Tribunale Civile di Bari, Sezione Stralcio, Sentenza n. 4104/9 settembre 2014.

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1 Tribunale Civile di Bari, Sezione Stralcio, Sentenza n. 4104/9 settembre REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE ORDINARIO di BARI Sezione Stralcio Il Tribunale, nella persona del Giudice dott. Marina Cavallo ha pronunciato la seguente SENTENZA nella causa civile di I Grado iscritta al n. r.g /2011 promossa da: XXXXXXXXXXX (C.F. XXXXXXXXXXXXXX, in qualità di procuratore di XXXXXXXXXX, rappresentato e difeso dall avv. PASQUA MANFREDI ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in BARI, VIA C. GUARNIERI,7 ATTORE contro XXXXXXXXX, rappresentato e difeso con il patrocinio dagli avv.ti GIACOMO METTA e MAXIME MANZARI ed elettivamente domiciliato presso il loro studio in BARI, VIA PAPA GIOVANNI PAOLO I N. 10/D CONVENUTO nonché CONFRATERNITA XXXXXXXXXXX, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall avv. VINCENZO BITETTO ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in PALO DEL COLLE, VIALE VITTORIO VENETO N.20/3 TERZA CHIAMATA

2 Oggetto: scioglimento comunione Conclusioni: come da verbale d udienza del FATTO E DIRITTO Con atto di citazione notificato in data XXXXXXXXXXXXXX, nella sua qualità di procuratore di XXXXXXXXXXX, esponeva di essere proprietario in comunione con XXXXXXXXXXX di una porzione di un immobile sito in Palo del Colle tra P.zza Santa Croce, Via T. Tasso e il 2 Vico T. Tasso, denominato Palazzo delle Mura, nonché di un fondo rustico con annesso fabbricato sito in Palo del Colle alla Contrada Marescia; che la sua quota di proprietà era pari al 97,6%: la quota pari al 22,6% gli era pervenuta in virtù di scrittura privata autenticata del , la quota pari al 50% gli era derivata dall aggiudicazione all asta dell eredità giacente di XXXXXXXXXXXX del , le ulteriori due quote del 12,5% gli erano derivate dalla cessione di diritti avvenuta con atti del e dell ; che il XXXXXXXXX era titolare della residua quota del 2,4%; che il Palazzo delle Mura era stato per molto tempo in stato di abbandono e con diverse ordinanze sindacali ne era stata chiesta la bonifica e la messa in stabilità; che aveva eseguito i lavori necessari richiedendo al convenuto comproprietario il pagamento della somma di sua competenza; che quest ultimo non aveva dato riscontro alle sue richieste. Tutto ciò premesso chiedeva di dichiarare lo scioglimento della comunione esistente e di accertare il suo diritto a percepire la somma di 5.480,00 a titolo di quota parte dei lavori di consolidamento e di restauro statico eseguiti sul Palazzo delle Mura con condanna del convenuto al relativo pagamento, oltre interessi e rivalutazione monetaria. Con vittoria di spese e competenze del giudizio. XXXXXXXXXX si costituiva con comparsa di risposta depositata il contestando, in via preliminare, la validità dell acquisizione, da parte dell attore, della porzione pari al 25% dell immobile e del fondo rustico in comproprietà, avvenuta a mezzo degli atti di compravendita del

3 e dell , atteso che la venditrice Confraternita XXXXXXXXXXX non poteva considerarsi titolare delle suddette quote, lasciate in eredità da XXXXXXXXXXXX, che non erano state dallo stesso ente validamente acquisite in quanto non dotato di personalità giuridica; assumendo di avere interesse alla declaratoria di invalidità degli atti indicati in quanto facenti parte dell eredità di XXXXXXXX, di cui risultava unico erede superstite, e che avrebbe accettato. Si opponeva alla richiesta di pagamento delle somme per i lavori eseguiti sul bene in comproprietà in quanto non meglio comprovati. Concludeva chiedendo, in via preliminare, di essere autorizzato alla chiamata in causa della Confraternita XXXXXXXX, e, nel merito ed in via riconvenzionale, di accertare la nullità, invalidità, inesistenza ed inefficacia dell accettazione con beneficio di inventario del per mancanza dei presupposti di legge e, per l effetto, dichiarare la nullità, invalidità, inesistenza ed inefficacia dei contratti di compravendita del e dell ; di dichiarare che detti beni erano entrati a far parte della eredità di XXXXXXXXXXXX e a lui devoluti per aver posto in essere atti di accettazione tacita dell eredità; di rigettare pertanto la domanda attorea e di procedere allo scioglimento della comunione sulla base delle nuove quote così come determinate. Il tutto con il favore delle spese processuali. A seguito di autorizzazione alla chiamata in causa del terzo si costituiva la Confraternita XXXXXXXXXXX, in persona del legale rappresentante pro tempore, sostenendo di essere dotata di personalità giuridica e di avere pertanto legittimamente accettato l eredità XXXXXXX e ceduto all attore alcune quote immobiliari. Chiedeva pertanto il rigetto della domanda con il favore delle spese di lite. 3

4 Ritenuta la necessità di delibare preliminarmente in ordine alla domanda riconvenzionale proposta la causa veniva rinviata all udienza del per la precisazione delle conclusioni in ordine alla stessa e trattenuta in decisione con concessione dei termini di cui all art. 190 c.p.c. Nell ambito del giudizio di scioglimento della comunione introdotto dall attore in relazione alla comproprietà esistente con il convenuto rispetto ad un fabbricato e ad un fondo rustico, è stata proposta dal convenuto domanda riconvenzionale diretta ad accertare l insussistenza della titolarità del XXXXXXXXXXXX rispetto al 25% della titolarità di alcuni beni acquistati dalla Confraternita XXXXXXXXXXXXX per invalidità degli atti di trasferimento. Detta domanda, che incide sulla individuazione delle quote spettanti ai comproprietari, deve essere esaminata in via preliminare. Risulta dagli atti che in data , con atto di cessione di diritti, XXXXXXXXX ha acquistato dalla Confraternita XXXXXXXXXX la comproprietà nella misura di 1/8 indiviso di fondo rustico in agro di Palo del Colle alla Contrada Marescia riportato in Catasto al foglio 19, p.lle 34, 493, 498 nonché la comproprietà nella misura di 1/8 di un edificio sito in Palo del Colle tra P.zza Santa Croce, Via T. Tasso e il 2 Vico T. Tasso riportato in Catasto al foglio 21, p.lle 1285 sub 1, p.lle graffate 873 sub 1, 1031, 1275 sub 4, p.lle graffate 873 sub 2 e 1275 sub 2, p.lla 1275 sub 1 e sub 3, p.lle graffate 1275 sub 5 e 1285 sub 6. Inoltre con scrittura privata autenticata di cessione di diritti dell XXXXXXXXXX ha acquistato dalla Confraternita del XXXXXXXXXX l ulteriore diritto, pari ad 1/8, del fondo rustico incolto con entrostante fabbricato diruto sito in Palo del Colle alla Contrada Marescia, riportato in Catasto al foglio 19 p.lle 34, 493, 498, nonché i diritti pari a 1/8 sull immobile sito in Palo del Colle tra P.zza Santa Croce, Via T. Tasso e il 2 Vico T. Tasso già indicato. 4

5 Sostiene il convenuto che la Confraternita del XXXXXXXXXX abbia illegittimamente ceduto i diritti in questione in favore dell attore non avendo acquisito validamente la titolarità degli stessi in quanto ente non dotato di personalità giuridica. Tale assunto non può essere condiviso. Negli atti di cessione di diritti indicati è stato specificato che la Confraternita XXXXXXXX risulta ente riconosciuto civilmente con D.P.R ed iscritto nel Registro delle Persone Giuridiche del Tribunale di Bari al n. 173 in data Il Decreto citato, del Capo Provvisorio dello Stato, recante la data del ed allegato al fascicolo della Confraternita terza chiamata, ha previsto il passaggio della Confraternita XXXXXXXXX alle dipendenze dell Autorità Ecclesiastica per quanto concerne il funzionamento e l amministrazione ai sensi dell art. 29 lett. c) del Concordato con la Santa Sede, una volta verificato che la Confraternita, pur avendo prevalente scopo di culto, provvedeva alla erogazione di somme a titolo di beneficenza e di sussidi in favore dell Asilo Infantile e dell infanzia abbandonata. Il Concordato con la Santa Sede del 1929 aveva previsto, all art. 29 lett. c) che le confraternite aventi scopo esclusivo o prevalente di culto non sono soggette ad ulteriori trasformazioni nei fini, e dipendono dall autorità ecclesiastica, per quanto riguarda il funzionamento e l amministrazione. L art. 17 della l. 848/29, approvata in relazione al Concordato citato, aveva previsto che le attribuzioni ora spettanti allo Stato rispetto alle confraternite rimangono limitate alle confraternite, che non abbiano scopo esclusivo o prevalente di culto, e sono devolute al ministro per la giustizia e gli affari di culto, salva l'ingerenza dell'autorità ecclesiastica per quanto concerne gli scopi di culto. L art. 77 del Regolamento approvato in attuazione della disposizione di cui all art. 17 menzionato ha stabilito che l'accertamento dello scopo esclusivo o prevalente di culto di una confraternita è fatto d'intesa con 5

6 l'autorità ecclesiastica, e gli accordi stabiliti non sono vincolativi per lo Stato se non dopo l'approvazione con Regio Decreto, udito il parere del consiglio di Stato. Il Decreto del indicato, emanato d intesa con l Autorità Ecclesiastica, udito il parere del Consiglio di Stato e su proposta del Ministro Segretario di Stato per l Interno, ha pertanto riconosciuto la sussistenza dei presupposti per il passaggio della Confraternita XXXXXXXXXX alle dipendenze dell Autorità Ecclesiastica in quanto avente scopo esclusivo o prevalente di culto. Il riconoscimento in questione è relativo all attribuzione della qualità di ente ecclesiastico ai fini civilistici della Confraternita e lo stesso ha poi determinato il presupposto per l iscrizione nel registro delle persone giuridiche. Al fine di comprendere meglio gli effetti del riconoscimento contenuto nel Decreto citato va considerato il contenuto della Circolare CEI n. 28/99 che, seppure non vincolante, può essere utilizzata ai fini della interpretazione della questione sottoposta e della normativa applicabile che ha distinto le confraternite in tre categorie: a) confraternite aventi fine di culto civilmente riconosciuto; b) confraternite aventi fine di assistenza e di beneficenza; c) confraternite aventi fine di culto non ancora riconosciuto formalmente. Rispetto a tale indicazione la Circolare ha precisato che le confraternite del primo tipo tra cui rientra la Confraternita XXXXXXXXXX proprio in ragione del Decreto del sono enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che devono essere iscritti nel registro delle persone giuridiche. Ne consegue che il riconoscimento in favore della Confraternita XXXXXXXXX, importa sì il passaggio alle dipendenze dell Autorità ecclesiastica, ma al contempo anche la sua rilevanza quale ente ecclesiastico ai fini civilistici: circostanza che ne consente l inserimento nel registro delle persone giuridiche senza necessità di ottenere ulteriori riconoscimenti. 6

7 In questo contesto legislativo va rilevato che la legge 222/85 ha stabilito, all art. 1, che gli enti costituiti o approvati dall'autorità ecclesiastica, aventi sede in Italia, i quali abbiano fine di religione o di culto, possono essere riconosciuti come persone giuridiche agli effetti civili con decreto del Presidente della Repubblica, udito il parere del Consiglio di Stato. Tuttavia, l art. 6 della medesima legge, prevede che gli enti ecclesiastici già riconosciuti devono richiedere l'iscrizione nel registro delle persone giuridiche entro due anni dalla entrata in vigore delle presenti norme. Nel caso di specie è attestato dalla Prefettura di Bari Ufficio territoriale del Governo che la Confraternita XXXXXXXXX, in data ha ottenuto l iscrizione nel registro delle persone giuridiche proprio in virtù dell intervenuto riconoscimento. Detto adempimento, che ha previsto un esame da parte dell ente preposto all iscrizione dei documenti e ha fatto espresso riferimento proprio al Decreto del , assume peculiare rilevanza e non è stato peraltro oggetto di impugnazione da parte del convenuto XXXXXXXXX che ha chiesto di dichiararne la nullità solo in sede di seconda memoria depositata ex art. 183 c. 6 c.p.c. e quindi tardivamente - né può dirsi oggetto di una ipotesi di nullità rilevabile d ufficio, alla stregua di quanto sostenuto dallo stesso convenuto in sede di memoria di replica. Va aggiunto che la Confraternita ha richiesto al Prefetto della Provincia di Bari l autorizzazione ad accettare il lascito testamentario di XXXXXXXX e con decreto dell detta autorizzazione è stata concessa sul presupposto della esistenza del decreto del e della iscrizione nel registro delle persone giuridiche eseguita ai sensi degli artt. 5 e 6 della l. 222/85. Peraltro in questa occasione il convenuto aveva esposto al Prefetto, a mezzo di lettera raccomandata, le sue ragioni di contestazione rispetto alla richiesta di autorizzazione che sono state evidentemente disattese dall Autorità preposta. 7

8 Anche avverso detto provvedimento non risulta essere stata proposta opposizione o apposita azione diretta alla sua contestazione per insussistenza dei presupposti da parte del XXXXX. Tali dati consentono di affermare che la Confraternita XXXXXXXXXX abbia la qualità di persona giuridica e, come tale, anche in relazione all autorizzazione ottenuta e richiamata, potesse validamente accettare l eredità di XXXXXXXX e procedere alla cessione di diritti in favore dell attore. Ne consegue il rigetto della domanda riconvenzionale proposta. Il giudizio deve proseguire tra attore e convenuto, stante l estraneità della terza chiamata rispetto alla domanda attorea, ai fini della pronuncia in ordine allo scioglimento della comunione e alla richiesta di rimborso di somme. Le spese di lite tra convenuto e Confraternita terza chiamata, stante il rigetto della domanda riconvenzionale, vanno poste a carico del convenuto e liquidate come da dispositivo ai sensi del D.M. 55/14 stante il disposto dell art. 28 tenendo conto della natura dell affare e dell attività svolta. P.Q.M. Il Tribunale, non definitivamente pronunziando sulla domanda proposta da XXXXXXXXXX nei confronti di XXXXXXXXX nonché della Confraternita XXXXXXXX, in persona del legale rappresentante pro tempore, disattesa ogni contraria istanza ed eccezione, così provvede: 1) rigetta la domanda riconvenzionale; 2) condanna il convenuto al pagamento delle spese di lite in favore della terza chiamata che si liquidano in complessivi 3.500,00, oltre rimborso forfetario nella misura del 15%, IVA e CAP come per legge; 3) dispone il prosieguo del giudizio come da separata ordinanza. Modugno, Il Giudice Dott.ssa Marina Cavallo 8