Dott. Domenico De Matteis

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1 Università di Roma La Sapienza MASTER ECONOMIA DEL WELFARE E DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Anno Accademico 2013/2014 Tutor Enea: Dott.ssa Marina Penna Tutor Master: Prof. Giuseppe Croce Dott. Domenico De Matteis

2 Introduzione 1.1 Obiettivo del lavoro Analisi contesto normativo del telelavoro Elementi di forza e di debolezza della normativa Quali le condizioni per la transizione verso lo «smart working»? 2

3 Introduzione 1.2 Smart Working inteso come strumento di policy capace di incidere su: domanda di mobilità, welfare, parità di genere, qualità della vita, inclusione sociale Contesto normativo telelavoro smart working Vantaggi collettivi 3

4 Quadro normativo 1.1 Differenza tra PA e Settore Privato Pubblica Amministrazione Specifico quadro normativo Settore Privato Accordo Interconfederale di derivazione comunitaria 4

5 Quadro normativo 1.2 Differenza tra PA e Settore Privato Pubblica Amministrazione Esperienze in genere poco significative. Forti i limiti imposti da una regolamentazione rigida ed eccessiva Settore Privato Prime applicazioni rigide e in ottica di compensazione della diffusa carenza di servizi sociali Esperienze via via più numerose con risultati progressivamente più soddisfacenti * *Smart Working: ripensare il lavoro, liberare energia - Osservatorio Smart Working, Politecnico di Milano,

6 Quadro normativo di riferimento per la Pubblica Amministrazione 1.1 Legge 191/98 Art. 4 DL 179/12 art. 9, c 7 D.P.R. 70/99 AIPA 31/05/2001 Accordo Quadro Nazionale sul Telelavoro 23/03/00 Contratti collettivi di comparto Contratti settoriali Contratti integrativi 6

7 Quadro normativo di riferimento per la PA 1.2 Legge 191/98 art.4 Contenuti moderni ed attuali Obiettivi: razionalizzare l organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione. Ampio respiro Non introduce un nuovo istituto diverso dal lavoro in sede, né limiti alle forme di attività lavorative a distanza Innovazione Sviluppo fondato su formazione e progressiva introduzione ICT 7

8 Quadro normativo di riferimento per la PA 1.3 D.P.R. 70/99 Finalità indicate dall art. 4, c3 L 191/98 Disciplinare le modalità organizzative per l attuazione del telelavoro Individuare modalità di controllo Abrogare le disposizioni in conflitto Principali limiti Separazione concettuale tra attività svolte in telelavoro e attività ordinarie Procedure complicate e poco chiare (progetti/dipendente) 8

9 Quadro normativo di riferimento per la PA 1.4 Accordo Quadro Nazionale sul Telelavoro Obiettivi Chiarire come declinare le esistenti norme sul lavoro (sicurezza, controlli, ecc) nei casi di attività svolte a distanza. Principali limiti Indicazioni generiche su applicazione delle norme (ad esempio non definisce come si applicano gli obblighi e le responsabilità in materia di sicurezza sul luogo di lavoro) Polarizza l attenzione sul telelavoro solo in funzione di esigenze di conciliazione vita-lavoro Considera il ricorso al telelavoro solo in via sperimentale 9

10 Quadro normativo di riferimento per la PA 1.5 DECRETO LEGGE 179/12 Obiettivo Stimolare l utilizzo del telelavoro per le Pubbliche Amministrazioni prevedendo l obbligo di redigere il Piano per l utilizzo del Telelavoro Principali limiti Non interviene sulla complicazione organizzativa Nessun criterio di riferimento (la qualità del piano non ha influenza sulla valutazione dei dirigenti) 10

11 Quadro normativo di riferimento per il Settore Privato 1.1 Accordo Quadro Europeo sul Telelavoro 16/07/2002 Accordo Interconfederale di recepimento dell Accordo Europeo 09/06/04 Proposta di Legge sullo Smart Working 29/01/

12 Quadro normativo di riferimento per il Settore Privato 1.2 Accordo Quadro Europeo sul Telelavoro Finalità Modernizzare l organizzazione del lavoro e conciliare tempi casa-lavoro Tipologia Forma di organizzazione e/o svolgimento dell attività lavorativa che viene svolta al di fuori della sede di lavoro Mezzi Nuove tecnologie dell informazione, formazione 12

13 Incentivazione delle politiche di conciliazione lavoro-casa 1.1 Legge 53/2000 prevede incentivi per telelavoro (settore privato) Interventi ammissibili Lavoratori dipendenti Lavoratori autonomi Forme di flessibilità oraria e di organizzazione (telelavoro) Programmi di formazione per il rientro da congedo Sostituzione e/o collaborazione del titolare 13

14 Incentivazione delle politiche di conciliazione lavoro-casa 1.2 Evoluzione degli incentivi a livello nazionale - normative ANNO RISORSE Milioni FONDO LEGGE ISTITUTIVE INCENTIVI INTERVENTI AMMISSIBILI REGOLAMENT I ATTUATI BENEFICIARI RIPARTIZION E RISORSE EROGAZIONE CONTRIBUTO ,8 Occupaz ione Politiche per la famiglia LEGGE N. 53/00 ART. 9 LEGGE N. 296/06 ART. 1 Co LEGGE N. 69/09 a) Forme di flessibili tà oraria b) Rientro congedo c) Sostituzi one titolare Aggiunge d): finalità assistenziali Aumenta gli interventi ammissibili DM 15/5/2001*** Prorogato da: DM 24/01/07 DM 13/07/07 DM 09/01/08 DPCM 277 del 23/12/2010 Aziende private e aziende a partecipazio ne o capitale pubblico Aziende private *aziende ospedaliere e universitarie 80% interventi a) e b) 20% interventi c) 90% interventi a), b) e d) 10% interventi c) 25% all atto di ammissione del progetto 75% a conclusione del progetto 40% all atto di ammissione 60% a conclusione del progetto 14

15 Incentivazione delle politiche di conciliazione lavoro-casa 1.3 Evoluzione degli incentivi a livello nazionale Buon intento iniziale: ambito politiche del lavoro volontà di incidere sull innovazione dell organizzazione lavorativa. Inadeguata l attuazione Si passa a fondo politiche per la famiglia: anche concettualmente lo strumento si riduce a meccanismo di compensazione della carenza di servizi Attuazione: scarso utilizzo, scarso contenuto innovativo dei progetti, scarsa efficacia, nessun meccanismo per evidenziare e trasferire «best practices» 15

16 Incentivazione delle politiche di conciliazione lavoro-casa 1.4 Analisi delle risorse e dei progetti dal 2001 al

17 Normativa poco adeguata. Come invertire la rotta? Proposta legge Smart Working 29/01/2014 Obiettivo Dare nuovo impulso a forme smart di organizzazione del lavoro La direzione non sembra quella giusta. Si limita a ridurre in modo generico alcune tutele del lavoratore (sicurezza dei luoghi di lavoro e proporzionalità dei controlli) Non aiuta ad indirizzare azioni per modernizzare l organizzazione del lavoro 17

18 Conclusioni 1.1 Come accrescere la diffusione del telelavoro? Contesto normativo: fornire indirizzi chiari e pochi elementi basilari di riferimento Linee guida e diffusione di Best Practices che aiutino processi di innovazione dell organizzazione del lavoro (lavoro per obiettivi e risultati) Pubblica Amministrazione e Aziende libere di scegliere le configurazioni più consone per perseguire i propri obiettivi 18

19 Conclusioni 1.2 Per sviluppare lo smart working servono condizioni che aiutino ad innovare l organizzazione del lavoro *Innovazione organizzazione del lavoro Competenze Organizzative Nuove tecnologie Maggiore produttività Competenze individuali *Produttività e qualità del lavoro nelle organizzazioni innovative Prof. Leonello Tronti,

20 Norme Accordo Interconfederale del 9 giugno 2004, in materia di Recepimento dell accordo quadro europeo sul telelalavoro concluso il 16 luglio Accordo quadro Europeo del 16 luglio 2002, stipulato a Bruxelles tra CES, UNICE/UEAPME E CEEP, in materia di Telelavoro. Accordo Quadro Nazionale del 23 marzo 2000, in materia di Telelavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, in attuazione delle disposizioni contenute nell art. 4, comma 3, della Legge 16 giugno 1998, n.191. Decreto Interministeriale del 15 maggio 2001, Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale di concerto con il Ministro per la Solidarietà Sociale e il Ministro per le Pari Opportunità, in materia di procedimento amministrativo per l erogazione dei contributi di cui l articolo 9 della legge 53/00. Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 dicembre 2010, n. 277, in materia di Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui all articolo 9 della legge 8 marzo 2000, n.53. D.P.R. del 8 marzo 1999, n. 70, in materia di Disciplina del telelavoro nelle Pubbliche Amministrazioni. Deliberazione AIPA del 31 maggio 2001, n. 16, in materia di Regole tecniche per il telelavoro ai sensi dell articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.70. Legge del 16 giugno 1998, n.191, in materia di Formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle Pubbliche Amministrazioni. Legge dell' 8 marzo 2000, n. 53, in materia di Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città. Legge del 27 dicembre 2006, n. 296, in materia di Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge del 18 giugno 2009, n. 69, in materia di Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile. Proposta di legge del 29 gennaio 2014, in materia di Disposizioni per la promozione di forme flessibili e semplificate di telelavoro. Pubblicazioni D Aponte M., Decentramento produttivo e flessibilità del lavoro: il fenomeno del telelavoro tra modernizzazione dei sistemi di impresa e tutele del prestatore, in Diritto ed economia dei mezzi di comunicazione, Di Martino Letizia, Riflessioni sul telelavoro, in Funzione Pubblica, Evangelisti Annalisa, Il telelavoro nella pubblica amministrazione, Gobbi D., Conciliare famiglia e lavoro: un aiuto dai fondi Articolo 9 della legge 53/00, Focus Isfol, Istat, a cura di Ranaldi R. - Romano M.C., Conciliare lavoro e famiglia - Una sfida quotidiana, argomenti n.33, Macchioni E., Welfare aziendale: buone pratiche di conciliazione famiglia-lavoro, Osservatorio nazionale della famiglia, Pelaia F. et altri, Progetti finanziati dall articolo 9 della legge 8 marzo 2000, n.53, Isfol Dipartimento Politiche per la Famiglia, Politecnico di Milano, Smart Working: ripensare il lavoro, liberare l energia, Rapporto 2012 Osservatorio Smart Working, Ponzellini A., Il telelavoro e il lavoro mobile Strumenti di conciliazione lavoro-famiglia: dalle esperienze alle proposte, Rapporto Manageritalia, Italia e lavoro così non va - Ultimi in Europa per occupazione e telelavoro, Tronti L., Produttività e qualità del lavoro nelle organizzazioni innovative,

21 GRAZIE PER L ATTENZIONE 21

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