CONSULENZA AMBULATORIALE PEDIATRICA (2004)

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1 CONSULENZA AMBULATORIALE PEDIATRICA (2004) Visti il P.S.R , approvato con Deliberazione del C. R. n. 60 del che, al fine di garantire l adeguata e qualificata copertura sanitaria, auspica nell ambito Azione di Piano, "L'assistenza materno infantile" dell area d intervento assistenza pediatrica, la promozione di forme di consulenza pediatrica in appoggio ai medici di continuità assistenziale per far fronte alle consistenti richieste di assistenza pediatrica presso i pronto soccorso ospedalieri nelle ore festive, prefestive e notturne; il P.S.N che nell ambito del progetto promuovere il territorio quale primaria sede di assistenza e di governo dei percorsi sanitari e sociosanitari, e nell'ottica di un riordino dove è fondamentale il ruolo, nella fattispecie, dei Pls indica, fra l altro, fra gli obiettivi "un efficace continuità assistenziale"; l'accordo fra Ministero della salute, Regioni e Province autonome, approvato il 24 luglio in Conferenza Stato-Regioni che nell ambito delle Priorità 2, Cure primarie ha ribadito la necessità di assicurare a tutti gli utenti la continuità assistenziale anche attraverso nuove modalità di governo della domanda ed un miglior raccordo con l'ospedale; Considerato che l Accordo Regionale per la Pediatria di libera scelta, integrativo dell'accordo Collettivo Nazionale di cui al DPR 272/2000, recepito con deliberazione della Giunta Regionale n. 658/2001, aveva individuato fra le aree d intervento aziendale, per coniugare al meglio con le realtà locali la soddisfazione del bisogno di presenza pediatrica nei giorni prefestivi e festivi, la realizzazione di un servizio di consulenza pediatrica all interno della continuità assistenziale, e definito il compenso orario da corrispondere ai pediatri che effettuano il servizio di consulenza ambulatoriale pediatrica ; l'accordo Regionale per la continuità assistenziale, integrativo dell'accordo Collettivo Nazionale di cui al DPR 270/2000, recepito con deliberazione della Giunta Regionale n. 965 del , aveva previsto, ai fini del miglioramento dell'assistenza pediatrica ai minori di 6 anni, la predisposizione di progetti aziendali d'intesa con le OOSS locali che prevedessero: 1) attività formativa rivolta ai medici di continuità assistenziale; 2) corresponsione di una tariffa per intervento effettuato, con un impegno economico per le Aziende UUSSLL pari a Euro 3,44 per ciascun minore 0-6 anni residente nel territorio di riferimento; Valutata

2 Opportuna e necessaria, nel contesto dispositivo e strategico complessivamente indicato, una riconduzione al livello regionale degli interventi aziendali già concordati nell'accordo Regionale della Pediatria di libera scelta e nell'accordo Regionale della Continuità assistenziale, anche in concomitanza con l'avvio delle sperimentazioni del modello "Cure primarie" ed in considerazione di un'attuazione sufficientemente diffusa da consentire valutazioni ed analisi sugli esiti; Accertato inoltre che l esigenza della realizzazione a livello regionale di questo intervento assume oggi particolare significato per: l aumentata richiesta degli utenti di ottenere una sempre miglior qualità del servizio in risposta al bisogno di salute espresso; il frequente ricorso inappropriato al pronto soccorso; la necessità di una effettiva integrazione tra servizio di continuità assistenziale e pediatria di libera scelta, anche al fine di una efficace formazione ed aggiornamento dei medici di continuità assistenziale in merito a competenze pediatriche la necessaria correlazione con la prossima attuazione del progetto cure primarie che vedrà anche l integrazione funzionale della pediatria di libera scelta nella sperimentazione del modello di cure primarie, attraverso una più ampia copertura assistenziale pediatrica oltre che con l implementazione delle forme associative, con la partecipazione diretta alla copertura assistenziale pediatrica nei giorni di sabato e festivi; L Assessore Regionale al Diritto alla salute. Il Direttore Generale dell Azienda sanitaria Locale 1. Il Direttore Generale dell Azienda sanitaria Locale 3. Il Direttore Generale dell Azienda Sanitaria Locale 4. Il Direttore Generale dell Azienda Sanitaria Locale 10. Il Direttore Generale dell Azienda Meyer..... Il Segretario Regionale della FIMP Il Segretario regionale FIMMG per la Continuità Assistenziale Il Segretario regionale SNAMI per la Continuità Assistenziale Il Segretario Regionale FEDERAZIONE MEDICI per la Continuità Assistenziale Il delegato FNAM-CIPE. Concordano quanto segue A partire dal 1 gennaio 2004 e non oltre il 31 marzo 2004 sarà attivato in ciascuna Azienda USL, per un periodo sperimentale di un anno, un servizio di turni di consulenza

3 pediatrica, esclusivamente con carattere ambulatoriale, che si esplicherà con modalità differenziate per quanto attiene la dislocazione territoriale e la distribuzione oraria, nell ambito dei parametri aziendali previsti dall allegato 1 e prevedendo il riassorbimento delle esperienze già in atto. La consulenza ambulatoriale non è da considerarsi alternativa ma integrativa all'apposito servizio di continuità assistenziale ed ai pronto soccorso ospedalieri. L attività di consulenza pediatrica sarà garantita, sulla base di accordi stipulati fra OO.SS locali ed Azienda Sanitaria di riferimento che prevederanno le sedi e gli orari e sarà erogata dai Pediatri di Libera Scelta convenzionati, attraverso turni gestiti direttamente ed autonomamente dagli stessi. Le modalità operative del presente punto sono esplicate nell Allegato 4. Il compenso orario per l attività di consulenza pediatrica è quello previsto all Accordo Regionale Integrativo di cui alla Del.G.R. n.658/2001. Il percorso preferenziale per l effettuazione di esami urgenti di cui all Accordo Regionale Integrativo ex Del.G.R. 658/2001 dovrà essere esteso alle attività previste dal presente accordo. In caso di scarsa adesione dei pediatri di libera scelta ed impossibilità a garantire la completa copertura dei turni verificata di concerto con le OOSS locali, le Aziende sanitarie, al fine di assicurare l'attività oggetto di sperimentazione, potranno individuare altri apporti professionali fra i pediatri inseriti in graduatoria per la pediatria di libera scelta dando priorità a quelli già convenzionati per la continuità assistenziale. In caso di totale assenza di adesione dei pediatri di libera scelta alla sperimentazione, le Aziende sanitarie potranno prevedere l'individuazione di altre modalità di erogazione della consulenza. L accesso al servizio di consulenza pediatrica avverrà in modo indiretto, o attraverso la Continuità assistenziale (nelle forme attualmente in essere presso ogni Asl per l attivazione) o attraverso il servizio di triage del Pronto Soccorso pediatrico. I medici della Continuità assistenziale, in quanto soggetti istituzionalmente garanti dell'assistenza di base da erogare a tutti i cittadini presenti sul territorio regionale, compresi quelli della fascia di età 0-16 anni durante le ore notturne, nei giorni prefestivi e festivi, ai sensi dell'accordo Collettivo Nazionale e dell'accordo Regionale, si impegnano ad effettuare agli utenti di cui sopra gli interventi domiciliari e/o ambulatoriali richiesti, valutando anche l'opportunità di inviare l'utente, quando viene ritenuto dal medico coinvolto che l'intervento richiesto necessiti della specifica professionalità del pediatra, all'ambulatorio di consulenza pediatrica, secondo i parametri di attivazione concordati localmente.

4 Le Aziende sanitarie si impegnano a prevedere specifica ed adeguata attività formativa obbligatoria rivolta ai medici di continuità assistenziale convenzionati, in quanto primi interlocutori della richiesta di intervento sui minori, di cui al presente accordo. Ai medici di continuità assistenziale che soddisfano autonomamente le richieste di visite ambulatoriali o domiciliari degli utenti della fascia di età 0-6 anni, senza inviare il paziente né all'ambulatorio di consulenza pediatrica, né al Pronto Soccorso sarà corrisposta una tariffa pari a Euro 25,00. Ai medici di continuità assistenziale che effettuano le visite ambulatoriali o domiciliari richieste dagli utenti appartenenti alla fascia di età 0-6 anni per i quali viene valutato opportuno l'intervento dello specialista pediatra di libera scelta durante il servizio attivato presso la "Consulenza pediatrica" o del Pronto soccorso ospedaliero, sarà corrisposta una tariffa parti a Euro 5,00. presso la Direzione Generale del Diritto alla Salute è attivato un gruppo di valutazione e monitoraggio, costituito dal Comitato Regionale ex art.12, DPR 272/2000, integrato dall Azienda Ospedaliera Meyer quale riferimento dell Area materno-infantile regionale e dai rappresentanti delle OO.SS della Continuità Assistenziale, che abbia il compito di: valutare preventivamente le sperimentazioni di cui al presente accordo e di esprimere il relativo parere in merito; predisporre le schede che il medico di continuità dovrà compilare in occasione dell'effettuazione della visita ambulatoriale o domiciliare al minore 0-6 anni e individuare le modalità di trasmissione delle stesse per la conseguente liquidazione da parte dell'azienda USL; verificare trimestralmente l'attività svolta tramite appositi indicatori che misurino: il numero delle chiamate telefoniche recepite dalla Continuità assistenziale per tutto l arco di competenza oraria relative alla fascia di età 0-16 anni; il numero delle chiamate telefoniche inoltrate dalla Continuità assistenziale al servizio di consulenza pediatrica; il numero dei casi risolti dalla Continuità Assistenziale, suddivisi per fascia di età 0-6 e 6-16 anni; il numero complessivo dei casi inviati dalla Continuità Assistenziale (e/o dal servizio di triage del Pronto Soccorso Pediatrico) all ambulatorio di Consulenza pediatrica, suddivisi per fascia di età 0-6 e 6-16 anni; la distribuzione oraria degli accessi all ambulatorio di Consulenza pediatrica;

5 il raffronto del numero degli accessi al pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri rispetto al precedente anno, ove presenti dati di riferimento; numero di turni effettuato dai Pediatri di Famiglia sul totale dei turni assegnati. predisporre relazioni trimestrali al fine di considerare eventuali interventi correttivi anche volti ad incrementi di sedi degli ACAP e/o orarie dei turni. monitorare trimestralmente l'onere finanziario necessario alla corresponsione delle tariffe spettanti ai medici di continuità assistenziale e comparare il medesimo onere al budget già previsto dall'accordo Regionale di promuovere periodici incontri tra Pediatri di Famiglia, Continuità assistenziale e Pronto Soccorso Pediatrico per condividere modalità organizzative e protocolli operativi di prevedere che una rappresentanza del gruppo di valutazione si raccordi con il gruppo di valutazione "Cure primarie", al fine di garantire una analisi congiunta dei processi di continuità assistenziale attivati. L'onere per il coinvolgimento dei PLS per l attivazione degli ACAP, relativo al monte ore inizialmente concordato per la sperimentazione, è quello previsto dall Accordo Regionale Integrativo di cui alla Del.G.R. n.658/ L'onere, per il coinvolgimento dei medici di Continuità assistenziale ai fini dell attivazione degli ACAP risulta già previsto nell'accordo Regionale Integrativo della continuità assistenziale. Sulla base dei monitoraggi e degli esiti delle verifiche trimestrali saranno previsti eventuali interventi economici integrativi che garantiscano la continuità nella corresponsione delle tariffe ai medici di continuità assistenziale. La Regione Toscana, Direzione Generale del Diritto alla Salute e i Direttori Generali delle Aziende UUSSLL individuano finanziamenti finalizzati necessari per l'attivazione e la realizzazione della sperimentazione oggetto del presente Accordo.

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