TESTO COORDINATO ILLUSTRATO:
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1 Ultimo aggiornamento: Luglio 2014 TESTO COORDINATO ILLUSTRATO: D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10" (GU n. 142 del Supplemento Ordinario n in vigore dal 1 agosto 1994) Art. 5 comma 9 del D.P.R. 412/93 (Requisiti e dimensionamento degli impianti termici) D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 551 "Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia" (GU n. 81 del in vigore dal 21 aprile 2000) Art. 2 del D.P.R. 551/99 (Precisazioni in ordine allo scarico dei fumi) LEGGE 17 dicembre 2012, n. 221 " Conversione il legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2002, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del paese" (GU n. 294 del Supplemento Ordinario n in vigore dal 19 dicembre 2012) Art. 34, comma 53 (Misure urgenti per le attività produttive, le infrastrutture e i trasporti locali, la valorizzazione dei beni culturali ed i comuni) LEGGE 3 agosto 2013, n. 90 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2013/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell edilizia per la definizione delle procedure d infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale" (G.U. n. 181 del 03/08/ in vigore dal 4 agosto 2013) Art. 17-bis (Requisiti degli impianti termici) DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n. 102 Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE" (G.U. n. 165 del 18/07/ in vigore dal 19 luglio 2014) Art. 14 (Servizi energetici ed altre misure per promuovere l efficienza energetica) 1
2 Art. 5 comma 9 del D.P.R. 412/93 (Requisiti e dimensionamento degli impianti termici) 9. Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente. ESEMPI DI QUOTE DI SBOCCO (Rif. UNI 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione) Quota di sbocco di un tetto piano in presenza di ostacolo o edificio privo di aperture (Rif. figura 31) Quota di sbocco di un tetto piano in presenza di ostacolo o edificio con aperture (Rif. figura 32) D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5, comma 9 "AL TETTO" - Nuove installazioni di impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013, anche se al servizio delle singole unità immobiliari Tipo B1 2
3 D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5 Comma 9 "AL TETTO" COMPRESE LE: - Trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali Tipo B1 D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5 Comma 9 "AL TETTO" E GLI: - Impianti termici individuali realizzati dai singoli previo distacco dall'impianto centralizzato 3
4 Rif. LEGGE 11 dicembre 2012, n "Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici" Art L articolo 1118 del codice civile è sostituito dal seguente: Art (Diritti dei partecipanti sulle parti comuni) "Il diritto di ciascun condomino sulle parti comuni, salvo che il titolo non disponga altrimenti, è proporzionale al valore dell unità immobiliare che gli appartiene. Il condomino non può rinunziare al suo diritto sulle parti comuni. Il condomino non può sottrarsi all obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, neanche modificando la destinazione d uso della propria unità immobiliare, salvo quanto disposto da leggi speciali. Il condomino può rinunciare all utilizzo dell impianto centralizzato di riscaldamento o di condizionamento, se dal suo distacco non derivano notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In tal caso il rinunziante resta tenuto a concorrere al pagamento delle sole spese per la manutenzione straordinaria dell impianto e per la sua conservazione e messa a norma". 4
5 9-bis. È possibile derogare a quanto stabilito dal comma 9 nei casi in cui: a) si procede, anche nell ambito di una riqualificazione energetica dell impianto termico, alla sostituzione di generatori di calore individuali che risultano installati in data antecedente a quella di cui al comma 9, con scarico a parete o in canna collettiva ramificata; D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5 Comma 9 "NON AL TETTO" - Sostituzioni di generatori di calore individuali installati antecedentemente al 31 agosto 2013 con scarico a parete o in canna collettiva ramificata Generatori a camera stagna (standard) con > a quelli previsti dal D.P.R. n. 59/2009 [art. 4, comma 6, lettera a)] Tipo B1 Tipo B1 Rif. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 aprile 2009, n. 59 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia (G.U. n. 132 del in vigore dal 25 giugno 2009) Art. 4. Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti 6.. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di mera sostituzione di generatori di calore, prevista all'articolo 3, comma 2, lettera c), numero 3), del decreto legislativo, si intendono rispettate tutte le disposizioni vigenti in tema di uso razionale dell'energia, incluse quelle di cui al comma 5, qualora coesistano le seguenti condizioni: a). i nuovi generatori di calore a combustione abbiano rendimento termico utile, in corrispondenza di un carico pari al 100 per cento della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale al valore limite calcolato con la formula log Pn, dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore, espressa in kw. Per valori di Pn maggiori di 400 kw si applica il limite massimo corrispondente a 400 kw; 5
6 b) l adempimento dell obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale; D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5, comma 9 "NON AL TETTO" - Incompatibilità con norme di tutela degli edifici (esempio centri storici sottoposti a vincoli di tipo conservativo) Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI Generatore a condensazione a basso NOx Generatori a condensazione a basso NOx CLASSI NOx UNI EN 297 UNI EN 483 UNI EN NOx: 1 ppm = 1,76 mg/kwh - (ppm = parti per milione) Classi di NOx 70 39, , ,7 6
7 c) il progettista attesta e assevera l impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto; D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5, comma 9 "NON AL TETTO" - Il progettista attesta e assevera l impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) Generatori a condensazione a basso NOx CLASSI NOx UNI EN 297 UNI EN 483 UNI EN NOx: 1 ppm = 1,76 mg/kwh - (ppm = parti per milione) Classi di NOx 70 39, , ,7 7
8 d) si procede alle ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione; D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5, comma 9 "NON AL TETTO" - Ristrutturazioni di impianti termici individuali in stabili plurifamiliari che non dispongono di camini/canne fumarie/sistemi di evacuazione dei p.d.c. con sbocco sopra il tetto dell edificio funzionali e idonei o non adeguabili agli apparecchi a condensazione Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) Tipo B1 Generatori a condensazione a basso NOx CLASSI NOx UNI EN 297 UNI EN 483 UNI EN NOx: 1 ppm = 1,76 mg/kwh - (ppm = parti per milione) Classi di NOx 70 39, , ,7 8
9 e) vengono installati uno o più generatori ibridi compatti, composti almeno da una caldaia a condensazione a gas e da una pompa di calore e dotati di specifica certificazione di prodotto. D.P.R. 26 agosto 1993, n Art. 5 Comma 9 "NON AL TETTO" - Installazione di generatori ibridi compatti composti da almeno una caldaia a condensazione e da una pompa di calore dotati di certificazione di prodotto Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) e pompe di calore con > a quelli previsti dal D.P.R. n. 59/2009 [art. 4, comma 6, lettera b)] Pompa di calore Generatore a condensazione a basso NOx CLASSI NOx UNI EN 297 UNI EN 483 UNI EN NOx: 1 ppm = 1,76 mg/kwh - (ppm = parti per milione) Classi di NOx 70 39, , ,7 Rif. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 aprile 2009, n. 59 Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia (G.U. n. 132 del in vigore dal 25 giugno 2009) Art. 4. Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti 9
10 6.. Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d'uso all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, nel caso di mera sostituzione di generatori di calore, prevista all'articolo 3, comma 2, lettera c), numero 3), del decreto legislativo, si intendono rispettate tutte le disposizioni vigenti in tema di uso razionale dell'energia, incluse quelle di cui al comma 5, qualora coesistano le seguenti condizioni: b). le nuove pompe di calore elettriche o a gas abbiano un rendimento utile in condizioni nominali,, u riferito all'energia primaria, maggiore o uguale al valore limite calcolato con la formula a log Pn; dove log Pn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del generatore, espressa in kw; la verifica è fatta utilizzando come fattore di conversione tra energia elettrica ed energia primaria il valore di riferimento per la conversione tra kwh elettrici e MJ definito con provvedimento dell'autorità per l'energia elettrica e il gas, al fine di tener conto dell'efficienza media di produzione del parco termoelettrico, e suoi successivi aggiornamenti; 9-ter. Per accedere alle deroghe previste al comma 9-bis, è obbligatorio: i.... nei casi di cui alla lettera a), installare generatori di calore a gas a camera stagna il cui rendimento sia superiore a quello previsto all articolo 4, comma 6, lettera a), del decreto del Presidente della Repubblica, del 2 aprile 2009, n. 59; Vedere Pag. 5 - Sostituzioni di generatori di calore individuali installati antecedentemente al 31 agosto 2013 con scarico a parete o in canna collettiva ramificata Generatori a camera stagna (standard) con > a quelli previsti dal D.P.R. n. 59/2009 [art. 4, comma 6, lettera a)] ii... nei casi di cui alle lettere b), c), e d), installare generatori di calore a gas a condensazione i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kwh, misurate secondo le norme di prodotto vigenti; Vedere Pag. 6 - Incompatibilità con norme di tutela degli edifici (esempio centri storici sottoposti a vincoli di tipo conservativo) Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) Vedere Pag. 7 - Il progettista attesta e assevera l impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) Vedere Pag. 8 - Ristrutturazioni di impianti termici individuali in stabili plurifamiliari che non dispongono di camini/canne fumarie/sistemi di evacuazione dei p.d.c. con sbocco sopra il tetto dell edificio funzionali e idonei o non adeguabili agli apparecchi a condensazione Generatori a condensazione a basso NOx (non > 70 mg/kwh) iii. nel caso di cui alla lettera e), installare generatori di calore a gas a condensazione i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kwh, misurate secondo le norme di prodotto vigenti, e pompe di calore il cui rendimento sia superiore a quello previsto all articolo 4, comma 6, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica, del 2 aprile 2009, n. 59; Vedere Pag. 9 - Installazione di generatori ibridi compatti composti da almeno una caldaia a condensazione e da una pompa di calore dotati di certificazione di prodotto Generatori a condensazione a basso NOx ( non > 70 mg/kwh) e pompe di calore con > a quelli previsti dal D.P.R. n. 59/2009 [art. 4, comma 6, lettera b)] 10
11 iv. in tutti i casi, posizionare i terminali di scarico in conformità alla vigente norma tecnica UNI7129 e successive modifiche e integrazioni. Rif. UNI 7129: Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione. Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione. Punto Posizionamento dei terminali di scarico Per gli apparecchi di tipo C a tiraggio forzato (muniti di ventilatore) si applica il punto (che unitamente alla figura 10 e il prospetto 4 sono di seguito riportati) Posizionamento dei terminali di scarico per apparecchi di tipo B muniti di ventilatore Nei prospetti che seguono sono riportate le distanze minime di posa e le zone di rispetto entro cui i terminali di scarico non possono essere posizionati, in particolare: - nel prospetto 4, nel caso si voglia installare il terminale nella parete stessa di cui si sta valutando la zona di rispetto (vedere figura 10);. Nelle figure citate sono raffigurate le zone di rispetto, ovvero quelle zone in cui non può essere posizionato il terminale di scarico. Nota I prospetti 4 e 5 sono da utilizzare anche per apparecchi di tipo C e C muniti di ventilatore. 6 figura 10 Posizionamento dei terminali di scarico nella parete stessa di cui si sta valutando la zona di rispetto Nelle zone tratteggiate (variabili, così come indicato nel prospetto 4, a seconda della potenzialità dell apparecchio munito di ventilatore), non è consentito posizionare il terminale di scarico. 11
12 prospetto 4 Posizionamento dei terminali di scarico (nella parete stessa di cui si sta valutando la zona di rispetto) per apparecchi muniti di ventilatore in funzione della loro portata termica Posizionamento del terminale Quota Distanze minime (mm) Apparecchi da 4 kw a 7 kw Apparecchi oltre 7 kw fino a 16 kw Apparecchi oltre16 kw fino a 35 kw Sotto finestra Adiacenza ad una finestra Sotto apertura di aerazione/ventilazione Adiacenza ad una apertura di aerazione/ventilazione Distanza in verticale tra due terminali di scarico Adiacenza in orizzontale ad un terminale di scarico ) Sotto balcone* Fianco balcone Dal suolo o da altro piano di calpestio Da tubazioni o scarichi verticali od orizzontali* * ) Sotto gronda Da un angolo/rientranza/parete dell edificio A1 A2 B1 B2 C1 C2 D1 D2 E F G H ** * ) ** * ) ) * I terminali sotto balcone praticabile, devono essere collocati in posizione tale che il percorso dei fumi, dal punto di uscita del terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l altezza della eventuale parapetto di protezione (se chiusa), non sia minore di mm. Per una corretta computazione del percorso dei fumi vedere figura 11. figura 11 Computazione percorso dei fumi Esprimendo il tutto con delle formule: se balaustra chiusa (parapetto): X + Y + Z + W mm; con X che deve comunque rispettare la quota D1 indicata nel prospetto 4; se balaustra aperta (parapetto): X + Y + Z mm; con X che deve comunque rispettare la quota D1 indicata nel prospetto 4. Nel caso il terminale di scarico sporgesse oltre il balcone, la quota Y deve essere comunque computata come distanza tra il balcone ed il terminale (vedere figura 12). Le formule sono le medesime del caso precedente. 12
13 prospetto 4 figura 12 Posizionamento dei terminali di scarico (nella parete stessa di cui si sta valutando la zona di rispetto) per apparecchi muniti di ventilatore in funzione della loro portata termica (Continua) Computazione percorso dei fumi con terminale sporgente il balcone ) ** Nella collocazione dei terminali devono essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all azione dei prodotti della combustione (per esempio, gronde e pluviali di materia plastica, elementi sporgenti di legno, ecc.); per distanze minori adottare adeguate schermature nei riguardi di detti materiali. ) *** In questi casi i terminali devono essere opportunamente protetti per evitare eventuali contatti diretti con persone. Nota Non è consentito scaricare a parete con terminale collocato all interno di un balcone chiuso su 5 lati (vedere figura 13). Il terminale dovrebbe sporgere oltre il balcone con però la computazione delle distanze di cui sopra. figura 13 Esempi di non corretta evacuazione dei prodotti della combustione all interno di un balcone chiuso su 5 lati 13
14 9-quater. I comuni adeguano i propri regolamenti alle disposizioni di cui ai commi 9, 9-bis, e 9-ter. Anno Numero 165 ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI Roma - Venerdì, 18 luglio 2014 DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA, ROMA AMMINISTRAZIONE PRESSO L ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - VIA SALARIA, ROMA - CENTRALINO LIBRERIA DELLO STATO PIAZZA G. VERDI, ROMA La Gazzetta ufficiale, Parte Prima, oltre alla Serie Generale, pubblica cinque Serie speciali, ciascuna contraddistinta da autonoma numerazione: a 1 Serie speciale: Corte costituzionale (pubblicata il mercoledì) a 2 Serie speciale: Comunità europea (pubblicata il lunedì e il giovedì) a 3 Serie speciale: Regioni (pubblicata il sabato) a 4 Serie speciale: Concorsi ed esami (pubblicata il martedì e il venerdì) a 5 Serie speciale: Contratti pubblici (pubblicata il lunedì, il mercoledì e il venerdì) La Gazzetta Ufficiale, Parte Seconda, "Foglio delle inserzioni", è pubblicata il martedì, il giovedì e il sabato AVVISO ALLE AMMINISTRAZIONI Al fine di ottimizzare la procedura di pubblicazione degli atti in Gazzetta Ufficiale, le Amministrazioni sono pregate di inviare, contemporaneamente e parallelamente alla trasmissione su carta, come da norma, anche copia telematica dei medesimi (in formato word) al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: gazzettaufficiale@giustiziacert.it, curando che, nella nota cartacea di trasmissione, siano chiaramente riportati gli estremi dell invio telematico (mittente, oggetto e data). Nel caso non disponga ancora di PEC, e fino all adozione della stessa, sarà possibile trasmettere gli atti a: gazzettaufficiale@giustizia.it S O M M A R I O LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI DECRETO LEGISLATIVO 4 luglio 2014, n Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. (14G00113) SCHEMA di SINTESI dell APPLICAZIONE TEMPORALE dell articolo 5, comma 9, del Decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412 (Requisiti e dimensionamento degli impianti termici) 01/08/ /12/ /08/ /07/2014 D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 (art. 5, comma 9 - In vigore dal 1 agosto 1994) D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 551 (art. 2 - In vigore dal 21 aprile 2000) Scarico a parete solo in sostituzione e con basso NOx nei centri storici ATTENZIONE AI REGOLAMENTI LOCALI Legge 17 dicembre 2012, n. 221 (art. 34, comma 53 - In vigore dal 19 dicembre 2012) Scarico a parete con caldaie a "condensazione" a basso NOx Legge 3 agosto 2013, n. 90 (art. 17-bis - In vigore dal 4 agosto 2013) Scarico a parete in sostituzione con basso NOx REGOLAMENTI LOCALI SI ADEGUANO Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 (art In vigore dal 19 luglio 2014) Scarico a parete in sostituzione con scarichi a parete o in CCR con caldaie standard stagne con > D.P.R. 59/09; negli altri casi a parete solo con condensazione in classe 5 di NOx REGOLAMENTI LOCALI SI ADEGUANO 01/08/ /12/ /08/ /07/2014 NB Per ulteriori approfondimenti alle disposizioni legislative riportate nello schema, si rimanda alla lettura integrale dei testi specifici di legge. 14
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