L.R. 89/80. Progetto di iniziativa regionale Musei di qualità al servizio dei cittadini e delle cittadine toscani

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1 L.R. 89/80 Progetto di iniziativa regionale Musei di qualità al servizio dei cittadini e delle cittadine toscani ***** SCHEDA PER LA DESCRIZIONE DEI PROGETTI LOCALI Linee d azione del PIC al cui perseguimento è finalizzato il progetto locale: Organizzazione di itinerari per la valorizzazione delle relazioni tra il museo ed i beni culturali del suo territorio di riferimento Sviluppo delle attività educative rivolte agli studenti e di iniziative rivolte alla promozione della fruizione dei musei, degli ecomusei, delle aree archeologiche Sviluppo della qualità dell offerta dei musei, degli ecomusei, delle aree archeologiche tramite il loro adeguamento agli standard di cui al D.M. 10 maggio 2001 Progetti per l innovazione organizzativa e gestionale dei musei Progetti per la promozione dei musei, degli ecomusei e delle aree archeologiche Progetti per l innovazione tecnologica. 1) Obiettivi e linee d azione triennali a livello di circondario, di provincia o di area sovraprovinciale, al cui perseguimento sono finalizzati i progetti locali nel triennio di riferimento. - diffondere la conoscenza del patrimonio storico ed archeologico del territorio - sviluppare l interesse verso il patrimonio culturale - comprendere il significato e la funzione del museo come luogo di esperienza e di comunicazione - creare collegamenti tra scuola e museo - offrire alle scuole strumenti didattici efficaci per l approfondimento dei programmi scolastici - migliorare gli standard qualitativi e la fruibilità delle strutture museali esistenti - condividere le risorse, le competenze, gli strumenti finalizzati all ampliamento del bacino d utenza - Incrementare la circolazione dei flussi turistici 2) Titolo del progetto locale per l anno 2011: Conoscere la storia del territorio attraverso il museo 3) Ambito/i di riferimento (indicare il numero dell ambito paesaggistico come da PIC) 1 Ambito n. 17 Ambito n. Ambito n. Prov. Pisa (Sistema Museale Valdarno di Sotto) Prov. Prov. 1 E ammissibile un solo progetto per ambito paesaggistico. Laddove l ambito comprenda il territorio di più province, gli enti possono decidere se unirsi al progetto del proprio ambito oppure sviluppare il progetto insieme agli altri enti dello stesso ambito ma in provincia diversa. Indicare brevemente le motivazioni della scelta.

2 4) Enti che propongono il progetto a. Comune di Castelfranco di Sotto (capofila rete museale Valdarno di Sotto) b. Comune di Montopoli V/Arno c. Comune di San Miniato 5) Altri soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto Soggetto A. Comune di Fucecchio B. Comune di S. Maria a Monte C. Università degli Studi di Pisa D. Università degli Studi di Firenze E. Istituto Storico Lucchese, sezione Valdarno F. Fondazione Centro Studi Tardo Medioevo Soprintendenza Beni Archeologici della Toscana G. Soprintendenza per i Beni Artistici per le province di Pisa e Livorno H. Cooperativa Promocultura I. Assoc. La Biscondola J. Gruppo Archeologico Valdarno Inferiore K. Gruppo Archeologico Isidoro Falchi L. Assoc. Via Francigena di Galleno M. Pro loco Fucecchio N. Pro Loco S. Maria a Monte O. Pro Loco San Miniato P. Pro Loco Montopoli V/Arno Q. Pro Loco Orentano Ruolo Partner per i contenuti e l organizzazione Partner per i contenuti e l organizzazione cura dei contenuti scientifici cura delle attività educative sviluppo delle attività didattiche e di visita sul territorio,,,, supporto alle attività educative supporto alla informazione e comunicazione,,,,,,,, Ruolo 6) Indicazione degli istituti (singoli musei, aree archeologiche, ecomusei) che partecipano al progetto 2 a) Museo Archeologico di Orentano b) Museo Civico Palazzo Guicciardini di Montopoli V/Arno c) Museo della Scrittura di San Miniato 7) Descrizione del progetto, delle attività previste per l anno 2011, del ruolo svolto da ciascun partecipante e delle professionalità coinvolte. Il progetto proposto per l annualità 2011 è stato redatto sulla base delle indicazioni ottenute dalle passate attività e dalle necessità espresse dagli istituti scolastici, raccolte nel corso della campagna di informazione sviluppata nei mesi di settembre-ottobre 2010 e relativa al progetto PIC Se, per il primo punto, è risultato di estremo interesse il risultato delle attività destinate agli adulti (corsi sul tema della via Francigena), dai contatti avuti con le scuole è stata evidenziata la crescente difficoltà per lo sviluppo di attività educative da svolgere nella sede museale. Su questa base conoscitiva, il progetto per l annualità 2011, orientato in modo da assistere le scuole nel mantenere il rapporto con i musei, fornisce soluzioni alle difficoltà esistenti e favorisce la conoscenza delle strutture museali del territorio e alle loro attività educative. La proposta di progetto, effettuando le scelte operative conseguenti e assicurando la consulenza tecnico-scientifica agli insegnanti, prevede un articolazione nelle seguenti azioni: la realizzazione di un corso di formazione riservato agli insegnanti, la predisposizione di percorsi tematici, la progettazione e lo sviluppo di 2 Per ogni istituto compilare la scheda allegato A.

3 attività didattica in aula e le visite guidate ai musei e/o aree di interesse archeologico. a) Corso di formazione riservato agli insegnanti: Conoscere la storia del territorio attraverso il museo In preparazione alle attività dedicate agli studenti, il progetto prevede la realizzazione di un corso di formazione riservato agli insegnanti. Il corso avrà lo scopo di fornire ai docenti gli strumenti conoscitivi riguardanti i musei della Rete e le conseguenti possibilità che essi offrono per lo sviluppo di programmi di esperienze per gli studenti. In questa prospettiva, saranno quindi presentati il patrimonio conservato nei musei della Rete - soprattutto nel suo significato di documentazione della storia del territorio - e i servizi su cui la scuola può contare per lo sviluppo dei programmi educativi. Si tratterà poi di effettuare un percorso che, partendo dai contenuti del museo, raggiunga il territorio e ne consenta la lettura della storia e delle trasformazioni, sia per quanto riguarda il suo aspetto fisico che i caratteri e le espressioni delle comunità che si sono succedute e che vi hanno lasciato tracce ancora leggibili. b) Percorsi tematici con attività di classe e nei musei I Musei della rete svilupperanno un attività tendente a far precedere la visita al museo da incontri ed esperienze in classe effettuati dal personale addetto alla didattica museale, che utilizzeranno anche strumenti audiovisivi e serie didattiche di materiale archeologico. Lo sviluppo di questa attività può già contare sulla campagna di informazione condotta presso gli istituti scolastici dell area di riferimento della rete museale nel corso dell annualità trascorsa di cui costituisce la naturale prosecuzione. Il progetto prevede la costruzione di percorsi tematici, concordati e integrati a livello di Rete, per lo svolgimento di attività in classe cui seguiranno visite ai musei, secondo le specificità dei vari istituti, nonché le caratteristiche peculiari dei rispettivi territori. I percorsi tematici previsti dal progetto, cui potranno aggiungersene di ulteriori proposti e concordati con gli insegnanti, sono stati individuati sulla base della miglior efficacia didattica, in considerazione dell età degli studenti. In linea teorica sono state prescelte tematiche svincolate da orizzonti cronologico-culturali determinati, in quanto ritenuti di più difficile comprensione e accessione. Così è stata data la preferenza a grandi tematiche legate ai modi di vita del passato (alimentazione, economia, trasporti, culti, organizzazione sociale et cetera), sia d ambito domestico che comunitario, che saranno sviluppate in progressione diacronica, in modo da mostrare l evoluzione delle culture, della società e delle capacità tecniche del passato. Sono stati così individuati i seguenti temi principali sui quali sviluppare i percorsi educativi: L evoluzione fisica dell uomo La nascita dell arte: tecniche e significati Le abitazioni: materiali e tecniche costruttive L alimentazione, la ricerca e la produzione del cibo: la caccia, la pesca e i loro strumenti, l agricoltura e l allevamento L elaborazione delle sostanze alimentari L abbigliamento e la sua preparazione Culti domestici e culti comunitari: identità di gruppo e divinità. Nascita ed evoluzione degli abitati organizzati: dal villaggio alla città Le produzioni di strumenti: dalla pietra alla ceramica e al metallo Gli strumenti scomparsi in materie organiche I trasporti e i mercati: tecniche, strade, veicoli e natanti, merci e monete La comunicazione: dalla trasmissione orale al documento scritto L evoluzione delle tecniche: produzione e consumi Come cambia l aspetto del territorio: l uomo modifica la natura

4 c) Attività di elaborazione Sul piano delle attività di elaborazione, il secondo grado di attività di classe prevede la produzione di elaborati grafici, plastici o di altro genere su temi prestabiliti, inerenti i contenuti dei musei (vedi i temi al punto precedente), oppure sul modo di comunicazione dei musei stessi (ad esempio: Come vorresti il tuo museo?). In questa prospettiva, gli studenti potranno anche essere guidati alla costruzione di itinerari di visita su tematiche concordate con gli insegnanti, il cui esito, dopo opportune valutazioni, potrà consistere nella realizzazione di visite guidate condotte dagli stessi studenti, rivolte alle rispettive famiglie, in musei o aree archeologiche della zona. d) Verifica I risultati dell attività di elaborazione grafica e plastica degli studenti daranno luogo ad una esposizione dei prodotti presso i musei della rete e verranno pubblicati anche sul portale della Rete Museale. I migliori elaborati, giudicati da una commissione di rete, potranno dar luogo all assegnazione di un premio. 8) Destinatari delle attività e segmenti di pubblico individuati Le attività educative sopra descritte sono rivolte principalmente agli insegnanti e agli studenti delle scuole primarie e secondarie del territorio di riferimento della Rete. 9) Risultati attesi e materiali prodotti 1) Innalzamento del livello di gradimento dei musei e delle attività educative monitorato mediante schede di rilevamento sia cartacee che on-line da sottoporre agli insegnanti. 2) Incremento numerico dei visitatori dei musei 3) Redazione e stampa di materiale informativo sulle attività educative dei musei. 4) Inserimento di materiale informativo scaricabile sul portale della Rete Museale del Valdarno di Sotto ( 5) Inserimento nel portale della Rete Museale di una gallery degli elaborati prodotti dagli studenti 10) Quadro finanziario del progetto Uscite: Categoria di spese Descrizione Importo % Spese per personale interno ed utilizzo 5.000,00 attrezzature proprie (max 10% del totale) Cura scientifica dei contenuti del progetto 7.000,00 Aggiornamento contenuti sito web 1.400,00 Attività educative adulti e studenti Adulti Scuole 4.000, ,00 Comunicazione 2.000,00 Dispense corso 3.000,00 Premio concorso scuole 2.000,00 Corso formazione per insegnanti 5.000,00 Spese dei comuni in relazione al progetto 11,000,00 TOTALE ,00 100% Entrate: ENTE descrizione Importo % Regione Toscana Contributo richiesto sul PIC per l anno ,00 50 (max. 50% del totale) Provincia di Pisa.. Compartecipazione Comuni Castelfranco di Sotto , ,00 50

5 Montopoli V/Arno 6.700,00 S. Miniato ,00 Altro.... Entrate generate dal progetto (biglietti d ingresso, vendita pubblicazioni, etc.) TOTALE ,00 100% 11) Indicazione del soggetto o dei soggetti ai quali il finanziamento regionale è destinato IBAN Contributo ENTE 3 richiesto Comune Castelfranco di Sotto IT78R CC , TOTALE 12) Indicazione degli altri piani/programmi della Regione, dello Stato e/o dell UE, insistenti sul medesimo territorio e con il quale il progetto si integra Con riferimento al progetto regionale Investire in cultura il comune di Montopoli in Val d Arno ha scelto di sviluppare quelle attività previste dal Patto per lo Sviluppo Locale (PASL) rivolte alla fruibilità dei percorsi turistici in sinergia cono il potenziamento e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, architettonico, più in dettaglio al recupero del Bastione di Marti ed all area archeologica circostante rivolta alla prevenzione del degrado dei resti archeologici, l agevolazione della piena fruizione del sito, il miglioramento dell accoglienza e della comunicazione; la costruzione di percorsi nuovi e coinvolgenti, inserendo gli spazi così recuperati nel percorso della rete museale esistente. In particolare, sul proprio territorio sono previsti interventi di investimento per l attività di consolidamento delle seguenti strutture: Area archeologica del Bastione : - ipogeo etrusco (consolidamento della volta, sistemazione accesso e porta di ingresso - rocca pisana (studio stratigrafico degli elevati, consolidamento di fondazioni e delle creste del muro di cinta) - cisterna medievale ed abitazione (consolidamento) - fornace medievale per laterizi (consolidamento delle murature e copertura definitiva) e della costruzione di un percorso formativo e turistico-culturale dei settori dell area archeologica che così sistemati e consolidati potranno essere visitati come settori a se stanti, mostrati e spiegati in relazione a tematiche specifiche, oppure inseriti in un percorso attrezzato, che si snoda dalle pendici meridionali inferiori del Bastione e giunge fino all altro lato, salendo dolcemente fino alla Rocca. I settori del sito e gli aspetti tematici collegati da illustrare e sviluppare sono i seguenti: alle origini dell insediamento del Bastione: gli Etruschi la strada antica fino alla pieve la rocca dei Pisani e gli effetti devastanti della guerra con i Fiorentini vita di campagna tra le mura del castello i maestri dell argilla: le strutture per la produzione dei laterizi nell area del castello la trasformazione dei paesaggi antichi 3 In caso di soggetto privato allegare autodichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445/2000 contenente i dati anagrafici, codice fiscale e partita IVA, dichiarazione circa la non recuperabilità dell IVA.

6 Il percorso proposto collega con un possibile filo rosso tutti questi aspetti, permettendo di apprezzare la bellezza, oltre che l interesse storico-archeologico del sito e del contesto ambientale in cui esso è collocato. 13) Descrizione delle attività di concertazione svolte per la formazione del progetto. Il primo e più rilevante momento di concertazione e di programmazione per l intero territorio è stata la Conferenza Programmatica della Cultura: svoltasi a Pisa il 26 ottobre 2010, con una buona partecipazione dei rappresentanti degli enti locali (17 comuni su 39), ha rappresentato un appuntamento di approfondimento e confronto per le tematiche culturali trattate dai comuni della provincia presenti. Successivamente sono stati costituiti i cinque gruppi di lavoro previsti dalle procedure del PIC: è stato così costituito anche il gruppo di lavoro sui musei che, sulla base degli orientamenti emersi, è stato incaricato di individuare alcune tematiche e di affrontare la redazione di un progetto locale per i musei di qualità al servizio dei cittadini e delle cittadine toscani per l anno Il gruppo di lavoro, coordinato dai funzionari della Provincia di Pisa ed integrato dalla presenza dell Unione Valdera, si è avvalso della partecipazione di quattordici componenti (è stato il gruppo più numeroso), in rappresentanza dei seguenti comuni: Bientina, Buti; Calci; Castelfranco di Sotto; Castellina Marittima; Fauglia; Lari; Montecatini Val di Cecina; Montopoli Val d Arno; Pisa; Pontedera; Unione Valdera; San Miniato; Volterra. Sia nella Conferenza Programmatica della Cultura che nelle riunioni dei gruppi di lavoro l assessore alla cultura della Provincia di Pisa ha suggerito un percorso formale diverso rispetto alle precedenti esperienze dei progetti locali sui musei: in sostanza, ciascuna area territoriale (area pisana, valdera, val di Cecina, valdarno) avrebbe provveduto a costruire un idea progettuale propria. Ciò, per cercare di superare le difficoltà di un progetto unitario spesso frammentario e poco omogeneo, difficoltà già evidenziate nei Progetti Locali 2009 e 2010 (che avevano avuto una scarsa valutazione da parte degli uffici regionali). Le riunioni del gruppo di lavoro: il primo appuntamento, tenutosi il 2 novembre 2010, si è aperto con un interessante discussione sull articolazione del gruppo che avrebbe approfondito gli aspetti tematici all interno delle aree geografiche sopra ricordate. L assessorato ha suggerito di valutare pur nell autonomia riconosciuta agli enti locali alcune tematiche rilevanti quali il rapporto tra musei ed integrazione culturale, con particolare riferimento all integrazione tra culture di altri paesi e il rapporto tra musei e biblioteche. Tutti hanno convenuto che la buona pratica come è il risultato della concertazione del PIC non debba rimanere limitata a pochi incontri di fine anno, ma debba applicarsi tutto l anno, creando un gruppo di lavoro stabile ed effettivamente innovativo. Nel secondo appuntamento del gruppo di lavoro, tenutosi il 29 novembre 2010, i componenti del gruppo di lavoro hanno dato conto delle riunioni interne svoltesi nel frattempo nelle singole reti museali, hanno approfondito l idea progettuale e si sono impegnati a predisporre i progetti locali per ciascuna area entro il 3 dicembre 2010, nonché a trasmettere all amministrazione provinciale tutta la documentazione necessaria (lettere di adesione, schede A e B, ecc.) entro il 10 dicembre La fase di progettazione si è chiusa con la trasmissione alla Provincia, da parte dei rappresentanti dei comuni capofila, degli obiettivi specifici di ciascun progetto locale afferente le quattro aree territoriali individuate, delle lettere di adesione dei comuni coinvolti nel progetto locale e delle schede di partecipazione delle singole realtà museali, elementi tutti risultanti da concertazioni ed incontri con gli altri rappresentanti degli enti locali del territorio di riferimento. In data 05/11/10 si è tenuto il Comitato della Rete del Valdarno di Sotto. Erano presenti i comuni di: San Miniato, Castelfranco di Sotto, Montopoli V/Arno e Fucecchio. In quella sede sono stati definiti e approvati i contenuti da presentare per l ottenimento dei finanziamenti PIC 2011, in particolare È stato evidenziato che occorre cercare di salvaguardare la didattica museale riservata alle scuole anche nell ottica della difficoltà di poter portare le scolaresche al museo per i problemi connessi al trasporto scolastico. Viene evidenziato che occorre un maggior coinvolgimento degli insegnanti, facendo una coprogettazione con la scuola, offrendo corsi di formazione per gli insegnanti che spesso

7 non conoscono in maniera approfondita la realtà e le risorse presenti sul territorio Occorre prevedere lezioni all interno della scuola per ridurre le difficoltà del servizio trasporto e predisporre percorsi didattici che coinvolgano gli insegnanti. Dalla discussione è emerso che gli incontri in classe non possono essere esaustivi, ma occorre almeno una visita conclusiva al museo anche per non perdere la fisicità del luogo. Traccia di lavoro progettuale: - Progetto sulla didattica in aula compreso il trasporto (se possibile) - Visite guidate ai musei o/e aree di interesse archeologico - Predisposizione di percorsi tematici - Corso di formazione riservato agli insegnanti: conoscere la storia del territorio attraverso il museo - Consulenza tecnico scientifica agli insegnanti Viene dato mandato ai Direttori scientifici della predisposizione del progetto di rete sulla base della traccia sopra indicata. Castelfranco di Sotto, Firma dei Rappresentanti degli Enti proponenti

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