Relazione paesaggistica RELAZIONE PAESAGGISTICA (DPCM )

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1 RELAZIONE PAESAGGISTICA 1. PREMESSA (DPCM ) La presente relazione paesaggistica, viene redatta ai sensi del DPCM , al fine di acquisire da parte dell ente preposto, l autorizzazione paesaggistica prevista dall art. 146 Dlgs 42/2004, in quanto le aree oggetto di intervento risultano vincolate ex. Lege, ai sensi dell art. 142 del Dlgs 42/2004, c.1 lett. c) - fascia di rispetto di fiumi e torrenti corsi d acqua e lett. g ) territorio coperto da boschi. 2. INQUADRAMENTO DEL TERRITORIO Nel seguito vengono riportate alcune elaborazioni cartografiche di inquadramento territoriale delle aree di intervento, tratte dalla base dati documentale del servizio SITA servizio informativo territoriale ambientale. 1

2 QUADRO AMBIENTALE 2

3 TRACCIATO DELLA SP 419 DELLA SERRA 3

4 CARTA DELLE PENDENZE 4

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6 LITOLOGIA 6

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8 TAVOLA VINCOLO IDROGEOLOGICO 8

9 USO DEL SUOLO 9

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11 TUTELE PAESISTICHE OPERANTI 11

12 Relazione paesaggistica 12

13 CARTA DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI E CENTRI ABITATI 13

14 3. TIPOLOGIA DI OPERA E/O INTERVENTO L oggetto dell intervento è il seguente: Lavori di consolidamento e sistemazione scarpate stradali lungo la SP 419 della Serra, in comune di Mongrando. Interventi ai km 1+800, km 2+200, km 2+500, km Il progetto prevede la realizzazione di n. 4 interventi puntuali, consistenti nella ricostruzione di opera di sostegno di controripa e nelle fornitura e posa di difese passive barriere paramassi, atte a proteggere la carreggiata stradale e gli utenti delle strada dal rischio di caduta di materiale instabile in piattaforma, generato da fenomeni di erosione superficiale. La SP 419 per tratti puntuali di tracciato, è gia stata interessata in passato dalla posa di barriere paramassi in punti singolari atti alla mitigazione del rischio di caduta di materiale eroso in carreggiata; tali barriere allo stato attuale si presentano danneggiate in più punti e comunque non più rispondenti alla vigente normativa in tema di difese passive. La dinamica gravitativa osservata, consiste in franamenti di materiale instabile provenienti da porzioni di scarpata di monte, masse che sono messe in movimento per lo più da fenomeni erosivi superficiali, la cui estensione è difficilmente preventivabile se non in via generica. Si è pertanto ritenuto più idoneo procedere alla difesa del corpo stradale attraverso difese passive atte ad intercettare il materiale eroso in prossimità delle opere di sostegno di controripa, anziché pensare a difese attive la cui 14

15 localizzazione sarebbe di difficile previsione vista la potenziale estensione delle superfici interessate dal fenomeno. Il PRG del comune di Mongrando, alla tavola P5 Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e delle idoneità all utilizzazione urbanistica, ha individuato sommariamente alcune aree della scarpata stradale lato monte della SP419 che sono soggette a dissesti di tipo franoso ai sensi delle circolate PRG 7/LAP/96. Si sono pertanto individuati complessivamente 4 interventi, la cui sommaria descrizione è di seguito riportata : INTERVENTO N. 1: al km 1+800, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, di barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 100 m; INTERVENTO N. 2: al km 2+200, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 60 m; INTERVENTO N. 3: al km 2+500, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 90 m; INTERVENTO N. 4: al km 4+000, si prevede la ricostruzione di muro di sostegno di controripa, che attualmente presenta vistose deformazioni, e una marcata inidoneità a svolgere adeguata funzione statica. L opera in progetto è in c.a. rivestita in pietrame, riprendendo in continuità i manufatti esistenti. Ha una estensione complessiva di 60 m e un altezza dallo spiccato di fondazione pari a 2.50 m.; Le opere oggetto di progettazione interessano pertanto opere di sostegno stradale di controripa, oltre ad opere di fornitura e posa in opere di barriere paramassi da collocarsi lungo tratti di scarpata stradale di monte, in area demaniale stradale. 4. USO ATTUALE DEL SUOLO Le aree di intervento sono aree demaniali, in proprietà della provincia di Biella in quanto destinate alla viabilità provinciale. Anche gli interventi posizionati lungo le scarpate stradali, ricadono in aree di proprietà della provincia di Biella, in quanto scarpate stradali. 15

16 Tali informazioni si possono dedurre dalla tavola catastale, allegata al presente progetto, ove si deduce che tutti gli interventi ricadono in aree già trasformate in viabilità. In base alla tavola P2 del PRGI del comune di Mongrando, le aree su cui insistono gli interventi sono indicate come Area agricola ; 5. UBICAZIONE DELL'OPERA E/O DELL'INTERVENTO: Di seguito si riporta l ubicazione degli interventi n. 1, n. 2, n. 3, e n. 4 su estratto CTR e ortofoto. Per un maggiore dettaglio sulla localizzazione degli interventi si rimanda agli elaborati progettuali allegati, indicati in TAV. 1 Corografia e planimetria catastale e TAV. 2 Planimetria di inquadramento su ortofotocarta ; ESTRATTI CTR 16

17 ORTOFOTO 17

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19 ESTRATTO PRG COMUNE DI MONGRANDO 19

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23 ESTRATTO PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE 23

24 Relazione paesaggistica 24

25 Relazione paesaggistica 6. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA CON SIMULAZIONE DELL INTERVENTO FOTO 1 INTERVENTO N.1 KM FOTO 2 INTERVENTO N.2 KM

26 FOTO N. 3 INTERVENTO N.3 KM FOTO N. 4 INTERVENTO N.4 KM

27 IMMAGINE OPERA PARAMASSI TIPO IMMAGINE SIMULAZIONE OPERA REALIZZATA 27

28 7. PRESENZA DI AREE TUTELATE PER LEGGE (art. 142 del Dlgs 42/04): Area tutelata ai sensi dell art. 142 del Dlgs 42/2004 comma 1 lett. c)- fascia di rispetto di fiumi torrenti corsi d acqua, e lett. g) territorio coperto da boschi. 8. NOTE DESCRITTIVE DELLO STATO ATTUALE DELL'AREA TUTELATA Elementi o valenze paesaggistiche che interessano l'area di intervento, il contesto paesaggistico: La SP 419 della Serra è una strada con sezione tipica di mezza costa, con funzione di collegamento della parte ovest del Biellese con la Valle D Aosta e il Canavese. Territorialmente, tale tracciato stradale insiste nei comuni di Mongrando e di Donato, con sviluppo complessivo pari a km che si snoda seguendo il percorso in destra orografica del torrente Viona. La carreggiata stradale presenta una sezione tipo larga 8,00 8,50 m, con corsie da 3,50 m, cunetta in cls di monte e relativo muro di contenimento di controripa, in larga parte rivestito in pietrame. A monte di tali opere di sostegno, sono collocate in tratti saltuari, opere di protezione dalla caduta massi ( difese passive), che allo stato attuale si presentano danneggiate. 28

29 La problematica principale che presenta tale tipo di strada, è rappresentato dal fenomeno di instabilità di alcuni tratti di scarpata stradale posti a monte delle carreggiata stessa. Infatti in presenza di precipitazioni meteoriche insistenti, si sono registrati fenomeni erosivi di carattere sostanzialmente superficiale, con trasporto e distacco di materiale ghiaio-terroso dalle scarpate di monte con interessamento della carreggiata stradale. I 4 interventi in progetto ricadono in aree vincolate in quanto in fascia di rispetto del torrente Viona (entro i 150 m); inoltre le opere paramassi in progetto, collocate tergo dei muri di sostegno di controripa, insistono su scarpate stradali boscate (vedi documentazione fotografica). 9.DESCRIZIONE SINTETICA DELL'INTERVENTO E DELLE CARATTERISTICHE DELL'OPERA CON ALLEGATA DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di n. 4 interventi puntuali, consistenti nella ricostruzione di opera di sostegno di controripa e nelle fornitura e posa di difese passive barriere paramassi, atte a proteggere la carreggiata stradale e gli utenti delle strada dal rischio di caduta di materiale instabile in piattaforma, generato da fenomeni di erosione superficiale. La SP 419 per tratti puntuali di tracciato, è gia stata interessata in passato dalla posa di barriere paramassi in punti singolari atti alla mitigazione del rischio di caduta di materiale eroso in carreggiata; tali barriere allo stato attuale si presentano danneggiate in più punti e comunque non più rispondenti alla vigente normativa in tema di difese passive. Il PRG del comune di Mongrando, alla tavola P5 Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e delle idoneità all utilizzazione urbanistica, ha individuato sommariamente alcune aree della scarpata stradale lato monte della SP419 che sono soggette a dissesti di tipo franoso ai sensi delle circolate PRG 7/LAP/96. In corrispondenza di tali tratti stradali, in passato l ANAS aveva provveduto a realizzate opere di difesa del corpo stradale, che allo stato attuale si trovano in precario stato di conservazione. Tenendo conto del finanziamento disponibile che non è sufficiente a realizzare/sostituire tutte le opere di difesa del corpo stradale necessarie, si sono individuati alcuni interventi ritenuti più urgenti analizzando il tronco stradale da Mongrando in direzione Donato. Si sono pertanto individuati complessivamente 4 interventi, la cui sommaria descrizione è di seguito riportata: INTERVENTO N. 1: al km 1+800, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, di barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 100 m; 29

30 INTERVENTO N. 2: al km 2+200, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 60 m; INTERVENTO N. 3: al km 2+500, si prevede la realizzazione a tergo di muro di controripa esistente, in sostituzione di barriere esistente, una barriera paramassi certificata ETAG 027 di classe 500 KJ per uno sviluppo di circa 90 m; INTERVENTO N. 4: al km 4+000, si prevede la ricostruzione di muro di sostegno di controripa, che attualmente presenta vistose deformazioni, e una marcata inidoneità a svolgere adeguata funzione statica. L opera in progetto è in c.a. rivestita in pietrame, riprendendo in continuità i manufatti esistenti. Ha una estensione complessiva di 60 m e un altezza dallo spiccato di fondazione pari a 2.50 m; DOCUMENTAZIONE TECNICA ALLEGATA: elaborati progetto esecutivo TAVOLE GRAFICHE 1. Corografia e planimetria catastale 2. Planimetria di inquadramento su ortofotocarta 3. Planimetria generale con isoipse 4. Tavola del vincolo paesaggistico 5. Tavola del vincolo idrogeologico 6. Int. 1 Km stato di fatto e di progetto 7. Int. 2 Km stato di fatto e di progetto 8. Int. 3 Km stato di fatto e di progetto 9. Int. 4 Km stato di fatto e di progetto 10. Particolari costruttivi ELABORATI 1. Relazione tecnico illustrativa 2. Documentazione fotografica 3. Elenco prezzi unitario 4. Computo metrico estimativo 5. Quadro economico 6. Capitolato speciale d appalto 7. Relazione geologica 8. Relazione paesaggistica 9. Relazione di calcolo muro int. 4 km Relazione di calcolo struttura di supporto dell opera paramassi tipo 11. Cronoprogramma 12. Quadro incidenza manodopera 13. Fascicolo tecnico 14. Piano di sicurezza e coordinamento 14.1 Planimetrie di cantiere, particolare parapetto anticaduta, computo oneri della sicurezza 30

31 10.MOTIVAZIONE DELLE SCELTE PROGETTUALI: Coerentemente con quanto sopra esposto, le scelte progettuali sono orientate prevalentemente al ripristino di manufatti esistenti; infatti la previsione di collocazione di barriere paramassi certificate,è relativa alla protezione di tratti stradali ove attualmente sono già presenti opere di difesa dalla caduta massi, ancorché non più idonee a svolgere adeguata funzione di protezione. La dinamica gravitativa osservata, consiste in franamenti di materiale instabile provenienti da porzioni di scarpata di monte, masse che sono messe in movimento per lo più da fenomeni erosivi superficiali, la cui estensione è difficilmente preventivabile se non in via generica. Si è pertanto ritenuto più idoneo procedere alla difesa del corpo stradale attraverso difese passive atte ad intercettare il materiale eroso in prossimità delle opere di sostegno di controripa, anziché pensare a difese attive la cui localizzazione sarebbe di difficile previsione vista la potenziale estensione delle superfici interessate dal fenomeno. Inoltre l intervento n. 4 al km 4+000, è sostanzialmente un intervento di ricostruzione di opera di sostegno di controripa, non più idonea a svolgere adeguata funzione statica. 11. EFFETTI CONSEGUENTI ALLA REALIZZAZIONE DELL OPERA: Lo scopo principale della realizzazione dei quattro interventi in progetto è quello di migliorare la funzionalità dei tratti stradali su cui si interviene, finalizzati alla sicurezza della circolazione stradale. Infatti la funzione delle difese passive paramassi, è quella di mitigare il rischio per la circolazione stradale, derivata dalla caduta di materiale dalle scarpate stradali in piattaforma. Particolare attenzione è stata posta alla progettazione dell intervento 4, consistente nel rifacimento di opera di sostegno di controripa, prevedendo una tipologia costruttiva in c.a. rivestito in pietrame, in continuità coi manufatti presenti ed esistenti. In merito alla tutela paesaggistica oggetto di vincolo non emergono particolari conseguenze legate all attuazione degli interventi stessi, in quanto si tratta di ripristinare l integrità delle opere esistenti, nel rispetto del contesto ambientale esistente e della percezione visiva dell ambiente e del paesaggio. 31

32 15. MITIGAZIONE DELL'IMPATTO DELL'INTERVENITO: Per quanto sopra esposto si ritiene che la natura degli interventi non comporti impatti aggiuntivi sull ambiente, proponendosi anzi come opere rivolte alla protezione e alla conservazione dell infrastruttura viaria e del suo contesto, migliorando i livelli di sicurezza per la circolazione stradale e mitigando il rischio generato dalla caduta di materiale dall alto. Le barriere a rete offrono un limitato impatto ambientale, una limitata invasione dell ambiente in fase di messa in opera, rapidità di esecuzione dell intervento, possibilità di collocazione della barriera a qualsiasi altezza, adattamento al profilo del terreno, costi contenuti e facile manutenzione e ripristino. L opera di difesa deve essere in grado di resistere all impatto e di dissipare l energia cinetica posseduta dal masso/materiale. L intervento n. 4 al km 4+000, essendo una ricostruzione di opera di sostegno di controripa, con la stessa tipologia della muratura esistente (c.a. rivestito in pietrame), si ritiene che dal punto paesaggistico non si determinano impatti aggiuntivi sull ambiente. Biella Firma del Progettista dell'intervento... 32