Approvazione Centro di Raccolta Differenziata Comunale

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1 Comune di Borgo San Giovanni Centro di Raccolta Differenziata Comunale Approvazione Centro di Raccolta Differenziata Comunale REQUISITI TECNICO GESTIONALI RELATIVI AL CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNALE Relazione tecnico - illustrativa Marzo 2017

2 SP. 140 E AREA TAV CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNALE AREA DEL CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNALE ADIBITO A CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA COMUNALE SITO LUNGO LA SP140 STATO DI FATTO PREMESSA Il centro di raccolta differenziata comunale del Comune di Borgo San Giovanni è situato su una area posta lungo la SP 140, l area era adibita in precedenza ad impianto di betonaggio da parte della società Cepav Uno di San Donato Milanese per la realizzazione del tratto ferroviario dell alta velocità. L area come da pratica edilizia n 1594 del 2002 presentata dalla società ASG TAV per conto della CEPAVUNO per la realizzazione del proprio impianto di betonaggio ha regolare autorizzazione da parte del Comune di Borgo San Giovanni e parere favorevole da parte dell ASL Lodi prot. 229/Dip. Prev./Sett.San./NP/CE/01/si del , dove al proprio interno con tavola n A101/11/CEI1/P8/CA/00/0//009 veniva presentato lo schema della rete fognaria e da delibera di Consiglio Comunale n 49 del dove è allegata la nuova planimetria di impianto fognario L area all interno del proprio PGT è individuata come area per attrezzature tecnologiche Il Comune ha ritenuto di poter utilizzare questa area come centro di raccolta differenziata comunale in quanto si presentava idonea per tale utilizzo. L area con delibera di Consiglio Comunale n 49 del è stata acquisita a patrimonio comunale. Allo stato della normativa risulta possibile avviare la procedura di approvazione delle citate aree quali centri di raccolta ai sensi del Decreto 8 aprile 2008 Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche (come modificato dal Decreto 13 maggio 2009). La realizzazione dei centri di raccolta è approvata dal Comune territorialmente competente e sono allestiti e gestiti in conformità alle disposizioni di cui all'allegato I del Decreto 8 aprile Sulla portata dei termini autorizzazione / approvazione si è compiutamente espressa la Corte Costituzionale con Sentenza della n. 127/2010. Nelle considerazioni in diritto la Corte evidenzia che: La disciplina nazionale è costituita in primo luogo dall art. 183, comma 1, del d.lgs. n. 152 del 2006, che, illustrando le definizioni impiegate dalla suddetta norma, alla lettera cc, dopo aver precisato che per centro di raccolta s intende l «area presidiata ed allestita, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, per l attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento», aggiunge che «la disciplina dei centri di raccolta è data con decreto del Ministro dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza unificata Stato-Regioni, città e autonomie locali, di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281». Questa disciplina è stata dettata dal d.m. 8 aprile 2008, che all art. 1 contiene ulteriore definizione dei centri di raccolta, e all art. 2 pone la disciplina 2

3 amministrativa degli stessi. Nessuna autorizzazione è prevista dalla normativa statale per la gestione dei centri raccolta dei rifiuti urbani: l art. 2 d.m. 8 aprile 2008, già intitolato «Autorizzazioni e iscrizioni» e nel quale il termine autorizzazioni è stato sostituito con il termine approvazioni dal decreto ministeriale 13 maggio 2009 (Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall articolo 183, comma 1, lettera cc, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche) dispone che «la realizzazione dei centri di raccolta di cui all art. 1 è approvata dal Comune territorialmente competente ai sensi della normativa vigente» (comma 1), e che «il soggetto che gestisce il centro di raccolta è iscritto all Albo nazionale gestori ambientali di cui all art. 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche» (comma 4). L auspicato chiarimento aveva luogo con la riformulazione dell art. 183 del d.lgs. n. 152 del 2006, per effetto dell art. 2, comma 20, del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale), e, a soli due mesi di distanza, con il citato d.m. 8 aprile 2008 del Ministro dell ambiente. Dal complesso di queste norme deriva che riguardo all attività di raccolta di rifiuti, finalmente distinta dallo smaltimento e dal recupero, solo la realizzazione dei centri di raccolta è approvata dal Comune, mentre non è necessaria l autorizzazione per la gestione, richiedendosi solo l iscrizione del gestore all Albo nazionale dei gestori ambientali di cui all art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 (art. 2, comma 4, del citato decreto ministeriale). L approvazione comunale rappresenta un controllo di tipo urbanistico, che riguarda la realizzazione del centro di raccolta, come risulta chiarito dal nuovo testo dell art. 2, comma 1, del d.m. 8 aprile 2008, come sostituito dal d.m. 13 maggio 2009: «la realizzazione o l adeguamento dei centri di raccolta di cui all articolo 1 è eseguito in conformità con la normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia». 3

4 I CENTRI DI RACCOLTA DEFINIZIONE Il centro di raccolta differenziata comunale è disciplinato dal Decreto 8 aprile 2008 Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall'articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche e sue successive modifiche ed integrazioni (Decreto 13 maggio 2009). I Centri di Raccolta non sono soggetti ad autorizzazione ex-art 16 L.R.n 26/2003 ed artt. 208 e 210 D.Lgs 152 del in quanto, secondo le indicazioni del DM e s.m.i., essendo posti a monte del sistema di impianti dedicati alla raccolta differenziata. CARATTERISTICHE La realizzazione, o l adeguamento, dei centri di raccolta e la loro regolamentazione è affidata al Comune territorialmente competente, che dispone in merito con propri atti, in conformità con la vigente normativa urbanistica ed edilizia. Le modalità di presidio, di allestimento, di conferimento dei rifiuti e di conduzione del centro di raccolta sono quindi disciplinate dai regolamenti comunali di cui all art. 198 D.Lgs 152 del , nel rispetto delle linee guida adottate dal ministero dell ambiente d intesa con la conferenza unificata, in quanto trattasi di aree per attività di raccolta di frazioni omogenee di rifiuti urbani e assimilati, possono non rispettare le distanze di tutela previste per gli altri impianti che trattano rifiuti, quali quelle da case sparse o centri abitati. Il sito scelto deve comunque essere in piena disponibilità da parte dell Ente e dovranno inoltre essere rispettati quei vincoli escludenti che derivano anche da altre normative di settore (ad esempio, distanze da pozzi ad uso acqua potabile, da corsi d acqua, fascia A e B PAI, cimiteri, ecc ) o limitanti (fasce di rispetto stradali, elettrodotti, di parco, ambientale, ecc. ). Il centro di raccolta deve essere localizzato in aree servite dalla rete viaria di scorrimento urbano per facilitare l'accesso degli utenti. Il sito prescelto deve avere viabilità adeguata per consentire l'accesso sia alle autovetture o piccoli mezzi degli utenti, sia ai mezzi pesanti per il conferimento agli impianti di recupero e/o smaltimento. Il Centro di raccolta deve essere allestito nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. Le operazioni ivi eseguite non devono creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse. Il Centro di raccolta deve essere un luogo presidiato in fase di apertura e dotato di: accesso carrabile e adeguata viabilità interna realizzata con pavimentazione idonea al transito dei veicoli e di mezzi pesanti ; pavimentazione impermeabilizzata nelle zone di scarico e deposito dei rifiuti. idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti. Il centro di raccolta deve quindi essere conforme al R.R. 4 del 24 marzo 2006; 4

5 recinzione di altezza non inferiore a 2 m con adeguata barriera esterna, realizzata con siepi e/o alberature o schermi mobili, atta a minimizzare l'impatto visivo dell'impianto. Deve essere garantita la manutenzione nel tempo; devono essere previsti sistemi di illuminazione e apposita ed esplicita cartellonistica, ben visibile per dimensioni e collocazione, che evidenzi le caratteristiche del centro di raccolta, le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti, gli orari di apertura e le norme per il comportamento ; in considerazione delle indicazioni in materia di sicurezza, è necessario prevedere un adeguato sistema di intervento in caso di incendio. E opportuna inoltre la presenza, al suo interno o nelle immediate vicinanze, di un locale chiuso a servizio degli addetti. I rifiuti conferiti al centro di raccolta, a seguito dell'esame visivo effettuato dall'addetto, devono essere collocati in cassoni distinte del centro per flussi omogenei, attraverso l'individuazione delle loro caratteristiche e delle diverse tipologie e frazioni merceologiche, separando i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi, e quelli da avviare a recupero da quelli destinati allo smaltimento. Se nel centro, come sopradescritto, è consentito il solo conferimento di frazioni non pericolose queste devono essere raccolte in cassoni scarrabili / contenitori e/o platee impermeabilizzate e opportunamente delimitate. Nel caso di deposito dei rifiuti in cassoni scarrabili è opportuno prevedere la presenza della rampa carrabile almeno per il conferimento di materiali ingombranti o pesanti. Se nel centro, è consentito sia il conferimento delle frazioni non pericolose che di quelle pericolose, lo stesso dovrà avere oltre alle caratteristiche già esposte anche una zona protetta mediante copertura fissa o mobile dagli agenti atmosferici, attrezzata con contenitori posti su superficie impermeabilizzata e dotata di opportuna pendenza, in modo da convogliare eventuali sversamenti accidentali ad un pozzetto di raccolta, a tenuta stagna; in alternativa ciascun contenitore destinato al conferimento dei rifiuti liquidi pericolosi deve avere una vasca di contenimento con capacità pari ad almeno 1/3 di quella del contenitore. Nel centro, le aree di deposito devono essere chiaramente identificate e munite di esplicita cartellonistica indicante le norme per il conferimento dei rifiuti e il contenimento dei rischi per la salute dell'uomo e dell'ambiente. In considerazione delle esigenze di contabilizzazione dei quantitativi in entrata ed uscita dal centro, come previsti dagli allegati 1a e 1b, è opportuno sia disponibile, anche in prossimità, una pesa carrabile. Il deposito dei rifiuti deve essere realizzato secondo modalità appropriate e in condizioni di sicurezza. Le eventuali riduzioni volumetriche effettuate sui soli rifiuti solidi non pericolosi (quali ad esempio la compattazione di carta, cartone, plastica, polistirolo) per ottimizzare il trasporto il deposito dei rifiuti recuperabili non deve modificarne le caratteristiche, compromettendone il successivo recupero. All'interno del centro di raccolta non possono essere effettuate operazioni di disassemblaggio di rifiuti ingombranti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Devono essere prese idonee misure per garantire il contenimento di polveri e di odori. 5

6 Il centro di raccolta deve essere disinfestato periodicamente e devono essere rimossi giornalmente i rifiuti che si dovessero trovare all'esterno degli scarrabili / platee o all'esterno del centro. Nel centro deve inoltre essere garantita la presenza di personale qualificato ed adeguatamente addestrato nel gestire le diverse tipologie di rifiuti conferibili, nonché sulla sicurezza e sulle procedure di emergenza in caso di incidenti; la sorveglianza durante le ore di apertura. Le modalità di deposito dei rifiuti conferiti devono comunque garantire: che siano evitati danni ai componenti che contengono liquidi e fluidi; che siano rispettate le norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose; i contenitori o i serbatoi fissi o mobili devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stessi, nonché dei sistemi di chiusura accessori e dispositivi atti ad effettuare in condizioni di sicurezza le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento; i rifiuti liquidi siano depositati in serbatoi o in contenitori mobili (ad esempio, fusti o cisternette) dotati di opportuni dispositivi antitraboccamento e contenimento, posti al coperto. I sistemi di carico e scarico dei liquidi dalle cisterne devono essere mantenuti in efficienza, al fine di evitare dispersioni nell'ambiente. Sui recipienti fissi e mobili deve essere apposta apposita etichettatura con l'indicazione del rifiuto contenuto, conformemente alle norme vigenti in materia di etichettatura di sostanze pericolose; il deposito di oli minerali usati sia realizzato nel rispetto delle disposizioni di cui al D. Lgs. 95/1992 e succ. mod., e al D.M. 392/1996. In proposito si ricorda il limite di 500 l oltre il quale vi è l obbligo di applicazione dell allegato C al D.M. 392/1996 ; il deposito degli accumulatori deve essere effettuato in appositi contenitori stagni dotati di sistemi di raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse; i rifiuti pericolosi e i rifiuti in carta e cartone devono essere protetti dagli agenti atmosferici; la frazione organica umida deve essere conferita in cassoni a tenuta stagna dotati di sistema di chiusura; i rifiuti infiammabili devono essere depositati in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Si ricorda quindi di verificare, oltre alle corrette modalità di deposito, anche l assoggettamento o meno al Certificato Prevenzione Incendi ed alle procedure collegate; i recipienti, fissi o mobili, utilizzati all'interno del centro di raccolta e non destinati ad essere reimpiegati per le stesse tipologie di rifiuti, devono essere sottoposti a trattamenti idonei a consentire le nuove utilizzazioni. La durata del deposito di ciascuna frazione merceologica conferita al centro di raccolta non deve essere superiore a tre mesi. Ciò comporterà in caso di conferimenti continuati, un avvio all impianto successivo di ogni singola frazione, pericolosa o non, almeno una volta ogni 3 mesi. E importante comunque valutare correttamente tempi e modi di deposito delle singole frazioni per consentire comunque un deposito corretto di quelle frazioni particolari, quali, ad esempio, sfalci del verde, legno, polistirolo, carta, cartone che nell arco dei tre mesi possono deperire dando origine a azioni moleste. La frazione organica umida deve essere avviata agli impianti di recupero entro 72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene. 6

7 GESTIONE Il conferimento del rifiuto è ammesso: per il cittadino residente senza l obbligo di compilare alcun documento formale (formulario e/o allegato A al DM e s.m.i.). Il Comune può comunque decidere di attivare delle forme di contabilizzazione del rifiuto conferito ad esempio con l introduzione di un badge personale. Sono conferibili al centro di raccolta (quindi i gestori dei centri di raccolta possono accettare) solo le frazioni ricomprese nell Allegato 1 punto 4.2 del D.M s.m.i., relativi a rifiuti di origine domestica e assimilati agli urbani con le limitazioni indicate alla lettera e) del comma 2 dell art 195 D.lgs. 152/06, per cui sia stata attivata la raccolta. Per i rifiuti in uscita dal centro dovrà essere compilato l allegato B al DM e s.m.i. I dati relativi ai rifiuti in ingresso ed in uscita dal centro di raccolta devono essere trasmessi, su richiesta, agli enti di programmazione e di controllo. Il gestore dell'impianto di destino dei rifiuti in uscita dal centro di raccolta comunica al centro di raccolta conferente la successiva destinazione delle singole frazioni merceologiche del rifiuto o delle materie prime seconde. Le procedure di contabilizzazione dei rifiuti in ingresso, per quanto concerne le sole utenze non domestiche, e in uscita, sono previste dalla norma al fine della impostazione dei bilanci di massa o bilanci volumetrici, attraverso la compilazione, eventualmente su supporto informatico, di uno schedario numerato progressivamente e conforme ai modelli di cui agli allegati Ia e Ib. Si precisa che: l utilizzo di tali modelli serve alla sola accettazione e contabilizzazione dei rifiuti nel centro, e non sostituisce in alcun modo l utilizzo del formulario per il trasporto dei rifiuti dove previsto; la normativa al momento non esclude, nonostante la redazione degli allegati A e B del DM e s.m.i., la redazione del formulario nei casi normalmente previsti e la tenuta dei registri di carico e scarico. Così la contabilizzazione dei rifiuti in entrata/uscita ed i bilanci di massa previsti dal DM non escludono la compilazione e trasmissione della parte corrispondente del M.U.D.; ai sensi delle norme vigenti resta fermo l obbligo di formulario per i rifiuti in uscita dal centro di raccolta e diretti all impianto di trattamento, così come stabilito nella circolare sui formulari e registri punto 1 lettera n; la gestione può essere svolta direttamente dal Comune con proprio personale o prestatori d opera, come associazioni di volontariato, mantenendone quindi la piena responsabilità. In alternativa se affidata a terzi deve essere svolta da azienda iscritta all albo gestori rifiuti per la categoria corrispondente (Categoria 1) che abbia integrato l'iscrizione per l'attività «Gestione dei centri di raccolta»; per i centri di raccolta non è prevista la figura del direttore tecnico di impianto ma solo quella del responsabile tecnico già dell azienda gestore. GESTIONE DEI RAEE Le frazioni riconducibili ai 5 raggruppamenti RAEE indicati nell Allegato A del D.M. 185/2007 (frigoriferi - raggr 1 ; grandi bianchi - raggr. 2 ; televisori /monitor - raggr 3 ; componenti elettronici - raggr 4 ; lampade al Ne - raggr 5) devono essere depositate in modo distinto ed omogeneo, in sicurezza per operatori e per le stesse apparecchiature. Si sottolinea che tali rifiuti devono essere depositati integri, e non possono esservi svolte operate di smontaggio di parti. In particolare, le apparecchiature non devono subire danneggiamenti che possano causare il rilascio 7

8 di sostanze inquinanti o pericolose per l'ambiente o compromettere le successive operazioni di recupero. Al fine di garantire che la movimentazione all'interno del centro di raccolta avvenga senza rischi di rottura di specifiche componenti dei RAEE (circuiti frigoriferi, tubi catodici, eccetera) devono essere: scelte idonee apparecchiature di sollevamento escludendo l'impiego di apparecchiature tipo ragno; assicurata la chiusura degli sportelli e fissate le parti mobili; mantenuta l'integrità della tenuta nei confronti dei liquidi o dei gas contenuti nei circuiti. In merito a quanto previsto all art 1 del D.M e s.m.i., potenzialmente riferibile a tale tipologia di rifiuto, si precisa che resta comunque imprescindibile il rispetto dei requisiti richiesti dal D.M. per i centri di raccolta, in assenza dei quali non è possibile prevedere il conferimento da parte di soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche. Inoltre, ai sensi del DM 8 aprile 2008, possono essere conferiti presso i centri di raccolta i rifiuti assimilati ai rifiuti urbani sulla base dei regolamenti comunali, fermo restando il disposto di cui all'articolo 195, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche. 8

9 CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE LUNGO LA SP 140. VERIFICA DEI REQUISITI. REQUISITI TECNICI UBICAZIONE L area è stata ceduta al Comune di Borgo San Giovanni come da documenti in essere ed in attesa di stipula atto notarile della cessione completa dell area da parte della CEPAVUNO in una zona classificata dal P.G.T. come area adibita ad attrezzature tecnologiche e servizi di servizio per ambiti residenziali L accesso all area è garantito tramite una bretella lungo la SP. 140 realizzata da parte del comune La viabilità interna ed esterna è adeguata per consentire l'accesso sia alle autovetture o piccoli mezzi degli utenti, sia ai mezzi pesanti per il conferimento agli impianti di recupero e/o smaltimento. L area non risulta interessata da vincoli escludenti derivanti da altre normative di settore: è esterna alle fasce di rispetto dei pozzi ad uso acqua potabile, dei corsi d acqua ed a fasce di rispetto stradali, elettrodotti, di parco, ambientali. REQUISITI E DOTAZIONI Il centro di raccolta è allestito nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela della salute dell'uomo e dell'ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. Il gestore è tenuto a garantire che le operazioni eseguite nel Centro non creino rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori né danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse. La superficie complessiva è pari a mq di cui 100 mq coperti. La circolazione interna è garantita dalla presenza di adeguati spazi di manovra e organizzata tramite un circuito monodirezionale per facilitare i movimenti delle autovetture. Il Centro di raccolta,, risulta avere le seguenti caratteristiche: impermeabilizzazione superfici scoperte realizzata in cls armato; recinzione in rete paletti metallici e rete plastificata altezza 2 mt; recinzione da muro in cemento armato alto 4,00 mt raccolta e smaltimento di acque meteoriche di prima pioggia tramite caditoie poste sull area impermeabilizzata barriera a verde lungo tutta la recinzione, periodicamente mantenuta, adatta a minimizzare l'impatto visivo dell'impianto; sistema di illuminazione distribuito per tutta la superficie. 9

10 Nello specifico delle infrastrutture idrauliche, le acque piovane di prima pioggia vengono convogliate tramite apposite pendenze sui piazzali in un sistema di griglie presenti su tutte le aree di manovra che garantiscono il collettamento ad un vasca di laminazione di prossima realizzazione e relativo scarico alla rete fognaria esistente. Le acque piovane di dilavamento delle superfici coperte (guardiania) vengono sempre smaltite nel collettamento sopra citato. Gli scarichi fognari di tipo nero del servizio igienico della guardiania vengono convogliati in una fossa di decantazione posizionata vicino al monoblocco adibito a guardiania. STRUTTURA Il Centro è dotato di: copertura area stoccaggio R.U.P. realizzata in carpenteria metallica con copertura a falda composta da pannelli coibentati; contenitori di contenimento per rifiuti liquidi, presente in quanto nel centro di raccolta in oggetto è previsto lo stoccaggio dei rifiuti liquidi (oli vegetali e oli minerali),contenitori forniti da parte della società RAEE. Sono inoltre presenti guardiania con postazione per operatore e annessi servizi igienici; illuminazione e sicurezza del centro di raccolta ed estintori; rete di distribuzione dell acqua potabile che garantisce l alimentazione ai servizi igienici. La zona di conferimento e deposito dei rifiuti non pericolosi è attrezzata con cassoni scarrabili / contenitori. E presente una rampa carrabile per il conferimento di materiali ingombranti o pesanti. Le aree di deposito sono identificate con esplicita cartellonistica indicante le norme per il conferimento dei rifiuti e il contenimento dei rischi per la salute dell'uomo e per l'ambiente. REQUISITI GESTIONALI GENERALI MODALITÀ DI CONFERIMENTO E TIPOLOGIE DI RIFIUTI CONFERIBILI AL CENTRO DI RACCOLTA Il Centro di raccolta è destinato al conferimento da parte dei cittadini di Borgo San Giovanni di alcuni dei codici CER riportati nei paragrafi successivi. L ingresso al Centro è controllato dal personale addetto che ha il compito di verificare che i conferimenti siano effettuati dai soli cittadini del Comune di Borgo San Giovanni e che vengano conferiti solamente tipologie di rifiuti previsti dai richiamati Decreti. I rifiuti conferiti al centro di raccolta, a seguito dell'esame visivo effettuato dall'addetto, devono essere collocati nei cassoni scarrabili o contenitori o ceste ( questi sempre forniti da parte del RAEE), attraverso l'individuazione delle loro caratteristiche e delle diverse tipologie e frazioni merceologiche, separando i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi e quelli da avviare a recupero da quelli destinati allo smaltimento. Il centro di raccolta è aperto al pubblico dalle ore 9:00 alle ore 11:00 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdi ed il sabato dalle ore 9,00 alle ore 14,00 10

11 MODALITÀ DI DEPOSITO DEI RIFIUTI Il deposito dei rifiuti per tipologie omogenee deve essere realizzato secondo modalità appropriate e in condizioni di sicurezza; in particolare, fatte salve eventuali riduzioni volumetriche effettuate su rifiuti solidi non pericolosi per ottimizzarne il trasporto il deposito dei rifiuti recuperabili non deve modificarne le caratteristiche, compromettendone il successivo recupero. Le operazioni di deposito devono essere effettuate evitando danni ai componenti che contengono liquidi e fluidi. Per i rifiuti pericolosi devono essere rispettate le norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute. I contenitori o i serbatoi fissi o mobili devono possedere adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di pericolosità dei rifiuti stessi, nonché sistemi di chiusura, accessori e dispositivi atti ad effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento. I rifiuti liquidi devono essere depositati, in serbatoi o in contenitori mobili (p.es. fusti o cisternette) dotati di opportuni dispositivi antitraboccamento e contenimento, al coperto. Le manichette ed i raccordi dei tubi utilizzati per il carico e lo scarico dei rifiuti liquidi contenuti nelle cisterne sono mantenuti in perfetta efficienza, al fine di evitare dispersioni nell'ambiente. Sui recipienti fissi e mobili deve essere apposta apposita etichettatura con l'indicazione del rifiuto contenuto, conformemente alle norme vigenti in materia di etichettatura di sostanze pericolose. È necessario adottare idonee procedure per evitare di accatastare rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) senza opportune misure di sicurezza per gli operatori e per la integrità delle stesse apparecchiature. I recipienti, fissi o mobili, utilizzati all'interno del centro di raccolta e non destinati ad essere reimpiegati per le stesse tipologie di rifiuti, devono essere sottoposti a trattamenti idonei a consentire le nuove utilizzazioni. MODALITÀ DI GESTIONE E PRESIDI All'interno del centro di raccolta non possono essere effettuate operazioni di disassemblaggio di rifiuti ingombranti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. In particolare, le apparecchiature non devono subire danneggiamenti che possano causare il rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l'ambiente o compromettere le successive operazioni di recupero. Il centro di raccolta deve essere disinfestato periodicamente e devono essere rimossi giornalmente i rifiuti che si dovessero trovare all'esterno degli scarrabili / platee o all'esterno del centro. DURATA DEL DEPOSITO Stante la limitazione degli spazi a disposizione e i limitati quantitativi delle varie tipologie di rifiuto in transito dal Centro di Raccolta, ogni tipologia di rifiuto viene avviata al recupero e/o allo smaltimento nel più breve tempo possibile; in base alla tipologia di rifiuto si procede a smaltimenti o recuperi con frequenza giornaliera/settimanale/mensile e comunque mai oltre i tre mesi. 11

12 VERIFICA DEI REQUISITI GESTIONALI SPECIFICI MODALITÀ DI CONFERIMENTO E TIPOLOGIE DI RIFIUTI CONFERIBILI AL CENTRO DI RACCOLTA Nel Centro, a cura del gestore del servizio, è presente personale qualificato ed adeguatamente addestrato nel gestire le diverse tipologie di rifiuti conferibili, nonché sulla sicurezza e sulle procedure di emergenza in caso di incidenti. E prevista la sorveglianza durante le ore di apertura. MODALITÀ DI DEPOSITO DEI RIFIUTI Il gestore è tenuto al rispetto delle seguenti modalità di deposito dei rifiuti: il deposito di oli minerali usati deve essere realizzato nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs n. 95/1992 e succ. mod., e al D.M. n. 392/1996; il deposito degli accumulatori deve essere effettuato in appositi contenitori stagni dotati di sistemi di raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse; i rifiuti pericolosi, nonché i rifiuti in carta e cartone devono essere protetti dagli agenti atmosferici; la frazione organica umida deve essere conferita in cassoni a tenuta stagna, dotati di sistema di chiusura; i rifiuti infiammabili devono essere depositati in conformità con quanto previsto dalla normativa vigente in materia; i RAEE dovranno essere depositati almeno secondo i raggruppamenti di cui all'allegato 1 del Dm 185/2007. MODALITÀ DI GESTIONE E PRESIDI A cura del gestore del Centro, al fine di garantire che la movimentazione all'interno del centro di raccolta avvenga senza rischi di rottura di specifiche componenti dei RAEE (circuiti frigoriferi, tubi catodici, eccetera), devono essere: idonee apparecchiature di sollevamento escludendo l'impiego di apparecchiature tipo ragno; assicurata la chiusura degli sportelli e fissate le parti mobili; mantenuta l'integrità della tenuta nei confronti dei liquidi o dei gas contenuti nei circuiti. A cura del gestore del Centro, inoltre, devono essere messe in atto: misure per garantire il contenimento di polveri e di odori; procedure di contabilizzazione dei rifiuti in ingresso, per quanto concerne le sole utenze non domestiche, e in uscita al fine della impostazione dei bilanci di massa o bilanci volumetrici, entrambi sulla base di stime in assenza di pesatura, attraverso la compilazione, eventualmente su supporto informatico, di uno schedario numerato progressivamente e conforme ai modelli di cui agli allegati Ia e Ib. (I dati relativi ai rifiuti in ingresso ed in uscita dal centro di raccolta devono essere trasmessi, su richiesta, agli enti di programmazione e di controllo /. Il gestore dell'impianto di destinazione dei rifiuti in uscita dal centro di raccolta comunica al centro di raccolta conferente la successiva destinazione delle singole frazioni merceologiche del rifiuto o delle materie prime seconde). 12

13 PRODOTTI DI CONFERIMENTO AL CENTRO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA Centri raccolta Cer DM 8 aprile 2008 DM 13 maggio * toner --- toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce * (provenienti da utenze domestiche) * oli minerali imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi in metallo imballaggi in materiali compositi imballaggi in vetro pneumatici n.b. per centro di raccolta: pneumatici fuori uso (solo se conferiti da utenze domestiche) componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversi da quelli di cui alla voce * (limitatamente ai toner e cartucce di stampa provenienti da utenze domestiche) * gas in contenitori a pressione (limitatamente ad estintori ed aerosol ad uso domestico) * accumulatori al piombo esausti --- miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce * (solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) rifiuti di carta e cartone rifiuti in vetro * sostanze alcaline * prodotti fotochimici tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio * * * * * rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti vernici, inchiostri, adesivi e resine farmaci 13

14 * * batterie ed accumulatori di cui alle voci * * * (provenienti da utenze domestiche) batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti legnosi rifiuti plastici rifiuti metallici sfalci e potature oli e grassi commestibili * * * * * oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti vernici, inchiostri, adesivi e resine farmaci batterie ed accumulatori di cui alle voci * * * (provenienti da utenze domestiche) batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti legnosi rifiuti plastici rifiuti metallici sfalci e potature * * * * * oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti vernici, inchiostri, adesivi e resine farmaci batterie ed accumulatori di cui alle voci * * * (provenienti da utenze domestiche) batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti legnosi rifiuti plastici rifiuti metallici sfalci e potature ingombranti cartucce toner esaurite 14

15 PIANO DI INTERVENTO Adeguamento della rete fognaria esistente, innanzi citata, alla normativa di legge vigente in materia ( L. R. 12 dicembre 2003 n. 26 Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuole e risorse idriche. Regolamento Regionale n. 4 del emanato in attuazione della citata legge regionale 12/12/2003, n.26 e relativo alla disciplina degli smaltimenti delle acque di prima pioggia e di lavaggio delle arre esterne, ai sensi dell art. 39, comma 3 del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152; altre leggi vigenti in materia). INTERVENTI NORMATIVI In riferimento a quanto indicato in precedenza e riscontrato che: - l amministrazione prevede interventi di adeguamento alle norme di legge del proprio centro di raccolta; - la chiusura seppur temporanea del centro pregiudicherebbe le condizioni di una corretta gestione del ciclo di smaltimento dei prodotti conferiti e potrebbe incrementare gli abbandoni incontrollati dei rifiuti sul territorio comunale, con conseguente aggravio nocumento per la salute dei cittadini e per la salvaguardia dell ambiente ed, inoltre, che la mancanza di una struttura idonea a supportare il sistema di raccolta presso il centro di raccolta avviato dal Comune comprometterebbe l organico ed efficiente svolgimento del pubblico servizio di igiene ambientale con grave danneggiamento della cittadinanza, rilevante deficit gestionale del Comune e nocumento per la salubrità e l efficienza del servizio di igiene comunale; - sussistono condizioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela e salute pubblica e dell ambiente. Da tutto quanto sopra premesso si ravvisa ed accerta l esistenza di tutti i necessari presupposti e condizioni che giustificano l adozione dei provvedimenti di cui all art 191 del D.lgs 152/2006 e, più in particolare, di un ordinanza sindacale che autorizzi il funzionamento e l operatività del Centro di Raccolta Differenziata Comunale sito lungo la SP. 140, in deroga all articolo 2 comma 7 del D.M. dell 08 aprile 2008 e ss.mm. e ii, per mesi sei, reiterabili per non più di due volte, nelle more della realizzazione e completamento delle opere di adeguamento del Centro di Raccolta stesso. Quanto sopra, consentendo il conferimento presso il Centro di Raccolta Differenziata Comunale di tutti prodotti previsti dalla succitata tabella ai sensi delle disposizioni statali e regionali vigenti alla data di emanazione del Decreto del Ministero dell Ambiente del e successive modifiche ed ii. In tale fase di attività e nella perdurante vigenza dell Ordinanza sindacale si dovrà provvedere a mantenere lo stesso nelle migliori condizioni di pulizia ed ordine, stoccando le frazioni di rifiuto indicate in ordinanza esclusivamente all interno dei rispettivi cassoni/contenitori, evitandone l ammasso di quantità in esubero alla capienza od all esterno degli stessi; garantire la sicurezza di utenti ed operatori nelle fasi di conferimento e movimentazione dei rifiuti. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO COMUNALE: Nicola Buonsante (Firma omessa ai sensi del D.Lgs n 39) 15

16 ALLEGATI 1. MAPPA E VISURA CATASTALE AREA ADIBITA A CENTRO COMUNALE RACCOLTA DIFFERENZIATA. 2. PLANIMETRIA DELL AREA ADIBITA A CENTRO COMUNALE RACCOLTA DIFFERENZIATA. 3. TAVOLA VIABILITÀ 4. ESTRATTO DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO INERENTE L AREA 5. TAVOLA PROGETTO RETE DI SMALTIMENTO DEL CENTRO DI RACCOLTA 1:500 16

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