PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SEGRETERIA TECNICA ATO

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1 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SEGRETERIA TECNICA ATO Prot. Generale N / 2013 Atto N OGGETTO: D. Lgs. 152/ L. R. 30/ Regolamento Regionale 4/ Approvazione del Piano di prevenzione e di gestione di cui al punto e) dell art. 7 del Regolamento Regionale n. 4/2009 ed autorizzazione ad effettuare nella pubblica fognatura lo scarico delle acque meteoriche derivanti dall attività di centro di raccolta, trattamento e trasferimento rifiuti, nonché delle acque reflue industriali derivanti dall attività di servizi ecologici e servizi marittimi della ditta GIUSEPPE SANTORO s.r.l., con sede legale in Genova - Calata Darsena e stabilimento in Genova, radice di Ponte Parodi Ponente. In data 12/11/2013 il/la sottoscritto/a SINISI PAOLO ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S Importo Prenotazione Impegno Accertamento CIG CUP E Codice Cap Azione N Anno N Anno N Anno Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4, T.U. APPROVATO CON D.LGS N 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell art. 151, comma 4 del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 GENOVA, lì 12 novembre 2013 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO

2 Visto il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, ed in particolare l art. 124, comma 7, che stabilisce ( ) la domanda di autorizzazione è presentata alla provincia ovvero all'autorità d'ambito se lo scarico è in pubblica fognatura ( ) ; Vista la L.R. 31 ottobre 2006, n. 30, recante Disposizioni urgenti in materia ambientale, ed in particolare l art. 3 comma 1, che dispone che L'Autorità d'ambito di cui all'articolo 148 del D. Lgs. n. 152/2006 è competente al rilascio delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura ( ) ; Vista la L. n. 191/ 2009 art. 2, comma 186 bis - come modificato in ultimo dall art. 13, comma 2, del D. L. n. 216/2011, convertito dalla L. 14/2012 che dispone la soppressione delle Autorità d Ambito Territoriale di cui agli artt. 148 e 201 del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm. Vista la L.R. n. 23/2012, art. 5, in base alla quale - a far data dalla scadenza del termine di cui all'articolo 2, comma 186-bis, della legge 23 dicembre 2009, n nelle more della emanazione della legge regionale di riforma del Servizio idrico integrato e del Servizio di gestione integrata dei rifiuti e comunque non oltre il 31/12/2013, in via transitoria, le funzioni già di competenza delle Autorità d'ambito territoriale ottimale sono assegnate alle Province che subentrano in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi delle stesse. Vista la L.R. 16 agosto 1995, n. 43, recante Norme in materia di valorizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dall inquinamento ; Vista la tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006 che riporta i valori limite di emissione in acque superficiali e in fognatura; Visto il Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio aree esterne (l.r. 28 ottobre 2008 n.39 ); Visto l art. 107 comma 1 del D. Lgs. 152/2006 in base al quale Ferma restando l inderogabilità dei valorilimite di emissione di cui alla tabella 3/A dell Allegato 5 alla parte terza del presente decreto e, limitatamente di cui alla nota 2 della tabella 5 del medesimo Allegato 5, alla tabella 3, gli scarichi di acque reflue industriali che recapitano in reti fognarie sono sottoposti alle norme tecniche, alle prescrizioni regolamentari e ai valori limite adottati dall Autorità d Ambito competente in base alle caratteristiche dell impianto, e in modo che sia assicurata la tutela del corpo idrico ricettore nonché il rispetto della disciplina degli scarichi di acque reflue urbane definita ai sensi dell art. 101, commi 1 e 2 ; Visto il Piano di gestione per la raccolta dei rifiuti provenienti da nave e dei residui di carico, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale Liguria n del 15/10/2004, ed in particolare il punto Ritiro reflui provenienti da nave in base al quale il servizio di raccolta verrà eseguito via mare con l utilizzo di mezzi marittimi (rimorchiatori e bettoline) che trasporteranno i reflui sino alla suddetta area di trasferimento, da dove il refluo verrà inviato mediante condotta e stazione di pompaggio all impianto di depurazione comunale di Darsena ; Richiamata la Conferenza dei Servizi svoltasi in data 13 giugno 2011, ex art. 18 L. R. n. 9/99 e s.m.i., per la valutazione dell istanza di trasferimento temporaneo, in attesa del trasferimento definitivo nelle aree in costruzione presso Calata Oli Minerali, dell impianto di stoccaggio, selezione, cernita e compattazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, presso Ponte Parodi di Ponente della Giuseppe Santoro s.r.l., in occasione della quale è stato presentato anche il Piano di Prevenzione e di Gestione ai sensi del Regolamento Regionale 4/2009, come rilevato nella nota dell Ufficio Segreteria Tecnica ATO Acqua prot. n del 19/07/2011 trasmessa alla Società in oggetto; Visto il provvedimento dirigenziale n del 19/08/2011 della Provincia di Genova Direzione 5 Ambiente, Ambiti Naturali e Trasporti, Servizio Acqua e Rifiuti ed in particolare il punto 1), lettera b) della parte dispositiva; Viste le integrazioni presentate dalla Giuseppe Santoro S.r.l. in data 28/10/2013, assunte a protocollo generale in data 28/10/2013 n ; Visto il parere espresso dal gestore operativo territorialmente competente, Mediterranea delle Acque S.p.A., del 08/11/2013, assunto al protocollo generale in data 11/11/2013 n , il cui contenuto in merito a specifiche prescrizioni è recepito nel presente provvedimento e riportato nella parte dispositiva; Considerato che le acque costituenti lo scarico derivante linea 1, come descritto successivamente, derivando da un uso civile dell acqua all interno delle navi, non rispettano i limiti della tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006 con riferimento ai parametri COD, SST, Azoto ammoniacale, tensioattivi totali, e pertanto è necessaria una deroga; Considerato che la fognatura comunale interessata alla ricezione degli scarichi in oggetto è dotata di impianto di depurazione e che lo stesso è in grado di depurare le acque costituenti il suddetto scarico, i cui

3 limiti per i parametri indicati sono derogabili rispetto a quelli tabellari, come da parere di Mediterranea delle Acque S.p.A. sopra richiamato, anche in virtù dell esiguo volume giornaliero dello scarico rispetto ai volumi giornalieri di ingresso del depuratore medesimo; Considerato che, come risulta dalla documentazione prodotta dalla Giuseppe Santoro S.r.l.: - l attività esercitata nell insediamento in oggetto consiste in operazioni di conferimento, stoccaggio provvisorio, selezione, cernita e compattazione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi ed avvio allo smaltimento dei suddetti RSU, come descritto nel provvedimento dirigenziale n del 19/08/2011 della Provincia di Genova, sia per quanto riguarda le aree di radice Ponte Parodi di Ponente, angolo Hennebique, sia per quanto riguarda la già esistente area a T dell insediamento precedente (area Ponte Parodi di Levante); - le acque reflue industriali derivano dalle operazioni di lavaggio camion e manutenzione mezzi nautici. A queste si aggiungono le acque di prima pioggia di dilavamento piazzali e di lavaggio degli stessi. Le aree dalle quali si generano le acque reflue industriali e meteoriche, compreso il sistema di smaltimento delle acque provenienti dal dilavamento del piazzale, ed il relativo sistema di depurazione (vasche trappola e filtri), comune ad entrambe le tipologie di acque, sono descritte nel provvedimento dirigenziale n del 19/08/2011 della Provincia di Genova; - è presente una ulteriore linea di acque industriali derivanti dall attività di raccolta, tramite bettoline, delle acque nere delle navi. Le bettoline utilizzate per l attività, che origina lo scarico di raccolta degli scarichi di acque nere dalle navi e preposte solo a tale uso sono quelle individuate dal seguente nome e targa: bettolina C 39 targa GE 8670; bettolina Cava targa GE 8092; bettolina Saimarina XXVII targa GE 8028; bettolina Stampalia targa GE 8689; bettolina Grs 178 targa GE 8836; bettolina San Pietro targa GE 7301; Ritenuto che possa farsi luogo all approvazione del Piano di Prevenzione e di Gestione e al rilascio dell autorizzazione allo scarico per le seguenti due linee: linea 1: acque reflue industriali che derivano dalla raccolta e dal trattamento dalle operazioni di lavaggio camion e manutenzione mezzi nautici, a cui si aggiungono le acque meteoriche di cui al punto e) dell art. 7 del Regolamento Regionale n. 4/2009 (acque meteoriche derivanti dall attività di centro di raccolta, trattamento e trasferimento rifiuti), per un quantitativo stimato di circa mc/anno; linea 2: acque reflue industriali che derivano dalla raccolta e dal trattamento delle acque nere delle navi, raccolte tramite bettoline, per un quantitativo stimato di circa mc/anno; DISPONE 1) di approvare il Piano di Prevenzione e Gestione relativo alle acque di prima pioggia e di lavaggio predisposto dalla Giuseppe Santoro S.r.l., con sede legale in Genova, Calata Darsena, e stabilimento in Genova, radice Ponte Parodi Ponente, angolo Hennebique, ai sensi dell art. 9 del Regolamento Regionale 10 luglio 2009 n.4 disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (l. r. 28 ottobre 2008 n.39); 2) di autorizzare ad effettuare lo scarico in pubblica fognatura la Giuseppe Santoro S.r.l., con sede legale in Genova, via D Annunzio 27, con sede legale in Genova, Calata Darsena, e stabilimento in Genova, radice Ponte Parodi Ponente, angolo Hennebique, che svolge l attività di servizi ecologici e servizi marittimi, delle acque reflue industriali e meteoriche, descritte come segue: linea 1: acque reflue industriali che derivano dalla raccolta e dal trattamento dalle operazioni di lavaggio camion e manutenzione mezzi nautici, a cui si aggiungono le acque meteoriche di cui al punto e) dell art. 7 del Regolamento Regionale n. 4/2009 (acque meteoriche derivanti dall attività di centro di raccolta, trattamento e trasferimento rifiuti), per un quantitativo stimato di circa mc/anno; linea 2: acque reflue industriali che derivano dalla raccolta e dal trattamento delle acque nere delle navi, raccolte tramite bettoline, per un quantitativo stimato di circa mc/anno; 3) che l autorizzazione abbia durata di anni quattro a far data dal presente provvedimento, con i seguenti termini: - Inizio: 11/11/2013

4 - Scadenza: 11/11/ Rinnovo: per le imprese di cui all art. 2 del D.M. 18/04/2005 da chiedersi almeno 6 mesi prima della scadenza (ovvero da chiedersi entro il 11/05/2016); per le altre imprese da chiedersi almeno un anno prima della scadenza (ovvero da chiedersi entro il 11/11/2016); 4) di sottoporre la Giuseppe Santoro S.r.l., alle seguenti prescrizioni: a. con riferimento allo scarico linea 1, entro tre mesi dall attivazione dello scarico e successivamente con cadenza annuale dalla data di notifica del presente provvedimento, ovvero entro il 31/12 di ogni anno, dovrà essere inviata alla Segreteria Tecnica Acqua della Provincia di Genova ed a Mediterranea delle Acque S.p.A. certificazione analitica comprovante il rispetto dei valori di scarico in fognatura dei seguenti parametri della tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006: ph, SST, BOD 5, COD, Grassi e Oli Animali e Vegetali, Tensioattivi totali, Idrocarburi Totali, Metalli, Azoto Ammoniacale, Azoto Nitrico, Azoto Nitroso, Fosforo Totale; b. con riferimento allo scarico linea 2, entro tre mesi dall attivazione dello scarico e successivamente con cadenza annuale dalla data di notifica del presente provvedimento, ovvero entro il 31/12 di ogni anno, dovrà essere inviata alla Segreteria Tecnica Acqua della Provincia di Genova ed a Mediterranea delle Acque S.p.A. certificazione analitica comprovante il rispetto dei valori di scarico in fognatura dei seguenti parametri della tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006: ph, Ferro, Cloruri, Grassi e Oli Animali e Vegetali, Idrocarburi totali. Per i parametri di seguito riportati si ritiene di poter derogare dai limiti tabellari e si prospettano i seguenti limiti da rispettare, che dovranno essere certificati con la frequenza di cui sopra: C.O.D. 600 mg/l, B.O.D mg/l, rapporto C.O.D./B.O.D. 2,5, Tensioattivi Totali 25 mg/l, S.S.T. 400 mg/l, Azoto Ammoniacale 60 mg/l, Fosforo totale 20 mg/l. c. Le certificazioni di cui ai punti a. e b. devono riportare le modalità di campionamento, l indicazione del tecnico che ha effettuato il prelievo ed il verbale di campionamento e la firma e il timbro del Tecnico Abilitato. Dovranno inoltre essere prodotte in originale o in copia, allegando in questo caso riproduzione fotostatica del documento di identità del titolare dell autorizzazione; d. i sistemi di depurazione delle acque dovranno essere sottoposti a periodica manutenzione e controllo al fine di garantire sempre una perfetta efficienza e funzionalità; e. dovranno essere installati due pozzetti fiscali, rispettivamente per le linee 1 e 2, i quali dovranno essere accessibili e contenere una quantità di refluo almeno pari a sei (6) litri; f. dovrà essere tenuto un quaderno di registrazione nel quale dovranno essere annotate le seguenti informazioni: - data e ora dei disservizi all impianto nel suo complesso; - periodi di fermata dell impianto (ferie, manutenzione, ecc.); - manutenzione ordinarie e straordinarie all impianto di trattamento dei reflui; - data e ora dei prelievi effettuati per le analisi periodiche; Tale quaderno (a fogli numerati a cura del titolare e non staccabili) dovrà essere conservato per un periodo di dieci anni e dovrà essere esibito a richiesta delle strutture tecniche di controllo, unitamente ad eventuali ulteriori documenti relativi allo smaltimento dei reflui e/o fanghi come rifiuti; g. l intera rete di captazione e raccolta delle acque meteoriche e di dilavamento (canalette, cunette vasche di raccolta, pozzetti, pompe di rilancio, etc.) dovrà essere tenuta costantemente libera da detriti e perfettamente efficiente; i disservizi relativi alle pompe di rilancio delle vasche di raccolta dovranno essere annotati sul quaderno di manutenzione e registrazione dati dello scarico, specificando ora e data del guasto e data e ora del ripristino; h. il sistema di accumulo dell acqua di prima pioggia dovrà essere svuotato antro la 49esima ora dal termine dell ultimo evento meteorico, al fine di poter ricevere le acque di prima pioggia relative all evento meteorico successivo; i. la superficie delle aree esposte ad inquinamento dovrà essere mantenuta in buon stato di manutenzione priva di crepe, fessurazioni, buche, ecc., al fine di evitare infiltrazioni negli strati superficiali del suolo di acque contaminate; j. Dovrà essere tenuto un registro con l indicazione della data dell operazione dello scarico, la quantità presunta contenuta nella bettolina e ricavata dai documenti presentati dal comandante della nave

5 che scarica, il nominativo della bettolina stessa e la cifra riportata dal contatore sulla linea di pompaggio prima e dopo lo scarico; k. Le uniche bettoline abilitate allo scarico delle acque nere delle navi presso il sito della Giuseppe Parodi S.r.l. sono quelle individuate dal seguente nome e targa: bettolina C 39 targa GE 8670; bettolina Cava targa GE 8092; bettolina Saimarina XXVII targa GE 8028; bettolina Stampalia targa GE 8689; bettolina Grs 178 targa GE 8836; bettolina San Pietro targa GE 7301; Tali bettoline dovranno essere preposte solo ed esclusivamente alla raccolta degli scarichi di acque nere dalle navi e non potranno essere abilitate al trasporto di liquame di natura differente per evitare fenomeni di inquinamento industriale presso il depuratore di Darsena; l. Le quantità totali annuali di acque industriali dovranno essere comunicate a Mediterranea delle Acque - Reparto Controlli/Mapping ed al Responsabile dell Impianto di depurazione della Darsena; m. prima di iniziare lo scarico, dovrà essere inviato un fax al Depuratore di Darsena indicante il volume del liquame da scaricare e le modalità di scarico che si richiedono con la portata oraria media presunta; lo scarico non potrà avere inizio in assenza di autorizzazione scritta di ritorno rilasciata a cura del Capo impianto di Darsena; n. durante lo scarico, in qualsiasi momento, il personale di Mediterranea delle Acque S.p.A. è autorizzato ad effettuare un campionamento dal punto di campionamento posto a valle della linea di pompaggio e del pozzetto sgrigliatore, all interno del sito della Giuseppe Santoro S.r.l. per poter eseguire le analisi di controllo che attestino il rispetto dei limiti sopra indicati; 5) che la data di attivazione dello scarico sia preventivamente comunicata alla Segreteria Tecnica Acqua della Provincia di Genova, alla Mediterranea delle Acque S.p.A,. ed all ARPAL Dipartimento Provinciale di Genova; 6) che in caso di cessazione dello scarico, la AMIU Genova S.p.A., ne dia immediata comunicazione alla Segreteria Tecnica A.T.O. ed a Mediterranea delle Acque S.p.A. nonché all ARPAL - Dipartimento Provinciale di Genova; 7) che le quantità totali annue di acqua reflua industriale scaricata siano comunicate alla Mediterranea delle Acque S.p.A., secondo l apposita modulistica predisposta e fornita dal gestore del Servizio Idrico Integrato, Iren Acqua Gas S.p.A. - Ufficio coordinamento del Sistema Idrico Integrato; Che la presente autorizzazione comporta gli obblighi: AVVERTE di rispettare, sotto pena di revoca dell autorizzazione, i limiti di cui alla Tabella 3, Allegato 5 alla parte III del D. Lgs. 152/2006, adottando tutte le misure necessarie atte ad evitare un aumento anche temporaneo dell inquinamento rispetto ai limiti autorizzati; di rispettare, in particolare, i disposti dell art. 101, comma 5, del D. Lgs. 152/2006, circa il divieto di conseguire i valori limite di emissione dello scarico mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo; di adeguare gli scarichi qualora richiesto alle norme tecniche, alle prescrizioni regolamentari ed ai valori limite di emissione adottati dall Autorità d'ambito in base alle caratteristiche dell impianto di depurazione a cui è o sarà collegata la pubblica fognatura; di richiedere nuova autorizzazione e/o nuova approvazione del Piano di Prevenzione e di Gestione, nei casi di attivazione di nuovi scarichi ovvero di diversa destinazione d uso, ampliamenti o ristrutturazione dell insediamento comportanti modifiche quali-quantitative degli scarichi ovvero di trasferimento dell attività in altro luogo. Non sarà consentito lo scarico di acque provenienti da attività ed impianti non espressamente contemplati nel presente provvedimento; di osservare sotto comminatoria delle sanzioni amministrative e penali, le prescrizioni di cui sopra nonché ogni altra stabilita dal D. Lgs. 152/2006; di mantenere gli scarichi accessibili per il campionamento da parte dell Autorità competente per il controllo nel punto assunto a riferimento; di richiedere volturazione del presente provvedimento qualora vari la titolarità dell attività che origina lo scarico;

6 Non sarà consentito lo scarico di acque provenienti da attività ed impianti non espressamente contemplati nel presente provvedimento. L eventuale necessità di trattare acque diverse dovrà essere preventivamente comunicata all Amministrazione Provinciale. Qualunque ampliamento e/o modifica sostanziale dell impianto di depurazione o del ciclo produttivo che determini variazioni della qualità delle acque da sottoporre a trattamento, dovrà essere preventivamente autorizzato dalla Provincia di Genova, fermo restando l osservanza delle prescrizioni contenute nell autorizzazione al momento in vigore; Dovranno essere resi sempre accessibili l impianto di trattamento e lo scarico per campionamenti e sopralluoghi ai sensi dell art. 101, comma 3 del D. Lgs. 3 aprile 2006, n E fatta salva la potestà dell Autorità competente per il controllo ad effettuare all interno dell insediamento tutte le ispezioni che ritenga necessarie per l accertamento delle condizioni che danno luogo alla formazione dello scarico, nonché le eventuali prescrizioni che si rendessero necessarie a seguito di quanto accertato. Restano salvi gli adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per la regolarizzazione degli allacci alla fognatura comunale e per garantire la funzionalità della stessa, ai sensi del vigente Regolamento del Servizio Idrico Integrato dell A.T.O. della Provincia di Genova. Il presente provvedimento: INVIA 1. all ARPAL, ai fini dell esercizio delle funzioni di controllo; 2. a Mediterranea delle Acque S.p.A., in qualità di gestore operativo della rete fognaria; 3. al Comune di Genova, proprietario della rete fognaria; 4. alla AMIU Genova S.p.A.. Contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al TAR ai sensi di legge entro 60 gg dalla trasmissione dell atto stesso, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 gg dalla data di pubblicazione. Il Direttore

7 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 12 novembre 2013 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 12 novembre 2013 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Provincia dal 13 novembre 2013 al 28 novembre 2013