Accordo quadro di collaborazione INAIL-AIISA: insieme per diffondere la cultura della sicurezza
|
|
- Geronima Bernasconi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Accordo quadro di collaborazione INAIL-AIISA: insieme per diffondere la cultura della sicurezza Patrizia Anzidei, Liliana Frusteri Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail Direzione Generale
2 Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (CONTARP) E una struttura tecnica dell INAIL Biologi Chimici Ingegneri meccanici, elettrici, chimici Geologi Periti industriali Attività di prevenzione e accertamento del rischio (studi, approfondimenti, consulenze tecniche, monitoraggi ambientali, attività informativa e formativa, elaborazione di linee guida, supporto normativo, ecc.)
3 L accordo quadro di collaborazione A luglio 2014 Inail e AIISA sottoscrivono un Accordo quadro di collaborazione il cui scopo è: sperimentare soluzioni pratiche che favoriscano e/o premino le azioni per la prevenzione e contribuiscano a diffondere la cultura della salute e sicurezza L Accordo quadro ha validità triennale
4 Modalità di svolgimento INAIL e AIISA, in funzione delle specifiche competenze e disponibilità, si impegnano a mettere in campo le risorse professionali, tecniche, strumentali e a rendere disponibile il proprio patrimonio di conoscenze per la realizzazione delle iniziative progettuali e dei piani operativi.
5 Coordinamento delle attività INAIL e AIISA svolgeranno congiuntamente la pianificazione, la programmazione e l organizzazione generale dei piani operativi attraverso il Comitato di coordinamento Le attività saranno svolte attraverso la costituzione di team progettuali e gruppi di lavoro. AIISA Pietro Borgognoni Raffaele Caruso Fabio Pasini INAIL Patrizia Anzidei Vanessa Manni Luigi Prestinenza
6 Oggetto della collaborazione - 1 Identificare e realizzare prodotti e azioni in grado di incidere concretamente sui livelli di salute e sicurezza dei lavoratori appartenenti alle imprese del settore.
7 Oggetto della collaborazione - 2 Effettuare studi e approfondimenti sui rischi professionali connessi all occorrenza di infortuni o all insorgenza di malattie professionali dei lavoratori del settore per le attività di: gestione ordinaria e straordinaria manutenzione sanificazione
8 Oggetto della collaborazione - 3 Svolgere iniziative informative, anche con l organizzazione di workshop e seminari tematici, e percorsi formativi per gli addetti del settore.
9 Piani operativi Il Comitato di coordinamento predispone piani di attività semestrali e annuali. Per il primo anno il Comitato ha individuato tre linee progettuali che sono state sottoposte al competente ufficio INAIL per la necessaria validazione.
10 Attività del primo anno - 1 Sviluppare un prodotto informativo elettronico, destinato a datori di lavoro, RSPP e lavoratori del settore. Finalità del prodotto: promuovere l adozione di buone prassi promuovere comportamenti sicuri definire idonee misure di prevenzione e protezione
11 Attività del primo anno - 2 Programmare i percorsi formativi ai sensi dell Accordo Stato Regioni del 2006, figure A e B, destinati a: lavoratori del settore personale ASL e di altre istituzioni pubbliche con compiti di vigilanza e controllo Produzione degli ausili didattici Organizzazione delle prime edizioni, erogate in via sperimentale nel Lazio
12 Attività del primo anno - 3 Raccolta dei dati relativi ai monitoraggi microbiologici effettuati sugli impianti durante le ispezioni tecniche di valutazione pre-intervento. Scopo dello studio è verificare l eventuale relazione tra tipologia d impianto, contesto ambientale e condizioni igieniche delle componenti. A distanza di 4 anni dalla precedente raccolta e analisi dei dati, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista dell Ordine Nazionale dei Biologi, si vuole verificare la possibilità di nuove considerazioni alla luce dell auspicata standardizzazione di raccolta e analisi dei campioni.
13 Grazie per l attenzione p.anzidei@inail.it l.frusteri@inail.it
Diritti d'autore assolti
Edizione del: 07/05/14 Dir. Resp.: Roberto Napoletano Estratto da pag.: 17 Sezione: PRIMO PIANO, CONFINDUSTRIA ENERGIA Lettori: 907000 - Tiratura: 256289 Foglio: 1/1 039-118-080 Peso: 3% Il presente documento
DettagliACCORDO ATTUATIVO. Con sede legale in Milano, via Giovanni da Procida 11rappresentata dal Direttore generale dr. Claudio Benedetti.
ACCORDO ATTUATIVO per la realizzazione di un progetto finalizzato alla promozione della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro nell ambito del Protocollo d intesa Inail Federchimica sottoscritto in
DettagliComitato di Coordinamento regionale ex art. 7 del D.Lgs. 81/08. Presentazione del Piano Regionale della Prevenzione
Comitato di Coordinamento regionale ex art. 7 del D.Lgs. 81/08 Presentazione del Piano Regionale della Prevenzione 26.5.2015 memo percorso PRP Obiettivi centrali Indicatori centrali Proposte di Obiettivi
DettagliLe ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL
Roma, 15 maggio 2018 Tommaso De Nicola Le ricadute del d.lgs. 81/2008 sugli infortuni e sulle malattie professionali e il ruolo prevenzionale di INAIL D.LGS. 81/2008, A DIECI ANNI DALL ENTRATA IN VIGORE:
DettagliLa programmazione regionale e l'assistenza alle imprese con il coinvolgimento delle parti sociali. Referente Infor.MO per la Regione Lazio
La programmazione regionale e l'assistenza alle imprese con il coinvolgimento delle parti sociali Roberto Lupelli Referente Infor.MO per la Regione Lazio PIANO OPERATIVO PROGETTO REGIONALE IL SISTEMA INFORMATIVO
DettagliREGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 11 Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 204-208 SCHEDA Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti MO 7 Prevenire infortuni e malattie professionali Obiettivi e codici
DettagliCONVENZIONE TRA PREMESSO CHE
Questura di Firenze CONVENZIONE TRA INAIL - DIREZIONE REGIONALE PER LA TOSCANA, con sede in Firenze, Via Bufalini n.7, rappresentata dal dott. Giovanni Asaro, nato a Trapani il 16.02.59 nella sua qualità
DettagliLa salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:l evoluzione del sistema di tutele
La salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:l evoluzione del sistema di tutele Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali - Roma, 7 aprile 2010 Le politiche delle Regioni e delle Province
DettagliGLI ORGANISMI DI VIGILANZA
1 FUNZIONI DI COORDINAMENTO 2 Il Testo Unico prevede una rete di enti istituzionali che hanno ruolo di coordinamento, di assistenza e di vigilanza, sia a livello centrale che territoriale. A livello centrale
DettagliPiano della Prevenzione. Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro
Piano della Prevenzione e Patto per la Tutela della Salute e la Prevenzione nei Luoghi di Lavoro Dott. Domenico Pompei SPSAL - ASL L Aquila L'Aquila 22 Aprile 2008 LNGS Insieme di Regole ed Indirizzi P.S.N.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA INAIL - ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO, con sede in legale in Roma, via IV Novembre 144, nella persona di E CNCPT - COMMISSIONE NAZIONALE
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 15 DEL 14 APRILE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 15 febbraio 2008 - Deliberazione N. 288 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria N. 17 - Istruzione - Educazione - Formazione Professionale
DettagliIl Sistema Informativo: primi passi
Il Sistema Informativo: primi passi Perché un Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro? CONOSCERE PER PREVENIRE Pianificare Programmare Scegliere le priorità degli interventi
DettagliTitolo I Principi comuni Capo II Sistema istituzionale
Titolo I Principi comuni Capo II Sistema istituzionale Comitato per il coordinamento nazionale (art. 5) Viene per la prima volta istituito (ai sensi della Legge 123/07) il Comitato per l indirizzo e la
DettagliLe procedure standardizzate di valutazione del rischio e l integrazione con il sistema Infor.Mo.
Le procedure standardizzate di valutazione del rischio e l integrazione con il sistema Infor.Mo. Autore: D. De Merich Il Sistema di sorveglianza Infor.MO, al quale contribuiscono le Regioni e l INAIL,
DettagliUna rete efficace tra scuola e istituzioni
IL GRUPPO INTERISTITUZIONALE PER LA PROMOZIONE DELLA SICUREZZA NELLE SCUOLE DEL PIEMONTE Alessandro PALESE Direzione Sanità Regione Piemonte 15 novembre 2017 IIS F. Algarotti Cannaregio 351 - Venezia Dal
Dettagli(ASPP) ottobre - dicembre 2018 CORSO PER ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE. Salute e Sicurezza sul Lavoro
Salute e Sicurezza sul Lavoro 45 CORSO PER ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) (Ai sensi del Decreto legislativo 81/08 e dell Accordo Stato Regioni del 07 luglio 2016) In fase di prima
DettagliConvegno La sicurezza partecipata nell artigianato 15 aprile 2014 La sicurezza partecipata nell artigianato Ruolo ed attività degli RLST
La sicurezza partecipata nell artigianato Ruolo ed attività degli RLST Ghizzi Cesare Tecnico della Prevenzione Area Ambienti di Lavoro Ruolo degli R.L.S., R.L.S.T., R.L.S.S.P Sono consultati dal datore
DettagliNOTA INFORMATIVA 2014
NOTA INFORMATIVA 2014 Sui rischi riscontrati in cantiere, le misure di prevenzione e protezione da attuare e i criteri sulla formazione dei lavoratori del comparto edile della Provincia di Padova relativi
DettagliProgramma di Interventi sulla Prevenzione degli infortuni e delle Malattie Professionali della Sardegna
DELLA SARDEGNA Programma di Interventi sulla Prevenzione degli infortuni e delle Malattie Professionali della Sardegna 2008-2010 DELLA SARDEGNA Presentazione Programma interventi prevenzione sui luoghi
DettagliQUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA 19.04.2019 Aggiornamento Primo Soccorso - Gruppi B+C (Codice: PS_AGG_B+C_1) 19.04.2019 Aggiornamento Primo Soccorso - Gruppo A (Codice: PS_AGG_A_1) 08.05.2019 Aggiornamento
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliIl sistema di rilevazione delle attività dei Servizi di Prevenzione
Il sistema di rilevazione delle attività dei Servizi di Prevenzione Roma 14-15 ottobre 2009 Seminario Utilizzo dei sistemi informativi correnti per la programmazione delle attività di prevenzione in ambiente
Dettagli(RSPP) marzo - giugno CORSO PER RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
44 CORSO PER RESPONSABILI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) (Ai sensi del Decreto legislativo 81/08 e dell Accordo Stato Regioni del 07 luglio 2016) In fase di prima applicazione dell accordo
DettagliL esperienza degli ospedali in Campania
SANIT Roma, 25 giugno 2008 L esperienza degli ospedali in Campania Dr. Renato Pizzuti Settore Assistenza Ospedaliera Regione Campania INDAGINE CONOSCITIVA 2006 SULLE ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
DettagliDELIBERAZIONE 11 luglio 2011, n. 580
20.7.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 29 Green and Micromobility Planning Tools for Urban Areas - Componente di interesse: Politica e governance ambientali, priorità Ambiente Urbano
DettagliDott.Cosimo SCARNERA Workshop Operatori Servizi Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro ISPESL - Roma
REGIONE PUGLIA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TARANTO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di lavoro Dott.Cosimo SCARNERA Workshop Operatori Servizi Prevenzione
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO. RLS 32 ore. Rappresentante dei Lavoratori D.lgs.9 Aprile 2008, n. 81 art.37coordinato al D.Lgs. 3 Agosto 2009, n.
RLS 32 ore Rappresentante dei Lavoratori D.lgs.9 Aprile 2008, n. 81 art.37coordinato al D.Lgs. 3 Agosto 2009, n. 106 Corso rivolto RLS Date 03 09 16 26 MAGGIO 2018 09 16 23 30 GIUGNO 2018 Orari 08.00/12.00
DettagliRAPPRESENTANTE LAVORATORI RLS
RAPPRESENTANTE LAVORATORI RLS (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 art. 37 coordinato al D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) Corso rivolto a preposti Date Lunedì 30/07/2018 Martedì 31/07/2018 Giovedì 06/09/2018 Venerdì
DettagliSistema Istituzionale
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) Sistema
DettagliRAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (Art.37 del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n.81) Corso rivolto a: Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza di qualsiasi azienda, impresa, servizi, nel settore
DettagliPrevenzione del rischio cancerogeno
Prevenzione del rischio cancerogeno Piano mirato di prevenzione Applicazione del vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura di acciai inox
DettagliCurriculum vitæ ultimo aggiornamento: 3 agosto 2015
ultimo aggiornamento: 3 agosto 2015 Informazioni personali Nome e cognome Data di nascita 24 luglio 1960 Amministrazione Responsabilità attuali ADDETTO LOCALE PER LA SICUREZZA presso CHIM - DIPARTIMENTO
DettagliInail: sostegno e prospettive per il settore agricolo
Foggia, 29 aprile 2017 Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione Inail: sostegno e prospettive per il settore agricolo CONVEGNO NAZIONALE LA PREVENZIONE E LA SALVAGUARDIA DI CHI LAVORA E PRODUCE
DettagliFUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE
TABELLA A FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE Abilitazione all esercizio delle professioni turistiche; istituzione, tenuta dei relativi Albi e/o Elenchi provinciali concernenti gli abilitati, compresa la
DettagliPiano Mirato di Prevenzione ABBASSA L INDICE CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO DEGLI INDICI INFORTUNISTICI
DIPARTIMENTO DI IGIENE E PREVENZIONE SANITARIA Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro Piano Mirato di Prevenzione Processo Prevenzione e Sicurezza CAMPAGNA DI PROMOZIONE DELLA SICUREZZA PER L ABBASSAMENTO
DettagliPROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO
PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI NEI LUOGHI DI LAVORO DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Agostino ROFFIN Referente area Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro Dipartimento
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE
Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DEGLI SPORTELLI UNICI PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE 1 PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE
DettagliAzioni di sistema per il supporto all attuazione delle misure di semplificazione
Seminario Semplificazione amministrativa: l impatto della nuova disciplina in materia di Conferenza di servizi e di SCIA sulle procedure amministrative Azioni di sistema per il supporto all attuazione
DettagliPacchetti didattici per i soggetti previsti dal D.Lgs. 626/94
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro ISPESL Dipartimento Documentazione Informazione e Formazione U.F. Formazione Via Alessandria 220/E, 00198 Roma Tel. 0644250648; fax 0644250972
DettagliValutazione e gestione del. Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda
Valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato Mariarosaria Spagnuolo Responsabile Area Salute e Sicurezza sul Lavoro Assolombarda Assolombarda E la prima associazione territoriale con competenza
DettagliProgetto Piano nazionale di formazione sul tabagismo rivolto a pianificatori regionali ed operatori pubblici e del privato sociale
Ministero della Salute Dipartimento Prevenzione e Comunicazione Direzione Generale Prevenzione Sanitaria Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Programma 2004 Progetto Piano
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA R.L.S. Decreto Legislativo n. 81/2008, art.
CORSO DI FORMAZIONE PER RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA R.L.S. Decreto Legislativo n. 81/2008, art. 37, commi 10 e 11 Corso rivolto ai lavoratori Date Lunedì 02 ottobre 2017 Martedì 03 ottobre
DettagliSICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO CORSO DI FORMAZIONE RSPP (RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE) (Conforme ai contenuti dell art. 3 DM 16-01-1997) durata 16 ORE il corso è rivolto a: Ai
DettagliRelazione Attività ANNO 2008
Relazione Attività ANNO 2008 Nel 2008 il CPT Lucca ha visto rinnovare alcune delle proprie forze impegnate nei cantieri e le cariche di Presidente e Vicepresidente, rispettivamente l Arch. Simone Bianchi,
DettagliPromozione della cultura della sicurezza nelle scuole
Promozione della cultura della sicurezza nelle scuole Il mondo del lavoro nel nostro paese costituisce un sistema complesso in continua evoluzione, caratterizzato dalla precarietà, dalla flessibilità e
DettagliObiettivi e strumenti dell azione regionale per la promozione del benessere negli ambienti di vita e di lavoro
Workshop Stress lavoro-correlato: stato dell arte e prospettive Obiettivi e strumenti dell azione regionale per la promozione del benessere negli ambienti di vita e di lavoro Introduzione a cura di Maria
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra la
PROTOCOLLO D INTESA tra la Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l istruzione e per l innovazione digitale del Ministero dell istruzione,
DettagliIncontro di lavoro
Incontro di lavoro 30.9.2015 ORDINE DEL GIORNO Report infortuni 2010-2014: definizione contenuti e obiettivi. Organizzazione presentazione. Semplificazione: le novità in arrivo, gli impegni conseguenti
DettagliPiano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD)
I.I.S ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE "TEN. REMO RIGHETTI " Via Galileo Galilei, 11-85025 MELFI (PZ) Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) D. M. n. 851 del 27 ottobre 2015 Art. 1, commi 56, 57 della
Dettagli(ufficio)
C U R R I C U L U M V I T A E di INFORMAZIONI PERSONALI Nome RUVOLO MARINA Indirizzo VIA CARLO VARESE 44 /A, TORTONA 15057 Telefono 0131 306864 (ufficio) Fax 0131 865778 E-mail mruvolo@aslal.it Nazionalità
DettagliRoma, 11 ottobre 2017
ISTITUTO NAZIONALE PER L'ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Tommaso De Nicola - Direzione Centrale Prevenzione Roma, 11 ottobre 2017 RUOLO ISTITUZIONALE Ruolo istituzionale dell INAIL con i
DettagliPiano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente Anno Scolastico 2015/2016 PREMESSA La formazione in servizio, che
DettagliGRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA
GRUPPO DI LAVORO CIIP SSL SCUOLA INTEGRAZIONE DELLA SSL NELL ISTRUZIONE SCOLASTICA ED UNIVERSITARIA Roma, 31 o)obre 2014 ing. Elisa GERBINO Segretario ANIS Coordinatore del GdL CIIP Scuola INQUADRAMENTO
DettagliLe attività del Programma di intervento per la qualificazione dell assistenza familiare sono articolate in due macro aree:
Novembre 2010 Le attività del Programma di intervento per la qualificazione dell assistenza familiare sono articolate in due macro aree: AREA 1: interventi finalizzati all analisi di modelli organizzativi
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA
PROTOCOLLO D INTESA tra IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA DIREZIONE GENERALE e LA REGIONE TOSCANA e L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE
DettagliLa Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla
La Cisl Scuola e la FLC Cgil di Varese, nell ambito dell attività di rappresentanza e di tutela, hanno sempre prestato particolare attenzione alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Esse hanno contribuito
DettagliOBIETTIVI DI PRODUZIONE 2009 ALLEGATO N. 2
DI PRODUZIONE 2009 ALLEGATO N. 2 DI PRODUZIONE 2009 LINEA AZIENDE A. 1 ATTIVITA' DI VIGILANZA ASSICURATIVA A.1.1 - Aziende ispezionate numero 29514 A.1.2 - Aziende non regolari / Aziende ispezionate Val.
DettagliAifos - Convegno di studio e approfondimento: «L efficacia della formazione alla sicurezza»
Roma, 6 dicembre 2017 Ester Rotoli «Efficacia della formazione e prevenzione: un binomio per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro L esperienza Inail» Aifos - Convegno
DettagliCORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE
CORSO DI FORMAZIONE RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 32 ORE Corso rivolto ai Rappresentanti del Lavoratori per la Sicurezza Ex. Art 37, D.Lgs 81/08 Date 9/11/2017-16/11/2017-23/11/2017-30/11/2017
DettagliFORMAZIONE RSPP IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI 07 LUGLIO 2016
FORMAZIONE RSPP IL NUOVO ACCORDO STATO-REGIONI 07 LUGLIO 2016 SOMMARIO DELL INTERVENTO Il Profilo Professionale del RSPP La formazione base per ASPP/RSPP Aggiornamento per ASPP/RSPP e decorrenza Validità
DettagliAGGIORNAMENTO LAVORATORI Supermercati
Premessa e riferimenti legislativi Obiettivi Destinatari Metodologia didattica Durata Coordinatore scientifico del Corso Mentor/Tutor di contenuto Tutor di processo Resp. Piattaforma Responsabile Supporto
DettagliPROGETTO SICURA-MENTE IN CRESCITA
CORSO DI FORMAZIONE progetto Iniziativa di formazione propedeutica rivolta alle Imprese edili per il conseguimento dell ASSEVERAZIONE volontaria in edilizia Il corso di formazione aziendale ha i seguenti
DettagliSISTAR Veneto. organizzazione e strumenti. Maria Teresa Coronella
SISTAR Veneto organizzazione e strumenti Università degli Studi di Padova Le Amministrazioni oggi L Amministrazione pubblica deve oggi essere in grado di leggere, interpretare e anticipare le domande che
DettagliGiornata seminariale Gli strumenti della bilateralità artigiana Aggiornamenti e Approfondimenti
Organismo Paritetico Regionale Artigiani Giornata seminariale Gli strumenti della bilateralità artigiana Aggiornamenti e Approfondimenti Oristano 16 GENNAIO 2017 Ma cos è la bilateralità? È una pratica
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)
PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita
DettagliLe attività di prevenzione e di vigilanza Lo stato dell'arte del territorio
SEMINARIO DI STUDIO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO-CORRELATO RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI BENESSERE ORGANIZZATIVO STILI DI VITA RESPONSABILITA' SOCIALE L e D'IMPRESA Ferrara 13 Dicembre 2017
DettagliStato di applicazione del regolamento R.E.A.Ch. Nella Regione Veneto
Stato di applicazione del regolamento R.E.A.Ch. Nella Regione Veneto Come si sta organizzando il piano della sorveglianza e controlli Tecnico della Prevenzione Dott. Massimo Peruzzo Entrata in vigore in
DettagliPIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) Presentazione
ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE PIANO REGIONALE DI PREVENZIONE (PRP) 2014 2018 Presentazione Piano Regionale di
DettagliQUADRO NORMATIVO DPR 309/90: Testo Unico disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope ART. 124: : i lavoratori che si vogliono disintossicare h
PIANO MIRATO DI PREVENZIONE CONTROLLI SULL USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI DA PARTE DI SPECIFICHE CATEGORIE DI LAVORATORI Dr.ssa P. Grignaschi PSAL - ASL Monza Brianza QUADRO NORMATIVO DPR 309/90: Testo Unico
DettagliRelazione Attività ANNO 2013
Relazione Attività ANNO 2013 RELAZIONE ATTIVITA CPTLUCCA 2013 Il 2013 è stato caratterizzato da un cospicuo numero di incontri con Amministrazioni pubbliche e private per il raggiungimento di accordi
DettagliREGOLAMENTO. Centro Territoriale Di Supporto Per Le Nuove Tecnologie e Disabilità
REGOLAMENTO Centro Territoriale Di Supporto Per Le Nuove Tecnologie e Disabilità ART: 1 Costituzione del CTS ART: 2 Finalità ART: 3 Compiti del CTS ART: 4 Destinatari ART: 5 Sede ART: 6 Organigramma ART:
DettagliLa documentazione degli istituti tecnici. Aspetti organizzativi e didattici. delle Delivery Unit Regionali
Riordino degli Istituti tecnici: seconda fase Aspetti organizzativi e didattici La documentazione degli istituti tecnici delle Regionali ITIS Galilei, Roma 26 aprile 2010 DeliveryUnitNazionale Coordina
DettagliINAIL UN BREVE PROFILO
INAIL UN BREVE PROFILO L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail) è un ente pubblico, non economico e finanziariamente indipendente, che gestisce in Italia l assicurazione
DettagliOPERA PIA COIANIZ TARCENTO (Udine) Via P. Coianiz, n. 8
Azienda pubblica di servizi alla persona OPERA PIA COIANIZ 33017 TARCENTO (Udine) Via P. Coianiz, n. 8 Il presente piano di formazione del personale afferente alla Direzione Generale, è stato elaborato
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata Autorità, con sede legale in Roma (00187), Via M.
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata Autorità, con sede legale in Roma (00187), Via M. Minghetti, 10, Codice fiscale n. 97584460584, in persona del
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale. tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura
PROTOCOLLO D INTESA per la legalità ambientale tra Unioncamere. Unione Italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Comitato nazionale Albo Gestori Ambientali Libera. Associazioni,
DettagliDLGS. 9 aprile 2008 N. 81 modificato con DLGS. 5 agosto 2009 n Aspetti giuridici, tecnici e organizzativi
20 e 21 gennaio 2010 Seminario formativo DLGS. 9 aprile 2008 N. 81 modificato con DLGS. 5 agosto 2009 n. 106 Aspetti giuridici, tecnici e organizzativi Auditorium della Banca Toscana Via Panciatichi, 85
DettagliCompiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato
Servizio Sviluppo Sostenibile Agricoltura Cooperazione Compiti e funzioni degli Organismi Paritetici individuati in: livello di base, livello medio, livello elevato Compiti e funzioni - Area D. Lgs. 81/08
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo
PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale
DettagliIl rischio biologico e chimico nel personale delle aziende sanitarie: un introduzione
Il rischio biologico e chimico nel personale delle aziende sanitarie: un introduzione Fabriziomaria Gobba Cattedra di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Il rischio biologico
DettagliPROGETTO WHP. Costruire una rete di aziende che promuovono salute
PROGETTO Rete provinciale WHP Workplace Health Promotion Costruire una rete di aziende che promuovono salute 1 Pagina 2 Introduzione Da diversi anni, grazie anche all evoluzione della normativa in materia
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N.
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N. 1 DI CARPI E DEI COMUNI DELL'UNIONE TERRE D'ARGINE IN
DettagliREGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 14 II. Programma Salute e benessere
REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 SCHEDA 14 II. Programma Salute e benessere MO 8 Ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose per la salute Obiettivi e codici indicatori
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA del Vice Presidente; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
OGGETTO: Istituzione del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del D.P.C.M. 21 dicembre 2007 recante Coordinamento
DettagliIl percorso tecnico e formativo. Il modello SGSL
Il percorso tecnico e formativo. Il modello SGSL Ing. Stella Tramuto Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Sala consiliare della Provincia di Pisa Pisa, 14 luglio 2011 Struttura dell intervento
DettagliSCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA
ALLEGATO A SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA TRA Regione Puglia (di seguito denominata la Regione), con sede in Lungomare Nazario Sauro, 33 BARI, rappresentata dall Assessore al Welfare, dott.ssa Elena Gentile
DettagliLA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO
LA POLITICA NAZIONALE E REGIONALE DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO Belluno, 7 aprile 2011 avv. Alberto Chinaglia Direzione Regionale Prevenzione Sistema istituzionale Sistema Istituzionale Art. 5,
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail LIBENER MARCELLO VIA G. GALILEI 7, 15100 ALESSANDRIA, AL 0131 307814 (ufficio)
DettagliIL RUOLO DI CONFINDUSTRIA VENETO NELL IMPLEMENTAZIONE DEL REACH SUL TERRITORIO
IL RUOLO DI CONFINDUSTRIA VENETO NELL IMPLEMENTAZIONE DEL REACH SUL TERRITORIO PADOVA, 13 NOVEMBRE 2013 1 MARCO ARMILLOTTA INTRODUZIONE (1) Confindustria Veneto si occupa dell area Chemicals (etichettatura,
DettagliRitenuto che Strutture riceventi delle notifiche in oggetto sono le aziende Sanitarie Locali e le Direzioni Provinciali del Lavoro;
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE ABRUZZO, DIREZIONE REGIONALE DEL LAVORO, DIREZIONE REGIONALE INAIL, IN MATERIA DI TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA PRELIMINARE DI AVVIO LAVORI NEI CANTIERI La
DettagliASP Ragusa POLITICA E OBIETTIVI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO (SGSL) FEBBRAIO 2017
ASP Ragusa POLITICA E OBIETTIVI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO (SGSL) FEBBRAIO 2017 1 1. Obiettivi del Documento Il presente documento è stato redatto con lo scopo
DettagliALLEGATO N.11. DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI (AI SENSI DEL D.Lgs /N.81) A_ VERBALI RIUNIONI PERIODICHE.. _ VERBALI RIUNIONI SICUREZZA..
ALLEGATO N11 (AI SENSI DEL DLgs9042008/N81) A_ VERBALI RIUNIONI PERIODICHE _ VERBALI RIUNIONI SICUREZZA B_ VERBALE SOPRALLUOGHI PRESSO EDIFICI SCOLASTICI C_ ATTIVITA GRUPPO DI COORDINAMENTO SANTA CROCE
Dettagli