Co.Se.In s.r.l NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA "VIGNA MURATA" URBANISTICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Co.Se.In s.r.l NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA "VIGNA MURATA" URBANISTICA"

Transcript

1 Progetto Località Proprietà: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE URBANISTICA U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA "VIGNA MURATA" ACCORDO DI PROGRAMMA art. 34 DECRETO L.vo 18/08/2000 n 267 Via di Vigna Murata angolo Via Grotte d'arcaccio Fondo Comune di Investimento Immobiliare speculativo chiuso e riservato "HB" Società di gestione del Fondo: BENI STABILI GESTIONE spa - SGR Gruppo Beni Stabili con sede legale in Roma Proprietà compensazione: Fondo Comune di Investimento Immobiliare speculativo chiuso e riservato "HB" Società di gestione del Fondo: BENI STABILI GESTIONE spa - SGR Gruppo Beni Stabili con sede legale in Roma Immobiliare Vigna Murata S.r.l. Progetto Arch. Mario Sebastiano Scano Arch. Ugo Pulcini Collaboratori: Arch. Antonio Ferri Co.Se.In s.r.l Roma Viale Gramsci 34 Telefono: r.a. Fax: novaurbs@tin.it Categoria Elaborato URBANISTICA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tavola n Scala A8 Indice allegati A1 A2 A3 A4 A5 A6 A7 A8 A9 A10 A11 B1 B3 B4 C1 C2 C3 C4 D1 G1 G2 H ESTRATTO DI P.R.G. PREVIGENTE (CESSIONE TORMARANCIA e ex F2 MONTE ARSICCIO) ESTRATTO DI P.R.G. VIGENTE (CESSIONE TORMARANCIA e ex F2 MONTE ARSICCIO) VARIANTE DI P.R.G. VIGENTE (CESSIONE TORMARANCIA e ex F2 MONTE ARSICCIO) ESTRATTO DI P.R.G. PREVIGENTE (INTERVENTO) ESTRATTO DI P.R.G. VIGENTE (INTERVENTO) VARIANTE DI P.R.G. VIGENTE (INTERVENTO) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE RELAZIONE DI PREVISIONE DI MASSIMA DELLE SPESE RELAZIONE DELL'INDAGINE DI TIPO GEOLOGICO RELAZIONE DELL'INDAGINE DI TIPO VEGETAZIONALE PLANIMETRIA CATASTALE E PROPRIETA' PLANIMETRIA CATASTALE E PROPRIETA' - TORMARANCIA e ex F2 MONTE ARSICCIO B2 CERTIFICATI CATASTALI TIPO DI FRAZIONAMENTO INQUADRAMENTO INFRASTRUTTURALE RELAZIONE SULLA MOBILITA' RETE VIARIA E PARCHEGGI PUBBLICI STATO DI FATTO ZONIZZAZIONE SU BASE CATASTALE ESECUTIVO PLANIVOLUMETRICO ESEMPLIFICATIVO PLANIVOLUMETRICO PLANIMETRIA DELLE PREESISTENZE STORICHE E VINCOLI Data Aggiornamenti 1 1 Data 2 Data 3 Data 4 Data 5 Data GIU 2011 MAR 2012 LA DIFFUSIONE E RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE DI QUESTA TAVOLA E' VIETATA A TERMINI DI LEGGE.

2 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ********** Titolo I Disposizioni generali Art. 1 Generalità Le presenti norme regolano l attuazione della proposta denominata Programma urbanistico per l area Vigna Murata relativa alla trasformazione di un area ricompresa fra Via di Vigna Murata, via di Grotte d Arcaccio, via Cosmè Tura salvo altre, nel rispetto di quanto riportato nell allegato A (criteri e procedure per l istruttoria delle proposte di compensazione da attuarsi con accordo di programma art. 34 del T.U.E.L. n. 267/2000) redatto dal Dipartimento VI Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio Roma Capitale U.O.2 Ufficio Pianificazione e Programmazione Generale. Tale area comprende: - l estensione dell intero Pr.Int. Vigna Murata ( mq) individuato dal NPRG, - l ulteriore residua proprietà privata (mq 2135 mq); - il tracciato della rete viaria (art. 89 delle NTA del NPRG), relativa a: a) via di Vigna Murata (tratto compreso fra via di Grotte d Arcaccio e via Di Bonaiuto), b) al tracciato di collegamento via di Vigna Murata e via Tintoretto, c) alla via di Grotte d Arcaccio. Per quanto non specificato nelle presenti norme si fa riferimento alle NTA. di P.R.G. vigente. Art. 2 Contenuti della Proposta La proposta comprende l area individuata dal perimetro indicato nella planimetria catastale allegato B1- e si compone dei seguenti elaborati di piano: - Alleg. A/1, Estratto di P.R.G. previgente (cessione Tormarancia e ex F2 Monte Arsiccio) - Alleg. A/2, Estratto di P.R.G. vigente (cessione Tormarancia e ex F2 Monte Arsiccio) - Alleg. A/3, Variante di P.R.G. vigente (cessione Tormarancia e ex F2 Monte Arsiccio) - Alleg. A/4, Estratto di P.R.G. previgente (Intervento) - Alleg. A/5, Estratto di P.R.G. vigente (Intervento) - Alleg. A/6, Variante di P.R.G. vigente (Intervento) - Alleg. A/7, Relazione Tecnica Illustrativa - Alleg. A/8, Norme Tecniche di Attuazione - Alleg. A/9, Relazione di previsione di massima delle spese - Alleg. A/10, Relazione dell indagine di tipo geologico - Alleg. A/11, Relazione dell indagine tipo vegetazionale - Alleg. B/1, Planimetria catastale e proprietà - Alleg. B/2, Planimetria catastale e proprietà Tor Marancia e ex F2 Monte Arsiccio - Alleg. B/3, Certificati Catastali - Alleg. B/4, Tipo di frazionamento - Alleg. C/1, Inquadramento infrastrutturale - Alleg. C/2, Relazione sulla mobilità - Alleg. C/3, Rete viaria e parcheggi pubblici - Alleg. C/4, Stato di Fatto - Alleg. D/1, Zonizzazione su base catastale 1

3 - Alleg. G1, Esecutivo plani volumetrico - Alleg. G2, Esemplificativo planivolumetrico - Alleg. H, Planimetria delle preesistenze storiche e dei vincoli PROGETTO PRELIMINARE - Asse Via del Tintoretto-Via di VignaMurata - TVM REL, Relazione tecnica richiesta deroghe - TVM PLA, Corografia generale - TVM PLA, Planimetria stato attuale - TVM PLA, Planimetria stato attuale con interventi urbanistici previsti - TVM PLA, Planimetria di progetto - TVM PLA, Planimetria con indicazioni deroghe Titolo II Definizioni Art. 3 Superficie utile lorda (S.U.L.) La superficie utile lorda S.U.L. misura in mq il totale delle superfici lorde realizzabili all interno dei comparti fondiari del Programma urbanistico dell area Vigna Murata. Detta superficie compresa entro il perimetro esterno degli edifici, qualunque sia la loro destinazione d uso, costituisce il dato incontrovertibile di riferimento per il calcolo del carico insediativo e degli standard urbanistici. E esclusa dal calcolo della SUL la superficie di: a) vani corsa degli ascensori e vani scala degli edifici, per tutti i livelli fuori ed entro terra, qualunque sia la destinazione d uso degli edifici. I vani scala devono essere considerati comprensivi di rampe e pianerottolo di accesso alle singole unità immobiliari. Nel computo della superficie del vano scala va considerato l intero ingombro occupato dagli spazi suddetti, al netto dei muri di delimitazioni degli stessi, salvo che non si tratti di muri perimetrali esterni dell edificio, per i quali ai fini dell esclusione si applica la successiva lettera h). I vani scala e i vani ascensore devono essere calcolati come unica proiezione ortogonale sul piano orizzontale; b) androni; è da considerarsi androne lo spazio comune di primo accesso all unità edilizia composta da più unità immobiliari. c) locali o volumi tecnici strettamente indispensabili a servizio dell edificio quali cabine idriche e impianti tecnologici in genere, nonché i lavatoi e stenditoi a giorno, per le sole parti emergenti dall estradosso del solaio di copertura; d) spazi non interamente chiusi anche se coperti, quali logge, balconi, terrazzi coperti, altane, porticati al piano-terra; e) locali completamente interrati o emergenti non oltre m. 0,80 fuori terra, misurati fino all intradosso del solaio, qualora destinati a funzioni accessorie (quali locali tecnici, cantine, autorimesse, parcheggi) asservite alle unità edilizie o immobiliari; f) parcheggi privati coperti, anche localizzati fuori terra, in misura non eccedente lo standard minimo; g) locali ricavati tra intradosso del solaio di copertura ed estradosso del solaio dell ultimo livello di calpestio, per le parti di altezza utile inferiore a m. 1,80; h) ingombri dei muri e delle tamponature perimetrali per le parti eccedenti i 30 cm di spessore. i) serre captanti, torri o camini di ventilazione, nonché altri spazi strettamente funzionali al risparmio energetico ed idrico, nonché i cavedi e le intercapedini orizzontali o verticali necessarie al passaggio di condutture tecnologiche; k) nei centri commerciali, le superfici tamponate relative agli spazi pedonali, le gallerie (mall), i percorsi per le uscite di emergenza, purché aperti al pubblico transito nelle ore di attività degli esercizi commerciali. 2

4 Negli edifici a destinazione non residenziale non vengono conteggiate le SUL destinate a magazzini o depositi, purché privi di autonomia funzionale che, a sistemazione del terreno avvenuta, risultino interrati o seminterrati. Art. 4 Altezze degli edifici Le altezze massime consentite per i vari edifici, anche in deroga al vigente regolamento edilizio, vanno intese in senso assoluto e, pertanto, nessun ambiente o parte di ambiente abitabile potrà essere posto al di sopra delle quote massime di copertura indicate nella tav. G. L altezza massima misura la differenza in ogni punto tra la quota di sistemazione esterna e la quota della linea di gronda. Possono superare l altezza massima i volumi tecnici, gli impianti tecnologici e gli eventuali giardini pensili. Per gli edifici non residenziali con destinazione commerciale, alla superficie utile lorda calcolata ai sensi del precedente art. 3 si attribuisce un altezza convenzionale interpiano di m 3,20 indipendentemente dall altezza reale che potrà essere aumentata fino all altezza massima dell edificio indicata negli elaborati grafici della tav. G. Art. 5 Volume degli edifici Il volume costruito esprime la consistenza edilizia di un fabbricato esistente, calcolata come prodotto della SLP di ogni piano per l altezza reale relativa. Il volume fuori terra esprime in termini di cubatura la consistenza di un fabbricato nella sua parte emergente dalla linea di terra. La SUL assentita è calcolata dividendo la volumetria esistente per l altezza virtuale di ml 3,20. Titolo III Attuazione del programma Art. 6 Valore Normativo del Piano Per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e per l edificazione del piano HANNO VALORE NORMATIVO i seguenti elementi: 1) il perimetro del piano, la perimetrazione e le quantità totali delle superfici pubbliche, le superfici fondiarie riportate nelle tavole allegate; 2) il tracciato viario pubblico e le sezioni stradali, nonché le aree destinate a parcheggi pubblici, così come individuati nelle tavole relative; 3) le destinazioni d uso delle aree per servizi e dei comparti fondiari, così come riportato nell allegato D- zonizzazione; 4) le superfici utili lorde edificabili residenziali e non (S.U.L.) inserite nelle tabelle di cui all allegato D- zonizzazione; 5) l altezza massima degli edifici e il numero massimo dei piani realizzabili riportato nell allegato G planivolumetrico esecutivo; 6) i distacchi dalle strade determinati dalle sagome di inviluppo massimo degli edifici indicate nell allegato G planivolumetrico esecutivo; a tale riguardo, indipendentemente dalle mutue inclinate, nell ambito di uno stesso comparto i singoli edifici da realizzare potranno fronteggiarsi fino ad una distanza minima di m 10,00, nel caso di pareti finestrate. Tale misura potrà risultare minore nel caso in cui le pareti che si fronteggiano non abbiano finestre. 7) le sagome di inviluppo massimo degli edifici. All interno di tali sagome dovrà essere contenuta la S.U.L. da edificare con la sola eccezione degli sbalzi (tetti, cornicioni, balconi, pensiline, coperture antirumore, etc.) per una sporgenza libera; 8) le fasce di rispetto con particolare riferimento al tracciato del fosso di Vigna Murata, secondo le prescrizioni dell allegato G planivolumetrico esecutivo). 3

5 9) le fasce di pertinenza e di rispetto lungo l asse Tintoretto Laurentino in conformità agli allegati TVM 03-0-PLA Planimetria di progetto e TVM PLA Planimetria con indicazioni deroghe. 10) l area libera da costruzioni all interno dei comparti fondiari, potrà essere destinata a parcheggi privati, giardini e spazi pedonali, essendovi ammesse attrezzature private sportive e, nei limiti del necessario, viali e rampe carrabili di accesso agli edifici, ai parcheggi ed alle autorimesse interrate; Per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e per l edificazione del piano HANNO VALORE INDICATIVO i seguenti elementi: 1) le quote delle strade e degli spazi pubblici che potranno essere modificate, per quanto necessario, in sede di progettazione esecutiva tenendo conto dell andamento generale previsto dalle tavole relative; 2) la localizzazione e sistemazione delle aree destinate a verde e parcheggi, ferme restando le quantità degli spazi pubblici e il perimetro generale; 3) le quote di imposta dei piani terra dei singoli fabbricati, le quali, dipendendo dalle quote definitive delle livellette stradali, potranno subire variazioni, facendo salvi i criteri d impostazione generale, fatta salva la facoltà di sopraelevare sino a ml 0,80 il calpestio del piano terra abitabile; 4) la distribuzione delle S.U.L. fra i singoli comparti ed edifici, ferme restando la S.U.L. totale massima realizzabile e le varie destinazioni d uso dell intervento; la trasposizione di SUL sarà possibile tra edifici dello stesso comparto o tra comparto e comparto. Titolo IV Articolazione del progetto Art. 7 Comparti Z1 e Z2 per funzioni residenziali e non residenziali 1) COMPARTI EDIFICABILI Nelle tavole e tabelle allegate sono riportate le superfici di S.U.L. realizzabili, le altezze massime realizzabili degli edifici e il numero massimo dei piani, le massime sagome d ingombro ed i distacchi. Per il comparto Z2, interessato dalle preesistenze edilizie, è ammessa la deroga in riferimento agli indici IC e IP previsti dall art. 52 delle NTA del PRG nei limiti previsti dall Allegato D zonizzazione, nonché una attività commerciale a carico urbanistico alto. 2) PARCHEGGI PRIVATI Al fine del soddisfacimento della dotazione minima di superficie privata a parcheggio, sia esso pertinenziale che asservito all uso pubblico ai sensi del successivo art. 9, a servizio dei comparti residenziali e non residenziali è consentito localizzare i parcheggi nel piano interrato anche esternamente alla proiezione a terra dell edificio. 3) QUOTA DI IMPOSTA Le quote di imposta degli edifici dovranno seguire quelle del terreno a sistemazione avvenuta, ferma restando la facoltà di sopraelevare sino a ml 0,80 il calpestio del primo solaio abitabile. Art. 8 Classificazione degli spazi pubblici (standard e viabilità) Le aree pubbliche comprendono: - verde pubblico; - servizi pubblici: - parcheggi pubblici; - viabilità. 4

6 In particolare le aree a verde pubblico dovranno essere sistemate nel rispetto degli attuali caratteri morfologici ed ambientali, valorizzando la peculiarità e le vocazioni dei luoghi. Per queste aree si rimanda alla progettazione esecutiva per quanto attiene l individuazione delle essenze arboree, la definizione dei percorsi pedonali, dei punti di sosta attrezzati e della sistemazione di arredo. Nelle aree pubbliche in cessione alla P.A. potranno essere ubicate centrali di cogenerazione ad alto rendimento energetico (e correlati apparati ausiliari, quali condutture, ecc..), così come promosse da DL n. 20 del e successive modificazioni e integrazioni, in attuazione della Direttiva Europea 2004/8/CE, eventualmente anche abbinate a rete di teleriscaldamento a servizio di più edifici. Art. 9 Asservimento all uso pubblico di parcheggi pertinenziali e relative servitù Il parcheggio pertinenziale assolve in parte il ruolo di parcheggio pubblico ai sensi dell art. 7 comma 6 delle NTA del Nuovo PRG. I parcheggi interni al comparto Z2 (destinazione d uso non residenziale) sono asserviti all uso pubblico ivi comprese le rampe di ingresso-egresso e le porzioni di viabilità a raso strettamente necessarie per raggiungere la viabilità pubblica; la quota parte di superficie a parcheggio vincolata all uso pubblico verrà concordata dal concessionario che nel rispetto delle prescrizioni del VII dip.to (non promiscuità del pubblico con il privato, autonomia degli accessi, criteri di sicurezza) potrà escludere dall uso pubblico le superfici ubicate nel piano pilotis dei fabbricati e sarà regolata dalle seguenti caratteristiche funzionali e di gestione: a) l opera sarà conforme alle prescrizioni in materia di sicurezza imposte dal Comando dei VV.FF. di competenza (compartimentazione, presidi antincendio, sicurezza) nonché alle norme di carattere antinfortunistico, igienico, di sicurezza sociale e generale (illuminazione, ventilazione, percorsi protetti, video-controllo, ecc.); b) sarà prevista una riserva di stalli con le caratteristiche per famiglie ed una riserva per portatori di handicap motori. c) tutte le aree a parcheggio saranno manutenute e gestite dall'operatore. La gestione comprenderà la fornitura di energia elettrica ed acqua per il funzionamento generale e dei servizi collegati (illuminazione, ventilazione forzata, segnaletica, impiantistica di sicurezza e controllo, ecc.), gli interventi ordinari e straordinari di pulizia, la videosorveglianza, la manutenzione degli impianti (presidi antincendio, ecc.). d) l'area asservita ad uso pubblico sarà fruibile solo negli orari di apertura dell'attività commerciale, fatte salve eccezioni in occasione di eventi straordinari, da concordarsi con la P.A. che ne darà comunicazione in forma scritta entro trenta gg lavorativi all'operatore e al gestore. e) l uso del parcheggio sarà coperto da apposita assicurazione per i rischi infortunistici e d incendio. Art. 10 Gestione delle aree a verde di proprietà pubblica Le aree a verde di proprietà pubblica così come graficizzate nell elaborato di zonizzazione saranno curate dall operatore, in continuità con le aree di proprietà secondo apposita convenzione che prevederà le seguenti condizioni: - la gestione comprenderà la manutenzione ordinaria e straordinaria (compresa potatura) dell impianto arboreo ed arbustivo, la cura e la sostituzione delle essenze, la cura della coltre vegetale a terra (prato, ecc.), l innaffiamento e l illuminazione pubblica. - sarà a carico dell operatore la copertura assicurativa dai rischi di incidente provocati dall impianto arboreo (caduta accidentale, ecc.), la manutenzione degli arredi, la sorveglianza generale. - è escluso dalla gestione l onere della nettezza urbana che verrà assolta dall azienda municipale (AMA). 5

7 Art.11 - Elementi di deroga al P.T.G.U. norme tecniche d attuazione agg. giugno 2011 Le presenti NTA normano inoltre i seguenti elementi di deroga senza rischi alla sicurezza e alla salute: - declassamento dell asse Tintoretto Laurentina da strada di scorrimento, secondo quanto disposto dal vigente P.G.T.U., a strada di quartiere con conservazione dei dati dimensionali di carreggiata, secondo quanto riportato negli Allegati TVM 03-0-PLA Planimetria di progetto e TVM PLA Planimetria con indicazioni deroghe; - adeguamento delle fasce di rispetto e di pertinenza conformemente a quanto graficizzato negli Allegati TVM 03-0-PLA Planimetria di progetto e TVM PLA Planimetria con indicazioni deroghe. 6

Co.Se.In s.r.l RELAZIONE DI PREVISIONE DI MASSIMA DELLE SPESE. Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA "VIGNA MURATA" URBANISTICA

Co.Se.In s.r.l RELAZIONE DI PREVISIONE DI MASSIMA DELLE SPESE. Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA VIGNA MURATA URBANISTICA Progetto Località Proprietà: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE ED ATTUAZIONE URBANISTICA U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana Municipio ROMA XI PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA "VIGNA

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO VIII

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio U.O. Programmazione degli Interventi di Trasformazione Urbana MUNICIPIO XIX PROGRAMMA

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DATI URBANISTICI DI PROGETTO Superficie Area di intervento MQ. 78.075 Superficie territoriale che produce S.U.L. (St) MQ. 70.692 Indice di edificabilità territoriale ET 0,3

Dettagli

SPINACETO PROGETTISTA: collaboratrice: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NUOVI TIPI

SPINACETO PROGETTISTA: collaboratrice: NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NUOVI TIPI ACCORDO DI PROGRAMMA art.34 DECRETO LEG.VO 18/08/2000 n 267 PROGRAMMA URBANISTICO PER L'AREA DI SPINACETO E TRANSAZIONE 'EGENCO' DI CUI AL CONTENZIOSO COMUNE DI ROMA-PARSITALIAS.r.l. SPINACETO DATA MARZO

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 Contenuti del piano Le presenti norme, unitamente a tutti gli elaborati grafici e documentali a cui fanno esplicito riferimento, disciplinano l assetto urbanistico del

Dettagli

ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA

ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA (Art. 137 del nuovo Regolamento Edilizio) 1 INDICE Altezza dei fronti della costruzione (Hf)...

Dettagli

ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO

ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO [1] Sono interessati dal presente Piano di Recupero gli immobili e le aree così come individuati nella Tavola n 6 - DOCUMENTAZIONE CATASTALE con elenco

Dettagli

ARTICOLI 13, 15, 18, 19 e 20 DEL REGOLAMENTO EDILIZIO CON INDIVIDUAZIONE DELLE MODIFICHE

ARTICOLI 13, 15, 18, 19 e 20 DEL REGOLAMENTO EDILIZIO CON INDIVIDUAZIONE DELLE MODIFICHE ARTICOLI 13, 15, 18, 19 e 20 DEL REGOLAMENTO EDILIZIO CON INDIVIDUAZIONE DELLE MODIFICHE 18 novembre 2015 IL DIRIGENTE F.to Manuelli Arch. Antonella TITOLO III PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI

Dettagli

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C.... pubblicata, per estratto, sul B.U.R...., conforme alla D.C.R. 29/7/1999, n. 548-9691, approvato ai sensi

Dettagli

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C.... pubblicata, per estratto, sul B.U.R...., conforme alla D.C.R. 29/7/1999, n. 548-9691, approvato ai sensi

Dettagli

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018)

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018) ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO (Delibera C.C. n. 20 del 16/07/2018) Parametri urbanistici ed edilizi vigenti fino all adeguamento del PRGC previsto dall articolo 12, comma 5, della L.R. 19/1999. 1 2

Dettagli

COMUNE DI CERESOLE D ALBA

COMUNE DI CERESOLE D ALBA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI CERESOLE D ALBA Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (estratto delle Norme di Attuazione del PRG vigente in quanto il Comune non ha ancora effettuato l'adeguamento

Dettagli

PGT Piano di Governo del Territorio

PGT Piano di Governo del Territorio Comune di Torre de Busi (Provincia di Lecco) PGT Piano di Governo del Territorio Variante n 3 ESTRATTO NORME TECNICHE PIANO DELLE REGOLE Il progettista LEO arch. Domenico del T 1 INDICE NORME VARIATE 2.

Dettagli

TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI

TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI TITOLO III - PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI Art. 16 - Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 16.1 - Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle singole facciate della costruzione,

Dettagli

PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1

PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI Art. 13. Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 1. Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle

Dettagli

DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI

DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI Allegato A DEFINIZIONI DEI PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI Fino all'adeguamento previsto dall'articolo 12, comma 5, della l.r. 19/1999, in luogo delle definizioni di cui alla Parte prima, Capo I (Le definizioni

Dettagli

COMUNE DI VERNANTE. Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

COMUNE DI VERNANTE. Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... COMUNE DI VERNANTE Allegato B) alla D.C.C. in data..., n... (dal Regolamento Edilizio Comunale approvato con D.C.C. 40 del 26/09/2003 pubblicata, per estratto, sul B.U.R. n. 44 del 30/10/2003., conforme

Dettagli

ART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4

ART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4 INDICE ART. 1 DEFINIZIONI... 2 1.1 DESTINAZIONI... 2 1.2 SLP (mq): SUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO... 2 1.3 V (mc) = VOLUME... 2 1.4 H (m): ALTEZZA MASSIMA DEL FABBRICATO... 2 1.5 IT (mc/mq): INDICE VOLUMETRICO

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO

REGOLAMENTO EDILIZIO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI MONTEU ROERO Provincia di Cuneo C.A.P. 12040 - Tel. 0173.90.131 PEC monteu.roero@cert.ruparpiemonte.it REGOLAMENTO EDILIZIO estratto Titolo III Parametri ed

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino REGIONE PIEMONTE COMUNE DI SAN MAURIZIO CANAVESE Città Metropolitana di Torino ALLEGATO N. 1 AL REGOLAMENTO EDILIZIO CONFORME AL REGOLAMENTO EDILIZIO TIPO APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO REGIONALE

Dettagli

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO

COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI SESTO S. GIOVANNI PROVINCIA DI MILANO PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO - LEGGE REGIONALE 11 MAR- ZO 2005, N 12 AREA TRIAKIS DI VIA MAZZINI ANGOLO VIA FALCK NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE La proprietà

Dettagli

NORME TECNICHE ATTUATIVE. Art. 1 Norme generali

NORME TECNICHE ATTUATIVE. Art. 1 Norme generali 1 NORME TECNICHE ATTUATIVE Art. 1 Norme generali Le presenti norme sono parte integrante del Piano di Edilizia Economica e Popolare in località Mura dei Francesi comprensorio C23 redatto ai sensi della

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNE DI MANTA REGOLAMENTO EDILIZIO ADEGUAMENTO 2018 ALLEGATO N 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI VIGENTI FINO ALL ADEGUAMENTO DEL P.R.G..C. Silvia Oberto Architetti Enrico Rudella Architetto

Dettagli

N.T.A. COMPARTO PRODUZIONE E RICERCA SUD

N.T.A. COMPARTO PRODUZIONE E RICERCA SUD N.T.A. COMPARTO PRODUZIONE E RICERCA SUD ART. 1: Oggetto e finalità 1. Le presenti norme disciplinano la trasformazione urbanistica ed edilizia del sub-ambito come individuato nella Tavola 1bis del Progetto

Dettagli

ROMA CAPITALE. Programma di intervento urbanistico Vigna Murata

ROMA CAPITALE. Programma di intervento urbanistico Vigna Murata Area di intervento: Via di Premessa e quadro normativo di riferimento L Amministrazione Comunale ha previsto, nelle sue strategie di intervento, all interno del PRG la compensazione edificatoria - Art.

Dettagli

N.T.A. PIANO DELLE REGOLE

N.T.A. PIANO DELLE REGOLE VIGENTE ART. 2 INDICI E PARAMETRI URBANISTICI ED EDILIZI St: Superficie territoriale (mq) E la superficie complessiva delle aree necessarie per l'attuazione degli interventi, comprensiva di tutte le aree

Dettagli

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE 1. AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 2. INTERVENTI PREVISTI... 3 3. PARAMETRI E STANDARD

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE Art. 1 PRESCRIZIONI GENERALI L area interessata dal Piano di Lottizzazione è quella compresa nell ambito indicato con apposita grafia nelle seguenti

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA Premessa RELAZIONE TECNICOILLUSTRATIVA La relazione seguente integra e sostituisce la relazione tecnicoillustrativa presentata a corredo delle proposte di Accordo di Programma del luglio 2004 e del giugno

Dettagli

.U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 in zona omogenea B2 NORME TECNICHE

.U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 in zona omogenea B2 NORME TECNICHE .U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 in zona omogenea B2 1 NORME TECNICHE 1) AMBITO DI APPLICAZIONE Le presenti norme tecniche di attuazione (NTA) regolamentano gli interventi di urbanizzazione e

Dettagli

COMUNE DI OZZANO MONFERRATO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO 1 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI

COMUNE DI OZZANO MONFERRATO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO 1 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI OZZANO MONFERRATO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE ALLEGATO 1 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI Versione

Dettagli

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO

ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO REGIONE PIEMONTE CITTA METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI VERRUA SAVOIA ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI VIGENTI FINO ALL ADEGUAMENTO DEL P.R.G.C. Approvato con

Dettagli

Art Zona C3 Residenziale di espansione

Art Zona C3 Residenziale di espansione Art. 14.10 Zona C3 Residenziale di espansione Sono zone comprendenti le aree parzialmente edificate, nelle quali viene confermata l'edificazione attuale ed è ammessa la saturazione delle aree ancora disponibili

Dettagli

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI FUMANE PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN P.U.A ai sensi della L.R. 11/2004 art. 19, punto 1,lett. a) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Osservanza delle N.T.A. del P.R.G. e R.E.C. e Parametri

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n del

REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n del REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n.347-45856 del 28.11.2017 ALLEGATO N. 5 ESTRATTO DELLE DEFINIZIONI CONTENUTE NEL REGOLAMENTO EDILIZIO VIGENTE

Dettagli

OMISSIS OMISSIS IL CONSIGLIO COMUNALE

OMISSIS OMISSIS IL CONSIGLIO COMUNALE REGIONE PIEMONTE BU25 22/06/2017 Comune di Sezzadio (Alessandria) Approvazione modifiche al Regolamento Edilizio Comunale, deliberazione di C.C. n. 13 del 26/04/2017, a seguito del recepimento della deliberazione

Dettagli

ALLEGATO 1. - Comune di Castelnuovo Scrivia: si applicano le definizioni contenute nel Regolamento Edilizio approvato in conformità al RET/1999;

ALLEGATO 1. - Comune di Castelnuovo Scrivia: si applicano le definizioni contenute nel Regolamento Edilizio approvato in conformità al RET/1999; Unione Bassa Valle Scrivia (AL) Regolamento Edilizio Allegato 1 ALLEGATO 1 DEFINIZIONI UNIFORMATE DEI PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICI CONTENUTI NEI REGOLAMENTI EDILIZI (CONFORMI A QUELLI TIPO DELLA REGIONE

Dettagli

Piano Attuativo di Iniziativa Privata

Piano Attuativo di Iniziativa Privata Comune di Pisa Piano Attuativo di Iniziativa Privata Variante al Regolamento Urbanistico- Scheda Norma n. 06.1 Cisanello - area filtro verde - area agricola S. Michele - comparto 3 N o r m e T e c n i

Dettagli

PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1

PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1 POLITECNICO DI MILANO ESAME DI STATO ABILITAZIONE PROFESSIONE DI PIANIFICATORE IUNIOR PRIMA SESSIONE 2012 QUARTA COMMISSIONE SEZIONE B SETTORE PIANIFICAZIONE PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1 Contesto

Dettagli

Allegato B) alla D.C.C. in data 26/06/2018, n. 60

Allegato B) alla D.C.C. in data 26/06/2018, n. 60 Allegato B) alla D.C.C. in data 26/06/2018, n. 60 (estratto dal Regolamento Edilizio Comunale conforme alla D.C.R. 29/7/1999, n.548-9691, aggiornato alla D.C.C. n.130 del 24/11/2009. Approvato ai sensi

Dettagli

Norme Speciali di Attuazione

Norme Speciali di Attuazione Comune di Pieve Emanuele Piano Attuativo dell Ambito di Trasformazione Campus della Pieve Norme Speciali di Attuazione 12 luglio 2013 Proprietà: PIEVE S.R.L. Via Manzoni 56 Rozzano (MI) Progettisti: Arch.

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA DELLA REGOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA DELLA REGOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA DELLA REGOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PREMESSA Il comparto Via della Regola, compreso all interno del Luogo n 1 Pieve al Toppo e nella zona di saturazione

Dettagli

ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI

ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI ALLEGATO 1 PARAMETRI ED INDICI EDILIZI ED URBANISTICI (Titolo III del Regolamento Edilizio approvato con D.C.C. n. 13 del 24/02/2000 contenente le successive modifiche apportate fino alla D.C.C. n. 46

Dettagli

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte della Giunta Comunale come proposto da progettista Dirigente del Settore Gestione del

Dettagli

COMUNE DI PISA Piano Attuativo Campaldo - Via Pietrasantina scheda norma n R.U. in variante NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI PISA Piano Attuativo Campaldo - Via Pietrasantina scheda norma n R.U. in variante NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI PISA Piano Attuativo Campaldo - Via Pietrasantina scheda norma n 13.2-13.3 R.U. in variante NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART. 1 Ambito di intervento L ambito territoriale sottoposto a Piano Particolareggiato

Dettagli

protocollo Marca Settore Urbanistica !"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"

protocollo Marca Settore Urbanistica !################################ protocollo Marca Settore Urbanistica Euro 11,00!!"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##" Progettista $ % & Il sottoscritto.., residente a..., in via., n., tel., iscritto all ordine., della provincia

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Norme tecniche per l attuazione del Piano di Lottizzazione La seguente relazione ha lo scopo di delineare le norme tecniche, per l attuazione del Piano di Lottizzazione,

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE ART.1 VALIDITAʼ DELLE NORME La porzione di territorio del Comune di Ceggia, situata tra via Roma e via Foscolo, che insiste sui mappali 92, 94, 824, 756, 1639, 1641, del Foglio

Dettagli

Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni:

Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni: Art. 3 - Definizioni Ai fini dell'applicazione delle presenti Norme, si utilizzano le seguenti definizioni: 1. Zona Parte del territorio definita dalla Variante Generale del P.R.G. in base a caratteri

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE AL PIANO ATTUATIVO PEEP MIGLIARINA APPROVATO CON DEL. C.C. N. 68 DEL 30.09.1996 - LOTTO 4 - PER REALIZZAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE

Dettagli

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo Ecco le definizioni previste dall Allegato B. Termine Acronimo Definizione Altezza del fronte L altezza del fronte o della parete esterna di un edificio

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n del

REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n del REGOLAMENTO EDILIZIO adeguato al Regolamento Edilizio Tipo Regionale approvato con D.C.R. n.347-45856 del 28.11.2017 ALLEGATO N. 5 ESTRATTO DELLE DEFINIZIONI CONTENUTE NEL REGOLAMENTO EDILIZIO VIGENTE

Dettagli

ROMA CAPITALE. Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI

ROMA CAPITALE. Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI ROMA CAPITALE Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica Direzione Programmazione e Pianificazione del Territorio MUNICIPIO XVI PIANO DI RECUPERO DI UN COMPLESSO IMMOBILIARE SITO IN ROMA, VICOLO

Dettagli

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA

COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA COMUNE DI RIMINI CF/P.IVA 00304260409 DIREZIONE PIANIFICAZIONE E GESTIONE TERRITORIALE Settore Pianificazione Attuativa ed Edilizia Residenziale Pubblica U.O. Piani Attuativi Privati NORME TECNICHE DI

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI BORGO SAN DALMAZZO Provincia di Cuneo Medaglia d'oro al Merito Civile Ufficio Tecnico Comunale Servizio Edilizia Privata ed Urbanistica REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE In attuazione della D.C.R.

Dettagli

\\PC\Domus_p2\VALENZA - PIAZZA\PA_VARIENTE_APRILE_2013\DOCUMENTI\NTA.doc

\\PC\Domus_p2\VALENZA - PIAZZA\PA_VARIENTE_APRILE_2013\DOCUMENTI\NTA.doc Art. 1 - Scopo e finalità urbanistica del piano attuativo Il presente Piano Attuativo è in variante del nuovo PRG parte operativa, di cui agli OP art 20 e OP art. 93, ed è definito ai sensi del 16 comma

Dettagli

Provincia di Cuneo Settore Edilizia Privata Manutenzioni S.U.E. e S.U.A.P. Allegato al REGOLAMENTO EDILIZIO

Provincia di Cuneo Settore Edilizia Privata Manutenzioni S.U.E. e S.U.A.P. Allegato al REGOLAMENTO EDILIZIO C I T TA D I C A N A L E Provincia di Cuneo Settore Edilizia Privata Manutenzioni S.U.E. e S.U.A.P. Allegato al REGOLAMENTO EDILIZIO Parametri ed indici edilizi ed urbanistici vigenti fino all adeguamento

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE Art. 1 CONTENUTO E VALIDITA DELLE NORME 1. Il Piano Particolareggiato di Via Val Cismon ha per oggetto la progettazione urbanistica delle aree comprese nell ambito

Dettagli

STADIO DELLA ROMA - TOR DI VALLE A2 - Norme tecniche di attuazione

STADIO DELLA ROMA - TOR DI VALLE A2 - Norme tecniche di attuazione STADIO DELLA ROMA - TOR DI VALLE A2 - Norme tecniche di attuazione 25/05/2017 Proprietà EURNOVA srl in partnership con Stadio TDV SpA Disciplina Stato del progetto Comparto Descrizione URBANISTICA ADATTAMENTO

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Tabella C2/A

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. Tabella C2/A NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Tabella C2/A Indice Fondiario mc/mq 1.33 Assetto urbanistico Superficie destinata a servizi pubblici, Aree di cessione prossimo asilo comunale. Come indicato nel piano attuativo.

Dettagli

ALLEGATO A) Art. 13 Altezza dei fronti della costruzione (Hf)

ALLEGATO A) Art. 13 Altezza dei fronti della costruzione (Hf) ALLEGATO A) Art. 13 Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 1. Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle singole facciate della costruzione, compresi gli elementi aggettanti o arretrati e

Dettagli

1. L'altezza della costruzione, misurata in metri [m], è la massima tra quelle dei fronti, determinate ai sensi del precedente art. 13.

1. L'altezza della costruzione, misurata in metri [m], è la massima tra quelle dei fronti, determinate ai sensi del precedente art. 13. ALLEGATO A) Art. 13 Altezza dei fronti della costruzione (Hf) 1. Si definiscono fronti le proiezioni ortogonali delle singole facciate della costruzione, compresi gli elementi aggettanti o arretrati e

Dettagli

Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente.

Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente. Oggetto: Variante al Regolamento Urbanistico per la Tenuta di Rimigliano. Controdeduzioni Definizione del patrimonio edilizio esistente. Relazione esplicativa. In relazione alla richiesta della regione

Dettagli

COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO Provincia di Roma

COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO Provincia di Roma COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO Provincia di Roma COMPARTO EDIFICATORIO PARZIALE ZONA C3/2a di iniziativa privata in località Colle Farina - Guidonia 1. RELAZIONE 1.1 Le ragioni L esigenza di procedere alla

Dettagli

NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1

NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1 NORME TECNICHE SI ATTUAZIONE A.T.R. 1 Le NTA dell'a.t.r.1 sono conformi alle N.T.A. del Piano di Governo del Territorio che nel loro insieme fanno parte integrante della presente normativa. ART. 1 RIFERIMENTI

Dettagli

COMUNE di MONTECHIARUGOLO

COMUNE di MONTECHIARUGOLO COMUNE di MONTECHIARUGOLO UFFICIO URBANISTICA PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO ai sensi della L. 17.2.92 n.179 e dell art. 20 della L.R. 30.1.95 n.6 e successive modificazioni e integrazioni "C5/7 MONTICELLI

Dettagli

VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA

VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA 1 Art. 1 Elementi costitutivi Si tratta dell intervento relativo alla variante al Piano di lottizzazione in zona Sa Minda Noa, il quale prevede zone

Dettagli

CONTENUTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

CONTENUTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE CONTENUTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art. 1 - Norme relative agli edifici 1. Destinazioni d uso 2. Edificabilità ammessa 3. Quote di progetto 4. Parcheggi privati 5. Aree di pertinenza degli edifici

Dettagli

Calcolo Volume Urbanistico

Calcolo Volume Urbanistico Calcolo Volume Urbanistico DECRETO DELL ASSESSORE DEGLI ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA 20 DICEMBRE 1983, N. 2266/U. Art. 4. Nelle zone B e C per gli interventi edificatori ammessi dagli strumenti

Dettagli

ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005)

ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005) ELABORATI PER PIANI ATTUATIVI (DEL.C.C.27/2005) a) Piano di Lottizzazione 1) Domanda in bollo a firma dei proprietari proponenti; 2) Copia dei titoli di proprietà ; 3) Certificazioni catastali aggiornate;

Dettagli

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Adeguato al Regolamento Edilizio Tipo regionale approvato con D.C.R. n del 28/11/2017

REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Adeguato al Regolamento Edilizio Tipo regionale approvato con D.C.R. n del 28/11/2017 COMUNE DI BUSSOLENO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Adeguato al Regolamento Edilizio Tipo regionale approvato con D.C.R. n.347-45856 del 28/11/2017 ALLEGATO 1 Articoli sostitutivi della parte prima del presente

Dettagli

Allegato 1 al Regolamento Edilizio

Allegato 1 al Regolamento Edilizio COMUNE DI SARCONI Provincia di Potenza Allegato 1 al Regolamento Edilizio QUADRO DELLE DEFINIZIONI UNIFORMI Approvato con Deliberazione di C.C. n.24 del 12/12/2018 IL TECNICO REDATTORE Dott. Salvatore

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. denominato Clima, Energia, a SAN GIACOMO z.t.o. C2/42

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. denominato Clima, Energia, a SAN GIACOMO z.t.o. C2/42 Allegato 9 N.T.A. di P.U.A. di iniziativa privata NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. denominato Clima, Energia, 20-20-20 a SAN GIACOMO z.t.o. C2/42 INDICE Articolo 1 AMBITO DI APPLICAZIONE pag. 2 Articolo

Dettagli

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809 COMUNE DI PALERMO PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Premessa. Le presenti norme sono di supporto al piano

Dettagli

STUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n FANO - tel. 0721/ Ditta PUCCI GIOVANNI BLASI CLAUDIA BELFIORI MARIA.

STUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n FANO - tel. 0721/ Ditta PUCCI GIOVANNI BLASI CLAUDIA BELFIORI MARIA. STUDIO CECCHETELLI Piazza XX Settembre n. 35-61032 FANO - tel. 0721/827780 Ditta PUCCI GIOVANNI BLASI CLAUDIA BELFIORI MARIA. Oggetto : PIANO ATTUATIVO DEL COMPARTO DENOMINATO ST3_P24 COMPARTO DI RICUCITURA

Dettagli

Titolo I Disposizioni Generali. Art. 1. Contenuto delle Norme

Titolo I Disposizioni Generali. Art. 1. Contenuto delle Norme Titolo I Disposizioni Generali Art. 1 Contenuto delle Norme 1. Le presenti norme di attuazione si applicano a tutte le trasformazioni urbanistiche ed edilizie da effettuare, da parte degli operatori sia

Dettagli

Art. 1 Validità delle norme tecniche

Art. 1 Validità delle norme tecniche INDICE Art. 1 Validità delle norme tecniche... 3 Art. 2 Norme sostitutive... 3 Art. 3 Elementi essenziali vincolanti.... 3 Art. 4 Aree interne al perimetro dell ambito d intervento... 4 Art. 5 Area di

Dettagli

ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento

ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento Città Metropolitana di Venezia PIANO PARTICOLAREGGIATO INSEDIAMENTO PER RESIDENTI STABILI A BIBIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE 1 SOMMARIO

Dettagli

Norme Tecniche di Attuzione

Norme Tecniche di Attuzione Norme Tecniche di Attuzione Art. 1 - Ambito di applicazione Il presente Piano Urbanistico Esecutivo PUE disciplina le trasformazioni urbanistiche ed edilizie all interno del Comparto in Lido delle Nazioni

Dettagli

Allegato "A" NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIANTE N.4

Allegato A NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - VARIANTE N.4 Comune di LEGNAGO Provincia di VERONA Oggetto : VARIANTE N.4 DI PROGETTO RELATIVA ALLA LOTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA A DESTINAZIONE ARTIGIANALE/COMMERCIALE DENOMINATA CA MULA 2, DA REALIZZARE IN LOCALITA

Dettagli

ambito ASP.C.r2 - proposta FINDA PICASSO NORME TECNICHE di ATTUAZIONE-rev02

ambito ASP.C.r2 - proposta FINDA PICASSO NORME TECNICHE di ATTUAZIONE-rev02 ambito ASP.C.r2 - proposta FINDA PICASSO NORME TECNICHE di ATTUAZIONE-rev02 Premessa Il presente PUA di iniziativa privata, si attua secondo le norme di PSC e RUE, e nello specifico, secondo la normativa

Dettagli

PIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA AD USO DI TIRO AL VOLO IN LOCALITA FOLA COMUNE DI TRESANA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA AD USO DI TIRO AL VOLO IN LOCALITA FOLA COMUNE DI TRESANA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO ATTUATIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN AREA AD USO DI TIRO AL VOLO IN LOCALITA FOLA COMUNE DI TRESANA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE TITOLO I - GENERALITA E CONTENUTI DEL PIANO ATTUATIVO Art.1 Applicazione

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE - CP8 RELAZIONE. Inquadramento generale. L area oggetto della presente variante è localizzata nel Quartiere Campi Alti, compresa tra la Via dei Pioppi, a monte, la sede

Dettagli

INAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

INAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO INAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO DIREZIONE REGIONALE PER IL LAZIO Consulenza Tecnica per l Edilizia Regionale ROMA Viale Dei Quattro Venti 90 edificio A interno

Dettagli

ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE...pag. 2 ART. 2 ELABORATI DEL PIANO...» 2 ART. 3 VALIDITA DEL PIANO...» 3 ART. 4 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO...

ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE...pag. 2 ART. 2 ELABORATI DEL PIANO...» 2 ART. 3 VALIDITA DEL PIANO...» 3 ART. 4 MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO... PIANO URBANISTICO ATTUATIVO EX OFFICINE MENON COMUNE DI RONCADE (TV) P.I. 4 VARIANTE - SCHEDA DI ACCORDO 04 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE INDICE ART. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE...pag. 2 ART. 2 ELABORATI DEL

Dettagli

COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI

COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI COMUNE DI CAPENA (RM) REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI MANUFATTI PERTINENZIALI Allegato alla Delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 08/04/2014 COMUNE DI CAPENA REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DEI

Dettagli

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente Il Programma Integrato di Intervento (P.I.I.) di cui all art. 87 della L.R. n.12/05, comportante variante parziale al P.R.G. vigente

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI CITTADELLA PROVINCIA DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. C3/150 - PDL via Case Bianche OGGETTO Realizzazione di un marciapiede, parcheggio e verde pubblico nell ambito del PDL. COMMITTENTE

Dettagli

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4

- Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 La VARIANTE interessa i seguenti Comparti: - Comparto D2.7 A - Comparto D2.7 B - Piano Particolareggiato 4 Per questi comparti è prevista la modifica sia della parte di testo che della parte grafica. Si

Dettagli

Allegato A. Definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici e relative indicazioni tecniche di dettaglio

Allegato A. Definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici e relative indicazioni tecniche di dettaglio Allegato A Definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici e relative indicazioni tecniche di dettaglio Voci Acronimo Incidenza sui piani urbanistici 1 - Superficie

Dettagli

PIANO ATTUATIVO AT 2.3 VIA EUROPA / VIA NANI A SONDRIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO ATTUATIVO AT 2.3 VIA EUROPA / VIA NANI A SONDRIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO ATTUATIVO AT 2.3 VIA EUROPA / VIA NANI A SONDRIO NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE architetto Simone Cola architetto Giovanni Vanoi lungo Mallero Cadorna 64-23100 Sondrio - tel.+39.0342.515106 - fax.+39.0342.573549

Dettagli

Il progetto planivolumetrico di attuazione è costituito dai seguenti elaborati descrittivi e cartografici:

Il progetto planivolumetrico di attuazione è costituito dai seguenti elaborati descrittivi e cartografici: PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA PP157 CALEIDOSCOPIO NORME DI ATTUAZIONE ART. 1 campo di applicazione Le presenti norme tecniche di attuazione di dettaglio regolamentano gli interventi da

Dettagli