LEGGE QUADRO NAZIONALE
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- Gino Bernasconi
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1 LEGGE QUADRO NAZIONALE 20 FEBBRAIO 2006, N. 96 DISCIPLINA DELL AGRITURISMO
2 LEGGE QUADRO NAZIONALE SOGGETTI IMPRENDITORI AGRICOLI DI CUI ALL ART DEL CODICE CIVILE, ANCHE NELLA FORMA DI SOCIETA
3 LEGGE QUADRO NAZIONALE ATTIVITA AGRITURISTICA a) dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta di campeggiatori; b) somministrazione di pasti e bevande, costituiti prevalentemente da prodotti propri e da prodotti di aziende agricole della zona;
4 LEGGE QUADRO NAZIONALE ATTIVITA AGRITURISTICA c) organizzare degustazioni di prodotti aziendali, inclusa la mescita di vini; d) organizzare, anche all esterno dei beni fondiari, attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, escursionistiche, di ippoturismo.
5 Criteri e limiti dell attività agrituristica a) Le regioni, tenuto conto delle caratteristiche del territorio regionale o di parti di esso, dettano criteri, limiti e obblighi amministrativi per lo svolgimento dell attività agrituristica. b) Affinché l organizzazione dell attività agrituristica non abbia dimensioni tali da perdere i requisiti di connessione rispetto all attività agricola, le regioni definiscono criteri per la valutazione del rapporto di connessione delle attività agrituristiche rispetto alle attività agricole.
6 LEGGE QUADRO NAZIONALE ABILITAZIONE Per il conseguimento del certificato di abilitazione all esercizio dell attività agrituristica, le regioni possono organizzare corsi di preparazione.
7 Legge regionale 29/2006 L'attività agrituristica in Valle d'aosta è disciplinata dalla Legge regionale del 4 dicembre 2006, n. 29 Nuova disciplina dell'agriturismo. Abrogazione della legge regionale 24 luglio 1995, n. 27 e del Regolamento regionale 14 aprile 1998, n. 1.
8 LE FINALITÀ favorire lo sviluppo e il riequilibrio del territorio agricolo; agevolare la permanenza degli imprenditori agricoli nelle zone rurali, attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e l incremento dei redditi aziendali; favorire la multifunzionalità in agricoltura e la differenziazione dei redditi agricoli;
9 LE FINALITÀ favorire la conservazione e la tutela del patrimonio edilizio rurale esistente, dell ambiente, delle tradizioni e delle iniziative culturali del mondo agricolo; creare occupazione per i familiari; valorizzare i prodotti agricoli locali;
10 LE FINALITÀ ampliare la gamma tipologica dell offerta turistica; intensificare i rapporti tra cultura urbana e cultura rurale.
11 LE ATTIVITA AGRITURISTICHE 1. Locazione, ad uso turistico, di camere con prima colazione, o con mezza pensione o con pensione completa, eventuale somministrazione di merende ai propri ospiti. Nel caso di camere con prima colazione o con mezza pensione è consentito l uso dell angolo cottura oppure di una cucina in uso comune agli ospiti. utenza massima: 16 posti letto
12 LE ATTIVITA AGRITURISTICHE L utenza massima per camere con mezza pensione o pensione completa può essere di 24 posti letto precludendo così la possibilità di svolgere congiuntamente l attività di ristorazione. 2. Locazione, ad uso turistico, di alloggi, eventuale somministrazione della prima colazione o di merenda ai soli propri ospiti; utenza massima: 16 posti letto.
13 LE ATTIVITA AGRITURISTICHE 3a). Somministrazione di pasti o merende (ristoro) preparati con prodotti, ivi compresi alcolici e superalcolici, provenienti per almeno il 50% dall azienda agricola, per il 30% costituiti da prodotti regionali tradizionali o provenienti da aziende agricole regionali, la parte rimanente dei prodotti può essere di altra provenienza. Le predette percentuali si riferiscono al peso dei prodotti impiegati nel corso di un anno.
14 LE ATTIVITA AGRITURISTICHE Utenza massima: 60 coperti giornalieri, compresi quelli per gli ospiti delle camere e degli alloggi; 80 coperti giornalieri, di cui massimo 60 a pasto, per attività svolta per un periodo massimo di 180 giorni all anno, anche frazionabili; deroghe solo in occasione di sagre, feste tradizionali e manifestazioni similari, finalizzate alla promozione e alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
15 LE ATTIVITA AGRITURISTICHE 3b). Degustazione dei prodotti aziendali; - utenza massima, non prevista. 4. Fattoria didattica. 5. Servizi complementari alle attività di ricezione e di somministrazione organizzazione di attività ricreative, culturali, sportive, escursionistiche e di ippoturismo finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale.
16 DOVE PUO' ESSERE SVOLTA L'ATTIVITA' AGRITURISTICA di locazione di camere, ristoro e fattorie didattiche: - nel centro aziendale; - essere ricavate mediante recupero in fabbricati costituenti l azienda agricola, ma non più funzionali alla conduzione della medesima; - essere localizzate nei casi di ampliamento o nuova costruzione nelle zone territoriali di tipo E del PRG.
17 DOVE PUO' ESSERE SVOLTA L'ATTIVITA' AGRITURISTICA di locazione di alloggi: - nel centro aziendale, - essere ricavate mediante recupero in fabbricati costituenti l azienda agricola, ma non più funzionali alla conduzione della medesima;
18 IL CENTRO AZIENDALE Per centro aziendale si intende il luogo ove si svolge il lavoro agricolo in modo prevalente o comunque un luogo pertinente ad esso, in relazione agli ordinamenti produttivi e alle diverse tipologie di conduzione aziendale.
19 L AZIENDA AGRICOLA CONDIZIONE ESSENZIALE ALLO SVOLGIMENTO DI UN'ATTIVITA' AGRITURISTICA E' L'ESISTENZA DI UN'AZIENDA AGRICOLA PRODUTTIVA L'attività agricola deve sempre rimanere prevalente su quella agrituristica. L'attività agrituristica è connessa e complementare a quella agricola.
20 ELENCO DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI Possono essere iscritti nell elenco coloro i quali siano in possesso dei seguenti requisiti: 1. adempimento obbligo scolastico; 2. aver partecipato al corso di formazione per l esercizio dell attività agrituristica ed aver superato l esame di idoneità;
21 ELENCO DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI 3. Essere imprenditori agricoli che esercitano attività agricola da almeno tre anni, titolari di un azienda agricola situata sul territorio della Regione Valle d Aosta, dotata di un adeguata organizzazione e di una sufficiente entità di fattori produttivi organicamente combinati, definiti sulla base dei parametri minimi aziendali, stabiliti distintamente per tipologia di attività agrituristica, con DGR;
22 oppure ELENCO DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI - il coniuge, un parente entro il terzo grado o un affine entro il secondo grado dell imprenditore agricolo, in qualità di coadiuvante familiare iscritto all INPS da almeno tre anni.
23 oppure ELENCO DEGLI OPERATORI AGRITURISTICI soci di una società, in qualsiasi forma costituita, tra imprenditori agricoli, allo scopo di esercitare attività agrituristica.
24 CORSO di FORMAZIONE OBIETTIVO: valutare la fattibilità del progetto agrituristico AGRICOLA FAMILIARE ECONOMICA SOCIALE GIURIDICA
25 CORSO : TRE TIPOLOGIE A) imprenditori agricoli singoli o associati titolari d azienda o coadiuvante familiare dell imprenditore agricolo; B) coadiuvante familiare dell imprenditore agrituristico che abbia collaborato in modo continuativo per almeno tre anni nell ultimo quinquennio, che intenda subentrare nell attività agrituristica; C) gli agricoltori non ancora iscritti nell elenco degli operatori agrituristici, decorsi dieci anni dal conseguimento dell idoneità per operatori agrituristici.
26 DISPOSIZIONI URBANISTICHE I locali destinati all esercizio di attività agrituristiche sono assimilabili alle abitazioni rurali. Nei casi di recupero di fabbricati esistenti, non è previsto un limite massimo di superficie, fermo restando il numero massimo di coperti e di posti letto. Nei casi di nuova costruzione o di ampliamento, i massimali di superficie sono stabiliti ed approvati con DGR.
27 DISPOSIZIONI URBANISTICHE Gli interventi di recupero devono conservare attraverso l utilizzo di materiali tradizionali, gli elementi tipologici, formali e strutturali del fabbricato preesistente; Gli interventi di nuova costruzione devono essere realizzati con tipologie e materiali tradizionali, coerenti con il contesto architettonico e rurale; Le autorimesse devono essere interrate o seminterrate.
28 INIZIATIVE AGEVOLABILI a) Recupero di fabbricati o loro porzioni da destinare a tutte le attività agrituristiche; b) Ampliamento o nuova costruzione di fabbricati per la realizzazione di locali finalizzati all esercizio dell attività di: - affitto camere, - ristoro, - fattoria didattica, per le aziende agricole in possesso di caratteristiche tipologiche e dimensionali stabilite con DGR.
29 INIZIATIVE AGEVOLABILI c) Acquisto di arredamento per locali funzionali all esercizio dell attività agrituristica. d) Realizzazione di opere, compresi gli impianti, finalizzate all esercizio dell attività di fattoria didattica e dei servizi complementari. Le agevolazioni non sono cumulabili con altri interventi pubblici e non sono ripetibili anche decorsi i termini del vincolo di destinazione.
30 TIPOLOGIA DELLE AGEVOLAZIONI Fatte salve le disponibilità di bilancio regionale possono essere concessi mutui a tasso agevolato: nella misura massima del 100 % della spesa ammissibile, oppure sotto forma di contributo a fondo perduto a valere sulla sottomisura 6.4 approvata e cofinanziata da fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (PSR) nella misura del 35 % della spesa ammissibile. Le due agevolazioni sono cumulabili ma concesse in regime de minimis.
31 N.B.: il totale delle provvidenze ricevute dal richiedente non può essere superiore al regime de minimis previsto dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese euro in 3 anni di esercizio finanziario.
32 Per poter beneficiare delle agevolazioni: Gli immobili oggetto degli interventi devono essere di proprietà di: dell operatore agrituristico; del coniuge dell o.a.; di un parente dell o.a. entro il terzo grado; di un affine dell o.a. entro il secondo grado; della società o di almeno uno dei soci.
33 VINCOLO DI DESTINAZIONE All atto di concessione di agevolazione in conto interessi il beneficiario si obbliga a non mutare la destinazione dichiarata per un periodo di: 10 anni per i beni mobili; 20 anni per i beni immobili. a decorrere dalla data di erogazione a saldo dell agevolazione.
34 VINCOLO DI DESTINAZIONE Per i beni immobili di nuova costruzione funzionali all esercizio dell attività agrituristica, ricadenti in zona E, per i quali l esercizio della predetta attività sia venuto meno, non sono ammessi usi diversi da quello agro-silvo-pastorale nei venti anni successivi alla dichiarazione di agibilità delle opere. Decorso tale periodo, la nuova destinazione d uso dell immobile deve essere ammessa dal PRG.
35 REVOCA DELLE AGEVOLAZIONI Le agevolazioni sono revocate qualora : a) non si rispetti il vincolo di destinazione, b) si venga cancellati dall elenco degli O.A., c) si cessi l attività agrituristica prima della scadenza dei vincoli di destinazione, d) non si ultimi le iniziative correlate entro il termine massimo stabilito da dgr dalla data di concessione delle agevolazioni, comunque non più di 5 anni.
36 REVOCA DELLE AGEVOLAZIONI La revoca è altresì disposta qualora dai controlli effettuati emerga la non veridicità delle dichiarazioni rese dai beneficiari ai fini della concessione delle agevolazioni. La revoca è disposta con DGR e comporta l obbligo di restituire entro 60 giorni.
37 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DI UN AZIENDA AGRITURISTICA. 1. Partecipazione al corso di qualificazione professionale per Operatori Agrituristici 2. Superamento dell esame di idoneità (a fine corso).
38 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DI UN AZIENDA AGRITURISTICA 3. Domanda di iscrizione nell elenco degli operatori agrituristici della Valle d Aosta, (l azienda agricola del richiedente deve possedere i minimi aziendali stabiliti dalla DGR);
39 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DI UN AZIENDA AGRITURISTICA per la costruzione o il recupero di fabbricati da destinare ad attività agrituristica all Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali. 4. domanda di razionalità sul progetto di attività agrituristica ai sensi della l.r. 11/1998; 5. eventuale domanda di finanziamento;
40 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DI UN AZIENDA AGRITURISTICA una volta terminati i lavori di recupero o di costruzione ed effettuati gli acquisti di arredi all Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali 6. domanda di rilascio del attestato di iscrizione nell elenco degli O. A. e del attestato di complementarità tra l attività agricola e l attività connessa di agriturismo, (quest ultimo non necessario per l attività di degustazione e l attività di fattoria didattica).
41 PROCEDURA PER L ATTIVAZIONE DI UN AZIENDA AGRITURISTICA Dopo l accatastamento del fabbricato, ed in seguito all ottenimento dell agibilità, allo sportello unico competente del territorio ove é ubicata l azienda agrituristica 7. presentazione di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Sono soggetti a SCIA: l esercizio di attività agrituristica, le variazioni della tipologia e del numero di servizi offerti e il trasferimento della proprietà o della gestione della stessa.
42 ORARIO E PERIODO DI APERTURA Sono definiti dal titolare dell azienda agrituristica, tenendo conto delle esigenze lavorative dell azienda agricola. Per le attività agrituristiche svolte negli alpeggi il periodo di apertura deve coincidere con quello di permanenza del bestiame.
43 Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali UFFICIO AGRITURISMO Assistenza Tecnica Formazione Finanziamenti Controlli
44 AGRITURISMO IN VALLE D'AOSTA GRAZIE PER L ATTENZIONE.
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