Variante DN 300(12 ) per interferenza con zona artigianale in località Ravina, Comune di Trento (TN) RELAZIONE GENERALE

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1 Commessa NR/10179/R-L01 Metanodotto: VERONA - TRENTO DN 300(12 ) RELAZIONE GENERALE Gestione Rete Distretto Nord Orientale Il Responsabile Ing. Vincenzo Mauro Cannizzo 0 12/11/13 EMISSIONE AGHIRARDI AGHIRARDI DE MARTIN INDICE DATA DESCRIZIONE ELABORATO VERIFICATO APPROVATO 1

2 2 INDICE 1. SCOPO DELL OPERA 3 2. INQUADRAMENTO E DESCRIZIONE DEL TRACCIATO 4 3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELL OPERA 6 4. PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE 7 5. RIPRISTINI 9 6. ESTRATTO P.R.G. COMUNE DI TRENTO DISEGNI DI PROGETTO ALLEGATI 11

3 3 1. SCOPO DELL OPERA I lavori in progetto consistono nella realizzazione di una variante al metanodotto esistente denominato Verona - Trento DN 300(12 ), da realizzarsi in località Ravina, Comune di Trento (TN). La condotta esistente, nel tratto interessato dall intervento in progetto, a causa dello sviluppo della zona industriale/commerciale, successivo alla posa della condotta, non rispetta le distanze minime dai nuclei abitati, secondo le disposizioni della normativa vigente e deve quindi essere allontanata dai nuovi insediamenti. Il progetto prevede perciò la realizzazione di una variante al tracciato del metanodotto esistente, per una lunghezza complessiva di circa 460 metri. Con la realizzazione di questo intervento, verrà adeguato il tratto di gasdotto alla norma vigente e migliorato il grado di sicurezza dell intera rete locale. Le opere sono state progettate e saranno realizzate secondo quanto previsto dal D.M. 17 Aprile 2008 e successive modificazioni.

4 4 2. INQUADRAMENTO E DESCRIZIONE DEL TRACCIATO 2.1 Inquadramento geomorfologico dell area L area in esame ricade nell ambito del foglio 21, quadrante III, inquadramento S.E., denominato TRENTO della cartografia 1:25000 dell I.G.M. E ubicata a sud di Trento, in località Ravina. Il territorio interessato dai lavori ricade interamente nel comune di Trento (TN). 2.2 Urbanizzazione e vincoli Secondo quanto riportato nel P.R.G. Vigente del Comune di Trento (TN), le opere in progetto, nel tratto iniziale ricadono in Zona F4 - destinata al verde di protezione e arredo, mentre per il rimanente tracciato, la variante interesserà prevalentemente delle aree classificate come Zona SP-F - Zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano - Attività Sportive e Centro polifunzionale. Nella parte finale della variante, in cui verrà realizzato il collegamento con la tubazione esistente, verrà interessata, per un breve tratto, un area classificata come Zona E6 - improduttiva. Lungo il tracciato della variante verranno inoltre interessate delle aree sottoposte a tutela ai sensi dell Art. 79 delle N.T.A. - Aree di tutela ambientale e beni ambientali. Analizzando le aree vincolate si segnala inoltre che non saranno interessati corpi idrici soggetti a tutela secondo quanto disposto dal D.Lgs. 42/ Analisi aree S.I.C. e Z.P.S. Rete Natura 2000 Dopo una analisi dei perimetri delle aree S.I.C./Z.P.S. della Rete Ecologica Europea Natura 2000 più prossime all area di intervento, si ritiene che le opere in progetto non costituiscano una fonte di impatto, in quanto si collocano esternamente a zone vincolate secondo le direttive europee. L area protetta più prossima all intervento è un Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) identificato dalla sigla IT e denominato Burrone di Ravina. Questa zona protetta è inquadrata a circa 1,2 Km. in direzione ovest, pertanto si ritiene plausibile affermare che non verrà influenzata dalle opere in progetto. 2.4 Descrizione del tracciato della variante La variante in progetto inizia all interno di un area incolta situata tra la strada comunale Via Stella e l autostrada A22 del Brennero, vicino alla zona industriale/commerciale in loc. Ravina. Dal punto iniziale la condotta in progetto devia verso destra con una curva a 30 dopodiché inizia ad approfondirsi per attraversare l autostrada A22 del Brennero alla progressiva del Km L attraversamento dell autostrada verrà realizzato mediante trivella/spingitubo, la condotta sarà posata ad una profondità di circa 5,60 metri dal piano stradale e verrà protetta meccanicamente per mezzo di un tubo di protezione metallico. Dopo avere oltrepassato l infrastruttura stradale, la nuova tubazione prosegue diritta per circa 10 metri, all interno di un area coltivata a frutteto di mele.

5 5 Successivamente la condotta in progetto devia verso sinistra con una curva a 90, e prosegue in direzione nord. Dopo circa 45 metri il tracciato attraversa la strada sterrata denominata Via Stella. L attraversamento verrà realizzato con scavo a cielo aperto, la condotta in corrispondenza della strada sarà posata ad una profondità di circa 1,5 metri e protetta meccanicamente mediante l interposizione di un tubo di protezione metallico. A monte dell attraversamento stradale verrà posizionato un armadio in vetroresina contenente le apparecchiature per il controllo dello stato elettrico della condotta. Contemporaneamente alla posa della tubazione, in questo tratto, si provvederà alla realizzazione di una messa a terra di linea (MT) tramite l interramento di un nastro di acciaio zincato da posizionare a fianco della tubazione in progetto. Oltrepassata la strada sterrata, il tracciato della variante prosegue in direzione nord, all interno di terreni coltivati a frutteto di mele. Dopo circa 280 metri, il tracciato della variante aggira una cabina di distribuzione dell azienda energetica, dopodiché prosegue in direzione nord correndo in parallelismo con l autostrada A22 del Brennero per circa 80 metri. A questo punto la condotta esce dal frutteto di mele, devia leggermente verso sinistra e dopo circa 20 metri si collega all esistente metanodotto DN 300(12 ), all interno dell area seminativa inquadrata nelle vicinanze dell area adibita a campo nomadi. Il tratto di metanodotto esistente DN 300(12 ), compreso tra l inizio e la fine della variante, verrà posto fuori esercizio, dopo aver realizzato il collegamento del nuovo tratto di condotta in progetto.

6 6 3. CARATTERISTICHE TECNICHE DELL OPERA L opera è progettata conformemente alla Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto del gas naturale con densità non superiore a 0,8 contenuta nel D.M. 17 aprile 2008 emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell Interno. Linea La copertura minima prevista è di 1,50 m. Il diametro nominale delle tubazioni che verranno utilizzate è DN 300(12 ); il diametro esterno è di 323,9 m.; lo spessore delle tubazioni è di 9,5 mm. Curve Le curve possono essere ricavate dai tubi di linea mediante piegatura a freddo con raggio di curvatura uguale o maggiore a 40 diametri o prefabbricate in officina con raggio uguale a 3 diametri. Caratteristiche dei materiali. Le tubazioni sono fabbricate con acciaio di Classe IV, Grado EN L360 MB, ottenuto a forno elettrico, saldate longitudinalmente o senza saldatura. Protezione da azioni corrosive La condotta viene protetta dalle corrosioni mediante una protezione passiva, costituita da un rivestimento esterno alle tubazioni in polietilene estruso. Oltre al rivestimento isolante, la condotta sarà dotata di un adeguata protezione catodica contro le azioni corrosive generate dalle correnti vaganti nel terreno, così come previsto dal D.M. 17 Aprile 2008 e D.M. 16 Aprile Tale protezione sarà realizzata in conformità alle normative tecniche UNI-EN 1594, UNI-EN e UNI-EN con l impiego di appositi impianti a corrente impressa. Allo scopo di consentire i previsti controlli periodici dello stato elettrico di protezione, verranno saldati sul metanodotto dei cavi di collegamento che saranno portati in appositi contenitori fuori terra costituiti da cassette a piantana o da idonei armadietti in vetroresina nel caso in cui le interferenze elettriche riscontrabili solamente dopo la posa fossero tali da richiedere l installazione di specifiche apparecchiature di protezione. Protezione meccanica In corrispondenza degli attraversamenti delle infrastrutture stradali, la tubazione in progetto verrà protetta meccanicamente mediante l interposizione di un secondo tubo di acciaio DN 450(18 ), avente le stesse caratteristiche del tubo di linea e spessore pari a 7,8 mm.. Nei punti di inizio e fine del tubo di protezione viene portato fuori terra un tubo di sfiato dall intercapedine.

7 7 4. PRINCIPALI FASI DI COSTRUZIONE La variante in progetto verrà costruita in base alle seguenti modalità tecniche di esecuzione. Apertura cantiere La ditta appaltatrice provvederà ad eseguire le necessarie pratiche per l impianto di un cantiere temporaneo di lavoro. Deposito tubazioni Verrà predisposta, in prossimità del cantiere di lavoro, in posizione raggiungibile con gli automezzi, una piazzola per il deposito temporaneo delle tubazioni e delle curve necessarie all esecuzione delle opere. Pista di lavoro Dopo aver delimitato l area di lavoro, verrà effettuata la sistemazione del terreno affinché sia reso transitabile dai mezzi operativi. Verrà accantonato e conservato lo strato di terreno fertile che, al termine dei lavori, verrà ricollocato sulla superficie. La pista di lavoro avrà una larghezza pari a circa 16,00 metri, in considerazione della profondità degli scavi e della relativa quantità di materiale di risulta da depositare temporaneamente. In prossimità dell inizio e fine dell attraversamento autostradale, la larghezza della pista di lavoro sarà maggiore a causa della dimensione e della profondità degli scavi. Sfilamento tubazioni Consiste nel posizionare lungo la pista di lavoro le tubazioni, per realizzare la variante, depositandole su appositi stocchi di legno. Saldatura Consiste nell unione dei tubi e delle curve lungo la pista di lavoro con saldatura ad arco voltaico, per formare la colonna di tubi da posare. Controlli non distruttivi La condotta verrà interamente controllata con adeguate apparecchiature per rilevare la mancanza di isolamento elettrico. Tutte le saldature verranno verificate mediante controllo radiografico. Sabbiatura e fasciatura Tutti i giunti verranno sabbiati e poi rivestiti con nastri di polietilene termorestringenti per garantire un perfetto isolamento della condotta. Scavo Lo scavo della trincea verrà effettuato con mezzi idonei alla profondità di posa da raggiungere. Verrà prestata particolare attenzione alla presenza di altre infrastrutture di sottoservizi presenti nell area di intervento in modo da evitare danneggiamenti alle canalizzazioni esistenti. Le pareti dello scavo verranno opportunamente sostenute, per evitare eventuali cedimenti in fase di realizzazione dei lavori. Il materiale di risulta dello scavo verrà depositato lateralmente per poi essere utilizzato in fase di rinterro.

8 8 Posa della condotta Consiste nel posare, con adeguati mezzi meccanici (sidebooms), i tratti di condotta precedentemente predisposti, nel fondo dello scavo. Collaudo idraulico La condotta e gli impianti di linea verranno sottoposti a prova di collaudo idraulico di tenuta ad una pressione maggiore o uguale a 90 bar per una durata di 48 ore. Rinterro della condotta Consiste nel ricoprire la condotta posata con il materiale precedentemente accantonato con l impiego di appositi mezzi per il movimento terra. Verranno prese le opportune precauzioni per evitare la contaminazione delle terre con materiali presenti nell area di cantiere (scarti metallici, plastica, etc.). Per la salvaguardia del metanodotto verrà posizionato un nastro segnalatore a circa 50 cm. dalla condotta e al termine del ripristino verranno posizionati appositi cartelli segnalatori. Recupero tratti tubazione dismessa e dispositivi accessori L operazione comporta le seguenti fasi principali: bonifica del tratto di metanodotto da recuperare; scavo della trincea necessaria a scoprire la tubazione; taglio in barre di dimensioni tali da poter essere trasportate; trasporto nei depositi SNAM Rete Gas; ricopertura e ripristino dei luoghi. Gli apparti fuori terra esistenti costituiti da sfiati, piantane, armadietti, ecc. verranno rimossi e successivamente si provvederà al ripristino del profilo originario del terreno. Intasamento tratto di tubazione esistente Il tratto della tubazione esistente posta fuori esercizio, ubicata in corrispondenza di attraversamenti e percorrenze stradali, nonché all interno di zone adibite a parcheggi e giardini, sarà intasato con una miscela di malta cementizia e successivamente abbandonato. La miscela verrà iniettata a pressione lungo la condotta, fino al completo riempimento del tratto di condotta interessato.

9 9 5. RIPRISTINI In questa fase sono compresi tutti gli interventi necessari per restituire, al paesaggio dell area interessata dai lavori, il suo aspetto originario. Sistemazione luoghi interessati dagli scavi Dopo aver riempito la trincea con il materiale arido di risulta, accantonato a lato della pista, si provvederà al ripristino del profilo originario con lo strato corticale humico accantonato durante la fase di apertura della pista, in modo da non alterare le caratteristiche tipiche di fertilità dei luoghi. Eventuali scoline, fossi di guardia laterali alle strade ed ai campi saranno ripristinati in modo da non modificare il normale deflusso delle acque meteoriche. Sistemazione di manufatti esistenti Ogni altra opera o manufatto che fosse stata danneggiata durante l esecuzione dei lavori, sarà ricostruita con materiali e tipologie costruttive tipiche dei luoghi per riportarla come all origine.

10 Metanodotto: VERONA - TRENTO DN 300(12 ) 6. ESTRATTO P.R.G. COMUNE DI TRENTO VARIANTE DN 300 IN PROGETTO LEGENDA Zona Produttiva Zone per attrezzature pubbliche e di uso pubblico di interesse urbano Zone improduttive Fasce di rispetto 10 di 11

11 11 7. DISEGNI DI PROGETTO ALLEGATI Disegno n VEN PLANIMETRIA CATASTALE Disegno n. 7426/1 VEN ATTRAVERSAMENTO AUTOSTRADA A22 DEL BRENNERO progr. Km Disegno n. 7426/2 VEN ATTRAVERSAMENTO STRADA COMUNALE VIA STELLA

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