Foto n. 3 : particolare del filtro

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1 Foto n. 3 : particolare del filtro Grazie al sistema di infissione a secco ed alle caratteristiche costruttive tale metodologia consente di escludere qualsiasi fenomeno di contaminazione secondaria oltre ad evitare eventuali alterazioni chimico-fisiche dei campioni generando, inoltre, un recupero dei campioni di terreno superiore all 85% (come prescritto dall Allegato 2 del D.M. del 25 Ottobre del 1999, n. 471). Con tale macchina si possono inoltre posare piezometri di piccolo diametro (Ø=2") e sensori per misurare la conduttività del terreno. Altri vantaggi sono l elevata maneggevolezza e facilità di spostamento garantiti dal sistema di trazione a cingoli di cui è dotato; tale caratteristica gli permette di raggiungere aree anche difficili e di consentire il campionamento anche su terreni accidentati. Nella tabella sottostante sono indicate alcune caratteristiche tecniche del metodo direct-push. Peso sonda Corsa della testa Forza di spinta Forza di trazione Pressione idraulica del sistema Frequenza di percussione 2225 Kg 1676 mm Kg Kg 207 bar 32 Hz Nel nostro caso, per il foro di sondaggio abbiamo utilizzato aste del diametro di 4 cm e di lunghezza di 120 cm. Alla base è presente una punta a perdere che garantisce una più facile infissione (Foto 4). 102

2 Fot n. 4 : Punta a perdere infissa nel campionatore All interno della prima asta è presente il filtro. Al raggiungimento della profondità desiderata, il filtro viene sbloccato e le aste di rivestimento vengono alzate per tutta la lunghezza del filtro per permettere l apertura dello stesso. Conclusa tale operazione si passa al campionamento dell acqua all interno delle aste. Nel pianificare una campagna di campionamento tramite metodo direct-push bisogna comunque tenere conto dei limiti propri di questa tecnologia; in particolare, si possono indagare profondità massime di 30 m al di sotto del piano campagna. A profondità superiori il sistema di aste non regge lo sforzo e rischia di piegarsi. Ciò comporta che, con tale tecnologia, non è stato possibile raggiungere la base dell acquifero nella parte più meridionale dell area indagata. Ad ogni buon conto la possibilità di prelevare campioni assolutamente rappresentativi di differenti profondità dell acquifero, la perforazione a secco, e la possibilità di effettuare numerosi sondaggi in tempi brevi, rendono la tecnica eccellente come plumebuster. 103

3 16.4 TECNICA DI SPURGO E PRELIEVO DEI CAMPIONI D ACQUA Raggiunta la profondità desiderata di prelievo e sbloccato e scoperto il tratto filtrato, viene inserito, entro le aste, un tubo in PE (polietilene) del diametro 9.5/6.3 mm, sino al raggiungimento della profondità in cui è aperto il filtro. Per garantire al massimo l assenza di fenomeni di contaminazione incrociata il tubo in PE è stato cambiato ad ogni prelievo d acqua, anche sulla medesima verticale. Il tubo è stato poi collegato prima ad una pompa peristaltica, successivamente ad una pompa inerziale. La prima è stata utilizzata per effettuare lo spurgo dei tre-cinque volumi di acqua, come stabilito dal Decreto Ministeriale n. 471 del 99; la seconda è stata impiegata per il vero e proprio campionamento. La pompa peristaltica (Foto n 5) è una pompa aspirante di tipo volumetrico. Essa è infatti azionata da un rotore che alternativamente comprime un tubo di gomma in modo da creare una pressione negativa ad una estremità dello stesso e richiamare acqua dal pozzo (Fig.n 44). Fig. n 5: Pompa peristaltica utilizzata in campagna durante lo spurgo nel GP6 Fig. n 44: Funzionamento schematico di una pompa peristaltica ( Di Molfetta e Sethi. 2002) Tali pompe, come tutti i sistemi a depressione, sono in grado di sollevare acqua al massimo superando dislivelli non superiori agli 8 metri. Per tale motivo e per l inconveniente, nel 104

4 nostro caso, di avere un getto poco continuo, non è adatta al campionamento di sostanze volatili (VOC), a meno che non venga associata a sistemi di campionamento che limitino la dispersione di tali contaminanti (celle di flusso). Si rivelano, invece, estremamente utili per il campionamento in piezometri di piccolo diametro. I vantaggi nell utilizzo di una pompa peristaltica sono: Maneggevoli e semplici da utilizzare; Possono funzionare a batteria; Funzionamento a portata variabile; Campione isolato, infatti non entra in contatto con nessuna parte della pompa; Possono essere utilizzati in pozzi di qualsiasi diametro. Nella configurazione di prelievo da noi prescelta la pompa, essendo comunque a basso flusso, è stata scelta per spurgare (Puls & Barcelona, ) e non per campionare. La pompa inerziale (inertial pump) (Foto n. 6) è un sistema costituito da una valvola di non ritorno che viene posto alla base del tubo flessibile in PE, ed immerso direttamente nell acqua di falda. Agitando manualmente in moto alternato la tubazione, grazie a movimenti sussultori del braccio, si facilita la rapida risalita dell acqua. Con questo tipo di sistemi è inoltre possibile, nel caso in cui si debbano prendere campioni a portate costanti, oppure prelevare acqua da punti molto profondi, associare alla tubazione motori elettrici o a scoppio. E facile intuire come, con tale metodologia, sia infattibile effettuare lo spurgo di elevati volumi di acqua e non sia adatta all utilizzo in pozzi profondi di grande diametro. I vantaggi di questo tipo di metodo sono: Economicità; Di facile funzionamento; Strumento portatile e leggero; Non richiede l ausilio di fonti di energia esterne. Essendo un sistema positive displacement non crea strippaggio di sostanze volatili Foto n. 6: Pompa inerziale usata durante la fase di campionamento. 105

5 17. INVESTIGAZIONE DEL PLUME L investigazione tramite tecnica direct push è stata condotta fra Ottobre 2003 e Gennaio 2004, secondo 3 step successivi. In Fig. 45 è riportata l ubicazione di tutti i punti di sondaggio; in Tab.12 è riportato il periodo temporale in cui sono stati effettuati i 3 step, la codifica e la profondità dei campioni d acqua prelevati; entro l acquifero in pressione sono stati prelevati 2 o 3 campioni sulla verticale, cercando di mantenere un equidistanza fra il tetto presunto dell acquifero e la massima profondità di 30 m raggiungibile dalla sonda. In genere si sono operati 3 campionamenti sulla verticale per i GP interni al corpo del plume, mentre per quelli di bordo (GP1,GP2,GP3,GP4) si sono effettuati 2 campionamenti sulla verticale. In totale pertanto sono stati prelevati 45 campioni di falda in pressione. Sono stati anche prelevati 5 campioni di falda superficiale (GP1,GP13,GP14,GP15,GP16). Fig. 45: Ubicazione dei sondaggi - GP 106

6 Tab. 12 : Descrizione del periodo in cui sono stati eseguiti i vari step, e posizione del filtro In corrispondenza dei sondaggi GP1,GP15,GP16 sono stati prelevati campioni di suolo fino alla profondità di 5 m per analisi dei metalli pesanti e degli organici; per ogni sondaggio è stato prelevato un campione per ogni metro utilizzando sempre la tecnica direct-push; la carota di diametro di circa 3.5 cm è stata restituita all interno di fustelle in PE trasparente per evitare qualsiasi contaminazione con le aste di rivestimento. Tutto il materiale contenuto nella fustella è stato trasferito in contenitori di vetro con chiusura ermetica e messo subito in frigo. In Tabella 13 è riportata la codifica della metodica di analisi per l acqua e per il suolo dei metalli e degli organici. 107

7 Tabella 13/1 : metodica di analisi per l acqua sotterranea 108

8 Tabella 13/2 : metodica di analisi per i terreni 109

9 Il campionamento del suolo e della falda superficiale in corrispondenza dei punti GP1,GP15,GP16 è dovuto alla richiesta della committenza di definire lo stato di contaminazione dell area di via Migliari destinata ad una lottizzazione, e sede nel passato di uno zuccherificio, in quanto ritenuta sospetta come possibile focolaio di contaminazione da CVM, anche sulla base della segnalazione di ARPA. La falda superficiale è stata anche campionata nei punti GP13,GP14 per verificare la esistenza di focolai superficiali di contaminazione. Un tentativo effettuato di campionare la falda superficiale nei punti GP11 e GP12 è fallito per la scarsa permeabilità del mezzo poroso, localmente limoso. Su ogni campione sono sempre stati misurati i parametri fisico-chimici in situ, cioè: Temperatura, ph, EC, Eh e DO (Tab. n 14). Anche nell indagine direct-push si sono analizzati, in alcuni punti, i macrocomponenti inorganici e le specie redox (Tab. n 15). I campioni d acqua per l analisi dei macrocomponenti e delle specie redox sono stati posti in contenitori in PE rispettivamente da 250 ml e 100 ml. Prima dell effettuazione del prelievo di ogni campione d acqua ed a tratto filtrato scoperto, tramite freatimetro è stato misurato, a stabilizzazione, il livello piezometrico entro le aste della sonda. In tal modo è stata ottenuta una distribuzione del carico idraulico a diversa profondità, essenziale per inquadrare la dinamica della contaminazione in una visione tridimensionale. Come già detto i risultati ottenuti in ogni step hanno guidato l ubicazione dei sondaggi successivi, in una sorta di affinamento continuo del piano di investigazione. I risultati sono però commentati nel loro complesso, al fine di inquadrarli in una cornice unitaria di riferimento. Per prima cosa verrà commentato il quadro idrochimico generale, verrà poi inquadrato il campo di potenziale idraulico ed infine verrà presa in esame la contaminazione da organici. 110

10 Tabella 14 : parametri chimico-fisici misurati in situ 111

11 Tab. n 15: Macrocomponenti inorganici e specie redox 112

12 Legenda: Pozzo orto anziani C. anziani via Canap Pz. orto anziani Via Venezia, 65 Via Zanaboni, 30 Via del Boschino, 27 Pz. Via Migliari P4 Via Miniera, 46 Acosea 8A Poz. campo sportivo Pz. campo sportivo Via Vallelunga, 160 Via Vallelunga, 22 Via Marconi, 144 GP2/W1 GP1/W1 GP2/W2 GP3/W1 GP3/W2 GP4/W1 GP4/W2 GP7/W1 GP7/W2 GP7/W3 GP1/W2 GP1/W Mg SO Ca Na HCO3 Cl Fig.n 46: Diagramma di Piper rappresentante i risultati ottenuti durante la prima campagna di Giugno e quelli ottenuti durante l indagine direct-push. 113

13 17.1 PARAMETRI FISICO-CHIMICI, COMPOSIZIONE IDROCHIMICA DI BASE E SPECIE REDOX Per quanto riguarda la conducibilità elettrica, e quindi la salinità dell acqua, si nota come nelle zone più a Nord (GP1), i valori di conducibilità siano inferiori ai 500 µs/cm, ciò evidenzia il segnale di ricarica del Po; spostandosi più a Sud, invece, i valori rilevati nella parte bassa dell acquifero risultano anch essi avere una conducibilità intorno ai 500 µs/cm. Probabilmente tale porzione di acquifero è più permeabile e riceve anch essa il segnale di ricarica dal fiume. Al tetto, invece, si riscontrano valori di conducibilità assai elevati (tra gli 800 ed i 2000 µs/cm circa) sintomo di una ricarica dall alto di un acqua di infiltrazione ricca di sali. I valori molto elevati sono probabilmente collocati al tetto delle sabbie o al letto dei limi in una zona a minor permeabilità. Nella zona di via Migliari, a Nord di Pontelagoscuro, localmente (GP15,GP16) la conducibilità elettrica è assai elevata, sintomo di un segnale di infiltrazione di acqua mineralizzata dall alto, in relazione forse alle discariche dello zuccherificio (la conducibilità è infatti assai più alta nel GP15 e GP16, dove sopra c è contaminazione, piuttosto che nel GP1, che sopra è sostanzialmente pulito. Anche la temperatura evidenzia il segnale di ricarica del Po con valori di circa 14 C nelle vicinanze del fiume. Allontanandosi da quest ultimo l acqua si scalda all interno dell acquifero raggiungendo una temperatura di 18 C. Al tetto si sono invece rilevate temperature media di circa 15 C, ciò conferma una leggera ricarica dall alto di acqua di infiltrazione. Sono infine presenti alcune anomalie termiche (è evidente soprattutto quella ad Est di Pontelagoscuro) legate probabilmente a leggere anomalie locali nel flusso di calore geotermico (dorsale ferrarese). Il valore più elevato di ossigeno si osserva nel GP1 con un valore di 0.37 g/l, il quale denota la ricarica del Po. Gli altri valori sono tutti inferiori a 0.1 g/l. Il potenziale redox ha valori fortemente negativi (da -603 a -148 mv); nel GP10 i valori sono notevolmente più elevati (109 mv), presumibilmente legati ad una diminuzione della copertura presente. È evidente una anomalia nel GP7 (0.66 mv) nel quale si erano si erano già evidenziate un anomalia termica ed una per l ossigeno disciolto. Sono stati rilevati valori abbastanza costanti di ph (intorno a 7). Rimane, anche in questo caso, una anomalia sul GP7 che presenta valori più elevati (8.64). La comparazione delle campagne di analisi di Settembre e Ottobre (rispettivamente su pozzi e sondaggi direct-push) evidenzia la omogeneità delle acque campionate fra i due periodi di analisi. Le acque sono in prevalenza bicarbonato alcalino-terrose; si nota una leggera deriva verso la facies bicarbonato-alcalina (con una prevalenza sodica) soprattutto per alcuni campioni situati al tetto dell acquifero (GP1/W1), i quali ricevono il segnale di ricarica per infiltrazione attraverso la copertura a grana fine, con possibili processi di scambio cationico ed arricchimento di sodio (Na). I campioni di falda superficiale sono nettamente più carichi di sali, con elevate concentrazioni di Ferro e Manganese, alte in Solfati e comunque povere di Nitrati. Nella falda in pressione i campioni vicini al tetto dell acquifero, quindi alla zona di provenienza dell acqua di infiltrazione dalla falda superficiale, sono più mineralizzati di quelli a profondità maggiore, che vengono anche più diluiti dall acqua di ricarica dal Po. La concentrazione in Ammonio è alta in falda in pressione ed i Nitrati sono praticamente assenti. 114

14 17.2 DISTRIBUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE DA CVM Possiamo dire che il primo step di investigazione ha di fatto avuto successo nel definire i limiti del plume, dato che nel GP1, GP2 e GP4 non è mai stato trovato CVM. Le concentrazioni rilevate nel GP3, alla luce di quanto ritrovato nel corpo centrale del plume, sono da considerarsi tipiche di una zona di frangia. Nel GP7 è invece stata verificata l effettiva presenza di CVM con concentrazioni assai elevate (958 ) nelle vicinanze del tetto dell acquifero (tra i m ed i 17 m da p.c.) e concentrazioni via via minori procedendo verso la base dello stesso; 109 tra i m ed i 23 m e 20.3 tra i e m. L indagine condotta tramite il secondo step (tra il 17 ed il 21 Novembre 2003) aveva per obiettivo la definizione dell effettivo corpo del plume. Per questo motivo si sono eseguiti altri cinque sondaggi; GP5, GP6, GP8, GP9 e GP10 (Fig.n 45); i primi due sono stati effettuati a Nord del presunto punto centrale GP7; il GP8 a Sud dello stesso, mentre il GP9 ed il GP10 rispettivamente ad Ovest ed Est del GP8. In tale fase viene rilevata la massima concentrazione di CVM relativamente a tutta l investigazione (11777 ), al tetto dell acquifero nel punto GP6, punto di campionamento posto più a Nord del precedente GP7. Concentrazioni molto basse, pari a 4,37 e 1, si sono rilevate solo al tetto dell acquifero rispettivamente nei punti GP8 e GP9; si nota come in tali punti, nelle porzioni più basse dell acquifero investigato il CVM sia pressochè assente. E altresì importante evidenziare che nei punti GP5 e GP10 l andamento della distribuzione della concentrazione si inverte: infatti si rinvengono al tetto le concentrazioni minori (63,3 e <0.05 rispettivamente) che, via via, tendono ad aumentare (667 e 248 rispettivamente al centro dell acquifero e 915 e 450 alla base dello spessore investigato). Al termine del secondo step, pertanto, viene individuato l asse centrale del plume, con baricentro chiaramente localizzato al di sotto della zona di Pontelagoscuro, e, dall esame della distribuzione verticale della concentrazione, si nota una non omogeneità, da mettere presumibilmente in relazione alla distribuzione del carico idraulico all interno dell acquifero. Sulla base di quanto rilevato fino a questo punto (dal campionamento dei pozzi privati in Settembre fino al secondo step), risultano 2 potenziali focolai di contaminazione in acquifero, ubicati rispettivamente sotto Pontelagoscuro presso il GP6 e presso il pozzo n.17 di via Aminta. Il terzo step è stato effettuato tra il 12 dicembre 2003 e il 12 gennaio Gli obiettivi della terza fase sono stati pertanto: - definizione della testa del plume a NW (secondo la direzione dominante di flusso) rispetto al GP6 (perforazione del GP11): la concentrazione rilevata tende a decrescere verso NW, rimanendo comunque su valori assai elevati con il picco massimo nel campione più basso del GP11 di concentrazione pari a 6520 µg/l; - verifica dell esistenza di relazioni tra i punti in cui sono state rilevate le massime concentrazioni di CVM, cioè il GP6 ed il pozzo di via Aminta (perforazione di GP12,GP13,GP14): le concentrazioni rilevate nel GP12 sono molto inferiori rispetto a quelle del GP6 (1926 µg/l al tetto dell acquifero, 2484 a 20m e 1577 a 23.60m di profondità) mentre tendono ad aumentare sensibilmente nel GP13 e GP14 dove si rinvengono al tetto le concentrazioni minori (926 e 3009 µg/l rispettivamente) che via via tendono ad aumentare con la profondità (5204 e 6691 µg/l nel GP13, 2431 e 4467 µg/l nel GP14). Sia nel GP13 che nel GP14 sono stati prelevati anche campioni di falda freatica, a profondità rispettivamente di 6.10 m e 4.00 m da p.c.; nel GP13 non sono stati rilevati superamenti di nessun tipo di inquinante clorurato mentre nel GP14 la concentrazione di CVM è 10.5 ppb. - verifica dello sviluppo verso SE del plume secondo la direzione di flusso (perforazione di GP17): le concentrazioni di CVM tendono ancora ad aumentare dal tetto verso il letto 115

15 dell acquifero e rimangono molto elevate rispetto ai limiti del DM 471 anche se in calo rispetto a monte (603,1503,1567 µg/l dall alto al basso). - completamento della investigazione nell area di via Migliari, ritenuta originariamente un focolaio della contaminazione (perforazione di GP15 e GP16); in questi ultimi 2 sondaggi è stato campionato anche il suolo fino a 5 m di profondità, e la falda superficiale, secondo le stesse modalità viste nel GP1. Per quanto riguarda il CVM non si è riscontrato alcun superamento né in falda profonda né in falda superficiale. In Fig. 47 sono mostrate 2 rappresentazioni tramite interpolazione dei dati puntuali ottenuti. Nella 47A è mostrata una interpolazione generalizzata e comprensiva, operata con software Surfer 7.0 (Golden Software) tramite algoritmo di Kriging e variogramma lineare di default, sia dei valori relativi ai pozzi campionati in Settembre sia di quelli relativi alla campagna direct-push con i valori di picco per ogni verticale; nella 47B sono mostrati, per la campagna direct-push, i valori medi su ogni verticale. I due tipi di informazioni non sono confrontabili ma comunque danno un idea sufficientemente dettagliata dell estensione e della struttura del plume. Importante è considerare che fra Settembre e Gennaio, periodo in cui si è svolta l investigazione, di fatto il campo di moto della falda è rimasto sostanzialmente invariato. Si può notare come il plume sia circoscritto all area di Pontelagoscuro Nuovo, escludendo la parte più a nord di via Venezia e via Migliari. 116

16 Fig. 47A 117

17 6,6 5,9 6,3 7,0 6,8 7,0 6,1 6, ,0 7,7 6,5 6, ,9 5,9 5,9 6,6 6,1 6,7 7,3 4,6 4,3 6,1 6,4 6,7 6,5 10,6 10,4 6,6 7,2 7,4 8,8 10,9 6,1 6,7 10,1 6,5 7,0 6,3 5,9 8,5 8,7 8,2 15,1 8,0 6,8 6,9 7,9 7,9 15,1 1 11,3 8,2 11,5 11,5 12,5 11,5 1 9,2 10,7 7,6 6,7 6,8 7,7 6,7 6,6 11,9 8,4 7,2 7,5 8,5 8,2 6,924 7,8 7,4 6,9 6,6 7,0 7,0 6,7 6,108 6,4 7,3 6,8 7,7 6,4 6,1 8,5 9,9 9,9 4,9 6,4 8,2 7,7 9,4 9,7 9,7 10,1 14,7 10,0 8,4 8,1 6,4 6,7 5,9 6,5 7,0 4,9 5,1 4,5 10,2 7,6 6,7 4,1 6,1 4,9 6,1 6,6 14,2 8,5 8,9 14,2 11,8 6,1 11, ,0 7,072 6,3 4,4 5,1 4,5 8,0 7,5 7,5 7,6 6,3 6,9 10,2 8,4 8,3 Botte 3,8 4,9 6,4 Possessione Cascina 4,4 Possessione Palazzo 4,3 3,7 4,1 4,5 4,4 4,2 3,8 4,7 3,9 3,8 F.S. Stazione 5,1 4,6 PONTELAGOSCURO NUOVO 6,4 6,8 7,3 5,9 5,9 Genesina Possessione 3,8 3,5 3,8 3,7 3,3 3,2 3,8 3,8 4,9 4,6 5,1 3,7 4,4 4,3 4, Cloruro di Vinile Monomero microgrammi/litro Fig. 47B 118

18 17.3 STRUTTURAZIONE VERTICALE DEL PLUME Per evidenziare la struttura verticale del pennacchio si è costruito un profilo di concentrazione del CVM, del carico idraulico totale e della conducibilità elettrica lungo la traccia riportata in Fig. 41. Nel profilo di Fig. 48, nel quale si evidenzia l andamento del carico idraulico all interno dell acquifero confinato assieme alla concentrazione di CVM in falda, è evidente l azione di ricarica del Po. Il flusso tende quindi, in linea di massima, a dirigersi da Nord verso Sud, con isopieze sub-verticali e parallele fra loro, come è da aspettarsi nel caso dell alimentazione di un acquifero confinato da parte della ricarica laterale. È evidente una zona di ricarica verticale nella parte meridionale del plume, probabilmente causata da un area di maggiore permeabilità all interno dell acquitardo che favorisce l infiltrazione dall alto (da notare la maggiore eterogeneità composizionale e lo spessore minore dell acquitardo andando verso Sud). Si individua la zona di maggior contaminazione da CVM in corrispondenza del punto GP6; da tale punto la contaminazione tende a scorrere verso Sud e, in relazione alla distribuzione del carico, tende ad approfondirsi. Infatti, in corrispondenza del GP13, la concentrazione aumenta verso il basso. Questo potrebbe suggerire l ipotesi che l inquinamento si sposti dall alto verso l acquifero in pressione, inducendo a pensare che la sorgente possa essere localizzata o nella falda libera o entro l acquitardo. La distribuzione lungo il medesimo profilo della conducibilità elettrica (Fig. 49) mostra come il segnale di ricarica del Po proveniente da Nord (valore attorno ai 450 µs/cm) venga aumentato a seguito dell infiltrazione dall alto di acqua ad elevata salinità che filtra attraverso l acquitardo (con valori superiori a 1000 µs/cm).i massimi valori di conducibilità elettrica si rilevano proprio laddove lo spessore dell acquitardo tende a diventare inferiore ed aumenta la eterogeneità composizionale del medesimo. 119

19 Sezione A-A' - Distribuzione verticale delle concentrazioni di Cloruro di Vinile m. s.l.m. 8 6 A Fiume Po GP1 GP11 GP6 GP12 GP13 GP7GP14 GP17 GP4 Ferrara A' 4 2 GP GP1 GP11 GP6 GP12 GP13 GP14 GP GP1 GP11 GP11 GP12 GP6 GP12 GP6 GP13 GP13 GP14 GP14 GP17 GP17 GP4 GP Sabbie Superficiali Limi e Argille Concentrazioni di Cvm espresse in ppb scala log < 0.5 Sabbie Wurmiane Carico piezometrico Scala orizzontale 1: m. Fig. 48 : Concentrazione di CVM in falda mostrato con l andamento del carico idraulico all interno dell acquifero confinato 120

20 Sezione A-A' - Distribuzione verticale della conducibilità elettrica specifica a 20 C m. s.l.m. 8 6 A Fiume Po GP1 GP11 GP6 GP12 GP13 GP7GP14 GP17 GP4 Ferrara A' 4 2 GP GP1 GP1 GP11 GP11 GP11 GP6 GP12 GP12 GP6 GP12 GP6 GP13 GP13 GP13 GP14 GP14 GP14 GP17 GP17 GP17 GP4 GP Sabbie Superficiali Limi e Argille Sabbie Wurmiane Conducibilità elettrica Scala orizzontale 1: m. Fig. 49 : distribuzione della conducibilità elettrica specifica 121

21 17.4 DISTRIBUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE DA ALTRI ORGANO- CLORURATI A fronte di una distribuzione così massiccia di CVM tutti gli altri composti clorurati ricercati sono presenti in concentrazioni assolutamente trascurabili. Per quanto riguarda il superamento della CLA va rilevata una lieve presenza di 1,1 dicloroetilene che, a fronte di un valore limite di 0.05 µg/l, si ritrova lungo la parte assiale del pennacchio (GP12 e GP13) con concentrazioni pari rispettivamente a 1.26 ed 1.57 µg/l e lungo la frangia destra del pennacchio con concentrazioni inferiori ad 1 (0.76 e 0.14 µg/l). L 1,1 DCE era stato ritrovato anche nel pozzo n 18 in via Aminta con un superamento del limite. Anche il 1,2 dicloroetano, a fronte di un valore limite di 3 µg/l, si ritrova con 10.4 µg/l nel GP11 nella parte settentrionale del plume. Da rilevare che quest ultimo manifesta anche un leggero superamento in falda superficiale nella zona di via Migliari. Da rilevare la presenza di percloroetilene (PCE), in concentrazioni superiori al limite, nei piezometri del Campo Sportivo e dell Orto degli Anziani, campionati comunque a basso flusso, e comunque mai rilevato nei corrispondenti pozzi gemelli. Il PCE è presente anche in falda superficiale nei piezometri ARPA di via Migliari. Gli altri clorurati sono in quantità assolutamente trascurabili, laddove superiori al limite di rilevabilità. Anche un eventuale metabolita finale del CVM, cioè l etilene, è di fatto assente, come pure l etano. Di seguito, le tabelle con i risultati analitici di tutti i sondaggi. In giallo sono evidenziati i superamenti del DM

22 ACQUA - GP2 GP2/W1 filtro GP2/W2 filtro l.r. DM 471 acque parametri U.M. Antimonio Arsenico Cadmio <0.1 < Cobalto 0.3 < Cromo tot Ferro Mercurio <0.05 < Nichel Piombo <0.1 < Rame Manganese Zinco Etilene <10 <10 10 Etano <10 <10 10 Clorometano <0.1 < Triclorometano <0.01 < Cloruro di Vinile <0.05 < ,2-Dicloroetano ,1-Dicloroetilene <0.005 < ,2-Dicloropropano <0.01 < ,1,2-Tricloroetano <0.02 < Tricloroetilene <0.1 < ,2,3-Tricloropropano < < ,1,2,2-Tetracloroetano <0.005 < Tetracloroetilene <0.1 < ,1-Dicloroetano <1 < ,2-Dicloroetilene cis <0.5 < ,2-Dicloroetilene trans <0.5 < Tribromometano <0.01 < ,2-Dibromometano < < Dibromoclorometano <0.001 < Bromodiclorometano <0.001 <

23 ACQUA - GP3 GP3/W1 filtro GP3/W2 filtro l.r. DM 471 acque parametri U.M. Etilene <10 <10 10 Etano <10 <10 10 Clorometano <0.1 < Triclorometano <0.01 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano <0.1 < ,1-Dicloroetilene 0.03 < ,2-Dicloropropano <0.01 < ,1,2-Tricloroetano <0.02 < Tricloroetilene ,2,3-Tricloropropano < < ,1,2,2-Tetracloroetano <0.005 < Tetracloroetilene <0.1 < ,1-Dicloroetano <1 < ,2-Dicloroetilene cis ,2-Dicloroetilene trans <0.5 < Tribromometano <0.01 < ,2-Dibromometano < < Dibromoclorometano <0.001 < Bromodiclorometano <0.001 < ACQUA - GP4 GP4/W1 filtro GP4/W2 filtro l.r. DM 471 acque parametri U.M. Etilene <10 <10 10 Etano <10 <10 10 Clorometano <0.1 < Triclorometano <0.01 < Cloruro di Vinile <0.05 < ,2-Dicloroetano <0.1 < ,1-Dicloroetilene <0.005 < ,2-Dicloropropano <0.01 < ,1,2-Tricloroetano <0.02 < Tricloroetilene ,2,3-Tricloropropano < < ,1,2,2-Tetracloroetano <0.005 < Tetracloroetilene <0.1 < ,1-Dicloroetano <1 < ,2-Dicloroetilene cis <0.5 < ,2-Dicloroetilene trans <0.5 < Tribromometano <0.01 < ,2-Dibromometano < < Dibromoclorometano <0.001 < Bromodiclorometano <0.001 <

24 ACQUA - GP5 GP5/W1 filtro GP5/W2 filtro GP5/W3 filtro l.r. DM 471 parametri U.M. Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0, ACQUA - GP6 GP6/W1 filtro GP6/W2 filtro GP6/W3 filtro l.r. DM 471 parametri U.M. Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis ,2-Dicloroetilene trans 0.7 < 0,5 < 0,

25 ACQUA - GP7 GP7/W1 filtro GP7/W1 peristaltica GP7/W2 filtro GP7/W3 filtro l.r. DM 471 acque parametri U.M. Etilene <10 <10 <10 <10 10 Etano <10 <10 <10 <10 10 Clorometano <0.1 <0.1 <0.1 < Triclorometano <0.01 <0.01 <0.01 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano <0.1 < ,1-Dicloroetilene < ,2-Dicloropropano <0.01 <0.01 <0.01 < ,1,2-Tricloroetano <0.02 <0.02 <0.02 < Tricloroetilene <0.1 < ,2,3-Tricloropropano < < < < ,1,2,2-Tetracloroetano <0.005 <0.005 <0.005 < Tetracloroetilene <0.1 <0.1 <0.1 < ,1-Dicloroetano <1 <1 <1 < ,2-Dicloroetilene cis ,2-Dicloroetilene trans <0.5 < Tribromometano <0.01 <0.01 <0.01 < ,2-Dibromometano < < < < Dibromoclorometano <0.001 <0.001 <0.001 < Bromodiclorometano <0.001 <0.001 <0.001 < ACQUA - GP8 GP8/W1 GP8/W2 GP8/W3 filtro parametri U.M. filtro filtro l.r. DM 471 Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile 4.37 <0.05 < ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 <1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0,5 < 0,5 < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0,5 < 0,

26 ACQUA - GP9 GP9/W1 filtro inerziale con spurgo GP9/W2 filtro inerziale con spurgo GP9/W3 filtro inerziale con spurgo l.r. DM 471 parametri U.M. Etilene <10 <10 <10 10 Etano <10 < 10 < Cloruro di Vinile 4.01 <0.05 < ,2-Dicloroetano < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 <1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0,5 < 0,5 < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0,5 < 0, ACQUA - GP10 GP10/W1 filtro GP10/W2 GP10/W3 parametri U.M filtro filtro l.r. DM 471 Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile < ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano <1 <1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0,5 < 0, ACQUA - GP11 parametri U.M. GP11/W2 filtro GP11/W3 filtro GP11/W4 filtro l.r. DM 471 Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,

27 ACQUA - GP12 parametri U.M. GP12/W2 filtro GP12/W3 filtro 19,20-20,00 GP12/W4 filtro 22,80-23,60 l.r. DM 471 acque Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano < 0, ,1-Dicloroetilene 1.26 < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis ,2-Dicloroetilene trans < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,5 0.5 ACQUA - GP13 parametri U.M. GP13/W1 filtro GP13/W2 filtro 13,6-14,4 GP13/W3 filtro GP13/W4 filtro l.r. DM 471 acque Etilene < 10 < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < 10 < Cloruro di Vinile < 0, ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0, < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,5 < 0,5 0.5 ACQUA - GP14 GP14/W1 GP14/W2 GP14/W3 filtro GP14/W24 filtro parametri U.M. filtro filtro L.R. DM 471 Etilene < 10 < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,5 < 0,

28 ACQUA - GP17 GP17/W1 filtro GP17/W2 GP17/W3 DM 471 parametri U.M filtro filtro l.r. acque Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile ,2-Dicloroetano < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis < 0, ,2-Dicloroetilene trans < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,

29 17.5 INVESTIGAZIONE DELL AREA DI VIA MIGLIARI Come già accennato, su richiesta della Amministrazione Comunale, sono stati effettuati alcuni carotaggi (in numero di 3) nell area di via Migliari, situata a Nord dell abitato di Pontelagoscuro, in quanto ritenuta un possibile focolaio della contaminazione, sulla base di risultanze analitiche di 4 sondaggi a carotaggio continuo, di cui 3 attrezzati a piezometro a tubo aperto, carotati da ARPA nel Dicembre I sondaggi, perforati nell area in cui, nell immagine aerea del 1937, era visibile una grossa buca riempita di materiale liquido presumibilmente scarto della lavorazione dello zuccherificio (vedi paragrafo 9.1), avevano rilevato una contaminazione da metalli pesanti del suolo e della falda superficiale (Fig. 50). In Tab. 1/A e Tab. 1/B sono mostrati i risultati con i superamenti. Sia nel Giugno che nel Settembre 2003 sono stati campionati, relativamente alla falda superficiale, i piezometri allestiti da ARPA. A Giugno sono stati campionati il P2 e il P4, a Settembre solo il P2 in quanto il P4, era risultato inaccessibile al campionamento. Le modalità di campionamento sono simili a quanto effettuato negli altri piezometri di Pontelagoscuro; per la torbidità dei campioni l analisi è stata effettuata sia sul filtrato che sul tal quale nel campionamento di giugno, mentre a settembre è stato effettuato solo sul tal quale. È stato riscontrato un superamento dei limiti del DM 471 per piombo, arsenico, manganese, ferro (Tab. n. 16) mentre per gli organoalogenati, il cui campionamento è avvenuto a Settembre, c è un unico superamento, relativo al Tetracloroetilene nel P2 (Tab. 16/A). 130

30 7,2 8,4 6,7 7,5 6,6 6,7 7,6 6,8 6,7 7,7 11,9 Lotto C Lotto D Lotto E P2 P1 P4 Fig. 50 : Ubicazione dei Piezometri ARPA nella zona di via Migliari. 131

31 parametri DM 471 acque () P2 tal quale P2 filtrato P4 tal quale P4 filtrato Cr (µg/l) 50 <10 <10 30 <10 Cu (µg/l) <10 As (µg/l) Cd (µg/l) 5 <1 <1 <1 <1 Hg (µg/l) 1 <0.5 <0.5 <0.5 <0.5 Pb (µg/l) <10 <10 <10 Fe (µg/l) Ni (µg/l) 20 <10 <10 <10 <10 Co (µg/l) Sb (µg/l) <0.5 <0.5 Zn (µg/l) Mn (µg/l) Tab. 16: Concentrazioni di metalli pesanti in acqua di falda superficiale nel P2 e P4 - Campionamento di Giugno 2003 ( in rosso i superamenti del DM 471/99) parametri DM 471 acque () P2 tal quale Etilene (µg/l) <10 Etano (µg/l) <10 Cloruro di Vinile (µg/l) 0,5 <0.05 1,2-Dicloroetano (µg/l) 3 <0.1 1,1-Dicloroetilene (µg/l) 0,05 < ,1,2-Tricloroetano (µg/l) 0,2 <0.02 Tricloroetilene (µg/l) 1,5 <0.1 Tetracloroetilene (µg/l) 1, ,1-Dicloroetano (µg/l) 810 <1 1,2-Dicloroetilene cis (µg/l) 60 <0.5 1,2-Dicloroetilene trans (µg/l) 60 <0.5 1,1,1-Tricloroetano (µg/l) 0,2 < 0,5 Tab. 16/A : concentrazione di organoalogenati in acqua superficiale nel P2 campionamento di Settembre 2003 ( in rosso i superamenti del DM 471/99) 132

32 Riassumendo tutti i risultati, è emerso quanto segue: per i terreni : per le acque : PIOMBO (CLA DM mg/kg): - valore massimo mg/kg - valore minimo 7.1 mg/kg - valore medio mg/kg l ARSENICO : (CLA DM mg/kg): - valore massimo 59.1 mg/kg - valore minimo 3.8 mg/kg - valore medio mg/kg ZINCO: (CLA DM mg/kg): - valore massimo mg/kg - valore minimo 0.25 mg/kg - valore medio mg/kg MERCURIO (CLA DM mg/kg): - valore massimo 10.5 mg/kg - valore minimo 0.25 mg/kg - valore medio 5.37 mg/kg RAME (CLA DM mg/kg): - valore massimo mg/kg - valore minimo 13 mg/kg - valore medio mg/kg PIOMBO (CLA DM µg/kg): - valore massimo 16 - valore minimo 5 - valore medio 10.5 ARSENICO (CLA DM µg/kg): - valore massimo valore minimo valore medio 17.1 FERRO (CLA DM µg/kg) - valore massimo 9216 µg/ - valore minimo valore medio 4700 MANGANESE (CLA DM µg/kg) - valore massimo valore minimo 97 - valore medio BERILLIO (CLA DM µg/kg) - valore massimo valore minimo valore medio

33 Il confronto fra i dati di ARPA e quelli della presente investigazione mostra che, per quanto riguarda gli organoalogenati in falda superficiale, ARPA non trova mai superamenti del limite di rilevabilità strumentale, mentre nel campionamento effettuato a Settembre 2003 CSA riscontra un unico superamento relativo al Tetracloroetilene. Per quanto riguarda i metalli, nel P1 ARPA riscontra superamenti di Ferro e Manganese, nel P2 ARPA non ha mai analizzato metalli mentre nel campionamento di giugno si sono riscontrati superamenti in Piombo e Manganese, nel P4 ARPA e Chemilab trovano superamenti di Arsenico, Ferro, Manganese, e in più ARPA riscontra anche la presenza di Piombo. Stante quindi la conferma dello stato di contaminazione del suolo e della falda superficiale nell area investigata da ARPA (e comunque escludendo la presenza di un focolaio di CVM o di suoi precursori in concentrazioni tali da giustificare quelle rivenute nella falda profonda) i sondaggi direct-push della presente investigazione sono serviti a definire il grado di contaminazione del suolo (fino a 5 m di profondità) e della falda superficiale, oltre a caratterizzare la falda in pressione su 2 profondità di prelievo, in un area limitrofa a quella investigata da ARPA. L area investigata nella presente investigazione, destinata alla lottizzazione edilizia di via Migliari da parte della società Fulgiedo, era pure sospetta in ragione della presenza passata dell attività saccarifera dello zuccherificio Gulinelli (esistente sino alla Seconda Guerra Mondiale quando fu distrutto) con presenza probabile di vasche, buche e discariche. Come già illustrato all inizio del capitolo 16 si sono effettuati 3 sondaggi denominati GP1, GP15, GP16 con campionamento del suolo fino a 5 metri di profondità, acqua di falda freatica e due campioni di falda in pressione presi al tetto e al letto dell acquifero. Su tutti i campioni sono stati cercati i composti organoclorurati ed i metalli pesanti. I risultati relativi alle analisi sulle acque dei metalli pesanti degli organo-clorurati e sono riportati nelle Tab. 17 e 18 ; quelli relativi alle analisi sui terreni sono mostrati nelle Tab. 19 e 20; 134

34 ACQUA - GP1 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot Ferro U.M. Metodo EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA 6010C 2000 Tecnica analitica GP1/W1 filtro GP1/W2 filtro GP1/W3 filtro l.r. DM 471 acque Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP <0.1 <0.1 < Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Mercurio Nichel Piombo Rame Manganese Zinco EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA < Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP < Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Tab Concentrazioni di metalli pesanti nel GP1 135

35 ACQUA - GP15 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot Ferro U.M. Metodo EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA 6010C 2000 Tecnica analitica GP15/W1 GP15/W2 GP15/W3 DM 471 filtro filtro filtro l.r. acque Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP < 0,1 < 0,1 < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Mercurio Nichel Piombo Rame Manganese Zinco EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA < 0,05 < 0,05 < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Tab Concentrazioni di metalli pesanti nel GP15 136

36 ACQUA - GP16 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot Ferro U.M. Metodo EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA 6010C 2000 Tecnica analitica GP16/W1 filtro GP16/W2 filtro 13,2-14 GP16/W3 filtro 24,20-25 l.r. DM 471 acque Spettrometria di massa con sorgente ICP < Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP < 0,05 < 0,1 < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Mercurio Nichel Piombo Rame Manganese Zinco EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA EPA 3005A EPA < 0,05 < 0,05 < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP < 0,7 < 0, Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Spettrometria di massa con sorgente ICP Tab concentrazioni di metalli pesanti nel GP16 137

37 ACQUA - GP1 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP1/W1 filtro GP1/W2 filtro GP1/W3 filtro l.r. DM 471 acque Etilene <10 <10 <10 10 Etano <10 <10 <10 10 Clorometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 <0.1 < Triclorometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.01 <0.01 < Cloruro di Vinile EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.05 <0.05 < ,2-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 <0.1 < ,1-Dicloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.005 <0.005 < ,2-Dicloropropano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.01 <0.01 < ,1,2-Tricloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.02 <0.02 < Tricloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 <0.1 < ,2,3-Tricloropropano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < < < ,1,2,2-Tetracloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.005 <0.005 < Tetracloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 <0.1 < ,1-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <1 <1 < ,2-Dicloroetilene cis EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.5 <0.5 < ,2-Dicloroetilene trans EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.5 <0.5 < Tribromometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.01 <0.01 < ,2-Dibromometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < < < Dibromoclorometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.001 <0.001 < Bromodiclorometano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.001 <0.001 < Tab Concentrazioni degli organoclorurati nel GP1 138

38 ACQUA - GP15 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP15/W1 filtro GP15/W2 filtro GP15/W3 filtro l.r. DM 471 acque Etilene <10 <10 <10 10 Etano <10 <10 <10 10 Cloruro di Vinile EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.05 < ,2-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 < ,1-Dicloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.005 < ,1,2-Tricloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.02 < Tricloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 < Tetracloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.1 < ,1-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <1 < ,2-Dicloroetilene cis EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.5 < ,2-Dicloroetilene trans EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa <0.5 < ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,5 0.5 Tab Concentrazioni degli organoclorurati nel GP15 139

39 ACQUA - GP16 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP16/W1 filtro GP16/W2 filtro 13,2-14 GP16/W3 filtro 24,20-25 l.r. DM 471 acque Etilene < 10 < 10 < Etano < 10 < 10 < Cloruro di Vinile EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,05 < 0,05 < 0, ,2-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa 3.6 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,005 < 0,005 < 0, ,1,2-Tricloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,02 < 0,02 < 0, Tricloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,1 < 0,1 < 0, Tetracloroetilene EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,1 < 0,1 < 0, ,1-Dicloroetano EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 1 < 1 < ,2-Dicloroetilene cis EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,5 < 0,5 < 0, ,2-Dicloroetilene trans EPA 5030B + EPA 8260B spettrometria di massa < 0,5 < 0,5 < 0, ,1,1-Tricloroetano < 0,5 < 0,5 < 0,5 0.5 Tab concentrazioni di organoclorurati nel GP16 140

40 SUOLO - GP1 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot U.M. Metodo Tecnica analitica EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 7060A 1994 EPA 3050B + EPA 7131A 1994 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 GP1/S1 0;-1m GP1/S2-1m;-2m GP1/S3-2m;-3m GP1/S4-3m;-4m GP1/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid. <0.1 <0.1 <0.1 <0.1 < Mercurio Nichel Piombo Rame EPA EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 6010C 2000 < < < < < Ferro Manganese Zinco EPA 3050B + EPA 6010C Tab concentrazioni di metalli pesanti nel GP1 141

41 SUOLO - GP15 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot U.M. Metodo EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 7060A 1994 EPA 3050B + EPA 7131A 1994 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 Tecnica analitica GP15/S1 0;- 1m GP15/S2-1m;-2m GP15/S3-2m;-3m GP15/S4-3m;-4m GP15/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid < 0,1 < 0, Mercurio Nichel Piombo Rame EPA EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 6010C Ferro Manganese Zinco EPA 3050B + EPA 6010C Tab concentrazioni di metalli pesanti nel GP15 142

42 SUOLO - GP16 parametri Antimonio Arsenico Cadmio Cobalto Cromo tot U.M. Metodo EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 7060A 1994 EPA 3050B + EPA 7131A 1994 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA 6010C 2000 Tecnica analitica GP16/S1 0;- 1m GP16/S2-1m;-2m GP16/S3-2m;-3m GP16/S4-3m;-4m GP16/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid Mercurio Nichel Piombo Rame EPA EPA 3050B + EPA 6010C 2000 EPA 3050B + EPA EPA 3050B + EPA 6010C Ferro Manganese Zinco EPA 3050B + EPA 6010C Tab concentrazioni di metalli pesanti nel GP16 143

43 SUOLO - GP1 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP1/S1 0;-1m GP1/S2-1m;-2m GP1/S3-2m;-3m GP1/S4-3m;-4m GP1/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid. Etano <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < Etilene <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < Clorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < Diclorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Triclorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Cloruro di Vinile EPA EPA 8260B spettrometria di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < ,2-Dicloroetano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,1-Dicloroetilene EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,2-Dicloropropano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,1,2-Tricloroetano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Tricloroetilene EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,2,3-Tricloropropano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < EPA EPA 1,1,2,2-Tetracloroetano 8260B spettrometria di massa < < < < < EPA EPA Tetracloroetilene 8260B spettrometria di massa < < < < < ,1-Dicloroetano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,2-Dicloroetilene cis EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < EPA EPA 1,2-Dicloroetilene trans 8260B spettrometria di massa < < < < < EPA EPA 1,1,1-Tricloroetano 8260B spettrometria di massa < < < < < Tribromometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < ,2-Dibromometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Dibromoclorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Bromodiclorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < Tab concentrazioni di organoclorurati nel GP1 144

44 SUOLO - GP15 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP15/S1 0;- 1m GP15/S2-1m;-2m GP15/S3-2m;-3m GP15/S4-3m;-4m GP15/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid. Etano <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 Etilene <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 EPA EPA 8260B spettrometria Clorometano di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < Diclorometano Triclorometano Cloruro di Vinile 1,2-Dicloroetano 1,1-Dicloroetilene 1,2-Dicloropropano 1,1,2-Tricloroetano Tricloroetilene 1,2,3-Tricloropropano 1,1,2,2-Tetracloroetano Tetracloroetilene 1,1-Dicloroetano 1,2-Dicloroetilene cis 1,2-Dicloroetilene trans 1,1,1-Tricloroetano Tribromometano 1,2-Dibromometano Dibromoclorometano Bromodiclorometano EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B Tab.20-2 Concentrazioni di organoclorurati nel GP15 spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < <

45 SUOLO - GP16 parametri U.M. Metodo Tecnica analitica GP16/S1 0;- 1m GP16/S2-1m;-2m GP16/S3-2m;-3m GP16/S4-3m;-4m GP16/S5-4m;4.80m l.r. DM 471- uso resid. Etano <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 Etilene <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 Clorometano EPA EPA 8260B spettrometria di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < Diclorometano Triclorometano Cloruro di Vinile 1,2-Dicloroetano 1,1-Dicloroetilene 1,2-Dicloropropano 1,1,2-Tricloroetano Tricloroetilene 1,2,3-Tricloropropano 1,1,2,2-Tetracloroetano Tetracloroetilene 1,1-Dicloroetano 1,2-Dicloroetilene cis 1,2-Dicloroetilene trans 1,1,1-Tricloroetano Tribromometano 1,2-Dibromometano Dibromoclorometano Bromodiclorometano EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B EPA EPA 8260B spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < spettrometria di massa < < < < < Tab. 20-3: Concentrazioni di organoclorurati nel GP16 146

46 17.6 GRADO DI CONTAMINAZIONE NELL AREA DI VIA MIGLIARI Metalli pesanti - Suolo: si commentano i risultati in relazione agli analiti considerati che hanno evidenziato un superamento delle concentrazioni limiti accettabili. Si evidenza una contaminazione spot da: Rame: superamento nel GP15 nei primi 3 m dalla superficie; fra 2 e 3 m presenta una concentrazione pari a 5 volte la CMA; Zinco: superamento nel GP15 fra 2 e 3 m dalla superficie con una concentrazione pari a 3 volte la CMA; Si evidenzia una lieve contaminazione da: Antimonio: circa il doppio della CLA nel GP15 nel primo metro di profondità; Piombo: leggerissimo superamento nel GP15 nei primi 3 m dalla superficie; le concentrazioni sono comunque assai più basse di quanto rilevato nei sondaggi ARPA. Assai elevato è il tenore in Ferro. Metalli pesanti Falda superficiale: si commentano i risultati in relazione agli analiti considerati che hanno evidenziato un superamento delle concentrazioni limiti accettabili. Si evidenza una contaminazione da: Manganese: superamento in tutti e 3 i piezometri della CLA con valori variabili fra 30 e 10 volte, il massimo nel GP1; Si evidenzia una lieve contaminazione da: Nichel: circa 1.5 volte la CLA nel GP1; Solfati: circa 3 volte la CLA nel GP1 Organoclorurati Falda superficiale: si commentano i risultati in relazione agli analiti considerati che hanno evidenziato un superamento delle concentrazioni limiti accettabili. Si evidenza una lievissima contaminazione da: 1,2-Dicloroetano: superamento minimo della CLA nel GP16 Il quadro della contaminazione, comunque lieve, è caratteristico di un area interessata da attività saccarifera, con presenza di metalli residui del lavaggio delle barbabietole. La contaminazione è comunque spot, praticamente individuata solo nel GP15. La presenza di Manganese in falda superficiale è tipica delle caratteristiche geochimiche naturali della falda nell area ferrarese. Ferro e Manganese si ritrovano anche in falda profonda ma sempre nell ambito di un quadro geochimico naturale. Il quadro di contaminazione è comunque assai più lieve di quanto rilevato da ARPA nei piezometri limitrofi. 147

47 18. FORMULAZIONE DEL MODELLO CONCETTUALE PRELIMINARE DELLA CONTAMINAZIONE DA CVM IN FALDA NELLA ZONA DI PONTELAGOSCURO È stata applicata una metodologia, sviluppata in fasi successive, per la investigazione di un plume di contaminazione da cloruro di vinile monomero (CVM) nel primo acquifero in pressione nella zona di Pontelagoscuro a Nord della città di Ferrara, al fine di formulare un modello concettuale preliminare sulla dinamica della contaminazione. La contaminazione si è resa manifesta nel Novembre del 2001 a seguito del rinvenimento di concentrazioni di CVM superiori alla CLA in 2 pozzi di proprietà dell amministrazione comunale di Ferrara nella zona Nord ed Est di Pontelagoscuro Nuovo. L indagine si è sviluppata in fasi poste in successione temporale tra di loro; ciascuna delle fasi è stata progettata sulla base dei risultati ottenuti nella fase precedente ed ha guidato a sua volta la fase successiva. Qui vengono sintetizzati i risultati principali maturati nell ambito dell investigazione, suddivisi per differenti ambiti: 18.1 MODELLO GEOLOGICO-IDROGEOLOGICO Nella zona di Pontelagoscuro la falda ospitata nel primo acquifero in pressione è alimentata direttamente dal fiume Po con flusso diretto prevalentemente da Nord Nord-Ovest verso Sud Sud- Est; occasionalmente, a causa di magre estreme come quella di Luglio 2003, il flusso tende però ad invertire il proprio andamento dirigendosi verso il fiume. Tale fenomeno è comunque da considerarsi assolutamente episodico ed occasionale; prevalentemente la falda defluisce verso i quadranti meridionali con un gradiente idraulico variabile fra e 0.002; in corrispondenza di situazioni di piena del Po il gradiente aumenta ed il flusso tende a ruotare da una direzione NNW- SSE verso una NW-SE. Il campo di moto locale della falda è ben separato, tramite un evidente spartiacque piezometrico, dalla zona del campo pozzi di ACOSEA. Il serbatoio acquifero che ospita la falda è un litosoma sabbioso dotato di elevata continuità areale, di spessore variabile dai 15 ai 25 m, avente il tetto situato tra 5 e 15 m da p.c. e con tendenza ad approfondirsi dal Po verso Sud. La zona di Pontelagoscuro Nuovo è caratterizzata da una fascia a maggior trasmissività, orientata NNW-SSE, dove il flusso idrico tende a concentrarsi. Ciò è imputabile, presumibilmente, ad una zona a maggior conducibilità idraulica. Mentre l acquifero freatico è localmente estremamente vulnerabile, l acquifero in pressione appare ben protetto dall inquinamento anche se molto più trasmissivo e continuo rispetto al primo. Dove comunque più vicino al piano-campagna è il tetto dell acquifero in pressione, come ad esempio, fra il Po e Pontelagoscuro Nuovo o lungo l asse ferroviario Venezia-Bologna a Sud- Ovest dello zuccherificio SFIR o ancora nella zona di via Aminta, la vulnerabilità dell acquifero in pressione è maggiore con, di conseguenza, un rischio maggiore di infiltrazione di sostanze inquinanti dalla superficie MODELLO IDROCHIMICO Dalla caratterizzazione idrochimica risulta una discreta omogeneità composizionale dell acqua della falda in pressione. Vi sono 2 segnali dominanti di ricarica: il primo proveniente dal Po per ricarica laterale indiretta con una acqua bicarbonato alcalino-terrosa a bassa conducibilità che tende, allontanandosi dal Po, a diventare più carica di sali in relazione alla filtrazione attraverso il mezzo poroso; il secondo proviene dalla ricarica diretta per infiltrazione attraverso la copertura fine. L acqua che infiltra attraverso la copertura fine si carica di sali per infiltrazione, particolarmente laddove in superficie vi sono discariche di varia origine. Si è calcolato che, con un gradiente idraulico medio di drenanza pari a 0.2 fra l acquifero superficiale e quello profondo (valore che si riscontra nell area di Pontelagoscuro), si ha una lama d acqua di drenanza pari a 148

48 circa 100 mm/anno fra l acquifero freatico e quello in pressione; pertanto 100 L di acqua l anno travasano per drenanza per metro quadrato fra l acquifero libero ed in pressione, ammettendo una conducibilità idraulica verticale dell acquitardo pari a circa 1x10-8 m/s. La facies idrochimica, pertanto, è bicarbonato alcalino-terrosa, indizio di una relativa giovinezza idrogeologica dell acqua di falda che conferma l effetto di alimentazione prodotto dal Po. Entro la falda in pressione gli indicatori evidenziano un netto ambiente anossico e riducente; allontanandosi dal segnale primario di ricarica (il Po) la conducibilità elettrica aumenta, la temperatura aumenta e diminuisce l ossigeno disciolto. Vi è una anomalia di temperatura e conducibilità ad Est di Pontelagoscuro Nuovo, presumibilmente in relazione alla localizzazione del ramo orientale della dorsale ferrarese ESTENSIONE, DISTRIBUZIONE ED ENTITÁ DELLA CONTAMINAZIONE DA CVM Il primo acquifero in pressione di Pontelagoscuro è interessato da un plume di contaminazione da CVM con una struttura definita ed omogenea ed una intensità di contaminazione da considerarsi assai grave. La localizzazione in pianta e lungo la sezione longitudinale è mostrata nella Fig. 47A e nella Fig.48. L elaborazione in pianta è frutto della interpolazione integrata di punti di campionamento GP e pozzi con mancanza di conoscenza del tratto filtrato. Come limite del plume, e quindi come sua superficie inviluppo, consideriamo l isocona di 0.5 µg/l, limite del DM 471/99. La localizzazione di tale isocona, sulla base della investigazione condotta, è ben determinata lungo la frangia destra e sinistra del pennacchio, laddove rimane ancora un indeterminatezza della posizione sulla parte frontale e posteriore. Sulla base della localizzazione della isocona inviluppo riportata in Fig.47A lo sviluppo planimetrico complessivo del pennacchio è pari a m 2 (circa 78 ha); visto in pianta ha la forma tipica di un plume di contaminazione, a forma di fuso allungato nella direzione media del flusso di falda, da NNW-SSE nella metà settentrionale a N-S nella metà meridionale. La lunghezza dell asse longitudinale è pari a circa 2100 m, compresa fra il centro artigianale di Pontelagoscuro a Nord (subito ad Est della biconca di navigazione sul canale Boicelli, all altezza del Fosso Lavezzola) ed una zona di campi coltivati posta ad Est del Centro Diamante ed immediatamente a Nord delle propaggini settentrionali di Barco; tale estensione in senso longitudinale è ragionevolmente supposta sulla base della distribuzione dei punti di controllo esistenti. La lunghezza dell asse trasversale è invece assai meglio definita ed è pari a circa 700 m nella parte settentrionale di Pontelagoscuro Nuovo; la lunghezza trasversale tende a restringersi leggermente verso la parte meridionale di Pontelagoscuro Nuovo passando a circa 500 m. Come per la vista in pianta, è possibile definire anche una superficie inviluppo in 3 dimensioni, tenendo conto dell opportunità concessa dall investigazione multi livello tramite tecnica directpush. I punti di campionamento (mezzeria del tratto filtrato dei sondaggi GP) sono stati georeferenziati nelle 3 dimensioni spaziali ed i dati sono stati elaborati dal pacchetto Voxel Analyst (Intergraph), appositamente ideato per la valutazione dei volumi di masse in 3D nel sottosuolo. Nella Fig. 50 è riportata una vista del plume in 3D assieme alla distribuzione di concentrazione nei punti GP; si tenga conto che, anche in questo caso, la posizione della superficie inviluppo di 0.5 ppb è in alcune parti interpretata ed ipotizzata con un margine di ovvia indeterminatezza. 149

49 Fig. 50: vista del plume in 3D 150

50 L indeterminatezza è maggiore per la definizione dello spessore della contaminazione, cioè fino a quale profondità si estende l inviluppo di 0.5 ppb; ciò è conseguenza del fatto che la profondità massima raggiungibile dai sondaggi era pari a 30 m da p.c. Peraltro il letto dell acquifero, almeno relativamente alla zona di Pontelagoscuro Nuovo, è circa 33 m sotto il piano-campagna, dato che la quota media dell area di Pontelagoscuro è circa 6-7 m s.l.m. (Fig.14) per cui, di fatto, si può ammettere che la contaminazione pervada completamente lo spessore dell acquifero. Con tali assunzioni il volume complessivo del pennacchio è pari a 16.5 Mm 3 con una concentrazione media pari a 1190 µg/l. La gravità della contaminazione può definirsi rilevante. La zona maggiormente contaminata, definita dalla superficie inviluppo di 1600 µg/l, ricostruita a partire dai valori medi dei GP e non dai massimi (Fig.51), praticamente si estende interamente al di sotto di Pontelagoscuro Nuovo, interessando completamente la metà settentrionale dell abitato ed il lato Est della metà meridionale. La zona contaminata rimane compresa fra la ferrovia Venezia-Bologna ad Est e la via Padova ad Ovest. I limiti Nord e Sud sono grosso modo localizzati, rispettivamente, in corrispondenza del fosso Lavezzola e del Canal Bianco (per quanto riguarda l isocona di 0.5 ppb). Nell ambito della zona più contaminata si individuano 2 spot a più alta concentrazione; nella parte Nord il picco assoluto di ppb in corrispondenza del tetto dell acquifero in pressione del sondaggio GP6 in piazza Buozzi mentre nella parte Sud il picco relativo di 8589 ppb del pozzo n 17 di via Aminta. I 2 picchi sono collegati da un allineamento in cui si hanno massimi e minimi relativi fra cui spiccano i 6691 ppb del GP13 in via della Pace. Da rilevare, subito a Nord del picco assoluto, il valore di 6520 ppb del GP11 all estremità Nord di Pontelagoscuro lungo via Padova. Per quanto concerne la distribuzione della contaminazione in verticale (vedi Fig. 52), in generale essa tende ad aumentare dal tetto verso il letto dell acquifero; solo in corrispondenza del picco massimo tale situazione è invertita. In corrispondenza del GP12 la concentrazione massima è al centro fra tetto e letto. L unico altro punto pesantemente contaminato in cui la concentrazione è massima al tetto è il GP7. Assumendo una porosità totale dell acquifero in sabbie pari a 0.4, si può stimare in circa 7 tonnellate la massa di CVM presente nell acquifero in pressione. Irrilevante al confronto del pennacchio di CVM è la distribuzione della contaminazione da altri clorurati, per concentrazione e distribuzione. 1,1 dicloroetilene e 1,2 dicloroetano sono presenti in alcuni punti anche se con concentrazioni non molto elevate, assolutamente non confrontabili e non correlate alla massa di CVM; comunque la contaminazione relativa è interna e totalmente oscurata da quella del CVM. È stata inoltre rilevata la presenza di PCE (percloroetilene) nei 2 piezometri del Campo Sportivo e dell Orto degli anziani (spurgati a basso flusso), a fronte del non rinvenimento nel pozzo gemello limitrofo, adeguatamente spurgato su un volume di acquifero ben maggiore. La falda freatica, laddove campionata entro il corpo del plume, quindi su 2 campioni, risulta non contaminata (GP12) o contaminata in maniera assai lieve rispetto alle concentrazioni della falda profonda (GP14). La zona a Nord del plume, in via Migliari, presenta una leggera contaminazione da metalli pesanti in falda superficiale e nel suolo, accompagnata ad un leggerissimo superamento per l 1,2 dicloroetano, comunque non dello stesso tenore di quanto ritrovato nella caratterizzazione ARPA limitrofa e comunque indicativa di attività di smaltimento di residui di industria saccarifera senza alcun legame con la contaminazione da CVM in falda profonda. Per tali caratteristiche, e per la posizione sopracorrente rispetto al flusso di falda, la composizione chimica dell acqua della falda profonda nella zona di via Migliari (GP1,GP15,GP16) può essere considerata come punto di bianco relativo rispetto al plume di CVM di Pontelagoscuro. 151

51 PONTELAGOSCURO NUOVO F.S. Stazione Botte Possessione Palazzo Possessione Cascina Possessione San Gaetano Fig. 51 Plume di CVM. Sono sovrapposte le isopieze di ottobre 2003 in m. s..l.m. 152

52 Fig. 52: distribuzione della contaminazione in verticale 153

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