Regione Emilia-Romagna L.R. n 4/2009
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1 Regione Emilia-Romagna L.R. n 4/2009 Criteri di attuazione del settore agriturismo Delibera di Giunta regionale N 1693 del 02/11/2009
2 Come posso aprire un agriturismo? Essere imprenditore agricolo ai sensi dell art del Cod. Civ. e aver partecipato ad un corso di formazione per operatore agrituristico Utilizzare le strutture, le attrezzature, le risorse umane della propria azienda, compreso il personale dipendente regolarmente assunto La connessione dell attività agrituristica rispetto a quella agricola, che deve rimanere prevalente, viene calcolata in tempo lavoro (le giornate lavorative per il calcolo sono riportate nell Allegato 1) Richiedere l abilitazione all esercizio dell attività, la relativa certificazione, nonché l iscrizione all elenco provinciale con domanda unica secondo il modello previsto nell Allegato 2 Presentare DIA al Comune competente secondo quanto previsto dall art. 10 L. 4/09
3 Quali edifici posso destinare all attività agrituristica? Quelli esistenti sul fondo alla data del 15/04/2009 e destinati ad abitazione o strumentali all attività agricola Nel rispetto dei vincoli e dei limiti indicati dalla pianificazione territoriale ed urbanistica È ammesso il ripristino di unità fatiscenti o parzialmente demolite di cui è possibile reperire adeguata documentazione circa la loro organizzazione originaria, individuabile anche in unità edilizie dello stesso periodo storico presenti sul territorio E ammessa la ricostruzione anche in aree di sedime differenti nel rispetto degli strumenti urbanistici vigenti Tutti gli edifici destinati all attività agrituristica devono essere censiti al catasto come D10 Beni strumentali dell azienda agricola
4 Posso fare nuove costruzione e/o ampliamenti? Gli interventi di nuova costruzionese ammessi dagli strumenti urbanistici comunali - sono possibili esclusivamente per la realizzazione di servizi accessori all attività agrituristica; Sono servizi accessori: locali di servizio (bagni non funzionali all attività di ospitalità, spogliatoi, ripostigli, disimpegni), vani tecnici per impiantistica (locali caldaia, condizionamento, ecc.) Ampliamenti di edifici esistenti possono essere realizzati nel rispetto delle regole urbanistiche vigenti e comunque del Capo A-2 e A-4 della LR 20/2000
5 La mia azienda, invece, è già attiva, cosa devo fare? Le imprese che al 15/04/09 avevano già autorizzazione comunale di cui alla LR 26/94, o di comunicazione inizio attività rilasciata ai sensi della L. 96/2006 non sospesa e revocata, sono iscritte d ufficio nel nuovo elenco Alla Provincia, che ne fa richiesta formale, le imprese iscritte d ufficio comunicano entro 20 gg. i dati autorizzativi e di rilevazione. Pena sanzione da 250 a Se iscritto all elenco dopo il 15/04/09, in base alle norme transitorie, devono eventualmente provvedere ad un aggiornamento Mantenere in essere un attività agricola pari, in giornate agricole, a quella attestata nella certificazione di connessione
6 UFFICI DI RIFERIMENTO Per la presentazione di istanze relative all elenco provinciale degli operatori agrituristici rivolgersi all ente territorialmente competente: Provincia di Reggio Emilia per tutto il territorio provinciale
7 Massimo 12 camere e 8 piazzole in spazi aperti. In media non più di 3 posti letto per camera, eventuale culla o letto per bambini con meno di 12 anni non rientra nel calcolo della media OSPITALITA Limiti Nei territori delle C.M. e delle Unioni dei Comuni montani, nei Parchi nazionali, aree protette e siti Rete Natura 2000 i limiti sono di 18 camere e 15 piazzole (l appartenenza ad uno di questi casi viene attribuita in funzione della localizzazione del fabbricato in oggetto) L adesione ad un Club d eccellenza (comma 4 art. 20 LR 4/09) per almeno 3 anni, fatte salve le condizioni di connessione, permette previa domanda - l ampliamento di 5 camere e 15 posti letto
8 OSPITALITA Piazzole per agricampeggio Le piazzole adeguatamente predisposte non possono prevedere strutture fisse quali case mobili o prefabbricati (deroghe solo nel caso in cui il RUE lo preveda esplicitamente) Le piazzole dovranno avere una superficie minima a prato pari a 60 mq, provviste di impianti di prevenzione incendi e illuminazione, realizzate nel rispetto delle norme vigenti I servizi igienici per campeggiatori dovranno essere distinti da quelli già esistenti o realizzati in aggiunta (min 2 wc, 2 docce, 2 lavabi ogni 5 piazzole o frazione di 5
9 Art. 6 comma 4 L. 4/2009 Possono impiegarsi le seguenti tipologie di prodotto: 35% in valore, (25% in CM o Unioni dei Comuni Mont.) prodotti propri dell azienda e ricavati da materie prime dell azienda anche se lavorati da terzi + SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE a) prodotti DOP, IGP, DOC, ecc. b) prodotti tipici regionali inseriti nell apposito Albo ministeriale; c) Prodotti BIO regionali Prodotti di altre az. Agricole regionali, con preferenza per quelle della zona = 80% in valore del prodotto totale annuo utilizzato (le percentuali vanno rispettate su base a annuale, intesa come anno solare)
10 SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE Tè, caffè, cacao, pepe e spezie orientali non entrano nel calcolo delle percentuali minime di materie da utilizzare Tutti i prodotti utilizzati per la somministrazione dei pasti devono risultare dalla contabilità aziendale Le lavorazioni da parte di terzi di prodotti aziendali devono essere comprovate da: 1) documento fiscale che attesta la lavorazione; 2) documento di conferimento/vendita della materia prima; 3) documento attestante il ritiro/acquisto del trasformato Si ammette la soccida quando la proprietà degli animali è solo ed esclusivamente del soccidante; in questo caso i prodotti sono considerati aziendali (gli animali non rientrano nel calcolo della connessione) Le strutture collettive di trasformazione/commercializzazione presso cui effettuare acquisti devono essere costituite da imprenditori agricoli o rispondano ai requisiti del comma 2 art. 1 Dlgs. 228/2001
11 SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE In un mese (30 giorni) si possono somministrare al massimo una media di 50 pasti giornalieri (elevabile di 2 pasti per ogni camera o piazzola prevista nella DIA presentata al Comune); Il numero massimo di pasti che possono essere somministrati contemporaneamente nei locali dell azienda o negli spazi esterni dedicati deve essere specificato nella DIA presentata al Comune competente In sede di controllo il numero dei pasti viene rilevato dalla contabilità aziendale, se l esame della documentazione risultasse insufficiente si procede suddividendo il totale delle ricevute/fatture emesse per il prezzo medio del pasto comunicato al Comune
12 SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE Solo occasionalmente sono ammesse offerte enogastronomiche non regionali (nell ambito di iniziative di scambio di esperienze, iniziative sociali o di promozione specifica) L operatore agrituristico ha l obbligo di mettere a disposizione dell ospite l elenco dettagliato dei piatti e delle bevande offerte tramite un menù indicante anche i prezzi L operatore agrituristico ha l obbligo di comunicare all ospite anche l elenco delle principali materie prime tipiche alimentari regionali utilizzate per la preparazione dei cibi con gli estremi dei fornitori locali
13 SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE Norme di sicurezza alimentare La cucina domestica può essere utilizzata solo nel caso in cui si svolga attività di somministrazione pasti e bevande per un massimo di 10 coperti per ciascuno dei due pasti principali (ciò vale anche nel caso dell attività di ospitalità rurale familiare art. 16 LR 4/2009) Sia nella DIA presentata al Comune per l avvio attività, che nella notifica ai fini della registrazione di cui al Reg. Ce 852/2004 (Det. Regionale n 9223/2008), occorre identificare gli spazi interni ed esterni destinati alla somministrazione di pasti e bevande con l indicazione del numero di posti tavola Gli spazi suddetti dovranno essere dimensionati in funzione alle caratteristiche della cucina e dei servizi in dotazione, anche considerando eventuali spazi esterni utilizzati
14 SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE Norme di sicurezza alimentare Requisiti strutturali CUCINA - almeno 12 mq fino a 6000 pasti/anno - almeno 20 mq + 1 locale o area delimitata per lavaggio stoviglie con più di 6000 pasti/anno DISPENSA - almeno 8 mq fino a 6000 pasti/anno - almeno 12 mq con più di 6000 pasti/anno SALA DA PRANZO - almeno 1,20 mq per ogni posto a sedere SERVIZI IGIENICI - almeno 2 WC di cui 1 per il pubblico e 1 per il personale di servizio, fino a 6000 pasti/anno - Almeno 3 WC di cui 2 per il pubblico (1 accessibile) e 1 per il personale di servizio, con più di 6000 pasti/anno NB: con più di pasti/anno occorre attenersi a regolamenti locali relativi alle attività di ristorazione pubblica
15 Per la produzione di trasformati quali pasta fresca, conserve vegetali, preparazioni cotte a base di alimenti di origine animale come condimenti e salse, confetture e prodotti apistici, prodotti da forno, ecc. SI può UTILIZZARE LA CUCINA SOLO SE SOMMINISTRAZIONE PASTI E BEVANDE Norme di sicurezza alimentare - con superficie inferiore ai 20 mq per produzioni volte al consumo interno dell agriturismo, in tempi di chiusura settimanale o stagionale; - Con superficie superiore ai 20 mq dotate di apposito spazio non vi sono restrizioni, se non vi è spazio dedicato allora le produzioni devono limitarsi ai giorni di chiusura ALTRIMENTI APPOSITO LOCALE CHE DISPONGA DI: - superficie di almeno 9 mq; areazione naturale con aperture dotate di protezione anti-insetti; acqua potabile; pareti e pavimenti lavabili e disinfettabili; attrezzature lavabili e disinfettabili; attrezzature idonea al lavaggio; eventuale zona per il confezionamento
16 ORGANIZZAZIONE DI DEGUSTAZIONI DI PRODOTTI AZIENDALI TRASFORMATI IN PRODOTTI ENOGASTRONOMICI Non rientra nel servizio la semplice offerta di degustazione di prodotti agricoli (vino, frutta, formaggio, ecc.) che non siano stati elaborati enogastronomicamente Si tratta di un servizio ristorativo non completo, finalizzato a mettere in valore e promuovere la corretta utilizzazione enogastronomica dei prodotti aziendali Occorre disporre di locali a norma per la preparazione e somministrazione di alimenti
17 Finalizzate alla valorizzazione del territorio, delle attività e del patrimonio rurale, nonché delle attività e delle produzioni agricole ORGANIZZAZIONE DI attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva escursionistica ed ippoturismo Attività non strettamente legate al mondo rurale (ad es. piscina) non possono dare luogo a corrispettivo autonomo e devono essere dimensionate per le esigenze degli ospiti aziendali (ospitalità e ristorazione) Le attività sociali devono essere mirate al coinvolgimento, reinserimento, socializzazione di soggetti deboli che potranno avvalersi delle opportunità offerte dal contesto rurale
18 REQUISITI STRUTTURALI ORGANIZZAZIONE DI attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva escursionistica ed ippoturismo SALE PLURIUSO: - nella DIA presentata per l inizio attività occorre specificare le principali attività ivi svolte, nonché la capienza massima; - deve essere presente almeno 1 servizio igienico accessibile a meno che l azienda non ne disponga già uno con caratteristiche di accessibilità PISCINE: - si rimanda alla deliberazione di Giunta Regionale n 1092 del
19 devono rispettare le norme specifiche di settore possono essere organizzate anche attraverso un rapporto convenzionale con Enti pubblici possono avvalersi di collaboratori con professionalità medico/sociali indicati dall Ente e/o previsti dalle norme ATTIVITA SOCIALI SONO AUSPICABILI: 1. Attività di ospitalità per la prima infanzia; 2. Attività per riabilitazione e inclusione lavorativa di soggetti a bassa contrattualità; 3. Presa in carico di soggetti deboli per favorire la socializzazione (ad es. anziani) 4. Attività di accoglienza complementare per soggetti assistiti dai servizi socio-sanitari
20 Entro il 1 ottobre comunicare a Comune e Provincia il calendario di apertura e l elenco prezzi (con allegato6) PERIODO DI APERTURA E TARIFFE Variazioni di prezzo possono essere applicate solo dopo averne dato comunicazione agli enti soprarichiamati (entro il 31 marzo) La sospensione dell attività deve essere comunicata I prezzi comunicati devono intendersi come massimi praticabili
21 CONTROLLI E SANZIONI La Provincia che riguardano tutti i requisiti soggettivi e produttivi alla base del rilascio dell abilitazione all esercizio e della certificazione del rapporto di connessione L esito può confermare le certificazioni emesse, oppure può portare all emissione di nuova certificazione aggiornata Se vengono riscontrati comportamenti non rispettosi si applicano sanzioni come previsto dal comma 3 art. 20 L.4/2009 Il Comune effettua, con cadenza almeno triennale, controlli rispetto al volume dell attività (pasti, pernottamenti ) e delle modalità di svolgimento Nel caso vengano riscontrate difformità rispetto alla norma il Comune applica sanzioni secondo i commi 1,2 e 4 dell art. 20 L.4/2009 I Comuni ogni anno (entro il 31-01) comunicano alla Provincia i risultati dei controlli
22 OSPITALITA RURALE FAMIGLIARE È una specifica forma di agriturismo Può essere svolta solo nei territori delle CM, Unioni dei Comuni montani, aree svantaggiate, naturali e protette, SIC e ZPS Può essere svolta solo da IAP senza l utilizzo di personale esterno alla famiglia Solo nella parte abitativa del fabbricato rurale che è residenza dell imprenditore Ospitalità solo fino ad un massimo di 9 persone al giorno Somministrazione pasti e bevande solo per gli ospiti Il certificato di connessione viene rilasciato agli IAP senza alcuna valutazione delle giornate lavoro per la sola attività di ospitalità rurale familiare e per attività ricreative, didattiche
23 ENTI COMPETENTI IN MATERIA DI AGRITURISMO Regione Emilia Romagna Provincia Comuni, AUSL
24 REGIONE EMILIA ROMAGNA La Regione svolge funzioni normative, di programmazione, indirizzo e coordinamento. Specifica i criteri necessari per l esercizio dell attività agrituristica, le modalità di svolgimento della stessa nonché le procedure amministrative e di controllo applicabili.
25 PROVINCIA Abilita gli imprenditori agricoli a svolgere l attività agrituristica e certifica il rapporto di connessione con l attività agricola. Abilita gli IAP all ospitalità rurale familiare rilasciando il certificato di connessione. Detiene l elenco degli operatori agrituristici Riceve dall impresa agrituristica, unitamente ai Comuni, il calendario di apertura, l elenco prezzi sulla somministrazione dei pasti, bevande e pernottamenti. Verifica il mantenimento dei requisiti soggettivi e produttivi coordinandosi anche con i Comuni per la programmazione dei controlli congiunti. Esercita funzioni di controllo sulle attività agricole svolte dalle aziende agrituristiche. Sanziona gli operatori che non mantengono le attività agricole con i volumi certificati. Istituisce eventuali commissioni consultive al fine di valutare e monitorare l andamento dell offerta turistica rurale.
26 COMUNI I Comuni ricevono le Dia dalle aziende agrituristiche che intendono esercitare le attività certificate dalle Province e dagli IAP per l attività di ospitalità rurale familiare Autorizzano gli interventi edilizi sugli immobili da destinare all attività agrituristica ed ai servizi accessori nel rispetto della LR 20/2000, del PTCP, dei PSC dei RUE, anche in riferimento alle disposizioni della LR 4 /2009, nonché alle norme igienico sanitarie per l idoneità delle strutture e dei locali da destinare a questa attività. Ricevono entro il 1 ottobre il calendario di apertura degli agriturismi e l elenco dei prezzi. Effettuano controlli periodici, programmandoli con quelli della Provincia, per verificare che l attività agrituristica sia svolta nel rispetto delle norme vigenti. Affidano (facoltà) lavori di manutenzione, sistemazione del territorio, anche nell ottica della difesa idrogeologica, alle imprese agricole
27 AUSL E di competenza delle AUSL il controllo degli aspetti igienico sanitari. In particolare il comma 2 dell art 13 della L.R. n. 4/2009 prevede che le normative igienicosanitarie per il settore agrituristico devono tenere conto delle caratteristiche strutturali, rurali, architettoniche e tipologiche degli immobili nonché della specificità delle produzioni e delle attività agrituristiche.
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