Stefano Caserini, Politecnico di Milano Giada Messori, Politecnico di Milano

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1 L esperienza dei Piani di Azione per l Energia Sostenibile (PAES): obiettivi, sfide e criticità per affrontare la mitigazione alla scala urbana; la ricognizione dei PAES della Città Metropolitana di Milano. Stefano Caserini, Politecnico di Milano Giada Messori, Politecnico di Milano La politica climatica dell Unione Europea Iniziative per ridurre le emissioni e migliorare l efficienza energetica 1996 Prima indicazione di un obiettivo della politica climatica 1997 Accordo sul Protocollo di Kyoto (-8 % per l EU) Burden Sharing Agreement (suddivisione dell impegno del PK fra gli Stati membri: Italia: -6,5%) Programma europeo contro il cambiamento climatico (ECCP) Ratifica del Protocollo di Kyoto 2003 Direttiva Emission Trading (EU-ETS) 2005 Comunicazione della Commissione Europea Vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici 2008 Climate Action and Renewable Energy Package ( Pacchetto clima energia o ) Roadmap for moving to a competitive low-carbon economy in SET-Plan: European Strategic Energy Technology Plan climate and energy goals for a competitive, secure and low-carbon EU economy

2 2008: Climate Action and Renewable Energy Package Il pacchetto clima-energia ha definito una politica integrata, con 3 obiettivi e diverse azioni legislative per raggiungerli Obiettivi Riduzione unilaterale emissioni di gas serra del 20% per tutta la EU27 entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990 (o del 30% nel caso di accordo internazionale) (obiettivo vincolante) Generazione di almeno il 20% di energia da fonti rinnovabili (rispetto al totale consumo energetico del UE27) entro il 2020 (obiettivo vincolante) Aumento del 20% dell efficienza energetica (obiettivo aspirational ) (20% di riduzione nel consumo di energia primaria, rispetto allo scenario di riferimento, da raggiungere attraverso i miglioramenti nell efficienza energetica). Effort Sharing (condivisione dello sforzo) obiettivi per gli Stati Membri sulle emissioni non soggette al sistema di Emission Trading Architettura dell obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2020 dell Unione Europea GHG Target: -20% compared to % compared to 2005 EU ETS -21% compared to 2005 Non ETS sectors -10% compared to Member State targets, stretching from -20% to +20% Impianti soggetti all emission trading

3 Prezzo della CO 2 nel mercato dell Emission Trading System 10/9/ Roadmap 2050: obiettivo molto ambizioso (>80%) di riduzione delle emissioni, in particolare nel settore della produzione elettrica Fonte: Roadmap for moving to a low-carbon economy in

4 Da ricordare che alla base della politica europea sul clima non c è solo la necessità di ridurre le emissioni di gas serra, ma anche la volontà di perseguire altri obiettivi importanti: - sicurezza nell approvvigionamento energetico - riduzione dei costi per l importazione dell energia - miglioramento della qualità dell aria - competitività nel settore delle nuove tecnologie - sviluppo di nuovi posti di lavoro Gli investimenti necessari (circa 270 miliardi di euro l anno per i prossimi 40 anni, 1,5 % dell attuale PIL del EU) non sono quindi visti solo come costi. 2014: 2030 climate and energy goals for a competitive, secure and low-carbon EU economy Tre obiettivi 1) Riduzione delle emission domestiche di gas erra del 40%, rispetto al 1990, entro il I settori coperti dall Emission Trading System (grandi impianti) devono ridurre le loro emissioni del 43% rispetto al Gli altri settori (traffico, riscaldamento domestico, agricoltura, ecc.) devono ridurre le loro emissioni del 30% rispetto al Questa riduzione viene suddivida fra gli Stati Membri, con specifici obiettivi nazionali. L obiettivo per l Italia è una riduzione delle emissioni dei settori non ETS nel 2030 del 33% rispetto al ) 27% del consumo di energia prodotto da rinnovabili ( 32%) 3) Aumento del 27% dell efficienza energetica, rispetto allo scenario di riferimento

5 Source: Trends and projections in Europe Tracking progress towards Europe's climate and energy targets. EEA Report No 17/2017 Covenant of Mayors Patto dei Sindaci Proposto dalla Commissione Europea nel 2008 per coinvolgere le autorità locali europee negli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico È un iniziativa su base volontaria che impegna le città che aderiscono a ridurre almeno del 20% le proprie emissioni di gas serra. Riguarda le emissioni energetiche di CO 2, che possono essere ridotte attraverso politiche, a scala comunale, di risparmio energetico e uso razionale dell energia, di aumento dell efficienza energetica e di ricorso alle fonti di energia rinnovabile.

6 Il Patto dei Sindaci la più vasta iniziativa urbana su clima ed energia al mondo quasi aderenti in tutta Europa, più di in Italia; pensato per le metropoli, è in seguito stato esteso anche per città medie e piccole; oggi l 89% degli aderenti hanno meno di abitanti Il Patto dei Sindaci L adesione al Patto comporta l impegno a redigere un Inventario di Base delle Emissioni (IBE), un Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES), e in seguito report di monitoraggio, entro scadenze definite. Fonte: Covenant of Mayors Reporting guidelines on SEAP and monitoring

7 Il PAES rappresenta il documento chiave volto a dimostrare in che modo l Amministrazione comunale intenda perseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica entro il Settori da includere nel PAES: Ambiente urbanizzato, inclusi edifici di nuova costruzione e ristrutturazioni di grandi dimensioni Infrastrutture urbane (teleriscaldamento, illuminazione pubblica, reti elettriche, ecc.) Pianificazione urbana e territoriale Fonti di energia rinnovabile Politiche per il trasporto pubblico e privato, gestione della mobilità urbana La riduzione del 20 % può essere calcolata anche come riduzione sulle emissioni pro capite. Le emissioni e le riduzioni delle stesse devono essere stimate secondo linee guida definite dal JRC di ISPRA della Commissione Europea. IL PAES deve essere adottato formalmente dal Consiglio Comunale. È richiesto il coinvolgimento dei cittadini e della società civile. Il Patto dei Sindaci è stato pensato per favorire la consapevolezza alla scala locale delle politiche su clima ed energia. Ogni Comune deve agire sui settori su cui ha competenze: se il Comune è di piccole dimensioni gli spazi per azioni efficaci sono limitati, in quanto il Comune non ha risorse adeguate e capacità contrattuale verso soggetti terzi. Molti Comuni hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci senza conoscere fino in fondo le implicazioni della firma. A molte sottoscrizioni non è seguito un vero piano di intervento, con specifiche misure e un attività di controllo e verifica delle azioni intraprese, e tutto si è limito ad una azione ideale.

8 Le regole del Patto dei Sindaci prevedono l esclusione del Comune in caso di: - mancata presentazione del PAES nei tempi previsti; - mancato raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni come indicato nel PAES a causa della sua mancata e/o insufficiente attuazione; - mancata presentazione, per due periodi consecutivi, del Rapporto biennale di monitoraggio. È generalmente concessa una proroga di 9-12 mesi Attualmente il mancato rispetto delle scadenze non porta all esclusione dei Comuni dal Patto, ma solo ad essere considerati inattivi e dichiarati «in attesa» («on hold»). Dopo l eventuale presentazione dei documenti, si ritorna parte del Patto dei Sindaci. Countries Partecipazione dei paesi europei al Patto dei Sindaci Active signatories On hold (SEAP deadline over) Population covered Submitted SEAPs Submitted monitoring reports Italy (15%) (71%) (81%) 816 (21%) Spain (13%) (67%) (83%) 439 (24%) Belgium (6%) (46%) 235 (100%) 78 (33%) Greece (28%) (60%) 120 (78%) 15 (10%) Ukraine (25%) (33%) 82 (54%) 12 (8%) Portugal (13%) (58%) 113 (81%) 46 (33%) France (39%) (26%) 80 (71%) 11 (10%) Romania (45%) (24%) 62 (72%) 11 (13%) Germany (13%) (23%) 59 (83%) 21 (30%) Croatia (17%) (48%) 62 (90%) 15 (22%) Sweden (22%) (50%) 52 (90%) 21 (36%) Hungary (22%) (35%) 29 (55%) 0 (0%) Poland (45%) (11%) 39 (98%) 7 (18%) Denmark 37 5 (12%) (62%) 36 (97%) 8 (22%) U.K (18%) (35%) 34 (94%) 9 (25%) Fonte: sito ufficiale dei Patto dei Sindaci, sezione Il Patto in cifre ( in figures_en.html)

9 Nel 2014 è nata Mayors Adapt, iniziativa basata sullo stesso modello di governance ma che promuove l adozione di strategie di adattamento. Nel 2015 è stato lanciato il novo Patto dei Sindaci per il Clima e l Energia Nel 2017 l iniziativa ha abbandonato i confini europei e si è unito al Compact of Mayors, un iniziativa lanciata nel 2014 dalle Nazioni Unite Novità nel «Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l Energia» valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità redazione di un Piano d Azione per l Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) impegno a ridurre le proprie emissioni di CO 2 almeno del 40% entro il 2030 e ad aumentare la propria resistenza ai cambiamenti climatici, adottando un approccio integrato nell affrontare la mitigazione e l adattamento

10 61 città italiane hanno sottoscritto impegni al città italiane hanno sottoscritto impegni sull adattamento

11 Attuazione del Patto dei Sindaci da parte dei Comuni della Città Metropolitana Indagine sui 134 Comuni della Città metropolitana, a partire dalle informazioni sul sito del Patto dei Sindaci: 80% dei Comuni hanno aderito al Patto dei Sindaci 76% dei Comuni hanno redatto un PAES 54% dei Comuni hanno redatto un report di monitoraggio 23% hanno redatto un report di monitoraggio completo di Inventario di Monitoraggio delle Emissioni Partecipazione al Patto delle Zone omogenee

12 Questionario ai Comuni della CM È stato realizzato di un sondaggio apposito per raccogliere informazioni sulle azioni avviate a scala locale: 7 sezioni con 45 domande riguardanti i temi: - Patto dei Sindaci e PAES - edifici pubblici e privati - trasporti ed energia Reso disponibile a tutti i Comuni dal 12/10/2017 al 31/01/ risposte ottenute (41% dei Comuni e 68% della popolazione)

13 Motivi per la mancata adesione al Patto o per non aver approvato il PAES Mancanza di consulenze esterne Mancanza di fondi Mancanza di personale per la gestione Mancanza di interesse Non conoscenza dell'iniziativa Sarebbe interessato ad aderire

14 Personale interno coinvolto nella stesura 5 Personale interno addetto al PAES Risultati del questionario

15 Interventi nel settore edile Impianti per il raffrescamento Impianti per il riscaldamento Involucro edifici Altri provvedimenti Nessun intervento Meccanismi incentivanti applicati Bandi regionali TEE Conto termico Altri finanziamenti Nessun incentivo Interventi per il risparmio energetico negli edifici privati Sinergie con altri Comuni Potenziamento teleriscalmento Informazioni sulle leggi vigenti Campagna sui meccanismi di incentivazione Sportello informativo Altri interventi Nessun intervento Interventi sul settore dei trasporti Zona a traffico limitato Promozione mobilità ciclo pedonale Servizi di mobilità condivisa Potenziamento trasporti pubblici Sostituzione veicoli comunali Altri interventi Nessun intervento Biomasse Geotermia Solare termico Fotovoltaico Altri interventi Nessun intervento Energie rinnovabili sugli edifici pubblici

16 Destinatari delle attività di comunicazione 49% 7% 11% 33% dipendenti operatori cittadini scuole Fondi stanziati per il PAES Percentuale già spesa 17% 7% 18% 42% 76% 20% Meno di Più di % Meno del 25% 25 50% 50 75% Più del 75%

17 Utilità del supporto provinciale Interesse alla realizzazione di un PAES congiunto = molto poco 5 = molto Maggiori difficoltà riscontrate Carenza di finanziamenti Mancanza di consulenze esterne Competenze del personale interno Mancanza di personale interno Altri motivi

18 Suggerimenti dai Comuni che hanno risposto al questionario Adottare una campagna di sensibilizzazione mirata agli organi politici e alla società civile Coinvolgere i Sindaci nella definizione di una politica comune a livello di Città Metropolitana per la mitigazione e l adattamento ai cambiamenti climatici, l abbattimento dell'inquinamento dell'aria e la mobilità Identificare gli strumenti tecnici necessari per avviare un percorso strutturato ed efficace che permetta agli uffici interessati di portare avanti le politiche per clima ed energia con visione a lungo termine, anche a fronte dell'avvicendarsi delle amministrazioni locali Istituzione Servizio di Città Metropolitana sui territori comunali a supporto dei cittadini per questioni energetiche Facilitare la partecipazione a bandi di finanziamento da parte dei Comuni e istituire Finanziamenti pubblici mirati Le restrizioni sulle spese del personale mal si conciliano con la buona gestione del PAES Tenendo conto delle difficoltà in cui opera il personale, si ritiene che l'iniziativa sia interessante ma solo se non aumenta ulteriormente il carico di lavoro Snellimento procedure, disponibilità finanziamenti, coordinamento intercomunale e formazione specifica del personale Come valutare lo stato di attuazione dei PAES dei Comuni? Creazione di un «indice di implementazione dei PAES» Si è preso come riferimento il «Climate Change Performance Index» utilizzato a livello internazionale per valutare le politiche nazionali contro il cambiamento climatico. Composizione del CCPI. Fonte: CCPI 2017 Background and Methodology

19 Creazione di un «indice di implementazione dei PAES» Composizione dell indice di implementazione IIP C P C I p C = punteggio della categoria i, con i = [1;6] P = peso della categoria i, con P 1 I = punteggio dell indicatore j della categoria i, con j = [1;2] o [1;3] p = peso dell indicatore j della categoria i, con p 1 Categorie 1. Qualità del PAES 2. Informazioni online 3. Partecipazione Pesi categorie 0,2 0,1 0,1 4. Governance 0,2 5. Attuazione 0,2 6. Efficacia 0,2 Indicatori Pesi indicatori 1.1 Qualità dati inventario 0,5 1.2 Livello di dettaglio delle indicazioni 0,3 1.3 Diversificazione tipologie interventi 0,2 2.1 Disponibilità documenti ufficiali 0,3 2.2 Informazioni sul Patto e sul PAES 0,3 2.3 Reperibilità informazioni 0,4 3.1 Quantità eventi organizzati 0,5 3.2 Tipologie di destinatari coperti 0,5 4.1 Ambizione obiettivo 0,2 4.2 Rispetto scadenze 0,4 4.3 Personale addetto 0,4 5.1 Importo stanziamenti pro capite 0,5 5.2 Azioni avviate 0,5 6.1 Completamento obiettivo emissioni 0,3 6.2 Azioni concluse 0,3 6.3 Riduzioni attribuibili alle azioni completate 0,4 Indice di implementazione PAES Metodologia 2/2 - Fonte dei dati analisi diretta dei 102 PAES (1 PAES 150 pp) risultati del questionario 102 siti web comunali consultati 16 report di monitoraggio, 7 dei quali completi di IME dati dal sito ufficiale del Patto dei Sindaci contatti con alcuni Comuni Per maggiori dettagli: articolo in pubblicazione su Ingegneria dell Ambiente

20 Indice di implementazione PAES Metodologia 2/2 - Scale di valutazione Punteggi Azioni avviate % % % % % 0 0% Punteggi N eventi / ab. 1 più di 12 0,8 da 9 a 12 0,6 da 6 a 9 0,4 da 3 a 6 0,2 meno di 3 0 nessuno Completamento Punteggi obiettivo 5 > 80% % % % % 0 < 0% Normalizzazione dei risultati a 10 (1 = pessimo; 10 = ottimo) Risultato finale Punteggio complessivo Ottimo 8-10 Buono 6-8 Intermedio 4-6 Scarso 2-4 Pessimo 0-2 Indice di implementazione PAES Risultati Punteggio medio 4,2. Solo 11 Comuni hanno ottenuto una valutazione finale pari a 6 o superiore Categorie Punteggi medi (campione completo -102 Comuni) Punteggi medi (campione con report di monitoraggio 69 Comuni Punteggi medi (campione solo PAES - 33 Comuni) Qualità PAES 6,4 6,4 5,9 Informazioni online 5,7 5,9 5,3 Partecipazione 2,3 2,7 1,6 Governance 4,2 4,5 3,7 Attuazione 5,6 5,6 - Efficacia 3,8 3,8 - Valutazione finale 4,2 4,9 2,6

21 Indice di implementazione Risultati per Comune Range legato a diverse ipotesi sui pesi utilizzati nell indice (analisi di sensitività) Risultati: Zone omogenee

22 Riduzioni delle emissioni di CO 2 nel periodo Riduzioni pressoché uniformi pari al 15%, legate a trend dei consumi e politiche a scala regionale e nazionale, Da considerare inoltre l inevitabile incertezza della stima delle emissioni di CO 2 a scala comunale. Emissioni 2005 Emissioni 2012 Totali [kt/anno] Pro capite [t/ab/anno] Totali [kt/anno] Pro capite [t/ab/anno] Adda Martesana , ( 16%) 4,8 ( 21%) Sud Est ,4 881 ( 14%) 5,3 ( 18%) Sud Ovest , ( 15%) 5,3 ( 17%) Comune di Milano , ( 16%) 4,9 ( 15%) Città Metropolitana , ( 16%) 4,8 ( 17%) Regione Lombardia , ( 14%) 5,7 ( 17%) Fonte dati emissioni di CO 2 : database regionale SIRENA Contributo del Patto dei Sindaci alla riduzione delle emissioni di CO 2 Le riduzioni registrate sono in larga parte legate al contesto di calo emissivo a scala regionale, nazionale ed europea, dovuto alla crisi economica avvenuta in particolare nel periodo Residenziale Trasporti Industria non ETS Terziario Agricoltura Adda Martesana 11% 9% 40% 3% 9% Sud Est 6% 20% 36% 9% 16% Sud Ovest 12% 16% 36% 2% 3% Città Metropolitana 15% 11% 39% 5% 11% Regione Lombardia 14% 4% 32% 2% 6% Emissioni da impianti industriali non soggetti all Emission Trading System

23 Le azioni proposte dai PAES sono molto simili tra loro e poco dipendenti dallo specifico contesto locale. Regolamento edilizio comunale (presente nel 90% dei PAES) Produzione di energia e calore (presente nel 92% dei PAES) Mobilità sostenibile (presente nel 100% dei PAES) Sensibilizzazione e formazione (presente nel 98% dei PAES) Non è preferibile aggregare le forze e gestire i PAESC in modo congiunto? Una gestione congiunta permetterebbe di costruire un quadro normativo unico e standardizzare la realizzazione degli interventi necessari. Agricoltura conservativa - Stoccaggio di C nei suoli agricoli Ridurre le perdite di carbonio nei suoli che si hanno durante le lavorazioni agricole; aumentare il tenore di carbonio nei suoli. diminuire la profondità di aratura; sostituire l aratro rovesciatore con attrezzi discissori (es.scarificatore); ridurre la preparazione del letto di semina al rimescolamento solo dei pochi centimetri superficiali, solo al fine di utilizzare normali seminatrici: lavorazione minima (minimum tillage); eliminare ogni lavorazione meccanica superflua ed utilizzare seminatrici in grado di seminare su terreno sodo: non lavorazione (no tillage); riduzione dei consumi energetici delle lavorazioni agricole.

24 Ingegneria dell Ambiente Vol. 4 n. 2/2017 disponibile su Il suolo è il più grande serbatoio (pool) di carbonio terrestre

25 Iniziativa 4 x 1000 Soils for Food Security and Climate. Primo obiettivo globale di gestione del suolo legato al cambiamento climatico Lanciata durante la COP21 di Parigi dal Ministro dell Agricoltura francese Proposta di gestione congiunta dei PAES(C) Zone omogenee della CMM. Fonte: Piano Strategico Metropolitano, 2016 Prima opzione: sfruttare l aggregazione dei Comuni in Zone omogenee per aderire al Patto in modo congiunto nel rinnovo degli impegni al 2030 Seconda opzione: realizzazione di un unico PAES a livello di Città Metropolitana (esclusa Milano)

26 Differenze tra PAES e PAES congiunti PAES standard PAES congiunto zone omogenee Opzione 1 PAES congiunto Città Metropolitana Opzione 2 Obiettivo riduzione Condiviso ZO Condiviso CM Individuale emissioni CO 2 Comune Comune Gestione IBE Individuale Individuale / ZO Condiviso CM Dettaglio IBE Comune ZO Comune CM Comune Redazione PAES Individuale Condiviso ZO Condiviso CM Approvazione PAES Consigli comunali Consigli comunali Consigli comunali Invio PAES Individuale Da valutare Da valutare Gestione PAES Individuale Condiviso ZO Condiviso CM Vantaggi della gestione congiunta aggregazione di risorse economiche ed umane per la stesura dei PAES e la realizzazione delle azioni; supporto tecnico, politico, amministrativo e finanziario da parte del Coordinatore Territoriale (ZO o CM); maggiore continuità, anche di fronte all avvicendarsi delle amministrazioni locali; maggiore peso nelle relazioni con Regione / Ministero / C.E. Possibili criticità Ruolo della CM da definire Governance da definire..

27 Conclusioni nonostante le grandi ambizioni e l alta partecipazione, l analisi condotta ha rilevato notevoli criticità nella concreta attuazione dell iniziativa del Patto dei Sindaci; l analisi condotta sui comuni della Città Metropolitana mostra uno scarso livello di implementazione dei PAES; gli scarsi risultati ottenuti finora dimostrano che la dimensione comunale ha sostanziali limiti, carenza di fondi e di personale in primis; si suggerisce per il futuro il lavoro congiunto fra più Comuni, o a livello di Città Metropolitana, per ottimizzare le risorse. L esperienza dei Piani di Azione per l Energia Sostenibile (PAES): obiettivi, sfide e criticità per affrontare la mitigazione alla scala urbana; la ricognizione dei PAES della Città Metropolitana di Milano. Stefano Caserini, Politecnico di Milano Giada Messori, Politecnico di Milano Grazie per l attenzione

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