Rassegna Stampa. Conferenza stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata LA MEDICINA DEI SANI SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA.

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1 Rassegna Stampa Conferenza stampa LA MEDICINA DEI SANI SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA. COSI PREPARIAMO I FUTURI MEDICI A PRATICARE LA PREVENZIONE Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B Brescia Tel Fax intermedia@intermedianews.it Roma, 12 Dicembre 2016

2 Segnalazioni INTERMEDIA Dicembre 2016 RILEVAZIONI Programma TG 1 Data 12/12/2016 Emittente RAI 1 Programma SKY TG24 Data 12/12/2016 Emittente SKY Programma RAI SPORT Data 12/12/2016 Emittente RAI 1 Programma SALUS TG Data 12/12/2016 Emittente ADNKRONOS TV

3 Emittente MEDICINA E INFORMAZIONE Data 12/12/2016

4 TUMORI: ITALIANI BOCCIATI PREVENZIONE, 24 MILIONI I SEDENTARI IL 22% FUMA,15% BEVE ALCOL. AL VIA CAMPAGNA PER GIOVANI MEDICI ROMA, 12 DIC - Italiani bocciati in prevenzione, soprattutto sugli stili di vita. Un adulto su 3 si dichiara completamente sedentario e in totale sono 24 milioni e 766 mila le persone che non praticano nessuna attività fisica o sportiva, con le donne che risultano più pigre rispetto agli uomini. Il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. Ancora troppo pochi si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Per intervenire sulla prevenzione, che riguarda anche persone in salute, in 10 atenei si svolgerà il progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro "Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università", per i futuri camici bianchi. "Oggi agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l'impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona" spiega il professor Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro. Gli atenei coinvolti saranno a Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa eventi formativi, lezioni frontali. L'iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, interverranno anche i rappresentanti dell'associazione Italiana Calciatori (AIC). "La famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo la ricerca ed i progetti finalizzati all'educazione delle buone norme del benessere". "L'inattività fisica è un pericoloso vizio sempre più diffuso. Si può combatterla promuovendo una nuova cultura della salute "sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del Coni, mentre il rettore dell'università la Sapienza Eugenio Gaudio conclude "la prevenzione è un'arma imprescindibile. Dobbiamo incentivarla, anche tra il personale medico".

5 Lettori La medicina dei sani sale in cattedra nelle universita Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina.

6 Lettori TUMORI: AL VIA PROGETTO PER FORMARE FUTURI MEDICI SU PREVENZIONE (AGI) - Roma, 12 dic. - Un tour in dieci atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E' questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Universita'. L'iniziativa e' stata presentata oggi a Roma in un convegno nazionale all'universita' Sapienza col patrocinio del Miur. "Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l'insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche", ha detto Francesco Cognetti, presidente di Insieme contro il Cancro. "Infatti un adulto su tre - ha continuato - e' completamente sedentario, il 22 per cento fuma regolarmente, il 36 per cento e' in sovrappeso e il 15 per cento beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell'istituzione deputata a questo ruolo: l'universita'. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l'impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona". Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle piu' importanti e prestigiose riviste mediche. L'iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell'associazione italiana calciatori (Aic).

7 Lettori Stili di vita anticancro, a scuola ci vanno i medici Al via il progetto "Prevenzione e stili di vita sani nelle università" per sensibilizzare anche i futuri medici agli stili di vita più sani. A partire dallo sport DA UN lato la promozione di corretti stili di vita: attività fisica e alimentazione. Dall altra la capacità di liberarsi dalle cattive abitudini, come il fumo e l abuso di alcol. Sono questi i cardini di uno stile di vita sano che permette di ridurre il rischio di malattie croniche come tumori, disturbi cardiovascolari e diabete, sempre più comuni in una società che invecchia come la nostra. I dati. Lo dimostrano una montagna di studi medici e viene ripetuto sempre più spesso, eppure solo il il 33% degli adulti in Italia svolge una regolare attività fisica. E ancora, stando ai dati Istat, un italiano su cinque è fumatore, uno su 10 obeso, e due su 10 consumano alcol quotidianamente. In prima linea a combattere queste cattive abitudini dovrebbero esserci i medici, capaci di fornire ai cittadini le giuste indicazioni in materia di prevenzione, ma così non è. Anzi spesso i medici stessi fumano, sono in sovrappeso e mancano di convincere i loro pazienti. Debolezze umane, da un lato, ma non solo. Perché non sempre nelle università i giovani che si avviano alla professione ricevono gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita corretto sulla salute. L'iniziativa. Per questo la fondazione "Insieme contro il cancro" ha deciso di promuove il progetto "Prevenzione e stili di vita sani nelle università". Un tour in 10 atenei che prenderà il via nelle prossime settimane e prevede in ogni tappa eventi formativi, lezioni frontali, materiale didattico, realizzati in collaborazione con il mondo dello sport.

8 LETTORI al cancro fondamentale stile di vita sano/v vid Lotta al cancro, fondamentale stile di vita sano Per gli specialisti è sempre più importante uno stile di vita sano per scongiurare malattia e l insorgere di tumori. Eppure gli italiani mostrano indifferenza verso le buone abitudini. Un adulto su tre è completamente sedentario; il 22 per cento fuma regolarmente; il 36 per cento è in sovrappeso e il 15 per cento beve troppo alcol. Ancora in pochi si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce. Per invertire la rotta, la Fondazione Insieme contro il cancro punta a un progetto che coinvolge direttamente i futuri camici bianchi: un tour in dieci università italiane, da Torino a Palermo, per fornire agli studenti di medicina gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Il progetto ha lo scopo soprattutto di educare, di formare i giovani medici che poi vedranno pazienti, vedranno i loro familiari istruirli su corretti stili di vita e sull abbandono di determinate consuetudini che invece sono assolutamente dannose. Si stima che nel 2016 in Italia verranno diagnosticati più di nuovi casi di tumore. Ecco perché la prevenzione diventa un arma imprescindibile e fondamentale, a partire dalle piccole abitudini quotidiane: a tavola, per esempio, con la dieta mediterranea che tutto il mondo ci invidia. L alimentazione è importantissima. Oggi viene molto rivalutata la dieta mediterranea. Bisogna evitare o mangiare poco le carni rosse e tutte quelle sostanze che per contenuto o per come sono cucinate, sono fattori di rischio.

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12 Università: prevenzione e vita sana, in atenei insieme contro il cancro (DIRE-SIR) Solo il 33% degli adulti svolge una regolare attività fisica come raccomandato dalle Linee guida internazionali. Altri comportamenti scorretti come fumo o abuso di alcol sono invece ancora troppo diffusi tra la popolazione (soprattutto nei giovani). Quindi i futuri medici, al di là della specializzazione scelta, devono essere in grado di fornire ai cittadini le giuste indicazioni in materia di medicina dei sani e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria del cancro. Agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere. Appare quindi fondamentale sviluppare un percorso di formazione nell istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Per questo la Fondazione Insieme contro il Cancro ha deciso di promuove il progetto Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università che vede anche la partecipazione del mondo dello sport italiano. Nelle prossime settimane partirà un tour in 10 atenei del nostro Paese. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e distribuito materiale didattico-informativo. L iniziativa sarà presentata con un convegno nazionale che si svolge lunedì 12 dicembre presso il Policlinico Umberto I di Roma. Parteciperanno, tra gli altri, Francesco Cognetti presidente di Insieme contro il Cancro; Carlo Tavecchio presidente della Figc; Roberto Fabbricini, segretario generale Coni; Eugenio Gaudio, rettore Università La Sapienza e Paolo Marchetti, direttore dipartimento Oncologia medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea di Roma. (

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14 Tumori:italiani bocciati prevenzione, 24 milioni i sedentari Il 22% fuma,15% beve alcol. Al via campagna per giovani medici - ROMA, 12 DIC - Italiani bocciati in prevenzione, soprattutto sugli stili di vita. Un adulto su 3 si dichiara completamente sedentario e in totale sono 24 milioni e 766 mila le persone che non praticano nessuna attività fisica o sportiva, con le donne che risultano più pigre rispetto agli uomini. Il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. Ancora troppo pochi si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Per intervenire sulla prevenzione, che riguarda anche persone in salute, in 10 atenei si svolgerà il progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro "Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università", per i futuri camici bianchi. "Oggi agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l'impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona" spiega il professor Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro. Gli atenei coinvolti saranno a Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa eventi formativi, lezioni frontali. L'iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, interverranno anche i rappresentanti dell'associazione Italiana Calciatori (AIC). "La famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo la ricerca ed i progetti finalizzati all'educazione delle buone norme del benessere". "L'inattività

15 fisica è un pericoloso vizio sempre più diffuso. Si può combatterla promuovendo una nuova cultura della salute "sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del Coni,mentre il rettore dell' Università la Sapienza Eugenio Gaudio conclude "la prevenzione è un'arma imprescindibile. Dobbiamo incentivarla, anche tra il personale medico".

16 Parte il Tour di Insieme contro il cancro per gli studenti di medicina Molti italiani ignorano le regole del benessere e della prevenzione delle patologie gravi. Per esempio solo il 33% degli adulti svolge una regolare attività fisica come raccomandato dalle Linee guida internazionali. Altri comportamenti scorretti come fumo o abuso di alcol sono invece ancora troppo diffusi tra la popolazione (soprattutto nei giovani). Quindi i futuri medici, al di là della specializzazione scelta, devono essere in grado di fornire ai cittadini le giuste indicazioni in materia di medicina dei sani e di prevenzione primaria, secondaria e terziaria del cancro. Agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere. Appare quindi fondamentale sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. La Fondazione Insieme contro il Cancro ha deciso di promuove il progetto Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università che vede anche la partecipazione del mondo dello sport italiano. Nelle prossime settimane partirà un tour in 10 atenei del nostro Paese. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e distribuito materiale didattico-informativo. L iniziativa sarà presentata con un convegno nazionale che si svolge lunedì 12 dicembre presso il Policlinico Umberto I di Roma. Parteciperanno, tra gli altri, il prof. Francesco Cognetti (Presidente di Insieme contro il Cancro); Carlo Tavecchio (Presidente della FIGC); Roberto Fabbricini(Segretario Generale CONI); Eugenio Gaudio (Rettore Università La Sapienza) e Paolo Marchetti(Direttore Dipartimento Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Roma). Nella speranza che gli impegni ti consentano di partecipare, ti ricordiamo che siamo a disposizione per qualsiasi necessità e ti porgiamo un caro saluto. PREVENZIONE E STILI DI VITA SANI NELLE UNIVERSITÀ PARTE IL TOUR DI INSIEME CONTRO IL CANCRO PER GLI STUDENTI DI MEDICINA Roma, 12 dicembre 2016, ore Auditorium I Clinica Medica Policlinico Umberto I - (Viale del Policlinico, 155)

17 La Medicina dei sani sale in cattedra nelle università Così prepariamo i futuri Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la... La Medicina dei sani sale in cattedra nelle università: Così prepariamo i futuri medici a praticare la prevenzione (Di lunedì 12 dicembre 2016) Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelleuniversità. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna...

18 PREVENZIONE, LA MEDICINA DEI SANI SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è

19 da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro - sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale.

20 La Medicina dei sani sale in cattedra nelle università: Così Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -.Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti conclude il prof. Paolo

21 Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto. Sabato 17 dicembre 2016 dalle ore si terrà al Palacongressi di Rimini il III Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sanie la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -.Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza Università di

22 Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

23 Tumori: al via progetto per formare futuri medici su prevenzione (AGI) Roma, 12 dic. Un tour in dieci atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Universita. L iniziativa e stata presentata oggi a Roma in un convegno nazionale all Universita Sapienza col patrocinio del Miur. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche, ha detto Francesco Cognetti, presidente di Insieme contro il Cancro. Infatti un adulto su tre ha continuato e completamente sedentario, il 22 per cento fuma regolarmente, il 36 per cento e in sovrappeso e il 15 per cento beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell istituzione deputata a questo ruolo: l Universita. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo,

24 Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle piu importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione italiana calciatori (Aic)..

25 PREVENZIONE, LA MEDICINA DEI SANI SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina.

26 Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro - sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti - conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza - Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

27 La Medicina dei sani sale in cattedra nelle università: Così prepariamo i futuri medici a praticare la prevenzione Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani A cura di Filomena Fotia Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per

28 una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

29 /12/ La "medicina dei sani" sale in cattedra nelle Universita. "Cosi prepariamo i futuri medici a praticare la prevenzione" Roma, 12 dicembre 2016 Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro - sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti - conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza - Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

30 (Sito della prima fondazione che unisce medici e pazienti, presieduta dal prof. Francesco Cognetti) La "medicina dei sani" sale in cattedra nelle Università. "Cosi prepariamo i futuri medici a praticare la prevenzione" Roma, 12 dicembre 2016 Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro - sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici

31 bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti - conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza - Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

32 La prevenzione dei tumori parte dalle università, al via tour formativo in tutta Italia Un tour in dieci università italiane per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. È l'obiettivo del progetto "Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università", promosso dalla Fondazione Insieme contro il Cancro. L iniziativa è stata presentata a Roma, nel corso di in un convegno organizzato alla Sapienza di Roma con il patrocinio del ministero dell'istruzione. Il programma coinvolge gli atenei di tutta Italia e farà tappa a Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. Durante ogni appuntamento, verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali che coinvolgono anche testimonial del mondo sport e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di 365 mila nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi mille persone ricevono una diagnosi di tumore. «Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche. Un adulto su tre è completamente sedentario, il 22 per cento fuma regolarmente, il 36 per cento è in sovrappeso e il 15 per cento beve troppo alcol. E ancora, sono troppo pochi gli italiani che si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro», ha spiegato Francesco Cognetti, presidente di Insieme contro il Cancro. «Con questa nuova campagna - ha aggiunto - vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona». Mentre, ha ricordato Eugenio Gaudio, rettore dell Università La Sapienza di Roma, «l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma

33 imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico». Sul fronte dei controlli, poi, c'è una netta divisione tra il Nord e il Sud del Paese. «Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti - ha detto Paolo Marchetti, direttore della Oncologia Medica Azienda Ospedaliera Sant Andrea - e nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. I cittadini hanno realmente svolto 300mila esami in più. Restano però profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11 per cento dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73 per cento degli abitanti», ha aggiunto Marchetti. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (Aic). «Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile», ha affermato Carlo Tavecchio, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. «Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università».

34 Cancro: molti italiani ignorano la prevenzione Quanti di noi, in tutta sincerità, effettuano gli screening consigliati e offerti gratuitamente dalla Sanità pubblica? Quanti di noi hanno voglia di cambiare radicalmente lo stile di vita, anche alimentare, per avere qualche salvaguardia in più per prevenire patologie tumorali? Esiste, tra gli italiani, la percezione dell importanza della prevenzione? Il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro, afferma che: Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche. Infatti, un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Di fronte ad uno scenario così ben definito, come si può dare un giro di vite a questo sistema poco virtuoso? Forse partendo dall educazione degli stessi medici che dovranno imparare sicuramente a curare, ma in primo luogo a praticare la prevenzione. E stata presentata di recente un iniziativa interessante, patrocinata dal MIUR, proposta dalla Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. Di cosa si tratta? Con la nuova campagna -continua Cognetti-, vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi, infatti, agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Sarà inaugurato così un tour in dieci Atenei italiani (Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro) per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. Attraverso eventi formativi, lezioni frontali e la distribuzione, agli studenti, di dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche, i futuri medici impareranno l importanza della prevenzione. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura d ella salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina.

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38 LETTORI LA MEDICINA DEI SANI SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA. COSI PREPARIAMO I FUTURI MEDICI A PRATICARE LA PREVENZIONE Roma, 12 dicembre 2016 l prof. Cognetti: Andremo a formare gli studenti delle scuole di specializzazione perché entri nel loro DNA la necessità di intervenire sulle persone in salute, correggendo errati stili di vita. In troppi infatti ignorano le regole per evitare le patologie. E in tanti non si sottopongono agli screening. Previste speciali lezioni e la distribuzione di materiale didattico, col coinvolgimento diretto del mondo dello sport Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. E questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche - afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro -. Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile - afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio -. Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore

39 collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro - sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI -. L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro - sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma -. Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti - conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza - Università di Roma -. Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. E infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

40 La Medicina dei sani sale in cattedra nelle università. Convegno nazionale alla Sapienza Il prof. Cognetti: Andremo a formare gli studenti delle scuole di specializzazione perché entri nel loro DNA la necessità di intervenire sulle persone in salute, correggendo errati stili di vita. In troppi infatti ignorano le regole per evitare le patologie. E in tanti non si sottopongono agli screening. Previste speciali lezioni e la distribuzione di materiale didattico, col coinvolgimento diretto del mondo dello sport Roma, 12 dicembre 2016 Un tour in dieci Atenei italiani per insegnare ai futuri camici bianchi la medicina dei sani e la prevenzione primaria, secondaria e terziaria dei tumori. È questo il principale obiettivo del nuovo progetto della Fondazione Insieme contro il Cancro Prevenzione e Stili di Vita Sani nelle Università. L iniziativa è presentata oggi a Roma in un convegno nazionale alla Sapienza di Roma col patrocinio del MIUR. Ancora troppi italiani ignorano le regole fondamentali per evitare l insorgenza delle neoplasie e di altre patologie croniche afferma il prof. Francesco Cognetti, Presidente di Insieme contro il Cancro Infatti un adulto su tre è completamente sedentario, il 22% fuma regolarmente, il 36% è in sovrappeso e il 15% beve troppo alcol. E ancora troppo pochi italiani si sottopongono agli screening, fondamentali per una diagnosi precoce del cancro. Con questa nuova campagna vogliamo sviluppare un percorso di formazione nell Istituzione deputata a questo ruolo: l Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non sempre vengono forniti gli strumenti

41 necessari per comprendere l impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona. Gli atenei coinvolti saranno quelli di Roma, Milano, Torino, Padova, Verona, Napoli, Modena, Palermo, Firenze e Catanzaro. In ogni tappa verranno organizzati eventi formativi, lezioni frontali e saranno distribuite agli studenti dispense con una selezione di pubblicazioni scientifiche tratte dalle più importanti e prestigiose riviste mediche. L iniziativa vede anche il coinvolgimento diretto del mondo dello sport. Oltre agli oncologi, negli incontri interverranno anche i rappresentanti dell Associazione Italiana Calciatori (AIC). Per la sua grande diffusione, la famiglia del calcio ha una grande responsabilità verso i giovani e la società civile afferma Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Per questo sosteniamo in diversi modi la ricerca ed i progetti finalizzati all educazione delle buone norme del benessere. Gli atleti che competono ai massimi livelli devono essere un esempio per tutti, sul tema della salute auspichiamo sempre una maggiore collaborazione tra lo sport, il calcio in particolare, il mondo della ricerca e dell Università. Lo sport italiano è da sempre sensibile al tema della prevenzione delle gravi malattie come il cancro sottolinea Roberto Fabbricini, Segretario Generale del CONI L inattività fisica è purtroppo un pericoloso vizio sempre più diffuso tra gli italiani di tutte le età. Si può combatterla promuovendo a 360 gradi una nuova cultura della salute e coinvolgendo, in quest opera, anche il mondo dell istruzione e della medicina. Secondo le ultime stime, nel 2016 nel nostro Paese saranno diagnosticati complessivamente più di nuovi casi di tumore. Ogni giorno circa quindi persone ricevono una diagnosi di tumore. Grazie alla ricerca scientifica, dalla fine degli anni Settanta ad oggi è raddoppiata la percentuale di pazienti che riescono a sconfiggere il cancro sottolinea il prof. Eugenio Gaudio, Rettore dell Università La Sapienza di Roma Tuttavia l aumento dell età media porterà a un sempre maggior numero di nuovi casi, soprattutto in un Paese particolarmente anziano come l Italia. La prevenzione è quindi un arma imprescindibile e fondamentale. Dobbiamo incentivarla il più possibile, sia nella popolazione che tra il personale medico. Con questo tour diverse centinaia di futuri camici bianchi avranno l opportunità di seguire lezioni svolte da oncologi di fama internazionale. Gli ultimi dati sugli screening evidenziano alcuni miglioramenti conclude il prof. Paolo Marchetti Direttore della Oncologia Medica, Azienda Ospedaliera Sant Andrea, Sapienza Università di Roma Nel 2015, rispetto all anno precedente, il numero di italiani invitati a sottoporsi a mammografia, ricerca sangue occulto nelle feci e pap test è cresciuto di un milione. 300mila esami in più sono stati invece realmente svolti dai cittadini. Restano tuttavia profonde differenze tra i risultati registrati nelle regioni del Centro Nord e quelle del Sud. Solo l 11% dei calabresi svolge il test del sangue occulto nelle feci mentre nella provincia di Trento viene eseguito dal 73% degli abitanti. Da ultimo, non va dimenticata la prevenzione terziaria. È infatti dimostrato scientificamente che condurre stili di vita sani evita nei pazienti oncologici la ricomparsa della malattia. Dobbiamo preparare i giovani medici anche su questo aspetto.

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Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata LA "MEDICINA DEI SANI" SALE IN CATTEDRA NELLE UNIVERSITA'

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