ISTRUZIONI PER GLI OPERATORI RICHIESTA CERTIFICATI DI ORIGINE (NOTA MINISTERIALE N DEL 26/08/2009 CERTIFICATI DI ORIGINE)

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1 ISTRUZIONI PER GLI OPERATORI RICHIESTA CERTIFICATI DI ORIGINE (NOTA MINISTERIALE N DEL 26/08/2009 CERTIFICATI DI ORIGINE) I certificati di origine rilasciati dalle Camere di Commercio italiane vengono utilizzati nei rapporti commerciali tra Unione Europea e Paesi Terzi, in applicazione a quanto previsto dal regolamento CEE 2454/93 del 27/7/1993. Il Certificato di Origine (Regolamento CEE 2454/93 del ) è un documento doganale che attesta esclusivamente l'origine della merce ed accompagna i prodotti esportati in via definitiva. Il Certificato di Origine, quindi, non è documento che possa attestare con assoluta certezza l esportazione stessa delle merci. 1) COMPETENZA TERRITORIALE Il Certificato di Origine può essere ottenuto presso la CCIAA nella cui circoscrizione il richiedente ha la propria sede legale, sede operativa ovvero unità locale, sia che si tratti di impresa individuale che di società. Qualora venga richiesto alla CCIAA dove l impresa non ha la propria sede legale ma solo una sede operativa o unità locale, è necessario produrre una dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà in cui si attesti che per tale spedizione non è stato richiesto altro Certificato di Origine; il richiedente può altresì ottenere il Certificato di Origine dalla CCIAA dove si trova la merce da spedire. In tal caso occorre l autorizzazione preventiva dal parte della CCIAA competente territorialmente; la competenza su imprese di provincie limitrofe non è contemplata in via generale, ma potrà derivare da un accordo tra le singole camere interessate. Anche in tal caso occorre l autorizzazione preventiva dal parte della CCIAA competente territorialmente. 2) DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE I formulari, da richiedere presso l Ufficio del Registro delle Imprese, realizzati su carta auto copiante, oppure disponibili nella nuova versione formato A/4 per stampanti laser, sono provvisti di un numero di serie univoco e sono composti da: 1 modulo su carta arabescata che costituisce l'originale del Certificato di Origine; 3 moduli su carta gialla, con dicitura "copia"; 1 modulo su carta rosa, che costituisce la domanda; ulteriori moduli gialli copie non numerate da richiedere a parte (qualora le copie presenti nel piego ordinario non siano sufficienti). Eventuali formulari erroneamente compilati, dovranno essere restituiti alla Camera di commercio. In caso di distruzione accidentale dei formulari, dovrà essere presentata alla Camera di commercio apposita dichiarazione di distruzione. 3) MODALITA DI COMPILAZIONE DEI FORMULARI I formulari devono essere redatti in lingua italiana con le normali procedure di videoscrittura elettronica ovvero manoscritti. Qualora per esigenze commerciali siano compilati in lingua straniera (comunque necessariamente in una delle lingue dei Paesi membri dell Unione Europea), può essere richiesta, dalla Camera competente al rilascio, una traduzione scritta del contenuto del certificato, resa e controfirmata dal legale rappresentante. Se manoscritti, è richiesto l'uso dell'inchiostro e del carattere stampatello. Si segnala, tuttavia, che alcuni Paesi non accettano la redazione manoscritta dei formulari. Inoltre:

2 il certificato e la domanda non devono essere corretti con abrasioni o soprascritte. Le eventuali modifiche devono essere eseguite cancellando le indicazioni errate (che devono comunque risultare leggibili) ed aggiungendo, eventualmente, quelle desiderate; ogni modifica eseguita deve essere approvata dal soggetto che richiede il certificato e vistata dalla Camera di Commercio che rilascia il certificato; tutti gli spazi non utilizzati devono essere barrati per rendere impossibile qualsiasi aggiunta. i formulari sono provvisti di 3 copie gialle una delle quali deve sempre essere trattenuta dalla Camera di commercio; se l impresa necessita di un numero superiore a 3 di documenti si dovranno aggiungere le copie gialle non numerate necessarie identificandole con il numero di serie del certificato di appartenenza; le copie rilasciate hanno lo stesso valore dell originale del certificato. Per tale ragione, quindi, è possibile rilasciare un solo originale per spedizione. 4) MODULO ORIGINALE (foglio su carta arabescata) Si deve compilare soltanto la parte frontale dalla casella 1 alla 7: Casella 1: "speditore" Indicare la ragione sociale e l indirizzo completo dello speditore. Per speditore di intende colui che emette la fattura di esportazione delle merci. Nel caso in cui lo speditore non sia l intestatario della fattura, nella casella 1 deve indicarsi anche il nominativo di colui che esporta la merce preceduto dalla dicitura per conto di. In tal caso, occorre altresì allegare la delega a richiedere il Certificato di Origine la quale deve recare gli estremi della fattura di vendita e del destinatario finale. Si fa presente che la delega, redatta su carta intestata, deve essere rilasciata dal soggetto che emette la fattura di vendita. All atto di delega deve essere allegata la fotocopia di un documento di riconoscimento, in corso di validità, del soggetto delegante. Casella 2: "destinatario" Indicare nome e cognome, ragione sociale, indirizzo completo dell'acquirente estero. Il nome del Paese deve essere indicato per esteso (le sigle non sono ammesse). E' possibile usare la dicitura "all'ordine", seguita dal nome del Paese di destinazione. Qualora la merce sia destinata ad un paese diverso da quello della prima destinazione, è possibile indicare entrambi gli indirizzi oppure usare la dicitura "per ulteriore riesportazione". Casella 3: "Paese di origine" E sufficiente riportare la dicitura Comunità Europea, seguita, eventualmente, dal nome per esteso del Paese di origine della merce. In via del tutto eccezionale e per particolari esigenze di natura commerciale, è possibile, per una stessa spedizione, indicare più Paesi di origine, evidenziando nella casella 6 il Paese di origine per ogni singola voce. Casella 4: "Informazioni riguardanti il trasporto" Si consiglia di indicare il mezzo di trasporto utilizzato (ad es.: aereo, nave, treno, autocarro ecc.). Si raccomanda di utilizzare la dicitura trasporti misti qualora la spedizione preveda l utilizzo di mezzi di diversi trasporto. Casella 5: "Osservazioni": Possono essere indicate informazioni utili per l'identificazione della spedizione (es.: buono d'ordine, numero della licenza o del credito documentario, numero di riferimento della fattura ecc.). Non è ammesso l uso di questo spazio per l indicazione di menzioni discriminatorie nei confronti di altri paesi. I documenti citati in questa casella vanno allegati in copia alla richiesta e saranno trattenuti dalla Camera di Commercio. Casella 6: "Numero d'ordine, marche, numeri, quantità e natura dei colli: denominazione delle merci" La merce deve essere descritta in modo preciso per numero, marche, sigle, quantità e natura dei colli, utilizzando sia i termini tecnici, che la loro denominazione commerciale consueta, al fine di

3 consentire una loro identificazione, utile anche per una corretta classificazione doganale nel Paese di destinazione. Le indicazioni generiche non sono ammesse. Se la casella 6 non è sufficiente per la descrizione delle merci si può procedere, alternativamente, nei seguenti modi: descrivere la merce genericamente seguita dall indicazione secondo fattura allegata e far vidimare dalla Camera di Commercio anche la relativa fattura; oppure proseguire l'enumerazione dei prodotti, utilizzando uno o più moduli di Certificato di Origine i quali, quindi, verranno considerati facenti seguito al primo. In tale ipotesi, ogni modulo aggiuntivo dovrà essere debitamente compilato in ogni sua parte. Casella 7: "Quantità" Indicare la quantità, al netto o al lordo del peso, dei prodotti da esportare, precisando l'unità di misura utilizzata. Casella 8: riservata alla Camera di commercio. 5) MODULO COPIA I moduli copia, predisposti su carta gialla, recano le stesse caselle del modulo originale. l impresa può richiedere, a seconda delle proprie esigenze commerciali, una o più copie di ogni certificato. Per avere più di due esemplari vistati, oltre l originale, è necessario compilare ulteriori copie a parte che possono essere ritirate anch esse presso gli sportelli camerali. Una copia del certificato viene sempre trattenuta dalla Camera di Commercio. 6) MODULO ROSA (domanda di rilascio del certificato d origine) Il modulo richiesta, di colore rosa, va compilato dal richiedente secondo le seguenti modalità: Parte frontale Le caselle da 1 a 7, identiche a quelle dell'originale, vanno compilate come indicato al paragrafo 3) MODALITA DI COMPILAZIONE DEI FORMULARI; nella casella 8, va riportato il timbro dell impresa, nome e cognome per esteso, qualifica e firma del soggetto richiedente; la casella 9 è da utilizzarsi unicamente qualora il richiedente non coincida con lo speditore e dovrà essere indicato il nome, cognome o ragione/denominazione sociale del richiedente, che dovrà essere in possesso di delega (si veda, per maggiori dettagli, la sezione Casella 2: "destinatario del paragrafo 4) MODULO ORIGINALE (foglio su carta arabescata); Parte sul retro sul retro è riportata la dichiarazione sull'origine delle merci esportate, che deve essere compilata e sottoscritta dal richiedente: Paragrafo 1: se la merce è interamente di origine di un paese appartenete all Unione Europea, occorre indicare il nome del fabbricante e l indirizzo dello stabilimento nel quale la merce è stata effettivamente prodotta. Alla richiesta, dovrà essere allegata: a) copia della fattura di vendita (ovvero l originale qualora la stessa debba essere vistata dalla CCIAA), se il richiedente è il produttore della merce; b) copia della fattura di vendita (ovvero l originale qualora la stessa debba essere vistata dalla CCIAA) e copia della fattura di acquisto (o del DDT - documento di trasporto), qualora il richiedente non sia il produttore ma abbia acquistato da un produttore; c) copia della fattura di vendita (ovvero l originale qualora la stessa debba essere vistata dalla CCIAA) accompagnata da una dichiarazione rilasciata dal venditore/commerciante attestante il Paese di origine della merce, qualora il richiedente non sia il produttore ma abbia acquistato da un commerciante (non direttamente dal produttore); Paragrafo 2: se la merce non è interamente di origine di un paese appartenente all Unione Europea, ma ha subito una trasformazione sufficiente a conferirle origine comunitaria, dovrà essere indicato il nome e l'indirizzo dell'impresa che ha eseguito l'ultima trasformazione sostanziale. Anche in tale caso dovrà essere indicato l indirizzo dello stabilimento ove è stata

4 eseguita la trasformazione. Circa la documentazione da allegare valgono le considerazioni di cui al paragrafo 1). Paragrafo 3: se la merce non è di origine di un paese dell Unione Europea, occorrerà allegare alla domanda, in originale, i seguenti documenti che giustificano l'origine della merce: a) certificati di origine rilasciati da altri organismi stranieri abilitati; b) certificazioni di qualità e sanitarie da Enti pubblici abilitati; c) bollette di importazione, dichiarazioni d'origine rilasciate da produttori nel quadro di accordi preferenziali, dichiarazione d importazione od altri documenti doganali che comprovino l importazione dei beni (polizze di carico, attestato di importazione definitiva o temporanea, deposito doganale). Si fa presente, tuttavia, che la Camera di Commercio competente al rilascio del Certificato di Origine, qualora lo ritenga necessario, potrà richiedere la produzione di ulteriore documentazione a conferma dell effettiva origine delle merci. 7) DEROGHE, AGEVOLAZIONI ED INTERDIZIONI Rilascio di un certificato di origine a posteriori Il rilascio di un certificato di origine è di norma vietato se le merci alle quali si riferisce non sono in via di spedizione al momento in cui viene presentata la domanda. Tuttavia, nel caso di spedizione avvenuta, è permesso il rilascio del certificato di origine, su presentazione di documenti giustificativi dell'origine e dell'avvenuta spedizione. Attività continue di esportazione Qualora le circostanze lo giustifichino, specie quando l'interessato mantiene attività regolari, continue ed uniformi di esportazione, la Camera di Commercio emittente può concedere, a propria discrezione, l'esenzione della compilazione del retro del modulo rosa di domanda per ogni singola operazione, a condizione che sia assicurato il rispetto delle disposizioni dei regolamenti CEE n. 2913/92 e 2454/93. Per concedere tale esenzione, la Camera emittente può esigere dal richiedente una dichiarazione nella quale egli si impegna a rinunciare a tale agevolazione, qualora la sua produzione subisca modificazioni. Certificato di origine pro forma Qualora il richiedente necessiti di un Certificato di Origine per concludere una transazione e le relative indicazioni da riportare su di essi non siano definitivamente conosciute, può ottenere, in via eccezionale, e a discrezione della Camera emittente, il rilascio di un Certificato di Origine "pro forma". I moduli utilizzati dovranno recare molto chiaramente la dicitura "pro forma". Certificato di origine in bianco o antidatato Non possono essere rilasciati certificati di origine in bianco o antidatati. Sostituzione del certificato di origine. In caso di smarrimento del Certificato di Origine può essere richiesto un duplicato, a condizione che il richiedente fornisca copia della denuncia di smarrimento presentata alle Autorità competenti. Il richiedente in tal caso utilizzerà un nuovo formulario, che dovrà recare la dicitura "duplicato" e riportare il numero di protocollo del certificato smarrito. Il richiedente dovrà dichiarare, sul retro del modulo di domanda, che il primo certificato è stato smarrito e che si impegna a sopportare le conseguenze che potrebbero derivare dall'utilizzo, da parte di terzi, del certificato smarrito. Annotazioni non previste sul formulario Di norma sul certificato di origine non devono essere riportate altre indicazioni che quelle previste dal formulario stesso. Qualora esigenze commerciali o bancarie o disposizioni delle Autorità del Paese importatore esigano menzioni o dichiarazioni di varia natura, queste verranno valutate singolarmente dalle Camere di commercio emittenti che a loro discrezione potranno accettarle o rifiutarle. 8) TEMPI

5 Il rilascio del Certificato di Origine è immediato. 9) COSTI Certificati di origine: ogni originale e copia da vistare: 5,00 Visti su fatture/listini/dichiarazioni per l esportazione: 3,00 Visto per la legalizzazione della firma: 3,00

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