COMUNE DI GHEMME VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VARIANTE STRUTTURALE 1/2016. Progetto Preliminare PIANO DI MONITORAGGIO FASE DI VALUTAZIONE

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1 COMUNE DI GHEMME VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VARIANTE STRUTTURALE 1/2016 Progetto Preliminare FASE DI VALUTAZIONE Dicembre 2017 Pagina 1 19

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3 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VARIANTE STRUTTURALE N. 1/2016 AL PRGC VIGENTE PROGETTO PRELIMINARE FASE DI VALUTAZIONE Arch. Elisa Lucia Zanetta Via Domenico Savio, Borgomanero (NO) Cell pec: CF. ZNTLLC81A71B019P - P.IVA Pagina 3 19

4 Pagina 4 19

5 INDICE 1. PREMESSA (PMA) MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI ATTUAZIONE DELLA VARIANTE MONITORAGGIO DEL LIVELLO DI CONTESTO INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DI CONTESTO ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI MONITORAGGIO Pagina 5 19

6 1. Premessa Al fine garantire la piena realizzazione della Variante Strutturale n. 1/2016 al PRGC del Comune, viene seguito elaborata una lista incatori urbanistici ed ambientali a supporto delle attività previste dalla procedura Valutazione Ambientale Strategica. L organizzazione tecnica ed operativa delle attività, come previsto dal D.lgs 152/2006 così come moficato dal D.lgs 128/2010, sarà effettuato dall autorità in collaborazione con l autorità competente, le quali possono avvalersi dell aiuto delle agenzie ambientali, e che devono essere inviduate le responsabilità e le risorse necessarie per la realizzazione e gestione del. In tal senso, ed in linea con quanto previsto dalla normativa settore vigente (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. L.R.40/98 e s.m.i.; D.G.R. D.G.R. n del 9 giugno 2008), nel presente Rapporto ambientale sono stati inviduati opportuni incatori da utilizzare nel PMA, scelti in modo che le loro caratteristiche possano permettere la chiara e completa verifica nel tempo dello stato ambientale delle componenti soggette ad impatti significativi e l efficacia delle azioni mitigazione previste, nonché del grado conseguimento degli obiettivi sostenibilità, permettendo inoltre intervenire con eventuali misure correttive, nel caso insorgenza effetti negativi non previsti. Il ha quin i seguenti fferenti scopi: - monitorare l ince realizzazione della variante stessa; - monitorare gli effetti ambientali prodotti, verificandone la congruità con quanto ipotizzato nel presente stuo VAS. Questa attività, perché sia operativa, deve avere alcune caratteristiche: - è un attività che si svolge secondo scadenze prefissate; è quin necessario affiancare alla procedura la proposta tempistiche che permettano effettuare un controllo efficace; - deve essere coerente con il Piano stesso, con l utilizzo un unica terminologia, logiche e criteri coerenti; - occorre definire a priori le attività da tenere sotto controllo e le modalità operative; sarà necessario svolgere una selezione per inviduare le azioni considerate più significative e meglio finalizzate allo scopo per cui il è messo in opera; ciò per evitare confusione e costi gestione troppo onerosi. Pagina 6 19

7 2. Piano Monitoraggio (PMA) Il lavoro svolto con il progetto variante allo strumento urbanistico vigente è l occasione per presporre un piano applicabile a tutto il territorio comunale, anche in previsione successive varianti al PRGC. Si ritiene quin corretto inviduare due livelli fferenti Monitoraggio: - un primo livello definibile attuazione, che dovrebbe essere effettuato a livello amministrazione per verificare la reale attuazione delle previsioni e prescrizioni piano, utile per valutare l efficacia della realizzazione della Variante; - un secondo livello definibile contesto utile per verificare il livello raggiungimento degli obiettivi della Variante; In riferimento ad ognuna delle due categorie sopra incate si prespone un set incatori grazie ai quali si possa descrivere l andamento delle trasformazioni sul territorio e con i quali effettuare confronto nel tempo dei dati raccolti per verificare la compatibilità o meno delle trasformazioni indotte e procedere con interventi mitigativi nel caso l esito sia negativo Monitoraggio del livello attuazione della Variante Il set incatori da adottare dovrà essere conviso dall Amministrazione a seconda degli interessi specifici e eventuali monitoraggi già in atto con i quali integrarsi e rapportarsi. Tuttavia si ritiene che quelli sotto riportati, per quanto incativi e larga massima, rappresentino gli aspetti da tenere maggiormente in considerazione nella valutazione dello stato attuazione della Variante in oggetto: Effetto Incatore/Azione Unità misura Non coerenza tra le incazioni urbanistiche fornite e l attuazione concreta delle medesime Non attuazione delle azioni della Variante Coerenza con le incazioni urbanistiche fornite Realizzazione degli interventi previsti dalla Variante Frequenza del per la raccolta dati Biennale Comune Biennale Comune Pagina 7 19

8 2.2. Monitoraggio del livello contesto Gli incatori da adottare per monitorare l influenza degli interventi proposti dalla Variante sul contesto ambientale e sociale, devono partire dalle conclusioni della valutazione dello stato e degli impatti effettuata nel Rapporto Ambientale. Per il contesto riferimento e per gli esiti della valutazione si reputa importante recepire le incazioni della Regione Piemonte contenute nella DGR del 12 gennaio 2015 Valutazione Ambientale Strategica. Approvazione del documento tecnico inrizzo Contenuti del Rapporto Ambientale per la pianificazione locale in relazione ai possibili effetti sulla qualità paesaggistica dei luoghi e sul consumo suolo, ritenuti in seguito alle valutazioni, quelli maggiormente rilevanti, così come moficato dalla DD aggiornamento n. 31 del 19 gennaio Per quanto riguarda il della percezione del paesaggio, il PMA prevede il alcuni punti osservazione particolarmente significativi, sia in termini valore (presenza elementi peculiari, complessità della scena paesaggistica, ampiezza e profontà del campo visivo, intervisibilità, ), sia vulnerabilità visiva. Nella fase si dovrà consentire verificare, in termini oggettivi, le ricadute derivanti dall attuazione del piano sulla qualità scenica del paesaggio e sul suo livello organizzazione. In quest ottica il si avvarrà rilievi fotografici realizzati da tali punti osservazione e ripetuti su soglie temporali successive, finalizzati a controllare, attraverso un semplice confronto visivo, l effettiva riconoscibilità dei luoghi. Per quanto riguarda la tematica del consumo suolo vengono segnalati alcuni incatori relativi al consumo suolo, alla spersione dell urbanizzato ed alla frammentazione ambientale del territorio comunale, il cui utilizzo va relazionato alla realtà territoriale del Comune e alle previsioni urbanistiche proposte nel piano. Tali inci fanno parte un set strumenti analisi e valutazione, presposto dalla Regione Piemonte - Direzione Programmazione Strategica, Politiche Territoriali ed Elizia, per garantire un dei processi considerati, fondato su presupposti teorici univoci e su un approccio metodologico conviso a tutti i livelli della pianificazione. 1 1 Per un approfonmento sugli inci segnalati e sui loro riferimenti teorici e metodologici si rimanda alla pubblicazione Monitoraggio del consumo suolo in Piemonte ( Pagina 8 19

9 Con riferimento agli obiettivi ed alle azioni della proposta Variante vengono quin definiti i seguenti incatori, riferiti agli obiettivi specifici del piano. Pagina 9 19

10 OBIETTIVO 1 Ridurre, contenere o moficare le possibilità eficatorie in coerenza con le reali esigenze dedotte dal contesto socio economico riferimento Effetto valutato in sede Rapporto Ambientale Moficazioni morfologiche e della visibilità da punti interesse paesaggistico Alterazione della riconoscibilità dei luoghi Variazioni quantità aree boscate Aumento del consumo suolo Componente ambientale interessata Incatore/Azione Paesaggio Evoluzione del contesto paesaggistico / Fotointerpretazione Paesaggio Evoluzione del contesto paesaggistico / Campagne rilievo fotografico punti privilegiati fruizione visiva. Bioversità Suolo Perta habitat / Verifica della variazione Superfici aree boscate Attinenza alla previsione consumo suolo chiarato dalla Variante Ince consumo suolo da superficie infrastrutturata (CSI) Ince consumo suolo da superficie urbanizzata (CSU) Unità misura n. aree moficate Frequenza del Ente referente per la raccolta dati Biennale Comune Annuale Biennale Comune Ha Annuale Comune % Annuale Comune % Annuale Comune % Annuale Comune Pagina 10 19

11 OBIETTIVO 1 Ridurre, contenere o moficare le possibilità eficatorie in coerenza con le reali esigenze dedotte dal contesto socio economico riferimento Aumento della popolazione residente Ince consumo suolo ad elevata potenzialità e produttività (CSP) Ince spersione dell urbanizzato (DSP) Ince frammentazione da infrastrutturazione (IFI) Popolazione Numero dei residenti nel territorio del Comune % Annuale Comune % Annuale Comune m/mq Annuale Comune n. Annuale Comune Pagina 11 19

12 OBIETTIVO 3 Salvaguardare e valorizzare il Ricetto, i nuclei antico impianto ed i beni ambientali e culturali esistenti attraverso norme modulate sulle reali consistenze e caratteristiche dell eficato storico Effetto valutato in sede Rapporto Ambientale Moficazioni morfologiche e della visibilità da punti interesse paesaggistico Alterazione della riconoscibilità dei luoghi Mofica degli aspetti paesaggistici dei centri storici Aumento della popolazione residente Componente ambientale interessata Paesaggio Paesaggio Incatore/Azione Evoluzione del contesto paesaggistico / Fotointerpretazione Evoluzione del contesto paesaggistico / Campagne rilievo fotografico punti privilegiati fruizione visiva. Paesaggio Numero pratiche ristrutturazione elizia manutenzione straornaria rilasciate all interno delle aree storiche Popolazione Numero dei residenti nel territorio del Comune Unità misura Frequenza del Ente referente per la raccolta dati n. Annuale Comune Annuale Comune n. Annuale Comune n. Annuale Comune Pagina 12 19

13 2.3. Incatori per il contesto Per gli incatori principali inviduati vengono seguito proposte specifiche schede descrittive cui si riporta il T0 se a sposizione. Tali schede potranno essere riprodotte e aggiornate con i dati volta in volta raccolti. Incatore/Azione Evoluzione del contesto paesaggistico/fotointerpretazione Descrizione dell incatore Analizzando gli aggiornamenti regionali delle foto aeree può essere monitorata l evoluzione dell eficato Unità misura -- Fonte del dato Regione Piemonte T0 Dato rilevato Pagina 13 19

14 Incatore/Azione Descrizione dell incatore Evoluzione del contesto paesaggistico/campagne rilievo fotografico Partendo dai punti osservazione inviduati vengono valutate le ricadute determinate dall attuazione del piano dal punto vista della percezione del paesaggio. Consente valutare la qualità scenica dei luoghi. Unità misura -- Fonte del dato Regione Piemonte T0 Dato rilevato Incatore/Azione Descrizione dell incatore Unità misura Fonte del dato Ince consumo suolo da superficie infrastrutturata (CSI) Consumo dovuto alla superficie infrastrutturata dato dal rapporto tra la superficie infrastrutturata e la superficie territoriale riferimento, moltiplicato per 100. Consente valutare l area consumata da parte delle infrastrutture all interno un dato territorio percentuale Regione Piemonte T0 Dato rilevato Pagina 14 19

15 Incatore/Azione Descrizione dell incatore Unità misura Ince consumo suolo da superficie urbanizzata (CSU) Consumo dovuto alla superficie urbanizzata dato dal rapporto tra la superficie urbanizzata e la superficie territoriale riferimento, moltiplicato per 100. Consente valutare l area consumata dalla superficie urbanizzata all interno un dato territorio percentuale Fonte del dato Regione Piemonte T0 Dato rilevato Incatore/Azione Descrizione dell incatore Ince consumo suolo ad elevata potenzialità produttiva (CSP) Rapporto tra la superficie suolo (ha) appartenente alle classi capacità d uso I, II e III consumata dall espansione della superficie consumata complessiva e la superficie territoriale riferimento; moltiplicato per 100 Consente valutare, all interno un dato territorio, l area consumata da parte dell espansione della superficie consumata complessiva a scapito suoli ad elevata potenzialità produttiva Tale ince può essere applicato stintamente per le classi capacità d uso I, II o III (ottenendo gli inci CSP I, CSP II e CSP III) oppure sommando i valori consumo delle tre classi ottenendo delle aggregazioni (CSPa = CSP I + CSP II) o un valore complessivo (CSPc = CSP I + CSP II + CSP III) Pagina 15 19

16 Unità misura Fonte del dato percentuale Regione Piemonte Si sottolinea che per la quantificazione del consumo suolo in relazione alle verse classi capacità uso dei suoli si dovrà fare riferimento alla versione aggiornata della Carta Capacità d uso dei suoli della Regione Piemonte in scala 1: T0 Dato rilevato Pagina 16 19

17 Incatore/Azione Descrizione dell incatore Ince spersione dell eficato Rapporto tra la Superficie urbanizzata scontinua sommata alla Superficie urbanizzata rada e la superficie urbanizzata totale nella superficie territoriale riferimento Consente valutare la spersione dell urbanizzato relativamente alla densità dell urbanizzato Unità misura Fonte del dato percentuale Regione Piemonte T0 Dato rilevato Incatore/Azione Descrizione dell incatore Ince frammentazione da infrastrutturazione(ifi) Li = Lunghezza dell infrastruttura (decurtata dei tratti in tunnel e viadotto) (m) Str = Superficie territoriale riferimento (m 2 ) Consente valutare la frammentazione derivante dall infrastrutturazione; maggiore è il valore dell'ince maggiore è la frammentazione Unità misura m/m 2 Fonte del dato Regione Piemonte T0 Pagina 17 19

18 Incatore/Azione Ince frammentazione da infrastrutturazione(ifi) Dato rilevato Incatore/Azione Descrizione dell incatore Unità misura Fonte del dato Ince consumo suolo reversibile (CSR) Consumo dovuto alla superficie consumata in modo reversibile (somma delle superfici cave, parchi urbani, impianti sportivi e tecnici etc.) dato dal rapporto tra la superficie consumata in modo reversibile e la superficie territoriale riferimento, moltiplicato pere 100. Consente valutare la l area consumata in modo reversibile (cave, parchi urbani, impianti sportivi e tecnici etc.) all interno un dato territorio Percentuale Regione Piemonte T0 Dato rilevato Pagina 18 19

19 2.4. Attuazione del programma Il sistema incatori inviduati nel PMA deve essere sensibile agli effetti ambientali delle azioni previste dalla variante e deve essere oggetto una perioca pubblicazione delle informazioni ottenute. La periocità delle attività reportistica deve tenere conto dei tempi attuazione del Piano, delle sue possibili fasi critiche (avvio e termine del periodo attuazione) e della possibilità aggiornamento degli incatori inviduati. Si precisa che tutti gli incatori inviduati saranno applicati all intero territorio comunale ed i risultati del saranno trasmessi alla Direzione Programmazione strategica, politiche territoriali ed elizia della Regione Piemonte. L Amministrazione comunale del Comune si configura quale soggetto responsabile della realizzazione ed implementazione del sistema del P.R.G.C.. La struttura è inviduata nell Ufficio Tecnico ed il responsabile è inviduato nel Responsabile dell Ufficio Tecnico. Le risultanze del devono essere illustrate attraverso dei report perioci al fine rendere trasparente gli esiti del. Sulla base dei risultati avuti potranno essere avviati approfonmenti e proposte mofica del P.R.G.C. Il report potrà essere elaborato con cadenza annuale e dovrà contenere: gli incatori selezionati con relativa periocità aggiornamento e schema metodologico (fonte dei dati, metodologie prescelte, ecc.) ; le problematiche emerse nel reperimento dei dati e nel calcolo degli incatori ; le variazioni avvenute nei valori degli incatori, con un analisi dei dati e l interpretazione delle cause che hanno dato origine a un determinato fenomeno; i possibili interventi moficazione della Variante a fronte possibili effetti negativi rilevati. Il primo report, che definirà il tempo zero, verrà presposto a seguito dell approvazione della Variante Generale P.R.G.C. Pagina 19 19

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