ISTITUTO TECNICO STATALE PER IL SETTORE ECONOMICO
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- Arnaldo Tucci
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1 via Piria n 2, REGGIO CALABRIA ACCOGLIENZA STUDENTI STRANIERI Gli ultimi dieci anni hanno visto l aumento degli alunni stranieri nel nostro istituto. Molti di loro sono nati qui o sono arrivati in Italia per ricongiungersi alla famiglia divisa dalla migrazione, oppure sono fuggiti da situazioni di guerra e di pericolo. Il loro inserimento ha necessariamente portato gli insegnanti di molte scuole a rivolgere l attenzione alla nuova realtà e ai loro bisogni, e ad attuare nuove proposte metodologiche per un inserimento positivo. Il problema immediato da affrontare è di tipo linguistico comunicativo, tuttavia emergono problematiche importantissime che necessitano risposte e soluzioni quali, ad esempio, quelle relative ai contenuti disciplinari, alle modalità di relazione e comunicative all interno della classe, all importanza di conoscere il percorso scolastico del ragazzo e la sua dimensione culturale. Occorre affrontare con coraggio questa nuova sfida, indicando un percorso per l inserimento degli alunni stranieri, con attenzione sia alle metodologie di insegnamento della L2, che all accoglienza e alla educazione interculturale. Gli alunni stranieri devono essere accolti e seguiti durante tutto il percorso scolastico o, comunque fin tanto che la loro integrazione non risulti completa. Dal momento dell iscrizione con la collaborazione del personale di segreteria, che deve raccogliere tutte le informazioni e la documentazione relativa ai dati anagrafici, biografici, al precedente percorso di studi, alla situazione familiare (riferimento ai documenti). E necessario illustrare alla famiglia quale sia l organizzazione della scuola. Inoltre, si deve provvedere ad assistere i genitori durante la compilazione dei moduli e dei documenti sulla scelta delle attività alternative alla religione, sulla richiesta per il buono-libri e per assicurare la partecipazione a visite guidate. ACCOGLIENZA La commissione accoglienza, presieduta dal Dirigente Scolastico, ha il compito di esaminare tutti i dati relativi al neo arrivato e proporre la classe più adatta ad accogliere lo studente tenendo conto dell età anagrafica e della scolarità pregressa, come prevede la normativa ( C.M. n. 301 dell 8/9/1989 e C.M. n. 205 del 26/7/1990), salvo che la commissione accoglienza valuti più proficua l iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto dei seguenti criteri: l ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell alunno, che può determinare l iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all età anagrafica; l accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell alunno attraverso test d ingresso nelle varie discipline entro la prima settimana dell inizio dell anno scolastico; il titolo di studio eventualmente posseduto dall alunno tener conto della formazione della classe di destinazione, della presenza di eventuali situazioni di particolare disagio ovvero del numero di alunni stranieri già inseriti che non dovranno essere più di tre; non più di due, se in classe c è anche un disabile.
2 via Piria n 2, REGGIO CALABRIA Uno degli obiettivi principali, infatti, è di permettere agli insegnanti di individuare le competenze iniziali per procedere poi ad una programmazione di interventi e di prestazioni richieste all alunno, che coinvolga il Consiglio di classe nel suo insieme, offrendo pari opportunità agli allievi. E quindi necessario che ogni insegnante stabilisca un percorso personalizzato di contenuti e di apprendimento in base al livello di partenza dell alunno, tenendo anche in considerazione i diversi tempi di apprendimento della lingua per comunicare e per studiare. INSERIMENTO NELLA CLASSE L inserimento del neo-alunno nelle prime classi, seguirà l accoglienza riservata a tutti gli alunni. L inserimento in classi di livello superiore, o ad anno scolastico avviato dovrà prevedere comunque momenti di accoglienza, di cui si occuperà, l insegnante tutor, designato dal Consiglio di classe o dal Dirigente scolastico; inoltre la funzione del tutor sarà quella di favorire la continuità tra le attività di laboratorio e quelle da svolgere in classe. L inserimento nella classe potrebbe richiedere la necessità di flessibilità oraria, in quanto si svilupperà in modo graduale alternando le ore di lezione in classe con quelle del laboratorio linguistico. Le ore di intervento fuori dalla classe diminuiranno con il progressivo apprendimento della L2 L alunno straniero che non ha alcuna competenza della lingua italiana o con conoscenza frammentaria e parziale dovrà essere sostenuto da un mediatore culturale, che assolverà la funzione di interprete, affinché l alunno possa comunicare con gli altri in un contesto quotidiano, esprimere bisogni, capire semplici comunicazioni o richieste. Il laboratorio linguistico si configurerà come luogo privilegiato nel quale instaurare una vera comunicazione, perché in esso sarà possibile creare un rapporto personale più stretto, che si svilupperà secondo le esigenze dei singoli e dove il parlare sarà già contenuto didattico. L inserimento degli alunni stranieri nelle classi comporta un attenzione da parte dei singoli insegnanti nella relazione e nell organizzazione della lezione. L accoglienza in senso lato dell insegnante verso l alunno straniero e la fiducia verso il suo possibile percorso di apprendimento sono fondamentali per il successo formativo. Comunque l accettazione non è sufficiente, è necessario anche strutturare la lezione ed avere attenzione alle modalità comunicative. Questo riguarda tutti gli insegnanti e non solo quelli di lettere. Può quindi essere utile per quanto riguarda l organizzazione della lezione: - Organizzare all interno della lezione momenti di attenzione lessicale comunicativa - Sviluppare forme di cooperative learning durante il lavoro in classe, per cui già nei primi tempi l alunno si sentirà coinvolto nel lavoro della classe e successivamente darà anche il suo contributo comunicativo e di conoscenze
3 via Piria n 2, REGGIO CALABRIA APPROCCIO METODOLOGICO La mancata comprensione di un testo spesso non dipende da mancanza di attenzione da parte dell alunno, ma dalla difficoltà di attivare alcune abilità cognitive, oltre che da una oggettiva scarsa conoscenza della lingua. Per tale motivo il percorso dovrà partire dalla conoscenza lessicale e da alcuni concetti presentati nel testo, il più possibile contestualizzati, per poi procedere verso concetti più complessi e l utilizzo del linguaggio settoriale decontestualizzato. Tale procedimento prevede di utilizzare diverse modalità di facilitazione, tra le quali: a) è utile che il contenuto, il tema proposto venga inserito in un contesto significativo, attraverso immagini, descrizioni, riferimento a esperienze conosciute. Con la stessa modalità si iniziano a presentare alcuni termini specifici. b) Testi semplificati da utilizzare solo per alcuni mesi per passare successivamente al testo in uso. c) Fase di prelettura che attivi la capacità di ipotesi e di previsione su quanto verrà letto, l insegnante invita gli alunni a esprimere quello che sanno e che viene loro in mente riguardo l argomento che si sta analizzando; emergeranno parole e concetti chiave che verranno poi trascritti sulla lavagna. Questo approccio stimola l attenzione e la motivazione ad apprendere, coinvolge l alunno in un processo attivo di scoperta. Semplificazione testuale La possibilità di fornire agli alunni testi semplificati permetterà loro di partecipare alla lezione, attraverso un tipo di attività che sono in grado di affrontare. La semplificazione è vista comunque come strumento per avvicinare l alunno alla materia di studio e al manuale; quindi il suo utlizzo non deve prolungarsi per più di qualche mese, altrimenti l apprendente si abituerà ai testi semplificati. Come criteri usati per la semplificazione testuale si consigliano quelli indicati dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Scienze del Linguaggio dell Università La Sapienza di Roma. I criteri sono i seguenti: 1) Le frasi sono ordinate in senso cronologico e logico; 2) Le frasi sono brevi (20/25 parole) e gli articoli in media non superano le 100parole; 3) Si usano quasi esclusivamente le frasi coordinate; 4) Si utilizza solo il vocabolario di base; 5) Le parole chiave vengono ripetute, evitando i sinonimi e facendo uso limitato dei pronomi; 6) I verbi vengono usati per lo più nei modi finiti e nella forma attiva; 7) Si evitano le personificazioni, ad esempio il Senato diventa i senatori L uso del testo semplificato comporta un lavoro di rielaborazione da parte dell insegnante. Le prime volte ci si scontrerà con la difficoltà di scegliere il lessico da utilizzare perché il messaggio risulti comprensibile, senza cadere nella banalizzazione. Successivamente la produzione di testi semplificati risulterà automatica. Questi ultimi saranno presentati con una buona frequenza, non necessariamente tutte le volte che ci sarà lezione, anche perché l assimilazione di un testo non è veloce quindi può essere utile sottoporre il testo più di una volta.
4 via Piria n 2, REGGIO CALABRIA LA VALUTAZIONE L arrivo dell alunno straniero determina, da parte degli insegnanti, una serie di processi valutativi, affinché si realizzi un positivo inserimento del neo arrivato nella nuova realtà scolastica. In una prima fase viene valutato il progresso scolastico dell alunno, le conoscenze che già possiede, le sue abilità cognitive, per decidere in quale classe inserirlo. Successivamente c è la valutazione formativa, che seguirà l alunno durante il percorso di insegnamento-apprendimento, per monitorare il suo lavoro e anche per valutare l efficacia dell intervento dell insegnante. Valutazione Iniziale Rivelazione delle competenze attraverso materiali appositi Compilazione di un questionario durante il colloquio con la famiglia, al fine di conoscere meglio il percorso scolastico dell alunno e la motivazione della famiglia verso l inserimento scolastico del figlio. A questa prima fase provvederà la Commissione accoglienza, come già illustrato all inizio. Valutazione in itinere Spesso la verifica condotta durante l attività quotidiana accompagna l insegnamento. Permette di valutare il livello di interlingua raggiunto e gli eventuali nodi nel processo di apprendimento, sia fonologici che sintattici. Si utilizzeranno strumenti atti a valutare il livello di competenza comunicativa raggiunto rispetto alle abilità dell ascolto, del parlare e dello scrivere e i contenuti prefissati. Quali strumenti da utilizzare? Gli strumenti possono inizialmente essere costituiti da prove chiuse del tipo: vero/falso corrispondenza tra coppie di dati completamento di frasi con parole indicate a fondo testo scelte multiple successivamente da domande con risposte aperte a brevi composizioni. Valutazione Conclusiva La verifica conclusiva o valutazione sommativa deve verificare le abilità di comprensione, di interazione orale le abilità di lettura e scrittura, nonché la conoscenza dei contenuti programmati Gli strumenti da utilizzare saranno Interazione orale: colloquio faccia- faccia Scrittura: tipologia di testi diversi e correttezza grammaticale.
5 via Piria n 2, REGGIO CALABRIA E importante ricordare che la valutazione si riferisce agli obiettivi da raggiungere rispetto ai livelli di partenza dell alunno. E opportuno quindi che l intero consiglio di classe, conscio dei tempi di apprendimento dell alunno straniero, valuti gli obiettivi linguistici e contenutistici da proporre e da programmare. L alunno straniero quindi verrà valutato secondo il percorso di apprendimento fatto, sapendo che non potrà raggiungere le stesse prestazioni richieste ai compagni italiani durante i primi anni del suo inserimento scolastico ( fase che corrisponde al biennio). Il Dirigente Scolastico Prof. Francesco BARILLA
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