BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 01 giugno 2017 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

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1 Anno XLVII N. 140 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 22 Serie Ordinaria - Giovedì 01 giugno 2017 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA SOMMARIO B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Decreto Presidente Regione Lombardia 29 maggio n. 683 Fissazione della data di svolgimento del referendum consultivo regionale concernente l iniziativa per l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della costituzione, ai sensi dell articolo 25, comma 6, primo periodo, della l.r. n.34/ C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 29 maggio n. X/6641 Aggiornamento del programma di attività di Eupolis Lombardia - Incarico ad Eupolis Lombardia per il supporto all attuazione del progetto S3 4AlpClusters a valere sul programmma Spazio Alpino D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 23 maggio n Variazioni al bilancio finanziario gestionale (l.r. 19/12 -art. 1, comma 5, lettera a) 6 provvedimento D.G. Welfare Decreto dirigente struttura 29 maggio n Piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e revoca del d.d.s. 4 febbraio n D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale Decreto dirigente unità organizzativa 29 maggio n Rettifica del decreto n del 19 maggio 2017 ad oggetto «Approvazione delle graduatorie ai sensi della d.g.r. n. 6083/2016, in attuazione di quanto previsto negli avvisi e successive integrazioni di cui ai decreti n /2016, n /2016, n /2016 e n. 579/2017 e ridefinizione dei budget assegnati agli ambiti dei comuni relativamente alla misura reddito di autonomia 2016 a favore delle persone anziane e delle persone disabili» D.G. Culture, identità e autonomie. Decreto direttore generale 30 maggio n Avviso unico 2017 relativo a interventi per attività culturali - Anni finanziari 2017 e Comunicato regionale 30 maggio n. 100 Comunicazione alienazione opera dichiarata di interesse culturale D.G. Agricoltura Decreto dirigente unità organizzativa 26 maggio n Misure fitosanitarie e delimitazione del territorio della Regione Lombardia in applicazione del decreto ministeriale 12 ottobre Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora Chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica Italiana Decreto dirigente unità organizzativa 29 maggio n Programma di sviluppo rurale della Lombardia Operazione «Filiere corte». Approvazione delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande

2 2 Bollettino Ufficiale D.G. Università, ricerca e open innovation Decreto dirigente struttura 26 maggio n Accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo bando ricerca e innovazione, edizione misure A,B e C» di cui al decreto n. 6916/2016: approvazione delle decadenze dal contributo, presa d atto delle rinunce e scorrimento della graduatoria delle domande ammesse di cui all allegato 1 del decreto n del 20 dicembre 2016 e s.m.i D.G. Infrastrutture e mobilità Decreto dirigente struttura 19 maggio n Decreto legislativo 30 aprile 1992, n Provincia di Lodi. Classificazione amministrativa a strada provinciale della LOSP193 «Maleo Corno Giovine» dal km al km e contestuale declassificazione amministrativa a strada comunale della relativa tratta sottesa corrispondente al tratto storico di LOSP D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Decreto dirigente struttura 26 maggio n Iniziativa FRISL G) «Centri di raccolta comunali o intercomunali dei rifiuti urbani e assimilati». Dichiarazione di decadenza del contributo assegnato al beneficiario comune di Gerenzago (PV) con d.d.s. 15 gennaio 2014 n. 169 e confermato con d.d.u.o. n del 6 giugno 2014, relativo al progetto «Area attrezzata per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani Isola ecologica» [ID ], per mancato adempimento dei termini

3 Bollettino Ufficiale 3 B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D.p.g.r. 29 maggio n. 683 Fissazione della data di svolgimento del referendum consultivo regionale concernente l iniziativa per l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della costituzione, ai sensi dell articolo 25, comma 6, primo periodo, della l.r. n.34/1983 IL PRESIDENTE Visto l art. 52, comma 1, dello Statuto d Autonomia della Lombardia; Vista la d.c.r. 17 febbraio n. X/638 «Indizione di referendum consultivo concernente l iniziativa per l attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell articolo 116, terzo comma, della Costituzione» con la quale il Consiglio regionale ha approvato la proposta di referendum consultivo ai sensi degli articoli 25 e seguenti della legge regionale 34/1983, rivolto alla popolazione iscritta nelle liste elettorali dei comuni della Regione Lombardia per l espressione del voto sul seguente quesito: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all articolo richiamato?»; Vista la legge regionale 28 aprile 1983, n. 34 (Nuove norme sul referendum abrogativo della Regione Lombardia Abrogazione l.r. 31 luglio 1973, n. 26 e successive modificazioni) e in particolare il Titolo III, che disciplina i referendum consultivi; Visto in particolare l art. 25 comma 6 primo periodo della legge regionale 34/1983 ai sensi del quale la data di svolgimento del referendum consultivo è fissata dal Presidente della Giunta regionale, una volta l anno, in una domenica tra aprile e giugno ovvero tra settembre e novembre; Ritenuto di indicare quale data per la consultazione referendaria il giorno domenica 22 ottobre 2017; Dato atto di aver provveduto, in data 23 maggio 2017 (prot.n ), ad informare il Prefetto di Milano ed i Presidenti delle Corti d Appello di Milano, Brescia e Trento, territorialmente interessate, dell intenzione di svolgere il referendum consultivo regionale nel giorno di domenica 22 ottobre 2017; DECRETA 1. Il referendum consultivo di cui alle premesse è fissato per il giorno di domenica 22 ottobre 2017, con svolgimento delle operazioni di voto dalle ore 7.00 alle ore Il quesito referendario, come approvato dal Consiglio regionale con la d.c.r. n. X/638 sopra citata, è il seguente: «Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all articolo richiamato?». 3. Il presente atto è comunicato al Ministero dell Interno per gli adempimenti di competenza. II presidente: Roberto Maroni

4 4 Bollettino Ufficiale C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI D.g.r. 29 maggio n. X/6641 Aggiornamento del programma di attività di Eupolis Lombardia - Incarico ad Eupolis Lombardia per il supporto all attuazione del progetto S3 4AlpClusters a valere sul programmma Spazio Alpino LA GIUNTA REGIONALE Visto l art. 48 dello Statuto Regionale «Enti del sistema regionale» che ha stabilito che le funzioni amministrative riservate alla Regione possono essere esercitate anche tramite enti dipendenti, aziende, agenzie e altri organismi, istituiti e ordinati con legge regionale e sottoposti al controllo e alla vigilanza della Regione; Richiamati: la deliberazione del Consiglio regionale n. 78 del 9 luglio 2013 «Programma Regionale di Sviluppo della X legislatura», pubblicata sul Burl n. 30, Serie Ordinaria del 23 luglio 2013; la deliberazione del Consiglio regionale n. 557 del 9 dicembre 2014 «Risoluzione concernente il documento di economia e finanza regionale 2014» e la deliberazione del Consiglio regionale n. 897 del 24 novembre 2015 «Risoluzione concernente il documento di economia e finanza regionale 2015», che aggiornano le linee programmatiche definite nel PRS della X legislatura per il triennio ; Visto l art. 1 della l.r. 27 dicembre 2006 n. 30 con cui è stato istituito il Sistema Regionale e sono stati definiti i soggetti che lo costituiscono; Vista la l.r. 14/2010 che, in attuazione dello Statuto regionale, ha modificato l art. 1, comma 1 ter, della l.r. n. 30/2006 prevedendo che i compiti operativi e le attività gestionali riconducibili alle funzioni amministrative riservate alla Regione sono svolti, di norma, tramite gli enti del Sistema regionale, come individuati con deliberazione di Giunta regionale, sulla base delle competenze attribuite; Richiamato l art. 78 bis della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34, così come sostituito dall art. 4 l.r. 8 luglio 2014 n. 19, il quale prevede, per gli enti dipendenti di cui all allegato A1, Sezione I, della l.r. 30/2006, che: il programma annuale delle attività sia approvato dalla Giunta unitamente al documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione regionale (comma 3); l aggiornamento del programma di attività avviene in sede di assestamento del bilancio regionale; gli ulteriori aggiornamenti nel periodo antecedente e successivo all assestamento di bilancio siano disposti con apposite deliberazioni della Giunta regionale (comma 4); Richiamata la d.g.r. n del 18 febbraio 2015 «Direttive per il 2015 per gli Enti del Sistema regionale di cui all allegato A1, sezione I, della l.r. 30/2006», così come aggiornata con dalla d.g.r. n del 21 maggio 2015, ed in particolare le indicazioni per gli aggiornamenti dei programmi attività di cui all allegato B, Direttive agli Enti dipendenti, compresi nell allegato A1, sezione I, della l.r. 30/2006; Richiamata la Convenzione quadro di riferimento tra Regione Lombardia ed Eupolis Lombardia la cui vigenza è dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 di cui alla d.g.r. X/n del 30 novembre 2015, sottoscritta il 22 dicembre 2015 e registrata nel repertorio convenzioni e contratti in data 29 dicembre 2015; Richiamata la d.g.r del 29 dicembre 2015 «Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione » con la quale sono stati approvati il Programma pluriennale di attività di Eupolis Lombardia - Ente regionale Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione (allegato 4 della d.g.r. citata) e il relativo prospetto di raccordo che individua le attività e i finanziamenti autorizzati a carico del bilancio regionale (allegato 5 tabella D1 - della d.g.r. citata); Preso atto della d.g.r del 19 dicembre 2016 «Determinazione in ordine all attuazione del progetto denominato «S3 4alpclusters: Smart Specialisation Strategies to build an innovation model for alp clusters» Programma Europeo «Interreg Alpine Space Cooperation Programme » che ha provveduto a deliberare l attuazione, in qualità di «Project Partner», il progetto: «S3 4AlpCluster» (come da allegato A alla citata delibera); Considerato che la Direzione Centrale Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione, a fronte delle esigenze di attuazione del Progetto «S3 4alpclusters», ha evidenziato la necessità di affidare a Éupolis Lombardia un incarico per attività di studio, ricerca e promozione degli esiti conseguiti, non compreso nel Programma dell Ente e nel relativo prospetto di raccordo; Richiamato il decreto del Segretario generale n del 26 settembre 2013, costitutivo del Gruppo di Lavoro PRS che ha tra i suoi compiti quello di: valutare e validare gli affidamenti di incarichi al SIREG non compresi nei rispettivi Programmi annuali delle attività; valutare e validare il Piano annuale di Studi e Ricerche; Dato atto dell esame condotto dal GdL PRS sulla richiesta di attività aggiuntive e relativi progetti attuativi e del parere favorevole espresso, sulla base dell istruttoria riassunta nella scheda committenza del progetto, in data 15 Maggio 2017 sul progetto «S3 4alpcluster Smart specialisation strategies to build an innovation model for alp clusters»; Ritenuto per le motivazioni sopra esposte, di procedere all aggiornamento del prospetto di raccordo di Éupolis Lombardia «allegato 5 - tabella D1» approvato con la d.g.r. n del 29 dicembre 2015 «Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione », secondo quanto indicato nell Allegato A alla presente delibera, incaricando Eupolis Lombardia di garantire agli uffici della giunta regionale il supporto all attuazione del progetto S3 4Alpclusters approvato con la d.g.r. 5998/2016; Considerato che le attività a valere sull anno 2019, di cui all Allegato A alla presente delibera, sono condizionate al rinnovo o alla riformulazione del rapporto, tra Regione Lombardia ed Eupolis Lombardia, definito dalla Convenzione quadro di cui alla d.g.r. X/n del 30 novembre 2015, (sottoscritta il 22 dicembre 2015 e registrata nel repertorio convenzioni e contratti in data 29 dicembre la cui vigenza è dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018), e che pertanto potranno essere oggetto di revisione da parte di Regione Lombardia; Dato atto che gli oneri derivanti dalla realizzazione della nuova attività, pari a complessivi ,00, sulle annualità , trovano copertura sui capitoli 12741, 12743, 12742, (bilancio 2017) che presentano la necessaria capienza e disponibilità; Ritenuto di demandare alla Direzione Centrale Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane i competenti provvedimenti attuativi delle nuove attività previste, nel rispetto delle disposizioni previste dall armonizzazione contabile ex d.lgs 118/2011; Ritenuto di individuare, ad integrazione della d.g.r. 5998/2016, quale responsabile amministrativo del progetto «S3 4Alpclusters» il Dirigente della Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane; Dato atto che il Dirigente della Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane provvederà alla pubblicazione del presente atto sul sito istituzionale - sezione amministrazione trasparente ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33; Rilevato di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, comprensivo del relativo allegato, sul Bollettino Ufficiale e di Regione Lombardia; All unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di procedere all aggiornamento del prospetto di raccordo di Éupolis Lombardia «allegato 5 - tabella D1» approvato con la d.g.r. n del 29 dicembre 2015 «Documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione », secondo quanto indicato nell Allegato A alla presente delibera, incaricando Eupolis Lombardia di garantire agli uffici della giunta regionale il supporto all attuazione del progetto S3 4Alpclusters approvato con la d.g.r. 5998/2016, attraverso attività di studio, ricerca e promozione degli esiti conseguiti; 2. che le attività a valere sull anno 2019, di cui all Allegato A alla presente delibera, sono condizionate al rinnovo o alla riformulazione del rapporto, tra Regione Lombardia ed Eupolis Lombardia, definito dalla Convenzione quadro di cui alla d.g.r. X/n del 30 novembre 2015, (sottoscritta il 22 dicembre 2015 e registrata nel repertorio convenzioni e contratti in data 29 dicembre la cui vigenza è dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018), e che pertanto potranno essere oggetto di revisione da parte di Regione Lombardia;

5 5 Bollettino Ufficiale 3. di dare atto che gli oneri derivanti dalla realizzazione della nuova attività, pari a complessivi ,00, sulle annualità , trovano copertura sui capitoli 12741, 12743, 12742, (bilancio 2017) che presentano la necessaria capienza e disponibilità; 4. di demandare alla Direzione Centrale Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane i competenti provvedimenti attuativi delle nuove attività previste, nel rispetto delle disposizioni previste dall armonizzazione contabile ex d.lgs 118/2011; 5. di individuare, ad integrazione della d.g.r. 5998/2016, quale responsabile amministrativo del progetto «S3 4Alpclusters» il Dirigente della Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane; 6. di dare atto che il Dirigente della Struttura Programmazione e progetti integrati per lo sviluppo delle aree montane provvederà alla pubblicazione del presente atto sul sito istituzionale - sezione amministrazione trasparente ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33; 7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, comprensivo del relativo allegato, sul Bollettino Ufficiale e di Regione Lombardia. II segretario: Fabrizio De Vecchi

6 Bollettino Ufficiale 6 ALLEGATO A AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA DI ATTIVITÀ DI EUPOLIS LOMBARDIA - INCARICO AD ÉUPOLIS LOMBARDIA PER IL SUPPORTO ALL ATTUAZIONE DEL PROGETTO S3 4ALPCLUSTERS A VALERE SUL PROGRAMMA SPAZIO ALPINO TABELLA D1 - Ente EUPOLIS - Prospetto di raccordo Attività Attività (breve descrizione attività) Importo anno 2017 importo anno 2018 importo anno 2019 Capitolo Corrente/Capitale Missioni Programmi Direzione Generale Competente Supporto all attuazione del progetto S3 4Alpclusters attraverso: - analisi e stress test della Smart Specialisation Strategy Regione Lombardia; 9.159, , , Corrente supporto all organizzazione tematica di specifici cluster workshops ; - attività di analisi dei cluster lombardi ed europei al fine della ricerca di buone pratiche; 1.617, , , Corrente Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente Sviluppo sostenibile territorio montano piccoli Comuni Direzione Centrale Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione - prototipazione e tipizzazione dei servizi offerti dai cluster; 2.224, , , Corrente - definizione e costruzione di modelli di management e di nuovi servizi offerti dai cluster per favorire l innovazione e la ricerca, lo sviluppo locale e la valorizzazione della quadrupla elica nel suo complesso; 393,00 785,00 260, Corrente TOTALE , , ,00

7 Bollettino Ufficiale 7 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza D.d.u.o. 23 maggio n Variazioni al bilancio finanziario gestionale (l.r. 19/12 -art. 1, comma 5, lettera a) 6 provvedimento IL DIRIGENTE DELLA U.O. PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA Visto l articolo 57 dello Statuto; Visto il d.lgs.118/2011 come integrato e corretto dal d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126 «Disposizioni integrative e correttive del d.lgs118/2011 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L.42/2009»;Richiamato in particolare l art. 51, c. 4; Visti l art.2 della lr 17 dicembre 2012, n. 18 (finanziaria 2013), che ha istituito il collegio dei revisori, e il regolamento regionale 10 giugno 2013, n. 1 di attuazione dell art. 2, comma 5 della legge regionale; Vista la legge regionale del 19 dicembre 2012, n. 19 «Bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013/2015 a legislazione vigente e programmatico» e in particolare l art. 1, comma 5 che nell ambito delle norme per l adeguamento alle disposizioni del d.lgs. 118/2011 disciplina le variazioni agli stanziamenti del bilancio di previsione con provvedimento del responsabile finanziario; Richiamata la d.g.r del 27 ottobre di approvazione del progetto di legge «Bilancio di previsione », del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio consolidato - che ha, tra l altro, autorizzato il responsabile finanziario ad attuare con riferimento ai macroaggregati riguardanti trasferimenti correnti, i contributi agli investimenti e ai trasferimenti in conto capitale, variazioni compensative tra capitoli di spesa appartenenti al medesimo macroaggregato anche con codice di quarto livello del piano dei conti differente; Vista la legge regionale del 29 dicembre 2016, n. 36 «Bilancio di previsione »;Vista la dgr 6101 del 29/12//2016 «Approvazione documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili regionali per l anno Programmi pluriennali delle attività degli enti e delle società in house - Prospetti di raccordo degli enti dipendenti e delle società in house - Prospetti per il consolidamento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti -Piano studi e ricerche ». Visto il decreto del Segretario generale n del 29 dicembre 2016 «Bilancio finanziario gestionale »; Preso atto che l art. 5 della l.r. 19/2014, in un ottica di semplificazione, ha previsto, ove possibile, l arrotondamento degli importi dovuti dalla Regione; VARIAZIONE COMPENSATIVA- DG T1 AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Vista la d.g.r. di variazione di bilancio n. X/1000 del 29 novembre 2013 con la quale sono stati istituiti i capitoli di entrata e di spesa relativi al progetto «WOLFALPS WOLF IN THE ALPS: IMPLE- MENTATION OF COORDINATED WOLF CONSERVATION ACTIONS IN CORE AREAS AND BEYOND» finanziato nell ambito del Programma comunitario LIFE+ 2012; Vista la nota prot. T del 10 maggio 2017 con la quale la Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, nell ambito dell azione C2 del Progetto sopra richiamato, evidenziando la necessità di fornire due cani da guardia ad allevatori lombardi ubicati nel Parco delle Orobie Bergamasche, al fine di contribuire alla difesa delle greggi dagli attacchi da lupo, ha chiesto di procedere alla variazione compensativa di bilancio relativa all esercizio 2017, di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, all interno della Missione 9 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente», Programma 9.05 «Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione», macroaggregato 103 «Acquisto di beni e servizi», sui seguenti capitoli: Capitolo di Spesa TRASFERIMENTI UE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI E SPECIALISTICHE RELATI- VE ALLE ATTIVITA DEL PROGETTO WOLFALPS - LIFE 12 NAT/ IT/ ,00 per l anno 2017 Nuovi Capitoli di Spesa Missione 9 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell ambiente Programma 9.05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Titolo 1 Spese correnti Macroaggregato 103 Acquisto di beni e servizi Capitolo TRASFERIMENTI DELL UNIONE EUROPEA PER IL PROGRAMMA COMUNITARIO LIFE PROGETTO WOLFALPS - FLORA E FAUNA con la dotazione finanziaria di 2.000,00 per l anno 2017 VARIAZIONE COMPENSATIVA DG INFRASTRUTTURE E MOBILITA Richiamati: il decreto-legge 112/2008 «Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria», convertito con modifiche dalla legge 133/2008, e in particolare l art. 14 che ha autorizzato il finanziamento statale delle opere e delle attività connesse alle realizzazione di Expo Milano 2015, il d.p.c.m. 22 ottobre 2008, modificato con DPCM 6 maggio 2013, che nell allegato 1 elenca e definisce le c.d opere essenziali di accessibilità all Expo, includendo tra queste la realizzazione del collegamento Molino Dorino-A8; Richiamata altresì: la Convenzione tra Regione Lombardia e Infrastrutture Lombarde spa sottoscritta il 9 settembre 2009, repertoriata al n /RCC, che conferisce alla società l incarico per lo svolgimento delle funzioni di stazione appaltante e di tutte le attività di supporto connesse alla realizzazione del Collegamento Molino Dorino-A8, le d.g.r. n del 6 marzo 2015 e n del 15 febbraio 2016 che hanno aggiornato la convenzione relativamente alla sua durata, all ultimazione delle opere e alla loro messa in esercizio, la d.g.r del 13 febbraio 2017 che ha modificato ulteriormente la convenzione e in particolare l ha prorogata al 31 dicembre 2017 per consentire la conclusione di alcune attività, tra cui quella di espropriazione delle aree, e ha aggiornato il Quadro tecnico economico, rimodulando alcune voci di spesa; Vista la d.g.r. di variazione di bilancio n. 35 del 16 aprile 2013 che ha istituito i capitoli di entrata e spesa relativi all intervento; Vista la nota protocollo S del 9 maggio 2017 con la quale la Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità chiede una variazione compensativa all interno della Missione 10 «Trasporto e Diritto alla Mobilità», Programma «Viabilità e infrastrutture stradali», Macroaggregato 202 «Investimenti fissi lordi e terreni», di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di coprire le ulteriori spese di esproprio delle aree conseguenti all aggiornamento del Quadro tecnico economico approvato con dgr 6221/2017: Capitolo di Spesa ESECUZIONE DELLE OPE- RE ESSENZIALI PER L ACCESSIBILITA AL SITO EXPO 2015 FI- NANZIATE CON RISORSE STATALI ,97 per l anno 2017 Capitolo di Spesa AREE PER LE OPERE ES- SENZIALI PER L ACCESSIBILITA AL SITO EXPO 2015 FINANZIA- TE CON RISORSE STATALI ,97 per l anno 2017 VARIAZIONE COMPENSATIVA- DG Y1 SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE Richiamata la legge regionale n. 16 del 22 maggio 2004 «Testo unico delle disposizioni regionali in materia di protezione civile»; Considerato che è in corso di predisposizione una deliberazione per l approvazione di un accordo di collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano per La realizzazione del progetto denominato «Proposta di lavoro per analisi e sviluppo delle progettualità in modalità e-learning per la Protezione Civile» che si svolgerà nel periodo ; Vista la nota prot. n. Y dell 11 maggio 2017 della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione con la quale viene chiesto di procedere ad una variazione compensativa di bilancio per gli anni , all interno della Missione 11 «Soccorso civile», Programma «Sistema di protezione civile», Macroaggregato 104 «Trasferimenti correnti»,

8 8 Bollettino Ufficiale di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, al fine di poter procedere, coerentemente con le tempistiche e le attività previste, alla realizzazione del progetto sopra citato in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano: Capitolo di Spesa TRASFERIMENTI ALLE AM- MINISTRAZIONI LOCALI PER ATTIVITA DI PROTEZIONE CIVILE ,00 per l anno 2017, ,00 per l anno 2018, ,00 per l anno 2019 Capitolo di Spesa TRASFERIMENTI COR- RENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE PER ATTIVITA FORMA- TIVE DI PROTEZIONE CIVILE ,00 per l anno 2017, ,00 per l anno 2018, ,00 per l anno 2019 Visti altresì gli stati di previsione delle entrate e delle spese del bilancio regionale per l esercizio finanziario 2017 e successivi; Verificato da parte del Dirigente dell Unità Organizzativa Programmazione e Gestione Finanziaria la regolarità dell istruttoria della proposta di decreto sia sotto il profilo tecnico che di legittimità Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi in materia di organizzazione e personale»; Visti i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Viste in particolare: la d.g.r del 30 marzo 2016 con la quale è stato attribuito alla d.ssa Manuela Giaretta l incarico di Direttore centrale della Direzione centrale Programmazione, Finanza e Controllo di Gestione la d.g.r. n del 31 maggio 2016 con la quale, fra le altre, è stata attribuita alla d.ssa Manuela Giaretta la competenza di responsabile dei servizi finanziari ed è stato conferito alla d.ssa Elide Maria Marelli l incarico di dirigente dell Unità Organizzativa Programmazione e Gestione finanziaria con la competenza, tra le altre, di coordinamento delle attività inerenti la predisposizione di documenti di gestione finanziaria, comprese le variazioni di bilancio; Richiamata la nota prot. n del 6 luglio 2016 con la quale la d.ssa Giaretta ha delegato la d.ssa Marelli a firmare i decreti di variazione di cui all art 51, c. 4 del d.lgs. 118/2011: DECRETA 1. Di apportare al bilancio finanziario gestionale 2017/2019 le variazioni indicate all allegato A del presente provvedimento di cui costituisce parte integrante e sostanziale. 2. Di trasmettere il presente provvedimento al collegio dei revisori dei conti ai sensi e nei termini previsti dall art. 3, comma 7 del regolamento 1/2013 di attuazione dell articolo 2, comma 5 della lr 17 dicembre 2012 n. 18 (finanziaria 2013). 3. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente della u.o.programmazione e gestione finanziaria Elide Maria Marelli

9 Bollettino Ufficiale 9 ALLEGATO A SPESE T1 - DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE PROGRAMMA 9.05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione MACROAGGREGATO 103 Acquisto di beni e servizi Capitolo Esistente/ Nuovo Tipo Risorsa Cod. H1 Numero capitolo Descrizione Capitolo Competenza 2017 Cassa 2017 Competenza 2018 Competenza 2019 E N RISORSE VINCOLATE RISORSE VINCOLATE TRASFERIMENTI UE PER PRESTAZIONI PRO- FESSIONALI E SPECIALISTICHE RELATIVE ALLE ATTIVITA DEL PROGETTO WOLFALPS - LIFE 12 NAT/IT/ TRASFERIMENTI DELL UNIONE EUROPEA PER IL PROGRAMMA COMUNITARIO LIFE PROGETTO WOLFALPS - FLORA E FAUNA , ,00 0,00 0, , ,00 0,00 0,00 S1 - DIREZIONE GENERALE INFRASTRUTTURE E MOBILITA PROGRAMMA Viabilità e infrastrutture stradali MACROAGGREGATO 202 Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni Capitolo Esistente/ Nuovo Tipo Risorsa Cod. H1 Numero capitolo Descrizione Capitolo Competenza 2017 Cassa 2017 Competenza 2018 Competenza 2019 E RISORSE VINCOLATE ESECUZIONE DELLE OPERE ESSENZIALI PER L ACCESSIBILITA AL SITO EXPO 2015 FINANZIATE CON RISORSE STATALI , ,00 0,00 0,00 E RISORSE VINCOLATE AREE PER LE OPERE ESSENZIALI PER L AC- CESSIBILITA AL SITO EXPO 2015 FINANZIA- TE CON RISORSE STATALI , ,97 0,00 0,00

10 10 Bollettino Ufficiale Y1 - DIREZIONE GENERALE SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE PROGRAMMA Sistema di protezione civile MACROAGGREGATO 104 Trasferimenti correnti Capitolo Esistente/ Nuovo Tipo Risorsa Cod. H1 Numero capitolo Descrizione Capitolo Competenza 2017 Cassa 2017 Competenza 2018 Competenza 2019 E RISORSE AUTONOME TRASFERIMENTI ALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI PER ATTIVITA DI PROTEZIONE CI- VILE , , , ,00 E RISORSE AUTONOME TRASFERIMENTI CORRENTI AD ISTITUZIONI SOCIALI PRIVATE PER ATTIVITA FORMATIVE DI PROTEZIONE CIVILE , , , ,00 VARIAZIONI DEL FONDO CASSA AP - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA PROGRAMMA Fondo di riserva MACROAGGREGATO 110 Altre spese correnti Capitolo Esistente/ Nuovo Tipo Risorsa Cod. H1 Numero capitolo Descrizione Capitolo Competenza 2017 Cassa 2017 Competenza 2018 Competenza 2019 E RISORSE AUTONOME FONDO DI RISERVA DEL BILANCIO DI CASSA 0, ,97 0,00 0,00

11 Bollettino Ufficiale 11 D.G. Welfare D.d.s. 29 maggio n Piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e revoca del d.d.s. 4 febbraio n. 657 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA PREVENZIONE SANITA Visti: la Direttiva del Consiglio del 26 giugno 1964 n.432, relativa a problemi di polizia sanitaria in materia di scambi intracomunitari di animali delle specie bovina e suina, e, in particolare l art.9, che stabilisce la procedura per richiedere garanzie complementari nel commercio intracomunitario di animali vivi; la Decisione della Commissione del 21 febbraio 2008 n.185, che stabilisce garanzie supplementari per la malattia di Aujeszky negli scambi intracomunitari di suini, e fissa i criteri relativi alle informazioni da fornire su tale malattia; Il decreto 1 aprile 1997»Piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky nella specie suina» e s.m.i.. Richiamata la d.g.r. n. X/2935 del 19 dicembre 2014 «Approvazione del Piano Regionale Integrato della Sanità Pubblica Veterinaria » che, nell ambito della strategia per la sanità pubblica veterinaria di Regione Lombardia, individua fra gli «obiettivi strategici» nel periodo la riduzione della prevalenza dell infezione negli allevamenti suini e l accreditamento di tutte le province nei confronti della malattia di Aujeszky, al fine di ottenere l inserimento della Lombardia nell allegato II della Decisione n. 2008/185/CE, in qualità di territorio che applica un programma di eradicazione nei confronti della Malattia di Aujeszky, ai sensi dell art.9 della direttiva 64/432/CE; Richiamato inoltre il d.d.s. 4 febbraio n. 657, recante «Approvazione del piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e contestuale revoca del d.d.s. 9 maggio 2014, n e del d.d.s. 30 giugno 2015, n. 5039» Verificato che l applicazione delle misure contenute nel decreto n. 657/2016 ha determinato: il consolidamento della riduzione della prevalenza dell infezione della malattia di Aujeszky in Lombardia, già ottenuta a seguito dell attuazione dei piani di controllo e eradicazioni negli anni precedenti alla fine del 2016, la prevalenza ha infatti aggiunto la percentuale del 2,6%; un ulteriore incremento degli allevamenti che hanno conseguito lo stato di «indennità», rispetto al 2015; infatti durante l anno 2016, il 98 % degli allevamenti intensivi ha acquisito e/o mantenuto la qualifica di «allevamento indenne da MA»; Rilevato che le misure sanitarie introdotte dal decreto n. 657/2016 devono essere ulteriormente modificate, in adeguamento all attuale situazione epidemiologica; Ritenuto pertanto di revocare il decreto n. 657/2016, al fine di completare le misure sanitarie già in atto con ulteriori misure, adeguate alla situazione epidemiologica, prevedendo: di modificare la frequenza dei controlli e le modalità di accreditamento degli allevamenti, in conformità ai requisiti indicati nel documento «Guidance to Commission Decision 2008/185/EC regarding additional guarantees in intra-community trade of pigs related to Aujeszky s disease and criteria for listing a Member State or a region thereof as free from Aujeszky s disease or as having an approved disease control programme» (SANCO/3023/2008 (Rev 9)), di disporre, negli allevamenti suini di piccole dimensioni e a carattere non commerciale, un attività di sorveglianza annuale, di adeguare i requisiti per la movimentazione di suini provenienti da aziende non accreditate verso il macello, in base alla Decisione della Commissione del 21 febbraio 2008 n.185; Acquisito il parere del Ministero della Salute; Sentiti: il Centro di Referenza Nazionale per la malattia di Aujeszky; l Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia Romagna OEVR i Dipartimenti Veterinari delle ATS; le Associazioni di Categoria degli allevatori; Dato atto che le misure sanitarie previste dall allegato A del presente provvedimento «Piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e revoca del d.d.s. 4 febbraio n. 657» sono funzionali al perseguimento degli obiettivi strategici del «Piano Regionale Integrato della Sanità Pubblica Veterinaria »; Dato atto inoltre che il presente provvedimento non comporta registrazioni contabili; Viste: la l.r. 30 dicembre 2009 n. 33 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità» e s.m.i.; la l.r. n. 20/2008, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA 1. di revocare il provvedimento: d.d.s. 4 febbraio n. 657, recante «Approvazione del piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e contestuale revoca del d.d.s. 9 maggio 2014, n e del d.d.s. 30 giugno 2015, n. 5039»; 2. di approvare l Allegato A recante «Piano regionale di controllo ed eradicazione della malattia di Aujeszky e revoca del d.d.s. 4 febbraio n. 657», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 3. di dare atto che il presente provvedimento non comporta registrazioni contabili; 4. di pubblicare il presente provvedimento sul BURL e sul Portale istituzionale della D.G. Welfare. Il dirigente Laura Gemma Brenzoni

12 12 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A PIANO DI ERADICAZIONE DELLA MALATTIA DI AUJESZKY IN REGIONE LOMBARDIA 1. Premessa La malattia di Aujeszky determina rilevanti danni economici all allevamento suino e rientra tra le malattie infettive che consentono ad un territorio, il cui programma obbligatorio di lotta sia stato approvato da parte della Commissione UE, di richiedere garanzie complementari per la commercializzazione di suini vivi e di materiale genetico. Oggi tutti i Paesi europei la cui zootecnia è maggiormente evoluta e gran parte dei restanti sono stati riconosciuti indenni nei confronti della malattia di Aujeszky o la Commissione ne ha approvato un programma di eradicazione; in Italia la provincia Autonoma di Bolzano, le regioni Friuli Venezia Giulia e il Veneto hanno un programma approvato. Le misure adottate in Lombardia nei precedenti anni, nonostante l elevata densità di animali sul territorio, hanno determinato una situazione epidemiologica molto favorevole, con una rilevante riduzione della prevalenza dell infezione. Il presente piano, che si applica alla totalità degli allevamenti suini della Lombardia, intende consolidare la favorevole situazione epidemiologica, al fine di ottenere, ai sensi dell art. 9 della Direttiva n. 64/432/CEE, il riconoscimento comunitario di territorio che applica un programma di eradicazione nei confronti della Malattia di Aujeszky. 2. Obiettivo Il presente Piano di eradicazione della malattia di Aujeszky, di seguito Piano, è finalizzato al mantenimento dello stato d indennità nei confronti della Malattia di Aujeszky degli allevamenti suini, al fine di ottenere, ai sensi dell art. 9 della Direttiva n. 64/432/CEE, il riconoscimento comunitario di territorio che applica un programma di eradicazione nei confronti della Malattia di Aujeszky. Tale riconoscimento è un requisito indispensabile per richiedere l inserimento della Lombardia nell allegato I della Decisone n. 2008/185/CE, quale regione indenne dalla malattia di Aujeszky, in cui è vietata la vaccinazione. 3. Definizioni Ai fini dell attuazione del presente Piano, valgono le seguenti definizioni: Veterinario responsabile del Piano: Veterinario formalmente individuato dall allevatore, al quale viene affidata la responsabilità della stesura e applicazione di un piano aziendale di controllo della malattia di Aujeszky, con particolare riferimento al piano vaccinale e ai controlli sanitari. Il nominativo del Veterinario responsabile deve essere comunicato all ASL territorialmente competente, utilizzando l Allegato 1, e registrato, a cura dell ASL, in BDR entro 15 gg; copia dell Allegato 1 deve essere disponibile in allevamento. Qualsiasi variazione deve essere comunicata all ASL entro 15 giorni, per l aggiornamento in BDR. Veterinario ATS referente del Piano: Veterinario Ufficiale formalmente individuato dal DPV dell ATS, eventualmente anche a livello di singola area distrettuale, il cui nominativo deve essere registrato in BDR, cui compete di coordinare, monitorare e verificare l attività di controllo nei confronti della malattia di Aujeszky e la sua puntuale e corretta registrazione nei sistemi informativi della Regione. Periodicamente il Veterinario referente, con la collaborazione della sezione IZS territorialmente competente, deve promuovere incontri con gli allevatori e i Veterinari responsabili dei Piani, al fine di incentivare le azioni per il mantenimento dell accreditamento degli allevamenti nei confronti della malattia di Aujeszky. Piano vaccinale: programma documentato di interventi di profilassi immunizzante, conforme alla vigente normativa, pianificato dal Veterinario responsabile del Piano, in accordo con l allevatore e disponibile presso l allevamento. Allevamento positivo: allevamento suino i cui animali sono stati sottoposti a controllo sierologico nei confronti della Malattia di Aujeszky e almeno un suino è risultato positivo. Allevamento negativo: allevamento suino i cui animali sono stati sottoposti a controllo sierologico nei confronti della Malattia di Aujeszky, secondo la numerosità campionaria prevista dal presente piano e nessun suino è risultato positivo. Allevamento indenne da malattia di Aujeszky: allevamento suino che possiede i requisiti previsti ai punti 7.a e 7.b del presente provvedimento. Allevamento a stato sanitario sconosciuto: allevamento suino i cui animali non sono stati sottoposti a controllo sierologici nei confronti della Malattia di Aujeszky nell arco degli ultimi dodici mesi o che provengono da allevamenti non indenni. Allevamento suino da svezzamento: in cui sono presenti suinetti provenienti da un allevamento da riproduzione e dal quale gli animali sono successivamente movimentati verso un allevamento da ingrasso o un allevamento da riproduzione 4. Ambito di applicazione Il presente Piano si applica a tutti gli allevamenti suini presenti sul territorio regionale e determina le condizioni per: accreditare gli allevamenti suini mantenere l accreditamento degli allevamenti suini, definire i criteri per la sospensione o la revoca della qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky e stabilire le modalità per il suo ripristino, controllare la corretta attuazione del piano vaccinale. 5. Movimentazioni Al fine di limitare il rischio di diffusione della malattia e di salvaguardare lo stato sanitario del territorio della Regione Lombardia, solo gli allevamenti della Lombardia indenni nei confronti della Malattia di Aujeszky possono movimentare verso altri allevamenti o macelli della Lombardia.

13 Bollettino Ufficiale 13 Le movimentazioni di suini a partire da allevamenti la cui qualifica è stata sospesa o revocata, sono soggette alle specifiche disposizioni di cui ai successivi punti 8 e 9 e Anagrafe degli allevamenti e qualifiche sanitarie Le informazioni anagrafiche relative alle aziende e agli allevamenti suinicoli devono essere puntualmente registrate ed aggiornate in BDR/BDN. Particolare attenzione deve essere riposta alle informazioni relative alla tipologia di allevamento e consistenza. In occasione dei controlli ufficiali e/o di comunicazioni da parte dell allevatore è necessario registrare/aggiornare in BDR/BDN il dato relativo alla consistenza media per ciclo. La qualifica sanitaria nei confronti della malattia di Aujeszky deve essere puntualmente registrata e aggiornata in BDR a carico del DV territorialmente competente, previa verifica dei requisiti previsti dalla norma vigente. L aggiornamento deve essere effettuato entro 15 gg dalla ricezione del rapporto di prova relativo agli accertamenti sierologici periodici, e comunque prima della movimentazione di suini verso altri allevamenti. La qualifica sanitaria (indenne/non indenne) degli allevamenti da svezzamento e da ingrasso con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30, accreditati per induzione, verrà aggiornata automaticamente al 1 gennaio di ogni anno, confermando la qualifica presente in BDR/BDN al 31 dicembre dell anno precedente. Al Veterinario ATS referente del Piano compete, tra l altro, di verificare la puntuale e corretta registrazione dell attività di controllo nei confronti della malattia di Aujeszky nei sistemi informativi della Regione, con particolare riferimento alle qualifiche sanitarie e agli esiti dei controlli effettuati. 7. Accreditamento degli allevamenti suini e mantenimento della qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky Al fine di ottenere la qualifica di allevamento indenne nei confronti della Malattia di Aujeszky, gli allevatori, tranne per gli allevamenti a carattere familiare (ai sensi del Dlgs. n.200/2010), devono inoltrare la domanda al Dipartimento Veterinario dell ATS territorialmente competente, utilizzando l Allegato 2 al presente provvedimento. 7.a. Accreditamento degli allevamenti suini Per acquisire la qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky occorre soddisfare i seguenti requisiti: viene applicato un programma di vaccinazione, secondo lo schema previsto dalla vigente normativa nazionale, assenza di sintomi o lesioni riferibili alla malattia di Aujeszky negli ultimi 12 mesi, i suini devono essere sottoposti con esito favorevole agli accertamenti diagnostici di seguito specificati (punto 7.a.1), eccetto: - gli allevamenti da svezzamento, - gli allevamenti da ingrasso con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30 capi, - gli allevamenti familiari che acquisiscono la qualifica per induzione, a condizione che siano presenti solo animali provenienti da allevamenti indenni nei confronti della malattia di Aujeszky. 7.a.1 Accertamenti diagnostici per acquisizione della qualifica sanitaria Negli allevamenti suini da riproduzione e da ingrasso (con consistenza media per ciclo superiore a 30), i capi devono essere sottoposti a due controlli sierologici favorevoli ad un distanza minima di 3 mesi e massima di 6 mesi, secondo la seguente numerosità campionaria: per gli allevamenti da riproduzione: tabella B (prevalenza attesa del 10%; IC del 95%, con un massimo di 29 campioni) per gli allevamenti da ingrasso: tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni); per gli allevamenti da ingrasso che effettuano il tutto pieno/tutto vuoto è sufficiente un controllo sierologico dopo la terza vaccinazione, in allevamento o al macello, secondo la tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni). I DPV delle AATTSS programmano l attività di accreditamento in modo che almeno il II controllo sierologico coincida con l attività di sorveglianza della MVS, laddove prevista. 7.b Mantenimento della qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky Per mantenere la qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky occorre soddisfare i seguenti requisiti: viene applicato un programma di vaccinazione, secondo lo schema previsto dalla vigente normativa nazionale, assenza di sintomi o lesioni riferibili alla malattia di Aujeszky negli ultimi 12 mesi, i suini devono essere sottoposti con esito favorevole agli accertamenti diagnostici di seguito specificati (punto 7.b.1), eccetto: - gli allevamenti da svezzamento, - gli allevamenti da ingrasso con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30 capi - gli allevamenti familiari a condizione che siano stati introdotti solo animali provenienti da allevamenti indenni nei confronti della malattia di Aujeszky, gli animali di nuova introduzione devono provenire esclusivamente da allevamenti indenni da malattia di Aujeszky, gli animali di nuova introduzione non devono provenire da stalle di sosta, fiere o mercati.

14 14 Bollettino Ufficiale 7.b.1 Accertamenti diagnostici per il mantenimento della qualifica sanitaria Al fine di mantenere lo status di indennità nei confronti della malattia di Aujeszky, gli allevamenti suini da riproduzione e da ingrasso (con consistenza media per ciclo superiore a 30) devono essere sottoposti a accertamenti diagnostici periodici. Allevamenti da riproduzione: controlli sierologici favorevoli con cadenza quadrimestrale, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella B (prevalenza attesa del 10% con un IC del 95% con un massimo di 29 campioni); i campioni devono essere rappresentativi delle unità produttive presenti. Allevamenti suini da ingrasso: controlli sierologici favorevoli, in allevamento o al macello, con cadenza semestrale, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni); se prelevati in allevamento, i campioni devono essere rappresentativi delle unità produttive e degli animali in fase di magronaggio e degli animali in fase di finissaggio. Allevamenti suini da ingrasso che effettuano il tutto pieno/tutto vuoto: è sufficiente un controllo favorevole dopo la terza vaccinazione, in allevamento o al macello, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni). Nell ambito delle attività di mantenimento della qualifica, almeno uno dei controlli annuali deve essere effettuato dal DPV, laddove possibile contestualmente a quelli svolti per la sorveglianza MVS. Negli allevamenti suini (da riproduzione a ciclo chiuso e ingrasso) che non movimentano animali, in quanto la macellazione avviene in azienda, è sufficiente un controllo sierologico annuale, secondo la numerosità campionaria sopra specificata, in relazione alla tipologia di allevamento. 7.b.2 Sorveglianza negli allevamenti suini accreditatati per induzione Negli allevamenti suini familiari e in quelli da ingrasso con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30 viene attuata un attività di sorveglianza. Al fine di individuare la presenza di allevamenti infetti, con una prevalenza attesa dello 0,5% e con livello di confidenza del 95%, annualmente vengono controllati 600 allevamenti, distribuiti tra allevamenti familiari e da ingrasso con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30. Per ciascuna ATS, l OEVR fornirà: - il numero di allevamenti familiari da sottoporre a controllo in occasione delle macellazioni a domicilio per uso familiare - l elenco degli allevamenti da ingrasso (con consistenza media per ciclo uguale o inferiore a 30) che dovranno essere sottoposti a controllo sierologico. 8. Sospensione e revoca accreditamento La qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky è sospesa nei seguenti casi: singolo animale sieropositivo, in allevamento da riproduzione singolo animale sieropositivo in allevamento da ingrasso, individuato al macello La qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky è revocata nei seguenti casi: presenza di più di un animale sieropositivo, in allevamento da ingrasso, anche se individuati al macello e in allevamento da riproduzione singolo animale sieropositivo in allevamento da ingrasso, individuato in allevamento singolo animale sieropositivo, conseguente agli accertamenti successivi al riscontro di singola sieropositività introduzione di animali provenienti da allevamenti senza qualifica o con qualifica scaduta Nel caso in cui la qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky venga revocata a causa di sieropositività, deve essere condotta dall ATS, in collaborazione con OEVR e IZSLER, un indagine epidemiologica, ed eventualmente anche un controllo sierologico di tutti gli allevamenti suini presenti nel raggio di 1 km. 9. Provvedimenti conseguenti alla sospensione della qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky A. allevamento da riproduzione (presenza di un singolo animale sieropositivo): a. prelievo sierologico di tutti i riproduttori, incluso il capo risultato positivo; il controllo deve essere effettuato entro 1 mese, in caso contrario la qualifica viene revocata. In caso di esito favorevole, la sospensione viene revocata e l allevamento riacquisisce la qualifica. Se gli accertamenti di laboratorio confermano la positività in uno o più animali, la qualifica viene revocata. B. allevamento da ingrasso (presenza di un singolo animale sieropositivo individuato al macello): a. prelievo sierologico, nello stesso capannone del capo risultato positivo, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni); nel caso fossero ancora presenti animali dello stesso box del positivo, essi vanno inclusi nel campionamento. Il controllo deve essere effettuato entro 15 gg, in caso contrario la qualifica viene revocata. In caso di esito favorevole, la sospensione viene revocata e l allevamento riacquisisce la qualifica. Se gli accertamenti di laboratorio confermano la positività in uno o più animali, la qualifica viene revocata. 10. Provvedimenti conseguenti all assenza o alla revoca della qualifica di allevamento indenne da malattia di Aujeszky Nei confronti di allevamenti che non sono indenni si applicano le seguenti disposizioni. A. allevamento da riproduzione: 1. Il titolare dell allevamento deve presentare un Piano di Gestione Obbligatorio finalizzato all acquisizione dell indennità per

15 Bollettino Ufficiale 15 la malattia di Aujeszky, che deve essere approvato dal DV della ATS di competenza, nel quale siano previste almeno le seguenti azioni: a. controllo sierologico di tutti i riproduttori, a carico dell allevatore (in caso di esito favorevole, tale controllo può essere considerato valido ai fini della riacquisizione della qualifica) b. identificazione di tutti i riproduttori positivi c. vaccinazione di emergenza d. programma di riforma degli animali sieropositivi. 2. L ATS può consentire le movimentazioni verso altri allevamenti a condizione che: a. lo spostamento dei suini presso uno o più allevamenti da ingrasso presenti in Lombardia avvenga previa acquisizione della dichiarazione del legale rappresentante dell allevamento di destinazione che attesti di essere informato che i suini provengono da allevamento non negativo. La stessa dichiarazione dovrà essere prodotta anche dal legale rappresentante dell allevamento che dovesse ricevere gli stessi suini per la fase successiva di finissaggioingrasso. b. Il DPV comunichi la/le movimentazione/i dei suini al DV della ATS competente sull allevamento di destinazione che, in base ad una valutazione del rischio di diffusione della malattia ad allevamenti contermini, può non consentire lo spostamento. c. Tutte le partite, almeno sino a quando non è stato effettuato con esito favorevole il primo dei controlli utili al fine della riacquisizione della qualifica, devono essere sottoposte a controllo sierologico prima della movimentazione secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni) a carico dell allevatore; in base agli esiti degli esami di laboratorio: i. i suinetti superiori ai 120 giorni di età si movimentano solo se negativi (se positivi possono essere movimentati solo verso il macello) ii. i suinetti inferiori ai 120 giorni di età, in caso di positività verosimilmente ascrivibile a immunità passiva, possono essere movimentati in vincolo, ma devono essere sottoposti a controllo sierologico prima della successiva movimentazione ad altro allevamento o al macello 3. l ATS può consentire le movimentazioni dei grassi verso il macello alle seguenti condizioni: a. vaccinazione di emergenza di tutti i capi presenti nel/nei capannone/i positivo/i, effettuata da almeno 2 settimane e da non oltre 4 settimane dalla data di invio al macello, almeno sino a quando non è stato effettuato con esito favorevole il primo dei controlli utili al fine della riacquisizione della qualifica, b. se verso impianti di macellazione situati in Lombardia, tali impianti dovranno essere preventivamente individuati e aver formalmente espresso la volontà di ricevere gli animali, c. il Veterinario Ufficiale deve riportare nel quadro E del mod. 4, oltre alla qualifica per MVS, la dicitura suini provenienti da allevamento non indenne per malattia di Aujeszky e comunicare al macello di destinazione l arrivo delle partite nelle 24 ore precedenti l invio. 4. La mancata attuazione degli interventi previsti dal Piano di gestione Obbligatorio comporta il divieto di spostamento di suini verso gli allevamenti e i macelli della Lombardia. 5. I costi dei prelievi e degli esami sierologici nell ambito del Piano di gestione Obbligatorio sono a carico del proprietario. 6. I prelievi nell ambito del Piano di gestione Obbligatorio sono effettuati dal DV direttamente o sotto la sua supervisione. 7. La qualifica viene ripristinata qualora gli animali siano risultati negativi a due accertamenti effettuati a distanza di minimo di 3 mesi e massima di 6 mesi, secondo la numerosità campionaria di cui alla Tabella A. Il primo di tali controlli deve essere effettuato solo dopo che sono stati eliminati tutti i suini sieropositivi. Qualora invece il campionamento venga effettuato con la numerosità campionaria di cui alla tabella C, tale da rilevare una prevalenza del 2% con un livello di confidenza del 95%, è sufficiente un unico controllo negativo, dopo che sono stati eliminati tutti i suini sieropositivi. B. allevamento da ingrasso: 1. Il titolare dell allevamento deve presentare un Piano di Gestione Obbligatorio finalizzato all acquisizione dell indennità per la malattia di Aujeszky, che deve essere approvato dal DV della ATS di competenza, nel quale siano previste almeno le seguenti azioni: a. effettuazione del tutto pieno/tutto vuoto nel capannone in cui sono presenti gli animali sieropositivi e b. rispetto del vuoto sanitario di almeno 3 gg dal termine delle operazioni di pulizia e disinfezione e prima di introdurre animali provenienti da allevamenti indenni c. vaccinazione di emergenza 2. l ATS può consentire le movimentazioni verso impianti di macellazione alle seguenti condizioni: a. vaccinazione di emergenza dei capi presenti nel/nei capannone/i positivo/i effettuata da almeno 2 settimane e da non oltre 4 settimane dalla data di invio al macello, b. le partite (escluse quelle provenienti dal capannone positivo) dovranno essere sottoposte a controllo sierologico secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A (prevalenza attesa del 5% con un IC del 95%, con un massimo di 57 campioni) a carico dell allevatore, almeno sino a quando non è stato effettuato con esito favorevole il primo dei controlli utili al fine della riacquisizione della qualifica. In caso di positività, dovrà essere effettuato il tutto pieno/tutto vuoto per allevamento c. se i suini sono destinati a impianti di macellazione situati in Lombardia, tali impianti dovranno essere preventivamente individuati e aver formalmente espresso la volontà di ricevere gli animali d. il Veterinario Ufficiale deve riportare nel quadro E del mod. 4, oltre alla qualifica per MVS, la dicitura suini provenienti da allevamento non indenne per malattia di Aujeszky e comunicare al macello di destinazione l arrivo delle partite nelle 24 ore precedenti l invio. 3. l ATS può consentire le movimentazioni verso uno o più allevamenti da ingrasso alle condizioni di cui al precedente punto A La mancata attuazione degli interventi previsti dal Piano di gestione Obbligatorio comporta il divieto di spostamento di suini verso gli allevamenti e i macelli della Lombardia.

16 16 Bollettino Ufficiale 5. I costi dei prelievi e degli esami sierologici nell ambito del Piano di gestione Obbligatorio sono a carico del proprietario. 6. I prelievi nell ambito del Piano di gestione Obbligatorio sono effettuati dal DPV direttamente o sotto la sua supervisione. 7. La qualifica viene ripristinata qualora gli animali siano risultati negativi a due accertamenti effettuati a distanza di minimo di 3 mesi e massima di 6 mesi, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A. Il primo di tali controlli deve essere effettuato solo al termine del periodo di vuoto sanitario di cui al precedente punto 1.a. Qualora invece il campionamento venga effettuato con la numerosità campionaria di cui alla tabella C, tale da rilevare una prevalenza del 2% con un livello di confidenza del 95%, è sufficiente un unico controllo negativo, al termine del periodo di vuoto sanitario, di cui al precedente punto 1.a. C. Allevamento che ha introdotto animali da allevamenti non accreditati o a stato sanitario sconosciuto 1. Sino al ripristino della qualifica sanitaria gli animali potranno essere movimentati, secondo la tipologia dell allevamento, alle condizioni di cui ai precedenti punti A.2 o A.3. (da lettera b a lettera c) e B.2 (da lettera b a lettera d) oppure B.3 2. La qualifica viene ripristinata qualora gli animali siano risultati negativi a due accertamenti effettuati a distanza di minimo di 3 mesi e massima di 6 mesi, secondo la numerosità campionaria di cui alla tabella A. Il primo di tali controlli, entrambi a carico del proprietario, deve essere effettuato almeno 28 giorni dopo l introduzione da allevamenti non accreditati o a stato sanitario sconosciuto. Qualora invece il campionamento venga effettuato con la numerosità campionaria di cui alla tabella C, tale da rilevare una prevalenza del 2% con un livello di confidenza del 95%, è sufficiente un unico controllo negativo, almeno 28 giorni dopo l introduzione da allevamenti non accreditati o a stato sanitario sconosciuto, a carico del proprietario. D. Disposizioni per il macello Gli automezzi che trasportano animali provenienti da allevamenti non indenni devono essere lavati e disinfettati esclusivamente al macello. 11. Controllo programma di vaccinazione Il Piano vaccinale deve essere attuato secondo quanto indicato nell Allegato 3. Considerato che la vaccinazione pianificata è obbligatoria per tutti i suini allevati, i controlli sulla corretta attuazione del piano vaccinale vengono condotti con le seguenti modalità: Controllo documentale Campionamento sierologico Allevamenti da sottoporre a verifica Ciascun DPV deve individuare un campione di allevamenti da sottoporre a verifica che comprenda, in via prioritaria, tutti gli allevamenti sieropositivi, oltre a quelli che ritiene opportuno in considerazione di situazioni epidemiologiche non favorevoli. Modalità di verifica Controllo documentale presenza del Veterinario responsabile del Piano (Allegato 1); presenza del Piano vaccinale; congruità tra dosi vaccinali acquistate e numero medio di suini da vaccinare; modalità di registrazione degli interventi vaccinali in grado di garantire la tracciabilità e rintracciabilità dei gruppi di suini vaccinati; corretta conservazione delle dosi di vaccino; presenza delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e di provenienza da allevamenti indenni, relative agli animali introdotti Negli allevamenti da ingrasso che introducono suini che hanno già completato il ciclo di vaccinazione, la verifica documentale sarà riferita solo a quest ultimo punto. L esito di tali controlli deve essere formalizzato tramite il modello di cui all Allegato 4 e registrato in SIV. Campionamento sierologico Negli allevamenti da riproduzione i campionamenti devo essere suddivisi tra le categorie di riproduttori (almeno n.5 campioni per ciascuna categoria) e quelli in fase di accrescimento (almeno n. 5 animali per ciascuna categoria: 50 Kg, 110 Kg e 150 Kg). Dove viene effettuato il tutto pieno/tutto vuoto per allevamento, il controllo sierologico riguarderà n 15 suini di peso > 110 Kg. Tali accertamenti possono essere effettuati anche contestualmente alla attività di sorveglianza per l MVS o in occasione di altre attività svolte/programmate presso gli allevamenti o al macello. Presso gli impianti di macellazione presenti in Lombardia verrà attuato, a campione, un programma di verifica delle vaccinazioni, secondo indicazioni regionali. Interpretazione risultati sierologici Gli esiti del campionamento sierologico possono mettere in evidenza le seguenti non conformità:

17 Bollettino Ufficiale 17 esito sierologico (ge e gb) negativo: animale non vaccinato, esito sierologico (ge e gb) positivo: circolazione virale in allevamento; in tal caso si può ipotizzare che il capo non sia stato vaccinato oppure che il piano vaccinale non sia adeguato. Gli esiti non favorevoli del monitoraggio sierologico vanno messi in relazione con gli esiti del controllo documentale e eventualmente integrati con ulteriori verifiche effettuate in collaborazione con l IZSLER territorialmente competente, il veterinario responsabile del Piano e l allevatore. 12. Monitoraggio sanitario della fauna selvatica Tutti i cinghiali abbattuti per motivi di caccia, per contenimento della popolazione o rinvenuti morti sono sottoposti ad accertamenti diagnostici nei confronti della malattia di Aujeszky. La modalità di esecuzione di tale attività di sorveglianza è quella prevista dal DDGS /2012 Piano regionale di monitoraggio e controllo sanitario della fauna selvatica. 13. Modalità di campionamento I suini prelevati ai sensi del presente provvedimento devono essere identificati singolarmente. I campioni di sangue devono essere inviati alla competente Sezione IZSLER, utilizzando la modalità di preaccettazione per malattia di Aujeszky, in allevamento, disponibile in SIV, anche se il prelievo avviene al macello. 14. Costi 1. I costi per le analisi di laboratorio effettuate su capi presenti negli allevamenti della Lombardia, oppure provenienti da questi, ed eseguiti nell ambito di applicazione del presente Piano sono a carico dell IZSLER, fatto salvo diversa disposizione nazionale e quanto previsto al successivo punto I costi per l attività di prelievo, svolta dai DV delle ATS, sono a carico del SSR, fatto salvo quanto previsto al successivo punto I costi per le analisi di laboratorio e per l attività di prelievo sono a carico dell allevatore: nell ambito del Piano di Gestione Obbligatorio finalizzato all acquisizione dell indennità per la malattia di Aujeszky e dei controlli per consentire le movimentazioni da allevamenti positivi, qualora le analisi siano condotte a seguito di introduzione di animali da allevamenti non accreditati o a stato sanitario sconosciuto, compresi i controlli per il ripristino della qualifica sanitaria. 15. Competenze I DPV delle ATS svolgono, direttamente o sotto la propria responsabilità, i prelievi per: l acquisizione della qualifica sanitaria secondo quanto indicato al precedente punto 7.a.1 il mantenimento, secondo quanto indicato al precedente punto 7.b.1 la verifica dell applicazione programma di vaccinazione, secondo quanto indicato al precedente punto 11. il ripristino della qualifica sanitaria I Veterinari responsabili del Piano effettuano i prelievi per: il mantenimento della qualifica, secondo quanto indicato al precedente punto 7.b.1 l attuazione del Piano di Gestione obbligatorio a seguito di sospensione o revoca. 16. Provvedimenti Ai trasgressori delle norme previste dal presente decreto, salvo che il fatto che non costituiscano reato, sono applicate le sanzioni disposte dall articolo 358 del T.U.L.S., in combinato disposto con il D.Lvo 196/99, art. 16, comma 1.

18 18 Bollettino Ufficiale TABELLA A Numerosità campionaria in grado di rilevare una prevalenza di infezione del 5% con un intervallo di confidenza del 95% N. capi presenti in azienda N. campioni da prelevare 7-27 sino a sino a > TABELLA B Numerosità campionaria in grado di rilevare una prevalenza di infezione del 10% con un intervallo di confidenza del 95% N. capi presenti in azienda N. campioni da prelevare Fino a 10 Tutti e oltre 29 TABELLA C Numerosità campionaria in grado di rilevare una prevalenza di infezione del 2% con un intervallo di confidenza del 95% N. capi presenti in azienda N. campioni da prelevare fino a 60 tutti >

19 Bollettino Ufficiale 19 ALLEGATO 1 COMUNICAZIONE DEL VETERINARIO RESPONSABILE DEL PIANO Spett.le Distretto Veterinario di. ATS. OGGETTO: Comunicazione del Veterinario responsabile del Piano nazionale di controllo della Malattia di Aujeszky. Il sottoscritto Cognome.... Nome..... in qualità di Proprietario Detentore dell allevamento (Ragione Sociale) Codice aziendale. sito nel Comune Via / Località Telefono... dichiara di avvalersi, per le attività previste dal Piano in oggetto, del: Dr. N iscrizione Albo della provincia di, residente in, via, indirizzo mail, telefono C.F L Allevatore (firma ) Il Veterinario (Timbro e firma) Data li.

20 20 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 2 REGIONE LOMBARDIA DOMANDA DI OTTENIMENTO DELLA QUALIFICA DI ALLEVAMENTO INDENNE DA MALATTIA DI AUJESZKY Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della ATS. Il sottoscritto Cognome.... Nome in qualità di Proprietario Detentore Ragione sociale allevamento Codice aziendale. sito nel Comune Via / Località Telefono... CHIEDE di conseguire la qualifica di allevamento indenne da Malattia di Aujeszky e dichiara che la consistenza media per ciclo è la seguente: verri n. scrofe n. scrofette n. lattonzoli ( < 20 kg) n. magroncelli (20-50 kg) n. magroni ( kg) n. grassi (>120 kg) n. DICHIARA di essere a conoscenza di quanto previsto dal DM 1 aprile 1997 e smi e dal DDUO n /2016 Data,. Firma del richiedente

21 Bollettino Ufficiale 21 ALLEGATO 3 Piano Vaccinale Tutti gli allevamenti suini devono essere sottoposti a profilassi immunizzante. Il Piano vaccinale deve essere predisposto dal Veterinario responsabile descrivendo, al fine di garantire la tracciabilità e rintracciabilità dei gruppi degli animali vaccinati, anche le procedure operative con le quali verranno eseguiti gli interventi di profilassi immunizzante, nonché la data dell intervento. Gli schemi vaccinali devono essere conformi a quanto stabilito dall presente allegato. Il Piano deve essere, firmato sia dall allevatore che dal Veterinario responsabile e tenuto aggiornato. Limitatamente agli allevamenti suini da autoconsumo e agli allevamenti di piccole dimensioni (riproduzione/ingrasso) che non movimentano animali, i DPV territorialmente competenti in considerazione di fattori di tipo zootecnico-epidemiologico, quali: densità zootecnica dell area, con particolar riferimento alla presenza di allevamenti intensivi stato sanitario degli allevamenti vicini eventuali contatti diretti/indiretti con allevamenti intensivi possono derogare alla presenza del Piano vaccinale e del Veterinario responsabile. L efficace attuazione di un piano vaccinale deve tener conto, tra l altro, di alcune indicazioni operative quali: rigoroso rispetto della catena del freddo, durante il trasporto e la conservazione dei presidi immunizzanti, utilizzo delle dosi preparate nel più breve tempo possibile dopo la ricostituzione, per cui è opportuno ricostituire le dosi in funzione del numero dei trattamenti da fare utilizzo di aghi appropriati per l inoculazione per via intramuscolare, in relazione allo spessore del grasso rispetto delle indicazioni per l impiego, in funzione delle caratteristiche del vaccino. Certificazioni L attestazione di avvenuta vaccinazione, che deve accompagnare i suini verso altri allevamenti o impianti di macellazione e relativa alla loro vaccinazione, deve essere conforme al modello di cui all Allegato 5 del presente decreto. Tale certificazione deve sempre essere allegata al Mod. 4, indipendentemente dall esecuzione della visita clinica degli animali prima della movimentazione da parte del Veterinario Ufficiale. Gli allevamenti indenni da malattia di Aujeszky possono movimentare verso impianti di macellazione anche senza tale certificazione (Allegato 5, a condizione che l allevatore, sul Mod. 4, autocertifichi che trattasi di suini vaccinati). Il Veterinario Ufficiale, quando effettua la visita clinica degli animali prima della movimentazione, verifica la documentazione attestante la corretta attuazione degli interventi di profilassi immunizzante nei confronti della malattia di Aujeszky. L adempimento di cui all art. 65 del RPV 320/54 (Mod. 12), è assolto unicamente per via telematica, inserendo le informazioni relative agli interventi immunizzanti in BDR. Tale registrazione deve essere effettuata entro 15 gg dall intervento di profilassi immunizzante. Schema vaccinale 1. Allevamento suini da riproduzione. I riproduttori sono sottoposti ad almeno 3 vaccinazioni ogni anno. I nuovi nati sono sottoposti a 2 interventi vaccinali a distanza di 3-4 settimane di cui il primo tra il 60 e il 90 giorno di vita. Verretti e scrofette sono sottoposti a un richiamo entro il 180 giorno di vita. 2. Allevamento suini da ingrasso. I suini sono sottoposti a 2 interventi vaccinali a distanza di 3-4 settimane di cui il primo tra il 60 e il 90 giorno di vita. Nel caso di animali introdotti da aree indenni di cui alla decisione n. 2008/185/CE, e successive modificazioni, la prima vaccinazione è effettuata all arrivo indipendentemente dall età degli animali, seguita da un richiamo dopo 3-4 settimane dal primo intervento. Agli animali destinati ad essere macellati oltre il 7 mese di età è praticato un terzo intervento vaccinale tra il 6 e il 7 mese di vita. 3. Allevamento suini da riproduzione ed ingrasso. Lo schema di vaccinazione è quello indicato ai punti 1. e 2. rispettivamente per i suini da riproduzione e per quelli da ingrasso.

22 22 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 4 CONTROLLO DOCUMENTALE DEL PIANO VACCINALE Codice aziendale.. Denominazione azienda... Via... n... Comune... Prov.... E stato nominato formalmente il Veterinario responsabile del Piano (Allegato 1)? SI NO E stato predisposto il Piano vaccinale previsto dalla normativa ed è presente in allevamento? SI NO L acquisto delle dosi di vaccino è congruo al numero medio di animali da vaccinare presenti in allevamento? SI NO Le modalità di registrazione degli interventi vaccinali consentono la tracciabilità e rintracciabilità dei gruppi di suini vaccinati? SI NO Le dosi di vaccino sono correttamente conservate? SI NO Presenza delle attestazioni di avvenuta vaccinazione per i capi introdotti in allevamento? SI NO Prescrizioni:.. Sanzioni:... L Allevatore Il Veterinario (firma ) (Timbro e firma). Data lì.

23 Bollettino Ufficiale 23 ALLEGATO 5 ATTESTAZIONE DI AVVENUTA VACCINAZIONE Codice aziendale.. Denominazione azienda. Via... n... Comune... Prov.... Dati riferiti al Mod.4 n. del.. N animali Categoria Tatuaggio auricolare Lettera coscia Categoria: lattoni, scrofe, verri, scrofette, verretti, magroni, grassi; INTERVENTI VACCINALI (*) I Vaccinazione II Vaccinazione III Vaccinazione Data vaccinazione Nome commerciale L Allevatore Il Veterinario (firma ) (Timbro e firma). Data lì. (*) Riportare gli interventi effettuati sui suini di cui al Mod 4; nel caso trattasi di animali sotto età vaccinabile (lattoni), riportare gli interventi fatti sui riproduttori; per gli animali che hanno completato il primo ciclo vaccinale (scrofe verri) deve essere riportata la data dell intervento più recente.

24 24 Bollettino Ufficiale D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale D.d.u.o. 29 maggio n Rettifica del decreto n del 19 maggio 2017 ad oggetto «Approvazione delle graduatorie ai sensi della d.g.r. n. 6083/2016, in attuazione di quanto previsto negli avvisi e successive integrazioni di cui ai decreti n /2016, n /2016, n /2016 e n. 579/2017 e ridefinizione dei budget assegnati agli ambiti dei comuni relativamente alla misura reddito di autonomia 2016 a favore delle persone anziane e delle persone disabili» LA DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVA AZIONI E MISURE PER L AUTONOMIA E L INCLUSIONE SOCIALE Richiamati: il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; il regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio; la d.g.r. n del 16 gennaio 2015 all oggetto «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE »; la d.g.r. n del 30 novembre 2015 avente ad oggetto «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE I Aggiornamento»; la d.g.r. n del 23 gennaio 2015 relativa alla presa d atto dell approvazione del Programma Operativo Regionale FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) final; il Programma regionale di Sviluppo (PRS) della X Legislatura di cui alla d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 ed il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24 novembre 2015; la d.g.r. n del 11 ottobre 2016 «Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili»; il d.d.s. n del 28 novembre 2016 «Approvazione Avviso pubblico per l implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia»; il d.d.s. n del 28 novembre 2016 «Approvazione Avviso pubblico relativo a implementazione di interventi per lo sviluppo dell autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili»; il d.d.s. n del 28 novembre 2016 «Approvazione Avvisi pubblici per l implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia e per lo sviluppo dell autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili»; la d.g.r. n del 29 dicembre 2016 «Misura reddito di autonomia 2016: seconda apertura relativa all implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili»; il d.d.s. n. 579 del 24 gennaio 2017 «Integrazione Avvisi Pubblici di cui ai decreti n /16, n.12405/16, n /16 a seguito di approvazione della d.g.r. n. 6083/2016 all oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: seconda apertura relativa all implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili»; la d.g.r. n del 27 febbraio 2017 «Riapertura dei termini per la presentazione delle graduatorie da parte degli ambiti dei comuni di cui alla d.g.r. n dell 11 ottobre 2016 «Misura reddito di autonomia 2016: implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all inclusione sociale delle persone disabili» e relativi provvedimenti attuativi»; il d.d.s. n del 19 maggio 2017 ad oggetto «Approvazione delle graduatorie ai sensi della d.g.r. 6083/2016, in attuazione di quanto previsto negli Avvisi e successive integrazioni di cui ai decreti n /2016, n /2016, n /2016 e n. 579/2017 e ridefinizione dei budget assegnati agli ambiti dei comuni relativamente alla misura reddito di autonomia 2016 a favore delle persone anziane e delle persone disabili»; Considerato che con il citato decreto n. 5837/2017 sono state approvate le graduatorie riferite alla seconda apertura degli Avvisi di cui ai decreti n /2016, n /2016 e n /2016; Rilevato che si è reso necessario integrare quanto previsto nel sopracitato decreto ed in particolare negli allegati A1, A2 e B2 in quanto: sono pervenute alcune rinunce successivamente all approvazione; sono stati verificati alcuni errori materiali dovuti alla complessità del sistema informatizzato; Ritenuto pertanto di dover apportare le opportune modifiche agli Allegati A1, A2 e B2 di cui al citato decreto n. 5837/2017; Dato atto che l allegato B1 del sopra citato decreto, resta invariato; Ritenuto quindi che tali modifiche aggiornano quanto definito precedentemente e garantiscono alle persone che ne hanno diritto, siano essi anziani o disabili, di veder attivato il percorso per il quale hanno presentato domanda, così come determinato negli Allegati A1, A2 e B2 - parti integranti e sostanziali del presente atto; Dato atto che il budget assegnato agli Ambiti territoriali relativo alle graduatorie Anziani (Allegato A1) e Disabili (Allegato A2), ammonta a: ,00 di cui ,00 sul 2017 ed ,00 sul 2018 e trovano copertura a valere sul POR FSE 2014/ Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia Programma 03 capitoli 11264, e per le persone anziane; ,00 di cui ,00 sul 2017 ed ,00 sul 2018 e trovano copertura a valere sul POR FSE 2014/ Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia Programma 02 capitoli 10914, e per le persone disabili; Dato atto che il presente provvedimento è adottato entro i termini previsti dagli Avvisi di cui ai decreti n /2016, n /2016, n /2016 e n. 579/2017; Vista la d.g.r. n. 4235/2015 ad oggetto XIV Provvedimento Organizzativo 2015 con la quale è stata costituita la Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale; Richiamate la l.r. 20/2008 e i Provvedimenti Organizzativi della X Legislatura; Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sui siti web di Regione Lombardia it sezione Bandi e nonché la pubblicazione ai fini dell adempimento degli obblighi sulla pubblicità e trasparenza ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26 e 27; DECRETA 1. di apportare le modifiche al decreto n del 19 maggio 2017 per quanto specificato in premessa e così come definito negli Allegati A1, A2 e B2 - parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; 2. di dare atto che l Allegato B1 del decreto n. 5837/2017 resta invariato e che il budget assegnato agli Ambiti territoriali relativo alle graduatorie Anziani (Allegato A1) e Disabili (Allegato A2), ammonta a: ,00 di cui ,00 sul 2017 ed ,00 sul 2018 e trovano copertura a valere sul POR FSE 2014/ Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia Programma 03 capitoli 11264, e per le persone anziane; ,00 di cui ,00 sul 2017 ed ,00 sul 2018 e trovano copertura a valere sul POR FSE 2014/ Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia

25 25 Bollettino Ufficiale Programma 02 capitoli 10914, e per le persone disabili; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sui siti web di Regione Lombardia sezione Bandi e nonché la pubblicazione ai fini dell adempimento degli obblighi sulla pubblicità e trasparenza ai sensi del d.lgs. 33/2013, art. 26 e 27; La dirigente Ilaria Marzi

26 Bollettino Ufficiale 26 ALLEGATO A1 Dds n /2016 Avviso Anziani Graduatoria Anziani 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatoria num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila Tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget ninunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato BERGAMO Isola Bergamasca Azienda territoriale per i servizi alla persona Isola Bergamasca - Bassa Val San Martino Azienda Speciale , , , BERGAMO Romano di Lombardia Azienda Speciale Consortile Solidalia Azienda Speciale , , , BERGAMO Treviglio Risorsa Sociale Gera d'adda Azienda Speciale Consortile in breve Risorsa Sociale Gera d'adda Azienda Speciale , , , BERGAMO Valle Cavallina Consorzio Servizi Val Cavallina Azienda Speciale , , , , BERGAMO Valle Imagna e Villa d'almè "Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona" Azienda Speciale Consortile - Valle Imagna Villa d Almè, Azienda Speciale , , , , BRESCIA Brescia Est Azienda Speciale Consortile per i Servizi alla Persona Azienda Speciale , , , BRIANZA Vimercate Offertasociale - Azienda Azienda ,00 Speciale speciale CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO Vimercate - Trezzo d'adda Casalpusterlengo, Lodi, Sant'Angelo Lodigiano Azienda Speciale Consortile del Lodigiano per i Servizi alla Persona Azienda Speciale , , , , , , , , CITTA' METROPOL DI MILANO Castano Primo "Azienda Sociale"- Azienda Speciale consortile per i servizi alla persona Azienda Speciale , , CITTA' METROPOL DI MILANO Cinisello Balsamo Insieme per il sociale - Azienda Speciale Azienda Speciale , , , , CITTA' METROPOL DI MILANO Garbagnate Milanese Azienda Speciale Consortile Comuni Insieme per lo Sviluppo Sociale Azienda Speciale , , , CITTA' METROPOL DI MILANO Legnano Azienda Sociale del legnanese (Azienda SO.LE.) Azienda Speciale , , ,00

27 Bollettino Ufficiale 27 Dds n /2016 Avviso Anziani Graduatoria Anziani 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatoria num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila Tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget ninunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOL DI MILANO Rho Sercop - Azienda Comunale servizi alla persona Azienda Speciale , , , CITTA' METROPOL DI MILANO San Giuliano Milanese Azienda Sociale Sud Est Milano - A.S.S.E.M.I. Azienda Speciale , , , INSUBRIA Cantù Azienda Speciale Consortile Galliano Azienda Speciale , , , INSUBRIA Erba Consorzio Erbese servizi alla persona Azienda Speciale , , , , INSUBRIA Lomazzo - Fino Mornasco A.S.C.I. - Azienda Sociale Comuni Insieme Azienda Speciale , , , , MONTAGNA Menaggio Azienda Sociale Centro Lario e Valli Azienda Speciale , , , , PAVIA Pavia Consorzio per i Servizi Sociali del Distretto di Pavia Azienda Speciale , , , VAL PADANA Casalmaggiore VAL PADANA Crema VAL PADANA Cremona VAL PADANA Mantova VAL PADANA Viadana BRESCIA BERGAMO BERGAMO Garda - Salò Albino (Valle Seriana) Bergamo Ambito Territoriale 1 Consorzio Casalasco Servizi Sociali ASC Comunità Sociale cremasca - Azienda Speciale consortile Azienda Sociale del Cremonese Consorzio Progetto Solidarietà Consorzio Pubblico Servizio alla persona Fondazione Servizi Integrati Gardesani Azienda Speciale Azienda Speciale Azienda Speciale Azienda Speciale Azienda Speciale , , , , , , , , , , , , , , , , ,00 Fondazione , , , ,00 Comune di Albino Comune , , , ,00 Comune di Bergamo Comune , , , , BERGAMO Dalmine Comune di Dalmine Comune , , , BERGAMO Grumello Comune di Bolgare Comune , , , BERGAMO Seriate Comune di Seriate Comune , , , ,00 Valle Seriana BERGAMO Superiore e Valle di Comune di Clusone Comune , , ,00 Scalve BRESCIA Brescia Ambito 1 Comune di Brescia Comune , , , , BRIANZA Carate Brianza Comune di Biassono Comune , , , BRIANZA Desio Comune di Desio Comune , , , , BRIANZA Monza Comune di Monza Comune , , , , BRIANZA Seregno Comune di Seregno Comune , , , , CITTA' METROPOL DI MILANO Abbiategrasso Comune di Abbiategrasso Comune , , , ,00

28 28 Bollettino Ufficiale Dds n /2016 Avviso Anziani Graduatoria Anziani 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatoria num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila Tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget ninunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO CITTA' METROPOL DI MILANO Binasco Comune di Pieve Emanuele Comune , , ,00 Cernusco sul Naviglio Comune di Cernusco sul Naviglio Comune , , ,00 Corsico Comune di Corsico Comune , , ,00 Magenta Comune di Magenta Comune , , ,00 Melzo Comune di Melzo Comune , , ,00 Pioltello Comune di Pioltello Comune , , ,00 Rozzano Comune di Rozzano Comune , , , , CITTA' METROPOL DI Sesto San Giovanni Comune di Sesto S. G MILANO Comune , , , , INSUBRIA Azzate Comune di Azzate Comune , , , INSUBRIA Busto Arsizio Comune di Busto Arsizio Comune , , , , INSUBRIA Gallarate Comune di Gallarate Comune , , , INSUBRIA Sesto Calende Comune di Sesto Calende Comune , , , , INSUBRIA Tradate Comune di Tradate Comune , , , , PAVIA Broni Comune di Broni Comune , , , PAVIA Certosa Comune di Siziano Comune , , , , PAVIA Corteolona Comune di Belgioioso Comune , , , PAVIA Garlasco Comune di Sannazaro de' Burgondi Comune , , , PAVIA Vigevano Comune di Vigevano Comune , , , VAL PADANA Asola Comune di Asola Comune , , , , VAL PADANA Guidizzolo Comune di Castiglione delle Stiviere Comune , , , VAL PADANA Ostiglia Comune di Ostiglia Comune , , , VAL PADANA Suzzara Comune di Suzzara Comune , , , BERGAMO Alto Sebino BERGAMO Valle Brembana BRESCIA Valle Trompia Comunità montana dei laghi bergamaschi Comunità montana Valle Brembana Comunità montana Valle Trompia Comunità montana Valsassina, Valvarrone, Val d'esino e Riviera Rete salute - Azienda Speciale Consortile Com. mont , , , ,00 Com.mont , , ,00 Com. mon , , ,00 Bellano Com. Mon , BRIANZA , , , , Azienda Bellano - Merate ,00 Speciale Bellano - Lecco Comune di Lecco Comune , INSUBRIA Arcisate Comunità montana del Piambello Com. mont , , ,00

29 Bollettino Ufficiale 29 Dds n /2016 Avviso Anziani Graduatoria Anziani 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatoria num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila Tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget ninunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato INSUBRIA Laveno MONTAGNA Chiavenna MONTAGNA Morbegno MONTAGNA Tirano MONTAGNA Vallecamonica - Breno Comunità Montana Valli del Verbano Comunità Montana Valchiavenna Comunità Montana della Valtellina Comunità Montana Valtellina di Tirano Comunità Montana di Vallecamonica Com. mont , , ,00 Com. mont , , ,00 Com. mont , , , ,00 Com. mont , , ,00 Com. Mon , , , , , , ,00 Dds n /2016 Ambito di Milano - Avviso anziani Graduatoria Anziani 1 graduatoria - scadenza 9 marzo graduatoria - scadenza 24 aprile 2017 num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila Tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOL DI MILANO Milano Comune di Milano Comune , , ,00 Totale budget riconosciuto compresa Città di Milano ,00

30 30 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A2 Dds n /2016 Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato BERGAMO Isola Bergamasca Azienda Territoriale per i servizi alla persona Isola Bergamasca - Bassa Val San Martino Azienda speciale , , , , BERGAMO Romano di Lombardia Solidalia - Azienda Speciale Azienda speciale , , , , BERGAMO Treviglio Risorsa Sociale Gera d'adda Azienda Speciale Consortile in breve Risorsa Sociale Gera d'adda Azienda speciale , , , BERGAMO Valle Cavallina Consorzio Servizi Val Cavallina Azienda speciale , , , BERGAMO Valle Imagna Villa d'almè Azienda Speciale Consortile Valle Imagna Villa d'almè Azienda speciale , , , BRESCIA Bassa Bresciana Centrale ambito 9 Ghedi Azienda Territoriale per i servizi alla persona Azienda speciale , , , , BRESCIA Brescia Est Azienda Speciale Consortile per i Servizi alla Persona Azienda speciale , , ,00 BRIANZA Vimercate , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Offertasociale - Azienda Speciale Azienda speciale Trezzo sull'adda , , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Casalpusterlengo - Lodi - Sant'Angelo Lodigiano Azienda Speciale Consortile del lodigiano per i servizi alla persona Azienda speciale , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Castano Primo "Azienda Sociale"- Azienda Speciale consortile per i servizi alla persona Azienda speciale , , ,00

31 Bollettino Ufficiale 31 Dds n /2016 Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Cinisello Balsamo Insieme per il sociale - Azienda Speciale Azienda speciale , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Garbagnate Milanese Azienda Consortile Comuni Insieme per lo Sviluppo Sociale Azienda Speciale , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Legnano Azienda sociale del Legnanese (Azienda SO.LE.) Azienda Speciale , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Rho Sercop - Azienda Comunale servizi alla persona Azienda Speciale , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO San Giuliano Milanese A.S.S.E.M.I. - Azienda Speciale Azienda speciale , , , INSUBRIA Cantù Azienda Speciale Consortile Galliano Azienda speciale , , , INSUBRIA Castellanza Azienda Speciale Consortile Medio Olona Azienda speciale , , , INSUBRIA Erba Consorzio Erbese servizi alla persona Azienda speciale , , , INSUBRIA Lomazzo - Fino Mornasco A.S.C.I. - Azienda Sociale Comuni Insieme Azienda speciale , , , , INSUBRIA Mariano Comense Azienda Territoriale per i servizi alla persona Azienda speciale , , , INSUBRIA Olgiate Comasco Consorzio Servizi Sociali dell'olgiatese Azienda speciale , , , MONTAGNA Dongo Le Tre Pievi Servizi Sociali Alto Lario Azienda speciale , , , MONTAGNA Menaggio Azienda Sociale Centro Lario e Valli Azienda speciale , , , PAVIA Pavia Consorzio per i Servizi Sociali del Distretto di Pavia Azienda speciale , , , VAL PADANA Casalmaggiore Consorzio Casalasco Servizi Sociali Azienda speciale , , , VAL PADANA Crema ASC Comunità Sociale cremasca - Azienda Speciale consortile Azienda speciale , , , , VAL PADANA Cremona Azienda Sociale Cremonese Azienda speciale , , , VAL PADANA Mantova Consorzio Progetto Solidarietà Azienda speciale , , , ,00

32 32 Bollettino Ufficiale Dds n /2016 Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato VAL PADANA Viadana Consorzio Pubblico Servizio alla persona Azienda speciale , , , , BRESCIA Garda - Salò Fondazione Servizi Integrati gardesani Fondazione , , , BERGAMO Albino (Valle Seriana) Comune di Albino Comune , , , , BERGAMO Bergamo Ambito Territoriale 1 Comune di Bergamo Comune , , , , BERGAMO Dalmine Comune di Dalmine Comune , , , BERGAMO BRESCIA BERGAMO Grumello Comune di Bolgare Comune , , , ,00 BERGAMO Seriate Comune di Seriate Comune , , , ,00 Valle Seriana Superiore e Valle di Comune di Clusone Comune , , ,00 Scalve Bassa Bresciana Orientale Comune di Montichiari Comune , , ,00 BRESCIA Brescia Ambito 1 Comune di Brescia Comune , , , , BRESCIA Monte Orfano Palazzolo sull'oglio Comune , , , BRESCIA Oglio Ovest distretto 7 Comune di Chiari Comune , , , BRESCIA Sebino Comune di Iseo Comune , , , BRIANZA Carate Brianza Comune di Biassono Comune , , , ,00 BRIANZA Desio Comune di Desio Comune , , , , BRIANZA Monza Comune di Monza Comune , , , ,00 BRIANZA Seregno Comune di Seregno Comune , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Abbiategrasso Comune di Abbiategrasso Comune , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Binasco Comune di Pieve Emanuele Comune , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Cernusco sul Naviglio Comune di Cernusco sul Naviglio Comune , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Magenta Comune di Magenta Comune , , ,00 Melzo Comune di Melzo Comune , , ,00

33 Bollettino Ufficiale 33 Dds n /2016 Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Paullo Peschiera Borromeo Comune , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Rozzano Comune di Rozzano Comune , , , , CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Sesto San Giovanni Comune di Sesto S. G. Comune , , , , INSUBRIA Busto Arsizio Comune di Busto Arsizio Comune , , , , INSUBRIA Gallarate Comune di Gallarate Comune , , , INSUBRIA Sesto Calende Comune di Sesto Calende Comune , , , , INSUBRIA Tradate Comune di Tradate Comune , , , , PAVIA Broni Comune di Broni Comune , , , PAVIA Casteggio Comune di Casteggio Comune , , , PAVIA Certosa di Pavia Comune di Siziano Comune , , , , PAVIA Corteolona Comune di Belgioioso Comune , , , Pavia Vigevano Vigevano Comune , , , VAL PADANA Asola Comune di Asola Comune , , , , VAL PADANA Guidizzolo Comune di Castiglione delle Stiviere Comune , , , , VAL PADANA Ostiglia Comune di Ostiglia Comune , , , , VAL PADANA Suzzara Comune di Suzzara Comune , , , BERGAMO Valle Brembana BRESCIA Valle Trompia Comunità Montana Valle Brembana Comunità montana Valle Trompia Comunità Montana Comunità Montana , , , , , , INSUBRIA Arcisate Comunità montana del Piambello Comunità Montana , , , INSUBRIA Laveno Comunità Montana Valli del Verbano Comunità Montana , , ,00

34 34 Bollettino Ufficiale Dds n /2016 Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato MONTAGNA Bormio MONTAGNA Chiavenna MONTAGNA Morbegno Comunità Montana Alta Valtellina Comunità Montana Valchiavenna Comunita' Montana della Valtellina Comunità Montana Comunità Montana Comunità Montana , , , , , , , , , MONTAGNA Vallecamonica - Breno Comunità Montana di Vallecamonica Comunità Montana , , , , MONTAGNA Tirano Comunità montana Valtellina di Tiorano Comunità Montana , , , BERGAMO Alto Sebino ,00 Comunità Montana dei Comunità Monte Bronzone laghi bergamaschi Montana ,00 Basso Sebino , , , , BRIANZA Comunità Bellano ,00 Comunità Montana Montana Valsassina, Valvarrone, Bellano - Lecco Comune ,00 Val d'esino e Riviera Azienda Bellano - Merate ,00 Speciale , , , , , , , ,00 Dds n /2016 Ambito di Milano - Avviso Disabili Graduatoria Disabili 1 graduatoria scadenza 9 marzo graduatoria scadenza 24 aprile 2017 Totale voucher riconosciuti 1 e 2 graduatorie num progr. ID pratica denominazione ATS descrizione Ambito capofila tipologia Ente numero voucher teorici budget previsionale dds n /2016 voucher Ambiti accorpati budget Ambiti accorpati numero voucher ammessi budget numero voucher richiesti budget rinunce N voucher in aggiunta 1 graduatoria N voucher in aggiunta 2 graduatoria N voucher in aggiunta al n teorico Totale voucher ammessi budget totale assegnato CITTA' METROPOLITANA DI MILANO Milano Comune di Milano Comune , , ,00 Totale budget riconosciuto compresa Città di Milano ,00

35 Bollettino Ufficiale 35 ALLEGATO B2 Dds n /2016 Avviso Disabili Ambiti che non hanno presentato graduatorie Numero progr. Denominazione ATS Descrizione Ambito Capofila Tipologia Ente Budget Numero previsionale dds n. voucher teorici 12408/ Città Metropolitana di Milano Corsico Corsico Comune ,00 2 Città Metropolitana di Milano Pioltello Pioltello Comune ,00 3 Insubria Campione d'italia Campione diitalia Comune Insubria Como Como Comune ,00 5 Insubria Azzate Azzate Comune ,00 6 Insubria Luino Luino Comune ,00 7 Insubria Saronno Saronno Comune ,00 8 Insubria Somma Lombardo Somma Lombardo Comune ,00 9 Insubria Varese Varese Comune ,00 10 Montagna Sondrio Sondrio Comune ,00 11 Brescia Brescia Ovest 12 Brescia Bassa Bresciana Occidentale Azienda speciale consortile "Ovest Solidale" Azienda Speciale Consortile ,00 Orzinuovi Comune ,00 13 Brescia Valle Sabbia Comunità Montana di Valle Sabbia Comunità Montana ,00 14 Pavia Garlasco Sannazzaro de' Burgondi Comune ,00 15 Pavia Mortara Mortara Comune ,00 16 Pavia Voghera Voghera Comune ,00

36 36 Bollettino Ufficiale D.G. Culture, identità e autonomie D.d.g. 30 maggio n Avviso unico 2017 relativo a interventi per attività culturali - Anni finanziari 2017 e 2018 IL DIRETTORE GENERALE Viste: la l. r. 7 ottobre 2016 n. 25 «Politiche regionali in materia culturale Riordino normativo»; la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione»; Richiamati: il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, approvato con deliberazione del Consiglio regionale del 9 luglio 2013, n. 78; l articolo 9 della Costituzione italiana, ai sensi del quale «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione»; la legge 7 ottobre 2013, n. 112 «Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91 «Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo»; le finalità di cui all art.1 della legge regionale 7 ottobre n. 25 «Politiche regionali in materia culturale - Riordino normativo»; il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che all art. 53 e nel considerando 72 dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato; la d.g.r. 27 marzo 2015 n. X^/3322, avente ad oggetto «Determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017»; le linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l attuazione del regolamento (UE) n. 651/2014, e dell art. 53 dello stesso, approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rispettivamente, in data 19 febbraio e 25 marzo 2015; la Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell Unione europea (2016/C 262/01) con riferimento alle attività economiche in campo culturale, e in particolare: il punto 2.6 relativo all attività economica nel settore della cultura e conservazione del patrimonio; il punto 6.3 con riferimento all incidenza sugli scambi; la comunicazione SANI2 per i regimi in esenzione effettuata in data 2 aprile numero SA.42285, con il seguente titolo di aiuto: «Determinazione in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento UE n. 651/2014, art. 53 e considerando art. 72, nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo »; la d.g.r. 29 maggio 2017, n. X/6649, avente ad oggetto «Approvazione dei criteri e delle modalità per l Avviso Unico 2017 relativo a interventi per attività culturali» con la quale è stato definito l ammontare complessivo della dotazione finanziaria e la relativa ripartizione per il sostegno delle iniziative e sono stati approvati, tra l altro, gli allegati relativi agli Ambiti d intervento A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8; Preso atto che la predetta d.g.r. n. X/6649/2017 ha demandato al Direttore Generale Culture, Identità e Autonomie l approvazione e la pubblicazione di un Avviso Unico 2017 per la definizione delle modalità e dei termini di presentazione delle iniziative, dei requisiti di partecipazione, nonché delle modalità di erogazione dei contributi, di rendicontazione, verifica e decadenza dai benefici negli Ambiti di intervento: promozione educativa e culturale (art. 26); valorizzazione di biblioteche e archivi storici (artt. 14 e 15); valorizzazione di musei (art. 16); promozione della cultura cinematografica e audiovisiva (art. 33); promozione della musica e della danza (art. 32); complessi bandistici (art. 32); aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco (artt. 17 e 18); patrimonio immateriale (art. 13); Preso atto che, come previsto nell Allegato A «Termini e modalità comuni agli Ambiti di intervento», per l attività di istruttoria e valutazione di merito degli Ambiti di intervento, saranno istituiti Nuclei di valutazione composti da funzionari e Dirigenti competenti per materia, nominati con Decreto del Direttore Generale; Preso atto, altresì, che la predetta deliberazione ha previsto, tra l altro, che Regione Lombardia sostenga prioritariamente progetti che incentivino e supportino i giovani nell esercizio di attività culturali, valorizzino le identità culturali lombarde, ivi comprese le iniziative relative alla lingua lombarda, sviluppino iniziative in occasione di significative ricorrenze culturali e celebrazioni storiche, sviluppino progetti integrati, sostengano la partecipazione agli eventi culturali e alla fruizione di beni storico artistici delle persone con disabilità, anche attraverso il coinvolgimento di personale volontario, oltre alla premialità nel caso di progetti presentati da comuni istituiti a seguito di fusione di due o più comuni contigui; Considerato, inoltre, che l Avviso Unico è composto dai seguenti Allegati (parti integranti e sostanziali del presente atto), che riguardano: 1. Allegato A «Termini e modalità comuni agli Ambiti di intervento»; 2. A1 Promozione educativa e culturale 3. A2 Valorizzazione di biblioteche e archivi storici 4. A3 Valorizzazione di musei 5. A4 Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva 6. A5 Promozione della musica e della danza 7. A6 Complessi bandistici 8. A7 Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco 9. A8 Patrimonio immateriale 10. Linee guida per la rendicontazione dei progetti di promozione educativa e culturale, applicabile all Ambito di cui Allegato A1; 11. C Scheda informativa Considerato che le risorse per la concessione dei contributi in ambito culturale ammontano complessivamente a euro , trovano copertura per il 75% nel bilancio di esercizio dell anno 2017 e per il 25% nel bilancio di esercizio 2018 e risultano essere così suddivise: A per la concessione dei contributi di promozione educativa e culturale Bilancio 2017 Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per così ripartiti: per progetti di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio, o interscambi culturali in ambito europeo e internazionale; per progetti di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia, dei quali per la riserva destinata ai soggetti operanti nel territorio della Città Metropolitana di Milano A per la concessione di contributi a favore di biblioteche e archivi storici Bilancio 2017 Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per A per la concessione di contributi a favore di musei Bilancio 2017

37 Bollettino Ufficiale 37 Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per A per la concessione di contributi nel settore cineaudiovisuale Bilancio 2017 Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per A per la concessione di contributi nel settore musicale e di danza Bilancio 2017 Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per A per la concessione di contributi a complessi bandistici Bilancio 2017 Capitolo per A per la concessione di contributi per la valorizzazione di aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco Bilancio 2017 Capitolo per Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per Capitolo per A per la concessione di contributi per la valorizzazione del patrimonio immateriale Bilancio 2017 Capitolo per Capitolo per Capitolo per Capitolo per Capitolo per Bilancio 2018 Capitolo per Capitolo per Capitolo per Capitolo per Capitolo per così ripartiti: per progetti di promozione di manifestazioni rituali e festive tradizionali; per progetti esemplari di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale; per progetti di salvaguardia della cultura alimentare tradizionale in area alpina Alpfoodway; Considerato che, in coerenza con quanto previsto dalla d.g.r. n. X/3322/2015 e con quanto indicato nei capitoli 2.6 e 6.3 della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato (di cui all articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell Unione Europea 2016/C 262/01), non sono rilevanti ai fini della disciplina sugli Aiuti di stato (in quanto l attività svolta non è economica o non incide nemmeno potenzialmente sugli scambi degli Stati membri) le iniziative relative ai seguenti Ambiti di intervento: A1 - «Promozione educativa e culturale» Linea 2 «Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze, delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia»; A2 - «Valorizzazione di biblioteche e archivi storici»; A3 «Valorizzazione di musei» per la parte relativa all Invito alla presentazione di progetti; A5 - «Promozione della musica e della danza»; A6 «Complessi bandistici; A7 «Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco», per la parte relativa alle aree archeologiche; A8 Patrimonio immateriale; Considerato, altresì, che gli aiuti connessi alle attività degli Ambiti di intervento: A1 - «Promozione educativa e culturale» - Linea 1 «Iniziative di rilevanza regionale e di grande impatto sul territorio, o interscambi culturali in ambito macro regionale, europeo e internazionale; A4 - «Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva; A7 «Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco», per la parte relativa ai siti Unesco saranno adottati e attuati nel rispetto del regolamento (UE) n. 651/2014, art. 53 solo nei casi in cui, vista la rilevanza internazionale delle attività culturali, il contributo richiesto ai partecipanti delle attività stesse o ai fruitori del bene culturale, al fine di coprire una frazione del costo effettivo, modifichi il carattere non economico delle stesse; Ritenuto, pertanto, per le attività di cui al punto precedente, di individuare nel 50% la soglia massima di contributo privato, derivante dai costi sostenuti da visitatori, da utenti o attraverso altri mezzi commerciali, oltre la quale le attività finanziate assumono un carattere economico; Dato atto inoltre degli esiti dei tavoli tecnici nazionali, attivi in materia di aiuti di Stato, composti da rappresentanti delle Regioni e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e di quelli in corso di svolgimento, che potranno dare ulteriori indicazioni ed essere recepiti nei successivi provvedimenti; Acquisito in data 30 maggio 2017 il parere del Comitato di Valutazione Aiuti di Stato, costituito con d.g.r. n all. F del 14 luglio 2015 e individuato nelle sue componenti fisse dal decreto del Segretario Generale 8060/2015; Vista la comunicazione del 26 maggio 2017 della Direzione competente in materia di Semplificazione in merito alla verifica preventiva di conformità dell Avviso Unico di cui al presente decreto; Valutato, pertanto, che nelle Ambiti di intervento A1 linea 1, A4 e A7 per la parte relativa ai siti Unesco: gli aiuti in esenzione saranno concessi per le attività previste dall art paragrafo 2, nella forma di aiuti al funzionamento (paragrafo 3 lettera b) e per le spese ammissibili indicate al paragrafo 5 lettere a), b), d), e), f) e con quanto indicato nei capitoli 2.6 e 6.3 della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato (di cui all articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell Unione Europea 2016/C 262/01), così come meglio declinati nei singoli inviti; il metodo di calcolo dell aiuto in esenzione è stabilito all interno dei singoli Ambiti di intervento di cui agli allegati A1 linea1, A4 e A7 per la parte relativa ai siti Unesco (parti integranti del presente atto) in una delle seguenti modalità: 1. metodo di calcolo del «funding gap», in base al quale l importo dell aiuto non dovrà superare quanto necessario per coprire le perdite di esercizio e un utile ragionevole nel periodo in questione, come previsto dal paragrafo 7 dell art. 53 del regolamento n. 651/2014; 2. per gli aiuti inferiori a 1 milione di euro, indipendentemente dal valore del progetto, l importo massimo dell aiuto potrà essere fissato individuando nel 50% delle entrate a bilancio 2016 la soglia massima di contributo privato derivante dai costi sostenuti da visitatori, da utenti o attraverso altri mezzi commerciali, oltre la quale le attività finanziate assumono un carattere economico e pertanto sono rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di stato. In tali casi il finanziamento regionale e di eventuali altri soggetti pubblici per il progetto ammesso a contributo potrà essere cumulato a condizione che non superi la soglia dell 80% della somma dei costi ammissibili e individuabili (regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 8 e articolo 53, comma 8); non saranno concessi aiuti alle imprese in difficoltà ai sensi dell art. 2 par. 1 punto 18 del regolamento (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile; non saranno erogati contributi alle imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto

38 38 Bollettino Ufficiale di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del reg. (UE) n. 2015/1589 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del regolamento (UE) n. 2015/1589; sarà possibile cumulare gli aiuti in esenzione nel rispetto dell art. 8 del regolamento (UE) n. 651/2014; Visti: il d.l. 244/2016 che, all art. 6 comma 6 e 7, proroga gli artt. 46 comma 2 e 52 comma 6 e 7 della legge 234/12 nonché l art. 14, comma 1, lettera a), n. 2), della legge 29 luglio 2015, n. 115, al 1 luglio 2017; la legge 57/2001 ed il recente d.m. del 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2016, del Ministero per lo Sviluppo Economico recante «Nuove modalità di trasmissione delle informazioni relative agli aiuti pubblici concessi alle imprese e di verifica, ai sensi dell articolo 14, comma 2, della legge 5 marzo 2001, n. 57»; Dato atto che, nelle more dell entrata in funzione dell RNA (Registro Nazionale Aiuti) gli uffici competenti garantiscono il corretto utilizzo della BDA reingegnerizzata (banca dati agevolazioni) nel rispetto delle summenzionate normative e successive modifiche ed integrazioni; Ritenuto di demandare ai dirigenti pro tempore delle Strutture competenti gli adempimenti in materia di BDA sopra richiamati; Ritenuto di dover procedere, in attuazione della d.g.r. 29 maggio 2017, n. X/6649, all approvazione dell Avviso Unico 2017 relativo a interventi per attività culturali - Anni finanziari 2017 e 2018, Allegati A, A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8, B e C (parti integranti e sostanziali del presente atto); Dato atto che il presente provvedimento viene adottato nei termini previsti dall art. 2, co. 2 della l. 241/90; Vista la l.r. 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura; Verificata la propria competenza all adozione del presente provvedimento in forza dei provvedimenti organizzativi della X Legislatura e dei decreti del Segretario Generale di individuazione delle Strutture organizzative, delle relative competenze e delle aree di attività delle Direzioni della Giunta regionale; DECRETA 1. di approvare l Avviso Unico 2017 relativo a interventi per attività culturali Anni finanziari 2017 e 2018 per la concessione di contributi destinati alla promozione educativa e culturale, alle biblioteche e archivi storici, ai musei, alla promozione e diffusione delle attività nei settori cineaudiovisuale, musicale, di danza, ai complessi bandistici, alle aree archeologiche e ai siti iscritti o candidati alla lista Unesco, al patrimonio immateriale, Allegati A «Termini e modalità comuni degli Ambiti di intervento», A1, A2, A3, A4, A5, A6, A7, A8 relativi agli specifici Ambiti di intervento, B «Linee guida per la rendicontazione dei progetti di promozione educativa e culturale» e C «Scheda informativa» (parti integranti e sostanziali del presente atto); 2. di dare atto che le risorse di cui al presente Avviso, che ammontano complessivamente a Euro , trovano copertura per il 75% nel bilancio di esercizio dell anno 2017 e per il 25% nel bilancio di esercizio 2018; 3. che le misure dell Avviso Unico 2017 degli Ambiti di intervento: A1 «Promozione educativa e culturale»- linea 1 «Iniziative di rilevanza regionale e di grande impatto sul territorio, o interscambi culturali in ambito macroregionale, europeo e internazionale», A4 «Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva», A7 «Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco» per la parte relativa ai Siti Unesco saranno adottate e attuate nel rispetto del regolamento (UE) n. 651/2014, art. 53 solo nei casi in cui, vista la rilevanza internazionale delle attività culturali, il contributo richiesto ai partecipanti delle attività stesse o ai fruitori del bene culturale, al fine di coprire una frazione del costo effettivo, modifichi il carattere non economico delle stesse; 4. di nominare, con successivo provvedimento, i componenti dei Nuclei di Valutazione, come indicato nelle premesse; 5. di pubblicare il presente atto ai sensi del d.lgs. 33/2013 sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul portale web regionale. Il direttore generale Sabrina Sammuri

39 Bollettino Ufficiale 39 ALLEGATO A TERMINI E MODALITÀ COMUNI AGLI AMBITI DI INTERVENTO Le presenti indicazioni sono da considerarsi vincolanti per la partecipazione a tutti gli Ambiti dell Avviso Unico A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1. Riferimenti normativi generali A.2. Ambiti di intervento A.3. Finalità A.4. Priorità e relative premialità A.5. Soggetti beneficiari A.6. Dotazione finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE (Vedi allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6-A7-A8) C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1. Presentazione delle domande C.2. Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse (Vedi allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6- A7-A8) C.3. Istruttoria C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione D. DISPOSIZIONI FINALI D.1. Decadenza, revoca e rideterminazione D.2. Monitoraggio dei risultati e controlli D.3. Responsabile del procedimento (Vedi allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6-A7-A8) D.4. Modalità di comunicazione D.5 Partecipazione al Palinsesto degli eventi culturali in Lombardia e Adesione A E015 Digital Ecosystem D.6. Informativa sul trattamento dei dati personali D.7. Pubblicazione, informazioni e contatti (Vedi allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6-A7-A8) D.8. Diritto di accesso ai documenti amministrativi D.9. Riepilogo date e termini temporali

40 40 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1. Riferimenti normativi generali Legge Regionale 7 ottobre 2016, n. 25 Politiche regionali in materia culturale Riordino normativo Programma triennale per la Cultura previsto dall art.9 della l.r. 7 ottobre 2016, n.25 Politiche regionali in materia culturale. Riordino normativo (d.g.r.. n. X/) Programma operativo annuale previsto dall art.9 della l.r. 7 ottobre 2016, n.25 Politiche regionali in materia culturale. Riordino normativo (d.g.r.. n. X/) D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell art. 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137 e s.m.i.; A.2. Ambiti di intervento L Avviso Unico è relativo alle seguenti tematiche: 1. Promozione Educativa e Culturale 2. Valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale 3. Valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale 4. Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva 5. Promozione della musica e danza 6. Complessi bandistici 7. Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco 8. Patrimonio immateriale A.3. Finalità Regione Lombardia sostiene progetti e iniziative finalizzati alla promozione educativa e culturale, allo sviluppo dell organizzazione bibliotecaria regionale e alla valorizzazione delle biblioteche e del loro patrimonio, alla valorizzazione degli archivi storici, allo sviluppo dell organizzazione museale regionale e alla valorizzazione dei musei, alla valorizzazione del patrimonio UNESCO e dei siti archeologici, alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, alla promozione delle attività cinematografiche e audiovisive, della musica, della danza e dei complessi bandistici. Regione Lombardia sostiene, in particolare, le iniziative con a tema le priorità elencate al successivo punto A.4. A.4.Priorità e relative premialità Ai progetti presentati, valutati secondo gli specifici criteri dei singoli Ambiti, che avranno ottenuto il punteggio minimo richiesto, saranno assegnati ulteriori premialità relative al massimo a due delle seguenti priorità, oltre al punteggio riconosciuto agli enti locali per la fusione dei comuni. Le priorità non si applicano all Ambito d intervento relativo ai Complessi bandistici in quanto trattasi di contributi erogati in base all ordine cronologico di ricezione delle domande. 1. Incentivo e supporto ai giovani nella fruizione del patrimonio culturale e/o nell esercizio di attività culturali, stimolando lo sviluppo di nuove idee, sperimentazioni e forme di

41 Bollettino Ufficiale 41 divulgazione, con l obiettivo di rendere la cultura uno strumento di aggregazione e di rivitalizzazione dei territori e delle comunità. Il progetto sarà proposto da giovani Under 35 o dovrà incentivare e supportare i giovani nella fruizione del patrimonio culturale e/o nell esercizio di attività culturali. Per quanto riguarda l Ambito Musica e danza saranno valutati progetti ad hoc di avvicinamento ed educazione alla musica e alla danza rivolti a bambini, adolescenti, es. laboratori, rassegne ad hoc, iniziative in collaborazione con le scuole primarie e secondarie. Per quanto riguarda l Ambito cultura cinematografica e audiovisiva saranno valutati progetti ad hoc di formazione al linguaggio cinematografico ed audiovisivo rivolti a bambini, adolescenti, es. laboratori, rassegne ad hoc, iniziative in collaborazione con le scuole primarie e secondarie. Punteggio: 3 2. Valorizzazione delle identità culturali lombarde in ogni loro forma, ivi comprese le iniziative relative alle differenti espressioni artistiche della lingua lombarda nelle sue varietà locali. Punteggio: 3 3. Sviluppo di iniziative in occasione di significative ricorrenze culturali e celebrazioni storiche, di rilievo regionale o sovraregionale, con particolare riferimento ai territori lombardi e ai movimenti artistici e culturali Punteggio: 3 4. Sviluppo di un progetto integrato, nel quale oltre alle attività prevalenti, appartenenti ad uno dagli ambiti elencati al punto 2, siano anche previste azioni strettamente coerenti e collegate al progetto stesso, riferite ad uno o più degli altri ambiti. In tal caso il soggetto richiedente sceglierà uno specifico ambito, sul quale candidare il proprio progetto; l ambito prescelto dovrà essere coerente con l attività che il soggetto richiedente svolge in prevalenza. Un progetto integrato sarà multidisciplinare e finalizzato al: Potenziamento dell'attrattività del territorio, delle attività culturali, dello spettacolo e del patrimonio storico artistico, architettonico, archeologico e immateriale Produzione di scambi in campo artistico Coinvolgimento di un pubblico differenziato Educazione alla cultura nelle sue diverse espressioni Ciò avverrà ad esempio attraverso la: Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva, Valorizzazione di collezioni permanenti Realizzazione di mostre temporanee, eventi di musica e danza, performance teatrali, Realizzazione di iniziative di promozione della lettura e conferenze, Educazione al patrimonio e ai servizi culturali Valorizzazione di itinerari culturali Il progetto sarà attuato, anche attraverso il coinvolgimento di personale volontario, presso istituti e luoghi della cultura, teatri e spazi espositivi e musicali, siti Unesco, aree archeologiche e siti inusuali o poco conosciuti del patrimonio storico artistico lombardo Punteggio: 3 5. Azioni volte a favorire la partecipazione agli eventi culturali e alla fruizione di beni storico artistici delle persone con disabilità. Punteggio: 3 Ai sensi dell art. 20, comma 4 della l.r. n.19 del 27 giugno 2008, nel caso di progetti presentati da comuni, è prevista una misura premiale per quelli istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste dalla legge regionale 15 dicembre 2006, n. 29 (Testo unico delle leggi regionali in materia di circoscrizioni comunali e provinciali). Punteggio: 2.

42 42 Bollettino Ufficiale A.5. Beneficiari dei contributi I destinatari dei contributi di cui all art. 36 della l.r. 25/2016 sono: Enti locali singoli o associati, enti e istituzioni ecclesiastiche, altri enti pubblici, enti ed associazioni ai quali partecipino enti locali, soggetti privati aventi la disponibilità dei beni culturali; Enti, associazioni e fondazioni, e altri soggetti che operino in ambito culturale senza fine di lucro; Imprese del settore culturale, creativo e dello spettacolo; Istituzioni culturali di interesse regionale, nonché università, istituti scolastici, centri di ricerca, accademie, conservatori e istituzioni culturali di interesse nazionale con sede in Regione Lombardia. Negli allegati relativi ai diversi Ambiti sono contenuti eventuali ulteriori requisiti specifici di partecipazione. A.6. Dotazione finanziaria Per il 2017 le risorse finanziarie regionali ammontano complessivamente a salvo eventuali successive integrazioni di risorse stanziate sul bilancio degli esercizi finanziari 2017 e 2018, così suddivise negli Ambiti di intervento: A1. Promozione educativa e culturale A2. Valorizzazione di biblioteche e archivi storici A3. Valorizzazione di musei A4. Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva A5. Promozione della musica e danza A6. Complessi bandistici A7. Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco A8. Patrimonio immateriale TOTALE B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE Si rimanda ai singoli Ambiti di intervento di cui agli Allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6-A7-A8. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1. Presentazione delle domande I progetti devono essere avviati e realizzati nel Per i complessi bandistici saranno accettate solo le spese sostenute successivamente alla data di apertura dell Avviso (5 giugno 2017). Le domande che saranno presentate dovranno seguire le fasi sotto indicate: Fase di registrazione/accesso Per poter presentare una domanda l utente deve innanzitutto accedere al sistema informativo tramite apposite credenziali d accesso. Nel caso non ne fosse in possesso, l utente deve registrarsi seguendo la procedura prevista. Per maggiori informazioni in merito alle modalità di registrazione si rimanda al sito Fase di profilazione Una volta ultimata la fase di registrazione, l utente deve profilarsi al sistema inserendo le informazioni richieste a video.

43 Bollettino Ufficiale 43 Fase di validazione Prima di procedere alla presentazione della domanda, sarà necessario attendere la validazione del profilo. La verifica della correttezza dei dati inseriti all interno del sistema informativo è a cura esclusiva e di diretta responsabilità del soggetto richiedente. Fase di compilazione L utente deve compilare on line il modulo di richiesta del contributo. Al termine della compilazione e prima dell acquisizione definitiva della domanda, il sistema informativo genera un modulo di adesione che deve essere opportunamente sottoscritto dal soggetto richiedente. Ove richiesto sarà necessario caricare a sistema come allegati la documentazione e le dichiarazioni indicate nell Ambito di intervento prescelto. Le dichiarazioni da presentare dovranno essere opportunatamente sottoscritte. Ai sensi del Regolamento dell'unione Europea numero 910/2014, cosiddetto regolamento eidas (electronic IDentification Authentication and Signature - Identificazione, Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione agli Ambiti di intervento dell Avviso potrà essere effettuata con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b), 35, comma 2, 36, comma 2, e 71" (Il software gratuito messo a disposizione da Regione Lombardia è stato adeguato a tale Decreto a partire dalla versione 4.0 in avanti). Fase di invio della domanda Dopo aver completato e sottoscritto la domanda di adesione, ove previsto il richiedente dovrà procedere all assolvimento degli obblighi di bollo di 16,00 (sedici/00) euro ai sensi del DPR 642/1972 o valore stabilito dalle successive normative. Tale versamento sarà richiesto automaticamente all interno della procedura telematica di presentazione della domanda, prima dell invio della stessa. Una volta conclusa tale operazione, dovrà trasmettere per via telematica la domanda di partecipazione all Ambito di intervento prescelto. Il sistema provvederà a protocollarla comunicando il numero di protocollo a essa associato. Fa fede la data di invio al protocollo. Non è consentito candidare lo stesso progetto su più Ambiti. Il progetto candidato, inoltre, non può essere presentato su altri bandi regionali, ad esempio ai sensi della l.r. 50/1986 ( Contributi a eventi di rilievo regionale ), o ai sensi della l.r. 5/2007 (Patrocinio o contributo del Consiglio Regionale). La procedura on line sarà disponibile (salvo eventuali modifiche di data che saranno tempestivamente comunicate attraverso il Portale di Regione Lombardia e la stessa procedura Si.Age) dal giorno 5 giugno 2017, ore 10,30 e fino al giorno 5 luglio 2017, ore 16.30, orario in cui la procedura si chiuderà definitivamente. Per l ambito Complessi bandistici: la domanda di partecipazione potrà essere presentata dal giorno 5 giugno alle ore 10,30 e fino al giorno 5 settembre 2017 alle ore 16,30, salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili o proroga stabilita da Regione Lombardia.

44 44 Bollettino Ufficiale Le domande trasmesse al di fuori dei termini e con modalità differenti rispetto a quanto sopra indicato saranno considerate inammissibili. C.2. Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Si rimanda ai singoli Ambiti di intervento di cui agli Allegati A1-A2-A3-A4-A5- A6-A7-A8. C.3 Istruttoria L'istruttoria formale e la valutazione di merito delle domande saranno effettuate da appositi Nuclei di Valutazione composti da funzionari e dirigenti delle Strutture competenti. Le specifiche riguardanti le procedure di selezione sono reperibili nei testi dei singoli Ambiti di intervento. La valutazione dei progetti integrati sarà a cura del Nucleo di valutazione relativo all Ambito prescelto dal soggetto richiedente, coadiuvato dagli altri Nuclei di valutazione interessati per materia. I Nuclei di Valutazione potranno richiedere ulteriori approfondimenti e/o integrazioni documentali. L istruttoria delle domande pervenute sarà terminata entro 60 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle stesse, indicata al precedente punto C.1.). Conclusa l istruttoria, verranno assunti gli atti amministrativi conseguenti. Gli esiti saranno comunicati agli interessati attraverso o Pec e pubblicati sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL) e sul sito web nella sezione Bandi. La pubblicazione ha valore di notifica per tutti gli interessati. C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Il contributo (per tutti gli Ambiti di intervento ad esclusione di Complessi bandistici e Patrimonio immateriale- linea 3) sarà erogato con le seguenti modalità: acconto, pari al 75% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione del contributo saldo, pari al 25% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione e sua validazione da parte della Struttura competente. Per l Ambito Complessi bandistici l erogazione avverrà in un unica soluzione con le specifiche indicate nell allegato B6. I giustificativi di spesa devono essere relativi ad attività svolte nel 2017 e devono essere emessi e quietanzati entro il 15 marzo La rendicontazione dovrà essere presentata dal 1 febbraio 2018 al 31 marzo 2018 esclusivamente per mezzo del Sistema Informativo Si.Age raggiungibile all indirizzo Internet: dove sarà resa disponibile la modulistica relativa ai singoli Ambiti di intervento. Esclusivamente per l Ambito A1 Promozione educativa e culturale relativamente alle modalità di rendicontazione si devono rispettare le indicazioni contenute nell allegato B Linee guida per la rendicontazione dei progetti di promozione culturale.

45 Bollettino Ufficiale 45 D. DISPOSIZIONI FINALI D.1. Decadenza, revoca e rideterminazione Nel caso in cui i progetti ammessi a contributo non fossero realizzati e/o rendicontati in maniera conforme a quanto previsto nel presente allegato e nei singoli Ambiti di intervento, con particolare attenzione agli obblighi contenuti nel punto D.4 del presente allegato, il Dirigente della Struttura competente, con proprio decreto, accerterà l inadempienza stabilendo la rideterminazione o la decadenza totale del contributo, con restituzione delle somme già erogate, maggiorate degli interessi legali decorrenti dalla data dell erogazione, salvo casi adeguatamente documentati e valutati. In fase di rendicontazione, laddove applicabile, sarà verificato il rispetto del regolamento (UE) 651/2014 in materia di aiuti di Stato. In caso di verifica di mancato rispetto si procederà con la rideterminazione del contributo come previsto nei singoli Ambiti. D.2. Monitoraggio dei risultati e controlli Al fine di misurare l effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di risultato collegati agli Ambiti di intervento dell Avviso, gli indicatori individuati sono i seguenti: AMBITO Promozione educativa e culturale Valorizzazione di biblioteche e archivi storici di enti locali o di interesse locale Valorizzazione di musei di enti locali o di interesse locale Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva Promozione della musica e danza Complessi bandistici INDICATORE Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Numero dei progetti di valorizzazione e fruizione in ambito bibliotecario e archivistico Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Numero dei progetti di valorizzazione e fruizione in ambito museale Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Numero di domande ammesse/numero di domande pervenute contributi erogati/contributi richiesti

46 46 Bollettino Ufficiale Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco Patrimonio immateriale Numero di progetti attivati in ambito archeologico e Unesco Percentuale degli investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale Investimenti attivati a fronte del finanziamento regionale In attuazione del disposto normativo nazionale e regionale (art. 7 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e art. 32, co. 2 bis, lettera c della l.r. 1/02/2012, n. 1), è possibile compilare un questionario di customer satisfaction, sia nella fase di adesione che di rendicontazione. Tutte le informazioni saranno raccolte ed elaborate in forma anonima dai soggetti responsabili degli Ambiti di intervento dell Avviso, che le utilizzeranno in un ottica di miglioramento costante delle performance al fine di garantire un servizio sempre più efficace, chiaro ed apprezzato da parte dei potenziali beneficiari. Regione Lombardia si riserva la facoltà di effettuare verifiche tecniche in corso d opera e/o ad attività realizzate. Regione Lombardia si riserva, inoltre, di effettuare controlli in qualsiasi momento, su un campione dei progetti finanziati, anche mediante sopralluoghi finalizzati ad accertare la regolarità delle attività svolte e il rispetto degli obblighi previsti dall Avviso. A tale fine i beneficiari dei contributi si impegnano a tenere a disposizione di Regione Lombardia in originale tutta la documentazione tecnica, amministrativa e contabile relativa al progetto cofinanziato per un periodo non inferiore a 10 (dieci) anni dalla data del provvedimento di erogazione del contributo. D.3. Responsabili dei procedimenti I nominativi e i contatti dei Responsabili dei singoli procedimenti sono contenuti negli allegati degli Ambiti di intervento. D.4. Modalità di comunicazione I beneficiari dei contributi, compatibilmente con i tempi di realizzazione del progetto, sono tenuti a:

47 Bollettino Ufficiale 47 concordare i testi di informazione per la stampa e le modalità/tempi di comunicazione pubblica (conferenze stampa, inaugurazioni, presentazioni ecc.), scrivendo all indirizzo comunicazione_culture@regione.lombardia.itevidenziare, su tutti i materiali di comunicazione del progetto (es. comunicati stampa, inserzioni pubblicitarie, inviti, pieghevoli, locandine, manifesti, etc.), che esso è realizzato con il concorso di risorse di Regione Lombardia, riportando il marchio di Regione Lombardia preceduto dalla dicitura Con il contributo di ; il marchio e il manuale d uso saranno inviati a tutti i beneficiari degli Ambiti di intervento. Le bozze dei materiali promozionali e di comunicazione devono essere inviate per valutazione e approvazione, prima della stampa o pubblicazione, all indirizzo comunicazione_culture@regione.lombardia.it utilizzare il logo #inlombardia per tutti gli eventi che si svolgeranno a partire da maggio 2017 e che quindi rientreranno nell Anno della Cultura apporre sulle realizzazioni oggetto del finanziamento targhe/spazi, preventivamente concordate con gli uffici regionali, che contengano il marchio regionale e indichino che gli interventi sono stati realizzati con il contributo di Regione Lombardia per garantirne la visibilità istituzionale mettere a disposizione, su richiesta di Regione Lombardia, eventuali spazi per la trasmissione di messaggi di comunicazione istituzionale. Contatti per gli accordi su modalità, strumenti e materiali di comunicazione: comunicazione_culture@regione.lombardia.it D.5. Partecipazione al Palinsesto degli eventi culturali in Lombardia e Adesione A E015 Digital Ecosystem I soggetti beneficiari del contributo sono tenuti, compatibilmente con i tempi di realizzazione del progetto, ad esporre le proprie iniziative e i propri eventi sul Palinsesto degli eventi culturali di Regione Lombardia ( creato per aggregare le iniziative culturali sul territorio lombardo. Come esporre i propri eventi sul palinsesto: I soggetti beneficiari possono partecipare attraverso: L adesione all ecosistema digitale E015 sviluppando servizi informatici per esporre i propri eventi. Questa modalità consente l'aggiornamento automatico dei dati esposti sul Palinsesto nel momento in cui i soggetti provvedono all aggiornamento del loro sito. Il sito dedicato fornisce tutte le informazioni di dettaglio. La registrazione al seguente link che permette l esposizione dei propri contenuti attraverso il caricamento manuale dei dati sul database appositamente creato da Regione Lombardia. Contatti per la partecipazione al palinsesto: palinsestoeventiculturali@regione.lombardia.it

48 48 Bollettino Ufficiale D.6. Informativa sul trattamento dei dati personali Il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196/2003) prevede la tutela delle persone e di altri soggetti per quanto concerne il trattamento dei dati personali. Il trattamento di tali dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza, tutelando la riservatezza e i diritti dei soggetti richiedenti secondo quanto previsto dall art. 11. Ai sensi dell art. 13 del decreto ed in relazione ai dati personali che verranno comunicati ai fini della partecipazione al Bando in oggetto, si forniscono inoltre le informazioni che seguono. Finalità del trattamento dati I dati acquisiti in esecuzione del presente bando (specificare la finalità in concreto) saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale vengono comunicati. Tutti i dati personali che verranno in possesso di Regione Lombardia, del Gestore e dei soggetti eventualmente incaricati della gestione delle domande saranno trattati esclusivamente per le finalità previste dal bando e nel rispetto dell art. 13 del decreto. Modalità del trattamento dati I dati acquisiti saranno trattati con l ausilio di strumenti, anche elettronici, idonei a garantirne la sicurezza e la riservatezza secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Titolare del trattamento dati Ai sensi dell art.13 del D.Lgs. n. 196/2003, titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia nella persona del Presidente pro-tempore, con sede in Piazza Città di Lombardia Milano. Responsabili del trattamento dei dati Responsabili del Trattamento, per Regione Lombardia, sono il Direttore Generale protempore della Direzione Generale Culture, Identità ed Autonomie di Regione Lombardia Piazza Città di Lombardia, Milano e Lombardia Informatica S.p.A, nella persona del Legale Rappresentante Via T. Taramelli, Milano. Diritti dell interessato I soggetti cui si riferiscono i dati personali possono esercitare i diritti previsti da artt. 7 e 8 del D.Lgs. n. 196/2003, tra i quali figura la possibilità di ottenere: la conferma dell esistenza dei dati personali, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile; l indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento; l aggiornamento, la rettifica e l integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; l attestazione che le operazioni di cui al precedente punto sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato. È altresì possibile opporsi al trattamento dei dati personali in presenza di motivi legittimi o per giustificati motivi. Le modalità per esercitare i citati diritti sono disciplinate dal decreto del Segretario Generale n del 6/11/2014 Determinazioni in merito al diritto di accesso ai dati personali e agli altri diritti di cui all Art 7 e art. 8 del D.Lgs. 196/2003 detenuti dalla Giunta regionale. Approvazione di Policy di gestione di accesso ai dati personali. Le istanze devono essere inviate a Regione Lombardia, all indirizzo cultura@pec.regione.lombardia.it.

49 Bollettino Ufficiale 49 D.7. Pubblicazione, informazioni e contatti L Avviso Unico e i relativi allegati sono pubblicati sul Portale web di Regione Lombardia alla sezione bandi e sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL). I nominativi per informazioni relative ai contenuti dei singoli Ambiti di intervento sono riportati negli allegati specifici. Per informazioni sulla procedura Siage: N verde siage@regione.lombardia.it D.8. Diritto di accesso ai documenti amministrativi Il diritto di accesso agli atti relativi al bando è tutelato ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi). Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, del bando e degli atti ad esso connessi, nonché delle informazioni elaborate da Regione Lombardia. L interessato può accedere ai dati in possesso dell Amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti. Per la consultazione o la richiesta di copie - conformi o in carta libera - è possibile presentare domanda verbale o scritta agli uffici competenti: D.C./D.G. Culture, Identità e Autonomie U.O./Struttura Vedi i responsabili dei procedimenti di ogni Ambito Indirizzo Piazza Città di Lombardia, Milano Telefono Vedi i responsabili dei procedimenti di ogni Ambito cultura@pec.regione.lombardia.it Orari di apertura al 09:30 12:30 pubblico 14:30 16:30 La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e i relativi costi di riproduzione sono definiti nel decreto n. 1806/2010, che li determina come segue: la copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4); la riproduzione su supporto informatico dell interessato costa 2,00 euro; le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a Euro 16,00 ogni quattro facciate. Tale imposta è dovuta fin dalla richiesta, salvo ipotesi di esenzione da indicare in modo esplicito. Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50. D.9. Riepilogo date e termini temporali Invio domande: Dalle ore 10,30 del 5 giugno 2017 alle ore 16,30 del 5 luglio Per l ambito Complessi bandistici: dalle ore 10,30 del 5 giugno 2017 alle ore 16,30 del 5 settembre 2017 (salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse disponibili) Istruttoria delle domande: Entro 60 giorni dalla data di scadenza per la presentazione delle domande Per l ambito Complessi bandistici le domande saranno verificate in ordine cronologico di ricezione

50 50 Bollettino Ufficiale Erogazione contributi per tutti gli Ambiti (con esclusione dei Complessi bandistici e del Patrimonio immateriale linea 3): Acconto 75% entro 60 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione Saldo 25% entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione e sua validazione Complessi bandistici: unica soluzione entro 60 giorni dalla chiusura dell Invito Patrimonio immateriale: per i progetti presentati sulla Linea 3 Cultura alimentare tradizionale in ambito alpino, macroregionale ed europeo finanziati dal progetto di cooperazione transnazionale Alpfoodway Interreg Alpine Space Programma di Cooperazione % del contributo concesso, entro 60 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione del contributo 75% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione e sua validazione da parte della Struttura competente. Rendicontazione: Dal 1 febbraio al 31 marzo 2018 (con esclusione dell Ambito Complessi bandistici)

51 Bollettino Ufficiale 51 ALLEGATO A1 AMBITO PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Linee di intervento A.5 Dotazione finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Tipologie progettuali B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti

52 52 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi Costituzione di reti, al fine di favorire scambi sinergici e interdisciplinari, concentrando le risorse su progetti di qualità e incentivando le nuove proposte caratterizzate da un elevato grado di innovazione e creatività, da una ricaduta in termini di attrattività sui territori e dalla promozione delle identità culturali; Sviluppo dell offerta culturale regionale anche nelle aree svantaggiate, valorizzando le specificità territoriali, le tradizioni e le identità culturali, con particolare riguardo alle ricorrenze storiche e alle celebrazioni di personaggi illustri; Circuitazione sul territorio dei progetti più rilevanti; Miglioramento dell accesso e della partecipazione dei cittadini lombardi alla cultura con riferimento particolare alle famiglie e ai disabili, anche mediante forme innovative di arte terapia; Individuazione e sperimentazione di forme innovative di fruizione degli eventi e di coinvolgimento del pubblico, anche in contesti inusuali. A.3 Soggetti beneficiari specifici I destinatari dei contributi sono: enti pubblici e privati, associazioni, fondazioni, istituzioni ecclesiastiche, e altri soggetti che operino in ambito culturale senza fine di lucro; istituzioni culturali di interesse regionale, nonché università, istituti scolastici, centri di ricerca, accademie, conservatori e istituzioni culturali di interesse nazionale con sede in Regione Lombardia. A.4 Linee di intervento In relazione a quanto previsto dagli strumenti di programmazione triennale e annuale sono individuate le seguenti linee di intervento, per ciascuna delle quali è stata prevista una dotazione finanziaria: Linea 1. Iniziative di rilevanza regionale e di grande impatto sul territorio, o interscambi culturali in ambito macroregionale, europeo e internazionale Iniziative per l attrattività del territorio lombardo, volte a valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale materiale e immateriale e a favorire i l coinvolgimento del pubblico anche in contesti inusuali. Tali iniziative possono essere realizzate anche da reti di soggetti e tramite l integrazione di risorse; possono, inoltre, caratterizzarsi per l attenzione alla diffusione e alla conoscenza delle ricorrenze storiche e delle celebrazioni di personaggi illustri. Iniziative di interscambio culturale in ambito macroregionale, europeo e internazionale, anche al fine di favorire la conoscenza e la valorizzazione delle radici, della storia e delle identità culturali dei popoli europei. I risultati di tali scambi devono essere diffusi e resi noti in Lombardia. Un utile riferimento per l individuazione di obiettivi e azioni da perseguire in ambito europeo è la Strategia macro regionale alpina EUSALP. Linea 2. Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia Iniziative diffuse sul territorio, volte a promuovere presso le comunità locali il recupero e la fruizione della memoria storica locale, delle tradizioni e degli avvenimenti storici del territorio e ad approfondire tutti gli aspetti culturali finalizzati a valorizzare i caratteri

53 Bollettino Ufficiale 53 delle comunità tradizionali e a mantenere gli stessi come perno fondante per la società presente e futura, promuovendo l attrattività del territorio e contribuendo alla: - valorizzazione delle identità culturali; - rivitalizzazione del tessuto sociale ed economico; - implementazione dell offerta culturale per mezzo di una serie di iniziative che siano di richiamo anche per il pubblico non residente. Tali iniziative riguardano l intero territorio regionale, compresi i comuni della Città metropolitana di Milano, per i quali è prevista una riserva di risorse finanziarie. I contributi di cui alla presente linea sono a fondo perduto e non sono rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di Stato, in quanto le attività previste, destinate alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri della U.E. A.5 Dotazione finanziaria Le risorse finanziarie ammontano complessivamente a , così suddivise sulle due linee previste e descritte al punto precedente: per progetti di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio o interscambi culturali in ambito europeo e internazionale; p er progetti di valorizzazione delle identità culturali locali e diffusione delle conoscenze delle tradizioni e della memoria riguardanti le comunità locali della Lombardia, dei quali per la riserva destinata ai soggetti operanti nel territorio della Città Metropolitana di Milano. Eventuali risorse residue assegnate a una delle due linee sopra indicate e non utilizzate potranno essere destinate all altra linea, scorrendo le graduatorie dei progetti ammissibili non finanziati. Eventuali, ulteriori risorse che si rendessero disponibili saranno ripartite tra le due linee, rispettando analoga proporzione. Eventuali risorse non utilizzate della riserva destinata al territorio della Città Metropolitana di Milano saranno ripartite sugli altri progetti selezionati. B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Costo minimo del progetto e quota di cofinanziamento Costo Linee minimo del progetto 1. Iniziative di rilevanza regionale di grande impatto sul territorio o interscambi culturali in ambito europeo e internazionale 2. Iniziative di valorizzazione delle identità culturali locali Contributo minimo Contributo massimo , , , , , ,00

54 54 Bollettino Ufficiale Il soggetto richiedente dovrà garantire un cofinanziamento a copertura dell intero costo del progetto e comunque almeno pari al 50% del costo totale; il cofinanziamento potrà essere garantito da risorse proprie o da finanziamenti di soggetti terzi, pubblici e/o privati. Il contributo regionale assegnato potrà risultare inferiore a quanto richiesto e comunque non superiore al 50% del costo del progetto indicato nella domanda. I contributi di cui al presente Ambito appartengono alle risorse regionali e sono concessi nel rispetto della normativa dell Unione Europea vigente, relativa agli aiuti di Stato: Regolamento (UE) n. 651/2014, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato Europeo e secondo quanto previsto dalla d.g.r. 27 marzo 2015 n. X^/3322, avente ad oggetto Determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 651/2014 nell ambito dell assegnazione di contributi regionali in materia di cultura per il periodo 2015/2017. Ai fini dell erogazione dei contributi sarà verificato che i soggetti non siano destinatari di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) n. 2015/1589, in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (UE) n. 2015/1589. Si precisa, inoltre, che saranno considerati inammissibili i soggetti che si trovino in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà ai sensi dell art. 2 par. 1 punto 18 del Regolamento 651/2014/UE in quanto applicabile. I progetti relativi alla Linea 1 presuppongono la capacità di richiamare un utenza non di prossimità e, pertanto, i relativi aiuti saranno adottati nel rispetto del Regolamento UE n. 651/2014, art. 53 e della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato 2016/C 262/01, anche valutando l attività economica dei soggetti richiedenti il contributo regionale. In particolare saranno considerati i casi in cui l attività economica degli stessi sia finanziata per oltre il 50% da entrate derivanti dai contributi dei visitatori o degli utenti o attraverso altri mezzi commerciali e abbiano una capacità di sottrarre utenti o visitatori a offerte analoghe in altri Stati membri. Si fa, inoltre, presente che per i progetti che non superino la sopra citata soglia del 50% e che, pertanto, siano ammissibili al contributo regionale, sarà adottato il seguente metodo di calcolo: Il finanziamento regionale e di eventuali altri soggetti pubblici potrà essere cumulato a condizione che non superi la soglia dell 80% della somma dei costi ammissibili e individuabili (Regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 8 e articolo 53, comma 8). I progetti relativi alla Linea 2 del presente ambito non sono rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di Stato, in quanto le attività e gli eventi previsti, destinati alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri della U.E. B.2 Tipologie progettuali Eventi, mostre, festival, rassegne, convegni, concorsi; Attività didattiche che favoriscono l integrazione delle attività educative con quelle culturali; Eventi divulgativi relativi a ricerche, studi e documentazione attinenti ai beni e alle attività culturali. B.3 Spese ammissibili

55 Bollettino Ufficiale 55 Coerentemente con quanto indicato nell Allegato B Linee guida per la rendicontazione, sono ammissibili le seguenti tipologie di spese: Acquisto/noleggio materiale culturale e di documentazione Affitto immobili (compreso pertinenze) Allestimento strutture Compenso a persone fisiche strutturate e non (esecutori / produttori / professionisti ecc.) Comunicazione e promozione Noleggio attrezzature e strumenti Oneri per contenuti protetti da diritto d'autore Premi e gadget Produzione evento Rappresentanza e ospitalità Spese amministrative Spese gestionali e correnti (utenze e altro) Trasporto attrezzature e oggetti (comprese pertinenze) Viaggio, vitto e alloggio Le spese ammissibili devono possedere i seguenti requisiti generali, così come previsto nell Allegato B relativo alla rendicontazione: Essere connesse e funzionali al progetto finanziato; Corrispondere al preventivo finanziario allegato alla domanda di finanziamento; Essere sostenute dal soggetto beneficiario o suo partner accreditato (Per partner accreditato si intende partner dichiarato in fase di presentazione del progetto da parte del Soggetto beneficiario e con il quale vi sia un accordo di partenariato opportunamente formalizzato); Essere state effettuate nell arco temporale compreso tra l avvio e la conclusione del progetto (in caso di progetti composti da più iniziative, le date di realizzazione coincideranno con la data di inizio e di fine della prima iniziativa); Rappresentare costi reali ed effettivi. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO Per le fasi di presentazione delle domande si rimanda al punto C.1 dell Allegato A. C.1 Presentazione delle domande Alla domanda di contributo dovranno essere allegati i seguenti documenti in formato pdf: copia dell atto costitutivo e dello statuto vigenti, riportanti le firme dei sottoscrittori e il timbro di registrazione presso l Ufficio del Registro dell Agenzia delle Entrate(sono esclusi gli enti pubblici), relazione di progetto (come da fac simile disponibile in Si.Age), eventuale accordo di partenariato (come da fac simile disponibile in Si.Age), eventuale delega o procura per firma (se non firma il legale rappresentante), Il progetto deve essere descritto nella procedura informatica in campi predefiniti secondo il seguente schema: esposizione delle attività di massimo battute, abstract di massimo battute, piano economico. Tramite la procedura on line dovranno essere obbligatoriamente allegati alla domanda i seguenti documenti in formato pdf:

56 56 Bollettino Ufficiale copia dell atto costitutivo e dello statuto vigenti, riportanti le firme dei sottoscrittori e il timbro di registrazione presso l Ufficio del Registro dell Agenzia delle Entrate(sono esclusi gli enti pubblici); eventuale accordo di partenariato (come da fac simile disponibile in Si.Age e sotto specificato), eventuale delega o procura per firma (se non firma il legale rappresentante). Progetto in partenariato Nel caso di progetto realizzato in partenariato, la domanda deve essere presentata da un soggetto capofila, che sarà il beneficiario dell eventuale finanziamento e il responsabile nei confronti di Regione Lombardia dell attuazione e della rendicontazione del progetto. I soggetti partecipanti, capofila e partner, devono sottoscrivere un Accordo di partenariato, che ne disciplina i rapporti. Capofila: il ruolo di capofila può essere rivestito da un soggetto che risulta ammissibile al contributo di Regione Lombardia, esercita un attività per l attuazione del progetto e apporta proventi e oneri (costi e ricavi), coordina gli interventi dei partner, è responsabile dell attuazione e della rendicontazione del progetto. Partner: esercita un attività per l attuazione del progetto e apporta proventi e oneri (costi e ricavi). Eventuali altri soggetti coinvolti nel progetto dovranno essere considerati fornitori (apportano solo elementi di costo emettendo documenti fiscalmente validi a carico del progetto) o finanziatori (apportano solo elementi di ricavo per il progetto). Accordo di partenariato: il documento, sottoscritto dal legale rappresentante o delegato, deve precisare: l ambito, l oggetto e la durata dell accordo, gli impegni, anche di natura economica, rispettivamente assunti dal capofila e da ogni singolo partner, i ruoli assegnati ai componenti dell accordo. Il facsimile sarà reso disponibile nella procedura informatica. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Si tratta di una procedura di selezione dei progetti proposti di tipo valutativo a graduatoria. C.3 Istruttoria L istruttoria si compone di due fasi: istruttoria formale e valutazione di merito. L istruttoria formale verificherà l ammissibilità delle domande rispetto a: l appartenenza dell ente proponente alla categoria dei soggetti che possono presentare la domanda; la completezza della documentazione richiesta nell invito; la tempistica e procedura online di candidatura. A seguito dell istruttoria formale, i progetti potranno risultare: ammessi alla valutazione di merito; non ammessi alla valutazione di merito. Saranno dichiarati ammissibili al contributo regionale i progetti che raggiungeranno un punteggio non inferiore a 48 punti. Tale valore rappresenta anche il valore minimo per l attribuzione delle eventuali premialità (come indicato al punto 4 dell allegato A). Il punteggio massimo raggiungibile è di 80 punti, a cui possono essere sommate eventuali premialità. Non è possibile cumulare più di due priorità, oltre al punteggio riconosciuto agli enti locali per la fusione di comuni (come indicato al punto 4 dell allegato A).

57 Bollettino Ufficiale 57 Al termine delle procedure di valutazione sarà redatta una graduatoria per ogni linea definita nel presente allegato che consentirà di finanziare i progetti in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Nelle fasi di istruttoria il Nucleo di Valutazione potrà richiedere ulteriori approfondimenti e/o integrazioni in merito alla documentazione presentata. I progetti ammessi alla valutazione di merito saranno valutati dal Nucleo di Valutazione secondo i seguenti criteri: CRITERI DI VALUTAZIONE PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE (MAX 80) Titolo criterio Descrizione Criterio di MIN MAX NOTE PUNTEGGIO valutazione Rispondenza Rispondenza del progetto agli obiettivi generali e alle linee indicati ai punti 1. e 4. di questo Ambito 0 22 Scarso: da 0 a 5 Sufficiente: da 6 a 8 Medio: da 9 a 13 Buono: da14 a 17 Ottimo: da 18 a 22 Qualità Qualità progettuale: - chiarezza e capacità di sintesi nell esposizione dei contenuti del progetto, - predisposizione coerente e congruente nelle voci e relativi costi del budget, - rilevanza delle professionalità e dei curricula degli artisti/ esperti coinvolti nel progetto 0 26 Scarso: da 0 a 6 Sufficiente: da 7 a 11 Medio: da 12 a 16 Buono: da 17 a 22 Ottimo: da 23 a 26 Rete di paternariato Promozione Bacino di utenza del progetto - presenza di una rete di partenariato, formalizzata attraverso la sottoscrizione di un accordo e di eventuali contributi pubblici/privati 0 4 Qualità e articolazione del piano di promozione e comunicazione 0 20 Linea 1 Linea NO = 0 SI = 4 Scarso: da 0 a 8 Sufficiente: da 9 a12 Medio: da 13 a 15 Buono: da 16 a 18 Ottimo: da 19 a 20 0: < locale 1: locale 2: regionale 3: nazionale 4: internazionale 2: comunale 4: sovracomunale

58 58 Bollettino Ufficiale Cofinanziamento Percentuale di cofinanziamento 0 4 0: <60% 1: >= 60% e <70% 2: >=70% e <80% 3: >=80% e <90% 4: >=90% D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Il responsabile del procedimento è il Dirigente pro tempore della Struttura Attività Culturali, Audit e Risorse umane. D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti Per informazioni e approfondimenti si invita preferibilmente a scrivere all indirizzo e- mail: legge25promozione@regione.lombardia.it oppure contattare: Daniela Protti tel Ruggero Bugnoli tel Ombretta Giulivi tel Manuela Castellani tel

59 Bollettino Ufficiale 59 ALLEGATO A2 AMBITO VALORIZZAZIONE DI BIBLIOTECHE E ARCHIVI STORICI A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1. Riferimenti normativi (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Tipologie progettuali B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti

60 60 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi valorizzazione del patrimonio documentario di biblioteche e archivi storici; sviluppo della conoscenza del patrimonio documentario e incremento della sua fruizione attraverso il sostegno a progetti di catalogazione di fondi documentari e descrizione archivistica; promozione e potenziamento dei servizi di biblioteche e archivi al fine di rendere più facile e amichevole la fruizione delle raccolte documentarie nonché dei servizi culturali offerti. A.3 Soggetti beneficiari specifici Biblioteche: enti pubblici e soggetti privati (senza fini di lucro), proprietari o gestori di biblioteche di cui garantiscano l apertura al pubblico e che siano associate a un sistema bibliotecario istituito da Regione Lombardia o partecipino alla cooperazione SBN; province, comunità montane e sistemi bibliotecari. Archivi: enti pubblici e soggetti privati (senza fini di lucro), proprietari o gestori di archivi storici di cui garantiscano l apertura al pubblico. Tutti i soggetti di cui sopra potranno presentare proposte in modalità singola o associata. Nel caso di un progetto presentato in forma associata, la domanda sarà inoltrata da un soggetto capofila e dovrà essere documentata l adesione formale degli altri soggetti. A.4 Dotazione finanziaria Per il 2017 le risorse finanziarie disponibili a bilancio per l ambito biblioteche e archivi sono quantificate complessivamente in ,00, salvo eventuali successive integrazioni di risorse, nell ambito degli stanziamenti di bilancio, a valere sui capitoli di spesa ( ,00) e ( ,00). B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione I progetti devono essere avviati e realizzati nel 2017 e non devono risultare conclusi alla data di pubblicazione dell Invito. Il progetto proposto dovrà avere un valore complessivo compreso tra ,00 e ,00 euro. Il soggetto presentatore dovrà garantire un cofinanziamento non inferiore al 30% del costo complessivo del progetto, con risorse proprie o con finanziamento di soggetti terzi. Ciascun ente/soggetto potrà presentare non più di 1 progetto per ciascuna delle 2 tipologie di cui ai punti B.2.1(Lombardia cultura digitale) e B.2.2 (Biblioteche aperte a tutti!). I contributi di cui al presente invito sono a fondo perduto e non sono rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di Stato, in quanto le attività previste, destinate alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri della U.E. B.2 Tipologie progettuali Sono previste le seguenti tipologie progettuali:

61 Bollettino Ufficiale Lombardia cultura digitale Al fine di favorire la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale da parte di un utenza sempre più ampia e diversificata, Regione Lombardia sostiene progetti di catalogazione di fondi documentari e descrizione archivistica da pubblicare su web: 1.1 catalogazione per l arricchimento del catalogo locale e nazionale SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale): progetti di catalogazione relativi a documenti, fondi speciali e raccolte di particolare pregio e rilevanza, da realizzare tramite la partecipazione alla catalogazione cooperativa SBN. Sono requisiti indispensabili la partecipazione già operativa alla rete mediante l adesione a un Polo SBN lombardo e la presenza di sezione dedicata alla biblioteca sul sito web dell ente proprietario, con notizie sulle collezioni possedute, sui servizi forniti e pubblicazione del link al catalogo SBN; 1.2 descrizione archivistica: progetti di censimento, riordino e inventariazione tramite il software Archimista, anche con eventuale sviluppo di procedure di Archimista server e Archimista web (se necessarie alla realizzazione dello specifico progetto). Nel caso di progetti pluriennali saranno ammessi solo quelli regolarmente rendicontati e i cui risultati siano stati consegnati nel formato Archimista; per i nuovi progetti è richiesta copia del nulla osta rilasciato dalla Soprintendenza Archivistica per la Lombardia; saranno esclusi interventi riguardanti sezioni di archivi di enti locali relative al sec. XX. N.B.: si precisa che per il 2017 non è previsto il finanziamento di progetti di digitalizzazione. 2. Biblioteche aperte a tutti! Al fine di promuovere la lettura e l informazione tramite un accesso amichevole alle raccolte documentarie e una più ampia fruizione dei servizi di informazione e documentazione delle biblioteche, Regione Lombardia promuove progetti nei seguenti ambiti: 2.1 promozione della lettura per accrescere la fruizione delle raccolte documentarie e dei servizi ai fini dell ampliamento dell utenza della biblioteca, con particolare attenzione alle esigenze di specifiche categorie di utenti: portatori di handicap, bambini e anziani; 2.2 ampliamento dei servizi a disposizione anche tramite l offerta di prodotti innovativi (ad es. audiolibri, e-book, documenti multimediali on e off line, ecc.) sostenuta da interventi di orientamento all'uso e promozione delle risorse digitali a favore dell utenza; 2.3 valorizzazione dei patrimoni delle biblioteche per la promozione della storia, della cultura dei territori lombardi e delle ricorrenze storiche e celebrative di ambito culturale di livello regionale o sovraregionale - del N.B.: i progetti presentati nell ambito di questa tipologia potranno prevedere al loro interno interventi di formazione/aggiornamento adeguatamente motivati e descritti, nonché azioni di marketing e comunicazione finalizzate alla promozione dei servizi realizzati. B.3 Spese ammissibili Spese relative all utilizzo di risorse umane interne al soggetto presentatore potranno essere accettate in misura non superiore al 20% del costo complessivo del progetto, solo se direttamente riferite alle attività previste e debitamente attestate. Spese per l acquisto di beni durevoli (ad esempio acquisto di patrimonio documentario o di eventuali device di lettura da destinare al pubblico utilizzo per promuovere l offerta di prodotti e servizi innovativi) potranno essere accettate solo se in stretta relazione alle necessità di

62 62 Bollettino Ufficiale realizzazione del progetto, e comunque non potranno superare il 30% dell importo complessivo del progetto. Sono in ogni caso escluse spese generali, spese di ordinaria e straordinaria manutenzione, ristrutturazione edilizia, restauro di beni mobili e immobili, acquisto, sviluppo e manutenzione s/w (salvo quanto detto al punto B.2.1.2), nonché l acquisto di contenuti e servizi digitali. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande La domanda, presentata nelle modalità e termini previsti nell Allegato A, punto C.1, deve essere corredata: scheda progetto compilata secondo il format proposto dalla procedura SiAge Sistema Agevolazioni, contenente motivazioni e obiettivi, risultati attesi, destinatari dell intervento, tempi di realizzazione, risorse professionali utilizzate e relative competenze, eventuali progetti collegati, altri soggetti che partecipano al progetto e elenco delle spese previste dal piano economico; nel caso di progetto presentato in forma associata, documentazione attestante l adesione formale degli altri soggetti; eventuale delega o procura se non firma il legale rappresentante. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di procedura di tipo valutativo. C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo: si veda l allegato A, punto C.3 C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande Saranno considerati ammissibili i progetti dotati delle seguenti caratteristiche: coerenza con gli obiettivi espressi dalla normativa e dalla programmazione regionale (vedi i riferimenti normativi di cui all allegato A, punto A.1); congruenza con gli obiettivi indicati nel presente Invito e conformità dell ambito progettuale prescelto; rispetto delle soglie finanziarie e della quota di cofinanziamento di cui al punto B.1, delle tipologie dei beneficiari di cui al punto A.3, delle modalità e dei termini di presentazione dei progetti di cui al punto C.1 dell allegato A, e al punto C.1 del presente Invito. La selezione e la valutazione dei progetti avverranno mediante l applicazione dei seguenti criteri: Criterio di valutazione capacità di incrementare la fruizione dei servizi e del patrimonio di biblioteche e archivi, anche attraverso strategie di fidelizzazione del pubblico; qualità e sostenibilità del progetto; congruità e adeguatezza dei costi ai risultati attesi; Punteggio da 0 a 24: 0 = non rilevabile; 1-8 = debole capacità; 9-16 = buona capacità di incremento; = progetto innovativo con ottime capacità di incrementare la fruizione da 0 a 24:

63 Bollettino Ufficiale 63 rete di partenariato coinvolta; partecipazione attiva di soggetti del territorio, con competenze diversificate, nella realizzazione del progetto; rilevanza dei beni culturali oggetto dell intervento e/o impatto dell iniziativa proposta, anche con riferimento al bacino di utenza destinatario; azioni di comunicazione e diffusione del progetto e dei suoi risultati con coinvolgimento del pubblico; percentuale di cofinanziamento in misura superiore al minimo previsto, pari al 30% del costo complessivo del progetto. Punteggio totale 0 = non congruente/sostenibile; 1-8 = scarsa qualità e sostenibilità; 9-16 = buona qualità e congruenza del progetto; = progetto ottimo / eccellente da 0 a 9: 0 = nessun coinvolgimento di partners 1 punto per ogni soggetto coinvolto, con un massimo di 6 soggetti; potranno essere riconosciuti fino a 2 punti per il livello di coinvolgimento da 0 a 8: 0 = rilevanza / impatto assenti; 1-2 = rilevanza / impatto scarsi; 3-6 = rilevanza / impatto abbastanza significativi; 7-8 = rilevanza / impatto di notevole importanza da 0 a 6: 0 = non presenti; 1-2 = poco rilevanti; 3-5= buona qualità delle azioni; 6 = ottima qualità delle azioni comunicative 0,3 per ogni punto % superiore al 30% (massimo dei punti attribuibili pari a 9) massimo 80 punti Ai progetti che abbiano ottenuto almeno il 60% del punteggio massimo totale (= 48 punti), saranno assegnate fino a un massimo di 2 premialità relative alle priorità di cui al punto A.4 dell allegato A. E inoltre prevista una premialità aggiuntiva nel caso di progetti presentati da comuni istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste dalla l.r. n. 29/2006, così come indicato nel punto A.4 dell allegato A. A conclusione della fase istruttoria delle domande, i progetti potranno risultare: ammessi e cofinanziati; ammessi, ma non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili; non ammessi. L entità del contributo sarà determinata tenendo conto del punteggio ottenuto e del costo complessivo del progetto, fino all esaurimento dei fondi disponibili. I finanziamenti erogati sono strettamente vincolati alla realizzazione dei progetti finanziati e non potranno essere utilizzati per altre finalità. Ogni eventuale variazione del progetto dovrà essere preventivamente comunicata e autorizzata dalla competente Struttura regionale Istituti e luoghi della cultura e Soprintendenza Beni Librari.

64 64 Bollettino Ufficiale C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Per le modalità e i tempi di erogazione dell agevolazione si veda il punto C.4 dell Allegato A. Disposizioni per la Rendicontazione Si ricorda che la somma rendicontata dovrà corrispondere alla spesa complessivamente sostenuta per la realizzazione del progetto, pari al contributo regionale più il cofinanziamento del soggetto beneficiario. In caso di contributo regionale ridotto rispetto a quello richiesto, la somma da rendicontare sarà proporzionalmente ricalcolata. In particolare dovranno essere allegati i seguenti documenti: rendiconto finanziario a firma del legale rappresentante del soggetto beneficiario o suo delegato (modello da scaricare dalla procedura on line SiAge); relazione tecnica a firma del responsabile del progetto, con la descrizione dell intervento realizzato, i risultati raggiunti, la conformità con il progetto approvato e cofinanziato da Regione Lombardia. Le spese rendicontate dovranno: essere congruenti con le voci presentate nella scheda progetto e ritenute ammissibili in fase di attribuzione del contributo; essere documentate con regolari fatture o altri documenti di equivalente valore; essere intestate al e sostenute direttamente dal beneficiario del contributo regionale; non essere finanziate attraverso altri fondi regionali, comunitari/nazionali o comunque pubblici. L I.V.A. è un costo ammissibile qualora non sia recuperabile dal soggetto. Con la rendicontazione dovrà essere trasmessa (sempre in allegato tramite l applicativo SiAge) una copia di tutto il materiale pubblicitario o promozionale realizzato nell ambito dell intervento finanziato (dépliant, locandine, brochure, pubblicazioni, documentazione elettronica, ecc.). D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento Dirigente protempore della Struttura Istituti e luoghi della cultura e soprintendenza beni librari D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti Per informazioni: legge25biblioteche@regione.lombardia.it Per informazioni specifiche: Biblioteche: Responsabile dell istruttoria: Casimiro Musu, U.O.O. Biblioteche e sistemi bibliotecari casimiro_musu@regione.lombardia.it tel. 02/ Ref.: Maria Laura Trapletti e mail: maria_laura_trapletti@regione.lombardia.it tel. 02/ Ref.: Valeria Fioroni valeria_fioroni@regione.lombardia.it tel. 02/ Archivi: Responsabile dell istruttoria:

65 Bollettino Ufficiale 65 Roberto Grassi, U.O.O. Archivi storici e portale Lombardia beni culturali roberto_grassi@regione.lombardia.it tel. 02/ Ref.: Francesca Varalli francesca_varalli@regione.lombardia.it tel. 02/ Ref.: Doriana Pergolini doriana_pergolini@regione.lombardia.it tel. 02/

66 66 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A3 AMBITO VALORIZZAZIONE DI MUSEI A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1. Riferimenti normativi specifici (per i riferimenti normativi generali si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione Finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Progetti finanziabili B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo C.3.b. Verifica di ammissibilità delle domande C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2. Pubblicazione, informazioni e contatti

67 Bollettino Ufficiale 67 A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi specifici Ad integrazione di quanto indicato al punto A.1 dell allegato A si indica il seguente riferimento specifico: d.g.r. 20 dicembre 2002, n. VII/11643, d.g.r. 26 novembre 2008, n. VIII/8509 e successivi provvedimenti di riconoscimento e di monitoraggio dei musei e raccolte museali lombardi e dei sistemi museali locali. A.2 Obiettivi Nella più ampia prospettiva di sostegno e coordinamento di iniziative coerenti con i piani di intervento per la cultura, il presente dispositivo è uno strumento di intervento finanziario che Regione Lombardia adotta a favore dei musei lombardi, per promuovere e valorizzare il patrimonio di beni e saperi da essi conservato e favorire l emersione dell azione di aggregazione e presidio culturale svolta dagli istituti sul territorio di pertinenza. L invito intende raggiungere i seguenti obiettivi: favorire la corretta conservazione del patrimonio culturale dei musei lombardi; sostenere le attività gestite tra più musei, per favorire la buona pratica della condivisione di risorse materiali ed intellettuali; incrementare la conoscenza e la comunicazione del patrimonio; sostenere i musei nel mantenimento o nel raggiungimento dei requisiti minimi e degli standard qualitativi dei servizi erogati al pubblico. A.3 Soggetti beneficiari specifici Fermo restando che Regione Lombardia ha competenza sui musei e raccolte museali non statali che insistono sul suo territorio, possono presentare domanda enti pubblici ed enti privati purché senza fini di lucro: titolari o gestori 1 di musei e raccolte museali formalmente istituiti 2 e che siano presenti nel sistema informativo SML-Sistema Museale Lombardo 3 ; titolari di sistemi museali locali formalmente istituiti e che siano presenti nel sistema informativo SML-Sistema Museale Lombardo 4 ; promotori di reti regionali di musei oppure titolari del museo capofila 5. A.4 Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria complessiva è pari a ,00, a valere sui capitoli di spesa ( ,00) e ( ,00), salvo eventuali successive integrazioni di risorse. B. CARATTERISTICHE DELL' AGEVOLAZIONE 1Per ente gestore di un museo o di una raccolta museale si intende l ente che agisce in base a un atto formale in essere, che ne legittima la titolarità del ruolo. 2 Si intendono formalmente istituiti i musei e le raccolte museali e i sistemi museali locali dotati di un atto formale dell ente titolare, che sancisce la nascita del servizio, ne stabilisce nome e sede operativa. 3 In caso di musei/raccolte museali che non siano presenti nel sistema informativo SML-Sistema Museale Lombardo, è necessario procedere entro i termini di apertura del presente Invito alle fasi di iscrizione e valorizzazione dell istituto in detto sistema, seguendo le indicazioni riportate nel sito istituzionale, sezione SML: Riconoscimento regionale degli istituti museali lombardi non statali " 4 Nel caso di sistemi museali locali che non siano presenti nel sistema informativo SML-Sistema Museale Lombardo, è necessario procedere alle fasi di iscrizione e valorizzazione. 5 Per reti regionali di musei si intendono aggregazioni di musei/raccolte museali che stabiliscono relazioni non competitive attraverso l elaborazione di progetti specifici di collaborazione. Possono individuare un soggetto autonomo di gestione, oppure un capofila per il singolo progetto.

68 68 Bollettino Ufficiale B.1 Caratteristiche dell agevolazione Le iniziative per le quali si può chiedere il contributo devono: essere riferite ad un museo o raccolta museale, a un sistema museale locale o ad una rete regionale di musei e coerenti con la sua identità e missione; non godere di altro contributo regionale; essere supportate per la loro realizzazione da un cofinanziamento, da parte dell ente proponente, non inferiore al 30% del costo totale preventivato(cfr. punto B2); rientrare nelle tipologie descritte al successivo punto B2; avere una struttura progettuale (cfr. punto B2); rispettare le soglie di costo, i tempi di realizzazione e le voci di spesa individuati dal presente provvedimento(cfr. punti B2-B3); essere corredate dalle autorizzazioni di legge, se dovute; essere presentate con le modalità e nei termini stabiliti di cui all Allegato A, punto C.1. I contributi di cui al presente invito sono a fondo perduto e non sono rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di Stato, in quanto le attività previste, destinate alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri della U.E. Ai sensi delle linee guida delle Regioni e delle Province autonome per l attuazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, e dell art. 53 dello stesso, approvate in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rispettivamente, in data 19 febbraio e 25 marzo 2015, i musei interessati, relativamente all attrattività che esercitano, sono da considerarsi a carattere locale. B.2 Tipologie progettuali Ciascun progetto deve essere presentato con l indicazione della tipologia unica o prevalente cui appartiene e in base alla quale verrà valutato. Il Nucleo di Valutazione, di cui all Allegato A punto C.3, si riserva di individuare d ufficio la tipologia di un progetto, quando non correttamente indicata e di scorporare dal progetto le attività non coerenti. Sono ammessi progetti in partenariato: per questa fattispecie di progetti si veda più avanti. Sono ammessi anche lotti di progetti pluriennali. In quest ultimo caso occorre presentare il progetto complessivo e dettagliare l annualità oggetto della richiesta. Allestimenti museali permanenti per arredare/attrezzare/mettere a norma: ambienti espositivi, ambienti di deposito o di servizio per la cura, gestione e conservazione delle opere, ambienti di servizio al pubblico (laboratori didattici, sale per esposizioni temporanee, sale convegni, sale studio, biblioteca, fototeca, ambiente reception, bookshop, area relax). Nel caso di allestimento di ambienti di servizio, questi possono essere anche condivisi tra più musei, ma non possono essere fruiti per finalità diverse da quella museale (non è ammesso per es. l allestimento di un deposito, una sala convegni, non esclusivamente di pertinenza museale). Non sono ammesse opere relative alle finiture degli ambienti esterni e interni e al rifacimento o installazione di impianti igienici e in genere lavori edili di ordinaria e straordinaria manutenzione, salvo che non siano riconducibili alla realizzazione o integrazione di impiantistica. Restauro dei beni e collezioni facenti parte del patrimonio musealizzato. Non rientrano in questa tipologia di progetto e non sono quindi ammessi a contributo gli interventi di recupero edilizio, restauro, risanamento conservativo di edifici e di

69 Bollettino Ufficiale 69 qualsiasi loro componente o pertinenza, compresi i parchi e i giardini storici, anche nel caso di immobile museo di se stesso. Educazione al patrimonio culturale, con particolare attenzione al mondo della scuola, alle diverse categorie di pubblico, compresi i pubblici disagiati, alla promozione e alla comunicazione delle collezioni, all educazione alla cittadinanza consapevole, nonché alla fruizione del territorio attraverso la conoscenza delle collezioni del museo. Non rientrano in questa tipologia e non sono quindi ammessi a contributo i progetti relativi a mostre e manifestazioni temporanee, come spettacoli, convegni e conferenze. Studi e ricerche e relativa diffusione dei risultati. Formazione e aggiornamento del personale museale: attività formative organizzate autonomamente e finalizzate alla crescita professionale del proprio personale, anche volontario, estendibili anche a personale di altri istituti museali e culturali del territorio regionale (non sono ammesse partecipazioni ad attività organizzate da terzi) 6. Catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale per la promozione della sua fruizione in rete e la pubblicazione sul portale Lombardia Beni Culturali. I progetti rientranti in questa tipologia devono riguardare: - la realizzazione di percorsi tematici e/o territoriali relativi a beni o collezioni musealizzati formulati secondo criteri redazionali da concordare; la catalogazione di collezioni e/o beni musealizzati (non ancora presenti nel Sistema regionale o che necessitano di revisione e aggiornamento) secondo gli standard SIRBeC, corredata da schede di valorizzazione dei beni (scheda VAL) e campagne fotografiche ad alta risoluzione; - il riversamento informatico secondo gli standard SIRBeC di cataloghi e guide a stampa relativi a collezioni e/o beni musealizzati, corredato da schede di valorizzazione dei beni (scheda VAL) e campagne fotografiche ad alta risoluzione. Contenuti di progetto Il progetto, inteso come ideazione pianificata di momenti operativi per l attuazione di opere e la realizzazione di attività che hanno obiettivi di risultato peculiari e durata predefinita, deve contenere i seguenti elementi: motivazioni, obiettivi e risultati da conseguire descrizione delle azioni previste, che definisca - dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo - le modalità di impiego delle risorse umane interne e delle altre figure previste, i piani di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi e le attività connesse, nonché eventuali studi professionali coinvolti descrizione sintetica dei beni, servizi e attrezzature eventualmente da acquisire piano dei costi, che riassuma in forma di tabella le voci di spesa puntualmente descritte cronoprogramma. 6 Per requisiti professionali degli operatori e per la formazione in ambito catalografico, si dovrà fare riferimento agli standard di Regione Lombardia. L addestramento all utilizzo del software SIRBeC - attività che viene svolta direttamente dall ufficio regionale competente in raccordo con gli enti catalogatori che lo richiedono e senza oneri per questi ultimi - non è finanziabile attraverso il presente provvedimento e non costituisce voce di spesa ammissibile.

70 70 Bollettino Ufficiale Si dovrà presentare l autorizzazione della competente Soprintendenza, se richiesta ai sensi del d. lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio 7. Nel caso di progetti che prevedono una fase relativa all accoglienza degli studenti della Scuola superiore nella c.d. alternanza scuola-lavoro (l. 107/2015), ovvero a tirocini di studioricerca per neo diplomati, laureandi, neo laureati under 35, si dovrà presentare il relativo atto convenzionale. Progetti in partenariato con enti terzi Per progetti in partenariato si intende il progetto - presentato da un ente che rientra tra quelli definiti al punto 5 del presente provvedimento - che gode della cooperazione non solo nominale, di un ente terzo, sia pubblico che privato, chiaramente individuato. A tal fine si dovrà presentare l'accordo di Partenariato sottoscritto con l'ente terzo. L oggetto dell Accordo (che dovrà coincidere col progetto presentato), il partner, il ruolo e gli impegni del partner, dovranno essere chiaramente indicati. Le spese sostenute direttamente dal partner non confluiscono nel totale dei costi e dunque non rilevano ai fini del raggiungimento delle soglie stabilite dal presente provvedimento (vedasi più avanti) e non devono essere comprese nel piano economico-finanziario del progetto; ma l Accordo rileva ai fini della valutazione. Tempi di realizzazione Il cronoprogramma deve riferirsi ad attività che iniziano e si chiudono nell anno 2017: all atto dell inoltro della domanda, le attività progettuali possono essere già state avviate; ma il progetto, pena la sua esclusione dalla procedura di selezione, non deve risultare concluso. Soglie di costo e quota di cofinanziamento Il progetto dovrà avere un costo compreso tra ,00 e ,00 euro (I.V.A. inclusa); il soggetto proponente dovrà garantire un cofinanziamento non inferiore al 30% del costo dichiarato. Il contributo regionale potrà risultare inferiore alla cifra richiesta e comunque non potrà essere superiore al 70% dell ammontare delle spese ammissibili. B.3 Spese ammissibili Le voci di spesa che possono essere comprese nel piano dei costi del progetto sono le seguenti: progettazione ed esecuzione dei lavori 8 acquisizione di beni e servizi, strumenti e attrezzature, mezzi meccanici in genere spese generali 9 spese relative a personale dipendente ed assimilato 10 7 In mancanza di autorizzazione, va presentata la richiesta inoltrata alla competente Soprintendenza. L autorizzazione deve comunque pervenire entro 30 giorni dalla scadenza dell Invito, a pena di esclusione. 8 Le spese relative a interventi edilizi sono ammesse solo se strettamente riconducibili alla installazione dell impiantistica individuata tra gli interventi di Allestimenti museali permanenti. 9Le spese generali sono ammissibili a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all'esecuzione dell'operazione e che siano imputate - con calcolo pro-quota (di utenze) e pro-rata (di beni acquistati es. cancelleria) delle spese generali sostenute nell esercizio - all'operazione stessa. In base alle ore lavoro previste per il progetto, si determina la percentuale di incidenza delle spese generali, che comunque non devono superare il 5% del costo totale del progetto. 10 Spese generate dal pagamento degli stipendi e dei compensi per il personale interno assunto a tempo indeterminato o determinato o con contratto a progetto. Il costo base da calcolare è il costo orario lordo e le spese non devono superare il 10% del costo totale del progetto e in fase di rendiconto la loro somma non può essere superiore al 10% del rendiconto dovuto sul calcolo per definire la cifra da rendicontare si veda la nota 15 anche nel caso di rendiconti presentati per una cifra superiore al minimo richiesto.

71 Bollettino Ufficiale 71 prestazioni professionali e consulenze 11 Nel caso in cui il piano dei costi presentato col progetto contenga voci di spesa non rientranti tra quelle suindicate e comunque non ammissibili 12, si procederà allo scorporo delle stesse, col ridimensionamento del costo totale del progetto e conseguente possibilità di non rispetto delle soglie stabilite. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande La domanda, presentata nelle modalità e termini previsti nell Allegato A, punto C.1, deve essere corredata: a) dall eventuale atto di delega di firma o procura da parte del legale rappresentante b) nel caso di domande presentate da un ente concessionario/gestore, dall atto con cui l ente proprietario ha conferito la titolarità all ente terzo (se non già trasmesso) c) dall eventuale Accordo di Partenariato d) dal progetto e relative autorizzazioni di legge, se dovute. Per progetti che prevedono l approvazione dell organo di tutela, è ammessa anche la presentazione della richiesta di n.o. inoltrata alla competente Soprintendenza, cui però deve seguire l autorizzazione (cfr. nota 7). Per progetti che prevedono una fase relativa all accoglienza degli studenti della Scuola superiore nella c.d. alternanza scuola-lavoro, ovvero a tirocini di studio-ricerca per neo diplomati, laureandi, neolaureati under 35, si dovrà presentare il relativo atto convenzionale. Quante domande possono essere presentate Gli enti titolati di cui al precedente punto A.3, possono presentare per ciascun museo, raccolta museale, sistema museale locale, rete regionale di musei una sola domanda di contributo. Nel caso in cui vengano presentate più domande riferibili allo stesso museo, raccolta museale, sistema museale locale, rete regionale, verrà presa in considerazione quella che risulterà pervenuta per prima in ordine cronologico al protocollo di sistema, con conseguente inammissibilità delle altre. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di procedura di tipo valutativo. C.3 Istruttoria Le domande presentate saranno sottoposte a una valutazione di ammissibilità formale, cui seguirà, se il caso, una valutazione di merito che comporterà un punteggio e la formazione di una graduatoria. L attribuzione dei punteggi è collegata ai criteri di valutazione sotto indicati. 11 In questa voce vengono comprese tutte le attività di consulenza e collaborazione occasionale ricadenti nelle fattispecie seguenti: consulenze scientifiche e/o collaborazioni occasionali rese da persone fisiche o da soggetti con personalità giuridica privati o pubblici e regolate da apposito atto d'impegno giuridicamente valido, che dovrà contenere, in linea generale, l indicazione dell oggetto e del corrispettivo previsto. Il loro costo sarà determinato in base alla fattura/parcella al lordo dell IVA; rimborsi per viaggi e soggiorni dei consulenti /collaboratori: potranno essere comprese sotto tale voce anche le spese relative ai rimborsi per viaggi e soggiorni dei consulenti/collaboratori strettamente correlati con lo svolgimento delle attività previste nel progetto, e ciò anche nel caso in cui la consulenza venga prestata a titolo gratuito; prestazioni professionali rese da persone fisiche o da soggetti aventi personalità giuridica. Il loro costo sarà determinato in base alla fattura/parcella al lordo dell IVA. 12 Si ribadisce che, ai fini del presente provvedimento, le spese direttamente sostenute dal partner nell ambito di un Accordo di Partenariato non rientrano nelle spese di progetto.

72 72 Bollettino Ufficiale Istruttoria formale La fase di valutazione dell ammissibilità formale della domanda accerterà il rispetto delle condizioni stabilite per i soggetti richiedenti di cui al precedente punto A.3 e per la natura e contenuti dell iniziativa per la quale è chiesto il contributo, di cui al precedente punto B.1: esse dovranno essere tutte soddisfatte. A seguito dell attività istruttoria formale della domanda e dei documenti a corredo, i progetti presentati al cofinanziamento regionale potranno risultare: ammessi all istruttoria di merito, con una prosecuzione dell iter valutativo; non ammessi all istruttoria di merito e dunque esclusi dall iter valutativo. Istruttoria di merito: priorità Ciascun progetto ammesso alla istruttoria di merito verrà analizzato e otterrà un punteggio in base ai seguenti criteri di valutazione: Criteri di valutazione dei progetti di Allestimenti museali permanenti e Restauro dei beni e collezioni Qualità complessiva del progetto, sia dal punto di vista del piano di lavoro in relazione alla chiarezza degli obiettivi, alla pianificazione di dettaglio degli interventi e relativi cronoprogramma e piano economicofinanziario, alla comunicazione del progetto stesso e dei suoi risultati, sia dal punto di vista dei contenuti in relazione alla rilevanza del patrimonio oggetto dell intervento e alla capacità di creare valore aggiunto per il territorio di riferimento Livello di urgenza dell intervento proposto Prosecuzione o completamento di progetti pluriennali Promozione alla pubblica fruizione di beni culturali musealizzati precedentemente non fruibili Capacità del progetto di potenziare le competenze tecnico- professionali del personale Modalità di assegnazione dei punteggi ai progetti di Allestimenti museali permanenti e di Restauro dei beni e collezioni punti 0-20: punti assegnabili in progressione continua (da 0 a 10: nulla o scarsa qualità; da 11 a 15 media; da 16 a 20 eccellente) punti 0-6: assegnabili 0 punti per mancanza di urgenza; da 1 a 6 in progressione graduale a seconda del grado riscontrabile punti 4 o 8: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, 4 punti se trattasi di progetto in prosecuzione e 8 punti se trattasi invece di progetto in completamento punti 5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione e 5 punti in presenza della condizione punti 0-5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, da 1 a 5 punti in progressione graduale a seconda del grado riscontrabile

73 Bollettino Ufficiale 73 Potenziamento degli standard di accoglienza e degli standard nella gestione del patrimonio, con particolare riguardo alla ricerca e innovazione nelle tecniche e modalità di intervento Livello di novità nella offerta e prestazione di servizi all utenza in relazione alla situazione attuale, applicazione di strategie di fidelizzazione dei pubblici Presenza nel progetto di fasi e strumenti di autovalutazione e monitoraggio in itinere e finale Presenza di una quota di cofinanziamento eccedente il minimo richiesto Progetto in partenariato punti 0-6: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, da 1 a 6 punti a seconda del numero e della natura/efficacia degli interventi proposti punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza della condizione e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del grado di incentivazione/innovazione riscontrabile rispetto alla situazione attuale punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza di fasi/ strumenti e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del numero e della natura/efficacia degli interventi proposti punti 0-10: punteggi assegnabili in progressione e fino a un massimo di 10: 2 punti per ogni 5% effettivo in più, con arrotondamento per difetto, rispetto alla quota minima richiesta dall Invito punti 10: assegnabili 0 punti in assenza e 10 punti in presenza della condizione Punteggio totale massimo 80 Criteri di valutazione dei progetti di Educazione al patrimonio, Studi e ricerche, Formazione e aggiornamento del personale Modalità di assegnazione dei punteggi ai progetti di Educazione al patrimonio, Studi e ricerche, Formazione e aggiornamento del personale

74 74 Bollettino Ufficiale Qualità complessiva del progetto, sia dal punto di vista del piano di lavoro in relazione alla chiarezza degli obiettivi, alla pianificazione di dettaglio degli interventi e relativi cronoprogramma e piano economicofinanziario, alla comunicazione del progetto stesso e dei suoi risultati, sia dal punto di vista dei contenuti in relazione alla rilevanza del patrimonio oggetto dell intervento e alla capacità di creare valore aggiunto per il territorio di riferimento Progetto di formazione superiore a 24 ore o progetto che rientra nell alternanza scuolalavoro in base a specifica convenzione Prosecuzione o completamento di progetti pluriennali punti 0-20: punteggi assegnabili in progressione continua (da 0 a 10: nulla o scarsa qualità; da 11 a 15 media; da 16 a 20 eccellente) punti 6: assegnabili 0 punti in assenza della condizione e 6 punti in presenza della condizione punti 4 o 8: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, 4 punti se trattasi di progetto in prosecuzione e 8 punti se trattasi invece di progetto in completamento Promozione alla pubblica fruizione di beni culturali musealizzati precedentemente non fruibili Capacità del progetto di potenziare le competenze tecnico- professionali del personale Presenza nel progetto di azioni per il miglioramento dell offerta informativa e della comunicazione museale con la messa in rete, la condivisione delle esperienze e la diffusione dei risultati Livello di novità nella offerta e prestazione di servizi all utenza in relazione alla situazione attuale, applicazione di strategie di fidelizzazione dei pubblici Presenza nel progetto di fasi e strumenti di autovalutazione e monitoraggio in itinere e finale punti 5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione e 5 punti in presenza della condizione punti 0-5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, da 1 a 5 punti in progressione graduale a seconda del grado riscontrabile punti 0-6: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, da 1 a 6 punti a seconda del numero e della natura/efficacia degli interventi proposti punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza della condizione e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del grado di incentivazione/innovazione riscontrabile rispetto alla situazione attuale punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza di fasi/ strumenti e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del numero e della natura/efficacia degli interventi proposti

75 Bollettino Ufficiale 75 Presenza di una quota di cofinanziamento eccedente il minimo richiesto Progetto in partenariato punti 0-10: punteggi assegnabili in progressione e fino a un massimo di 10: 2 punti per ogni 5% effettivo in più, con arrotondamento per difetto, rispetto alla quota minima richiesta dall Invito punti 10: assegnabili 0 punti in assenza e 10 punti in presenza della condizione Punteggio totale massimo 80 Criteri di valutazione dei progetti di Catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale Qualità complessiva del progetto, sia dal punto di vista del piano di lavoro in relazione alla chiarezza degli obiettivi, alla pianificazione di dettaglio degli interventi e relativi cronoprogramma e piano economicofinanziario, alla comunicazione del progetto stesso e dei suoi risultati, sia dal punto di vista dei contenuti in relazione alla rilevanza del patrimonio oggetto dell intervento e alla capacità di creare valore aggiunto per il territorio di riferimento Potenziamento degli standard nella gestione del patrimonio, con particolare riguardo alla ricerca e innovazione nelle tecniche e modalità di intervento Prosecuzione o completamento di progetti pluriennali Promozione alla pubblica fruizione di beni culturali musealizzati precedentemente non fruibili Capacità del progetto di potenziare le competenze tecnico- professionali del personale Capacità del progetto di proporre nuove soluzioni e nuovi strumenti per favorire la condivisione delle conoscenze acquisite Modalità di assegnazione dei punteggi ai progetti di Catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale punti 0-20: punteggi assegnabili in progressione continua (da 0 a 10: nulla o scarsa qualità; da 11 a 15 media; da 16 a 20 eccellente) punti 0-6: assegnabili 0 punti in assenza della condizione; da 1 a 6 in progressione graduale a seconda del grado riscontrabile punti 4 o 8: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, 4 punti se trattasi di progetto in prosecuzione e 8 punti se trattasi invece di progetto in completamento punti 5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione e 5 punti in presenza della condizione punti 0-5: assegnabili 0 punti in assenza della condizione, da 1 a 5 punti in progressione graduale a seconda del grado riscontrabile punti 0-6: assegnabili 0 punti per mancanza di soluzioni/ strumenti e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 6 a seconda del numero e della natura/efficacia degli

76 76 Bollettino Ufficiale Livello di novità nella offerta e prestazione di servizi all utenza in relazione alla situazione attuale, applicazione di strategie di fidelizzazione dei pubblici Presenza nel progetto di fasi e strumenti di autovalutazione e monitoraggio in itinere e finale Presenza di una quota di cofinanziamento eccedente il minimo richiesto Progetto in partenariato interventi proposti Punteggio totale massimo 80 punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza della condizione e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del grado di incentivazione/innovazione riscontrabile rispetto alla situazione attuale punti 0-5: assegnabili 0 punti per mancanza di fasi/ strumenti e punteggi assegnabili in progressione graduale da 1 a 5 a seconda del numero e della natura/efficacia degli interventi proposti punti 0-10: punteggi assegnabili in progressione e fino a un massimo di 10: 2 punti per ogni 5% effettivo in più, con arrotondamento per difetto, rispetto alla quota minima richiesta dall Invito punti 10: assegnabili 0 punti in assenza e 10 punti in presenza della condizione L attribuzione dei punteggi collegati ai criteri di valutazione indicati, produrrà la graduatoria dei progetti. Saranno finanziabili i progetti che raggiungeranno un punteggio minimo di 48 punti (60%). Ai progetti che abbiano ottenuto almeno il 60% del punteggio massimo totale (= 48 punti), saranno assegnate fino a un massimo di 2 premialità relative alle priorità di cui all allegato A, punto A.4. Sono inoltre previste premialità aggiuntive (anche cumulabili) nei seguenti casi: progetti presentati da comuni istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste dalla l.r. n. 29/2006, così come indicato nell allegato A, punto A.4. progetti presentati da istituti riconosciuti da Regione Lombardia come Musei o Raccolte museali e sistemi museali locali. C.3a Modalità e tempi del processo In relazione alle risorse disponibili e alla posizione in graduatoria, si determinerà la rosa dei progetti oggetto di contributo. I progetti potranno quindi risultare: ammessi e finanziati; ammessi, ma non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili; ammessi, ma non finanziabili per il mancato raggiungimento del punteggio minimo di 48 punti (60%). L entità del contributo sarà determinata tenendo conto del punteggio ottenuto e del costo complessivo del progetto, fino all esaurimento dei fondi disponibili. In caso di rinuncia o di disponibilità di ulteriori risorse, il Dirigente competente è autorizzato ad assegnare le somme risultate disponibili ai soggetti ammessi, ma non finanziati, secondo

77 Bollettino Ufficiale 77 l ordine della graduatoria. Il processo valutativo sarà concluso entro 60 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande come previsto nell Allegato A punto C.3. C.3b Verifica di ammissibilità delle domande Per poter concorrere al cofinanziamento i progetti dovranno ottenere un punteggio pari o superiore a 48. Al punteggio potranno sommarsi ulteriori punteggi provenienti dalle premialità di cui all Allegato A punto A.4. La misura premiale non concorre al raggiungimento del punteggio minimo, ma si applica solo nel caso di progetti che hanno raggiunto, in base alla presenza di determinati requisiti valutati secondo i criteri sopra descritti, il punteggio minimo richiesto. C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Per le modalità e i tempi di erogazione dell agevolazione si veda l Allegato A punto C.4 Disposizioni per la Rendicontazione Fermo restando che i pagamenti effettuati dalla Pubblica Amministrazione sono a titolo di rimborso delle spese, devono cioè corrispondere e trovare prova in costi sostenuti effettivamente, e che il livello di spesa che rileva ai fini dei pagamenti della Regione è quindi quello dei costi giustificati da parte dei beneficiari, la rendicontazione deve riguardare la spesa complessivamente sostenuta per la realizzazione del progetto, pari alla somma del contributo regionale e del cofinanziamento del soggetto beneficiario. In caso di contributo regionale ridotto rispetto a quello richiesto, la somma da rendicontare sarà proporzionalmente ricalcolata secondo la formula riportata in nota 13. La rendicontazione dovrà essere presentata nei tempi e nei modi di cui all Allegato A, punto C.4. La documentazione di rendiconto consta di: un rendiconto finanziario costituito da un prospetto delle spese sostenute (quietanzate), una relazione tecnica, a cura del Museo/Raccolta, Sistema o Rete cui il progetto si riferisce, con la descrizione dell intervento realizzato, i risultati raggiunti, la conformità con il progetto approvato e cofinanziato dalla Regione Lombardia, la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà di cui all art. 47 del D.P.R. 445/2000. La dichiarazione sostitutiva va sottoscritta, con firma elettronica qualificata o digitale, dal legale rappresentante pro tempore o da un suo delegato. I predetti documenti sono da far pervenire nella modalità on-line, caricandoli nella procedura in formato elettronico. Saranno resi disponibili i modelli relativi. Tutte le spese: 1. dovranno rientrare tra le voci di spesa presentate col progetto in fase previsionale, 2. dovranno essere comprese tra le voci di spesa ammissibili e approvate in fase di attribuzione del contributo, 3. dovranno riferirsi alle attività di progetto e ai risultati realizzati, 4. dovranno essere documentabili con regolari fatture o altri documenti di equivalente valore probatorio (es. ricevute fiscali, scontrini di cassa dettagliati, parcelle etc.), 5. dovranno essere sostenute direttamente dal beneficiario (fatture o altri documenti di equivalente valore probatorio intestati esclusivamente al soggetto); solo nel caso di progetti di sistema o di rete sono ammesse spese sostenute anche da altri soggetti 13 T=CRx100/ (100 - CF). Nella formula T = somma totale da rendicontare; CR = contributo regionale concesso; CF = percentuale di cofinanziamento dichiarata dal richiedente.

78 78 Bollettino Ufficiale appartenenti al sistema o alla rete, 6. non dovranno risultare coperte da altro finanziamento, pena la restituzione dell importo corrispondente e relativi interessi legali, 7. essere riferite ad attività svolte nel 2017 e giustificate da documenti emessi e quietanzati entro il 15 marzo 2018 (si veda anche l Allegato A, punto C.4). Relativamente alle spese generali, la loro somma non può essere superiore al 5% del rendiconto dovuto (sul calcolo per definire la cifra da rendicontare si veda la nota 15) anche nel caso di rendiconti che superano nel totale, il minimo richiesto; il metodo con cui sono definite le utenze pro quota e/o i beni acquistati pro rata deve essere debitamente dimostrato e giustificato per iscritto e prodotto in caso di richiesta/controlli. Per le spese di personale interno, la loro somma non può essere superiore al 10% del rendiconto dovuto (sul calcolo per definire la cifra da rendicontare si veda la nota 15) anche nel caso di rendiconti che superano nel totale, il minimo richiesto. L impegno del personale nel progetto deve essere debitamente dimostrato e giustificato. Nel caso in cui un dipendente, per il progetto in oggetto, abbia ricevuto un incarico extra rapporto di lavoro e dunque da considerarsi al di fuori del tetto del 10%, occorre produrre, in caso di richiesta/controlli, la documentazione attestante l incarico attribuito al collaboratore, con contratto controfirmato per accettazione, nel quale risulti esplicitato in dettaglio il tipo di prestazione/attività svolta, la durata temporale, la remunerazione. Potranno essere effettuati pagamenti in contanti limitatamente ad importi non superiori ai limiti imposti dalle leggi vigenti in materia. Se l importo rendicontato o validato risulterà inferiore al minimo richiesto, si procederà alla riduzione proporzionale del contributo, con conseguente ridimensionamento o azzeramento della quota a saldo, ovvero attivazione delle misure di recupero delle somme erogate in eccesso. Con la rendicontazione si dovranno consegnare almeno due copie dei volumi eventualmente realizzati nell ambito degli interventi finanziati, considerando solo opere di carattere scientifico o divulgativo: sono esclusi dépliant, locandine, brochure e, in generale, il materiale pubblicitario o promozionale. Varianti in corso di realizzazione I finanziamenti erogati sono vincolati alla realizzazione degli interventi per cui sono stati concessi e non possono essere utilizzati per altre finalità. Ogni eventuale variazione del progetto deve essere preventivamente comunicata e autorizzata dal responsabile del procedimento e comunque non dovrà comportare modifiche sostanziali al progetto. Obblighi del soggetto beneficiario Il Soggetto beneficiario del contributo è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi: a) ottemperare alle prescrizioni contenute nell Invito e negli atti a questo conseguenti; b) fornire, nei tempi e nei modi previsti dall Invito e dagli atti a questo conseguenti, la documentazione e le informazioni che saranno eventualmente richieste; c) segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, dati bancari, di spedizione; d) realizzare il progetto nei termini temporali previsti;

79 Bollettino Ufficiale 79 e) assicurare la coerenza della esecuzione del progetto con i contenuti progettuali approvati, salvo richiedere l autorizzazione al responsabile di procedimento per qualsiasi variazione inerente il progetto da adottare nel corso della sua realizzazione; f) accettare e collaborare ai controlli e alle verifiche che saranno eventualmente disposti da Regione Lombardia; g) conservare la documentazione originale di spesa per il periodo stabilito; h) impegnarsi a non cumulare l intervento finanziario previsto dal presente Invito con altre agevolazioni ottenute per le medesime spese e a restituire, in caso di doppio finanziamento, la somma relativa; i) dare risalto, nei tempi e nei modi previsti dal presente provvedimento, al ruolo di Regione Lombardia nella realizzazione del progetto (cfr. Allegato A punti D.4-D.5). D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento Dirigente protempore della Struttura Istituti e luoghi della cultura e soprintendenza beni librari D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti Referente Invito: Maria Serena Tronca Per informazioni: legge25musei@regione.lombardia.it Per informazioni specifiche su: progetti di allestimenti museali Remo Giatti, tel remo_giatti@regione.lombardia.it Maria Serena Tronca, tel maria_tronca@regione.lombardia.it Cristina Borgonovo, tel cristina_borgonovo@regione.lombardia.it progetti di restauro dei beni progetti di studio e ricerca progetti di formazione e aggiornamento del personale Maria Serena Tronca, tel maria_tronca@regione.lombardia.it Vanessa Senesi, tel vanessa_senesi@regione.lombardia.it progetti di educazione al patrimonio progetti di reti regionali di musei Maria Grazia Diani, tel mariagrazia_diani@regione.lombardia.it progetti relativi a sistemi museali locali Annamaria Ravagnan, tel annamaria_ravagnan@regione.lombardia.it progetti di catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale Rita Gigante, tel rita_gigante@regione.lombardia.it SML Musei/Raccolte museali: Teresa Medici, tel teresa_medici@regione.lombardia.it Ezelina Gavagnin, tel ezelina_gavagnin@regione.lombardia.it sml@regione.lombardia.it SML Sistemi museali: Annamaria Ravagnan, tel annamaria_ravagnan@regione.lombardia.it

80 80 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A4 AMBITO PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione Finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Tipologie progettuali B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI E DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Decadenza, revoca e rideterminazione D.2 Responsabile del procedimento D.3 Pubblicazione, informazioni e contatti

81 Bollettino Ufficiale 81 A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi Il presente invito prevede l aiuto ai progetti di promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva realizzati da soggetti pubblici e privati, in applicazione dell art. 53, comma 2, lettere a), d), e) del Regolamento comunitario N. 651/UE/2014. Regione Lombardia intende sostenere progetti che mirano a promuovere la fruizione dello Spettacolo come fattore di aggregazione e di sviluppo economico e sociale dei cittadini e del territorio di appartenenza. In particolare intende: - Promuovere la cultura cinematografica ed audiovisiva; - Qualificare ed ampliare la diffusione e la circuitazione dell offerta di cinema e audiovisivo; - Valorizzare le capacità di costituire forme di partenariato proponendo progetti integrati anche a livello internazionale; - Favorire l ampliamento e la diversificazione della domanda con particolare attenzione ai giovani anche attraverso azioni mirate di avvicinamento, di formazione e fidelizzazione del pubblico; - Promuovere l innovazione, la ricerca e la sperimentazione anche attraverso l integrazione di diverse forme espressive; - Promuovere il ricambio generazionale; - Valorizzare la capacità gestionale e la sostenibilità economica del progetto culturale; - Valorizzare il radicamento e l identità territoriale lombarda. A.3 Soggetti beneficiari specifici I beneficiari ammissibili sono soggetti pubblici e privati, legalmente costituiti da almeno tre anni, senza finalità di lucro o con obbligo statutario di reinvestire gli utili nell attività di impresa, che presentino nello statuto la finalità di promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva, ovvero dimostrino una consolidata esperienza nel settore, e che svolgano la loro attività di promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva in modo continuativo da almeno tre anni in Lombardia. Ai fini dell ammissibilità al presente invito sono esclusi i soggetti che si trovino in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà ai sensi dell articolo 2 par. 1 punto 18 del Regolamento 651/2014/UE in quanto applicabile. Ai fini dell erogazione dei contributi sarà verificato che i soggetti non siano destinatari di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) n. 2015/1589, in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (UE) n. 2015/1589. A.4 Dotazione Finanziaria La dotazione finanziaria dell invito è pari a ,00, salvo eventuale successiva integrazione di risorse nell ambito degli stanziamenti del bilancio, a valere sul capitolo Trasferimenti correnti a Istituzioni sociali private del bilancio anni 2017 e 2018.

82 82 Bollettino Ufficiale B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Per tutte le tipologie di attività, il progetto presentato dovrà prevedere da parte del soggetto richiedente un cofinanziamento minimo pari al 50% del costo totale, garantito da risorse proprie o da finanziamenti di soggetti terzi, pubblici e/o privati. Il metodo di calcolo sarà quello del funding gap in base al quale l importo del contributo regionale non dovrà superare quanto necessario per coprire il deficit tra ricavi e costi del budget di progetto (disavanzo). Il finanziamento regionale potrà risultare inferiore al disavanzo, in ogni caso non potrà essere superiore al 50% del costo del progetto indicato nella domanda e il soggetto richiedente dovrà garantire la copertura della quota non finanziata da Regione Lombardia. Regime di aiuto Il cofinanziamento regionale sarà concesso sotto la forma di aiuti al funzionamento nei limiti del Regolamento comunitario N.651/UE/2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato. Ai sensi dell art. 1 il regolamento si applica agli aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio. I soggetti che presentano domanda di contributo sono, quindi, tenuti a sottoscrivere apposita dichiarazione, resa disponibile nella procedura Siage di cui al punto C. dell Allegato A. L art. 2 del regolamento stabilisce, al punto 18), la definizione di «impresa in difficoltà»: un impresa che soddisfa almeno una delle seguenti circostanze: a. nel caso di società a responsabilità limitata (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate. Ciò si verifica quando la deduzione delle perdite cumulate dalle riserve (e da tutte le altre voci generalmente considerate come parte dei fondi propri della società) dà luogo a un importo cumulativo negativo superiore alla metà del capitale sociale sottoscritto. Ai fini della presente disposizione, per «società a responsabilità limitata» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all allegato I della direttiva 2013/34/UE (1) e, se del caso, il «capitale sociale» comprende eventuali premi di emissione; b. nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società (diverse dalle PMI costituitesi da meno di tre anni o, ai fini dell ammissibilità a beneficiare di aiuti al finanziamento del rischio, dalle PMI nei sette anni dalla prima vendita commerciale ammissibili a beneficiare di investimenti per il finanziamento del rischio a seguito della due diligence da parte dell intermediario finanziario selezionato), qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate. Ai fini della presente disposizione, per «società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società» si intendono in particolare le tipologie di imprese di cui all allegato II della direttiva 2013/34/UE; c. qualora l impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;

83 Bollettino Ufficiale 83 d. qualora l impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione; e. nel caso di un impresa diversa da una PMI, qualora, negli ultimi due anni: il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell impresa sia stato superiore a 7,5; e il quoziente di copertura degli interessi dell impresa (EBITDA/interessi) sia stato inferiore a 1,0.L art. 8 del regolamento definisce le condizioni per il cumulo. 1. Per verificare il rispetto delle soglie di notifica di cui all articolo 4 e delle intensità massime di aiuto di cui al capo III, si tiene conto dell importo totale degli aiuti di Stato a favore dell attività, del progetto o dell impresa sovvenzionati. 2. Qualora i finanziamenti dell Unione gestiti a livello centralizzato dalle istituzioni, dalle agenzie, dalle imprese comuni o da altri organismi dell Unione che non sono direttamente o indirettamente controllati dagli Stati membri siano combinati con aiuti di Stato, solo questi ultimi sono da considerare per la verifica del rispetto delle soglie di notifica e delle intensità massime di aiuto o degli importi massimi di aiuto, a condizione che l importo totale del finanziamento pubblico concesso in relazione agli stessi costi ammissibili non superi il tasso di finanziamento più favorevole stabilito nella normativa applicabile del diritto dell Unione. 3. Gli aiuti con costi ammissibili individuabili esentati ai sensi del presente regolamento possono essere cumulati: a. con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili, b. con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell intensità di aiuto o dell importo di aiuto più elevati applicabili all aiuto in questione in base al presente regolamento. 4. [ ] Gli aiuti senza costi ammissibili individuabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato senza costi ammissibili individuabili fino alla soglia massima pertinente di finanziamento totale fissata per le specifiche circostanze di ogni caso dal presente regolamento o da un altro regolamento di esenzione per categoria o da una decisione adottata dalla Commissione. 5. Gli aiuti di Stato esentati ai sensi del presente regolamento non possono essere cumulati con aiuti «de minimis» relativamente agli stessi costi ammissibili se tale cumulo porta a un intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti al capo III del presente regolamento. L art. 53 disciplina gli aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio. 1. Gli aiuti per la cultura e la conservazione del patrimonio sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell articolo 107, paragrafo 3, del trattato e sono esentati dall obbligo di notifica di cui all articolo 108, paragrafo 3, del trattato purché soddisfino le condizioni di cui al presente articolo e al capo I. 2. Gli aiuti sono concessi per i seguenti obiettivi e attività culturali: a. musei, archivi, biblioteche, centri o spazi culturali e artistici, teatri, teatri lirici, sale da concerto, altre organizzazioni del settore b. dello spettacolo dal vivo, cineteche e altre analoghe infrastrutture, organizzazioni e istituzioni culturali e artistiche; [ ] c. eventi artistici o culturali, spettacoli, festival, mostre e altre attività culturali analoghe; d. attività di educazione culturale e artistica e sensibilizzazione sull importanza della tutela e promozione della diversità delle e. espressioni culturali tramite programmi educativi e di sensibilizzazione del pubblico, compreso mediante l uso delle nuove tecnologie; f. scrittura, editing, produzione, distribuzione, digitalizzazione e pubblicazione di musica e opere letterarie, comprese le traduzioni.

84 84 Bollettino Ufficiale 3. Gli aiuti possono assumere la forma di: [ ] aiuti al funzionamento.[ ]. Per gli aiuti al funzionamento, sono ammissibili i seguenti costi: a) i costi delle istituzioni culturali o dei siti del patrimonio collegati alle attività permanenti o periodiche comprese mostre, spettacoli, eventi e attività culturali analoghe che insorgono nel normale svolgimento dell attività; b) i costi delle attività di educazione culturale e artistica e di sensibilizzazione sull importanza della tutela e promozione della diversità delle espressioni culturali tramite programmi educativi e di sensibilizzazione del pubblico, compreso mediante l uso delle nuove tecnologie; c) i costi per migliorare l accesso del pubblico ai siti e alle attività delle istituzioni culturali e del patrimonio, compresi i costi di digitalizzazione e di utilizzo delle nuove tecnologie, nonché i costi di miglioramento dell accessibilità per le persone con disabilità; d) i costi operativi collegati direttamente al progetto o all attività culturale, quali la locazione o l affitto di immobili e centri culturali, le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto o all attività culturale, le strutture architettoniche utilizzate per mostre e messe in scena, i prestiti, la locazione e l ammortamento di strumenti, software e attrezzature, i costi per l accesso a opere protette dal diritto d autore e ad altri contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale, i costi di promozione e i costi direttamente imputabili al progetto o all attività; i costi di ammortamento e di finanziamento sono ammissibili solo se non sono stati inclusi negli aiuti agli investimenti; e) le spese relative al personale impiegato nell istituzione culturale o nel sito del patrimonio o per un progetto; f) i costi dei servizi di consulenza e di sostegno forniti da consulenti esterni e da fornitori di servizi, direttamente imputabili al progetto. [ ] B.2 Tipologie progettuali Si prenderà in considerazione il progetto artistico core, quale, ad es. rassegne, festival, circuiti, progetti speciali di promozione della cultura cinematografica ed audiovisiva, le attività complementari, in particolar modo quelle finalizzate alla promozione e formazione del pubblico e che perseguano anche una o più delle priorità indicate nell Allegato A, punto A.4. I Progetti dovranno avere un costo complessivo non inferiore alla soglia minima di ,00. B.3 Spese ammissibili Ai sensi dell art. 53 comma 5, lettere a), b), d), e), f) del Regolamento n. 651/UE/2014, sono ammissibili nel budget annuale le seguenti voci di spesa: Costi di produzione e di ospitalità Costi di allestimento/produzione artistica; Assicurazioni e noleggio pellicole (per progetti cinema e audiovisivi) Elementi e materiali scenografici e costumi, purché si tratti di costi non ammortizzabili Noleggio materiali di produzione artistica e partiture Materiali e forniture con attinenza diretta al progetto Addobbi e materiale di allestimento Affitto spazi e locali spettacoli e prove Diritti, royalties e altri costi di produzione Diritti d autore SIAE Cachet artisti Costi logistica: trasporti materiali scenici

85 Bollettino Ufficiale 85 Costi per ospitalità (vitto e alloggio artisti durante periodo evento) Altri costi Costi del personale (compensi al personale artistico autonomo e dipendente, compensi al personale tecnico, compensi al personale organizzativo e amministrativo) Retribuzione netta Oneri previdenziali e assistenziali Trattamento di fine rapporto Costi promozione e comunicazione Manifesti, locandine, programmi di sala, materiali stampati Gestione sito internet, comunicazione multimediale, fotografie, video, etc. Spazi pubblicitari (giornali, televisione, radio etc.) Altro Costi di funzionamento della struttura Affitto sede, utenze e spese connesse (pulizie e custodia) Costi di manutenzione ordinaria Compensi a terzi (Consulenze fiscali e del lavoro, amministrativi, etc ) Altri costi di funzionamento della struttura Per l ammissibilità ai fini del contributo regionale tutte le spese devono risultare: Imputate al beneficiario ed effettivamente sostenute dallo stesso; strettamente correlate alla realizzazione del progetto e coerenti con le attività indicate; riferite ad attività realizzate nell arco temporale di ammissibilità indicato nel presente invito (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017); effettivamente sostenute al momento della presentazione della rendicontazione; rientrare nelle voci di costo ritenute ammissibili come indicato nel presente invito; documentate ed effettivamente pagate sulla base delle regole contabili e fiscali vigenti previste nel piano finanziario presentato; non finanziate da altri contributi regionali (in autocertificazione). I costi del progetto ammissibili al contributo si intendono al netto di bolli, spese e oneri bancari, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio. Non sono ammessi i costi relativi alle consulenze legali. L IVA costituisce spesa ammissibile esclusivamente nel caso in cui sia a carico definitivo dell impresa. L IVA che può essere in qualche modo recuperata non può essere considerata ammissibile, anche se non è effettivamente recuperata dall impresa. Quando l impresa è soggetta ad un regime forfettario ai sensi del Capo XIV della Sesta Direttiva sull IVA, l IVA pagata è considerata a tutti gli effetti recuperabile e non costituisce spesa ammissibile. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande Ad integrazione di quanto previsto al punto C.1 dell allegato A i soggetti di cui al punto A.3 del presente bando possono presentare una sola domanda di partecipazione. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate, pena la non ammissibilità, nei modi e nei termini stabiliti al punto C.1 dell Allegato A. Tramite la procedura on line deve essere obbligatoriamente allegata alla domanda la seguente documentazione in formato pdf: Relazione di progetto, redatta nel format allegato nella procedura on line

86 86 Bollettino Ufficiale Bilanci approvati secondo i termini di legge con verbale dell assemblea di approvazione del bilancio riferiti agli anni 2014, 2015, 2016 o dichiarazione che gli stessi siano già agli atti della D.G. Culture, Identità e Autonomie (esclusi enti pubblici) Copia dell Atto costitutivo e Statuto o dichiarazione che gli stessi siano già agli atti della D.G. Culture, Identità e Autonomie (esclusi enti pubblici) Eventuale Atto di delega o procura per firma con allegata carta identità del delegante (se non firma il legale rappresentante). A conclusione della procedura informatica di invio della domanda, il sistema inoltrerà una di conferma di partecipazione all Invito. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di procedura di tipo valutativo. C.3 Istruttoria Le domande pervenute saranno esaminate da un apposito Nucleo di Valutazione nominato con Decreto del Direttore Generale della Direzione Culture, Identità e Autonomie e composto da rappresentanti della direzione generale stessa. Il Nucleo di Valutazione valuterà la presenza di tutti i requisiti di ammissibilità - formale e di merito - mediante verifica documentale e procederà ad assegnare ai soggetti ammissibili un contributo. L istruttoria formale verificherà l ammissibilità delle domande rispetto a: l appartenenza del soggetto proponente alla categoria dei soggetti beneficiari indicata al punto A.3 rispetto del costo minimo del progetto secondo le soglie indicate al punto B.2 completezza della documentazione richiesta rispetto delle modalità e termini di presentazione delle domande presentazione di una sola domanda di contributo e solo per una tipologia prevista dal presente Invito non aver presentato domanda di contributo per la realizzazione della medesima attività proposta ai sensi di altra legge regionale A seguito dell istruttoria formale i progetti potranno risultare: Ammessi all istruttoria di merito Non ammessi all istruttoria di merito I progetti ammessi all istruttoria di merito saranno valutati dal Nucleo di Valutazione competente per l ambito di intervento secondo i seguenti criteri. Ad ogni criterio sarà assegnato un punteggio. CRITERI DI VALUTAZIONE ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA CULTURA CINEMATOGRAFICA ED AUDIOVISIVA MAX 80 Sostenibilità economica (2-12) % dei proventi da attività (ricavi da biglietti, merchandising, sponsorizzazioni privati, prestazione) su totale delle entrate (da 0 a 6 ) % quota di cofinanziamento al progetto esclusi i contributi pubblici (da 2 a 6) 0% = 0 punti fino al 20% = 2 punti dal 21 al 40% =4 punti oltre 40%= 6 punti fino al 20% = 2 punti dal 21 al 40% =4 punti

87 Bollettino Ufficiale 87 Capacità di operare in rete e/o partnership (0-16) Co-partecipazione a progetti (distribuzione, promozione coordinata, servizi comuni, ecc.) (da 0 a 4) Numero e rilevanza dei partners (da 0 a 6) Partecipazione a progetti e/o reti regionali, nazionali e/o europee (da 0 a 6 ) Qualità della proposta progettuale (6-24) Programmazione di film di qualità, di cinema indipendente, che valorizzi il patrimonio cinematografico (da 3 a 9) Programmazione che valorizzi i giovani creatori (da 3 a 9) Capacità di diffusione del progetto a livello regionale (da 0 a 6) Strategie di fidelizzazione del pubblico (3-19) Comunicazione (modalità innovative di promozione e comunicazione utiizzo new media sito web, i content, social network ecc, -.) (da 1 a 7) Strategie di fidelizzazione del pubblico (forme di abbonamento, servizi e iniziative speciali rivolte al proprio pubblico...) (da 2 a 12) Azioni finalizzate alla creazione di nuovo pubblico (0-9) Iniziative rivolte a target specifici di pubblico ( es. anziani, giovani, famiglie..), iniziative che favoriscono l ampliamento del pubblico, seminari, incontri con gli autori, laboratori..(da 0 a 9 ) oltre 40% = 6 punti No = 0 punti Si = 4 punti Nessuno= 0 punti Fino a 2 =2 punti Da 3 a 4 = 4 punti Oltre 4 = 6 punti Nessuna = 0 punti Regionali =2 punti Nazionali = 4 punti Europee = 6 punti Scarsa= 3 punti Discreta =6 punti Buona = 9 punti Scarsa= 3 punti Discreta =6 punti Buona = 9 punti Nessuna = 0 punti Scarsa =2 punti Discreta =3 punti Buona = 6 punti Scarsa= 1 punto Discreta = 3 punti Buona = 5 punti Ottima= 7 punti Scarsa = 2 punti Discreta =5 punti Buona =8 punti Ottima= 12 punti Assente = 0 punti Scarsa =2 punti Discreta = 4 punti Buona = 6 punti Ottima= 9 punti Totale 80 A seguito dell applicazione dei criteri di valutazione sarà definita una graduatoria in base al punteggio ottenuto. Saranno dichiarati ammissibili al contributo regionale i progetti che raggiungeranno un punteggio non inferiore a 48 punti. Tale valore rappresenta anche il valore minimo per l attribuzione delle eventuali premialità (come indicato al punto A.4 dell allegato A). Il punteggio massimo raggiungibile è di 80 punti, a cui possono essere sommate eventuali premialità. Non è possibile cumulare più di due priorità, oltre al punteggio riconosciuto agli enti locali per la fusione di comuni, (come indicato al punto A.4 dell allegato A).

88 88 Bollettino Ufficiale Per determinare l entità del contributo regionale saranno presi in considerazione il punteggio ottenuto e il costo complessivo del progetto. Il contributo assegnato non dovrà superare quanto necessario per coprire il deficit tra ricavi e costi del budget di progetto. D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Decadenza, revoca e rideterminazione Per il seguente ambito il contributo concesso sarà soggetto a decadenza totale nei seguenti casi: la rendicontazione delle spese ammissibili sia inferiore alle soglie minime di accesso all invito, di cui al punto B.2; le spese rendicontate, risultate ammissibili, siano inferiori al 70% del valore del progetto finanziato. D.2 Responsabile del procedimento Il responsabile del procedimento è il Dirigente pro tempore della Struttura Attività Culturali, Audit e Risorse umane. D.3 Pubblicazione, informazioni e contatti Adesione alla Cabina di Regia dello Spettacolo I soggetti che presentano domanda di contributo sono tenuti a censire la propria attività alla Cabina di Regia dello Spettacolo - piattaforma informatica finalizzata al censimento degli organismi e delle sedi di spettacolo in Lombardia - ed inserire i dati relativi alla scheda soggetto di spettacolo e alla scheda sede di spettacolo (nel caso il soggetto sia proprietario o gestore di una sede di spettacolo) ed aggiornarla annualmente. Per accedere alla Cabina di Regia dello Spettacolo: Per informazioni si invita a scrivere all indirizzo e- mail: legge25cinema@regione.lombardia.it oppure contattare: Caterina Perego, tel Luisa Modena, tel (dalle ore 9,30 alle ore 14,00)

89 Bollettino Ufficiale 89 ALLEGATO A5 AMBITO PROMOZIONE DELLA MUSICA E DELLA DANZA A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione Finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Progetti finanziabili B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI E DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Decadenza, revoca e rideterminazione D.2 Responsabile del procedimento D.3 Pubblicazione, informazioni e contatti

90 90 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi Regione Lombardia intende sostenere progetti che promuovono la fruizione dello Spettacolo come fattore di aggregazione e di sviluppo economico e sociale dei cittadini e del territorio di appartenenza. In particolare intende: - Promuovere la cultura musicale e coreutica - Qualificare ed ampliare la diffusione e la circuitazione dell offerta di musica e di danza - Valorizzare le capacità di costituire forme di partenariato proponendo progetti integrati anche a livello internazionale - Favorire l ampliamento e la diversificazione della domanda con particolare attenzione ai giovani anche attraverso azioni mirate di avvicinamento, di formazione e fidelizzazione del pubblico - Promuovere l innovazione, la ricerca e la sperimentazione anche attraverso l integrazione di diverse forme espressive - Promuovere il ricambio generazionale - Valorizzare la capacità gestionale e la sostenibilità economica del progetto culturale - Valorizzare il radicamento e l identità territoriale lombarda. A.3 Soggetti beneficiari specifici I beneficiari ammissibili sono soggetti pubblici e privati, legalmente costituiti da almeno tre anni, senza finalità di lucro o con obbligo statutario di reinvestire gli utili nell attività di impresa, che presentino nello statuto la finalità di promozione della musica e della danza, ovvero dimostrino una consolidata esperienza nel settore e svolgano attività continuativa di promozione della musica e/o della danza da almeno tre anni in Lombardia. Nel caso di progetti realizzati in partnership, la domanda di contributo dovrà essere presentata dall ente individuato quale capofila, che sarà il beneficiario unico dell eventuale contributo, nonché responsabile nei confronti di Regione Lombardia dell attuazione e della rendicontazione del progetto. A.4 Dotazione Finanziaria La dotazione dell Invito è pari a ,00, salvo eventuale successiva integrazione di risorse nell ambito degli stanziamenti di bilancio, a valere sui capitoli Promozione e valorizzazione del patrimonio, dello spettacolo, delle attività e dei servizi culturali istituzioni sociali private, Promozione e valorizzazione del patrimonio, dello spettacolo, delle attività e dei servizi culturali- altre imprese del bilancio annualità B.CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Il progetto presentato dovrà prevedere da parte del soggetto richiedente un cofinanziamento minimo pari al 50% del costo totale, garantito da risorse proprie o da finanziamenti di soggetti terzi, pubblici e/o privati.

91 Bollettino Ufficiale 91 Il metodo di calcolo sarà quello del funding gap in base al quale l importo del contributo regionale non dovrà superare quanto necessario per coprire il deficit tra ricavi e costi del budget di progetto (disavanzo). Il finanziamento regionale sarà assegnato a fondo perduto e potrà risultare inferiore al disavanzo, in ogni caso non potrà essere superiore al 50% del costo del progetto indicato nella domanda e il soggetto richiedente dovrà garantire la copertura della quota non finanziata da Regione Lombardia. Regime di aiuto A seguito degli esiti dei tavoli tecnici nazionali, attivi in materia di aiuti di Stato, composti da rappresentanti delle Regioni e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, le attività di promozione della musica e della danza di cui al presente Invito sono da ritenersi non rilevanti ai fini della normativa sugli aiuti di Stato, in quanto si riferiscono a iniziative di spettacolo destinate al mercato locale e incidenti su una zona geografica di attrazione limitata, che hanno, pertanto, una ricaduta molto marginale sui mercati e sulla concorrenza (criteri della rilevanza meramente locale dell attività finanziata e dell ancillarità/assenza dell attività economica in capo al/ai beneficiari). Pertanto l attività svolta non incide, nemmeno potenzialmente, sugli scambi degli Stati membri, tenuto conto di quanto evidenziato al considerando 72 del Regolamento UE n. 651/2014 e della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'unione europea, par. 34 del punto 2.6 e par. 197 del punto 6.3. B.2 Tipologie progettuali Si prenderà in considerazione il progetto artistico core, quale, ad es. stagioni, rassegne, festival, circuiti di musica e di danza e le attività, ove realizzate, finalizzate alla promozione e formazione del pubblico - ad esclusione delle residenze artistiche e che perseguano anche una o più una delle priorità indicate nell Allegato A, punto A.4. I progetti dovranno avere un costo complessivo non inferiore alle soglie minime di seguito indicate: euro per le attività di promozione e diffusione della Musica euro per le attività di promozione e diffusione della Danza. B.3 Spese ammissibili Il bilancio preventivo deve seguire criteri di sostenibilità e buona gestione. Sono ammissibili nel budget le seguenti voci di spesa: Costi di produzione e di ospitalità (Costi di allestimento, produzione artistica) Elementi e materiali scenografici e costumi purchè non ammortizzabili Materiali e forniture con attinenza diretta al progetto Noleggio materiali correlate al progetto Materiale di allestimento Affitto spazi e locali spettacoli e prove Diritti, royalties e altri costi di produzione Diritti d autore SIAE Cachet artisti Costi gestione tournèe Costi logistica (trasporti materiali scenici) Costi per ospitalità (vitto e alloggio artisti durante periodo evento) - Altri costi (assicurazioni, collaudi, permessi, etc.)

92 92 Bollettino Ufficiale Costi del personale (compensi al personale artistico autonomo e dipendente, Compensi al personale tecnico, compensi al personale organizzativo e amministrativo) Retribuzione netta Oneri previdenziali e assistenziali Trattamento di fine rapporto Costi promozione e comunicazione Manifesti, locandine, programmi di sala, materiali stampati Gestione sito internet, comunicazione multimediale, fotografie, video, etc. Spazi pubblicitari (giornali, televisione, radio etc.) Altro Costi di funzionamento della struttura Affitto sede, utenze e spese connesse (pulizie, custodia ) Compensi a terzi (Consulenze fiscali e del lavoro, amministrativi, ecc ) Altri costi Per l ammissibilità ai fini del contributo regionale tutte le spese devono risultare: o imputate al beneficiario ed effettivamente sostenute dallo stesso o strettamente correlate alla realizzazione del progetto e coerenti con le attività indicate o riferite ad attività realizzate nell arco temporale di ammissibilità indicato nel presente invito (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017) o effettivamente sostenute al momento della presentazione della rendicontazione o rientrare nelle voci di costo ritenute ammissibili come indicato nel presente Invito o documentate ed effettivamente pagate sulla base delle regole contabili e fiscali vigenti previste nel piano finanziario presentato o non finanziate da altri contributi regionali (in autocertificazione) o nel caso di progetti realizzati in partnership, le spese dovranno essere unicamente imputate al soggetto capofila. I costi del progetto ammissibili al contributo si intendono al netto di bolli, spese e oneri bancari, interessi e ogni altra imposta e/o onere accessorio. Non sono ammessi i costi relativi alle consulenze legali. L IVA costituisce spesa ammissibile esclusivamente nel caso in cui sia a carico definitivo dell impresa. L IVA che può essere in qualche modo recuperata non può essere considerata ammissibile, anche se non è effettivamente recuperata dall impresa. Quando l impresa è soggetta ad un regime forfettario ai sensi del Capo XIV della Sesta Direttiva sull IVA, l IVA pagata è considerata a tutti gli effetti recuperabile e non costituisce spesa ammissibile. C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande Ad integrazione di quanto previsto al punto C.1 dell allegato A i soggetti di cui al punto A.3 del presente bando possono presentare una sola domanda di partecipazione. Le domande di partecipazione all invito dovranno essere presentate, pena la non ammissibilità, nei modi e nei termini stabiliti al punto C.1 dell Allegato A. Tramite la procedura on line deve essere obbligatoriamente allegata alla domanda la seguente documentazione in formato pdf: Relazione di progetto, redatta nel format allegato nella procedura on line

93 Bollettino Ufficiale 93 Bilanci approvati secondo i termini di legge con verbale dell assemblea di approvazione del bilancio riferiti agli anni 2014, 2015, 2016 o dichiarazione che gli stessi siano già agli atti della D.G. Culture, Identità e Autonomie (esclusi enti pubblici) Copia dell Atto costitutivo e Statuto o dichiarazione che gli stessi siano già agli atti della D.G. Culture, Identità e Autonomie (esclusi enti pubblici) Eventuale Atto di delega o procura per firma con allegata carta identità del delegante (se non firma il legale rappresentante). A conclusione della procedura informatica di invio della domanda, il sistema inoltrerà una di conferma di partecipazione all Invito. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di procedura di tipo valutativo. C.3 Istruttoria Le domande pervenute saranno esaminate da un apposito Nucleo di Valutazione nominato con Decreto del Direttore Generale della Direzione Culture, Identità e Autonomie e composto da rappresentanti della direzione generale stessa. Il Nucleo di Valutazione valuterà la presenza di tutti i requisiti di ammissibilità - formale e di merito - mediante verifica documentale e procederà ad assegnare ai soggetti ammissibili un contributo. L istruttoria formale verificherà l ammissibilità delle domande rispetto a: l appartenenza del soggetto proponente alla categoria dei soggetti beneficiari indicata al punto A.3 rispetto del costo minimo del progetto secondo le soglie indicate al punto B.2 completezza della documentazione richiesta rispetto delle modalità e termini di presentazione delle domande presentazione di una sola domanda di contributo non aver presentato domanda di contributo per la realizzazione della medesima attività proposta ai sensi di altra legge regionale non essere un festival convenzionato ai sensi della ex LR 21/08. A seguito dell istruttoria formale i progetti potranno risultare: Ammessi all istruttoria di merito Non ammessi all istruttoria di merito I progetti ammessi all istruttoria di merito saranno valutati dal Nucleo di Valutazione competente per l ambito di intervento secondo i seguenti criteri. Ad ogni criterio sarà assegnato un punteggio. CRITERI DI VALUTAZIONE PROGETTI DI MUSICA E DANZA (MAX 80) Sostenibilità economica (4-13) Proventi da attività (ricavi da biglietti, merchandising, sponsorizzazioni privati, prestazione servizi, ecc.) (2-6) Quota di cofinanziamento al progetto esclusi i contributi pubblici (2-7) Capacità di operare in rete e/o partnership (3-9) fino al 25% = 2 dal 26% al 50% =4 oltre il 50% = 6 fino al 10% = 2 dal 11 al 30% = 3 dal 31% al 50% = 5 oltre il 50% = 7

94 94 Bollettino Ufficiale Co-partecipazione a progetti dimostrata da accordi di partenariato (da 0 a 3 ) Numero e rilevanza dei partners (0-3) Partecipazione a progetti e/o reti nazionali e/o europee (0-3) Qualità della proposta progettuale (8-40) Numero nuove produzioni (0-5) 1 NO= 0 SI= 3 nessuno=0 Basso= 1 medio= 2 alto= 3 NO=0 SI=3 Nessuna=0 da 1 a 4=3 da 5= 5 Numero eventuali coproduzioni (0 a 5) 2 nessuna= 0 da 1 a 5 = 3 da 6 = 5 Prime nazionali (0-3) 3 NO=0 SI=3 Numero rappresentazioni annuali (2-6) Fino a 10 =2- Da 11 a 30= 4 Da 31 in su =6 Qualità professionale del personale artistico e presenza di artisti di fama nazionale e/o internazionale (direttore, compagine artistica) (2-5 ) Progetti di contaminazione tra i generi, integrazioni di linguaggi diversi, utilizzo nuove tecnologie, innovazione del repertorio consolidato, modalità innovative di presentazione del repertori (0-4) Rapporto tra n. spettatori complessivi e n. rappresentazioni (2-6) Distribuzione e circuitazione degli spettacoli (comunale, provinciale, regionale, nazionale) (2-6) Strategie di fidelizzazione del pubblico (2-11) Strategia di comunicazione (modalità innovative di promozione e comunicazione, content, social network, etc.) (1-5) bassa = 2 media= 3 alta= 5 No= 0 bassa =2 alta=4 Fino a 50=2 Da 51 a 100=3 Da 101 a 200=5 Da 201 in su=6 circuitazione comunale =2 circuitazione provinciale = 3 circuitazione regionale =4 circuitazione nazionale = 6 Scarsa = 1 Discreta=2 Buona = 3 Ottima = 5 Scarso=1 1 Per nuove produzioni si intende uno spettacolo musicale o coreutico prodotto ex novo, che vede la sua prima messa in scena nel 2017, con tecnici, musicisti, danzatori, coreografici, etc. scritturati ad hoc. Deve essere riportato il numero complessivo di titoli prodotti e non il numero di recite e rappresentazioni realizzate o preventivate. 2 Per coproduzione si intende la realizzazione di uno spettacolo, da parte di due o più soggetti, in modo paritetico o differenziato, attraverso la condivisione di risorse finanziarie, umane (artistiche e tecniche), mezzi, servizi e conoscenze. 3 Per prima si intende la prima messa in scena in assoluto nel 2017 di uno spettacolo sul territorio nazionale.

95 Bollettino Ufficiale 95 Strategie di fidelizzazione del pubblico (benefici, vantaggi, facilitazioni, es. card, abbonamenti speciali, etc. finalizzati a rafforzare la relazione col proprio pubblico) (1-6) Discreto = 2 Buono= 4 Ottimo=6 Azioni finalizzate alla creazione di nuovo pubblico (0-7) Iniziative finalizzate alla creazione di nuovo pubblico rivolte a target specifici di popolazione (es. anziani, giovani, famiglie, etc.), a favorire l incontro fra diversi pubblici, etc. ( 0-7) Nessuno= 0 Scarso=2 Discreto = 4 Buono=5 Ottimo=7 Totale 80 A seguito dell applicazione dei criteri di valutazione sarà definita una graduatoria in base al punteggio ottenuto. Saranno dichiarati ammissibili al contributo regionale i progetti che raggiungeranno un punteggio non inferiore a 48 punti. Tale valore rappresenta anche il valore minimo per l attribuzione delle eventuali premialità (come indicato al punto A.4 dell allegato A). Il punteggio massimo raggiungibile è di 80 punti, a cui possono essere sommate eventuali premialità. Non è possibile cumulare più di due priorità, oltre al punteggio riconosciuto agli enti locali per la fusione di comuni, (come indicato al punto A.4 dell allegato A). Per determinare l entità del contributo regionale saranno considerati il punteggio ottenuto e il costo complessivo del progetto. Il contributo assegnato non dovrà superare quanto necessario per coprire il deficit tra ricavi e costi del budget di progetto. D.DISPOSIZIONI FINALI D.1 Decadenza, revoca e rideterminazione Per il seguente ambito il contributo concesso sarà soggetto a decadenza totale nei seguenti casi: la rendicontazione delle spese ammissibili sia inferiore alle soglie minime di accesso all invito, di cui al punto B.2; le spese rendicontate, risultate ammissibili, siano inferiori al 70% del valore del progetto finanziato. D.2 Responsabile del procedimento Il responsabile del procedimento è il Dirigente pro tempore della Struttura Attività Culturali, Audit e Risorse umane. D.3 Pubblicazione, informazioni e contatti Adesione alla Cabina di Regia dello Spettacolo I soggetti che presentano domanda di contributo sono tenuti a censire la propria attività alla Cabina di Regia dello Spettacolo - piattaforma informatica finalizzata al censimento degli organismi e delle sedi di spettacolo in Lombardia - ed inserire i dati relativi alla scheda soggetto di spettacolo e alla scheda sede di spettacolo (nel caso il soggetto sia proprietario o gestore di una sede di spettacolo) ed aggiornarla annualmente. Per accedere alla Cabina di Regia dello Spettacolo:

96 96 Bollettino Ufficiale Per informazioni si invita a scrivere all indirizzo e- mail: legge25musicaedanza@regione.lombardia.it oppure contattare: Barbara Rosenberg, tel (dalle ore 9,30 alle ore 14,00) Giuliana Marangon, tel

97 Bollettino Ufficiale 97 ALLEGATO A6 AMBITO COMPLESSI BANDISTICI A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione Finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche agevolazione B.2 Tipologie progettuali B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo C.3.b. Verifica di ammissibilità delle domande C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti

98 98 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi Regione Lombardia, intende promuovere tutte le forme artistiche e di spettacolo attive sul suo territorio favorendone la diffusione, la conoscenza e la fruizione, promuovendo la più ampia diffusione della cultura musicale. Intende altresì sostenere l attività musicale in tutti i suoi generi e le sue manifestazioni assicurando una costante animazione musicale distribuita sul territorio lombardo e garantendo un buon livello artistico delle esecuzioni per i complessi bandistici. A.3 Soggetti beneficiari specifici Possono presentare domanda di contributo i complessi bandistici costituiti in Associazione senza fini di lucro che svolgano la loro attività in Lombardia da almeno due anni. A.4 Dotazione Finanziaria Le risorse finanziarie ammontano complessivamente a B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Il Fondo è istituito con risorse regionali. Regione Lombardia assegnerà un contributo a fondo perduto pari ad un massimo del 50% delle spese sostenute al netto dell IVA, dal Soggetto richiedente. L IVA sarà riconosciuta esclusivamente nel caso in cui essa è a carico definitivo del soggetto. L IVA che può essere in qualche modo recuperata non può essere considerata ammissibile, anche se non è effettivamente recuperata dal soggetto. Quando il soggetto applica un regime forfettario ai sensi del Capo XIV della Sesta Direttiva sull IVA, l IVA pagata è considerata a tutti gli effetti recuperabile e non costituisce spesa ammissibile. L importo massimo che potrà essere concesso sarà pari a A seguito degli esiti dei tavoli tecnici nazionali, attivi in materia di aiuti di Stato, composti da rappresentanti delle Regioni e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo le attività dei complessi bandistici sono da ritenersi non rilevanti ai fini della disciplina sugli aiuti di Stato, in quanto l attività svolta non è economica o non incide, nemmeno potenzialmente, sugli scambi degli Stati membri, tenuto conto di quanto evidenziato al considerando 72 del Regolamento UE n. 651/2014 e della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'unione europea, par. 34 del punto 2.6 e par. 197 del punto 6.3. B.2 Tipologie progettuali Contributi a sostegno delle spese di impianto e funzionamento dei complessi bandistici attraverso l arricchimento della strumentazione e degli allestimenti volti a garantire un adeguata attività concertistica. B.3 Spese ammissibili Le spese ammissibili sono quelle direttamente imputabili ai costi di impianto e funzionamento per il miglioramento qualitativo delle esecuzioni e potranno riguardare:

99 Bollettino Ufficiale 99 - Costi di acquisto di strumenti musicali - Costi di acquisto di abbigliamento specifico. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO Per le fasi di presentazione delle domande si rimanda al punto C.1 dell Allegato A. C.1 Presentazione delle domande Ogni soggetto potrà presentare una sola domanda sul presente Invito. Alla domanda deve essere allegata la documentazione sotto indicata: Atto costitutivo e Statuto del soggetto richiedente Relazione dell attività svolta nel biennio 2015/2016 Fatture e relative quietanze delle spese sostenute relative ai costi di acquisto di strumenti e/o di abbigliamento specifico (non saranno accettate fatture emesse o pagate in data antecedente all apertura del presente Invito 5 giugno 2017) Dichiarazione ritenuta 4% e detraibilità IVA. Gli importi da indicare nella domanda devono essere arrotondati all unità di euro per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a cinquanta centesimi di euro oppure per difetto se inferiore a questo limite (ad esempio 65,50 diventa 66; 65,51 diventa 66; 65,49 diventa 65). C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di verifica in ordine cronologico di ricezione. C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo Le domande dovranno essere presentate nei termini e secondo le modalità stabilite al punto C.1 dell Allegato A e saranno accolte in ordine cronologico di ricezione. La ricezione delle domande non garantisce l assegnazione del contributo. Sarà verificata la presenza di tutti i requisiti di ammissibilità mediante esame della documentazione presentata e si procederà ad assegnare ai soggetti ammissibili un contributo sino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile. C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande Le domande saranno ritenute ammissibili a fronte del rispetto dei seguenti requisiti: - rispetto dei requisiti di ammissibilità riferiti ai beneficiari (punto A.3 del presente Invito); - completezza e regolarità della documentazione; - rispetto delle modalità e termini di presentazione delle domande; - presentazione di una sola domanda di contributo sul presente Invito; - non aver presentato domanda di contributo per la realizzazione della medesima attività proposta ai sensi di altra legge regionale. C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Il contributo a fondo perduto, applicabile, sarà erogato in unica soluzione a seguito della verifica delle spese sostenute e ritenute ammissibili.

100 100 Bollettino Ufficiale Verificata la correttezza della documentazione presentata e sulla base delle spese effettivamente sostenute, Regione Lombardia erogherà il contributo e comunque lo stesso sarà erogato entro 60 dalla data di chiusura dell Invito. Le spese ritenute ammissibili, direttamente sostenute dal soggetto assegnatario del contributo ed effettivamente sostenute e pagate, devono essere opportunamente documentate e tracciabili (art.1, co.4, del DM ). Per l ammissibilità ai fini del contributo regionale tutte le spese devono pertanto risultare: imputate al beneficiario ed effettivamente sostenute dallo stesso; strettamente correlate e coerenti con le attività del soggetto richiedente; sostenute successivamente alla data di apertura del presente Invito; rientrare nelle voci di costo ritenute ammissibili come indicato nel presente Invito al punto B3. D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Il responsabile del procedimento è il Dirigente pro tempore della Struttura Giovani, Arti Performative e Multidisciplinari, Fund Raising e Patrocini. D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti Per informazioni e approfondimenti si invita preferibilmente a scrivere all indirizzo e- mail: legge25bande@regione.lombardia.it oppure contattare: Alessandra Cattadori tel Saveria Zanaboni tel

101 Bollettino Ufficiale 101 ALLEGATO A7 AMBITO AREE ARCHEOLOGICHE E SITI ISCRITTI O CANDIDATI ALLA LISTA UNESCO A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1. Riferimenti normativi specifici (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Progetti finanziabili B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande C.3.c Istruttoria di merito C.3.d Attribuzione dei punteggi C.3.e Comunicazione dell esito C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione C.4.a Obblighi del soggetto beneficiario e disposizioni per la rendicontazione D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2. Pubblicazione, informazioni e contatti

102 102 Bollettino Ufficiale A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.2 Obiettivi Regione Lombardia intende sostenere per l anno 2017 progetti di promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico e dei siti UNESCO lombardi (sia i siti già riconosciuti ed inclusi nella World Heritage List sia quelli per cui è in corso l iter di candidatura). A.3 Soggetti beneficiari specifici Come indicato al punto 5. dell Allegato A, possono presentare domanda di contributo i soggetti ivi indicati, con i seguenti ulteriori requisiti specifici: A) Soggetti pubblici e privati aventi la disponibilità dei beni o che siano stati formalmente individuati per la valorizzazione e/o gestione dei beni; B) Enti pubblici, università pubbliche e private della Lombardia, fondazioni e associazioni partecipate da Regione Lombardia, in partenariato coi soggetti di cui al punto A. A.4 Dotazione Finanziaria La dotazione finanziaria complessiva è pari a ,00, salvo eventuali successive integrazioni di risorse, nell ambito degli stanziamenti di bilancio, a valere sui capitoli di spesa ( ,00), ( ,00) e ( ,00). B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti che promuovano la conoscenza dei siti e del patrimonio archeologico della Lombardia. La tipologia di risorse non prevede il sostegno a progetti di restauro e/o opere strutturali. I contributi di sui al presente invito per la parte relativa alle sole aree archeologiche non ricadono nella categoria degli aiuti di stato, in quanto le attività previste destinate alle comunità locali non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati membri della UE. I contributi di cui al presente invito relativi ai siti UNESCO sono considerati aiuti in esenzione, tenuto conto di quanto indicato al punto 2.6 della Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di stato di cui all art.107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell Unione Europea (2016/C 262/01) relativo all attività economica nel settore della cultura e conservazione del patrimonio. Ai fini dell attribuzione del contributo sarà adottato il seguente metodo di calcolo: il finanziamento regionale e di eventuali altri soggetti pubblici potrà essere cumulato a condizione che non superi la soglia dell 80% della somma dei costi ammissibili e individuabili (regolamento UE n. 651/2014, art. 8, art. 53 comma 8). Soglie di costo e quota di cofinanziamento Il progetto dovrà avere un costo complessivo compreso tra 5.000,00 e ,00 euro (I.V.A. inclusa); il soggetto proponente dovrà garantire un cofinanziamento non inferiore al 30% del costo dichiarato. Il contributo massimo erogabile non potrà superare i ,00 euro. Il contributo regionale potrà risultare inferiore alla cifra richiesta e comunque non potrà essere superiore al 70% dell ammontare delle spese ammissibili.

103 Bollettino Ufficiale 103 B.2 Tipologie progettuali Progetti per la valorizzazione del patrimonio archeologico e/o dei siti UNESCO in Lombardia, da realizzare entro il 31/12/2017: progetti di educazione al patrimonio; iniziative di diffusione dei principi e dei valori alla base dell UNESCO, con riferimento al patrimonio lombardo; progetti di studio e ricerca, realizzazione di campagne fotografiche, finalizzati alla diffusione della conoscenza dei beni; attività di comunicazione del patrimonio culturale anche tramite tecnologie multimediali (siti internet, app, iniziative di social media marketing ); organizzazione di attività finalizzate alla pubblica diffusione della conoscenza del patrimonio archeologico e/o dei siti UNESCO lombardi. B.3 Spese ammissibili Le spese ammissibili devono possedere i seguenti requisiti generali: essere connesse e funzionali al progetto finanziato; corrispondere al piano finanziario allegato alla domanda di finanziamento; essere sostenute dal soggetto beneficiario o suo partner accreditato; essere state effettuate dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017; rappresentare costi reali ed effettivi. Le voci di spesa che possono essere comprese nel piano dei costi del progetto sono le seguenti: comunicazione e promozione; acquisizione di beni e servizi finalizzati alla realizzazione del progetto; acquisizione di strumenti e attrezzature finalizzati alla realizzazione del progetto (max 30%); progettazione e/o esecuzione di lavori; spese generali (max 5% del costo totale del progetto); spese relative a personale dipendente ed assimilato (max 15% del costo totale del progetto); prestazioni professionali e consulenze 1 ; spese per incarichi, borse conferiti da Università o centri di ricerca. Nel caso in cui il piano dei costi presentato col progetto contenga voci di spesa non rientranti tra quelle su indicate e comunque non ammissibili, si procederà allo scorporo delle stesse, col ridimensionamento del costo totale del progetto. C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande Per quanto riguarda le fasi di registrazione/accesso, profilazione, validazione, invio delle domande seguire le indicazioni contenute al punto C1 dell Allegato A. 1 Rimborsi per viaggi e soggiorni dei consulenti /collaboratori: potranno essere comprese sotto tale voce anche le spese relative ai rimborsi per viaggi e soggiorni dei consulenti/collaboratori strettamente correlati con lo svolgimento delle attività previste nel progetto, e ciò anche nel caso in cui la consulenza venga prestata a titolo gratuito.

104 104 Bollettino Ufficiale Per quanto riguarda la fase di compilazione della domanda l utente dovrà compilare una scheda progetto che dovrà contenere i seguenti elementi: analisi del contesto di riferimento e indicazione del bene o dei beni interessati; risultati e prodotti finali attesi, indicatori di realizzazione fisica, anche ai fini del monitoraggio tecnico e amministrativo in sede di rendicontazione; descrizione delle azioni previste, che definisca - dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo - le modalità di impiego delle risorse umane interne e delle altre figure previste, i piani di attuazione per il raggiungimento degli obiettivi e le attività connesse; livello di integrazione della proposta con piani e progetti già in atto (es. progetti previsti dai piani di gestione, legati a interventi infrastrutturali già sostenuti con contributi regionali); sostenibilità nel tempo degli interventi previsti; descrizione sintetica dei beni, servizi e attrezzature eventualmente da acquisire; piano dei costi, che riassuma in forma di tabella le voci di spesa puntualmente descritte; cronoprogramma; descrizione sintetica (max 200 caratteri) del progetto. Documenti a corredo della domanda La domanda, presentata nelle modalità e termini previsti nell Allegato A, deve essere corredata: a) dall eventuale atto di delega di firma o procura da parte del legale rappresentante; b) nel caso di domande presentate da un ente concessionario/gestore, dall atto con cui l ente proprietario ha conferito la titolarità all ente terzo; c) dall eventuale Accordo di Partenariato; d) dal progetto e relative autorizzazioni di legge, se dovute; per progetti che prevedono l approvazione dell organo di tutela, è ammessa anche la presentazione della richiesta di n.o. inoltrata alla competente Soprintendenza, che deve seguire l autorizzazione. I predetti documenti sono da far pervenire nella modalità on-line, caricandoli nella procedura in formato elettronico. C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse Il contributo regionale sarà assegnato a seguito di procedura di tipo valutativo. C.3 Istruttoria L istruttoria di ammissibilità formale delle domande e l istruttoria e valutazione di merito delle proposte progettuali ritenute formalmente ammissibili sarà condotta da apposito Nucleo di Valutazione composto da funzionari e dirigenti della Struttura e della Unità Organizzativa competenti. C.3.a Modalità e tempi del processo Si rimanda al punto C.3 dell allegato A

105 Bollettino Ufficiale 105 C.3b. Verifica di ammissibilità delle domande La fase di valutazione dell ammissibilità formale della domanda accerterà il rispetto delle condizioni stabilite, di cui ai precedenti punti A e B (disponibilità del bene, tipologie di intervento, soglie di costo e quota di cofinanziamento): esse dovranno essere tutte soddisfatte. A seguito dell attività istruttoria formale della domanda e dei documenti a corredo, i progetti presentati al cofinanziamento regionale potranno risultare: ammessi all istruttoria di merito, con una prosecuzione dell iter valutativo; non ammessi all istruttoria di merito e dunque esclusi dall iter valutativo. C.3c Istruttoria di merito Criteri di valutazione dei progetti Qualità complessiva del progetto: piano di lavoro, chiarezza degli obiettivi, pianificazione di dettaglio degli interventi, cronoprogramma, piano economico-finanziario Rilevanza del bene o dei beni oggetto dell intervento Livello di integrazione della proposta con piani e progetti già in atto Promozione alla pubblica fruizione di beni culturali precedentemente non fruibili Presenza nel progetto di azioni per il miglioramento dell offerta informativa e della comunicazione con la messa in rete, la condivisione delle esperienze e la diffusione dei risultati Presenza nel progetto di fasi e strumenti di autovalutazione e monitoraggio in itinere e finale Modalità di assegnazione dei punteggi ai progetti Da 0 a 25 (0 = non rilevabile; da 1 a 5 = scarsa qualità progettuale, mancanza di tempi certi di realizzazione, mancanza di chiarezza nella pianificazione degli interventi; da 6 a 10 = qualità progettuale discreta; da 11 a 15 = qualità progettuale buona; da 15 a 25 = qualità progettuale eccellente) Da 0 a 5 (0 = bene di scarsa rilevanza, non vincolato; da 1 a 3 = bene di rilevanza locale; da 4 a 5 = bene di rilevanza regionale o sovraregionale, vincolato) Da 0 a 8 (0 = nessuna integrazione; da 1 a 5 = parziale integrazione con progetti già in atto; da 6 a 8 = intervento di completamento di progetti già in corso) Da 0 a 8 (0 = bene non fruibile; da 1 a 5 = bene parzialmente fruibile a seguito dell intervento; da 6 a 8 = bene completamente fruibile a seguito dell intervento) Da 0 a 8 (0 = nessuna azione di comunicazione/informazione; da 1 a 3 = azioni di comunicazione/informazione previste; da 4 a 5 = buon livello; da 6 a 8 = azioni di comunicazione/informazione eccellenti) Da 0 a 5 (0 = non presenti; da 1 a 3 = strumenti poco chiari e/o risultati non misurabili; da 3 a 5 = strumenti di autovalutazione/monitoraggio)

106 106 Bollettino Ufficiale Presenza di una quota di cofinanziamento eccedente il minimo richiesto Progetto in partenariato Sostenibilità nel tempo Punteggio totale 0,5 per ogni punto % superiore al 30% (massimo dei punti attribuibili pari a 5) Da 0 a 8 (0 = nessun partenariato; da 1 a 8 verranno valutati il numero e la rilevanza dei partner di progetto) Da 0 a 8 (0 = nessuna indicazione di sostenibilità nel tempo; da 1 a 4 = indicazioni generiche di una prosecuzione; da 6 a 8 precisa individuazione delle modalità Massimo 80 punti C.3.d Attribuzione dei punteggi L attribuzione dei punteggi collegati ai criteri di valutazione indicati, produrrà la graduatoria dei progetti. Saranno finanziabili i progetti che raggiungeranno un punteggio minimo di 48 punti (60%). Ai progetti che abbiano ottenuto il punteggio minimo saranno assegnate fino a un massimo di 2 premialità relative alle priorità di cui all allegato A paragrafo A4. E inoltre prevista una premialità aggiuntiva nel caso di progetti presentati da comuni istituiti a seguito della fusione di due o più comuni contigui, secondo le procedure previste della L.R. 29/2006, così come indicato nell allegato A paragrafo A.4.6. In relazione alle risorse disponibili e alla posizione in graduatoria, si determinerà la rosa dei progetti oggetto di contributo. I progetti potranno quindi risultare: ammessi e finanziati; ammessi, ma non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili; ammessi, ma non finanziabili per il mancato raggiungimento del punteggio minimo stabilito. L entità del contributo sarà determinata tenendo conto del punteggio ottenuto e del costo complessivo del progetto, fino all esaurimento dei fondi disponibili. In caso di rinuncia o di disponibilità di ulteriori risorse, il Dirigente competente è autorizzato ad assegnare le somme risultate disponibili ai soggetti ammessi, ma non finanziati, secondo l ordine della graduatoria. C.3.e Comunicazione dell esito Ai soggetti che risulteranno inseriti in graduatoria come assegnatari di contributo, verrà spedita la comunicazione del finanziamento all indirizzo PEC o postale, in base ai dati forniti nella domanda; contestualmente verrà resa nota anche la cifra che andrà rendicontata, secondo tempi e modi di cui all Allegato A del presente provvedimento. C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Si rimanda al punto C.4 dell allegato A. C.4.a Obblighi del soggetto beneficiario e disposizioni per la rendicontazione

107 Bollettino Ufficiale 107 Il Soggetto beneficiario del contributo è tenuto al rispetto dei seguenti obblighi: a) ottemperare alle prescrizioni contenute nell Invito e negli atti a questo conseguenti; b) fornire, nei tempi e nei modi previsti dall Invito e dagli atti a questo conseguenti, la documentazione e le informazioni che saranno eventualmente richieste; c) segnalare tempestivamente eventuali variazioni di ragione sociale, dati bancari, di spedizione; d) realizzare il progetto nei termini temporali previsti; e) assicurare la coerenza dell esecuzione del progetto con i contenuti progettuali approvati, salvo richiedere l autorizzazione al responsabile del Procedimento per qualsiasi variazione inerente il progetto nel corso della sua realizzazione; f) accettare e collaborare ai controlli e alle verifiche che saranno eventualmente disposti da Regione Lombardia; g) conservare la documentazione originale di spesa per il periodo stabilito; h) impegnarsi a non cumulare l intervento finanziario previsto dal presente Invito con altre agevolazioni ottenute per le medesime spese e a restituire, in caso di doppio finanziamento, la somma relativa; i) dare risalto, nei tempi e nei modi previsti dal presente provvedimento, al ruolo di Regione Lombardia nella realizzazione del progetto. D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento Dirigente protempore della Struttura Istituti e luoghi della cultura e soprintendenza beni librari D.2. Pubblicazione, informazioni e contatti Per informazioni e approfondimenti contattare: Monica Abbiati Jacopo Mele Simona Longo legge25sitiunesco@regione.lombardia.it

108 108 Bollettino Ufficiale ALLEGATO A8 AMBITO PATRIMONIO IMMATERIALE A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi specifici (per i riferimenti normativi generali si rinvia a quanto indicato nell All. A) A.2 Obiettivi A.3 Soggetti beneficiari specifici A.4 Dotazione finanziaria B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione B.2 Progetti finanziabili B.3 Spese ammissibili C. FASI E TEMPI E DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse C.3 Istruttoria C.3.a Modalità e tempi del processo C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D. DISPOSIZIONI FINALI (si rinvia a quanto indicato nell Allegato A) D.1 Responsabile del procedimento D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti

109 Bollettino Ufficiale 109 A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE A.1 Riferimenti normativi specifici Ad integrazione di quanto indicato al punto A.1 dell allegato A si indicano i seguenti riferimenti specifici: Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, Parigi 17 maggio Conferenza Generale dell Organizzazione delle Nazioni Unite per l educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). Legge 27 settembre 2007, n. 167 Ratifica ed esecuzione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla XXXII sessione della Conferenza generale dell'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO). D.G.R.5883 del 28/11/2016 Determinazione in ordine all attuazione del progetto denominato Alpfoodway: a cross-disciplinary transnational and partecipative approach to Alpine food Cultural heritage Programma Europeo Interreg Alpine Space Cooperation Programme A.2 Obiettivi In coerenza con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, promossa dall Organizzazione delle Nazioni Unite per l Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), per patrimonio culturale immateriale si intende l insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e saperi che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Si trasmettono di generazione in generazione e sono costantemente ricreati dalle comunità e dai gruppi, in relazione al loro ambiente e alla loro storia. La salvaguardia del patrimonio culturale immateriale in quanto patrimonio vivente comporta di garantirne la vitalità e assicurarne la trasmissione, anche attraverso misure di identificazione, ricerca e documentazione, preservazione, protezione, promozione, valorizzazione e trasmissione in particolare attraverso un educazione formale e informale. Il Registro delle Eredità Immateriali R.E.I.L. è uno degli strumenti che Regione Lombardia ha attivato per identificare i singoli elementi del patrimonio culturale immateriale. Il Registro è coordinato, aggiornato e implementato dall Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) in collaborazione con le comunità e i soggetti pubblici e privati detentori e protagonisti dei beni che vengono identificati. Con la costituzione del R.E.I.L. la Regione intende superare l attuale dispersione delle conoscenze sul patrimonio immateriale e procedere nella costruzione di un punto di

110 110 Bollettino Ufficiale raccolta delle conoscenze dei beni immateriali lombardi, organizzato con criteri di scientificità, dotato di articolazioni territoriali, agevolmente fruibile da tutti i cittadini. Il R.E.I.L. si articola in cinque settori: Oralità, dedicato alle tradizioni orali (formalizzate e non), alle modalità espressive, ai registri linguistici, ai valori e alle memorie collettive; Arti e Spettacolo, dedicato alle performance artistico-espressive, come la musica, il ballo, il teatro, le arti figurative, fino a comprendere le rappresentazioni tradizionali dello spettacolo di piazza e degli artisti ambulanti; Ritualità e Pratiche Sociali, dedicato ai riti religiosi e laici, alle feste, alle pratiche sociali e collettive legate ai cicli della vita e dell anno e ad altri momenti significativi della vita dei singoli e delle comunità; Saperi Naturalistici, dedicato alle pratiche e alle conoscenze legate alla natura e all universo; Saperi Tecnici e Artigianali, dedicato alle tecniche lavorative e ai saperi agricoli e artigianali collegati alla produzione di oggetti duraturi ed effimeri, all alimentazione, all allevamento, alla caccia e pesca, ecc. I beni immateriali individuati saranno inseriti nell Inventario online Intangible Search ( per la loro promozione e diffusione, seguendo le procedure di compilazione che saranno fornite ai soggetti beneficiari del presente Invito. La scheda inventario prevede la compilazione di campi descrittivi del bene, l identificazione delle persone, dei gruppi e delle comunità che lo riconoscono e lo promuovono nonché le misure messe in atto per la sua salvaguardia e trasmissione. L analisi del bene prevede un corredo multimediale (sonoro e audiovisivo) di supporto, costituito da documentazione d archivio, storica, contemporanea e di nuova produzione al fine di documentare la sua evoluzione e vitalità nel tempo. Il presente Invito è finalizzato al raggiungimento dei seguenti obiettivi: promuovere la conoscenza del patrimonio culturale immateriale attraverso progetti di ricerca e produzione di documentazione fotografica e/o audiovisiva per l implementazione dell Inventario del patrimonio Immateriale e la pubblicazione online delle schede; riconoscere il valore storico e culturale di significative manifestazioni rituali e festive tradizionali; favorire la trasmissione del patrimonio culturale immateriale alle nuove generazioni attraverso progetti di elaborazione e riuso creativo di materiali documentari; favorire il coinvolgimento delle comunità attraverso la loro diretta partecipazione a progetti di salvaguardia del proprio patrimonio. Per raggiungere gli obiettivi del presente Invito è necessario raccordarsi con gli uffici regionali al fine di condividere le metodologie di ricerca adottate e verificare lo stato di avanzamento delle attività. A.3 Soggetti beneficiari specifici

111 Bollettino Ufficiale 111 Possono presentare domanda di contributo i soggetti ivi indicati, purché non abbiano scopo di lucro: - enti locali singoli o associati, enti e istituzioni ecclesiastiche, altri enti pubblici, enti ed associazioni ai quali partecipino enti locali, soggetti privati aventi la disponibilità dei beni culturali LINEA 1 2 3; - enti, associazioni e fondazioni, e altri soggetti che operino in ambito culturale senza fine di lucro LINEA 1 2 3; - istituzioni culturali di interesse regionale, nonché università, istituti scolastici, centri di ricerca, accademie, conservatori e istituzioni culturali di interesse nazionale con sede in Regione Lombardia LINEA 1 2 3; - imprese del settore culturale, creativo e dello spettacolo LINEA 3. I soggetti beneficiari di contributi per l organizzazione di manifestazioni rituali e festive tradizionali Linea 1 devono dimostrarne la titolarità organizzativa e/o amministrativa e contabile al fine di ottenere la concessione dell eventuale contributo. A.4 Dotazione finanziaria In relazione a quanto previsto dagli strumenti di programmazione triennale e annuale sono individuate le seguenti linee e risorse finanziarie: Linea 1. Manifestazioni rituali e festive tradizionali Promozione di riti religiosi e laici, feste, pratiche sociali collettive e private legate ai cicli di vita e dell anno, o ad altri momenti significativi della vita dei singoli e delle comunità, nelle loro sopravvivenze e/o nelle riproposte contemporanee. Tali manifestazioni rituali e festive tradizionali devono essere documentate da elementi che comprovino la storicità dell evento da almeno 50 anni, la qualità artistica e creativa, la connessione con il territorio e la comunità locale. In particolare rientrano in questa linea d azione: - attività di organizzazione e promozione di eventi riituali tradizionali; - ricerche, studi, produzione di documentazione sonora e/o visiva, acquisizione di documentazione storica, - redazione di schede inventario; - partecipazione a rassegne, eventi culturali o iniziative di interscambio culturale in ambito europeo e internazionale. La promozione di interventi in questo ambito può produrre un forte impatto sulle realtà territoriali, con possibilità di ricadute positive in termini di accrescimento della consapevolezza delle proprie risorse culturali, anche per le nuove generazioni, e in grado di favorire condizioni e opportunità di attrattività locale. I soggetti beneficiari di contributi per l organizzazione della manifestazione devono dimostrarne la titolarità organizzativa e/o amministrativa e contabile al fine di ottenere la concessione dell eventuale contributo. Le manifestazioni rituali e festive tradizionali che otterranno il contributo saranno inserite nel Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia e dovranno prevedere la compilazione della scheda Inventario per la pubblicazione online.

112 112 Bollettino Ufficiale Linea 2. Progetti esemplari di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale Realizzazione di azioni esemplari di salvaguardia che prevedano la partecipazione dei cittadini, delle comunità e dei diretti protagonisti come garanzia di viabilità e trasmissione del patrimonio culturale immateriale alle nuove generazioni. Per azioni esemplari si intende la capacità di produrre modelli efficaci anche per altre realtà territoriali e di intervenire su un capitale culturale che possa aiutare lo sviluppo locale in termini di sostenibilità. I progetti di salvaguardia dovranno riguardare uno o più elementi del patrimonio immateriale, appartenere a una o più comunità di interesse e di pratica 1 che coinvolgano uno o più territori, avere natura innovativa e consistenza scientifica e coinvolgere le comunità interessate in modo significativo. La promozione di interventi in questo ambito può produrre ricadute sulle realtà locale, in termini di sviluppo culturale sostenibile. In particolare rientrano in questa linea d azione: - attività esemplari di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, che coinvolgano direttamente le comunità di interesse, di pratica o d azione anche in attività di formazione attiva, di ricerca sul campo e/o di valorizzazione dei beni immateriali; - attività di individuazione, ricerca, documentazione, acquisizione di documentazione storica, redazione di schede inventario, valorizzazione di beni immateriali; - produzione di documentazione multimediale di qualità; - sperimentazione di innovative tecniche di partecipazione funzionali all approccio partecipativo richiesto dalla Convenzione Unesco. I progetti che otterranno il contributo saranno inseriti nel Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia e dovranno prevedere la compilazione della scheda Inventario per la pubblicazione online. Linea 3 Cultura alimentare tradizionale in ambito alpino, macroregionale ed europeo La cultura alimentare tradizionale è rappresentata da riti e consuetudini sociali, da lessici e conoscenze orali, da saperi tecnici e artigianali, da pratiche agricole e conoscenze della natura e dell ambiente, dalla conservazione dei paesaggi produttivi tipici. Cibo e alimentazione sono espressione diretta delle relazioni sociali, delle identità del territorio e dei suoi abitanti; si legano alle memorie individuali, familiari o comunitarie. Saperi, 1 Convenzione quadro del Consiglio d Europa sul valore del patrimonio culturale per la Società (CETS no. 199), Faro, 27 ottobre 2005, art. 2, comma b una comunità patrimoniale è costituita da persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici del patrimonio culturale, che essi desiderano, nel quadro di un azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future. La Convenzione di Faro sposta l attenzione dal patrimonio culturale in sé considerato, al rapporto delle comunità con l ambiente circostante e alla loro partecipazione attiva al processo di riconoscimento dei valori culturali, ponendo il patrimonio come risorsa al centro di una visione di sviluppo sostenibile e di promozione della diversità culturale per la costruzione di una società pacifica e democratica, C. Carmosino, Il valore del patrimonio culturale fra Italia e Europa. La Convenzione quadro del Consiglio d Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, in «Aedon», n. 1, 2013

113 Bollettino Ufficiale 113 pratiche e procedure attorno all alimentazione e alla preparazione del cibo sono parte di ogni cultura, come lo sono i momenti di consumo e condivisione del cibo, nelle feste, nelle ricorrenze e nelle celebrazioni sociali o religiose. Questa linea d azione contribuisce allo sviluppo del programma di lavoro della Macro Regione Alpina A.G.6 e alle finalità del progetto di cooperazione transnazionale Alpfoodway Interreg Alpine Space programma di Cooperazione che prevede l implementazione di una sezione dell Inventario on line del patrimonio immateriale dedicata al patrimonio alimentare delle regioni alpine, allo sviluppo di politiche di salvaguardia partecipata, e alla trasmissione di pratiche, saperi, valori tradizionali alle nuove generazioni. I progetti dovranno riferirsi al patrimonio culturale alimentare dell area alpina e in particolare, a titolo esemplificativo, riguardare pratiche tradizionali legate alla produzione agroalimentare di montagna, con particolare attenzione a beni specifici e alle filiere produttive dei cereali minori, pesca e raccolta, castanicoltura, frutticoltura, miele, allevamento, filiera casearia e ai paesaggi produttivi tipici del bosco, della malga, dei terrazzamenti, degli orti, ecc. In particolare rientrano in questa linea d azione: a) ricerche, studi, documentazione sonora e /o visiva, acquisizione di documentazione storica per l implementazione dell Inventario on line sul patrimonio alimentare delle regioni alpine; b) produzione, elaborazione e riuso creativo di materiali documentari per la realizzazione di racconti visivi (fotografie, musiche, parole, ecc.) sui grandi temi di riflessione intorno al patrimonio alimentare, sulle comunità di pratica, sui saperi, sui valori delle tradizioni alimentari alpine; c) attività di salvaguardia partecipata attraverso l organizzazione di forum tematici o territoriali che possano coinvolgere le reti associative, singoli produttori, istituti scolastici, operatori culturali e turistici. All interno di questa linea d azione e in accordo con il piano d attività previsto dal progetto di cooperazione transnazionale Alpfoodway Interreg Alpine Space programma di Cooperazione , verranno finanziati, con risorse dedicate, prioritariamente i progetti della sezione a). Le risorse finanziarie ammontano a ,00 così suddivise sulle tre linee: - Linea 1 - Manifestazioni rituali e festive tradizionali ,00 - Linea 2 - Progetti esemplari di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ,00 - Linea 3 - Cultura alimentare tradizionale in ambito alpino, macroregionale ed europeo ,00 Eventuali risorse residue assegnate a una delle tre linee sopra indicate, ad esclusione delle risorse del progetto Alpfoodway della Linea 3 dedicate a progetti di salvaguardia della

114 114 Bollettino Ufficiale Cultura alimentare tradizionale in area alpina, e non utilizzate possono essere destinate ad altra linea, scorrendo le graduatorie dei progetti ammissibili ma non finanziati per mancanza di risorse. Eventuali, ulteriori risorse che si rendessero disponibili saranno ripartite tra le tre linee. B. CARATTERISTICHE DELL AGEVOLAZIONE B.1 Caratteristiche dell agevolazione Costo minimo del progetto e quota di contributo regionale Linee Costo minimo del Contributo minimo Contributo massimo progetto 1. Manifestazioni rituali e festive tradizionali , , ,00 2. Progetti esemplari di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale 3. Cultura alimentare tradizionale in ambito alpino, macroregionale ed europeo , , , , , ,00 I contributi di cui al presente invito sono a fondo perduto e non ricadono nella categoria degli aiuti di Stato, in quanto le attività previste, destinate alle comunità locali, non hanno rilevanza economica e/o non incidono sugli scambi degli Stati Membri della U.E. B.2 Tipologie progettuali I progetti presentati potranno riguardare i seguenti ambiti di attività: - ricerche, studi e produzione di documentazione fotografica e/o audiovisiva attinenti i beni del patrimonio culturale immateriale; - redazione di schede inventario; - promozione di Eventi rituali e festivi tradizionali; - attività di elaborazione e riuso creativo di materiali documentari per promuovere la trasmissione del patrimonio culturale immateriale; - attività di salvaguardia partecipata con il coinvolgimento delle comunità locali. I progetti presentati dovranno avere le seguenti caratteristiche: - riguardare beni che abbiano rilevanza per l area lombarda; - riguardare i beni immateriali nell ambito delle categorie e delle tematiche indicate, tuttora praticati o viventi, o presenti nella memoria storica delle comunità; - precisare le azioni finalizzate alla conoscenza dei beni immateriali, specificando se vengono individuati nel contesto territoriale di riferimento attraverso la raccolta di testimonianze e la produzione di documentazione ex novo e/o attraverso la ricerca di documentazione preesistente; - precisare la metodologia di ricerca adottata e l indicazione anche tecnica della documentazione prodotta (registrazioni audio, immagini fotografiche, appunti

115 Bollettino Ufficiale 115 etnografici, riprese audiovisuali) o della documentazione che si intende utilizzare (es. fondi, raccolte locali, album di famiglia, singoli documenti, ecc.). La documentazione prodotta ex novo dovrà essere corredata da un diario di ricerca e dalle specifiche liberatorie (secondo quanto previsto dalla legge n. 633 del 22 aprile G.U. del n. 16 e successive modifiche, che regola la protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio ); - specificare la tipologia dei prodotti di comunicazione, qualora previsti; - adottare gli standard regionali per la produzione ex novo di documentazione fotografica sonora e multimediale (file digitali RAW o TIFF per la documentazione fotografica, file nativi della videocamera in alta risoluzione, file audio in formato WAV). B.3 Spese ammissibili A copertura del cofinanziamento potranno essere rendicontati i costi del personale dipendente e assimilato. Saranno inoltre considerati ammissibili i costi derivanti dalla valorizzazione dell utilizzo di spazi e attrezzature messi a disposizione per la realizzazione del progetto. Si considerano ammissibili esclusivamente le spese che risultano coerenti con le attività del progetto. Non saranno ritenute ammissibili le spese relative all acquisto di beni e attrezzature ma solo spese relative all acquisto di materiali consumabili per l attività di ricerca, documentazione e di storage. Gli oneri di supporto generali quali, ad esempio, spese amministrative, utenze, ecc., saranno riconosciute nell importo massimo dell 8% del costo del progetto. Saranno ritenute ammissibili spese effettuate anche prima della data di pubblicazione del presente Invito, ma non antecedenti il 1 gennaio C. FASI E TEMPI DEL PROCEDIMENTO C.1 Presentazione delle domande La domanda deve essere presentata nelle modalità e termini previsti nell Allegato A, punto C.1. Ogni eventuale variazione del progetto deve essere preventivamente comunicata e autorizzata dalla competente Struttura regionale e comunque non dovrà comportare modifiche sostanziali al progetto originario. Allegati a corredo della domanda La proposta progettuale deve essere inviata nella procedura informatica in campi predefiniti corredata dai seguenti allegati (in formato pdf): a. Relazione di Progetto b. Budget preventivo di progetto c. Solo per i soggetti beneficiari di contributi per l organizzazione di manifestazioni rituali e festive tradizionali Linea 1: dichiarazione della titolarità organizzativa e/o amministrativa e contabile della manifestazione per la quale si richiede il contributo d. CV del referente responsabile del progetto e di eventuali altri soggetti coinvolti

116 116 Bollettino Ufficiale Dovranno essere allegati, inoltre, i seguenti documenti in formato pdf: a. Copia dell atto costitutivo e dello statuto vigenti (sono esclusi gli enti pubblici); b. Eventuale delega o procura per firma (se non firma il legale rappresentante) c. Dichiarazione dell applicazione della ritenuta del 4 % prevista dal secondo comma dell art. 28 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 LINK UTILI C.2 Tipologia di procedura per l assegnazione delle risorse I contributi regionali saranno assegnati con procedura valutativa, a seguito di una assegnazione di punteggio fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In relazione alle risorse disponibili e alla posizione in graduatoria si determinerà l elenco dei progetti oggetto di contributo. I progetti potranno risultare: Ammessi e cofinanziati Ammessi, ma non cofinanziati per esaurimento delle risorse disponibili Non Ammessi per il mancato raggiungimento del punteggio minimo richiesto. In caso di rinuncia o di disponibilità di ulteriori risorse, il Dirigente competente è autorizzato ad assegnare le somme risultate disponibili ai soggetti ammessi ma non finanziati per esaurimento delle risorse disponibili, secondo l ordine della graduatoria. L amministrazione regionale non si ritiene comunque vincolata dalle proposte presentate e si riserva, a insindacabile giudizio del Nucleo di valutazione, di accettarle o respingerle senza che i soggetti proponenti possano pretendere compensi o indennizzi. C.3 Istruttoria I finanziamenti erogati ai sensi del presente Invito sono vincolati alla realizzazione dei progetti per i quali sono stati concessi e non possono essere utilizzati per altre finalità. Regione Lombardia si riserva la facoltà di effettuare verifiche tecniche in corso d opera e/o a progetto ultimato. Si precisa che, in caso di ridimensionamento del contributo richiesto, dovrà essere presentata, una rimodulazione del progetto e del relativo budget. In caso di mancato utilizzo o di non rispetto delle norme fissate dal presente Invito, si procederà alla dichiarazione di decadenza dal contributo ed al recupero delle somme già erogate, comprensive degli interessi legali decorrenti dalla data di erogazione, salvo casi adeguatamente documentati e valutati. C.3.a Modalità e tempi del processo Si rimanda al punto C.3 dell Allegato A

117 Bollettino Ufficiale 117 C.3.b Verifica di ammissibilità delle domande L istruttoria si compone di due fasi: istruttoria formale e istruttoria di merito. L istruttoria formale verificherà l ammissibilità rispetto a: l appartenenza dell ente proponente alla categoria dei soggetti che possono presentare la domanda; la completezza della documentazione richiesta; la tempistica e la procedura online di candidatura. A seguito dell attività istruttoria, i progetti potranno risultare: ammessi all istruttoria di merito; non ammessi all istruttoria di merito. Istruttoria di merito Ciascun progetto ammesso otterrà un punteggio assegnato in base ai criteri sotto riportati. CRITERI DI VALUTAZIONE (MAX 80) Titolo criterio Descrizione Criterio di valutazione MIN MAX NOTE PUNTEGGIO Coerenza Coerenza del progetto agli obiettivi generali, alle finalità e alle linee indicate 0 15 Scarso: 0 Sufficiente: da 1 a 5 Buono: da 6 a 10 Ottimo: da 11 a 15 Scarso: 0 Sufficiente: da 1 a 5 Buono: da 6 a 10 Ottimo: da 11 a 15 Rilevanza e pertinenza rispetto al contesto di riferimento 0 15 Qualità Chiarezza espositiva e coerenza del piano di attività con gli obiettivi del progetto 0 18 Scarso: 0 Sufficiente: da 1 a 6 Buono: da 7 a 12 Ottimo: da 13 a 18 Scarso: 0 Sufficiente: da 1 a 3 Buono: da 4 a 6 Ottimo: da 7 a 9 Congruità e adeguatezza dei costi ai risultati attesi 0 9 Durabilità e trasferibilità dei risultati Continuità nel tempo delle attività proposte 0 6 Scarso: 0 Sufficiente: da 1 a 2 Buono: da 3 a 4 Ottimo: da 5 a 6 Scarso: 0 Sufficiente: da 0 a 1 Buono: da 2 a 3 Ottimo: da 4 a 5 Sviluppo di ricadute sui territori interessati e/o in altri territori 0 5

118 118 Bollettino Ufficiale Soggetto proponente Competenza ed esperienza del soggetto proponente in riferimento alla proposta progettuale Adeguatezza e rilevanza delle professionalità e dei curricula dei soggetti coinvolti nel progetto 0 5 Scarso: 0 Sufficiente: da 0 a 1 Buono: da 2 a 3 Ottimo: da 4 a 5 Scarso: 0 Sufficiente: da 0 a 1 Buono: da 2 a 3 Ottimo: da 4 a Cofinanziamento Percentuale di cofinanziamento 0 2 0: = 25% 1: >= 25% e <40% 2: >= 40% Saranno dichiarati ammissibili al contributo regionale i progetti che raggiungeranno un punteggio non inferiore a 48 punti. Tale valore rappresenta anche il valore minimo per l attribuzione delle eventuali premialità (come indicato al punto 4 dell allegato A). Il punteggio massimo raggiungibile è di 80 punti, a cui possono essere sommate eventuali premialità. Non è possibile cumulare più di due priorità, oltre al punteggio riconosciuto agli enti locali per la fusione di comuni (come indicato al punto 4 dell allegato A). C.4 Modalità e tempi di erogazione dell agevolazione Per le modalità e i tempi di erogazione dell agevolazione si veda l Allegato A punto C.4 Per i progetti presentati sulla Linea 3 Cultura alimentare tradizionale in ambito alpino, macroregionale ed europeo finanziati dal progetto di cooperazione transnazionale Alpfoodway Interreg Alpine Space Programma di Cooperazione (cap ; cap ) il contributo sarà erogato con le seguenti modalità: 25% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla data di approvazione del provvedimento di assegnazione del contributo 75% del contributo concesso, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione e sua validazione da parte della Struttura competente. I giustificativi di spesa devono essere relativi ad attività svolte nel La rendicontazione dovrà essere presentata dal 1 febbraio 2018 al 31 marzo 2018 esclusivamente per mezzo del Sistema Informativo Si.Age raggiungibile all indirizzo Internet: dove sarà resa disponibile la modulistica. La rendicontazione deve riguardare la spesa complessivamente sostenuta per la realizzazione del progetto, pari alla somma del contributo regionale e del cofinanziamento del soggetto beneficiario. La documentazione di rendiconto consta di:

119 Bollettino Ufficiale 119 un rendiconto finanziario costituito da un prospetto delle spese effettivamente sostenute (secondo un modello che verrà trasmesso dalla Struttura competente) una relazione tecnica a firma del responsabile scientifico del progetto la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà di cui all art.47 del D.P.R.445/2000. La dichiarazione sostitutiva va sottoscritta dal legale rappresentante protempore o da un suo delegato. Con la rendicontazione si dovranno consegnare i materiali realizzati dalla ricerca nel formato originale (girati) e gli eventuali prodotti realizzati su Hd, organizzati in cartelle suddivise per tipologie di materiali, corredati da un diario di ricerca e dalle specifiche liberatorie (secondo quanto previsto dalla legge n. 633 del 22 aprile G.U. del n. 16 e successive modifiche, che regola la protezione del diritto d autore e di altri diritti connessi al suo esercizio ). D. DISPOSIZIONI FINALI D.1 Responsabile del procedimento Responsabile del procedimento il Dirigente protempore della Struttura Patrimonio culturale e Imprese culturali D.2 Pubblicazione, informazioni e contatti Ad integrazione del punto D.4 dell Allegato A i soggetti beneficiari saranno tenuti ad apporre, con spazio adeguato, sui materiali pubblicitari, promozionali e divulgativi il marchio dell Archivio di Etnografia e Storia Sociale. I soggetti beneficiari saranno tenuti a concordare con la Struttura Patrimonio culturale e Imprese culturali Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia tutte le modalità di comunicazione relative ai prodotti e/o alle iniziative da realizzare. Tutti i prodotti realizzati e i relativi contenuti saranno in comproprietà con Regione Lombardia e depositati presso l Archivio di Etnografia e Storia Sociale. Nel caso di utilizzo al di fuori dell ambito del progetto regionale, dovrà essere richiesta esplicita autorizzazione all uso e dovrà in ogni caso essere apposto il marchio di Regione Lombardia e dell Archivio di Etnografia e Storia Sociale da utilizzarsi su tutto il materiale prodotto per la comunicazione e la promozione del progetto. Per informazioni e approfondimenti si invita preferibilmente a scrivere all indirizzo e- mail: legge25patrimonioimmateriale@regione.lombardia.it oppure contattare: Donatella Biancardi Renata Meazza Maria Agostina Lavagnino

120 120 Bollettino Ufficiale ALLEGATO B LINEE GUIDA PER LA RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI DI PROMOZIONE EDUCATIVA E CULTURALE DI CUI ALL ALLEGATO A1 Premessa Il documento, frutto di un lavoro congiunto tra la Direzione Generale Culture, Identità, Autonomie, Lombardia Informatica S.p.a e l Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, definisce i criteri e le modalità per una corretta rendicontazione dei progetti finanziati ai sensi della l.r. 25/25 Politiche regionali in materia culturale Riordino normativo Ambito Promozione Educativa e Culturale. I soggetti beneficiari devono attenersi a quanto stabilito nei seguenti punti: 1. Rendicontazione delle spese 2. Spese ammissibili 3. Spese non ammissibili 4. Tipologie di giustificativi ammessi e modalità di trattazione 5. Tipologia di quietanze ammesse e prova di transazione 6. Modalità di trasmissione dei documenti 7. Responsabilità dei dati trasmessi 8. Erogazione del saldo 9. Revoca del contributo 10. Riduzione proporzionale del contributo 11. Progetti in partenariato 12. Modulistica per la rendicontazione dei progetti finanziati 1. Rendicontazione delle spese La rendicontazione è il processo attraverso il quale il soggetto beneficiario dimostra di avere realizzato il progetto nel rispetto di quanto previsto dall Avviso Unico Ambito Promozione educativa e culturale, al fine di ottenere l erogazione del saldo del contributo assegnato. La rendicontazione deve essere prodotta mediante l uso degli schemi messi a disposizione da Regione Lombardia e deve essere corredata da una relazione finale sulle attività svolte. Le spese sono classificate per macro-voci e tipi di spesa. Ogni voce di spesa potrà riferirsi a una o più descrizioni analitiche. Ogni giustificativo (e relativa quietanza) potrà fare riferimento a una o più voci di spesa. Le spese imputabili agli interventi finanziati sono quindi articolate nelle seguenti 4 macro-voci:

121 Bollettino Ufficiale 121 a) Progettazione b) Comunicazione e Promozione c) Realizzazione d) Attività di gestione MACRO-VOCI Progettazione Comunicazione e Promozione Realizzazione dell evento Attività di gestione VOCI DI SPESA AMMISSIBILI Voci di spesa, meglio descritte in tipologie al punto 2, inerenti: le attività di noleggio, affitto, rappresentanza, ospitalità trasporto, vitto, alloggio, allestimento, comunicazione; i compensi a professionisti, operatori, tecnici; la fornitura di oggettistica, servizi e altre spese amministrative DESCRIZIONI ANALITICHE Voce di descrizione sintetica ma puntuale utile a caratterizzare la VOCE DI SPESA AMMISSIBILE 2. Spese ammissibili Le spese ammissibili devono possedere i seguenti requisiti generali: Essere connesse e funzionali al progetto finanziato; Corrispondere al preventivo finanziario allegato alla domanda di finanziamento; Essere sostenute dal soggetto beneficiario o suo partner accreditato 1 ; Essere state effettuate nell arco temporale compreso tra l avvio e la conclusione del progetto 2 ; Rappresentare costi reali ed effettivi. Tipologia di spese direttamente collegabili all attività o alla manifestazione: a) Acquisto/noleggio materiale culturale e di documentazione b) Affitto immobili (compreso pertinenze) c) Allestimento strutture d) Compenso a persone fisiche strutturate e non (esecutori / produttori / professionisti ecc.) e) Comunicazione e promozione f) Noleggio attrezzature e strumenti g) Oneri per contenuti protetti da diritto d'autore 1 Per partner accreditato si intende partner dichiarato in fase di presentazione del progetto da parte del Soggetto beneficiario e con il quale vi sia un accordo di partenariato opportunamente formalizzato. 2 in caso di progetti composti da più iniziative, le date di realizzazione coincideranno con la data di inizio e di fine della prima iniziativa.

122 122 Bollettino Ufficiale h) Premi e gadget i) Produzione evento j) Rappresentanza e ospitalità k) Spese amministrative l) Spese gestionali e correnti (utenze e altro) m) Trasporto attrezzature e oggetti (comprese pertinenze) n) Viaggio, vitto e alloggio Per ciascuna tipologia di spesa il soggetto beneficiario indicherà descrizioni analitiche quali, ad esempio: Accoglienza Affitto sala conferenze Affitto spazi esterni/coperti Affitto uffici Arredi Assicurazione Attrezzature specifiche per attività di scena (noleggio) Attrezzature tecniche/informatiche (noleggio) Catering Diritti d'autore / proprietà intellettuale Imposte locali suolo pubblico/affissioni/rifiuti Incarico a prestatore d'opera non strutturato Incarico a prestatore d'opera personale strutturato Incarico a professionista Incarico a relatore/autore Incarico ad artista Progettazione grafica Servizi a supporto Sistema informativo (web master) Soggiorni Spese di affissione Spese di segreteria Stampa di materiale Traduzioni Trasporto di materiale Ufficio stampa Utenze Utilizzo sede Viaggi Altro (specificare) 3. Spese non ammissibili Non sono ritenute ammissibili le seguenti voci di spesa: Acquisto di beni strumentali; Ammende, sanzioni penali e interessi; Beni strumentali per l ordinaria attività d ufficio; Imposta sul valore aggiunto (IVA), salvo che costituisca un costo a carico del soggetto beneficiario;

123 Bollettino Ufficiale 123 Liberalità, doni e omaggi (esclusi gadget se funzionali alla promozione e divulgazione dell iniziativa); Ogni forma di prestazione non documentata da quietanze consistenti in trasferimento di denaro (salvo fatture a compensazione); Spese di adeguamento ad obblighi di legge e/o altri oneri finanziari; Spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili; Spese di tesseramento, quali, a titolo esemplificativo, quote di iscrizione a federazioni, associazioni internazionali, nazionali e regionali, e spese di iscrizione ad albi; Spese non quietanzate dal soggetto beneficiario o suoi partner accreditati; Spese per l acquisto di beni immobili; Spese per pubblicazioni cartacee, multimediali, gadget e materiale promozionale realizzati ove lo scopo commerciale è prevalente (l assenza di scopo commerciale va opportunamente documentata); Spese prive di una specifica destinazione (gli scontrini non parlanti saranno accettati unicamente se a corredo di note spese circostanziate); Regione Lombardia potrà chiedere chiarimenti sui giustificativi esposti e, conseguentemente, considerarli ammissibili, ammissibili parzialmente o non ammissibili. 4. Tipologie di giustificativi ammessi e modalità di trattazione Il giustificativo di spesa dovrà essere un documento fiscalmente valido (come meglio specificato in seguito). I giustificativi di spesa devono essere relativi ad attività svolte nel 2017 e devono essere emessi e quietanzati entro marzo I soggetti di diritto privato sono tenuti a esporre, quali giustificativi, i documenti fiscalmente validi, prodotti dai fornitori di beni e/o servizi che hanno concorso alla realizzazione del progetto; quali quietanze, i documenti comprovanti la tracciabilità delle risorse finanziarie. I soggetti di diritto pubblico sono tenuti a esporre, quali giustificativi, gli atti pubblici relativi alla realizzazione del progetto e, quali quietanze, gli atti pubblici di liquidazione a favore dei soggetti incaricati di produrre beni e/o servizi. Nel caso di progetto realizzato in partenariato con soggetti di differente natura giuridica (ente pubblico + ente privato, o viceversa), il soggetto beneficiario esporrà i propri giustificativi e quelli del partner secondo la modalità di cui ai punti precedenti. Il sistema prevede la possibilità di inserire giustificativi in maniera coerente alla tipologia dell ente che li espone 3. Le spese dovranno essere compatibili con il periodo di svolgimento del progetto; in ogni altro caso, il giustificativo dovrà essere accompagnato da motivazione che attesti la pertinenza della prestazione/fornitura al progetto. Ogni giustificativo di spesa, intestato al soggetto beneficiario 4 o a un suo partner accreditato, dovrà: 3 Nel caso di soggetto beneficiario di diritto privato che abbia un partenariato composto anche da enti pubblici, questo esporrà i giustificativi del partner pubblico accedendo alla procedura di immissione di atti pubblici, allegando, inoltre, opportuna distinta riassuntiva delle spese sostenute dal partner pubblico sottoscritta dal Responsabile Unico di Procedimento. 4 In caso di busta paga o voucher, per soggetto intestatario è da intendersi il prestatore d opera (lavoratore) a cui è destinato il pagamento.

124 124 Bollettino Ufficiale essere annullato in originale dallo stesso, con l indicazione che la spesa è stata sostenuta, anche solo parzialmente, con finanziamento regionale, indicando gli estremi del decreto di concessione; riportare la data, la descrizione e la serialità che lo rende univoco; essere un documento fiscalmente valido (come specificato in seguito) essere corredato da quietanza. Ogni giustificativo di spesa sarà esposto una sola volta, anche se concorre alla formazione di più voci di spesa 5. L inserimento dei dati nella procedura informatica prevede (salvo diversa indicazione evidenziata nelle schermate): estremi del giustificativo: data, numero identificativo, beneficiario, oggetto dettagliato della prestazione totale del giustificativo importo imputato al progetto ripartizione dell importo imputato al progetto fra una o più voci di spesa. Sono ritenuti fiscalmente validi i seguenti documenti: Biglietto di trasporto (non fatturato) da elencare in Nota rimborso spese documentate Bollettini postali Busta paga Contratto Decreto / determina (enti pubblici) Fattura / Parcella / ricevuta fiscale e assimilate (Notula, Fattura ricevuta fiscale, Ricevuta fiscale integrata, Fattura semplificata) Fattura a compensazione (da trasmettere in facsimile 6 unitamente a nota del creditore che annulla la fattura dichiarando gli importi compensati e il progetto al quale si riferiscono) Giustificativo proveniente da estero (da trasmettere in facsimile) Nota rimborso spese documentate 7 Ricevuta non fiscale ai sensi della L.398/91, emessa dal soggetto fornitore di beni/servizi Ricevuta prestazione occasionale Ricevuta non fiscale, da elencare in Nota rimborso spese documentate Scontrino fiscale parlante Scontrino fiscale, da elencare in Nota rimborso spese documentate Scontrino non fiscale, da elencare in Nota rimborso spese documentate Voucher 8 In particolare, gli scontrini fiscali parlanti 9 sono ammessi quale documento giustificativo della spesa solo se provano che i costi sostenuti sono riferibili al soggetto beneficiario o suo partner accreditato e permettono di conoscere la natura del bene o servizio acquistato. 5 Se il giustificativo rappresenta anche la quietanza (caso dello scontrino fiscale parlante), il documento sarà considerato giustificativo o quietanza a seconda dei casi. 6 Facsimile: copia esatta di scritto, stampato, disegno, oggetto, ottenuta mediante riproduzione fotografica o con altre tecniche 7 Nella Nota di rimborso spese documentate possono essere elencati solo: biglietti di trasposto, ricevute non fiscali, scontrini fiscali e non fiscali 8 Nei limiti imposti dalla normativa vigente alla data della rendicontazione 9 lo «scontrino parlante» reca, oltre ai dati del venditore, l'indicazione della natura, della quantità dei prodotti acquistati e i riferimenti fiscali dell'acquirente

125 Bollettino Ufficiale 125 Le note di rimborso spese documentate sono comprovate da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica n 445/2000, attestante i dati relativi al soggetto rimborsato, la causa e la data della spesa cui si riferisce il rimborso. Il soggetto beneficiario conserverà tutti i documenti contabili aventi valore probatorio della spesa sostenuta dal soggetto rimborsato. Le spese di ospitalità sono comprovate da documentazione recante le generalità dei soggetti ospitati, la durata ed il luogo di svolgimento dell iniziativa per la quale i soggetti sono stati ospitati, la natura dei costi sostenuti. Le spese telefoniche sono documentate con abbonamento (o attestato di ricarica) intestato al soggetto beneficiario. L importo complessivo di ogni nota rimborso spese documentata non potrà superare la cifra di _500, Ogni singolo giustificativo non parlante non potrà superare la soglia di 50,00. Le quote eccedenti non saranno considerate. 5. Tipologia di quietanze ammesse e prova di transazione Le spese sostenute in contanti saranno ammesse per un importo massimo di per l intero progetto. Le quietanze, a differenza dei giustificativi, possono essere esposte più volte, se cumulative di più giustificativi, accompagnate da una distinta da cui si evinca la corrispondenza con i giustificativi a cui la quietanza si riferisce; in caso di estratto conto bancario, deve essere evidenziata in maniera univoca la voce di estratto conto 11 di riferimento ove sia chiara la causale e, se troppo sintetica, opportunamente integrata. Le quietanze saranno effettuate esclusivamente dal beneficiario del contributo, o da un suo partner accreditato. E necessario allegare nella procedura la scansione delle quietanze come segue: Assegno: voce di estratto conto bancario (scansione) Atto di liquidazione (enti pubblici): atto di liquidazione (estremi e oggetto) Bollettino postale: bollettino postale vidimato per quietanza (scansione) Bonifico bancario: voce di estratto conto bancario (scansione) Carta di credito: voce di estratto conto bancario (scansione) Contanti: dichiarazione del creditore (scansione nota spese quietanzata) Fattura a compensazione: fattura (facsimile con apposta dicitura saldo per euro a compensazione di sottoscritta dal soggetto creditore 12 ) Pagobancomat: voce di estratto conto bancario (scansione) F24: F24 quietanzato (scansione) Scontrino fiscale parlante: scontrino (scansione) e tracciabilità della transazione 10 Non è consentito il frazionamento artificioso di voci di spesa di entità superiore in più note spese 11 Eventuali voci non pertinenti al progetto possono essere oscurate ma devono essere sempre leggibili le informazioni che identificano l estratto conto bancario. 12 Il soggetto creditore che deve sottoscrivere il documento, in questo caso, non è il soggetto beneficiario del progetto.

126 126 Bollettino Ufficiale Il pagamento delle retribuzioni di lavoro dipendente è comprovato dalle buste paga, e, quanto agli oneri fiscali, previdenziali, assicurativi, dal modulo F24 13 o dalla Certificazione Unica relativa al lavoratore. 6. Modalità di trasmissione dei documenti L attività di rendicontazione sarà effettuata esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile da Regione Lombardia. In corrispondenza di ciascuno schema sono pubblicate anche le rispettive istruzioni per la compilazione, che preciseranno di volta in volta le modalità da seguire per la registrazione dei documenti e, ove necessario, la loro trasmissione in via telematica. Eventuali modelli specifici per la registrazione delle voci di spesa o le autodichiarazioni da allegare, saranno resi disponibili nella sezione modulistica della procedura. I documenti di cui il sistema richiede la trasmissione dovranno essere facsimili, ovvero il risultato di scansioni e il formato di file da usare sarà il PDF. Il documento dovrà, preferibilmente, essere riferito totalmente al progetto da rendicontare e riconducibile a una o più voci di spesa ammissibili e di sua pertinenza. Resta a carico del soggetto beneficiario l onere di verificare che i documenti caricati e trasmessi compaiano regolarmente nella sezione del progetto in formato elettronico. In caso negativo occorrerà ripetere la procedura. 7. Responsabilità dei dati trasmessi Regione Lombardia considera i dati inseriti dai soggetti (persona fisica), accreditati nel sistema elettronico di produzione del rendiconto, come veritieri, immessi con piena consapevolezza da parte del soggetto beneficiario e conformi alla documentazione cartacea che il soggetto beneficiario è tenuto a conservare per anni 10 presso la sede legale dell associazione/ente; tale documentazione dovrà essere disponibile per i processi di verifica e di audit che si rendessero necessari a seguito di monitoraggio o di insindacabile decisione di Regione Lombardia. 8. Erogazione del saldo L iter si conclude con l invio al protocollo, tramite la procedura informatica, della rendicontazione, che sarà presa in carico dagli uffici competenti per l attività istruttoria. L erogazione del saldo avverrà a seguito dell approvazione della rendicontazione secondo le modalità stabilite nell Avviso Unico Ambito Promozione Educativa e Culturale. 9. Revoca del contributo La revoca del contributo è prevista nei seguenti casi: Rinuncia volontaria al contributo da parte del soggetto beneficiario; Mancata realizzazione dell attività sostenuta dal contributo regionale o realizzazione in forma sostanzialmente differente dall ipotesi progettuale; Documentazione contabile e/o relazione sull attività svolta non totalmente attinenti all attività sostenuta dal contributo regionale; 13 Nel caso di F24 cumulativi, occorre presentare un prospetto analitico redatto dal soggetto beneficiario che dettagli la composizione del pagamento

127 Bollettino Ufficiale 127 Rendiconto con irregolarità non sanabili; Mancata produzione del rendiconto, anche a seguito di invito ultimativo a provvedere. La revoca del contributo comporta la restituzione da parte del soggetto beneficiario della quota di anticipo già erogata, incrementata degli interessi legali calcolati ai sensi dell art del Codice Civile. 10.Riduzione proporzionale del contributo Il contributo sarà ridotto proporzionalmente nei seguenti casi: Rendicontazione inferiore al 90% del costo totale del progetto preventivato (metodo di calcolo: consuntivo / preventivo * contributo concesso = contributo rideterminato); Aiuti di stato: nei casi in cui il soggetto beneficiario sia sottoposto alla verifica del rispetto del del regolamento (UE) 651/2014 art. 8 e art. 53 comma 8, in materia di aiuti di Stato, il finanziamento regionale e di eventuali altri soggetti pubblici sarà cumulato e, se supera la soglia dell 80% della somma dei costi ammissibili e individuabili, la riduzione del contributo sarà in misura tale da riportare la quota di aiuti di stato all 80% del costo del progetto 14. La quota degli aiuti di stato comprende anche il contributo regionale concesso per la realizzazione del progetto. 11.Progetti in partenariato Nel caso di progetto realizzato in partenariato il soggetto beneficiario, in qualità di capofila e coordinatore del progetto, deve: Autocertificare anche le spese sostenute dai partner; Mantenere presso la propria sede fiscale anche i giustificativi (o copie conformi) esposti dal partner, per un periodo di anni Modulistica per la rendicontazione dei progetti finanziati La modulistica elaborata con il contributo di Lombardia Informatica S.p.a costituisce elemento essenziale delle procedure previste per la corretta attività di rendicontazione dei progetti finanziati. I seguenti, ed eventuali ulteriori modelli, a supporto della rendicontazione, saranno presenti nella sezione modulistica nel sito web preposto: Dichiarazione che i documenti contabili riferiti al rendiconto sono intestati al soggetto beneficiario, del contributo o a un suo partner accreditato Dichiarazione di aver assolto gli obblighi tributari nel proprio paese di residenza fiscale (fornitore estero) Dichiarazione di RUP per partner pubblico di soggetto beneficiario di diritto privato Dichiarazione per il pagamento di giustificativi tramite contanti Modello di distinta che accompagna pagamenti tramite F24 riferiti a più soggetti Modello di nota spese Modello di relazione a consuntivo Modello di richiesta di liquidazione del saldo del contributo 14 Il costo del progetto è quello composto da spese ammissibili rendicontate

128 128 Bollettino Ufficiale ALLEGATO C Scheda Informativa * TITOLO Approvazione dell Avviso Unico 2017relativo a interventi per attività culturali DI COSA SI TRATTA CHI PUÒ PARTECIPARE Bando annuale della Cultura comprendente otto linee di finanziamento ciascuna delle quali descritta in apposito allegato denominato Ambito di intervento Enti locali singoli o associati, enti e istituzioni ecclesiastiche, altri enti pubblici, enti ed associazioni ai quali partecipino enti locali, soggetti privati aventi la disponibilità dei beni culturali;enti, associazioni e fondazioni, e altri soggetti che operino in ambito culturale senza fine di lucro;imprese del settore culturale, creativo e dello spettacolo;istituzioni culturali di interesse regionale, nonché università, istituti scolastici, centri di ricerca, accademie, conservatori e istituzioni culturali di interesse nazionale con sede in Regione Lombardia QUALI BENEFICI/QUANTI FONDI SONO MESSI A DISPOSIZIONE COSA/QUANTO PUÒ OTTENERE CIASCUN PARTECIPANTE COSA VIENE FINANZIATO E IN CHE MISURA QUANDO BISOGNA PRESENTARE LE DOMANDE COME PRESENTARE LA DOMANDA Contributo su fondi regionali con dotazione finanziaria complessiva pari a Contributo a parziale copertura dei costi previsti/l importo del contributo massimo richiedibile varia a seconda dell Ambito di intervento prescelto L Avviso Unico prevede la concessione di contributi nel settore culturale per l anno 2017 a sostegno di progetti e iniziative nei seguenti Ambiti di intervento: Promozione educativa e culturale; Valorizzazione di biblioteche e archivi storici;valorizzazione di musei; Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva;promozione della musica e della danza;complessi bandistici;aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco;Patrimonio immateriale Le tipologie di progetti da candidare e le soglie di costo e di contributo regionale si differenziano a seconda dell Ambito di intervento prescelto, per il quale occorre fare riferimento allegato specifico Le domande possono essere presentate dalle ore 10,30 del 5 giugno 2017, fino alle ore 16,30 del 5 luglio 2017 Per quanto riguarda l Ambito Complessi Bandistici la chiusura è prevista alle ore 16,30 del 5 settembre 2017 La domanda di contributo deve essere presentata esclusivamente in forma telematica tramite il sistema informativo Si.Age. La documentazione da allegare varia a seconda dell Ambito d intervento prescelto, al quale occorre fare riferimento

129 Bollettino Ufficiale 129 COME SONO SELEZIONATE LE DOMANDE A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI L istruttoria è condotta da apposito Nucleo di Valutazione per ciascun Ambito di intervento. La procedura adottata per la selezione è di tipo valutativo per tutti gli Ambiti, escluso l Ambito A6 Complessi bandistici per il quale è previsto la procedura a sportello. A ciascun Ambito di intervento sono associati dei criteri di selezione specifici. Le priorità, comuni a tutti gli Ambiti, sono indicate nell Allegato A Termini e modalità comuni agli Ambiti di intervento A1 Promozione educativa e culturale Daniela Protti Ombretta Giulivi Ruggero Bugnoli Manuela Castellani Giusy Barbagallo A2 Valorizzazione di biblioteche e archivi storici Per biblioteche Casimiro Musu Maria Laura Trapletti Valeria Fioroni ; per Archivi Roberto Grassi Francesca Varalli Doriana Pergolini A3 Valorizzazione di musei Per progetti di allestimenti museali Remo Giatti Maria Serena Tronca Cristina Borgonovo ; Restauro beni, studio e ricerca, formazione e aggiornamento personale Maria Serena Tronca Vanessa Senesi ; Educazione al patrimonio e reti regionali di musei Maria Grazia Diani ; Sistemi museali Anna Maria Ravagnan ; Catalogazione e valorizzazione digitale del patrimonio culturale Rita Gigante ; SML Musei/Raccolte museali Teresa Medici Ezelina Gavagnin ; SML Sistemi museali Anna Maria Ravagnan A4 Promozione della cultura cinematografica e audiovisiva - Caterina Perego Luisa Modena A5 Promozione della musica e della danza Giuliana Marangon Barbara Rosenberg A6 Complessi bandistici Alessandra Cattadori Saveria Zanaboni A7 Aree archeologiche e siti iscritti o candidati alla lista Unesco Monica Abbiati Simona Concetta Longo Jacopo Mele A8 Patrimonio immateriale Renata Meazza Maria Agostina Lavagnino * La scheda informativa tipo dei bandi regionali non ha valore legale. Si rinvia al testo dei decreti che approvano i bandi per tutti i contenuti completi e vincolanti.

130 130 Bollettino Ufficiale Comunicato regionale 30 maggio n. 100 Comunicazione alienazione opera dichiarata di interesse culturale Ai sensi dell art. 62, c. 1, del d.lgs. n. 42 del 22 gennaio 2004 e s.m.i. (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), si dà notizia che la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio - Milano, ha comunicato alla Regione Lombardia di aver ricevuto in data 2 febbraio 2017 denuncia di trasferimento di proprietà, effettuata in data 5 ottobre 2016, a titolo oneroso delle due opere: «La portinaia» e «Lo scaccino», opere in gesso, firmate, di Medardo Rosso. Autore Medardo Rosso (Torino Milano 1928) Dettagli La Portinaia, gesso, cm. 42 x 44 x 22 Prezzo ,00 (centomila/00 Euro) Notifica Decreto della Direzione per i beni culturali e paesaggistici. Direttore Regionale della Liguria del 04 /06 /2008. Autore Medardo Rosso (Torino Milano 1928) Dettagli Lo Scaccino (Se la fusse grappa!), gesso, cm. 30 x 35 x 20 Prezzo ,00 (centomila/00 Euro) Notifica Decreto della Direzione per i beni culturali e paesaggistici. Direttore Regionale della Liguria del 4 giugno Si può prendere visione della documentazione c/o la Soprintendenza sunnominata e c/o Regione Lombardia, DG Culture, Identità e Autonomie, Struttura Istituti e luoghi della cultura e soprintendenza beni librari, Milano, Piazza Città di Lombardia. II dirigente Claudio Gamba

131 Bollettino Ufficiale 131 D.G. Agricoltura D.d.u.o. 26 maggio n Misure fitosanitarie e delimitazione del territorio della Regione Lombardia in applicazione del decreto ministeriale 12 ottobre Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora Chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica Italiana IL DIRIGENTE DELL UNITA ORGANIZZATIVA SVILUPPO INDUSTRIE E FILIERE AGROALIMENTARI, ZOOTECNIA E POLITICHE ITTICHE Vista la direttiva del Consiglio dell 8 maggio 2000 n. 2000/29/ CE, concernente «Misure di protezione contro l introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità» e successive modificazioni; Vista la direttiva 2002/89/CE del Consiglio, del 28 novembre 2002, che modifica la direttiva 2000/29/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità; Vista la Decisione di esecuzione della commissione del 1 marzo 2012 n. 138 relativa alle misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione nell Unione di Anoplophora chinensis (Forster); Vista la Decisione di esecuzione della commissione del 12 giugno 2014 che modifica la decisione di esecuzione 2012/138/UE sulle condizioni di introduzione e circolazione all interno dell Unione di determinate piante, al fine di impedire l introduzione e la diffusione dell Anoplophora chinensis (Forster) Visto il d.lgs. 19 agosto 2005 n. 214 «Attuazione della direttiva 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto ministeriale 12 ottobre 2012, «Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica italiana» che recepisce la decisione 2012/138/UE; Visto il decreto regionale n del 24 ottobre 2014, «Misure fitosanitarie e delimitazione del territorio della Regione Lombardia in applicazione del decreto ministeriale 12 ottobre Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica italiana»; Vista la l.r. del 5 dicembre 2008, n. 31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste pesca e sviluppo rurale; Considerato che Anoplophora chinensis, rappresenta una seria minaccia per le piante ornamentali arboree e arbustive, per le coltivazioni da frutto e per gli ecosistemi urbani e forestali; Dato atto che tali disposizioni impegnano la Regione Lombardia, attraverso il Servizio fitosanitario regionale, ad effettuare controlli sui vegetali e i prodotti vegetali e a condurre monitoraggi e lotte obbligatorie, al fine di impedire l introduzione, eradicare e controllare la diffusione degli organismi nocivi da quarantena pericolosi per l agricoltura comunitaria e nazionale intercettati o presenti sul territorio regionale; Considerato che a seguito dell attività di monitoraggio svolta dal Servizio fitosanitario è necessario: 1. aggiornare la delimitazione del territorio infestato da Anoplophora chinensis secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale 12 ottobre 2012, individuando lo status fitosanitario delle stesse aree secondo quanto previsto dell allegato II, sezione 3, punti 1e 2, del citato Decreto Ministeriale e precisamente: a. confermare lo status fitosanitario di contenimento per l area delimitata indicata nell allegato 1 di n. 2 pagine parte sostanziale ed integrante del presente atto; b. definire lo status fitosanitario di eradicazione per l area delimitata indicata nell allegato 2 di n. 1 pagina parte sostanziale ed integrante del presente atto; 2. sostituire il decreto regionale n del 24 ottobre 2014, «Misure fitosanitarie e delimitazione del territorio della Regione Lombardia in applicazione del Decreto Ministeriale 12 ottobre Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica italiana»; Considerato che tutti gli atti che hanno portato ad identificare le zone delimitate indicate nei citati allegati 1 e 2, incluse le carte tematiche e i dati vettoriali, sono disponibili presso il Servizio fitosanitario regionale; Ritenuto inoltre, al fine di rafforzare le misure di lotta ad Anoplohora chinensis stabilite dal Decreto Ministeriale 12 ottobre 2012, di prevedere che: 1. nelle aree delimitate di cui all allegato 1 è facoltà del Servizio fitosanitario regionale, estendere gli abbattimenti, oltre a quelli previsti per le piante infestate, anche alle piante sensibili non sintomatiche comprese per un raggio massimo di 100 m; 2. è fatto obbligo ai vivaisti ricadenti nella zona delimitata di eseguire trattamenti insetticidi, con prodotti abbattenti, per l intero periodo in cui è riscontrabile la presenza degli adulti, indicativamente dall inizio di giugno a fine settembre, con una cadenza di giorni sulle piante sensibili; 3. nel caso in cui un soggetto pubblico o privato intenda abbattere autonomamente le piante infestate deve: a. comunicare preventivamente, con almeno due giorni lavorativi di anticipo, le operazioni di taglio al Servizio Fitosanitario Regionale; b. distruggere tutto il legname di risulta tramite incenerimento o cippatura, nel primo caso è necessario produrre la tracciabilità della distruzione; c. distruggere tutte le ceppaie nonché le radici di diametro superiore ad 1 cm. In alternativa è possibile devitalizzare ceppaia e radici tramite un intervento con sostanza devitalizzante. Dopo l intervento di devitalizzazione, la ceppaia e il terreno circostante sino a circa due metri dal ceppo o dall ultima radice affiorante devono essere ricoperti con una rete metallica a maglia fine (massimo 5 mm di maglia ed 1 mm di spessore minimo del filo). La rete deve essere fissata al terreno con idonei fermi posizionati ogni 50 cm, le giunture della stessa devono essere sovrapposte per almeno 3 cm e fermate con filo di ferro in modo da evitare sollevamenti della rete ed offrire aperture che possano lasciare uscire l insetto adulto. La rete deve rimanere in loco per almeno due anni. La rete di copertura deve essere controllata nel periodo da giugno a fine agosto e mantenuta efficiente; d. cippare in loco, sotto la sorveglianza del Servizio fitosanitario regionale, tutto il legname derivante da abbattimenti effettuati in emergenza, nel periodo maggio settembre; e. è fatto divieto di movimentare al di fuori dell area delimitata legname e residui di potatura non cippati degli alberi appartenenti ai seguenti generi: Acer spp., Aesculus hippocastanum, Alnus spp., Betula spp., Carpinus spp., Citrus spp., Cornus spp., Corylus spp., Cotoneaster spp., Crataegus spp., Fagus spp., Lagerstroemia spp., Malus spp., Platanus spp., Populus spp., Prunus laurocerasus, Pyrus spp., Rosa spp., Salix spp. e Ulmus spp.; 4. il Servizio fitosanitario regionale può, a seguito di una specifica valutazione del rischio fitosanitario, autorizzare misure diverse da quelle previste nel presente decreto, per piante di particolare pregio, provvedendo a disporre tutte le misure precauzionali ritenute necessarie; Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze dell Unità Organizzativa individuate dalla d.g.r. n del 10 aprile 2017; Visto l art 17 della l.r. n. 20 del 7 luglio 2008, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; DECRETA 1. di provvedere ad aggiornare l area delimitata per la presenza di Anoplophora chinensis così come indicata nell allegato 1e 2 per complessive 3 pagine, parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di confermare lo status fitosanitario di contenimento per l area delimitata indicata nell allegato 1 di n. 2 pagine parte sostanziale ed integrante del presente atto; 3. di definire lo status fitosanitario di eradicazione per l area delimitata indicata nell allegato 2 di n. 1 pagina parte sostanziale ed integrante del presente atto; 4. al fine di rafforzare le misure di lotta contro Anoplohora chinensis prevedere che:

132 132 Bollettino Ufficiale a. nelle aree delimitate di cui all allegato 1 è facoltà del Servizio fitosanitario regionale, estendere gli abbattimenti, oltre a quelli previsti per le piante infestate, anche alle piante sensibili non sintomatiche comprese per un raggio massimo di 100 m; b. è fatto obbligo ai vivaisti ricadenti nella zona delimitata di eseguire trattamenti insetticidi, con prodotti abbattenti, per l intero periodo in cui è riscontrabile la presenza degli adulti, indicativamente dall inizio di giugno a fine settembre, con una cadenza di giorni sulle piante sensibili; c. nel caso in cui un soggetto pubblico o privato intenda abbattere autonomamente le piante infestate deve: I. comunicare preventivamente, con almeno due giorni lavorativi di anticipo, le operazioni di taglio al Servizio Fitosanitario Regionale; II. distruggere tutto il legname di risulta tramite incenerimento o cippatura, nel primo caso è necessario produrre la tracciabilità della distruzione; III. distruggere tutte le ceppaie nonché le radici di diametro superiore ad 1 cm. In alternativa è possibile devitalizzare ceppaia e radici tramite un intervento con sostanza devitalizzante. Dopo l intervento di devitalizzazione, la ceppaia e il terreno circostante sino a circa due metri dal ceppo o dall ultima radice affiorante devono essere ricoperti con una rete metallica a maglia fine (massimo 5 mm di maglia ed 1 mm di spessore minimo del filo). La rete deve essere fissata al terreno con idonei fermi posizionati ogni 50 cm, le giunture della stessa devono essere sovrapposte per almeno 3 cm e fermate con filo di ferro in modo da evitare sollevamenti della rete ed offrire aperture che possano lasciare uscire l insetto adulto. La rete deve rimanere in loco per almeno due anni. La rete di copertura deve essere controllata nel periodo da giugno a fine agosto e mantenuta efficiente; IV. cippare in loco, sotto la sorveglianza del Servizio fitosanitario regionale, tutto il legname derivante da abbattimenti effettuati in emergenza, nel periodo maggio settembre; d. il Servizio fitosanitario regionale può, a seguito di una specifica valutazione del rischio fitosanitario, autorizzare misure diverse da quelle previste nel presente decreto, per piante di particolare pregio, provvedendo a disporre tutte le misure precauzionali ritenute necessarie; e. è fatto divieto di movimentare al di fuori dell area delimitata legname e residui di potatura non cippati degli alberi appartenenti ai seguenti generi: Acer spp., Aesculus hippocastanum, Alnus spp., Betula spp., Carpinus spp., Citrus spp., Cornus spp., Corylus spp., Cotoneaster spp., Crataegus spp., Fagus spp., Lagerstroemia spp., Malus spp., Platanus spp., Populus spp., Prunus laurocerasus, Pyrus spp., Rosa spp., Salix spp. e Ulmus spp.; 5. di rendere disponibili le carte tematiche e i dati vettoriali dell area delimitata sul sito della Regione Lombardia, Direzione Generale Agricoltura, Servizio fitosanitario, lotte obbligatorie, Anoplophora chinensis; 6. che il presente atto sostituisce integralmente decreto regionale n del 24 ottobre 2014, «Misure fitosanitarie e delimitazione del territorio della Regione Lombardia in applicazione del Decreto Ministeriale 12 ottobre Misure d emergenza per impedire l introduzione e la diffusione di Anoplophora chinensis (Forster) nel territorio della Repubblica italiana»; 7. di pubblicare il presente decreto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il dirigente Andrea Massari

133 Bollettino Ufficiale 133 ALLEGATO 1 GALLARATE COMO COMO CARDANO AL CAMPO Focolaio Anoplophora chinenis Province Milano e Varese VARESE CASTELLANZA BUSTO ARSIZIO RESCALDINA UBOLDO MONZA E DELLA BRIANZA Legenda zona infestata zona cuscinetto limiti comunali limiti provinciali LEGNANO ORIGGIO CARONNO PERTUSELLA CERRO MAGGIORE SAN VITTORE OLONA SAN GIORGIO SU LEGNANO GARBAGNATE MILANESE CANEGRATE LAINATE NERVIANO PARABIAGO POGLIANO MILANESE CASOREZZO INVERUNO VANZAGO PREGNANA MILANESE ARLUNO CUGGIONO OSSONA MESERO BERNATE TICINO MARCALLO CON CASONE SEDRIANO MILANO MILANO ± 1: PAVIA TREZZANO SUL NAVIGLIO BUCCINASCO ASSAGO GAGGIANO ROZZANO ZIBIDO SAN GIACOMO NOVIGLIO BASIGLIO

134 134 Bollettino Ufficiale BERGAMO Focolaio Anoplophora chinenis Provincia Brescia Legenda RODENGO - SAIANO GUSSAGO zona infestata zona cuscinetto limiti comunali limiti provinciali laghi BRESCIA MONTICHIARI ± 1: MANTOVA

135 135 Bollettino Ufficiale ALLEGATO 2 Focolaio Anoplophora chinenis Provincia Brescia Legenda zona infestata zona cuscinetto limiti comunali BRESCIA limiti provinciali laghi SIRMIONE ± 1: MANTOVA

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