COMUNE DI VERDELLINO
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- Viola Ferrara
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2 COMUNE DI VERDELLINO PROVINCIA DI BERGAMO PROGETTISTA CALCOLI DEGLI IMPIANTI IDRO TERMO SANITARI E DI RAFFRESCAMENTO DR. ING. ILEANO COMIZZOLI DR. ING. ILEANO COMIZZOLI PROFESSIONISTI INCARICATI CALCOLI DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DR. ING. ILEANO COMIZZOLI RELAZIONE REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DR. ING. ILEANO COMIZZOLI ART. 26 comma 1 lettera b) Pag. 1/23
3 1 Art.26. Relazioni tecniche e specialistiche del progetto definitivo 1. A completamento di quanto contenuto nella relazione generale, il progetto definitivo deve comprendere, salva diversa motivata determinazione del responsabile del procedimento, almeno le seguenti relazioni tecniche, sviluppate -- anche sulla base di indagini integrative di quelle eseguite per il progetto preliminare -- ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo: 1.1. b) relazioni idrologica e idraulica: riguardano lo studio delle acque meteoriche, superficiali e sotterranee. Illustra inoltre i calcoli preliminari relativi al dimensionamento dei manufatti idraulici. Gli studi devono indicare le fonti dalle quali provengono gli elementi elaborati ed i procedimenti usati nella elaborazione per dedurre le grandezze di interesse; Pag. 2/23
4 1.1.1 studio delle acque meteoriche, superficiali e sotterranee PREMESSA Come da richiesta della norma è stato redatto uno studio mirato all individuazione delle problematiche idrauliche di un area interessata da un progetto di realizzazione di un piccolo fabbricato ad un piano fuori terra quale archivio comunale e scolastico. L intervento risulta esser limitrofo ad un plesso scolastico, oggetto anch esso di valutazione idrologica ed idraulica. Al fine di uniformare le soluzioni progettuali con quanto già realizzato, si è intenzionati a predisporre un impianto analogo a quello esistente, ovvero costituito da un sistema di raccolta acque meteoriche convogliati in pozzo perdente. Non è prevista la realizzazione di servizi igienici comportanti acque reflue nere. NUOVO ARCHIVIO IN PROGETTO Il nuovo archivio comporterà una superficie impermeabile aggiuntiva pari a circa 200 mq. Per la verifica degli indici urbanistici si rimanda alla relazione tecnica generale. Pag. 3/23
5 Quadro Normativo Si utilizzano le carte del Sistema informativo Territoriale della Provincia di Bergamo per l inquadramento a grande scala delle dinamiche idrografiche e di rischio idraulico che coinvolgono il sito in oggetto. Si passerà poi alla individuazione del sito sulla documentazione del P.G.T. per ricostruire anche localmente il reticolo idraulico della zona di interesse. Infine si tratterà la Regimazione delle Acque meteoriche di progetto Pag. 4/23
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11 1.1.2 calcoli relativi al dimensionamento dei manufatti idraulici La realizzazione di nuove superfici impermeabili implica l aumento delle portate meteoriche defluenti nei ricettori. Al fine di non pregiudicare il corretto funzionamento idraulico dell impianto esistente di smaltimento delle acque reflue e meteoriche, si dovrà prevedere la realizzazione di un pozzo perdente per lo smaltimento e la reimmissione in falda delle sole acque meteoriche. L intervento in progetto non comporta acque reflue assimilabili agli scarichi domestici. E stato verificato che all interno dell area di intervento non esistono elementi del reticolo idrografico anche minore e pertanto la modifica dell assetto del suolo interno all area di intervento, compresa la realizzazione di pozzi perdenti non pregiudicherà in alcun modo il corretto drenaggio delle aree limitrofe con ricettore comune. Pertanto il sistema di smaltimento interno non dovrà ripristinare tratti idraulici di interesse più generale e potrà essere del tutto indipendente. CONCLUSIONI Per come visto in precedenza dagli estratti delle carte di vincolo idrogeologico e di rischio ottenute dal Sistema Informativo Territoriale della Provincia di Bergamo e dagli estratti a scala di dettaglio ottenuti dal P.G.T. comunale in riproduzione della tavola grafica dei vincoli, è possibile definire il sito oggetto di intervento non è interessato da vincoli a carattere idrologico e idraulico. Sulla base di quanto esposto nei paragrafi precedenti, il progetto in oggetto è attuabile in quanto non sussistono condizioni di carattere idraulico che possono limitarne o condizionarne la fattibilità. Gli interventi di trasformazione previsti nell ambito del progetto sono infatti compatibili con le problematiche idrauliche dell area. Per quanto riguarda la corretta regimazione delle acque meteoriche si rimanda agli elaborati progettuali di dettaglio. Pag. 10/23
12 1.1.3 DEFINIZIONE DEL REGIME PLUVIOMETRICO Il regime pluviometrico della zona in esame è stato determinato con riferimento allo studio a carattere provinciale IDROLOGIA IDRAULICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Studi e analisi per il PTCP redatto nel 2002 a cura di: Alessandro Paoletti con la collaborazione di: Stefano Croci Il coordinamento del progetto è a cura del: Settore Politiche del Territorio -- Servizio Pianificazione Territoriale e Programmi d Area della Provincia di Bergamo Gruppo di redazione del PTCP Coordinamento: Giuliano Lorenzi Ufficio di Piano: Claudio Falchetti, Anna Nicotera, Daniela Pavon, Fabio Zanni Chiara Crespi, Luigi D Alessandro, Carlo Lavelli, Davide Piccoli, Gianandrea Rota Progettisti: Ezio Motta, Piergiorgio Tosetti Contributi di settore: Antonio Corradi, Lucio Fiorina, Margherita Fiorina, Sergio Ghilardi, Giuliano Lorenzi, Lelio Pagani, Alessandro Paoletti, Ente Regionale per i Servizi all Agricoltura e alle Foreste, Istituto per la Ricerca Sociale Presidente della Provincia: Valerio Bettoni Assessore al Territorio,Trasporti e Infrastrutture: Felice Sonzogni La stazione pluviometrica presa in considerazione è quella di Treviglio. Sono presi in considerazione i parametri della curva di possibilità pluviometrica definiti per il campo delle durate di pioggia superiori ad un ora, per le piogge di durata inferiori all ora viene modificato solo il parametro n, che viene imposto pari a 0.48 come riportato da vari studi sperimentali (CSDU 1997). In definitiva le curve di possibilità pluviometriche adottate sono le seguenti. Pag. 11/23
13 Figura 3-- stazioni di rilevazione pluviometrica in Provincia di Bergamo Pag. 12/23
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16 GENERALITA' Normativa di riferimento La presente relazione riporta i criteri ed i risultati della progettazione del sistema delle reti di drenaggio delle acque meteoriche, il loro smaltimento ed il dimensionamento delle batterie di pozzi disperdenti del fabbricato in progetto. Nei dimensionamenti ci si attiene alle nonne in materia, prescritte dalla Regione Lombardia, emanate nell'ambito del D.L.vo n.' 152, Il maggio 1999 e successive modificazioni ed integrazioni del D.L.vo n.' 258 del 18 agosto 2000, che ha disciplinato il collettamento e lo smaltimento delle acque reflue;; la legge di riferimento è la L.R. n.' 62 del : "Disciplina degli scarichi degli insediamenti civili e delle opere di pubblica fognatura. Tutela delle acque sotterranee dall'inquinamento", tuttora vigente in carenza specifica di disposizioni della sopraccitata legge 152, in merito alle caratteristiche dei corpi d'acqua recettori. L'intervento garantisce quindi la rispondenza del sistema di raccolta e di smaltimento delle acque bianche alle normative vigenti. Pag. 15/23
17 CRITERI PROGETTUALI L'area interessata dalla realizzazione dell archivio oggetto di progettazione, sarà dotato di un sistema idraulico per lo smaltimento delle acque meteoriche a rete unica, così costituito: rete interna al lotto per la raccolta delle acque meteoriche precipitate a terra rete interna al lotto per la raccolta delle acque meteoriche provenienti dalla copertura pozzo disperdente per dispersione delle acque di cui sopra nei primi strati del sottosuolo; Non è previsto il convogliamento delle acque all interno dello schema fognario comunale Rete di drenaggio Il dimensionamento della rete di drenaggio delle acque piovane viene condotto adottando, come previsto dalle direttive del Piano Regionale di Risanamento delle Acque, la curva di possibilità climatica con tempo di ritorno di 10 anni, valore adeguato data la modesta entità dell opera in progetto, stimate dalle misure delle altezze di precipitazione massima annuale rilevate dal pluviometrografo di Treviglio Vasca di prima pioggia Non prevista Smaltimento delle acque meteoriche mediante pozzi perdenti Lo smaltimento delle acque meteoriche le cui caratteristiche chimico--fisiche sono tali da poter essere scaricate in un corso d'acqua superficiale o nei primi strati del sottosuolo. Nel nostro caso, lo smaltimento avviene tramite la predisposizione di pozzo perdente che consentirà alla dispersione delle acque meteoriche in modo conforme a quanto previsto dai criteri di pianificazione della Regione Lombardia, date le condizioni idrogeologiche dell'area che caratterizzano la situazione geologica della zona. Il bacino complessivo calcolato per la determinazione delle acque da smaltire (che coincide con i dati di progetto in ragione della superficie coperta oggetto di nuova realizzazione) è pari a ha Materiali Le tubazioni delle reti di smaltimento delle acque meteoriche sono previste in PVC della serie UNI--7447/75 tipo 303/2 o UNI tipo SN/2, secondo i diametri riportati nel seguito della presente relazione. La dimensione minima delle reti delle acque meteoriche è prevista di 110 mm, per consentire una corretta possibilità di manutenzione e gestione. Le tubazioni necessarie agli allacciamenti dei pluviali dei vari pozzetti saranno realizzate in PVC della serie UNI--7447/75 tipo 303/2 o UNI tipo SN/2 con diametro di 110 mm. I pozzi disperdenti saranno realizzati mediante anelli componibili in cemento armato prefabbricati finestrati. Pag. 16/23
18 1.2. CALCOLO DELLA PORTATA IDRAULICA Data l immediata vicinanza del pozzo perdente rispetto allo schema fognario oggetto di progettazione, considerata la modesta dimensione del bacino di riferimento (200 mq circa), considerato che il tratto interessato dalla presente progettazione risulta esser il primo tratto di testa del sopraccitato condotto esistente, pertanto esclusivamente condizionato dalle dimensioni nonché ubicazione dello stesso, è intenzione del progettista procedere con un calcolo semplificato delle portate, di modesta articolazione ma di assoluta garanzia di risultato. Verrà pertanto utilizzato un coefficiente udometrico pari a 200 l/s * ha impermeabilizzato, valore accademico riconosciuto congruo con i valori pluviometrici di riferimento della zona. Data la tipologia delle superfici interessate del bacino idraulico di riferimento, si utilizza un coefficiente di afflusso pari a 0,95. Portata idraulica 200 l/s * ha imp. x 200 * 0,95 = 3,8 l/s La nuova superficie impermeabile comporterà pertanto una portata di acque meteoriche da convogliare all interno del pozzo perdente pari a circa 4 l/s DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DELLE RETI Dimensionamento idraulico delle reti La definizione delle portate circolanti per ogni tratta permette l'effettuazione del dimensionarnento dei collettori. Sia per la rete delle acque bianche che per la rete delle acque nere, verranno utilizzate tubazioni in PVC del tipo /2 o UNI tipo SN/2 Nella tavola, allegata al presente progetto, sono riportate le reti per lo smaltimento delle acque meteoriche e nere. Si elencano di seguito i diametri previsti per la rete delle acque bianche, lunghezze, pendenze. Pag. 17/23
19 TRATTE ACQUE BIANCHE SU POZZO PERDENTE TRATTO DISTANZA PENDENZA QUOTA DIAMETRO m m/m m mm A E 25,00 0, , E POZZO 25,50 0, , B C 10,00 0, , C POZZO 17,00 0, , POZZETTO 50X50 50X50 50X50 50X50 I collegamento al pluviali interni al fabbricati sono realizzati in PVC, del diametro esterno 125. I tratti dei collettori che allacciano le caditoie al pozzetti numerati avranno le dimensioni di 125 mm e saranno realizzate in Pvc. Il diametro adottato per il convogliamento delle acque nere, provenienti dall abitazione è del diametro esterno di 160 mm in PVC della serie UNI--7447/75 tipo 303/2 o UNI tipo SN/2. Si elencano di seguito i diametri previsti per la rete di smaltimento delle acque nere, rimandando alla tavola di progetto l'indicazione del tracciato. Sono indicate anche le rispettive lunghezze e pendenze dei singoli tratti. Pag. 18/23
20 Verifica delle reti Per la verifica delle reti si utilizza l'espressione di Chezy, la cui formulazione è: dove: Q : portata (m 3 /s);; A : sezione bagnata della tubazione (m 2 ) : coefficiente di resistenza al moto della tubazione;; R: raggio idraulico della tubazione (m);; Q = A Ri i : pendenza del tratto di tubazione. Il coefficiente di resistenza al moto viene espresso secondo la formula di Gauckler--Strickler: =k s R 1/6 nella quale compare l'indice di scabrezza delle tubazioni "k s " assunto pari a: k s = 90 per tubazioni in PVC a lungo termine. Dopo le adeguate sostituzioni si ricava la seguente espressione monomia: Q K s AR 2 3 i 4.3. Rete fognaria drenante la superficie edificata I dimensionamenti vengono effettuati con un rapporto di riempimento del 75%, valore comunemente usato per garantire un adeguato franco idraulico ed il buon funzionamento anche in condizioni di scarsa manutenzione. Le portate al colmo così definite, sono convogliate dai collettori delle reti bianche in progetto con un ampio franco di sicurezza rispetto al valore di portata massima convogliabile dal collettore (corrispondente ad un grado di riempimento del 94%). A titolo puramente esplicativo e non esaustivo, viene di seguito riportata la scala di deflusso caratteristica delle sezioni circolari, ed il punto di funzionamento previsto. SCALA DI DEFLUSSO TIPO PER SEZIONI CIRCOLARI Pag. 19/23
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22 PROGETTO DEFINITIVO ED ESECUTIVO PRIMO LOTTO FUNZIONALE ARCHIVI INFORMATICI DIMENSIONAMENTO DEL POZZO DISPERDENTE Il calcolo della portata dispersa nel mezzo permeabile viene condotto tramite la relazione di Carnwell, che ipotizza il mezzo omogeneo in cui viene dispersa l'acqua. Si tratta infatti di un moto a simmetria radiale con una superficie libera di forma incognita, che si raccorda alla falda esistente quando questa sia relativamente elevata oppure che affondi, in modo sostanzialmente verticale in una falda profonda. Considerando anche la quota della falda sia situata ad una quota relativamente profonda rispetto al piano campagna, si seguirà l'impostazione teorica relativa alla seconda ipotesi vista sopra. Indicata con H l'altezza d'acqua all'interno del pozzo di raggio r e con K la permeabilità, la portata Q smaltibile è data dalla relazione: Q=C u *K*r*H* 1000 [l/sec] nella quale Cu assume la seguente determinazione, dovuta a Carnwell: 2 * * H C u r ln H r Inserendo i valori numerici di progetto relativamente al pozzo previsto dal presente progetto (vedi elaborato grafico) con H = 3,00 m; r=1,00 m; K = 1* m/s, adottando un valore medio dedotto dall'esperienza e da lavori in zone limitrofi), si ottiene la portata smaltibile dallo stesso sia di circa 5,00 l/s. I valori di progetto delle altezze delle pareti forate dei pozzi disperdenti, sono contenuti al massimo in 3,00 m di profondità, distribuendo in più pozzi la portata da smaltire. Tale scelta progettuale consente di limitare le profondità di scavo oltre a garantire una migliore efficienza del sistema di dispersione delle acque nei primi strati del sottosuolo. L'adozione di un pozzo disperdente consente di smaltire complessivamente una portata di circa 5 l/s che risulta essere superiore al valore di portata provenienti dall insediamento, stimate in l/s 4.00 come riferito nel paragrafo precedente. Pag. 21/23
23 1.3.3 PROBLEMATICHE GESTIONALI Di seguito vengono illustrati, alcuni aspetti relativi alle fasi d'operatività dell'opera, strettamente connessi all'esigenza di assicurare il corretto funzionamento dell'impianto. Si individuano in particolare i seguenti aspetti: 1. Programmazione degli interventi di manutenzione: gli interventi di manutenzione ordinaria dovranno essere programmati per tempo, previa analisi delle condizioni meteorologiche. 2. Interventi di manutenzione ordinaria: si considerano necessari, al fine di assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi idraulici installati. 3. Condizioni d'emergenza: il complesso delle opere è strutturato per gestire qualsiasi tipo di malfunzionamento dell'impianto, dovuto per esempio a rotture o ad altri eventi non prevedibili. La proprietà sarà istruita sul funzionamento e sulle caratteristiche degli impianti CONCLUSIONI Il progetto previsto è rispondente alle più attuali normative vigenti riguardanti il sistema di collettamento e smaltimento sia delle acque meteoriche. La scelta progettuale di smaltire le acque meteoriche mediante la realizzazione di pozzo perdente è sicuramente vantaggiosa viste le medie caratteristiche di permeabilità dei terreni dell'area in considerazione e delle zone limitrofi, oltre a presentare costi di realizzazione e di gestione sicuramente inferiori rispetto ad altri sistemi di laminazione. Pag. 22/23
24 PROPRIETÀ INTELLETTUALE Non è permesso consegnare a terzi o riprodurre questo documento, né utilizzarne il contenuto o renderlo comunque noto a terzi senza la nostra autorizzazione esplicita. Ogni infrazione comporta il risarcimento dei danni subiti IL TECNICO DI COMMESSA: Dr. Ing. Ileano Comizzoli Pag. 23/23
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