno dei confini dell area da istituire come ZRC è compresa la ZPS Cassa di Espansione Dosolo su cui è stata istituita l Area di Riequilibrio Ecologico Dosolo. Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di istituzione che è così espresso: lepre: vocazionalità alta; fagiano: vocazionalità medio alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di istituzione sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq; produzione di fagiano mediante catture regolari, con l'obiettivo di diminuire la densità attualmente presente attraverso prelievi di cattura superiori a quelli dell ultimo quinquennio. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nell ex ZRC Bagno, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Verrà valutato annualmente, sulla base dei censimenti, l entità delle catture di lepri e fagiani, tuttavia in base alla vocazionalità del territorio e tenuto conto che con la nuova conformazione aumenterà l irradiamento naturale, si prevede di fissare i seguenti obiettivi di cattura: lepre 6-8 capi/kmq; fagiano: capi/kmq. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 70% della superficie relativa all istituzione. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1: della zona protetta da istituire, e della ex ZRC Bagno in scala 1: con evidenziata la riduzione e l ampliamento.

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8 ZRC DENOMINATA BAGNO-RENO : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell istituzione L area da istituire come ZRC negli ultimi anni era ricompresa nella ZRC Bagno rinnovata con Delibera di Giunta provinciale n 489 del 22 novembre 2011 con scadenza fissata al 10 marzo In fase di raccolta delle firme di adesione per il rinnovo della ZRC Bagno da parte dell ATC BO 1, due Aziende (per ha 68 su ha 81 SASP di riduzione proposta da ATC) hanno richiesto di essere escluse dalla ZRC; inoltre da un controllo più approfondito è emerso che in una delle due Aziende si sono concentrati, su colture da seme, i danni da fagiano arrecati nella ZRC Bagno nel Verificato che le due Aziende sono ubicate nella parte centrale della ZRC Bagno, si ritiene comunque opportuno accogliere le richieste di esclusione sopra indicate al fine di evitare il ripetersi di danni così ingenti, e di conseguenza suddividere la ZRC Bagno in due ZRC ( Bagno-Dosolo e Bagno-Reno ) operando a sud un ampliamento (ha 31 SASP) a parziale compensazione della superficie che viene esclusa. Nel periodo dell ultimo rinnovo ( ) nella ZRC Bagno sono stati rilevati i seguenti risultati di cattura: lepre: 3 capi/kmq, ampiamente al di sotto della vocazionalità del territorio (alta); fagiano: 25 capi/kmq, al di sopra della vocazionalità del territorio (medio alta); Per quanto concerne i danni da lepre e fagiano, nel medesimo periodo, sono stati rilevati i seguenti dati: DANNI TOT LEPRE FAGIANO Complessivamente il giudizio per l istituzione della ZRC Bagno-Reno è favorevole, in quanto a fronte di risultati di cattura al momento inferiori alla vocazionalità per la lepre e superiori per il fagiano, i costi relativi ai danni nella parte che rimarrà chiusa alla caccia, sono stati nulli sia per la lepre che per il fagiano. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: dal Collettore Acque Basse all altezza di via Barabana, strada vicinale fino alla località il Conte, via Conte fino al piede esterno argine sinistro del Fiume Reno; Est: piede esterno argine sinistro del Fiume Reno fino alla S.P. Padullese; Sud: S.P. Padullese; Ovest: prosegue lungo la S.P. Padullese fino a via Palazzazzo, via Palazzazzo, via Carline fino al Collettore Acque Basse, il Collettore Acque Basse fino all altezza di via Barabana. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nel Comune di Sala Bolognese e ricade all'interno dell'atc BO 1, inoltre è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 169 e SASP di ettari 150.

9 Presenza di Aree di Rete Natura 2000 All interno dell area da istituire come ZRC non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di istituzione che è così espresso: lepre: vocazionalità alta; fagiano: vocazionalità medio alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di istituzione sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq; produzione di fagiano mediante catture regolari, con l'obiettivo di diminuire la densità attualmente presente attraverso prelievi di cattura superiori a quelli dell ultimo quinquennio. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nell ex ZRC Bagno, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Verrà valutato annualmente, sulla base dei censimenti, l entità delle catture di lepri e fagiani, tuttavia in base alla vocazionalità del territorio e tenuto conto che per conformazione e superficie dell ambito aumenterà l irradiamento naturale, si prevede di fissare i seguenti obiettivi di cattura: lepre 4-6 capi/kmq; fagiano: capi/kmq. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 65% della superficie relativa all istituzione. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1: della zona protetta da istituire, e della ex ZRC Bagno in scala 1: con evidenziata la riduzione e l ampliamento.

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12 ZRC DENOMINATA GAMBELLARA : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell'istituzione. L'area interessata dall'istituzione si presenta come il naturale proseguimento dell area attualmente vincolata come ZRC Bicocca con la quale confina con il lato est. L'analisi delle caratteristiche ambientali e della vocazionalità, confermano che l area interessata all'istituzione come ZRC presenta le caratteristiche necessarie a soddisfare le finalità produttive previste dalla legge, (articolo 10 Legge n. 157/1992, articolo 19 L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni) con particolare riferimento all'irradiamento naturale per il ripopolamento dei territori contigui, favorito dalla superficie e dalla conformazione dell'ambito. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: il confine dell azienda agricola Cavulli Gildo (esclusa), indi il confine delle particelle 11 e 50 del Foglio 77 fino allo Scolo Correcchiello, lo Scolo Correcchiello verso nord per circa 450 metri, indi verso est in linea retta fino a via Gambellara, via Gambellara verso sud per circa 100 metri, indi il confine dell azienda Cenni Sergio (inclusa) fino allo Scolo Viola, lo Scolo Viola verso sud per circa 40 metri, indi in linea retta verso est fino a via Selice; Est: via Selice fino a via Bicocca; Sud: via Bicocca fino a via Gambellara; Ovest: via Gambellara fino a via Correcchiello, via Correcchiello fino al n civico 4 (podere Poggiolina), indi il confine dell azienda Bonventre Calogero (esclusa), indi prosegue lungo il confine della Società agricola Sandri Maurizio (esclusa) e dell azienda agricola Cavulli Gildo (esclusa). Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nei comuni di Imola e ricade all'interno dell'atc BO 2. L'area è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo e occupa una superficie geografica di ettari 177 e SASP di ettari 167. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di istituzione non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità media; fagiano: vocazionalità medio bassa. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto d'istituzione sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e più precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq.; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq.

13 Piano delle immissioni Sia per la lepre che per il fagiano, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area di nuova istituzione, non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di iniziare le catture a partire dalla stagione venatoria 2018/2019. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 84 % della superficie complessiva. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:12.000

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15 ZRC DENOMINATA RIOLO : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell istituzione La ZRC Riolo include dell ex ZRC Riolo scaduta e due aree attualmente vincolate come Zona di Rifugio, rispettivamente Riolo ampliamento e Venezzano. Nel periodo dall'ultimo rinnovo dell ex ZRC Riolo ( ) sono stati rilevati i seguenti risultati di cattura: - lepre: 4,5 capi/kmq al di sotto della vocazionalità del territorio (medio alta); - fagiano: 9 capi/kmq al di sotto della la vocazionalità del territorio (alta). Per quanto concerne i danni da lepre e fagiano, nel medesimo periodo, sono stati rilevati i seguenti dati: DANNI TOT LEPRE FAGIANO Complessivamente il giudizio per l istituzione è favorevole, in quanto l'obiettivo dell inclusione delle due Zone di Rifugio è anche quello di migliorare il dato complessivo di cattura di lepre e fagiano, attualmente inferiore alla vocazionalità, ed inoltre l ambito garantisce comunque il ripopolamento del territorio circostante mediante irradiamento naturale. I costi relativi ai danni da lepre e fagiano nell'ultimo quinquennio sono stati molto limitati o assenti. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini della ZRC Nord: da via Alpa, il fosso di confine delle proprietà Ferrari, Balboni, Evangelisti e Bonazzi fino a via A. Ferrari, via Ferrari, via Allamari sud, la Fossa Storta, via Macero, fosso di confine AGRAR fino allo Scolo Riolo; Est: Scolo Riolo fino a via Centese; Sud: via Centese fino a via Gozzadina; Ovest: via Gozzadina, via Bonaccorsi, via Ronchi, via Alpa fino al fosso di confine delle proprietà Ferrari, Balboni, Evangelisti e Bonazzi. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nei Comuni di Argelato e Castello d'argile, e ricade all'interno dell'atc BO 1. Il territorio compreso nelle due aree di Rifugio è caratterizzato dalla presenza prevalente di colture a seminativo ed occupa una superficie geografica di ettari 175 e SASP di ettari 172; conseguentemente la nuova ZRC occuperà una superficie geografica di ettari 473 e SASP di ettari 439. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area da istituire come ZRC non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di rinnovo con ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità medio alta;

16 fagiano: vocazionalità alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di rinnovo con ampliamento sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità di capi/kmq; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità di capi/kmq. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già presente nella ZRC Riolo, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di rinnovo verrà valutato annualmente, sulla base dei censimenti, l entità delle catture di lepri e fagiani, tuttavia in base alla vocazionalità del territorio si prevede di fissare i seguenti obiettivi di cattura: lepre: 6-8 capi/kmq; fagiano: capi/kmq. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 65 % della superficie relativa al rinnovo con ampliamento. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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18 ZRC DENOMINATA SAN BIAGIO : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell istituzione L area da istituire come ZRC negli ultimi anni è stata vincolata come Zona di Rifugio in attesa del completamento delle firme di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi agricoli da includere. Nel periodo preso in esame ( ) sono stati rilevati i seguenti risultati di cattura: lepre: 5 capi/kmq, leggermente al di sotto della vocazionalità del territorio (media); fagiano: 6 capi/kmq, ampiamente al di sotto della vocazionalità del territorio (medio alta). Per quanto concerne i danni da lepre e fagiano, nel medesimo periodo, sono stati rilevati i seguenti dati: DANNI TOT LEPRE FAGIANO Complessivamente il giudizio per l istituzione è favorevole, in quanto a fronte di risultati di cattura al momento inferiori alla vocazionalità sia per la lepre che per il fagiano, i costi relativi ai danni nel periodo in esame, a parte il 2011 ed il 2012, sono stati nulli sia per la lepre che per il fagiano. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: autostrada A14 partendo da via Mori fino al cavalcavia di via san Biagio, la medesima via fino a Poggio, indi via Stradelli Guelfi fino all incrocio con via San Carlo; Est: via S. Carlo fino all incrocio con via Poggio, la congiungente fino a via Madonnina, la stessa fino alla via Emilia; Sud: via Emilia fino all incrocio con via Stanzano, poi verso nord fino alla ferrovia, la ferrovia fino a via Mori; Ovest: via Mori fino all autostrada a 14. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nel Comune di Castel San Pietro e ricade all'interno dell'atc BO 2, inoltre è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 1301 e SASP di ettari Presenza di Aree di Rete Natura 2000 All interno dei confini dell area da istituire come ZRC non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di istituzione che è così espresso: lepre: vocazionalità media; fagiano: vocazionalità medio alta.

19 Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di rinnovo sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq; produzione di fagiano mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq. Piano delle immissioni Sia per la lepre che per il fagiano, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di nuova istituzione verrà valutato annualmente, sulla base dei censimenti, l entità delle catture di lepri e fagiani, tuttavia in base alla vocazionalità del territorio si prevede di fissare i seguenti obiettivi di cattura: lepre 8-10 capi/kmq; fagiano: capi/kmq. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 72% della superficie relativa all istituzione. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:25.000

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21 ZRC DENOMINATA VILLANOVA : PROPOSTA D ISTITUZIONE Motivazione dell'istituzione. L'area interessata dall'istituzione attualmente è in parte vincolata come Zona di Rifugio, si prevede l'inclusione anche di una parte di territorio cacciabile al fine di dare alla zona di protezione una conformazione regolare, confini meglio definiti, e maggiormente sorvegliabili. L'area da vincolare si inserisce, come naturale completamento, tra due zone di protezione esistenti (San Vitale e San Lazzaro), ed inoltre presenta caratteristiche ambientali di rilievo in quanto è attraversata dai Torrenti Savena ed Idice. L'analisi delle caratteristiche ambientali e della vocazionalità, confermano che l area interessata all'istituzione come ZRC presenta le caratteristiche necessarie a soddisfare le finalità produttive previste dalla legge (articolo 10 Legge n. 157/1992, articolo 19 L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona Nord: da via Villanova, via Tosarelli, SP 253 San Vitale fino a via Montanara; Est: via Montanara, via XXV aprile, via Chiusa, via Cà Belfiore, via Fiumana Destra, indi il soprargine passante per via Cà Belfiore fino a via Ristorone; Sud: via Ristorone, via Zucchi fino a via Caselle; Ovest: via Caselle, via Villanova fino a via Tosarelli. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nei Comuni di Castenaso e San Lazzaro di Savena e ricade all'interno dell'atc BO 1. L'area è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 582 e SASP di ettari 381. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di istituzione non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità medio bassa; fagiano: vocazionalità medio bassa. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto d'istituzione sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e più precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq.; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere questa prima fase la densità minima di capi/kmq.

22 Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già presente nella Zona di Rifugio, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 60,10 % della superficie complessiva. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:25.000

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24 ZRC DENOMINATA MARANO : PROPOSTA DI MODIFICA Motivazione della modifica. La ZRC Marano Granarolo è stata rinnovata con delibera di Giunta provinciale. n. 325 del 31 luglio 2014, con scadenza il 15 marzo 2019.Con l'ampliamento proposto nella parte sud si intende eliminare in modo continuativo il corridoio di terreno cacciabile con l'area di Rispetto ATC denominata San Donato - San Sisto, gran parte dell'ampliamento è già vincolato come Zona di Rifugio, rispetto alla quale il confine est, attualmente collocato sul confine comunale Granarolo-Castenaso, viene portato lungo la strada provinciale Lungosavena. Il cambio di denominazione, da Marano-Granarolo a solo Marano, è per semplificazione e deriva dal fatto che il territorio della ZRC in Comune di Castenaso è prevalente rispetto a quello in Comune di Granarolo. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini dell'ampliamento Nord: via Monti, via Marano fino alla S.P. Lungosavena; Est: S.P. Lungosavena fino a via Frullo; Sud: via Frullo, via Leonida Bertolazzi fino a via San Donato; Ovest: via San Donato fino a via Monti. nuovi confini dopo l'ampliamento Nord: da via San Donato, via Foggianova fino a via Marana; Est: via Marana, via della Pieve fino a via Marano; Sud: via Marano, S.P. Lungosavena, via Frullo, via Leonida Bertolazzi fino a via San Donato; Ovest: via San Donato fino a via Foggianova. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nei Comune di Granarolo, Castenaso e Bologna, e ricade all'interno dell'atc BO 1. L'ampliamento è caratterizzato dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 97 e SASP di ettari 61, conseguentemente la ZRC dopo l'ampliamento occuperà una superficie geografica di ettari 509 e SASP di ettari 448. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di ampliamento, così come nella ZRC attualmente esistente, non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità medio bassa; fagiano: vocazionalità medio alta.

25 Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di ampliamento sono tali da consentire di determinare i medesimi obiettivi previsti per la ZRC Marano, e precisamente: - affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq.; - produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nella ZRC Marano e, in misura minore, nella Zona di Rifugio, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni all'ampliamento Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 61 % della superficie dell'ampliamento. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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27 ZRC DENOMINATA PRATO GRANDE : PROPOSTA DI MODIFICA Motivazione della modifica. La ZRC Prato Grande è stata rinnovata con delibera di Giunta provinciale. n. 290 del 24 luglio 2014, con scadenza il 15 marzo Il progetto di modifica prevede una riduzione nella parte est compresa tra lo Scolo Fossadone e via Bocche, area giudicata negli anni poco produttiva per le specie di lepre e fagiano, e per compensazione di superficie, un ampliamento nella parte sud che prevede l'inclusione del Rifugio Collegio di Spagna, ed una parte di territorio attualmente cacciabile per dare all'ampliamento una conformazione regolare, confini meglio definiti, e maggiormente sorvegliabili. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini della riduzione Nord: dallo Scolo Fossadone, la strada vicinale passante per il podere Sant'Agnese fino a via Bocche; Est: via Bocche fino alla strada vicinale passante per il podere Valmediano; Sud: strada vicinale passante per il podere Valmediano fino allo Scolo Fossadone; Ovest: lo Scolo Fossadone fino alla strada vicinale passante per il podere Sant'Agnese; confini dell'ampliamento Nord: da via San Donato, la strada vicinale passante per il podere Palazzo delle Suore fino allo Scolo Fossadone; Est: Scolo Fossadone fino a via Bocche; Sud: via Bocche fino a via San Donato; Ovest: via San Donato fino alla strada vicinale passante per il podere Palazzo delle Suore; nuovi confini dopo le modifiche Nord: da via San Donato, la via Camerone fino allo Scolo Fossadone; Est: Scolo Fossadone fino a via Bocche; Sud: via Bocche fino a via San Donato; Ovest: via San Donato fino a via Camerone; Caratteristiche generali della zona Le aree in oggetto sono in territorio provinciale di Bologna, sono comprese nel Comune di Baricella, e ricadono all'interno dell'atc BO 1. L'ampliamento è caratterizzato dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 127 e SASP di ettari 120, la riduzione invece occupa una superficie geografica di ettari 115 e SASP di ettari 115; conseguentemente la ZRC dopo l'ampliamento occuperà una superficie geografica di ettari 474 e SASP di ettari 437. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nelle aree oggetto di ampliamento e riduzione, così come nella ZRC Prato Grande, non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità medio alta;

28 fagiano: vocazionalità medio alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di ampliamento sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e più precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq.; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere questa prima fase la densità minima di capi/kmq. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nella ZRC Prato Grande e, in misura minore, nella Zona di Rifugio, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni all'ampliamento Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari all'83 % della superficie dell'ampliamento. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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30 ZRC DENOMINATA SAN GIACOMO : PROPOSTA DI MODIFICA Motivazione della modifica. La ZRC San Giacomo è stata rinnovata con delibera di Giunta provinciale. n. 366 del 23 settembre 2014, con scadenza il 15 marzo Il progetto di modifica prevede una riduzione nella parte ovest compresa tra il Torrente Samoggia e via Magenta, area giudicata negli anni poco produttiva per le specie di lepre e fagiano, e per compensazione di superficie, un ampliamento nella parte est con inclusione di territorio attualmente cacciabile per dare alla ZRC una conformazione regolare, confini meglio definiti, e maggiormente sorvegliabili. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini della riduzione Nord: dal Torrente Samoggia, via Persiceto fino a via Magenta; Est: via Magenta fino a via Alvisi; Sud: via Alvisi fino al Torrente Samoggia; Ovest: il Torrente Samoggia fino a via Persiceto; confini dell'ampliamento Nord: da via Magenta, via Persiceto fino allo Scolo Lavinello; Est: lo Scolo Lavinello verso sud per circa 750 metri, indi verso est fino al Torrente Ghironda, il Torrente Ghironda verso nord per circa 80 metri, indi attraversamento Torrente Ghironda fino allo Scolo Bragola, lo Scolo Bragola verso sud fino al fondo Bosco, indi verso ovest per circa 500 metri fino allo Scolo Lavinello, lo Scolo Lavinello fino a via Magenta; Sud: dallo Scolo Bragola, verso ovest per circa 500 metri fino allo Scolo Lavinello, lo Scolo Lavinello fino a via Magenta; Ovest: via Magenta fino a via Persiceto; nuovi confini dopo le modifiche Nord: dall incrocio via Persiceto/via Samoggia, via Samoggia fino al Torrente Lavino; Est: il Torrente Lavino fino a via Persicetana, via Persicetana fino al Torrente Ghironda, il Torrente Ghironda, indi lo Scolo Bragola fino a via Alvisi; Sud: via Alvisi fino a via Magenta; Ovest: via Magenta fino a all'incrocio via Persiceto/via Samoggia, via Samoggia fino al Torrente Lavino. Caratteristiche generali della zona Le aree in oggetto sono in territorio provinciale di Bologna, sono comprese nei Comuni di Anzola dell'emilia e di Sala Bolognese, e ricadono all'interno dell'atc BO 1. L'area in ampliamento è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 178 e SASP di ettari 166, l area in riduzione invece occupa una superficie geografica di ettari 198 e SASP di ettari 191; conseguentemente la ZRC dopo la modifica perimetrale in riduzione occuperà una superficie geografica di ettari 622 e SASP di ettari 589. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nelle aree oggetto di ampliamento e riduzione, così come nella ZRC San Giacomo, non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità alta;

31 fagiano: vocazionalità alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di ampliamento sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e più precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere in questa prima fase la densità minima di capi/kmq.; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere questa prima fase la densità minima di capi/kmq. Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nella ZRC San Giacomo, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Per l'area interessata dall'ampliamento non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni all'ampliamento Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari all'91 % della superficie complessiva della ZRC. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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33 ZRC DENOMINATA BUBANO : PROPOSTA DI MODIFICA Motivazione della modifica. La ZRC Bubano è stata rinnovata con delibera di Giunta provinciale. n 304 del 17 luglio 2007, con scadenza coincidente con quella del PFVP attualmente vigente. L'area oggetto di ampliamento, attualmente vincolata come Zona di Rifugio, può costituire una valida area di rifugio e riproduzione per la fauna ed un naturale completamento del territorio vincolato come ZRC. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini dell ampliamento Nord: da via Umido, via Nuova fino a via Zaniolo: Est: via Zaniolo fino a via San Francesco; Sud: via san Francesco fino a via Umido; Ovest: via Umido fino a via Nuova; nuovi confini della ZRC dopo la modifica Nord: da via Selice, il Canale Emiliano Romagnolo; Est: un fossato, via Bazzino, di nuovo il fossato precedente, via Umido fino a via Nuova, via Nuova, via Zaniolo fino a via San Francesco; Sud: via San Francesco, via Pagnina, fossato confinante con l area comunale, via Fluno fino a via Selice; Ovest: via Selice fino al Canale Emiliano Romagnolo; Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nel Comune di Mordano, e ricade all'interno dell'atc BO 2. La modifica è caratterizzata dalla presenza prevalente di colture a seminativo, e occupa una superficie geografica di ettari 50 e SASP di ettari 46, conseguentemente la ZRC dopo l'ampliamento occuperà una superficie geografica di ettari 451 e SASP di ettari 380. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di modifica non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità bassa; fagiano: vocazionalità bassa. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche dell'area oggetto di rinnovo con ampliamento sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di confermare in questa prima fase la densità di capi/kmq; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di consolidare in questa prima fase la densità di capi/kmq

34 Piano delle immissioni Per quanto riguarda il fagiano non si prevedono immissioni in quanto già ben presente nella ZRC Bubano, per la lepre invece, sulla base dei censimenti che verranno effettuati nella parte oggetto di ampliamento, verrà valutata l'opportunità di procedere ad immissioni allo scopo di accelerare il consolidamento di una popolazione autosufficiente. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che...la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 62 % della superficie relativa alla modifica. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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36 ZRC DENOMINATA MASSUMATICO : PROPOSTA DI MODIFICA Motivazione della modifica. La ZRC Massumatico è stata rinnovata con delibera di Giunta provinciale. n. 45 dell 08 febbraio 2011, con scadenza coincidente con quella del PFVP. L'area oggetto di ampliamento, attualmente vincolata come Zona di Rifugio, può costituire una valida area di rifugio e riproduzione per la fauna per la presenza di un fondo non abitato coltivato a frutteto per circa 7 ettari. Il frutteto ha 5 anni di età, di conseguenza il rischio di danni da lepre è quasi nullo. Descrizione dei confini si allega al presente documento cartografia della zona confini dell'ampliamento Nord: da via Novelli, via Varane fino al confine di proprietà dell'azienda agricola Neri Cristian (inclusa); Est: il confine delle proprietà Neri Cristian e Pareschi Stefano (incluse) fino a via Massumatico; Sud: via Massumatico fino a via Novelli; Ovest: via Novelli fino a via Varane. nuovi confini dopo la modifica Nord: dal ponte chiavica Riolo Marcolina, scolo di confine fino all incrocio con stradone Bregoli; Est: stradone Bregoli, via Novelli fino a via Varane, via Varane fino al confine di proprietà dell'azienda agricola Neri Cristian (inclusa), il confine delle proprietà Neri Cristian e Pareschi Stefano (incluse) fino a via Massumatico; Sud: via Massumatico fino allo Scolo Riolo; Ovest: Scolo Riolo fino alla chiavica Riolo Marcolina. Caratteristiche generali della zona L'area in oggetto è in territorio provinciale di Bologna, è compresa nel Comune di San Pietro in Casale e ricade all'interno dell'atc BO 1. L'ampliamento è caratterizzato dalla presenza prevalente di colture a frutteto, e occupa una superficie geografica di ettari 14 e SASP di ettari 12, conseguentemente la ZRC dopo l'ampliamento occuperà una superficie geografica di ettari 372 e SASP di ettari 361. Presenza di Aree di Rete Natura 2000 Nell'area oggetto di ampliamento non sono presenti Aree di Rete Natura Finalità/Obiettivi Dall esame della carta della vocazionalità per la lepre ed il fagiano riportata nel PFVP vigente, che suddivide la vocazionalità in quattro categorie, si è provveduto a determinare un giudizio di vocazionalità per l'area oggetto di rinnovo con ampliamento che è così espresso: lepre: vocazionalità alta; fagiano: vocazionalità alta. Oltre alle finalità ed agli obiettivi previsti dalla L. n. 157/1992 e dalla L.R. n. 8/1994 e successive modificazioni, le caratteristiche ambientali e faunistiche

37 dell'area oggetto di ampliamento sono tali da consentire di determinare i seguenti obiettivi, e precisamente: affermazione e incremento della lepre, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq; produzione di fagiano, mediante catture regolari e mediamente costanti, con l'obiettivo di raggiungere la densità di capi/kmq. Piano delle immissioni Non si prevede di effettuare immissioni di lepre e fagiano, in quanto per entrambe le specie nella ZRC Massumatico è stata rilevata la presenza di popolazioni autosufficienti. Piano dei prelievi Trattandosi di area da poco tempo vincolata a zona di divieto non è attualmente possibile prevedere l'entità e l'inizio delle catture di lepri. Per il fagiano, al fine di ridurre i rischi di danni alle colture agricole, si prevede di procedere tutti gli anni all'effettuazione delle catture. Adesioni all'ampliamento Considerati gli obiettivi contenuti nel Piano Faunistico Venatorio Provinciale vigente relativamente alle Zone di Ripopolamento e Cattura, dove si prevede che la richiesta di nuove ZRC o la modifica di quelle esistenti, sia sempre accompagnata dalla firma di adesione dei proprietari o conduttori dei fondi interessati per una superficie pari almeno al 60% della superficie totale, si è proceduto a verificare la superficie complessiva delle adesioni presentate. Rispetto alla nuova superficie di Pianificazione (S.A.S.P.), sono pervenute adesioni per una superficie pari al 71 % della superficie relativa all ampliamento. Segue in allegato rappresentazione cartografica su base CTR in scala 1:

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